Ecco alcune immagini della S. Messa celebrata ieri in provincia di Sondrio, a Chiuro. Apprezzabilissimo l'uso del pulpito; uso che, purtroppo, per qualche strana remora psicologica non è diffuso come dovrebbe nemmeno nelle Messe tradizionali.
per il rinnovamento liturgico della Chiesa, nel solco della Tradizione - a.D. 2008 . - “Multa renascentur quae iam cecidere”
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Pongo un quesito di dettaglio a chi può chiarirmi le idee:
RispondiEliminasto notando, sia in queste foto che in altre qui riportate di Messe tradizionali, che non tutte le signore partecipano velato capite, neanche alla Comunione: come mai ?
anche questa è una<span> remora psicologica</span> ? o è un dettaglio di scarsa importanza, da osservare a discrezione di ogni fedele ?
Lo chiedo perchè vorrei sapere come regolarmi, nel caso provvidenziale in cui (tra non so quanti anni o mesi) io potessi andare ad ascoltare una Messa di sempre: il velo devo portarlo in borsa e adeguarmi a quello che fa la maggioranza, o fare come "mi sento"....oppure devo indossarlo già all'entrata ?
Vi confesso che ho anch'io una specie di "remora", dopo 40 anni di lavaggio del cervello, riguardo ai vituperati formalismi ed esteriorità su cui si sono scalmanati a stroncare ogni piccolo segno visibile di devozione e composta partecipazione, nonchè modestia, raccoglimento di occhi, gesti e pensieri ecc....
...non calpesti la sua devozione e neppure quella altrui. Usi, usi il velo benedetto, e così apporterà il suo granellino di edificazione alla comunità. Ave Maria.
RispondiEliminaVedendo queste foto, sinceramente mi ha riempito il cuore di serenità e speranza che si ritornerà alla Messa di sempre.
RispondiEliminaUn incoraggiamento al parroco e a tutti i sostenitori di questa liturgia.
L'eliminazione di quella benedetta tavola davanti all'altare maggiore, le balaustre, il pulpito......., sono di incoraggiamento che non tutto è perduto.
Avanti così.
Il Signore ve ne renderà merito.
buona giornata.sono l'autore delle foto. allego commento.grazie dell'attenzione.
RispondiEliminaaloisius placentinus
Parrocchiale dei Santi Giacomo e Andrea di Chiuro gremita mercoledì 8 settembre per le festa della nascita di Maria.Il parroco don Attilio Bianchi, su richiesta di un gruppo di fedeli sondriesi desiderosi di avvalersi del motu proprio “Summorum Pontificum" di Papa Benedetto XVI che tre anni fa ha liberalizzato la messa in latino, ha celebrato una messa cantata secondo il messale promulgato da S. Pio V nel 1570 e rimasto in uso fino a quarant'anni fa.Più di cento fedeli (molti in piedi) hanno assistito alla celebrazione, seguendo con un messalino bilingue esplicativo dei precisi gesti prescritti per la messa tradizionale.Per l'occasione è stato eseguito l'ordinario gregoriano IX "In festis Beatae Mariae Virginis I (Cum jubilo)" in alternanza con la "Messa della Madonna" dai Fiori Musicali di Girolamo Frescobaldi (1583-1643).Fra i momenti più toccanti il canto dell'inno "Ave Maris Stella" durante l'offertorio, l'elevazione in silenzio accompagnata dal suono dell'organo e alla fine un generale e trionfante "Salve Regina".
Niente da dire per le belle foto,anzi... c'é da dire che Giovanni XXIII non fu proprio l'ultimo arrivato nella Chiesa per capire che urgeva un rinnovamento visto il cambiare dei tempi. Certo, credo che la liturgia non sia un oggetto da usare a mio compiacimento, tantomeno deve divenire una sorta di spettacolo teatrale in quanto ritengo che aver fede, scoprire una verità,una giustizia,un'amore che sta sopra di me non sia il fatto di andare in chiesa perché viene celebrata la messa in latino, anzi, ben altro. Non avrei capito niente di Gesù Cristo e del cristianesimo!
