mercoledì 2 e giovedì 3 febbraio 2011
ore 11.30
presso il santuario di S. Maria della Rovere
a San Bartolomeo al Mare (Im)
tenuto dai FFI
tenuto dai FFI
SANTA MESSA
nella forma straordinaria del Rito Romano
nella forma straordinaria del Rito Romano
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Per maggiori informazioni e il calendario esatto contattate Padre Domenico 0183 405451.
preghiamo con la speranza che la SANTA MESSA con Rito Tridentino possa essere celebrata almeno tutte le Domeniche. Sacro Cuore di Gesù aiutaci VERGINE MARIA intercedi per noi.
RispondiEliminaOrmai sono giunto alla conclusione che tutti quelli che parlano di "rito straordinario" siano dei tradizionalisti ordinari
RispondiEliminaMa non l'abbiamo ancora capita che questa storia sa di stantio? Ho avuto occasione di vedere anche le foto del rito antico celebrato a Treviso dal Card. Burke. Sembrava di assistere a un teatro goldoniano tanti erano i fasti, i salamelecchi, i lunghi pizzi, la più che lunga cappamagna con ermellino, il "semplicissomo anello...." e tutti gli strascichi. Non mi si dica che è questo il modo: Dov'è la povertà? Dov'è la sobrietà del rito? O facciamo come al solito una bella finzione. Sembrava di vedere il trionfo dell'EGO e non la preghera a quel Dio che ha fatto della croce il suo trono, il suo fasto e lo strascico della sua cappa magna. Ma quei 3000 Vescovi che hanno fatto il Concilio erano tutti....fessi, tranne UNO!
RispondiEliminacOSA NE PENSANO IL vESCOVO DIOCESANO DI iMPERIA E DI TREVISO?
i 3000 vescovi che hanno fatto il concilio erano tutti... fessi? Bah questo non lo so ma il Concilio non ha abolito niente di tutto quello che era quello che Lei chiama fatso e la storia che sa di stantio e il trionfo dell'ego.
RispondiEliminaSi rilegga la storia e i documenti del Concilio che tanto vengono sbandierati.
spero proprio che siate in pochi così nostalgici del rito antico. La riforma liturgica è documento conciliare, promulgata dal Papa del tempo che ha anche raccomandato, dando lui per primo l'esempio (vedi la tiara, la sedia gestatoria, i favelli e chi più ne ha più ne metta) la sobrietà dei riti e degli abiti sacerdotali e liturgici o no??????
RispondiEliminaMa via, ripeto che il fasto ostentato allontana la gente anzichè avvicinarla. e RICORDI che i Vescovi uniti al Papa, meritano considerazione, rispetto e obbedienza da tutti i cristiani, laici e consacrati e quindi......sono sicuro che quei 3000 erano ripieni di Spirito Santo.
Non me ne voglia e continui pure nella sua nostalgia del passato.
Ma lei ha letto la Sacrosantum Concilium? perchè mi pare che non dica quello che poi è stato fatto... o se l'ha letta forse l'ha letta nella versione tradotta dai testi originali scritti da mons. Bugnini
RispondiEliminaFatti una camomilla che ti concilia il sonno.
RispondiEliminaCaro Davide sono FLABELLI, non favelli. Inizia ad imparare l'italiano, poi potrai discutere di cose più grandi di te.
RispondiEliminaDavide, il Papa al tempo della riforma liturgica era Paolo VI, non Giovanni Paolo II. La sedia gestatoria è stata sempre usata dai Papi del concilio.
RispondiEliminainvito tutti coloro che sono contrari al rito straordinario a partecipare almeno ad una di queste S. Messe clebrate dai Francescani dell'Immacolata: poi ne riparleremo di sobrietà, di spiritualità, di liturgia, di "salamelecchi", di pizzi ecc... Provare per credere !
