Post in evidenza

AGGIORNAMENTO del programma del 13º Pellegrinaggio Populus Summorum Pontificum #sumpont2024

Cari amici, a pochi giorni dall ’inizio de l  13º Pellegrinaggio  Populus Summorum Pontificum   a Roma da venerdì 25 a domenica 27 ottobre  ...

mercoledì 1 settembre 2010

Cum Petro, sub Petro


Ricordiamo che il nostro blog ed il nostro sito son fermamente intesi a sostenere la Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana e il suo legittimo Sommo Pontefice nel suo difficile magistero petrino!

Il blog Messainlatino.it, nel suo piccolo, vuole agire in filiale obedienza e deferente sostegno a Benedetto XVI. Anche noi riconosciamo: "Tu es Petrus!"

Contestiamo con fermezza quindi i commenti (da cui ci dissociamo in toto) che compaiono nel nostro blog e che manchino di rispetto (verbale o "intellettuale") al Santo Padre.

Esortiamo quindi i nostri lettori e coloro che lasciano i commenti a mettersi una mano sul cuore e a fare un esame di coscienza: certe opinioni, certe diserzioni e certi giudizi irriverenti nei confronti del Papa offrono ai nemici della Chiesa, della Tradizione, ai nemici personali di Benedetto XVI (in primis vescovi diocesani e prelati della Curia Romana) modo, motivo e materiale per disprezzare, attaccare e screditare il Papa e la Tradizione.

Invitiamo a dotti confronti di opinioni, di idee, a discussioni anche animate, accese, incalzanti e magari benevolmente provocatorie, ma vi preghiamo di avere sempre dinnanzi agli occhi Dio e il bene della Sua Chiesa.

W il Papa!

379 commenti:

  1. Cattolico, e contento di esserlo.1 settembre 2010 alle ore 16:03

    Sono contento che l'abbiate ricordato.

    RispondiElimina
  2. Ben detto, così si fa!!! E ora, avanti tutta...cum Petro, sub Petro!!!

    RispondiElimina
  3. Extra Ecclesiam nulla Salus1 settembre 2010 alle ore 16:11

    Concordo pienamente.

    RispondiElimina
  4. Contentissimo anche io per questa precisazione

    RispondiElimina
  5. Sono contento per questa ulteriore precisazione della Redazione.
    Cum Petro, sub Petro !

    RispondiElimina
  6. Trovo che la precisazione fosse più che necessaria... c'era un'aria un po' equivoca ultimamente. Non solo: c'è un'aria un po' equivoca in alcuni ambienti ecclesiali "borderline", in cui si strizza l'occhio a chi sta fuori, pur rimanendo al riparo dei propri privilegi e delle proprie protezioni.
    Detto ancora più fuori dai denti: benissimo auspicare un rientro in perfetta comunione della FSSPX - in sintonia con quanto auspicato dal Pontefice - ma senza lasciare il dubbio sul fatto che siano LORO a dover tornare in comunione, non il Magistero a dover riconoscere la loro retta dottrina. Dunque, nella montagna di buone intenzioni e di amore per la Tradizione (che non si fa fatica a riconoscere alla Fraternità), riconoscere che se errore c'è stato, è stato da parte di Mons. Lefebvre e dei suoi discepoli, che il CVII è valido e ortodosso, la nuova Messa non è quella di Lutero, la disobbedienza sistematica al Magistero non è una virtù cattolica, Mons. Lefebvre non è il novello Attanasio e non ha salvato l'ortodossia della dottrina cattolica.
    L'ortodossia l'hanno salvaguardata i Pontefici (Paolo VI, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI), nonostante modernisti e lefebvriani, entrambi tesi in un'opera uguale e contraria di erosione dell'autorità magisteriale, dunque - di fatto - nella proposta di atteggiamenti di libero esame, di stampo più protestante che cattolico. Chi non la dice chiara su questi temi, lavora contro il Papa, che ne sia consapevole o meno.

    RispondiElimina
  7. La vostra casa è costruita sulla roccia quindi ho avuto la conferma che faccio bene a leggervi.

    W IL PAPA.

    RispondiElimina
  8. Adsum!!
    nibinagh@alice.it

    RispondiElimina
  9. Ottima segnalazione della Redazione:
    nessuno si senta offeso per qualche censura o per l'avviso, questo fa bene a tutti noi, ossia ricordarci di quei limiti che poi in altri campi chiediamo agli altri.... :)
    Spesso desidero anch'io che il Papa faccia di più o faccia ciò che "io" ritengo sia giusto fare.....quando mi rendo conto di averlo pensato, chiedo perdono a Dio per la presunzione e lo ringrazio di aver scelto Lui un Papa giusto per me.... ;)
    Amici, preghiamo piuttosto per i collaboratori del Pontefice, per i Vescovi....per i sacerdoti, un conto sono le giuste critiche e la conoscenza di pastorali sbagliate, e denunciarle, questo è raccomandato anche dalla Redemptionis Sacramentum, ma altra cosa è attaccare direttamente il Pontefice ed anche i Vescovi.....

    RispondiElimina
  10. gentile macrina, lei dice:
     la nuova Messa non è quella di Lutero

    *****************
    premesso che concordo dal fatto che la "nuova Messa" è comunque nelle INTENZIONI  della Chiesa quella di sempre....e quindi c'è la Presenza Reale...mi può spiegare perchè per fare la "nuova Messa" furono invitati SEI PROTESTANTI nella Commissione liturgica?
    Inoltre non sono io a dirlo, ma la "NUOVA" Messa era nelle intenzioni del Bugnini proprio quello di favorire NON la Messa e il Sacrificio di Gesù, ma l'avvicinamento dei PROTESTANTI....ergo se è vero che la NUOVA (termine orrendo ) Messa non è in se stessa quella "di Lutero" è anche vero che essa ha favorito l'apostasia di molti cattolici ed ha convinto i protestanti che restare dove erano ERA LA STESSA COSA....come mai?
    ;)

    RispondiElimina
  11. Gli avvisi sono importanti, ma non bastano. Ci vuole una maggiore attenzione per eliminare tempestivamente certi commenti. Lo so che la redazione non può controllare 24 ore su 24 tutti i commenti; allora forse potrebbe essere utile l'aiuto di qualcuno.

    ;

    RispondiElimina
  12. Bravi!  Ottima presa di posizione: grazie!

    RispondiElimina
  13. <span>Sul nostro blog non son tollerati commenti che contengano e diffondano, pur espresse con dotto ed affascinante eloquio, tesi, teorie, ipotesi o qualsivoglia vagula opinione di sedevacantismo applicate od anche solo riferite alla Sede Apostolica, da Giovanni XXIII ad oggi. (NO A TESI DI CASSICIACUM!)</span>
    OTTIMO! 8-)

    RispondiElimina
  14. L'ortodossia l'hanno salvaguardata i Pontefici (...) nonostante modernisti e lefebvriani

    ********

    mi perdoni macrina...
    può segnalarmi le DOTTRINE ORTODOSSE che secondo lei i lefebvriani avrebbero danneggiato?
    un conto è il non essere d'accordo sui testi del Concilio, altra cosa è danneggiare LA DOTTRINA....può indicarmi queste dottrine?
    :(

    RispondiElimina
  15. concordo con la redazione e condivido anche quanto dice Caterina, lo stesso pontefice ci insegna che per risolvere i problemi bisogna andare alle cause altrimenti continueremo a fare delle belle messe in scena quali purtroppo sono alcune celebrazioni ordo vetus di chierici e figuranti itineranti. Non ci vuole una guerra di stracci e merletti ma di idee e forti convinzioni condite da santità di vita

    RispondiElimina
  16. concordo con la redazione e condivido anche quanto dice Caterina, lo stesso pontefice ci insegna che per risolvere i problemi bisogna andare alle cause altrimenti continueremo a fare delle belle messe in scena quali purtroppo sono alcune celebrazioni ordo vetus di chierici e figuranti itineranti. Non ci vuole una guerra di stracci e merletti ma di idee e forti convinzioni condite da santità di vita

    RispondiElimina
  17. ce siete arrivati tardi. Ch'è vanno detto quarcosa?
    Comunque gliè sempre meglio tardi che mai.

    RispondiElimina
  18. Di tanto in tanto c'è sempre chi esagera... evidentemente chi non ha seguito assiduamente questo blog, che è sempre rimasto nella più piena ortodossia nonostante abbia ospitato discussioni sui problemi più scottanti della Chiesa moderna. Altro che Cassiciacum e altre storture giuridico-teologiche! "Confirma fratres tuos": non si è cattolici se non con il Papa!

    RispondiElimina
  19. Constato che avete provveduto a cancellare i miei commenti. Per carità, non ne sono offeso, ho fatto il callo a ben altro nella povera Chiesa di questi tristi tempi. Mi dispiace solo che anche citare esempi storici - solo alcuni, peraltro - di Santi che hanno salvato la Chiesa anche opponendosi al Papa (San Paolo Apostolo, lodato da San Tommaso d'Aquino, e poi Sant'Atanasio) sia considerato irriverente, anticattolico,ecc. ecc. e non un esempio da imitare (ma allora bisognerà de-canonizzarli?).
    Mi dispiace poi per la verità e per la Chiesa che amo, perché non voler esaminare le vere cause del presente disastro non potrà che danneggiare ancor più la Chiesa e le anime dei poveri fedeli allo sbando.
    Ad ognuno le sue responsabilità. Vi saluto e tolgo il disturbo...     

    RispondiElimina
  20. Ci volava questa precisazione. Molto chiara. 

    RispondiElimina
  21. Ci voleva questa precisazione. Molto chiara.

    RispondiElimina
  22. Nà vorta avevo creato er "bollino" :
    Attenzione, pericolo per le anime: questo commento è contestatorio, erroneo e relativista  e indulge contro i papi, il loro Magistero e la Santa Chiesa Cattolica.

    RispondiElimina
  23. Spiacente di non accodarmi all`entusiasmo generale per l`avvertenza della Redazione.
    Oh, senza dubbio non posso che condividere la rapida censura di certi commenti, spesso segnalati e tolti dopo che abbiano figurato a lungo sul blog....il rispetto per il Santo Padre, per la sua persona, è una condizione sine qua non.
    Ma se la Redazione esige che nessuna critica o osservazione o domanda venga fatta sull`azione del Papa, allora non sono d`accordo.
    Voglio molto bene al Santo Padre ma anche  un padre che si ama, che si stima e rispetta, in cui si ha fiducia, può avere comportamenti, dire certe frasi o tacere,  compiere certi gesti o non compierne altri, che non capisco, che mi deludono, che possono anche irritarmi, ebbene se la mia coscienza e la mia ragione, pur soffrendone,  reagiscono e mi suggeriscono un dissenso e mi spingono eventualmente a condividerlo qui, o altrove, e a farlo con rispetto, non mi sento affatto una figlia e una cattolica indegna che non sarebbe cum Petro.
    E permettetemi di dire che l`allora card. Ratzinger brindò alla coscienza e alla sua libertà riprendendo la famosa frase del card. Newman e mi spingo sino a dire che anche come Papa, se potesse farlo, accoglierebbe con amore paterno e rispetto tutte le domande, e perplessità e incomprensioni senza condannarle a priori.

    RispondiElimina
  24. Desidero motivare il mio riplice ringraziamento. L'aria...irrespirabile degli ultimi periodi rischiava seriamente di danneggiare l'intento di questo sito, che vuole salvaguardare l'enorme patrimonio della Tradizione e collaborare al rinnovamento liturgico. In questo modo, viene anche salvaguardata la sana battaglia della fede. Le voci ed i pareri qui espressi sono sovente strumento di arricchimento e stimolo per proseguire. Ora, penso che nessuno debba dedurre che amore per la tradizione significhi salvaguardia, persino dal Papa e dalla Chiesa, di un museo. Non c'è nulla di più vitale e di più dinamico della Tradizione. E nulla zittisce il progressismo imperante quanto il ricorso, possibilmente motivato, alla continuità e allo sviluppo della fede. Qui si era arrivati al punto che le urla fossero ritenute fondate e le argomentazioni teologiche etichettate come sermoni. Il sito non è uno strumento di approfondimento teologico in senso stretto. Sarebbe bello che pian piano offrisse anche maggiori contenuti o rimandasse a pagine significative della sana e corretta elaborazione teologica. Il servizio che Messainlatino rende è preziosissimo ed è apprezzato. Io stesso faccio quotidianamente esperienza di come un caffè con gli amici (laici) più cari conduca sempre ad approfondire quanto esposto dal blog. Nessuno nasconde che vi siano molti problemi, ma tanti, a cominciare dal Santo Padre, hanno a cuore che vengano risolti. Il sito ci può aiutare a far comprendere le nostre ragioni, vale a dire le ragioni della Chiesa unita al Vicario di Cristo. Anche questo apostolato silente è uno strumento efficacissimo per la diffusione della Verità e per il ristabilimento del primato di Dio nella santa liturgia. Perchè tutti parlano di Sacra Scrittura e nessuno parla di Tradizione? Perchè sono tutti convinti che Tradizione significhi tradizionalismo? In fin dei conti i colloqui con i Lefebvriani vertono su questo aspetto fondamentale. Il postconcilio e la sua assurda confusione non devono farci arroccare nel passato. A quel passato appartengono pure Leone XIII e Pio XII. Come si può pensare che questi pontefici non abbiano fatto progredire la fede? Cosa rende lecito il ricorso al loro magistero? Solo il fatto di essere vissuti prima del 1962? Se rifiutassimo di estendere  al periodo successivo il principio che sorregge la tradizione fino a quella data, noi ammetteremmo che la Chiesa di Cristo sia finita. E potremmo estendere il principio retroattivamente a qualsiasi periodo della storia. La Tradizione stessa si difende e ci garantisce che siamo l'unica ed identica Chiesa di Cristo. Solo con questo sguardo di fede sapremo distinguere la Verità dagli errori e dalle manipolazioni e potremo offrire al Papa anche la consolazione di sapere che non è solo in questo cammino di crocifissione. Grazie! e buon lavoro...