EliminaMagari anche nel nostro Veneto ci fossero parroci sensibili e disponibili a celebrare la Messa di sempre. Nelle provincie di Venezia, Padova e Treviso, il VO è snobbato sia dai sacerdoti, sia dalla stragrande maggioranza dei fedeli, che non lo conoscono o ne sono per lo più indifferenti. Per far celebrare una Messa in forma straordinaria bisogna scomodare don Konrad della Fraternità S. Pietro di Venezia e farlo arrivare appositamente, ammesso e non concesso che il parroco ospitante abbia dato l'autorizzazione ad utilizzare la chiesa.
RispondiEliminaBellissime foto, ottimo!
RispondiEliminaMa non è Diocesi di Como?
si, diocesi di Como....
RispondiEliminaDopo le "malefatte" di ieri pomeriggio -di cui hai dato particolareggiato elenco- sono andato a letto alle 2, contento di aver messo il mio piccolo insignificante mattoncino per la riedificazione di quel grande e splendido edificio che è la Sacra Liturgia di sempre: faro di civiltà e fede Cristiana in tempi barbari!
RispondiEliminaAlla prox
;)
<span>Dopo le "malefatte" di ieri pomeriggio -di cui hai dato particolareggiato elenco- sono andato a letto alle 2, contento di aver messo anche per questa "prima" il mio piccolo insignificante mattoncino per la riedificazione di quel grande e splendido edificio che è la Sacra Liturgia di sempre: faro di civiltà e fede Cristiana in tempi barbari!
RispondiEliminaAlla prox ;) </span>
<span></span>
<span>Paulus Mugloviensis </span>
E l'arrembante "ordinario" del luogo che dice?
RispondiEliminaE' stata una giornata di grazia anche per me, ben felice di aver dato un piccolo contributo vocale alla Santa Messa di Sempre assieme ai miei amici della bieca task-force Tradizionalista!
RispondiEliminaVedere la chiesa stracolma di gente (vi ricordo che era un mercoledi' sera!!!!), silenzio, preghiera, diversi giovani, tante donne velate forse turbera' il sonno di qualche porporato emulo di Sandokan, appena ne apprendera' la notizia :-D :-D :-D
Ue' Luigi... ed il roboante "Christus Vincit" finale non lo menzioni??? :-D :-D :-D :-D :-D :-D
RispondiEliminail pulpito.......
RispondiEliminaio ciò no scantinato da ripulì
;) :-D :-D :-D ... il salmastro gli deve esser rimasto nei polmoni! 8-)
RispondiEliminaLUI non è ancora "porporato" dai... non anticipiamo l'evento che pare ancora non così inesorabile per i poveri fedeli Ambrosiani...
RispondiEliminaTi ricordo che comunque tutto nasce da un probabile e deprecabile equivoco di guardaroba: LUI aveva chiesto che gli tirassero fuori dalla naftalina il TRICORNO (quello vescovile paonazzo), ma la suora addetta al guardaroba dev'essersi detta: «ma che se ne fa monsignore di un tricorno prelatizio per un incontro con i cresimandi?» E così ha tirato fuori il tricorno da pirata residuato dall'ultima festa di carnevale... quando se ne sono accorti era troppo tardi e l'eccellenza ha pensato da fare di necessità virtù...
Per chi non sapesse di cosa si parla, vedere quì: http://it.wikipedia.org/wiki/File:Molo14_1.jpg
...ottimo, accettiamo l'offerta, noi la povertà la pratichiamo anche conservando le cose belle che gli stolti hanno buttato nell'angolo o in cantina; mica ci abbiamo soldi da buttare nelle casule di terital, nei camicioni unisex con zip o nei mega amboni matrimoniali con aria condizionata e ventilazione forzata per il cavallo dei pantaloni (e delle muliebri gonnelle).... Veniamo col furgoncino a noleggio noi! Non siamo mica i pauperisti terzomondisti di facciata. Dacci le coordinate della tua cantina, o generoso modernista.
