Il capace Rodari ha pubblicato su Il Foglio, e quindi sul suo blog, questo interessantissimo articolo, appassionante come un breve giallo. Più che l'assassino, si tratta di scoprire chi sarà il brillante detective, quello che arriva alla fine, ripristina la giustizia violata e sistema la situazione. Sì, perché la situazione a Torino, e in tutto il Piemonte, è grave: l'impressione è che la regione subalpina, già gloriosa di religiosità sentita e popolare, sia quella dove maggiormente ha fatto presa un progressismo neoprotestante di tipo nordeuropeo, e segnatamente francese: vicinanza geografica oblige. Si troverà il deus ex machina restauratore?
Chi sarà il nuovo arcivescovo di Torino? Nei Sacri Palazzi l’interrogativo tiene banco. Soprattutto da quando, sabato scorso, l’arcivescovo uscente della diocesi, il cardinale Severino Poletto (il suo regno sotto la Mole Antonelliana dura dal 1999) a un raduno di seminaristi ha annunciato: “Domani trasloco. Dal prossimo weekend la mia abitazione resterà vuota”.
Vuota, ma in attesa di chi? La risposta non è facile. Anzitutto non è scontato che il trasloco di Poletto significhi l’annuncio del suo successore già il prossimo sabato, come alcuni oltre il Tevere provano a ipotizzare. Inoltre, la grande attenzione che l’episcopato italiano riversa su Torino, come su Milano – le due nomine in assoluto più attese – rende ogni decisione difficile. Qui, più che altrove, scegliere è un gioco per equilibristi. Ma se per Milano farà sentire maggiormente il proprio peso il neo prefetto dei vescovi, ovvero il cardinale franco-canadese Marc Ouellet, per la scelta di Torino pesa ancora parecchio l’influenza del prefetto da poco sostituito, il cardinale Giovanni Battista Re, capofila della gloriosa “scuola bresciana” di derivazione montiniana. Non a caso, nei giorni scorsi, insieme a Ouellet è stato chiamato in segreteria di stato proprio Re per un mini summit tutto dedicato al futuro di Torino. Oltre a Ouellet e Re c’erano anche il segretario di stato vaticano Tarcisio Bertone e i suoi due principali collaboratori, ovvero il sostituto Fernando Filoni e il segretario dei Rapporti con gli stati Dominique Mamberti, e infine il nunzio in Italia monsignor Giuseppe Bertello.
Secondo indiscrezioni provenienti da Torino, la fumata post summit sarebbe stata nera. Tanto che i sei porporati avrebbero deciso di aggiornarsi a breve. Tuttavia, se prima del summit l’ago della bilancia pendeva maggiormente a favore del piemontese Aldo Giordano, 56enne originario di Cuneo, dal 2008 osservatore permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa di Strasburgo e precedentemente segretario generale del Consiglio delle conferenze episcopali d’Europa, a riunione conclusa l’impressione era quella dell’avanzamento delle quotazioni dell’unico non piemontese nella rosa, ovvero il vescovo di Rimini Francesco Lambiasi. Ciociaro, agli occhi dell’episcopato italiano ha dalla sua il fatto di aver occupato, con la benedizione del cardinale Camillo Ruini quando era presidente dei vescovi italiani, un incarico prestigioso: assistente dell’Azione cattolica. La terna dei candidati comprendeva anche il vescovo di Alessandria Giuseppe Versaldi, stimato dal cardinale Bertone che lo ebbe come vicario nella diocesi di Vercelli. Ma già da giorni la sua candidatura sembra decaduta per alcune resistenze interne alla diocesi. Oltre a questi nomi, era stato fatto anche quello di un altro ruiniano doc: il ligure Cesare Nosiglia, oggi arcivescovo di Vicenza. Ma pare che tutti abbiano concordato su un fatto: se il nuovo arcivescovo di Torino deve essere un non piemontese, allora meglio puntare su Lambiasi.
Sono mesi che le voci su Torino si rincorrono. Da Torino arrivano a Roma, e dalla curia romana salgono fino all’appartamento papale. Beninteso: il Papa è intenzionato ad accettare il nome che Bertone gli porterà, ma è evidente che più crescono le difficoltà e più aumenta la possibilità di un suo intervento diretto, e non è escluso che sia per proporre un nome di un outsider. Benedetto XVI sa bene quanto conti Torino nello scacchiere italiano. Torino è sede cardinalizia. Chi diviene arcivescovo raggiunge in tempi brevi la berretta rossa. E, anche se il successore di Poletto non entrerà nel concistoro previsto per fine novembre, senz’altro vi entrerà in quello successivo.