    RispondiElimina
  25. D'accordissimo!

    RispondiElimina
  26. Er post d'a redazione, e le adesioni dei blogger che partecipano
    ò devo dì, stasera m'hanno dato finarmente na grande soddisfazione.
    Gente seria che nun se presta all'inciuci e alle grida patetiche da donnicciuole.

    RispondiElimina
  27. Quando nel thread precedente la Redazione termina il suo  articolo con questa frase:
    "E dove sarebbe la tanto attesa 'riforma della riforma'?"
    Come devo recepire questa frase?
    Ê  una semplice domanda o forse non si potrebbe intravedere una critica latente all`operato del Santo Padre che non compie gesti decisivi o prende decisioni chiare sugli abusi liturgici?

    RispondiElimina
  28. <span>Quando nel thread precedente la Redazione termina il suo  articolo con questa frase: 
    "E dove sarebbe la tanto attesa 'riforma della riforma'?
    Come devo recepire questa frase? 
    È  una semplice domanda o, forse, non si potrebbe intravedere una critica latente all`operato del Santo Padre che non compie gesti decisivi o prende decisioni chiare sugli abusi liturgici?
    </span>

    RispondiElimina
  29. Cara Luisa, rispetto la tua sensibilità. Forse ti senti privata di un diritto. Tuttavia mi permetto di osservare che il tenore di alcuni interventi ormai mirava a dissociare Ratzinger da Papa Benedetto, oppure a confonderli fino al punto di trascinare le supposte idee moderniste dell'uno nel pontificato dell'altro. Nella figura del Papa, chiunque esso sia, tutto convive, ma tutto è discontinuo. Perchè egli è ormai Pietro,
    non un teologo. Che poi sia un teologo e dei migliori, è soltanto una ricchezza per la Chiesa. Se fosse stato il più ignorante dei preti (teologicamente), sarebbe stato ugualmente Pietro. Il carisma è dato al successore di Pietro, non alla persona che sarà chiamata a d esserlo. Come non vedere, però, i segni della Provvidenza in ciò che si è vissuto prima? Credo che il Signore si vada preparando bene e in tempo il suo Vicario, perchè Egli vede tutto e tutto sa. Mi pare che estendere anche ai rapporti con il Papa il criterio dell'obbedienza ragionata o dialogante, produca frutti senza sapore. Dalla parte opposta si segue lo stesso criterio, soprattutto in ambito morale e sociale, e non mi pare che i risultati siano a favore della comunione ecclesiale. Eppure noi, giustamente, difendiamo il Santo Padre. Dovremmo con umiltà estendere a noi stessi lo stesso criterio. Infine, in quanto al brindisi di Newman, è assolutamente vero che egli avrebbe brindato prima alla coscienza e poi al Papa, ma soltanto perchè la coscienza sarebbe stata in accordo con il magistero del Papa. Non può infatti esservi opposizione tra la voce di Dio che risuona nella coscienza e la voce di Colui che ne guida la Chiesa. Non per nulla noi parliamo di coscienza erronea e di coscienza formata. Ora, senza questo filiale e devoto accordo con la mens del Papa e del Magistero, la coscienza non potrà formersi,. Almeno non cattolicamente! Chiedo scusa se ho rubato del tempo e se sono apparso soltanto capace di "sermoni", come qualcuno mi ha fatto notare. Ma, come ci direbbe Newman, cor ad cor loquitur!

    RispondiElimina
  30. <span>allora forse potrebbe essere utile l'aiuto di qualcuno</span>

    Propongo Antonello e 'er tripparolo', rispettivamente Moderatore Capo e Sostituto Moderatore.

    RispondiElimina
  31. meglio tardi che mai!!
    troppe gratuite illazioni contro i Pontefici si son lette. Spero sia ora di dimostrare il contrario
    grazie redazione

    RispondiElimina
  32. resta, resta.. che se no rimangono er tripparolo e muiltinick;)..
    Siamo tutti col Papa, pure Schönborn e il Vescovo di Evreux :D

    RispondiElimina
  33. no graziè
    cciò ddà fà
    e poi sò ppoco democratico, sò er tipo che censura a priori.

    RispondiElimina
  34. Concordo. Nessun entusiasmo, e qualche perplessità sul motivo di un intero post per ricordare che siamo cattolici, con il Santo Padre. Mi sembrava un dato acquisito. Comunque, scusate se non brindo.

    RispondiElimina
  35. <span>Perchè egli è ormai Pietro, non un teologo.</span>

    allora dovrebbe spiegarci, caro don, perchè nella prefazione del suo libro ha specificato che non parlava come Papa ed era criticabile, come lo è (col dovuto rispetto) quando parla come dottore privato..

    Inoltre, se si firma don, è probabilmente un 'presbitero'. Non le hanno insegnato che il Papa è infallibile solo quando parla ex cathedra? E impegna la sua infallibilità con affermazioni solenni dichiarate come tali?

    Non ho trovato nell'altro thread critiche men che corrette e mi meraviglia questa massiccia levata di scudi con affluenze persino da 'altri' blog. C'è stato forse un tam tam tra custodi dello spirito-conciliare?

    Per caso anche questa Redazione ha subito inquinamenti come il forum cattolici romani? 

    RispondiElimina
  36. Nella liturgia la Chiesa impegna la propria infallibilità al massimo grado. Dunque la "forma ordinaria del rito romano" (va bene detto così?) è certamente valida, non protestante, in quanto vi è presenza reale. E' valida e santa. Quando viene celebrata nei dovuti modi, può essere strumento di grande santificazione. Ovviamente lo scempio è sotto gli occhi di tutti, ma appunto si tratta di una battaglia di ermeneutiche, battaglia nella quale il regnante Pontefice ha preso chiaramente posizione. E' sufficiente aderire al magistero petrino (che non è quello di Bugnini). Inoltre, se saranno necessarie messe a punto, con i tempi della Chiesa, certamente avverrà la tanto auspicata riforma della riforma.
    L'ambiguità nei confronti della "forma straordinaria del rito romano" è stata sciolta dal Motu Proprio e da successivi documenti, ora si tratta di far permeare la volontà papale in certa parte dell'episcopato, e non dico che sia la parte di lavoro più semplice. La pace liturgica sembra essere desiderio del pontefice, per la pace liturgica bisognerebbe lavorare.

    RispondiElimina
  37. Spero che la Redazione non si riferisca ai commenti di chi sollecita il Papa a rompere ogni indugio e ad affrontare i problemi sul tavolo con quella che, ad avviso di chi tali commenti posta, sarebbe la risolutezza richiesta dal tempo in cui viviamo.

    RispondiElimina
  38. Comunque umanamente la mia preferenza va nell'ordine PIO XII, GP I, G XXIII, GP II, P VI. Prima di inserire l'attuale Papa, aspetto qualche suo atto che ci interessa in modo particolare. Lo vedo molto in alto.  

    RispondiElimina
  39. Ad esempio il più cattolico di tutti i principi, che il Magistero è vivente, non si ferma a Pio XII o a San Pio X. Il Magistero è vivente e a questo si deve l'ossequio della ragione e la volontà di adesione. Se qualcosa non si capisce si possono fare domande, anche con insistenza, ma tocca al Magistero dare le risposte.
    Inoltre che al Papa si disobbedisca con regolarità, non mi pare segno di comprensione del munus petrino. Oppure bisogna dire che il Papa sbaglia, e dirlo forte e chiaro... è questo che vuole dire Caterina63?

    RispondiElimina
  40. In effetti questa riforma della riforma sembra, ut ita dicam, stentare ad apparire.

    RispondiElimina
  41. te nun capirai mai nulla.
    er probblema è che te nun voi capì. te voi solo sparlà.
    gliè inutile che te mimetizzi, avemo capito bbene.

    RispondiElimina
  42. Macchè aria irrespirabile e irrespirabile... vada in una qualsiasi chiesa, parrocchia, diocesi, tra neocatecumenali, carismatici, cantalamessatici, lí si che si respira bene... MA PER FAVORE!
    Poi, guardi, dopo aver detto che uno dei quattro Vescovi ordinati da Mons. Lefebvre ha celebrato col Novus Ordo.. francamente, le manca solo di dire che Topo Gigio si guadagna da vivere alle feste d'addio al nubilato.
    Nessuno mette in discussione il Santo Padre. Nessuno.
    Nemmeno quando si fa la distinzione "Pietro-Simone".
    Ma ci sono cose contro cui Ratzinger stesso muoveva parole di fuoco da Cardinale, e ora non sanziona o non corregge da Pontefice. Su queste cose, parlare é lecito.
    I colloqui non definiscono cosa sia Tradizione e cosa sia tradizionalismo.. ma nei colloqui, la Fraternità cercherà di indicare quali novità sono incongruenti con il Magistero precedente. E ce ne sono parecchie.... o forse ora si negherà pure questo, perchè "dobbiamo stare col Papa"????!?!!?

    Questo giochetto è vecchio come il Concilio: restiamo col Papa, non critichiamo, sosteniamolo sempre ecc ecc... e poi, tràààck! ..sparisce la Messa di sempre, si va tutti ad Assisi, ci si gode musica pop alle messate in ogni dove. IO NON CI STO.
    Col Papa, si.. ma con TUTTI i Papi, non solo con gli ultimi due o tre.

    Nutro per Benedetto XVI, l'ho detto più volte e sono fuori da ogni sospetto, una immensa gratitudine e un amore filiale. Quindi a stare con "questo" Pietro, ora e sempre.
    Se un domani ritornasse, Dio non voglia, un Papa "rimasto uomo, amico di tutti", che bacia il corano, si fa benedire dagli indù, celebra coi balletti etnici e danze liturgiche della papuania.. Beh.. anche allora starò col Papa. Ma come c'é stato Mons. Lefebvre.

    RispondiElimina
  43. Comprendo e condivido nella sostanza le riflessioni di Luisa. Diciamo che l'analisi compiuta in molte occasioni dal Cardinal Ratzinger e, sia pure in forme più attenuate, da Papa Benedetto XVI circa lo stato attuale della liturgia e più in generale le sue riflessioni sullo spirito della liturgia e sull'essenza della stessa sono impeccabili e denunciano una comprensione piena e profonda degli attuali difetti e della necessaria restaurazione. Ma proprio per questo risulta a volte difficile comprendere perché, a fronte di una visione tanto lucida, le correzioni di tiro risultino tanto timide e vagamente sperimentali. Come dire, il pisolino di un buon Timoniere si nota senz'altro di più del lungo sonno di un mozzo promosso al timone. Indubbiamente se Benedetto XVI non prende provvedimenti che a noi paiono ovvi, come l'estromissione immediata di vescovi che si abbandonano a dichiarazioni eretiche, la sospensione a divinis di uomini conscacrati che usano le chiese come sale da ballo, tribune politiche, moschee ecc., se Benedetto XVI non impone l'esclusione di alcune pratiche dalla prassi corrente di molte Messe dei nostri giorni, se Benedetto XVI non lancia l'anatema sui vescovi che rifiutano il Motu Proprio, ecc. ecc., se ciò accade, ci sarà una ragione. Noi possiamo solo formulare ipotesi (qualcuno ha chiamato in causa possibili ricatti, altri la mitezza congenita di questo Papa, altri la sua fondamentale appartenenza al mondo che ha dato vita al progressismo conciliare, ecc. ecc.). Ma certo non credo che notare e fare notare la contraddittorietà di certi segnali che da questo ottimo Pontefice paiono arrivare debba essere inteso come una presa di posizione dettata da malanimo.

    Tutt'altra cosa è il sedevacantismo, in tutta la gamma delle sue possibilità. Questo, sì, andrebbe lasciato fuori dalla porta di Messainlatino.

    RispondiElimina
  44. Vaticano/ Mons. Marchetto si è dim, anche se, come ha detto, resterà fermo sulle mie posizioni , chi difenderà ora gli emarginati?

    RispondiElimina
  45. <span>Vaticano/ Mons. Marchetto si è dimesso, anche se, come ha detto, resterà fermo sulle mie posizioni , chi difenderà ora gli emarginati?</span>

    RispondiElimina
  46. <span><span>Vaticano/ Mons. Marchetto si è dimesso, anche se, come ha detto, resterà fermo sulle sue posizioni; chi difenderà ora gli emarginati?</span></span>

    RispondiElimina
  47. ..guarda, francamente rimane qualche perplessità pure a me.
    Ricordare che siamo col Papa, va benissimo.

    Ma sentire i commenti dei soliti commentatori cattofilomodernisti, non vorrei che invece ci si voglia ricondurre a quel detestabile perbenismo da sacrestia che vige, come sottolineava "approfondire", su cattoliciromani (per loro stessa ammissione, moderati da Paris Hilton).

    RispondiElimina
  48. vedi, manco te scherzi a ddì fesserie.

    RispondiElimina
  49. ................... "te non capirai mai nulla" é offensivo, così come alludere alla presunta malafede di "approfindire", accusandolo di voler solo sparlare.

    Vogliamo cominciare con le censure? Beh, la redazione dovrebbe dare una sforbiciata pure qua.

