- Il padre di uno dei nostri ministranti ha perso il lavoro nella fabbrica dove lavorava da diversi anni.
Ha tre figli, moglie a carico e la casa in affitto.
La direzione dell’azienda gli aveva promesso di continuare il lavoro ma poi alla fine di settembre la tremenda lettera di licenziamento, non è l’unico purtroppo, senza cassa integrazione o liquidazione poiché era assunto tramite agenzia di lavoro interinale.
Il nostro gruppo liturgico lo sta aiutando ma, giustamente, il papà vuole lavorare !
Ha fatto il governante-giardiniere, muratore, addobbatore di chiese ecc ecc
Essendo giovane, 38 anni, può accettare lavoro in qualsiasi parte d’Italia pur di mantenere la famiglia.
Nella mia Città, nella situazione attuale, è quasi impossibile trovare un lavoro.
- Una giovane mamma, ottima ricamatrice, con figlio, marito e madre a carico, ha bisogno di fare alcuni lavori di ricamo a casa per “sbarcare il lunario” …
Essendo ormai la mia regione affermato territorio kikiano la ragazza, che prima rammendava e restaurava parati, camici e suppellettili nel territorio della sua diocesi, ora non riesce più a far nulla nell’ambito ecclesiale fatta eccezione del nostro gruppo liturgico …. oltretutto squattrinato…
- Infine alcuni organisti.
Ne conosco alcuni della mia regione, ottimamente diplomati che stanno perdendo entusiasmo perché non riescono neppure a suonare più una Messa …. Non parliamo poi dei soldi …
Ormai abbiamo diversi Organi antichi , stupendamente restaurati, che rimangono muti perché le scellerate chitarre “animano” la liturgia…
Lancio l’idea di invitare alcuni organisti marchigiani fuori Regione per suonare ad una Messa nell’antico rito oppure ad un concerto per rinverdire in loro quell’entusiasmo che avevano nel cuore quando si sono iscritti al Conservatorio.
Io mi vanto che il gruppo, spontaneo, della liturgia antica di cui ho l’onore di far parte, è povero !
La gente, anche i fedeli che non condividono con noi la bellezza della liturgia antica, vede e capisce!
Forse anche per questo ci vogliono sempre più bene !
Grazie per la cortese attenzione.
Andrea Carradori
... et amor, Deus ibi est!
RispondiEliminaGrazie, caro Andrea, per averci fatto conoscere queste situazioni: magari qualcuno potrà fare qualcosa per questi nostri fratelli...
Musicus Philologus
- Il padre di uno dei nostri ministranti ha perso il lavoro nella fabbrica dove lavorava da diversi anni.
RispondiEliminaHa tre figli, moglie a carico e la casa in affitto...
Non ho lavoro da offrire ma posso dare il mio modesto consiglio (supportato da fatti).
Non perdere mai la Fede e affidarsi in tutto e per tutto a San Giuseppe (specie per quel che riguarda le problematiche lavorative) non potete immaginare quanto sia potente la sua intercessione in questi casi.
Potrebbe rivolgersi anche alla caritas diocesana. Nella mia diocesi è aperto uno sportello di aiuto alle famiglie in difficoltà economiche, con il suporto del gruppo bancario locale:
RispondiEliminaper gli organisti, ogni anno il Comune di Ragusa, organizza la rassegna organistica internazionale in modo che gli organi ritronino a suonare. C'è in effetti, un certo interesse mah la musica sacra ha perso nelle nostre chiese tanto tanto patrimonio in questi 40 anni . ormai sentiamo solo canti strimbellati con chitare, tamburelli, campanellini, tam tam e ogni altra diavoleria all'infuori del bell'organi serassi che senti solo per concerti e forse per qualche litrugia solenne leata all'ordinazione (le musiche sono esclusivamnete di Marco frisina, oltre non si va)
Ed infine, è vero pregare tanto tanto S. giuseppe, mio padre melo insegnò da bambino di affidarsi sempre nel caso di necessità economica alla provvidenziale cura del patriarca S. Giuseppe. ITE AD JOSEPH diceva la grande Teresa d'Avila
Nella mia parrocchia stanno restaurando l'organo antico, che suonerà a gennaio.
RispondiEliminaAnche qui ora si è acceso un dibattito, perchè fin ora si usava un organo elettrico alle spalle dell'altare antico (puro stile roccocò) accompagnandolo con chitarre. Tuttavia ultimamente i canti con le chitarre is stanno progressivamente riducendo e si stanno ampliando le parti della Messa cantate solo con l'organo di sottofondo.