Torino viene da anni difficili. La gestione di Poletto ha visto i seminari svuotarsi, i preti diminuire, la pratica religiosa in calo. Colpa del vescovo? Difficile rispondere. Anche perché in tutta Italia, tranne rare eccezioni, si verificano situazioni di segno uguale. Il clero torinese si aspetta un segnale importante da Roma: un pastore che sappia far tornare la chiesa ai fastosi anni di Maurilio Fossati (vescovo di Torino fino al 1965). Quale il suo portato? Seppe più di altri mediare l’incontro e i conflitti tra le forze vive del territorio e la curia-istituzione. Non a caso, a Torino, i grandi “santi sociali” – don Bosco, Cottolengo, Cafasso, Murialdo, Faà di Bruno – fioriscono quando la dialettica con la curia non è esasperata.
Propongo il Vescovo di IMPERIA ;)
RispondiEliminaQuando si deve scegliere un Arcivescovo per una diocesi così importante, il Papa dovrebbe scegliere in prima persona, senza delegare la scelta ad altri come invece purtroppo avviene. Spero che tra Ouellet, Re e Bertone non si giunga a nessun accordo, così il Papa potrà intervenire personalmente per la scelta del nuovo Arcivescovo.
RispondiEliminaA mio modesto parere alla fine saltera' fuori un nome a sorpresa, e non piemontese.
RispondiEliminaFdS
Un solo nome: O - LI - VE - RI !!!!!
RispondiEliminaBuoni tutti quanti: OLIVERI A TORINO NO!
RispondiEliminaLo voglio io a Milano ;)
lasciamo scegliere la Provvidenza
RispondiEliminaQuanto ci scommettete che sarà un... salesiano?
RispondiEliminaAngelo Bagnasco l'attuale arcivescovo di Genova è l'unico in grado di fermare la devastazione del Piemonte.
RispondiEliminaGiù le mani da Oliveri!!!
RispondiEliminaIl nostro Eccellentissimo sta bene dove sta...la vostra è solo golosità!!! :-D
...e poi cosa fara' un nuovo vescovo.....con le chiese vuote...semminari vuoti.....???? Riparare i disastri dei altri??? Non credo proprio.....
RispondiEliminaOhibò! Mons. olivieri sant'uomo ... ma ha riempito i seminari degli scarti di altri luoghi ... e di problemi il clero ne ha creati tra pedofilia, preti diventati papà e preti un pochino troppo amanti dell'uomo ... ops! degli uomini!
RispondiEliminaMeglio Mons. Moraglia! Decisamente meglio. Per Milano già deciso Card. Scola!
MD
La diocesi di Torino conosce ormai una decadenza pluri decennale. La nomina del successore di Poletto è importantissima non solo per le sorti di Torino, ma per quelle dell'intiero Piemonte.
RispondiEliminaLa risma di nomi presente nell'articolo di Rodari fa accapponare la pelle.
Dopo la morte di Fossati, la diocesi fu vittima delle attenzioni personali di Paolo VI,il quale, al contrario di Pio XII, riteneva che i Vescovi dovssero essere scelti tra gli accademici, non già tra i pastori. Il Card. Pellegrino fu una scelta disastrosa: insigne accademico, pose la diocesi sulla china del dirupo. So bene che quanto ho affermato è ancora in grado di suscitare le ire funeste di molti progressisti...una volta mi capitò di litigare fin quasi alle mani con un Padre domenicano incontrato per caso sul treno (per inciso insegnate all'Angelicum e vestito in "borghesissimo"). Pellgrino veniva riguardato con ammirazione dai preti cripto-progressisti della diocesi di Genova (dalla quale scrivo) che dovevano invece subire le "intransignze" di Siri. Appena elevato alla porpora Pellegrino chiese a Paolo VI di poter indossare una croce pettorale di legno (all'epoca si aveva ancora il pudore di domandare il permsso!!!) segno dello stile d povertà e di vicinanza al ceto operaio...evidentemente le cose gli scapparono di mano e a Torino l'esperienza dei preti operai fu fallimentare, le cose scapparono di mano all'Eminentissimo che dovette cioccare parecchie sospensioni "a divinis". Per parte sua il Card. Siri, che pure non aveva rinunciato né a Croci d'oro né a code di seta, avendo avuto la lungimiranza di inventare i cappellani del lavoro, non dovette sospendere a divinis neppure un prete in una città portuale e "rossa" come Genova. Tra le altre glorie di Pellegrino ci fu la sperimentazione fin dagli anni '60 della Comunione slla mano...proprio in Torino he è la capitale del Satanismo e della Messoneria!!!
L'attuale successione è inequivocabilmente un "parto". Non vorrei fare delle insinuazioni ma, pro mea parte, mi sono fatto l'idea che sotto ci sia qualche bugna economica di difficile soluzione che rende particolarmente delicata la successione. Le proroghe concesse a Poletto, la situazione economica periclitante della diocesi di Torino (che non è un mistero per nessuno), l'ostensione della Sindone senza particolari motivazioni (alla ci autenticità nessuno tra il clero a Torino crede ma che certamete è un bel giro di affari...che tristezza!!!!), non vi sembrano movimenti sospetti?!?
Per l'amore del signore NO!