    RispondiElimina
  50. Vorrei sgombrare il terreno dagli equivoci. Non sono un perbenista, non sono cattocomunista, ma professo la fede cattolica e con fierezza. Chi non è sacerdote non immagina quanta sofferenza vi sia nel dover vedere certe cose e nello sperimentare anche un'apparente impotenza. Per noi è realtà quotidiana! Magari fossero soltanto concetti. Ma mia nonna, analfabeta, mi ha insegnato che quando parla il Papa parla Cristo. E siccome era nata nel 1898, ho ereditato dalla Tradizione questo profondissimo convincimento. Non essendo abituato a dissociare lo Spirito Santo o ad estendere le operazioni triniarie ai discorsi degli uomini, mi tengo la convinzione che il Papa, chiunque egli sia, parli in nome di Cristo. Per lo meno l'esame da sostenere di fronte al tribunale divino dovrebbe risultare un pò più semplice... :)

    RispondiElimina
  51. <span>Macchè aria irrespirabile e irrespirabile... vada in una qualsiasi chiesa, parrocchia, diocesi, tra neocatecumenali, carismatici, cantalamessatici, lí si che si respira bene... MA PER FAVORE!  
    Poi, guardi, dopo aver detto che uno dei quattro Vescovi ordinati da Mons. Lefebvre ha celebrato col Novus Ordo.. francamente, le manca solo di dire che Topo Gigio si guadagna da vivere alle feste d'addio al nubilato.  
    Nessuno mette in discussione il Santo Padre. Nessuno.  
    Nemmeno quando si fa la distinzione "Pietro-Simone".  
    Ma ci sono cose contro cui Ratzinger stesso muoveva parole di fuoco da Cardinale, e ora non sanziona o non corregge da Pontefice. Su queste cose, parlare é lecito.  
    I colloqui non definiscono cosa sia Tradizione e cosa sia tradizionalismo.. ma nei colloqui, la Fraternità cercherà di indicare quali novità sono incongruenti con il Magistero precedente. E ce ne sono parecchie.... o forse ora si negherà pure questo, perchè "dobbiamo stare col Papa"????!?!!?  
     
    Questo giochetto è vecchio come il Concilio: restiamo col Papa, non critichiamo, sosteniamolo sempre ecc ecc... e poi, tràààck! ..sparisce la Messa di sempre, si va tutti ad Assisi, ci si gode musica pop alle messate in ogni dove. IO NON CI STO.  
    Col Papa, si.. ma con TUTTI i Papi, non solo con gli ultimi due o tre.  
     
    Nutro per Benedetto XVI, l'ho detto più volte e sono fuori da ogni sospetto, una immensa gratitudine e un amore filiale. Quindi a stare con "questo" Pietro, ora e sempre.  
    Se un domani ritornasse, Dio non voglia, un Papa "rimasto uomo, amico di tutti", che bacia il corano, si fa benedire dagli indù, celebra coi balletti etnici e danze liturgiche della papuania.. Beh.. anche allora starò col Papa. Ma come c'é stato Mons. Lefebvre, che mai fu scismatico, mai fu sedevacantista, e MAI eretico.
    </span>

    RispondiElimina
  52. Io non riesco a capire, ne mai capirò quelli che vorrebbero farci credere
    che in Benedetto XVI convivano i Diòscuri.
    Impossibile il dualismo che vorrebbero farci credere.

    RispondiElimina
  53. Ma nun c'ihai ddè meglio ddà ffà?

    RispondiElimina
  54. La Chiesa dei tempi di sua nonna, insegnava quello. Così come curava la profonda devozione Eucaristica, quella Mariana..la Confessione, i Sacramenti, la Sacra Liturgia, le Novene, le indulgenze.

    La Chiesa di oggi, va in piazza a gridare "Benedetto!!" coi tamburi; poi si discute sui divorziati, sulle donne prete e sul sesso prematrimoniale. Anzi no, su quello non si discute nemmeno più: ormai si fa e basta, non è più un problema per nessuno.

    Ecco, NOI vogliamo ritornare alla Chiesa così come la visse sua nonna.
    Io dico che hanno dato più frutto le sofferenze di Lefebvre, che quelle di Siri (che pure rappresenta per me quello che CheGuevara rappresenta per i miei coetanei da centro sociale..).

    RispondiElimina
  55. Giust'appunto qualche giorno fa nella mia parrocchiale si è ballato (b a l l a t o) al suono delle canzonette si una tale Sciachira. Ricreazione per i fanciulli, naturalmente. Ma come può chi ha il senso del sacro non stracciarsi le vesti di fronte a profanazioni di questa entità. Con i conoscenti marocchini che dopo avere visto quella baldoria ti vengono a dire: pensavo che la chiesa fosse un luogo sacro per i cristiani... Io non ho mai espresso particolari simpatie per il mondo lefebvriano, pur avendo riconosciuto alcune benemerenze all'opera di Monsignor Lefebvre, ma di fronte a certe degenerazioni non si può e non si deve tacere! Anche solo in nome di quel primato della coscienza di cui vanno tanto riempiendosi la bocca i propugnatori del postconciliarismo più spinto.

    RispondiElimina
  56. Rugantino da discount, ho finito ora di prepararmi e sto uscendo a cena con amici, se ti interessa.

    RispondiElimina
  57. O magari il supino papismo caratteristico di certe organizzazioni - per pudore non facciamo nomi - che su tale impostazione hanno fatto discreta fortuna.

    RispondiElimina
  58. Diciamo che l'analisi compiuta in molte occasioni dal Cardinal Ratzinger e, sia pure in forme più attenuate, da Papa Benedetto XVI circa lo stato attuale della liturgia e più in generale le sue riflessioni sullo spirito della liturgia e sull'essenza della stessa sono impeccabili e denunciano una comprensione piena e profonda degli attuali difetti e della necessaria restaurazione. Ma proprio per questo risulta a volte difficile comprendere perché, a fronte di una visione tanto lucida, le correzioni di tiro risultino tanto timide e vagamente sperimentali

    Credo che ciò sia dovuto al fatto che si riconoscono gli effetti ma ci si rifiuta di ammettere quale ne sia la causa. Se c'è una infezione in atto serve a poco somministrare tachipirina per far calare la febbre escludendo rigorosamente nel contempo l'antibiotico idoneo ad agire sui batteri che l'hanno provocata, definiti anzi salutari.
    Come può andare a finire, in questi casi, ognuno può immaginarlo.

    RispondiElimina
  59. Divertete, mè raccomanno, ma con moderazione

    RispondiElimina
  60. Lei è offensivo don64, quando scrive "Se il dottor Ratzinger come Papa non vi va bene, fatevene un altro". La questione di cui si discuteva non riguardava nello specifico Benedetto XVI.

    RispondiElimina
  61. Innanzitutto, ripeto qui ciò che ho scritto nell`altro thread e cioè che don 64, così pronto a far lezione spingendosi anche ad offendere pesantemente un blogger, mic, che ha sempre mostrato non solo la sua competenza teologica ma sopratutto la profondità della sua Fede, dovrebbe avere il coraggio di declinare la sua identità invece di nascondersi dietro l`anonimato.
    In seguito, mi sembra che le osservazioni, riflessioni, domande, riguardano non tanto il Magistero di Benedetto XVI, ma piuttosto certi suoi discorsi o silenzi, certi suoi gesti o assenza di gesti, certe attese che diventano logoranti, certe incomprensioni che ha potuto suscitare un`apparente incoerenza fra le parole e i gesti.
    Interrogarsi e interrogare, condividere e testimoniare, far sentire la propria voce anche quando sembra in disaccordo con il Papa, e farlo sempre con rispetto e amore filiale, è, al dilà dell`ascolto vigile e rispettuoso di una coscienza che parla e bussa, la responsabilità di ogni cattolico.

    RispondiElimina
  62. In cosa avrei offeso Mic? Io non sarò competente in teologia e chiedo scusa se mi arrogo il diritto di fare lezioni o di tenere sermoni. Ma chi dà il diritto ad altri di sciorinare tesi non contrastabili?

    RispondiElimina
  63. <span>"lasciate lavorare serenamente chi ha a cuore la causa della Chiesa. Grazie!"  !?!?
    </span>
    Don 64...lei aveva cominciato "bene" su questo blog ma ora mi sembra che stia mostrando un altro volto e mi interrogo, che cosa è questo "voi" rivolto a chi secondo lei erra, che cos`è questa arroganza che si spinge anche sino all`insulto?
    Comunque le ripeto, se vuole essere credibile, lasci cadere l`anonimato.

    RispondiElimina
  64. Non sono daccordo con le affermazioni troppo semplicistiche di macrina: che vuol dire magistero vivente?
    Il magistero certo interpreta la dottrina, ma certo non può cambiarla.
    Il deposito della fede non può mai mutare.....
    don Bernardo

    RispondiElimina
  65. Sono completamente daccordo con Cajetan AG.
    Bisogna stare con Papa Benedetto e con tutti i Papi.....

    RispondiElimina
  66. Reagire ad un commento di mic scrivendo "Qui siamo proprio alla follia pura!"." che cos`è? Uno zucchero , un dolce, una carezza? O un insulto e pesante?

    RispondiElimina
  67. <span>Reagire ad un commento di mic scrivendo "Qui siamo proprio alla follia pura!" che cos`è ? Uno zucchero, un dolce, una carezza? O un insulto e pesante?</span>
    Potrebbe spiegarmi don 64 perchè si arroga il diritto di fare lezioni e sermoni nascondendosi dietro un nick?

    RispondiElimina
  68. Se ho mancato di carità, chiedo perdono a quanti si fossero sentiti offesi. Ritengo però che la verità sia la prima forma di carità. Purtroppo quando si tocca il Papa non riesco a starmene in atteggiamento caritatevole. E' un mio "difetto" da sempre, fin dai tempi del liceo. Credo però che le mie eventuali mancanze, che tanto hanno scandalizzato Luisa, siano state ben accompagnate dalla parte opposta. Siamo quindi in perfetta parità. Luisa, comprendo che l'anonimato possa sembrarle da codardi, ma preferisco non avere preoccupazioni. Non mi importa fare carriera ed essere stimato. Se avessi voluto questo, non sarei certamente qui. Però devo essere prudente, perchè non sono un libero professionista o un impiegato che torna a casa, accende il suo computer e sproloquia in perfetta tranquillità. Credo che un laico da questo punto di vista sia avvantaggiato. Se poi il suo invito a lasciare l'anonimato mira a qualcosa di diverso, non posso che estendere la carità anche a questo tentativo malriuscito. Mi perdoni se ho soltanto immaginato ciò che non corrisponde sicuramente alle sue intenzioni. Preghi per me.

    RispondiElimina
  69. ringrazio per questa precisazione e per tutto il post,sottoscrivo pienamente il senso e le parole,se nella chiesa vi fosse questa affezione e vi fosse stata,oggi la chiesa avrebbe meno difficoltà e meno guai e avrebbe dato una testimonianza esemplare,doverosa.
    sempre con Pietro.
    mas

    RispondiElimina
  70. macrina, lei ha parlato di DOTTRINE ORTODOSSE....accusando i lefebvriani di non averle preservate....la sua risposta non spiega la sua stessa affermazione...un conto è contestare cosa si è fatto passare in nome del Concilio e badi bene che perfino il Papa è d'accordo su questo e sta combattendo per questo....altra cosa è la sua affermazione sulle DOTTRINE...che per me non sono solo il Magistero dei Papi ma propriamente ciò che veramente ci salva I SETTE SACRAMENTI (cfr Benedetto XVI Sacramentum Caritatis ) ;)
    dice il Papa: "LA CHIESA VIVE E SI ESPRIME NEI SETTE SACRAMENTI"....ora può dirmi quale dei Sette Sacramenti i lefebvriani hanno tradito?
    attenti alle parole che usiamo eh!

    RispondiElimina
  71. Esprimo serenamente e pacatamente il mio pensiero.
    Sono daccordo nel dire che il Santo Padre Benedetto XVI è il Papa che lo Spirito Santo ha dato alla Chiesa.
    Tuttavia penso sia molto più pericoloso nei confronti del Papa l'atteggiamento di ostruzionismo di molti vescovi, conferenze episcopali, teologi, liturgisti che frenano in tutti i modi il magistero del Santo Padre, vanificando il Motu Proprio, e anche alcuni suoi esempi celebrativi: comunione in ginocchio, croce al centro dell'altare ecc.....
    Inoltre ben è stato detto da altri sopra che occorre essere fedeli non solo al Papa felicemente regnante, ma anche al magistero definito dei precedenti pontefici: il Sillabo di Pio IX, le encicliche contro il Modernismo di San Pio X, i decreti del concilio di Trento sulla Transustanziazione, ecc.
    Anche il magistero di Paolo VI va accettato e obbedito, ma nella misura in cui ripropone il patrimonio precedente della tradizione e lo chiarifica, ma non in quelle parti in cui sembra contraddirlo o è poco chiaro.....
    Agli amici della redazione cui sono molto grato domando: adesso scrivete giustamente "Sub Petro et cum Petro", ma se un domani arrivasse un Papa che apre al sacerdozio agli uomini sposati, o alle donne, che elimina i paramenti nella messa e ordina di non celebrare mai più col Messale tridentino, come la mettiamo.... allora continueremo a dire "Cum Petro et sub Petro"?

    Il Papa non è il "Padreterno", anche il Papa ha dei limiti invalicabili: egli puo solo trasmettere e meglio spiegare il depositum fidei, ma non lo può alterare..... questo è il dramma del Concilio Vat II che con la scusa di trasmettere e meglio spiegare la dottrina tradizionale in alcuni punti è stato poco chiaro e confuso.....
    Cio detto: Oremus pro Pontifine Nostro Benedicto

    don bernardo

    RispondiElimina
  72. Mi scusi, don64, ma se il Papa fa la ola, allora Cristo fa la ola? Se il papa bacia il corano, allora Cristo bacia il corano? E se il Papa mette in galera un sant'uomo, allora Cristo mette in galera un sant'uomo? Se il papa ha comportamenti licenziosi, allora Cristo ha comportamenti licenziosi? Si avvede che questa posizione è insostenibile? Certi papi nei secoli passati e nei tempi recenti cose come queste le hanno fatte. Sarà dunque lecito distinguere tra ciò che un Papa fa in quanto Sommo Pastore della Chiesa universale, guidato con salda mano dallo Spirito Santo e ciò che fa in quanto uomo, con tutti i limiti e le debolezze che la condizione umana comporta, e ciò senza incorrere in eresia alcuna. O no?