Ah, naturalmente, se c'è un organista disimpegnato, noi ne cerchiamo ovviamente uno.
RispondiEliminaChe sia milanese, però.
Permettimi una battuta:
RispondiEliminaCerto che anche tu, scusa... perché non ti è venuto in mente di mettere un bel goldone colorato come insegna del gruppo cui appartieni? Magari "sbusà", come dicono da noi? Avresti fatto accorrere folle oceaniche!
Poveri noi...
Secondo voi è giusto offrire un compenso (anche minimo) agli organisti di chiesa? O più giusto che suonino gratis come servizio a Gesù Cristo?
RispondiEliminaQui al Nord, per quanto ne so io, mancano fabbri, falegnami, idraulici, elettricisti, forse adirittura giardinieri.. Forse potrebbe provare qui.
RispondiEliminaSe mi dai un indirizzo mando al padre di famiglia 50 €. Se posso anche in seguito. Lavoro non posso offrirlo in questo momento.
RispondiEliminaGrazie
CARISSIMO ANDREA NON CI CONOSCIAMO DI PERSONA TI RINGRAZIO PER IL CONTRIBUTO CHE DAI ALLA GLORIA DI DIO, ANCHE IO CONSIGLIO DI PREGARE IL SACRO MANTO DI SAN GIUSEPPE, PER 30 GIORNI CONSECUTIVI, E' MOLTO FORTE LA PROTEZIONE SULLA FAMIGLIA, SICURAMENTE QUALCHE COSA VERRA' FUORI. NOI ASSICURIAMO LA NOSTRA PREGHIERA. UNITI SEMPRE IN GESU' E MARIA.
RispondiEliminaConfermo: l'ho provato sulla mia pelle! San Giuseppe Lavoratore/Artigiano è stato sollecito ed eccezionale nel trovarmi il lavoro! Deo gratias!
RispondiEliminaL'operaio è degno della sua mercede.
RispondiEliminaPer quel che mi riguarda (sono organista) la situazione non è proprio rosea: sono poche le isole felici in cui l'organo viene valorizzato. Il più delle volte capita che o non lo facciano suonare o spingano a far suonare il più possibile roba da chitarra et similia...Un saluto dalla Toscana
RispondiEliminaCaro Maestro Carradori, che bello questo post.
RispondiEliminaCi parliamo tra noi di questioni che attengono solo alla nostra vita spirituale e questo "fuori tema" ci voleva proprio; perchè anche della vita materiale delle persone, come fratelli e figli di Dio, ci dobbiamo occupare e poichè non siamo monaci..... perchè lo spirito 'canti', il corpo deve nutrirsi!
Al Signor Natan che consiglia di rivolgersi alla Caritas: ahimè, tanti italiani si stanno pressando a quelle porte anche se sembra che nessuno lo voglia vedere e si continua a parlare sempre e solo di accogliere i 'migrantes' (che bella parola per definire gli islamici tagliagole e sgozza figlie...). Penso che per tanti italiani la soluzione ai loro problemi, in questo momento, potrebbe passare per il previo ottenimento della cittadinanza albanese, cingalese, araba, turca......
I nostri presbiteri/diaconesse/operatori della carità vanno matti per lo straniero....mica sarà Missione aiutare il vicino di casa!
Quanto agli organisti depressi; io sono uno di quelli e da tempo ho gettato la spugna.....
Ringrazio gli amici che hanno risposto ed anche quelli che mi hanno chiamato.
RispondiEliminaGrazie !
Mi sta molto a cuore anche la questione degli organisti !
Se la Redazione mi darà generosamente spazio, vorrei in futuro pubblicare qualcosa sulla situazione dei Maestri Organisti che non trovano modo di far conoscere la loro arte e la loro bravura artistica !
Grazie di cuore !
Andrea
vorrei l'indirizzo della ricamatrice per ferificare la fattibilità di alcuni lavori
RispondiEliminaemanuele borroni
via cavour, 2
21030 azzio varese
vorrei l'indirizzo della ricamatrice per ferificare la fattibilità di alcuni lavori
RispondiEliminaemanuele borroni
via cavour, 2
21030 azzio varese
vorrei l'indirizzo della ricamatrice per ferificare la fattibilità di alcuni lavori
RispondiEliminaemanuele borroni
via cavour, 2
21030 azzio varese