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NOSTRE INFORMAZIONI di mons. Eleuterio Favella: il Chirografo «Ruinarum ingravescentes»

Per tramite del suo segretario diacono Ambrogio Fidato, abbiamo ricevuto la seguente informazione ex Aedibus da S.E.R. Mons. Eleuterio Fave...

martedì 11 gennaio 2011

S. Alfonso Maria de Liguori - Esempi di Gesù Bambino (3)

ESEMPIO IX.

Riferisce il P. Nadasi (Hebdom. 16 Pueri Iesu) [1] che essendosi introdotta in un monastero la divozione di mandare attorno per le religiose l'immagine di Gesù bambino un giorno per ciascuna, una di quelle vergini a cui toccò la sua giornata, dopo lunga orazione venuta la notte prese l'immagine e la chiuse in un picciolo armario. Ma appena postasi a riposare sentì che 'l santo Bambino picchiava all'uscio di quell'armario: levossi allora ella dal letto e collocata di nuovo l'immagine sull'altarino orò per molto altro tempo. Indi ritornò a chiuderlo; ma il Bambino ritornò a bussare. Di nuovo ella lo cacciò [2] ed orò. Finalmente stanca dal sonno, presane la licenza, si ripose a letto e dormì sino al far del giorno, e svegliata benedisse quella notte passata in santa conversazione col suo Diletto.

ESEMPIO X.

Si riferisce nel Diario Domenicano a' 7 d'ottobre [3] che predicando S. Domenico in Roma, vi era una peccatrice chiamata Caterina la bella. Ricevé ella un rosario dalle mani del santo e cominciò a recitarlo; ma non lasciava la sua mala vita. Un giorno le apparve Gesù in forma prima di giovine, e poi si mutò in figura d'un grazioso bambino, ma con una corona di spine sulla testa e colla croce sulle spalle, e che mandava lagrime dagli occhi e sangue dal capo, e poi le disse: Basta; non più, Caterina; basta, lascia di più offendermi: vedi quanto mi sei costata, mentre io cominciai da bambino a patire per te, e non lasciai di patire fino alla morte. Caterina andò subito a trovar S. Domenico, si confessò da lui, e da lui ammaestrata dopo aver dispensato tutto quello che aveva a' poveri ed essersi chiusa in una stretta cella murata, si ridusse a vita così fervorosa ed ebbe tali favori dal Signore, che il santo ne restò ammirato. Ed in fine visitata da Maria SS. ebbe una felicissima morte.

ESEMPIO XI.

La Ven. Suor Giovanna di Gesù e Maria francescana, mentre un giorno ella meditava Gesù bambino perseguitato da Erode, sentì un gran romore come di gente armata che inseguisse alcuno, e poi videsi innanzi un bellissimo fanciullo tutto affannato che fuggiva e che le disse: Giovanna mia, aiutami e salvami: io sono Gesù Nazareno, fuggo da' peccatori che mi vogliono toglier la vita e mi perseguitano peggio di Erode; salvami tu (Ap. P. Genov. serv., Dol. di Maria) [4].

ESEMPIO XII.

Si narra nella Vita del P. Zucchi della Compagnia di Gesù [5], divotissimo di Gesù bambino, delle cui immagini egli servivasi per guadagnare molte anime a Dio, ch'egli un giorno donò un'immaginetta di queste ad una signorina, la quale per altro era di costumi innocentina, ma stava lontana dal pensiero di farsi religiosa. La donzella accettò il dono, ma poi sorridendo disse: Ma che ho io a fare di questo Bambino? Egli rispose: Niente più che porlo sulla spinetta [6] che voi frequentate dilettavasi la dama molto del sonare -. Così ella fece, ed avendo sempre innanzi quel Bambino, spesso le toccò a mirarlo, e dal mirarlo cominciò a sentir qualche tocco di divozione, indi se le accese un desiderio d'esser migliore, in modo che la spinetta servivale poi più ad orare che a sonare. Finalmente si risolvé di lasciare il mondo e farsi religiosa. Allora tutta allegra andò a riferire al P. Zucchi che quel Bambino l'avea tirata al suo amore, e distaccandola dagli affetti della terra, l'avea renduta tutta sua. Si fe' religiosa e si diede ad una vita di perfezione.



[1] IOANNES NADASI, S. I., Annus Pueri Dei Iesu, pro singulis feriis quartis per annum. Antverpiae, 1653. - Quest'opuscolo fu poi unito con altri, riguardanti le divozioni assegnate a ciascun giorno della settimana, in un'opera intitolata: Annus Hebdomadarum caelestium. Pragae, 1663.

[2] L'ediz. veneta, 1779: lo cavò fuori.

[3] Domenico Maria MARCHESE, O. P., Sagro Diario Domenicano: 7 di ottobre, Dell'origine e progressi della divozione e solennità del SS. Rosario. - Cf. Commentarius de S. Dominico, inter Acta Sanctorum Bollandiana, die 4 augusti, n. 570, 571.

[4] Bartolomeo GENOVESE, dell'Ordine dei Servi di Maria: La Consolatrice degli afflitti di Maria, consolata nei suoi sette principali dolori. Napoli, 1722. - La Ven. Suor Giovanna di Gesù e Maria, non è già, come abbiamo accennato nel nostro vol. VII, pag. 218, nota 22, la Ven. Madre Suor Giovanna Maria della Croce (Leggendario Francescano, 26 marzo), ma la Ven. Madre Suor Giovanna Rodriguez, detta di Gesù Maria (Leggendario Francescano, 21 agosto), che morì professa nell'Ordine di S. Chiara in Burgos nel 1650. Fin dalla puerizia, ebbe grandissima divozione verso Gesù bambino, e ne ricevette grazie segnalatissime.

[5] Daniello BARTOLI, S. I., Vita del P. Nicolò Zucchi, S. I., lib. 2, cap. 6. Opere, vol. XXI. Torino, 1825, pag. 59, 60.

[6] «Spinetta: strumento musicale a tasti, come il cembalo, ma di più semplice costruzione. Oggi non è quasi più usato, avendo il pianoforte preso il suo posto». RIGUTINI e FANFANI. Vocabolario della lingua parlata.

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