    RispondiElimina
  73. Amicus....anch'io sono stata censurata qualche volta - una volta anche qui... - :-D , ma non me la sono mai presa anzi, è motivo per me di riflessione....tante volte scriviamo di getto senza pensare troppo alle provocazioni che lanciamo, il lavoro di una Moderazione non è facile, ognuno vorrebbe che le proprie opinioni fossero ascoltate, ma dobbiamo pensare anche a quanti leggendo si fanno delle opinioni e magari sbagliate a causa di certi commenti....
    Possiamo anche "disturbare" senza per questo eccedere nelle provocazioni.... ;)
    sursum corda!

    RispondiElimina
  74. A Cajétan:
    ti ringrazio per l'invito a rimanere, ma capirai che non è possibile. Lo so che, così, rimarranno a tener banco solo i don '64 che fanno lezioni di cattolicesimo pur dichiarandosi essi stessi incompetenti in teologia, e i vari multinick e tripparoli, ad aumentare la confusione delle idee: ma evidentemente è quello che desidera la Redazione di questo blog.  Non me la sento di perder tempo in discorsi inutili, giacché quelli utili verrebbero censurati. Sta' sicuro, comunque, che la mia battaglia per la Chiesa continuerà su altri fronti. Con l'aiuto di Dio e della Madonna, frangar, non flectar!  Un caro saluto a tutti gli amici.

    RispondiElimina
  75. Redazione di Messainlatino.it1 settembre 2010 alle ore 21:13

    Gen.le Luisa,
    un'espressione che tradisce una certa attesa verso la riforma della riforma, che indica il nostro fermento aspettando non equivale certo alle tante espressioni, teorie, opinioni a volte strampalate e irriverenti che si son lette nei commenti.

    Certamente non era una critica latente: siamo ben consapevoli che la riforma della riforma (questa sì che è latente) è già iniziata nei fatti durante le celebrazioni del Santo Padre.

    RispondiElimina
  76. Don Bernardo facciamo il processo al futuro, alle intenzioni?
    Cmq mai avverrà ciò che prospetta. La promessa di Cristo non verrà mai meno.

    RispondiElimina
  77. Redazione di Messainlatino.it1 settembre 2010 alle ore 21:17

    Noi come cattolici romani?

    RispondiElimina
  78. i problemi che pone il Vaticano II e soprattutto ciò che ne è seguito sono molti e notevoli. Per esempio: se la liturgia di ieri, con i suoi secoli di storia era un dettaglio tanto agevolmente liquidabile, perché mai non dovrebbe esserlo quella di oggi? Se le indicazioni dei papi di ieri sono tanto facilmente prescindibili, obliabili, disattendibili, perché mai non dovrebbero esserlo anche quelle di oggi? Forse perché quelle di ieri valevano ieri e quelle di oggi valgono oggi? Ma il nemico numero uno non era il relativismo?

    RispondiElimina
  79. <span></span>
    <span>"Se poi il suo invito a lasciare l'anonimato mira a qualcosa di diverso, non posso che estendere la carità anche a questo tentativo malriuscito."</span>

    Non mi piace affatto il suo modo di accusare e poi ritirare la mano.
    E poi dove avrebbe fatto già prova di carità che dovrebbe estendere ANCHE al mio tentativo maldestro?!?
    La mia richiesta rivolta ad un sacerdote affinchè esca dall`anonimato, non aveva altri fini che quello di rendere ai miei occhi più credibili le sue lezioni e i suoi giudizi se non sentenze.

    RispondiElimina
  80. Redazione di Messainlatino.it1 settembre 2010 alle ore 21:29

    Indubbiamente se Benedetto XVI non prende provvedimenti che a noi paiono ovvi, come l'estromissione immediata di vescovi che si abbandonano a dichiarazioni eretiche, la sospensione a divinis di uomini conscacrati che usano le chiese come sale da ballo, tribune politiche, moschee ecc., se Benedetto XVI non impone l'esclusione di alcune pratiche dalla prassi corrente di molte Messe dei nostri giorni, se Benedetto XVI non lancia l'anatema sui vescovi che rifiutano il Motu Proprio, ecc. ecc., se ciò accade, ci sarà una ragione. Noi possiamo solo formulare ipotesi (qualcuno ha chiamato in causa possibili ricatti, altri la mitezza congenita di questo Papa, altri la sua fondamentale appartenenza al mondo che ha dato vita al progressismo conciliare, ecc. ecc.).

    Esatto! centrato il punto! Ci sarà una ragione!


    Ma certo non credo che notare e fare notare la contraddittorietà di certi segnali che da questo ottimo Pontefice paiono arrivare debba essere inteso come una presa di posizione dettata da malanimo.  

    Invece no! pensiamo che fare notare la contraddittorietà, fatto pur con spirito "narrativo" e non "censorio" può fomentare le critiche ed presatre il fianco a errate interpretazione dai detrattori del Papa. possono essere manipolate da chi poi potrebbe dire: "si veda: pure i 'tradizionalisti' si lamentano del Papa." Oppure: "il papa scontenta tutti".
    Visto che i commenti sulle apparenti "contraddizioni" del papa non restano nin una ristretta cerchia di pochi probi viri, e lette da persone in buona fede, sarebbe meglio, per carità verso il Papa, evitare di fornire materiale ai suoi avversari e far sembrare che siamo tutti capaci a essere Papi, così come siamo tutti CT della nazionale durante i mondiali.

    Meglio usare benevolenza e tacere pur dando l'impressione di essere papisti, che parlare e rischiare di far danni.
    Specie in un momento delicato come questo.

    Un bel silenzio non fu mai scritto.

    RispondiElimina
  81. Redazione di Messainlatino.it1 settembre 2010 alle ore 21:32

    Già fatto. Grazie

    RispondiElimina
  82. Pietro non si discute! W il Santo Padre!

    RispondiElimina
  83. Redazione di Messainlatino.it1 settembre 2010 alle ore 21:36

    Eh no, a volte è meglio ripeterlo, visto la natura non molto ortodossa di alcuni interventi di lettori, che non perdono occasione (nemmeno in questo post) di far prevalere l'orgoglio sul buon senso. E fingono di non capire il senso del nostro avviso.
    Non brinda? bè, capiamo: c'è sempre qualcuno di astemio nelle grandi compagnie.

    RispondiElimina
  84. <span>Però devo essere prudente, perchè non sono un libero professionista o un impiegato che torna a casa, accende il suo computer e sproloquia in perfetta tranquillità. Credo che un laico da questo punto di vista sia avvantaggiato.</span>

    Quindi liberi prfessionisti o impiegati o disoccuati che partecipano a questo blog 'sproloquiano'?
    Ma per piacere...
    Se non vuole preoccupazioni (tenga presente che molti di coloro che scrivono qui sotto un nick sono ben conosciuti, nome e cognome, da tanti anni in rete), anche se non mi smbra che i suoi interventi possano avere finora fornito ai suoi superiori motivi per riprenderla, cambi nick.
    Levi soprattutto il 'don'.
    Anche Don Afredo Morselli non è un libero professionista o un impiegato. E' un Sacerdote e non ha timore di firmarsi come tale.
    Non me ne voglia per la franchezza, ma questa sua risposta mi ha dato fastidio.

    RispondiElimina
  85. amico caro io mi posso limitare benissimo a leggere. e poi per il nulla che esprimo figurati.
    quel poco che intervengo è sui "fissati" (categoria che va dai commentatori pseudo-millenaristici, agli sfregiatori dei segreti di Fatima), e sugli offensori (der papa e dà fede).
    Perchè vedi gli articoli danno qualcosa, ma si era arrivati al punto che alcunii commenti sottraevano tutto portando il saldo in negativo all'inverosimile.
    Detto senza offesa i commenti nei modi e nei contenuti davano la peggio immagine negativa a chi volesse avvicinarsi ai temi trattati.

    RispondiElimina
  86. <span>c'è sempre qualcuno di astemio nelle grandi compagnie.</span>

    E' poi quello che guida la macchina.

    RispondiElimina
  87. Redazione di Messainlatino.it1 settembre 2010 alle ore 21:52

    <span>Indubbiamente se Benedetto XVI non prende provvedimenti che a noi paiono ovvi, come l'estromissione immediata di vescovi che si abbandonano a dichiarazioni eretiche, la sospensione a divinis di uomini conscacrati che usano le chiese come sale da ballo, tribune politiche, moschee ecc., se Benedetto XVI non impone l'esclusione di alcune pratiche dalla prassi corrente di molte Messe dei nostri giorni, se Benedetto XVI non lancia l'anatema sui vescovi che rifiutano il Motu Proprio, ecc. ecc., se ciò accade, ci sarà una ragione. Noi possiamo solo formulare ipotesi (qualcuno ha chiamato in causa possibili ricatti, altri la mitezza congenita di questo Papa, altri la sua fondamentale appartenenza al mondo che ha dato vita al progressismo conciliare, ecc. ecc.).  
     
    Esatto! centrato il punto! Ci sarà una ragione!  E il Papa la conoscerà bene. Si guardi come viene attaccato da ogni parte? Vi dice niente l'ultimo libro di Rodari/Tornielli? Vi ricordate le ancor attuali alzate di scudi dell'episcopato mondiale contro il Summorum Pontificum? Il papa sa come e quando agire. E noi non possiamo permetterci di indebolire il suo prestigio con personali opinioni, spesso irriverenti, da comari. Ci/vi leggono anche in Curia! Non prestiamoci a critiche!
     
     
    Ma certo non credo che notare e fare notare la contraddittorietà di certi segnali che da questo ottimo Pontefice paiono arrivare debba essere inteso come una presa di posizione dettata da malanimo.    
     
    Invece no! pensiamo che fare notare la contraddittorietà, fatto pur con spirito "narrativo" e non "censorio" può fomentare le critiche ed presatre il fianco a errate interpretazione dai detrattori del Papa. possono essere manipolate da chi poi potrebbe dire: "si veda: pure i 'tradizionalisti' si lamentano del Papa." Oppure: "il papa scontenta tutti".  
    Visto che i commenti sulle apparenti "contraddizioni" del papa non restano nin una ristretta cerchia di pochi probi viri, e lette da persone in buona fede, sarebbe meglio, per carità verso il Papa, evitare di fornire materiale ai suoi avversari e far sembrare che siamo tutti capaci a essere Papi, così come siamo tutti CT della nazionale durante i mondiali.  
     
    Meglio usare benevolenza e tacere pur dando l'impressione di essere papisti, che parlare e rischiare di far danni.  
    Specie in un momento delicato come questo.  
     
    Un bel silenzio non fu mai scritto.  
    </span>

    RispondiElimina
  88. Il problema vero non è tanto quello che farà un prossimo Papa. Evidentemente la mia era un provocazione.
    Ribadisco però che anche il Papa dipende da..... Dio.....
    Anche il Papa dipende dalla Tradizione, dalla Parola di Dio e da tutto il Magistero precedente.......
    E assolutamente nessun Papa puo contraddire il magistero precedente.
    "Ciò che per le generazioni anteriori era sacro, anche per noi resta sacro e grande e non può essere improvvisamente del tutto proibito o addirittura giudicato dannoso" Papa Benedetto XVI lettera ai Vescovi per presentare il Motu Proprio Summorum Pontificum.

    don bernardo

    RispondiElimina
  89. eppure nun è difficile da capì. Stare cor sor papa. E er sor papa insiste sull'ermeneutica della continuità.
    Che vò dì? Che er papa trova il concilio vaticano secondo, in continuità cor magistero precedente.
    E a noi basta la parola del papa. Modi e tempi della dimostrazione di tale continuità nun li decidemo ne io ne tu ne a redazione. E nell'attesa nun ce mettemo a dì o seguì strampalate teorie......
    Sei te che fai relativismo. Voi getttà er bambino con l'acqua sporca.
    Abbi fede e vedrai che si svelerà  la continuità der vaticano secondo con la tradizione precedente. Nun devi ave fretta però, nce devi avè fede.
    E' questo l'appoggio che il papa si aspetta. E il mio ce l'ha a prescindere proprio perchè è Pietro.

    RispondiElimina
  90. Redazione di Messainlatino.it1 settembre 2010 alle ore 22:06

    Se pensate davvero, dopo tutto il nostro lavoro, che ora prediligiamo i commenti dei "cattofilomodernisti", che siamo diventati perbenisti, al pari dei cattoliciromani, che siamo papisti opportunisti, ci fate torto e ci mancate di giustizia e di garbo.
     E non avete saputo leggere tra le righe e non avete saputo cogliere l'opportuno significato di quello che abbiamo voluto raccomandare.
    E siete sempre liberi di smettere di leggerci.
    A volte, lo ripetiamo, saper tacere è un gran bene! Se ciò potrebbe aiutare il papa in alcuni suoi impegni DELICATISSIMI del suo pontificato, come i colloqui con la FSSPX e la rilettura dei testi conciliari.

    Comunque, per rispondere con una citazione, ci ricordiamo che qualcuno (S. Pio X) disse: Vi chiameranno papisti, retrogradi, intransigenti, clericali: siatene fieri". Se opporci a polemiche gratuite, a volte arruffate, di sicuro spesso dannose a noi come sito e al papa, ci attira l'epiteto di papisti (vero, Wilhelm?) o intransigenti, ebbene allora ne siamo fieri. <span> </span>

    RispondiElimina
  91. Redazione di Messainlatino.it1 settembre 2010 alle ore 22:08

    perchè? per essere credibili, è necessario declinare le proprie generalit?
    Allora prego, inizi lei, E anche tutti gli altri.