RispondiEliminaE pensare quanto bene al popolo han fatto i pulpiti: la voce della predica arrivava a tutti senza i microfonini alla Ambra Angiolini (ah, noi non spendiamo neppure per quelli e non inquiniamo con le pile al litio...) e la gente anche in fondo alla chiesa vedeva e si sentiva considerata dalla cura delle anime... che perdita l'inibizione del pulpito...
"la gente anche in fondo alla chiesa vedeva "
RispondiEliminache vedeva la Ambra senza microfono?
eppure il pastore sta a terra insieme alle pecore.......
RispondiEliminaprediche brevi, grazie!
RispondiElimina"E pensare quanto bene al popolo han fatto i pulpiti"
RispondiEliminaSe mi avesse detto il Confessionale, allora, le avrei dato pienamente ragione.
"non inquiniamo con le pile al litio..."
RispondiEliminace ne è una nella motherboard del suo pc, in quella del suo telefonino in quella della sua videocamera in quella del suo orologio ecc ecc
"Non siamo mica i pauperisti terzomondisti di facciata. "
RispondiEliminaallora sei di quelli della ricchezza ostentata o sei da terzo mondo. Ma la seconda non credo se hai il pc e la connessione internet
...e proprio in quei giorni s'era operato di cateratte e non ha notato il marchiano errore...
RispondiEliminaAh, ora si capisce tutto! Da restar paonazzi!....
sub 1.: vedeva i gesti; conosci le tecniche di comunicazione?
RispondiEliminasub 2.: il pastore indica una direzione e lo fa stando alla guida (in alto) rispetto al gregge. Be' oggi si aggera pesticciando lo sterco...
sub 3.: tradizionalmente le prediche erano concise e efficaci,; col nuovo rito in genere fanno invidia ai più loquaci sindacalisti
sub 4.: anche il confessionale e pure il pulpito, si fidi.
sub 5.: il PC non è mio, non ho telefonino né videocamera e porto un orologio automatico...(Hamilton se lo vuol sapere)
sub 6.: finalmente un esatto: sì sono ricco e lo ostento andando a recuperare antiche suppellettili da chiesa con un potente SUV, una supercar con interni in pelle....
Comunque non mi hai dato le coordinate per il navigatore! Coraggio vedrai un novello Naomo raggiungerti festante. Dammi il pulpito! Te lo pago.
Ho partecipato anch'io ieri; era la mia prima volta ad una S. Messa tradizionale e mi sono commosso, realmente e profondamente. Ho ringraziato il Signore per la grazia che mi ha concesso di potergli rendere lode e gloria secondo quanto insegnato nella Chiesa e dalla Chiesa, in verità, nel corso dei secoli e lo pregherò ancora più intensamente perchè possa concedermi ancora tale dono. Se qualcuno avesse o avrà notizia di altre S. Messe secondo il messale di S. Pio V in zona Sondrio o alto Lario per favore ne dia notizia il più diffusamente possibile.
RispondiEliminaFaremo il possibile, tranq :-D
RispondiEliminaOspite, lei dà la colpa alla suora guardarobiera, ma la benda sull'occhio? Scherzi a parte, io credo avesse soltanto nostalgia della sua prima sede episcopale!
RispondiEliminaMah! Ho partecipato ad una Messa NO, fatta come si deve, senza troppe parole del sacerdote ... mi sono sentito come quando partecipo ad una Messa VO ... Ho incontrato Cristo nell'Eucarestia ... VO e NO, al netto dell'ipocrisia e delle "subdole interpretazioni" uguali sono!
RispondiEliminaE non è una questione di gusto ...
Bacci e Ottaviani non la pensavano proprio così...