RispondiEliminaTra le ormai dimenticate "Opere di miscericodia spirituali", che un tempo la Chiesa ammaestrava i fanciulli al catechismo, ce n'era una che invitava ad "insegnare agli ignoranti". Io, che non sono un modello esemplare di cristiano, ritengo di non dover insegare nulla a nessuno, posso solo dare un consiglio sommesso a Davide: si legga il libro di Roberto De Mattei "Il Concilio Vativano II" - una storia mai scritta. Tale libro, anche a volerlo depurare dal pensiero dell'autore, riporta una caterva di documenti, discorsi, pronunciamenti, diari di vescovi e molto altro ancora, tutto rigorosamente con rimandi bibliografici e documentali. Forse, una volta letto questo libro, il buon Davide (oltre a conoscere che i vescovi erano molto meno di 3.000) potrà avere una panoramica molto più ampia su come effettivamente si svolsero i lavori di quell'assise. Le argomentazioni del sig. Davide, non ci giungono nuove, sono ormai oltre quarant'anni che le sentiamo e riflettono il pensiero di chi ritiene che ai documenti ufficiali debba venire applicata un'interpretazione non alla luce della lettera conciliare (leggasi magistero), ma del "vero spirito del Concilio" che in altre parole si è tradotto con il "rompete le righe". E gli effetti benefici "dell'autentico spirito conciliare" sono sotto gli occhi di tutti...!!!
RispondiEliminaRiguardo alla povertà, (tra le righe del buon Davide si può leggere sarebbe stata insultata dall'ostentata ricchezza dei paramenti, della cappamagna, dell'ermellino e quant'altro), non si abbia a dienticare la bottiglietta di olio di nardo che la donna dei vangeli ruppe sul capo di Gesù. Anche lei fu accusata di sperpero: si sarebbe potuto venderla ed il ricavato darlo ai poveri. Ma forse anche i valgeli sono vecchi e vanno reinterpretati alla luce dello "Spirito del concilio"... !!!
RispondiEliminaInfatti, anche lei fu accusata di sperpero!
RispondiElimina"Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui gli fecero una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali. Maria allora, presa una libbra di olio profumato di vero nardo, assai prezioso, cosparse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì del profumo dell’unguento. Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che doveva poi tradirlo, disse: "Perché quest’olio profumato non si è venduto per trecento denari per poi darli ai poveri?". Questo egli disse non perché gl’importasse dei poveri, ma perché era ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. Gesù allora disse: "Lasciala fare, perché lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me". Intanto la gran folla di Giudei venne a sapere che Gesù si trovava là, e accorse non solo per Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I sommi sacerdoti allora deliberarono di uccidere anche Lazzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù" (Gv 12:1-10, cf. anche Mc 14:3-11, Mat 26:6-16)
Il fasto o l'appariscenza hanno ben poco a che vedere con la forma del rito romano secondo la quale si celebra. I paramenti usati in una celebrazione parrocchiale che usa come canovaccio (ossia con libertà al limite dell'abuso più clamoroso) il rito di Paolo VI possono essere più costosi di quelli usati dal vescovo in un pontificale VO che osserva tutte le rubriche. La cappa magna e l'ermellino che tanto turbano i sonni di qualcuno non sono affatto obbligatori e il b. Ildefonso Schuster, grande liturgista e totalmente imbevuto di una pietà benedettina e tridentina, scrisse che "pizzi e sete non hanno mai convertito nessuno".
RispondiElimina<span>Il fasto o l'appariscenza hanno ben poco a che vedere con la forma del rito romano secondo la quale si celebra. I paramenti usati in una celebrazione parrocchiale che usa come canovaccio (ossia con libertà al limite dell'abuso più clamoroso) il rito di Paolo VI possono essere più costosi di quelli usati dal vescovo in un pontificale VO che osserva tutte le rubriche. La cappa magna e l'ermellino che tanto turbano i sonni di qualcuno non sono affatto obbligatori e il b. cardinale Schuster, grande liturgista e totalmente imbevuto di una pietà benedettina,tridentina e ambrosiana, scrisse che "pizzi e sete non hanno mai convertito nessuno".</span>
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