    RispondiElimina
  92. quelli che somministra in modo illecito, e probilmente il Sacramento della Confessione in modo invalido.

    RispondiElimina
  93. Redazione di Messainlatino.it1 settembre 2010 alle ore 22:15

    Arrivederci.
    Meglio un prete che parla da cattolico, pur da incopetente (che tanto incompetente non sarà) piuttosto che un "titolato" che diffonde teorie di sedevacantismo, accettazione con riserva ecc.
    Non è il nostro carisma, quello.
    Per discutere su queste cose ci son altre blog, riteniamo.
    Se è così sensibile e si è offeso per qualche censura, e ritiene di lasciarci, peccato. Ci spiace.
    Stia bene.
    O arrivederci (magari con un suo nick diverso).

    RispondiElimina
  94. Redazione di Messainlatino.it1 settembre 2010 alle ore 22:20

    E a noi basta la parola del papa. Modi e tempi della dimostrazione di tale continuità nun li decidemo ne io ne tu ne a redazione. E nell'attesa nun ce mettemo a dì o seguì strampalate teorie......Sei te che fai relativismo. Voi getttà er bambino con l'acqua sporca.  
    Abbi fede e vedrai che si svelerà  la continuità der vaticano secondo con la tradizione precedente. Nun devi ave fretta però, nce devi avè fede.  
    E' questo l'appoggio che il papa si aspetta. E il mio ce l'ha a prescindere proprio perchè è Pietro.  
    BRAVISSIMO er Tripparolo! E' la versione in Romanesco del nosto pensiero! PERFETTO! Oh, ma allora qualcuno ci capisce!

    RispondiElimina
  95. La REDAZIONE che sposa il tripparolo pensiero! O meglio la REDAZIONE che si riflette nel tripparolo pensiero, lui sì che capisce la REDAZIONE.
    On aura tout vu! Ou, plus exactement, tout lu!

    RispondiElimina
  96. Redazione di Messainlatino.it1 settembre 2010 alle ore 22:29

    Caro W. Eugen: è la questione del gatto che si mangia la coda. Ed è di difficile soluzione. E il papa sta ci lavorando! Appunto per questa difficoltà che invitiamo ad una moderazione ed ad un garbo opportuno nei suoi confronti e del suo operato.

    RispondiElimina
  97. Don64, credo che si veda nelle righe e tra le righe che lei è una persona seria, animata da rette intenzioni Credo che molti qui lo siano, pur nelle lievi divergenze di opinione. Però, vede, il fatto che ogni tanto faccia capolino qualche sedevacantista o semplicemente qualche tradizionalista di estrazione, diciamo così, integrista tendente al fanatico, non deve farle pensare che tutti coloro che manifestano perplessità su alcuni temporeggiamenti, esitazioni o indulgenze degli ultimi papi siano ostili al primato petrino postconcilio. Quando si tratta poi di Benedetto XVI, sono sicuro che la larga maggioranza di noi sia pronta a partire lancia in resta per difenderlo dalle calunnie dei detrattori, siano essi inveterati iperconservatori o smutandati modernisti. Per molti di noi i libri sulla liturgia scritti da Joseph Ratzinger sono stati e sono alimento d'eccellenza. Per tutti noi - tranne forse qualche venditore di trippa e qualche trolleggiatore paraprotestante - il Motu Proprio di Benedetto XVI è stata un'autentica benedizione. Ma non è giusto tacciare di occulto protestantesimo chi per darsi ragione di talune discrasie distingue tra il Papa in quanto uomo fallibile e il Papa in quanto pastore infallibile. Gli attacchi proditori a questo Pontefice sono irritanti e vanno indubbiamente censurati. Ma chi manifesta il desiderio di vederlo agire in modo più risoluto e incisivo, parla così proprio perché crede che egli abbia tutte le qualità e le risorse per farlo. Stia pur certo che quando Bendetto XVI viene sberteggiato dai musulmani, dai laicisti, dai nichilisti ecc., le voci che nella sfera pubblica e in quella privata si levano in sua difesa non sono certo quelle dei filopapisti a oltranza, magari cattoprogressisti, ma quelli delle persone come Mic. Per questo un'affermazione come: "Se Benedetto XVI come papa non vi piace, sceglietevi un altro" è offensiva; proprio perché Benedetto XVI come papa ci piace, e profondamente, proprio per questo viviamo nell'altalenante condizione di chi ha buoni motivi per nutrire grandi speranze e concrete ragioni per deprecarne la mancata realizzazione.

    RispondiElimina
  98. Grande don Bernardo!

    RispondiElimina
  99. Redazione di Messainlatino.it1 settembre 2010 alle ore 22:33

    Risposta arguta. davvero a tono :)
    allora se lei è così brillante non le sarà difficile saper leggere tra le righe del nostro invito ad una opportuna moderazione dei toni.

    RispondiElimina
  100. Gentilissimo Enrico! La ringrazio!
    Quando un sacerdote sale su un pulpito per fare prediche o su una cattedra per fare lezioni, o ancora si permette di giudicare e anche offendere, io gli domando di presentarsi e non restare anonimo.
    Io mi firmo, gentilissimo Enrico, con il mio nome, non ho la responsabilità di un sacerdote.

    RispondiElimina
  101. Redazione di Messainlatino.it1 settembre 2010 alle ore 22:34

    Di chi pur di dire la propria opinione non vede la bontà di un più opportuno tacere.

    RispondiElimina
  102. a quel punto, ovviamente la persona che ha fatto affermazioni false e destituite di ogni fondamento, interrogata per una spiegazione, non risponde: come sempre quando non si hanno ragioni valide per sostenere un'accusa FALSA !

    RispondiElimina
  103. <span>"E siete sempre liberi di smettere di leggerci."</span>

    Effettivamente.

    RispondiElimina
  104. di fatto,<span> nessuno</span> su questo blog, aveva accettato quella tesi, avanzata da un solo blogger !

    RispondiElimina
  105. Vuol dire, invece, che il Papa ha rilevato il prevalere di una ermeneutica della discontinuità, cioè di una interpretazione del Concilio Vaticano II all'insegna della rottura con la continuità tradizionale. E non è difficile comprendere come in questo contesto la questione Liturgica assuma per Benedetto XVI - e non solo per lui - un ruolo centrale. Nessun tradizionalista serio si mette a professare strampalate teorie, ma richiama agli insegnamenti tradizionali proprio perché si sforza di scernere con cautela l'acqua sporca dal bambino. Sulla qualità e l'intensità della nostra fede e del nostro appoggio a Benedetto XVI, poi, non spetta ai venditori di trippa sindacare. Se non avessimo fiducia nel fatto che il Papa riuscirà a quadrare il cerchio e che ciò che è storto si raddrizzerà, non saremmo qui a parlare di Messa in latino e a monitorare l'andamento delle derive ricreative. Noi stiamo col Papa e con la Tradizione, di cui il Papa è non solo custode ma anche espressione rilevante (ed è per questo che il sedevacantismo non ci appartiene).

    RispondiElimina
  106. cara Luisa nun gliè piacerà, ma mmè ripeto:
    er tripparolo nun è un tradizionalista esaurito
    e manco un modernista patetico
    gli è solo che è molto tradizionale!

    la redazione chiedeva rispetto e moderazione, oltre che la dovuta adesione, per il Santo Padre.

    Faccia anche lei così, e vedrà che riceverà il giusto plauso dai redattori.

    Se poi vuole continuare a comareggiare faccia con comodo, ma poi non se ne lamenti dei risultati......

    RispondiElimina
  107. Ed evidentemente siete voi a giudicare l`opportuno tacere. In fondo siete voi i padroni di casa, ne avete tutto il diritto, esercitato con umiltà. 

    RispondiElimina
  108. Extra Ecclesiam nulla Salus1 settembre 2010 alle ore 22:58

    Ne un passo avanti al Papa, ne un passo indietro. Con il Papa sempre. :)

    RispondiElimina
  109. caro don bennardo la dottrina nei secoli ha cambaito eccome se ha cambiato, non fosse altro perchè è il frutto dell'elaborazione e riflessione teologica.

    RispondiElimina
  110. Se si dichiara necessaria una riforma delle riforma vuol dire che, fatta salva la validità della S. Messa celebrata con l'intenzione da parte del sacerdote di far ciò che la Chiesa vuol fare (l'ho sempre sostenuto) nel NO ci sono gravi difetti che han causato la perdita di tanta parte della sacralità del rito.
    Bene, questi elementi che da 40 anni vengon segnalati con forza non sono stati ancor modificati, e tra questi alcuni canoni che non fan riferimento alla transustanziazione e che, quindi, poson indurre i fedeli a non più credere in essa.
    Mettere in luce carenze ed omissioni dovute in gran parte alla volontà di toglier ogni ombra di pietra d'inciampo nel dialogo coi protestanti - lo disse Bugnini ma lo disse anche Paolo VI a Jean Guitton - non significa non amare la Chiesa, così come denunciar "gli scempi che son sotto gli occhi di tutti": ma chi permette, chi ha permesso per 40 anni questi scempi? Quali provvedimenti sono stati presi dai Papi e, su loro ordine, dai vescovi?
    La desistenza in parecchi campi della vita della Chiesa dal vertice alla base è indiscutibile. In caso contrario sta' a vedere che gli scempi li abbiamo creati noi fedeli!
    Cerchiamo d'esser seri.
    Essere col Papa non significa accettar acriticamente ogni comportamento del Papa. Se si dovessero accettar tutti i comportamenti di tutti i papi - e sto parlando di comportamenti, personali e riguardanti la guida della Chiesa, come improvvide iniziative che suonano pericolo per la vita della Chiesa e la sua credibilità ed  apron la strada all'indifferentismo - si dovrebbero nel contempo calpestar parecchie verità storiche e morali e teologiche. O cancellar dalla memoria e dalla storia un nutrito numero di papi.
    Restiamo, quindi, aggrappati al Papa quando insegna come maestro supremo di fede e di morale, ma, pur con tutto il rispetto e la devozione, non si posson passar sotto silenzio, ove ci siano, atteggiamenti che la coscienza ben formata alla luce della Sacra Tradizione e di tutto il Magistero infallibile e guidata dalla retta ragione ci indica come negativi.

    RispondiElimina
  111. Avevo già risposto, ma il mio commento è sparito...censurato?
    Allora ridico ad Enrico, penso sia lui il redattore che scrive, che lo ringrazio per la sua amabile reazione.
    Quando un SACERDOTE sale su un pulpito per fare prediche, o su una cattedra per fare lezioni, o ancora si spinge ad emettere sentenze e giudizi anche offendendo,  gli domando di presentarsi, di non nascondersi dietro l`anonimato.
    Io, gentile Enrico, mi firmo con il mio nome, non ho la responsabilità di un sacerdote.

    RispondiElimina
  112. <span>caro don bennardo la dottrina nei secoli ha cambaito eccome se ha cambiato, non fosse altro perchè è il frutto dell'elaborazione e riflessione teologica. per esempio se non erro San Tommaso fu condannato per le sue teorie troppo azzandate mentre oggi per noi sono dottrina.</span>

    RispondiElimina
  113. A me risulta che la Redazione ha sempre cercato di arginare le aggressioni di matrice sedevacantista. S'è ritornata sull'argomento non credo che l'abbian fatto per presunte  bacchettate, che sarebbero state ingiuste. Io stesso e più d'una volta ho segnalato interventi inaccettabili.

    RispondiElimina
  114. Vedo che spariscono commenti....

    RispondiElimina
  115. Redazione di Messainlatino.it1 settembre 2010 alle ore 23:08

    Ben detto!! Esattamente quello che era volevamo trasmettere!

    RispondiElimina
  116. io nominerei Antonello, così alla fine resterebbero solo i suoi commenti

    RispondiElimina
  117. Redazione di Messainlatino.it1 settembre 2010 alle ore 23:09

    Ben detto Er Tripparolo! Era quello che volevamo comunicare!!

    RispondiElimina
  118. <span>A me risulta che la Redazione ha sempre cercato di arginare le aggressioni di matrice sedevacantista. S'è ritornata sull'argomento non credo che l'abbian fatto per presunte  bacchettate, che sarebbero state ingiuste. Io stesso e più d'una volta ho segnalato interventi inaccettabili.</span>

    RispondiElimina
  119. Calma Redazione...., i dubbi leggittimi, non certo le provocazioni, (sedevacantismo, sede privazionismo, ecc.) vanno accolti e confutati con rigore e pacatezza, qui ci sono persone capaci di affrontare tali discorsi egregiamente... le censure sovietiche non sono necessarie... non fanno bene a nessuno, anzi spingono coloro che sono già feriti perchè respinti dalle parrocchie o dai centri di Messa (perchè si è adottato, magari, tale sistema), può spingere molti a perdere la fede.

    RispondiElimina
  120.  con il Papa e con i Papi!