RispondiEliminaringrazio tutti coloro che hanno rivolto l'attenzione a questo evento, preparato con cura a tutti i livelli: dal parroco ai ministranti ai cantori all'organista ai fedeli e ai parrocchiani che hanno studiato il messalino e non hanno sbagliato un gesto, una genuflessione, un segno di croce.
RispondiEliminaal gentile Marco rispondo che anche noi dalla cantoria ci siamo un po' commossi nel vedere tanti fedeli un pomeriggio qualunque di un giorno feriale in un paese della Valtellina. tante signore velate e, soprattutto, tanti tanti giovani e anche bambini coi genitori.
molto apprezzata l'omelia del parroco, che - tra l'altro - ha ricordato le parole del Papa: la lex orandi è la lex credendi. la preghiera ben fatta è la necessaria e indispensabile premessa per una fede vera e salda.
il gruppo ha preso nota del desiderio di Marco, che è pregato di prendere contatto con il parroco o con me personalmente per unirsi al gruppo di fedeli alla messa di sempre: c'è bisogno anche del tuo aiuto.
a presto, dunque.
all'osservazione di davide replico che è difficile trovare qualcosa di non emozionante nella messa di ieri: la spiritualità del Ricercare con l'obbligo di cantare la quinta parte senza toccarla (sulle parole "Sancta Maria ora pro nobis") è stata altissima. un vero e proprio climax durante la comunione (raro vedere tanti comunicarsi in un giorno feriale).
e se la messa di sempre fosse lo strumento per riportare la gente - soprattutto i giovani - in chiesa?
chi afferma una <span>presunta equivalenza</span> tra la Messa di Paolo VI (=Bugnini) e la Santa Messa di sempre:
RispondiElimina- o non ha capito nulla della loro differenza sostanziale
- o partecipa ad entrambe con superficiale attenzione
- o sta barando (ovvero non ha mai partecipato alla Messa gregoriana) !
(propendo per la 3a ipotesi: spesso qualcuno "butta 30 per raccogliere 31"...)
Sant'Agostino (354-430), vescovo d'Ippona (Africa del Nord) e dottore della Chiesa
RispondiEliminaSpiegazione del discorso dalla montagna, 19
<p>La pagliuzza e la trave
</p><p> Come puoi dire a un tuo fratello : Permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell'occhio tuo c'è la trave ? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi vedrai di togliere la pagliuzza dall'occhio di tuo fratello », ossia : Prima rimuovi l'odio e poi potrai correggere l'uomo che ami. E ha detto bene : « Ipocrita ». Infatti biasimare i vizi è compito di uomini buoni e benevoli, ma, quando lo fanno i cattivi, recitano la parte degli altri, come gli attori che nascondono sotto la maschera quel che sono...
E quindi con tenerezza e prudenza si deve stare attenti che se la emergenza costringerà a riprendere o rimproverare qualcuno, per prima cosa riflettiamo se è un vizio che non abbiamo mai avuto o che ce ne siamo liberati. E se non l'abbiamo mai avuto, riflettiamo che anche noi siamo uomini e abbiamo potuto averlo ; se invece l'abbiamo avuto e non l'abbiamo più, la comune debolezza renda attenta la memoria in modo che non l'odio ma la compassione preceda la riprensione o il rimprovero, sicché tanto se contribuiscono al suo ravvedimento come alla sua ostinazione, giacché il risultato è incerto, noi tuttavia siamo tranquilli sulla sincerità del nostro giudizio. Se poi riflettendo riscontreremo che anche noi ci troviamo in quel vizio, in cui si trova colui che ci apprestavamo a riprendere, non riprendiamo e non rimproveriamolo, ma proviamone insieme dolore e invitiamolo non ad ascoltarci ma a tentare insieme.
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Anche i cardinali Martini e Tettamanzi fanno uso del pulpito ...ma restano pur sempre quello che sono. Il Pulpito aveva nei tempi passati la funzioni dei nostri sistemi di amplificazioni , o no?