    RispondiElimina
  121. <span>Se si dichiara necessaria una riforma delle riforma vuol dire che, fatta salva la validità della S. Messa celebrata con l'intenzione da parte del sacerdote di far ciò che la Chiesa vuol fare (l'ho sempre sostenuto) nel NO ci sono gravi difetti che han causato la perdita di tanta parte della sacralità del rito. 
    Bene, questi elementi che da 40 anni vengon segnalati con forza non sono stati ancor modificati, e tra questi alcuni canoni che non fan riferimento alla transustanziazione e che, quindi, poson indurre i fedeli a non più credere in essa. 
    Mettere in luce carenze ed omissioni dovute in gran parte alla volontà di toglier ogni ombra di pietra d'inciampo nel dialogo coi protestanti - lo disse Bugnini ma lo disse anche Paolo VI a Jean Guitton - non significa non amare la Chiesa, così come denunciar "gli scempi che son sotto gli occhi di tutti": ma chi permette, chi ha permesso per 40 anni questi scempi? Quali provvedimenti sono stati presi dai Papi e, su loro ordine, dai vescovi? 
    La desistenza in parecchi campi della vita della Chiesa dal vertice alla base è indiscutibile. In caso contrario sta' a vedere che gli scempi li abbiamo creati noi fedeli! 
    Cerchiamo d'esser seri. 
    Essere col Papa non significa accettar acriticamente ogni comportamento del Papa. Se si dovessero accettar tutti i comportamenti di tutti i papi - e sto parlando di comportamenti, personali e riguardanti la guida della Chiesa, come improvvide iniziative che suonano pericolo per la vita della Chiesa e la sua credibilità ed  apron la strada all'indifferentismo - si dovrebbero nel contempo calpestar parecchie verità storiche e morali e teologiche. O cancellar dalla memoria e dalla storia un nutrito numero di papi. 
    Restiamo, quindi, aggrappati al Papa quando insegna come maestro supremo di fede e di morale, ma, pur con tutto il rispetto e la devozione, non si posson passar sotto silenzio, ove ci siano, atteggiamenti che la coscienza ben formata alla luce della Sacra Tradizione e di tutto il Magistero infallibile e guidata dalla retta ragione ci indica come negativi.</span>

    RispondiElimina
  122. Esercizio pratico.

    <p>Quando l`Osservatore Romano scrive:
    </p><p>"Nella liturgia non sono importanti gli aspetti esteriori ma la profondità spirituale". È uno dei concetti espressi da Benedetto XVI durante l'incontro con i suoi ex allievi riuniti nel cosiddetto Ratzinger Schülerkreis."
    </p><p> 
    </p><p>Che cosa devo pensare? Sono in diritto di pensare e in seguito di dire che necessiterei di spiegazioni supplementari?
    </p><p>O sono censurabile? Sono in diritto di pensare e di dire che taluni che pretendono di essere molto profondi e elevati spiritualmente hanno stravolto la Liturgia? O sono censurabile?
    </p><p>Ma forse in realtà non l`hanno stravolta, se l`aspetto esteriore non è così  importante.
    </p><p> 
    </p><p>http://paparatzinger3-blograffaella.blogspot.com/2010/08/concluso-lincontro-degli-ex-allievi-del.html
    </p>

    RispondiElimina
  123. <span>Calma Redazione...., i dubbi leggittimi, non certo le provocazioni, (sedevacantismo, sede privazionismo, ecc.) vanno accolti e confutati con rigore e pacatezza, qui ci sono persone capaci di affrontare tali discorsi egregiamente... le censure sovietiche non sono necessarie... non fanno bene a nessuno, anzi spingono coloro che sono già feriti perchè respinti dalle parrocchie o dai centri di Messa (perchè si è adottato, magari, tale sistema), a perdere la fede.</span>

    RispondiElimina
  124. <span>
    <span>Esercizio pratico.  
    Quando l`Osservatore Romano scrive:  

    "Nella liturgia non sono importanti gli aspetti esteriori ma la profondità spirituale". È uno dei concetti espressi da Benedetto XVI durante l'incontro con i suoi ex allievi riuniti nel cosiddetto Ratzinger Schülerkreis."
    Che cosa devo pensare? Sono in diritto di pensare e in seguito di dire che necessiterei di spiegazioni supplementari?  
    O sono censurabile? Sono in diritto di pensare e di dire che taluni che pretendono di essere molto profondi e elevati spiritualmente hanno stravolto la Liturgia? O sono censurabile?
    Ma forse in realtà non l`hanno stravolta, se l`aspetto esteriore non è così  importante.
    http://paparatzinger3-blograffaella.blogspot.com/2010/08/concluso-lincontro-degli-ex-allievi-del.html  
    </span></span>

    RispondiElimina
  125. vuol dire che resta un bicchiere in più per me! grazie

    RispondiElimina
  126. Se la Redazione, che è anche troppo tollerante, ha cancellato alcuni commenti significa che erano inaccettabili o per un contenuto chiaramente sedevacantista o per violenza del linguaggio.

    RispondiElimina
  127. Redazione di Messainlatino.it1 settembre 2010 alle ore 23:15

    <span>Se pensate davvero, dopo tutto il nostro lavoro, che ora prediligiamo i commenti dei "cattofilomodernisti", che siamo diventati perbenisti, al pari dei cattoliciromani, che siamo papisti opportunisti, ci fate torto e ci mancate di giustizia e di garbo.  
     E non avete saputo leggere tra le righe e non avete saputo cogliere l'opportuno significato di quello che abbiamo voluto raccomandare.  
    E siete sempre liberi di smettere di leggerci.  
    A volte, lo ripetiamo, saper tacere è un gran bene! Se ciò può aiutare il papa in alcuni suoi impegni DELICATISSIMI del suo pontificato, come i colloqui con la FSSPX e la rilettura dei testi conciliari.  
     
    Comunque, per rispondere con una citazione, ci ricordiamo che qualcuno (S. Pio X) disse: Vi chiameranno papisti, retrogradi, intransigenti, clericali: siatene fieri". Se opporci a polemiche gratuite, a volte arruffate, di sicuro spesso dannose a noi come sito e al papa, ci attira l'epiteto di papisti (vero, Wilhelm?) o intransigenti, ebbene allora ne siamo fieri. <span> </span></span>

    RispondiElimina
  128. ma abbiamo sempre detto: "Pietro non si discute", fin dal concilio: ed eccoci qui, a discutere del difficiile ritorno della Messa di sempre, che qualche Papa ha voluto che fosse abolita di fatto. Come mai ?

    Il chiedersi: "come mai, amici cattolici, siamo qui a discutere della Tradizione seppellita ?",
    e "chi" ha fatto in modo che la Tradizione fosse obliata e seppellita anno per anno nelle coscienze ?
    il solo porsi queste strane domanda, dopo 45 anni di SONNO ed inconsapevolezza, significa secondo voi "andare contro Pietro?" e quale Pietro, questo attuale o quello del 62, o quello del 68 ecc. ?
    Quale Pietro non si deve discutere: quello che ha abolito la Messa di sempre o quello che ha iniziato (da poco) a restaurarla ?

    RispondiElimina
  129. <span>
    <span>Esercizio pratico.    
    Quando l`Osservatore Romano scrive:    
     
    "Nella liturgia non sono importanti gli aspetti esteriori ma la profondità spirituale". È uno dei concetti espressi da Benedetto XVI durante l'incontro con i suoi ex allievi riuniti nel cosiddetto Ratzinger Schülerkreis."  
    Che cosa devo pensare? Sono in diritto di pensare e in seguito di dire che necessiterei di spiegazioni supplementari?    
    O sono censurabile? Sono in diritto di pensare e di dire che taluni che pretendono di essere molto profondi e elevati spiritualmente hanno stravolto la Liturgia? O sono censurabile?  
    Ma forse in realtà non l`hanno stravolta, se gli aspetti esteriori non sono così importanti.  
    http://paparatzinger3-blograffaella.blogspot.com/2010/08/concluso-lincontro-degli-ex-allievi-del.html    </span></span>

    RispondiElimina
  130. venno a trippa o nun venno a trippa
    er tripparolo ha sempre difeso er papa e er suo diritto a esser rispettato.
    tè ccè vedi un modo migliore de diffennè er Summorum Pontificum?

    a mmò capisco ttè sei quelli che la "logica" gliè dice che demolendo er papa, il rispetto e l'appoggio dovutogli, con sterili e inutili commenti vagheggianti, essì così se difenne er Motu Proprio.......

    amico mio a quest'ora te farebbe bene nà camomilla, à preghierina e nà bona riflessione.......
    può darsi che te capisca.........

    RispondiElimina
  131. qualcuno non brinda? wow
    <span>vuol dire che resta un bicchiere in più per me! tanto non guido, ho l'autista personale.</span>
    <span>grazie</span>

    RispondiElimina
  132. Censore o Uticense?

    RispondiElimina
  133. <span>ma certo, come no, abbiamo sempre detto: "Pietro non si discute", fin dal Concilio, e da secoli !: ed eccoci ora qui, a discutere del difficiile ritorno della Messa di sempre, che qualche Papa dei decenni scorsi ha voluto che fosse abolita di fatto. Come mai ?  come mai siamo costretti a discutere di qualche "Pietro" del passato recente ?
     
    Il chiedersi: "come mai, amici cattolici, siamo qui a discutere della Tradizione seppellita ?",  
    e "chi" ha fatto in modo che la Tradizione fosse obliata e seppellita anno per anno nelle coscienze ?  
    il solo porsi queste strane domanda, dopo 45 anni di SONNO ed inconsapevolezza, significa secondo voi "andare contro Pietro?" e quale Pietro, questo attuale o quello del 62, o quello del 68 ecc. ?  
    Quale Pietro non si deve discutere: quello che ha abolito la Messa di sempre o quello che ha iniziato (da poco) a restaurarla ?</span>

    RispondiElimina
  134. Redazione di Messainlatino.it1 settembre 2010 alle ore 23:18

    Bontà sua.

    RispondiElimina
  135. ma nessuno vi trattiene se vuoi tornare alla chiesa della nonna.
    ricordati però che la barca di Pietro, la Chiesa, va avanti seppure fra molti perigli, e mai indietro.

    RispondiElimina
  136. Non capisco queste banali professioni di fede e soprattutto il perchè di questo INUTILE polverone! I tradizionalisti sono papisti, insomma... ma ci possono essere papi non tradizionalisti, non per questo io smetto, di essere papista, o smetto di credere in Dio, anzi!

    RispondiElimina
  137. Quanto vorrei che il Papa facesse sempre il Papa  e parlase e agisse dsempre da Papa e non impegnasse il suo tempo in attività e maratone librarie da dottore privato che con l'azione del Papa-Pietro non hann'a che fare e che potrebbero contener errori!

    RispondiElimina
  138. <p><span><span>m</span></span><span><span>a nessuno ti trattiene se vuoi tornare alla chiesa della nonna.  </span>
    <span>ricordati però che la barca di Pietro, la Chiesa, va sempre avanti, seppure fra molti perigli, e mai indietro. Semmai ci sarebbe da rinnovare i Motori… ma manco quello possiamo fare. Per cui chi vuole tornare indietro non ha che una via: quella di abbandonare la nave e tentarsela a nuoto. Io preferisco di gran lunga fidarmi del Nocchiero e dello Spirito che soffia sulle vele fino a naufragare con loro e in loro. </span></span></p>

    RispondiElimina
  139. Redazione di Messainlatino.it1 settembre 2010 alle ore 23:31

    Vista l'attitudine degli attacchi interni a questo papa, per i motivi a tutti noti, vista l'avversione nei suoi confronti (si parla di Benedetto XVI, avversato dai suoi stessi collaboratori) un compatto fronte di sostegno e di difesa sarebbe sicuramente proficuo, per i motivi che abbiamo indicato nel post. Le nostre parole qui sul blog, per il gusto presuntuoso di non far passare in silenzio atteggiamente che la nostra coscienza "formata alla luce della Sacra Tradizione e di tutto il Magistero infallibile", migliore, a nostra pretesa di quella del papa, ci paiono negativi. Orsù, non saremmo un po' troppo presuntuosi?
    Criticare pour parler gesti di papi defunti, che comunque hanno dalla loro il massimo consenso "popolare" non è così dannoso come il continuo criticare un Papa che deve muoversi con cautela e diplomazia e prudenza tra gli spinosi problemi che Dio gli affidato da risolvere, con decisioni magari impopolari e che i vescovi fanno fatica ad accettare.
    Quindi, no, preferiamo non criticare Benedetto XVI. Lo si vuol fare? aspettiamo che i tempi migliorino. Dobbiamo creare invece un fronte comune e compatto di consesi, in modo che si senta forte, e che i suoi detrattori vedano in noi un difensor come un tutt'uno.

    Siamo sicuro, caro Pastorelli, che lei ben intende cosa intendiamo.

    RispondiElimina
  140. Redazione di Messainlatino.it1 settembre 2010 alle ore 23:33

    Sì, ma chi legge, soprattutto da Roma, potrebbe manipolare il fatto, e in mala fede spacciare il nostro blog che è tanto indigesto all'Episcopato italiano, come un covo di reazionari, sedevacantisti, oppositori al Papa, relativisti, ecc. ecc.
    Capisce?

    RispondiElimina
  141. studi , studi di più i testi conciliari don Bennardo, con umiltà e pazienza!

    RispondiElimina
  142. Non credo, cara Redazione, che gli amici di sopra pensino che il lavoro svolto sin qui sia valso a prediligere i cattomodernisti. Son troppo intelligenti per non aver capito a chi veniva rivolto l'avvertimento.
    Resta il fatto che i modernisti han qui preso vigore dalle parole del post e vorrebbero metter a tacere tutti gli anti-modernisti, anzi, s'aspettan che la Redazione li metta tutti a tacere. E qualcuno si preoccupa per le sorti del blog.

    RispondiElimina
  143. Sempre più amabile REDAZIONE, e così dunque a voi piace che il tripparolo mi dica di continuare a comareggiare...ebbene almeno adesso so che per la REDAZIONE di Messa in latino sono una comare.
    Megli tardi che mai. Grazie.

    RispondiElimina
  144. luigi.casalini@teaspa.it1 settembre 2010 alle ore 23:39

    Adsum. Bellissimo il post. Io ho smesso - praticamente - di leggere i comenti per i molti attacchi al S. Padre. La madre degli  stupidi è sempre incinta. Quante volte ho sentito dire "bellissimo il blog, ma quanti commenti pazzeschi".
    La censura non è il massimo, ma a mali estremi, estri rimedi.
    Un grazie ancora alla Redazione
    AMDG
    luigi

    RispondiElimina
  145. Non tutti Enrico, non tutti.

    RispondiElimina
  146. Non tutti, Enrico, non tutti. Quante volte t'ho chiesto d'impor l'obbligo di scrivere con le proprie generalità?

    RispondiElimina
  147. Ma chi di noi nega che il Papa parli in nome di Cristo nell'esercizio del magistero petrino? Mi sembra che, sull'onda emotiva di un post che pur una giustificazione ce l'ha, ci si stia inoltrando in giudizi temerari e creando divisioni che non esistono nella realtà. Con gra ngiubilo di Satana e dei modernisti.
    Questo clima non mi piace per niente. Invito tutti a scrivere con mente  più fresca e me ne vo a dormire.

    RispondiElimina
  148. caro amicus
    se la mia presenza ti da disturbo, ti crea problemi, basta che me lo dica e sparisco purchè tu possa restare e possa continuare ad esprimere le tue opinioni. Sinceramente a me non cambia la vita.
    Solo che qui mi trovo come in famiglia: siamo otto figli e non tutti la pensiamo allo stesso modo e spesso ce le diciamo... anche in modo colorito.
    Ma credimi io leggo tutti con rispetto, non tollero però le fesserie di chi si crede saccente e usa parlare o scrivere come i testimoni di Geova su cose imparate a memoria e spacciate per l'unica verità...
    Abbiamo la nostra dottrina scritta su testi ben precisi e da li non si può scappare. Qaunti conosciamo bene e viviamo  il CCC per definirci cattolici?
    io stesso cerco di barcamenarmi ogni giorno per conquistare il "premio" ma... è dura!
    Stare qui in questo blog a volte è utile per andare avanti, verso il Signore, nonostante tutto.
    cordialmente.

    RispondiElimina
  149. Lo stesso Ratzinger, ormai Papa Benedetto, scrivendo su Gesù disse: questo libro non è opera del magistero, potete criticarla. Hai capito?

    RispondiElimina
  150. guerdi, io non vengo qui a nutrire il mio io, ne il mio ego.
    se frequento uno scopo ci sarà, ma non è certo per il mio personale tornaconto.
    non ho problemi, chiedo alla redazione di cancellare quel mio post.

    RispondiElimina
  151. Redazione di Messainlatino.it1 settembre 2010 alle ore 23:56

    avrebbe diritto (e dovere) di leggere tutto per intero l'intervento del papa, da cui è stata estrapolata la frase usata come slogan dalle agenzie di stampa.
    E comunque, non è forse vero, quello che ha detto il papa? Anche la più bella messa tridentina, cantata magistralmente, con parament ricchi, è nulla se non c'è la fede!
    Poi, concordiamo con lei nel dire che chi si ritiene profondo ed elevato spiritualmente hanno stravolto la Liturgia, La sacra liturgia! e che danni!
    Gli aspetti esteriori, senza fede, son gesti vuoti.
    Ma è pur vero che aiutano a pregare ed a coltivare la fede. Gli uni sostiengono e giustificano l'altra. E viceversa.
    Ma su questo siamo certi che siamo d'accordo.

    RispondiElimina
  152. Ai cortesi redattori:

    chiedo a voi la cortesia di poter cancellare tutti i miei commenti, essendomi disconnesso e riconnesso non ho l'opportunità di farlo.
    Detto senza falsa modestia io non vengo qui a nutrire il mio io, ne il mio ego.  
    se frequento uno scopo ci sarà, ma non è certo per il mio personale tornaconto........
    Io sono contento quando gli altri sono contenti.
    E i miei post, e il fatto che alcuni sono stati condivisi dalla redazione, hanno creato malcontento in alcuni.
    Chiedo di cancellare anche il presente.
    Auguro a tutti una felice notte. Grazie.

    RispondiElimina
  153. Il deposito della fede non può mutare... e non è mutato. Ma si ha l'impressione che qualcuno ritenga che la FSSPX ne sia la custode, io ritengo che questo custode sia il Papa... tutto qui il problema.
    Per il resto, bisogna avere anche coscienza che i problemi sul tavolo (quelli dei famosi colloqui in corso) sono seri, non si possono banalizzare in teologia da bar (o da blog). Mi pare importante però puntualizzare che una cosa è la giusta aspirazione a una soluzione positiva per tutti, altra cosa è ritenere che i colloqui siano in corso perché la Chiesa abbia occasione di giustificare la propria dottrina di fronte a quattro vescovi i quali ritengono di dare (o non dare) a proprio giudizio la bolla di perfetta cattolicità al Papa, a un Concilio ecumenico, alla liturgia della Chiesa.
    E' questo il punto in cui tutti i veri amanti della tradizione devono fare fronte compatto con il Papa. E' questo il punto in cui molti vacillano (anche qui, tra i commenti a questo post) e tornano a incartarsi in cerchiobottismi ambigui.

    RispondiElimina
  154. Ma no, cara Redazione, non prendetela così. Non era mia intenzione affibiarvi tacce che davvero non meritate. Cancellate senz'altro il mio commento di cui sopra, il cui senso era quello di stigmatizzare il supino papismo di certi ambienti, non di ascriverlo a voi, che avete in più occasioni mostrato di operare con equilibrio, intelligenza ed encomiabile affetto (non supino servilismo) verso Benedetto XVI. Il vostro è stato ed è un lavoro prezioso, e anche se non sempre ci si muove in piena identità di vedute, colgo l'occasione per rinnovarvi stima e gratitudine.

    RispondiElimina
  155. Che cosa succede REDAZIONE? Perchè avete cancellato il mio commento?
    Che cosa c`è di censurabile nell`osservare che mettete un "mi piace" al commento di tripparolo che mi dice di "continuare a comareggiare"? Che cosa c`è di censurabile nell`esprimere la mia sorpresa venendo a  sapere che la REDAZIONE di Messa in latino mi considera una comare e i miei commenti dei comeraggi?

    RispondiElimina
  156. Ho finito di vedere i Promessi Sposi.... non pensavo che gli riuscisse così bene, un conto è leggere il Manzoni, altra cosa è vedere proiettati sullo schermo alcuni quadri del racconto in un musicol, opera moderna....e devo dire che è stato davvero un capolavoro!
    Pensavo a Gheddafi....poveretto.... lui che pensa davvero di essere grande per il petrolio, per quattro cavalli (stupendi per altro ) del deserto....per le ragazze immagine, magari ha conosciuto anche l'opera del Manzoni, chissà...di certo è che stasera mi sono sentita ricchissima!!!!

    Una marea di gente che vede la conversione dell'Innominato...la morte di don Rodrigo.... il grande san Carlo Borromeo meravigliosamente interpretato soprattutto nella preghiera finale del PADRE NOSTRO....questo fiume di gente, magari molti atei, anticlericali, battezzati "non praticanti", che davanti a quest'opera HA APPLAUDITO  e forse si è anche commossa....che a distanza di secoli davanti ad un san Carlo Borromeo, seppur rappresentato, ha taciuto, ha ascoltato, ha applaudito e si sarà asciugata una lacrima pensando davvero a quanto sia importante conservare queste nostre radici Cristiane, difendere queste con la TRADIZIONE che ci portiamo dietro non certo come una croce ma come colei che SOLLEVA la croce....perchè la vera Tradizione E' CRISTO STESSO oggi così villipeso e confuso con le proprie "opinioni" che tendono  -in buona fede o meno- a screditare LUI, l'unica verità.....
    ecco, vedere questa folla mi ha davvero donato una boccata d'ossigeno...

    Altro che Gheddafi e quant'altro di burrascoso ci si profilasse all'orizzonte!
    Amici, è veramente IL VICARIO DI CRISTO, il Dolce Babbo nostro, che non ci conferma soltanto nella fede per ordine di Cristo, ma che ci da la garanzia che ogni battaglia che combattiamo con LUI è già vinta....magari non da noi oggi, ma da quanti ci succederanno domani e dopodomani, e dopodomani ancora, fino al ritorno glorioso di Cristo!

    Non litighiamo fra di noi! Non diamo motivo ai veri nemici della Santa Chiesa, NOSTRA MADRE, di godere delle nostre incomprensioni, di godere di vedere che la confusione si ammucchia ad altra confusione...
    La Moderazione fa quel che può, non prendiamocela con loro!

    Davvero, se non l'avete visto, guardatevi i Promessi Sposi e se l'opera moderna magari non piace, magari è un'occasione per rileggersi il Manzoni....facciamo conoscere davvero la nostra cultura che è parte integrante di queste radici cristiane che se a qualcuno piace veder scomparire, resterà deluso comprendere che Cristo ha già VINTO!! ;)

    Laudetur Jesus Christus et Maria Immaculata

    RispondiElimina
  157. <span>Caterina63 "dice il Papa: "LA CHIESA VIVE E SI ESPRIME NEI SETTE SACRAMENTI"....ora può dirmi quale dei Sette Sacramenti i lefebvriani hanno tradito? "</span>

    <span>Riconciliazione, matrimonio (amministrati senza essere incardinati), ancora matrimonio (commissione S. Carlo Borromeo, con funzioni di Sacra Rota), ordine (consacrazioni episcopali senza mandato pontificio). Basta per i sacramenti?  O c'è lo stato di necessità? E quale sarebbe? L'eresia che siede sul soglio di Pietro? Se il problema fosse liturgico, sarebbe già risolto. Il problema è dottrinale, per questo difficile. In molta parte del mondo legato alla Tradizione, chi ha voluto capire è tornato in comunione (la Fraternità San Pietro, per fare un esempio), si auspica che anche la FSSPX voglia capire (o una parte di essa), e ne sarei davvero felice. Ciò non toglie che l'atteggiamento di chi voglia sostenere il Papa non dovrebbe essere quello di fare mille distinguo, ma di tenere invece dritto il timone sul magistero stesso del Papa. Quindi: ermeneutica della continuità nella riforma (in cui entrambi i termini hanno valore, tanto continuità, quanto riforma), CVII, movimento liturgico che accolga i principi di "Introduzione allo spirito della liturgia" (ma anche i tanti gesti concreti che vediamo nelle liturgie pontificie) e li sappia veicolare nei modi e nei tempi necessari... certo, è difficile tenere insieme tante cose, mentre essere "tranchant" è un privilegio che si può permettere chi può mandare tutto in malora. </span>

    ps. detesto dialogare con chi urla, e non le sfuggirà certo come in internet il maiuscolo e il grassetto ripetuti prendano il posto degli urli. La prego dunque di scrivere in modo piano, così che leggere i suoi interventi non si trasformi in un'esperienza particolarmente irritante. Grazie.


    <span></span><span> </span>

    RispondiElimina
  158. gentile multinick....LA DOTTRINA DELLA CHIESA NON E' MAI CAMBIATA!! lo spiega benissimo lo stesso Pio XII in diverse occasioni...CAMBIANO I MODI DI ELARGIRLA, SPIEGARLA E DONARLA, MA MAI LA SOSTANZA DI CIO' CHE ESSE DICONO...
    è eretico dire che la Chiesa ha cambiato dottrina, lo ha detto Benedetto XVI!

    RispondiElimina
  159. P.S.
    san Tommaso NON fu mai condannato per le sue spiegazioni dottrinali....
    le sue teorie furono certamente DISCUSSE, specialmente con i francescani, ma mai condannate....ci fu solo il vescovo francese che non si ritenne d'accordo, ma era il Dottore ANGELICO, e presto lo compresero tutti....
    ;)

    RispondiElimina
  160. Non lo reputo tanto necessario, preferisco il Catechismo del Concilio di Trento, il catechismo Maggiore di San Pio X.....
    è peccato? faccio male?

    RispondiElimina
  161. Non un passo avanti...non un passo indietro..... per questo che siamo rimasti .....impantanati

    RispondiElimina
  162. Redazione di Messainlatino.it2 settembre 2010 alle ore 01:30

    Cominciamo noi della redazione, ad usare il nome, sarà meglio. Il post e i commenti qui sopra non sono i miei e, a dirla tutta, non li condivido che parzialmente. Ossia: ne condivido il fondo e l'afflato papista, meno il senso vagamente censorio e soprattutto la cancellazione di commenti di persone (tra l'altro stimate) che esprimono un legittimo dissenso.
    Enrico
    P.S.: sulla vexata quaestio dell'anonimato, ricordo che, oltre ad essere una consuetudine di internet, può anche essere dettata da esigenze di prudenza (e specie per un sacerdote).

    RispondiElimina
  163. "La Chiesa va sempre avanti...."
    Quì sta l'inghippo...... la Chiesa va veramente avanti solo se resta quella che è, quella che ha fondato Gesù Cristo.....
    Chi vuole rifondare la Chiesa, fare una nuova Chiesa..... non va da nessuna parte..... come mi pare succeda da 50 anni a questa parte..... e questi sono fatti....... vogliamo censurare pure questi????? 