RispondiElimina...poi non torno più sull'argomento ma questa candida (apparentemente) domanda fa pensare.
RispondiEliminaIl pulpito permetteva sì la percezione sonora migliore ma aveva ben ulteriori significati.
Rapidamente alcuni: il sacerdote dal pulpito si rivolge al popolo abbandonando solo in quel momento lapredella dell'altare (o comunque il presbiterio). E' dunque il ponte tra il momento di culto e quello della predicazione a cura delle anime, aspetti del ministero sacerdotale strettamente connessi ma non identici quindi esercitati in luoghi diversi. Il sacerdote dal pulpito non parla a titolo personale, ma dall'alto di un ruolo cui è stato chiamato e ammantato dell'Autorità che la Chiesa gli dà (a tutt'ora dovrebbe vigere -e io non so di grandi abusi in questo- il divieto di predicare a chi non sia chierico). Dunque il prete sul pulpito sta in mezzo alla sua gente, ma non da pari a pari, nel senso che non parla di sé, non mette in gioco la sua persona, le sue capacità, la sua credibilità, le sue esperienze e è giocoforza consapevole di questo. Poi se le eccellenze nominate nel quesito usano il pulpito non è colpa del Rito tradizionale che per la dignità di Vescovo prevedeva il trono o il faldistorio....
Tornando a Chiuro: dobbiamo esser grati per quanto hanno fatto lassù (pulpito incluso).
<span>...poi non torno più sull'argomento ma questa candida (apparentemente) domanda fa pensare.
RispondiEliminaIl pulpito permetteva sì la percezione sonora migliore ma aveva ben ulteriori significati.
Rapidamente alcuni: il sacerdote dal pulpito si rivolge al popolo abbandonando solo in quel momento la predella dell'altare (o comunque il presbiterio). E' dunque il ponte tra il momento di culto e quello della predicazione a cura delle anime, aspetti del ministero sacerdotale strettamente connessi ma non identici quindi esercitati in luoghi diversi. Il sacerdote dal pulpito non parla a titolo personale, ma dall'alto di un ruolo cui è stato chiamato e ammantato dell'Autorità che la Chiesa gli dà (a tutt'ora dovrebbe vigere -e io non so di grandi abusi in questo- il divieto di predicare a chi non sia chierico). Dunque il prete sul pulpito sta in mezzo alla sua gente, ma non da pari a pari, nel senso che non parla di sé, non mette in gioco la sua persona, le sue capacità, la sua credibilità, le sue esperienze; quella posizione gli ricorda continuamente che deve parlare di Cristo e del Divino, per parlare di altro, anche in modo edificante le sedi sono altrove. </span>
<span>Poi se le eccellenze nominate nel quesito usano il pulpito non è colpa del Rito tradizionale che per la dignità di Vescovo prevede il trono o il faldistorio....
Tornando a Chiuro: dobbiamo esser grati per quanto hanno fatto lassù (pulpito incluso). </span>
Vox populi dice che l'Ordinario diocesano avrebbe chiesto al parroco relazione scritta della messa tradizionale celebrata a Chiuro in vista di possibili ripetizioni. Bene speremus...
RispondiEliminaForza Michele (l'organista), forza Nicola (il secondo ministrante), forza Marco (l'anonimo dell'alto lario), forza tutti coloro che credono nella messa di sempre: è ora di stringersi intorno al Parroco di Chiuro e chiedere una messa tradizionale settimanale utile a tutta la Valtellina!
aloisius placentinus
io vivo a Chiuro, e devo dire che questa messa è stata molto bella, un'iniziativa davvero interessante!
RispondiEliminainoltre non mi aspettavo una grande presenza, invece mi son dovuta ricredere: anziani, giovani, addirittura bambini!
Ciao.
Michela
scusate per il commento in ritardo ma ho visitato questo sito per caso!
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