    RispondiElimina
  164. Redazione di Messainlatino.it2 settembre 2010 alle ore 01:39

    Ad Amicus: rinnovo personalmente la richiesta di non abbandondonarci e di arricchire il dibattito, con la preghiera di tenere sempre presente che: a) nostro dovere è sostenere il Papa b) dobbiamo tenere presente che certi argomenti possono fornire armi ai detrattori del mondo tradizionale. Sagge, a questo proposito, le osservazioni di don Camillo. 
    Enrico

    RispondiElimina
  165. Non è una questione che riguarda i cattolici tradizionalisti. Gli emarginati, in genere, sono dei "viziosi. Se soffrono è colpa dei loro peccati. Pertanto, "chi è causa del suo mal pianga se stesso".
    Sono stato abbastanza "Tradizionalista" ??? :-D

    RispondiElimina
  166. Redazione di Messainlatino.it2 settembre 2010 alle ore 01:43

    Vous avez tout-à-fait raison à vous plaindre, chère Luisa, et, bien désolé, j'en vous démande pardon.
    Enrico

    RispondiElimina
  167. <span>Non è una questione che può riguardare i cattolici tradizionalisti. Gli emarginati, in genere, sono dei poveracci, degli ignoranti e dei viziosi.  Soffrono per colpa dei loro peccati e non vanno nemmeno in chiesa ad ascoltare la messa. Pertanto: "Chi è causa del suo mal, pianga se stesso".  
    Sono stato abbastanza "Tradizionalista" ??? :-D </span>

    RispondiElimina
  168. Redazione di Messainlatino.it2 settembre 2010 alle ore 01:49

    E quando mai ti abbiamo censurato, Caterina?
    Enrico

    RispondiElimina
  169. Io purtroppo ne ho visto solo una parte e mi è sembrata una gran........
    Purtroppo mi sono perso la parte fondamentale del racconto, quella più appassionante: la storia della monaca di Monza.

    RispondiElimina
  170. Redazione di Messainlatino.it2 settembre 2010 alle ore 01:57

    Ad Amicus: la censura, e l'abbandono, sono una reciproca sconfitta. Rimani, dunque. 
    Enrico

    RispondiElimina
  171. APPLAUSI!!!

    Era ora che arrivasse questo post.

    RispondiElimina
  172. La liturgia è sacra perchè è un dono di Dio ed è stata formata dallo Spirito Santo nel corso dei millenni (addirittura fondandosi nel culto del Tempio ebraico e della Sinagoga), mi domando può una commissione con sei consultori protestanti inventarsi tutta una nuova liturgia che non era quella voluta dal Vaticano II e non fu neppure approvata dall'assemblea del sinodo del 1967?
    Può un Papa di testa sua avvallare tale (pseudo) riforma e renderla obbligatoria, gettando nel fango un patrimonio secolare di riti, di preghiere, di musica e architettura sacra?
    Dove sta scritto nel Concilio che bisogna celebrare su una "tavola" rivolti al popolo?
    Dove sta scritto nel Concilio che bisognava abattere le balaustre?
    Dove sta scritto nel Concilio che bisognava eliminare il Gregoriano e il latino?
    Certo la Messa di Paolo VI non è invalida, la Transustanziazione avviene (per chi ci crede e ci mette l'intenzione),
    Però preferire quella di San Pio V o meglio di San Gregorio Magno è un delitto? è un'eresia?
    Dio ci ha chiamati a LIBERTA', nessuno può manipolare le nostre coscenze. Ma non vedete che fine sta facendo la Chiesa cattolica in Francia, in Belgio, in Olanda, in Austria, in Germania??? Paesi dove vige il cosiddetto Spirito del Concilio..... io penso che il futuro sta in tutti coloro che umilmente stanno con Gesù, con la Madonna di Fatima, con il Papa Benedetto.... e intanto Dio benedice gli istituti tradizionali, e tutti coloro che seriamente vogliono la fedeltà alla Tradizione immutabile..... questi sono i FATTI......
    Gesù ha detto: "Passerò come fuoco che brucia ciò che ha da cadere e lascerò in piedi solo la Verità"  ....
    don Bernardo

    RispondiElimina
  173. Di fatto nessuno le aveva accettate, ma tanti le aveva più volte sfiorate nei loro ragionamenti, pur dicendo di rifiutarle.

    RispondiElimina
  174. Signori e signore, ecco in tutto il suo splendore (???) l'allegra compagnia di giro che sta col Papa quando fa comodo a loro...

    RispondiElimina
  175. Cajetan, solo un appunto: il fatto che in certe parrocchie l'aria sia irrespirabile per gli effluvi progressisti, non significa che bisogna tuffarsi in miasmi sedevacantisti.

    RispondiElimina
  176. Quanto vorrei che tu non scrivessi certi post. Vedi Dante? Non sempre si ha quel che si vuole dalla vita. Tocca mettersela via e tornar nel proprio angolino.

    RispondiElimina
  177. Omonimo, che fai il provocatore? :-D

    RispondiElimina
  178. Ecco qua il problema, cara Redazione, Enrico o chi che sia: i commenti delle persone "stimante". Loro ricevono un occhio di riguardo particolare e se sono loro a scivolare nel sedevancatismo, come più volte ebbi modo di richiamare l'attenzione, li si scusa e si censurano altri che invece hanno fatto notare i loro scivoloni.
    E' successo più di una volta, con la scusa che le loro erano "critiche filiali" e gli altri invece erano "maleducati".

    RispondiElimina
  179. Vero, ma si trattava di una ricerca iniziata ben prima di diventare Papa e già allora concepita in più parti. Il nuovo libro che uscirà è la seconda parte di tale ricerca. Forse che tutte le ricerche dei Papi prima della loro elezione sono diventate Magistero? Direi di no. Questa non fa eccezione.

    RispondiElimina
  180. Ecco Areki, questo è un esempio perfetto di commento fraintendibile. Un imbecille progressista passa di qua e interpreta il tuo commento come un'affermazione di immobilità e incapacità del Papa: "Se sia impantanati a stare con il Papa evidentemente è colpa del Papa!" Questo penserebbe l'imbecille progressista.
    Ce la facciamo a contare fino a 10 prima di scrivere un post criptico? O almeno, ce la facciamo a non farlo in riferimento al Papa? Spero di sì.

    RispondiElimina
  181. Caterina, secondo me, per conoscenza diretta, gli atei-agnostici-credendi-non-particanti vari se ne sono allegramente sbattuti non ti dico cosa del profondo connotato cristiano della storia manzoniana, di San Carlo Borromeo, del Padre Nostro e di Cristo. Per loro è finzione e quello che lei cita passa per loro solo per un legendarium epico.
    E' una sensazione che conosco bene, perché è la stessa che provo quando leggo romanzi fantasy o videogame pieni di dèi bizzarri e dei loro ancor più bizzarri seguaci che lottano contro le forze del male. Mi immergo in una storia e la vivo secondo i suoi criteri interni. Ma il fatto che apprezzi la storia non significa che sia diventato seguace del dio Tyr o che mi interessi sapere che l'autore della storia l'ha preso dalla mitologia scandinava.
    Mi dispiace rovinarti l'idillio narrazione-Fede, ma dubito che un'operetta guadagni qualche fedele a Cristo.
    Ovviamente, felicissimo d'esser smentito.

    RispondiElimina
  182. Nobis quoque peccatoribus2 settembre 2010 alle ore 02:50

    La Redazione fa bene a ribadire la sua ben nota posizione.

    Attiro l'attenzione sin d'ora sull'importanza visita che il Santo Padre compira' in Gran bretagna il 16 c.m. L' incaricato del primo ministro britannico per la visita papale nel Regno Unito, Lord Patten, ha detto che si trattera' di una visita "storica", e non per nulla si tratta della <span>prima visita di stato</span> di un Papa in Gran Bretagna. Lord Patten ha quindi elogiato l’operato della Chiesa nel mondo per la <span>“promozione dell’uguaglianza sociale e dello sviluppo sostenibile”,</span> benche' il Regno Unito non condivida <span>"ogni sua posizione politica</span>”.
    Come saprete Lord Patten, che ha studiato in una scuola cattolica, e' stato 'l'ultimo governatore britannico di Hong Kong e poi Commissario UE alle relazioni esterne. Lascio a voi immaginare quali 'gradi' occorra aver raggiunto per ricoprire quei posti.

    La visita avviene inoltre in un Paese dove il sovrano si afferma capo dello stato e della chiesa. Tra le varie amenita', la stampa britannica invitava di recente noi italiani a seguire l'esempio della polizia belga.

    Insomma, lasciamo stare le tecnostrutture et oremus pro Pontifice nostro Benedicto.

    Allacciamoci le cinture e indossiamo sin d'ora il casco d'ordinanza perche' temo che ce ne sara' bisogno.

    Un saluto a tutti,
    FdS

    RispondiElimina
  183. Mi piace paragonare Benedetto XVI a un nocchiero che deve portare la sua imbarcazione in porto col mare in tempesta.
    Moltissimi vedono la meta e si dicono: perché non va in quella direzione? Perché si dirige in quest'altra? Ciascuno vorrebbe dirgli cosa fare, anche se non ne ha né le capacità né la attitudini a governare. Ognuno vede "la sua soluzione" per giungere a destinazione.
    Il bravo nocchiero sa quali siano le correnti, dove siano gli scogli, come si comporta la nave e cerca di arrivare alla meta in modo sicuro per tutti.
    Anche noi diciamo: Perché il Papa non fa questo o quest'altro? Ciascuno vede le soluzioni per il suo problema ma non vede la soluzione per governare tutta la barca.........

    RispondiElimina
  184. Ringrazio Enrico per la precisazione e "confesso" che mi era sembrato non riconoscere nella forma, e in fondo anche nella sostanza, nel tono dittatoriale, censorio, direttivo all`eccesso, usato da chi si è espresso a nome della REDAZIONE, in certe reazioni e nella soppressione di certi commenti, il modo usuale di chi cura questo blog di trattare certe "situazioni" delicate.

    RispondiElimina
  185. Merci, Enrico. Il m`avait semblé comprendre que vous n`étiez pas l`auteur de certains commentaires, mais je suis heureuse d`en avoir  la confirmation.

    RispondiElimina
  186. Merci Enrico. Face à certaines réactions et commentaires j`ai commencé à douter que vous en étiez l`auteur,
    <span><span>je suis heureuse d`en avoir la confirmation.</span></span>

    RispondiElimina
  187. Ho per abitudine, più che diritto e dovere, di leggere tutti i testi di Papa Benedetto.
    Il frammento da me citato è stato pubblicato non da un`agenzia stampa ma dall`OSSERVATORE ROMANO.
    Se poi chi scrive a nome della REDAZIONE mi può fornire il link con l`integralità dell`intervento del Papa da cui sono state estratte quelle parole, gliene sarò grata.

    RispondiElimina
  188. bravo Areki: è quello che insisto a dire, con altri di me più autorevoli, da  mesi; è assurdo censurare <span>l'esposizione storica dei fatti</span> che in molti abbiamo vissuto di  persona, e la loro ricostruzione, sempre più consapevole e documentata, grazie anche ad Internet !
    Ma purtroppo ci avviamo ad uno stato di cose nella Chiesa, in cui la Verità stessa sarà sempre più imbavagliata, dopo che la menzogna, in cento modi, si va affermando come nuova verità, anche nell'insegnamento ai piccoli, a livello  locale, della Dottrina, sempre più falsificata e confusa.
    E sui blog spesso accade che si favorisca la falsificazione dei fatti, da parte di chi proclama "obbedienza e unità", (al potere effettivo insediato) foss'anche a scapito della Verità, basta far finta di essere uniti, qualunque menzogna si  legga e si senta propagare a fronte alta: non contestare e criticare chi mente ostinatamente sarebbe segno di carità e di "amore per l'unità".
    Questo è il segno del potere ormai strapotente dell'apostasia che avanza, e contro cui i fedeli alla Tradizione e a Nostro Signore -senza togliere uno iota- si avviano ad essere massacrati moralmente e spiritualmente: Nostra Signora di Fatima su tutto questo aveva avvisato la Chiesa un secolo fa, ma fu la prima a non essere ascoltata.

    RispondiElimina
  189. Concordo con la necessità di esercitare un (auto)controllo sui commenti, in modo da non far discostare il blog dalle sue finalità vere, espresse nella presentazione. Ma osservo anche che se lo stesso blog è seguito con attenzione a Roma (è la Redazione a dirlo, e ci credo) è perchè esso non si riduce ad un frullatore di giaculatorie e di esortazioni alla preghiera - per queste non è necessario ricorrere al computer  - ma perchè esprime, seppur in qualche occasione in maniera rude o scorretta (e in questi ultimi casi bisogna avere il coraggio - e la prontezza - di correggere o di censurare), la passione e l'aspettativa che un certo tipo di fedeli ripone nell'azione del Sommo Pontefice. In particolare, di <span>questo</span> Sommo Pontefice. Per alcuni, tale passione ha una caratura esclusivamente religiosa, mentre per altri è anche politica, culturale e sociale. Ma, appunto, stiamo trattando della religione che ha creato il nostro Paese e il nostro Continente, plasmando la nostra storia sanguinolenta, ed è normale che su certi argomenti gli animi si accendano.
    Più nello specifico, inoltre, non può più essere disconosciuto che il CVII ha rappresentato (anche) un evento traumatico per la comunità dei fedeli, avendo recepito importanti input politici, sociali e culturali che, sfuggendo al tradizionale e dogmatico ambito della dottrina cattolica, non potevano non dividere le coscienze. Di questa divisione, che non è stata creata da BXVI (che sta anzi cercando di metterci una pezza!) ma dalla storia della Chiesa e dell'umanità stessa, le nostre discussioni sono il frutto.
    Potremmo tacere, e fingere che tutto va ben, madama la marchesa, ma servirebbe a qualcosa?
    Chissà che anche l'esame dell'umore che emerge da certi commenti non sia di qualche utilità!
    O Sarracino

    RispondiElimina
  190. <span><span> le soluzioni per il suo problema</span></span>
      anche  questo è un pre-giudizio sul pensiero altrui, di tipo relativista !

    RispondiElimina
  191. incredibile: siamo così giunti al trionfo della volgarità e delle offese gratuite da parte di chi non sa argomentare civilmente, permesse in  nome di che cosa ? dell'unità ?

    RispondiElimina