RispondiEliminaSpero che dopo il MP, Papa Benedetto Sopprima la Congregazione Fondata da S.G.Bosco e divenuta una multinazionale dai bilancii faraonici.
Direi proprio di no
RispondiEliminano, salesiano proprio no. Bertone non può pretendere d'avere la moglie ubriaca e la botte piena
RispondiEliminascola? ma ha già 69 anni. Un altro episcopato breve. E poi lascerebbe scoperta venezia e si riaccenderebbe il toto nomne per una sede immportantissima
RispondiEliminaSi vergogni infinitamente delle orribili calunnie che anche lei contribuisce a gettare su Mons. Oliveri e sul clero della diocesi di Albenga. Siamo stufi e arcistufi del gichetto deletrio di tutti i progressisti (preti e laici) che non potendo attaccare Mons. Olivei nè sulla dottrina nè sui costumi personali, lo dileggiano attraverso l'attacco al suo clero.
RispondiEliminaIl clero della Diocesi ingauna non è né migliore né peggiore del clero delle altre diocesi d'Italia.
Dal 1990, anno in cui Mons. Oliveri divenne Vescovo di Albenga, vi è stato un solo Sacerdote accusato di pedofilia ancora in attesa di giudizio che dunque è innocente fino a prova contraria; peraltro siamo convinti che le accuse risultranno infondate . Non ho memoria di Sacerdoti divenuti papà. L'accusa di omosessualità, finché non è comprovata, è mera calunnia.
Ottimo commento. Lo condivido al 95%. L'episcopato di Pellegrino ha aperto le porte al protestantesimo. Un episcopato fallimentare del quale ancora oggi se ne pagano le conseguenze. Fossati aveva già un coadiutore (Tinivella) che fu licenziato da Paolo VI. Nè Ballestrero nè Saldarini riuscirono a contenere la devastazione pellegriniana. Per Torino ora ci vorrebbe una rivoluzione pacelliana, un altro Siri, un quarantenne, che si liberasse di buona parte del clero anziano cattocomunista. Se Poletto è arrivato a Torino lo si deve ad un padrino (non inteso in senso cristiano): Sodano. E' lui il colpevole della scelta di Poletto il quale criticò ingiustamente, quando era vescovo di Asti, i magistrati di quella città che avevano condannato il fratello di Sodano per corruzione. Altri meriti Poletto non ne ha. Poteva starsene a Fossano, per lui una diocesi come Asti era già troppo grande.
RispondiEliminaL'unico punto che non condivido dell'analisi fatta da don Luca è che un prete torinese che crede nell'autenticità della Sindone c'è: mons. Ghiberti
Il Cardinale Ballestrero è stato un grande arcivescovo, ammirato non solo dai torinesi ma anche dal clero di altre diocesi, per la paternità spirituale con cui accompagnava il clero, favorendo l'incontro personale e non trattando i preti come degli operai del Vescovo (come invece fanno altri Eccellentissimi). Era un Vescovo molto lungimirante: già nel 1959, in qualità di Superiore Generale dei Carmelitani, fece una visita, su mandato della Santa Sede, alla congregazione dei Legionari di Cristo, e fece una relazione assolutamente negativa sul fondatore... ben cinquant'anni fa... e fosse stato ascoltato allora! Credo che a Torino i preti si augurino di avere un altro arcivescovo dello stesso calibro del Cardinale Ballestrero.
RispondiEliminaOhibò! Ingauno ... mi sono limitato alla cronaca. E mi sono pure limitato a definire Mons. olivieri sant'Uomo. Ma Lei non ha smentito che i/il seminario della diocesi in questione fosse per generosità del vescovo un po' troppo "aperto". Tanto è che si dice che Mons. olivieri venga trasferito a Roma.
RispondiEliminaDi cosa devo vergognarmi?
Di avere detto che mons. Olivieri è un Sant'uomo? Di aver detto che può avere commesso degli errori? Di aver detto che un sacerdote è stato in carcere per più di un anno per molestie su una dodicenne? vuole che le faccia il nome ? Oppure mi devo vergognare per l'accusa di molestie verso la moglie di un capitano? Altro nome?
Io ritengo un innocente tale fino a prova contraria. Ma non mi dica ch di fronte ad eventuali errori di generosità si debba tacere! ribadisco. mons. olivieri è, ai miei occhi, un Sant'uomo che ha commesso qualche errore per troppa generosità.
Con rispetto per Mons. Olivieri ma molto poco per chi fa del controscandalismo un boomerang!
Detto questo. Il problema su Mons. olivieri è la sua assoluta inattaccabilità mediatica di fronte ad una eventuale nomina a torino.
Non dimentico il caso Pell! Un uomo ai miei occhi sicuramente degno di essere nominato al posto del Card. re ma che per schizzi di fango a lui gettati addosso ha dovuto rifiutare!
Se al posto di continuare a stracciarsi le vesti si incomincerebbe a contestualizzare i post forse non si farebbe la figura del caifa!
Chiaro?
MD
MD
E la Fede dove è stata messa?
RispondiEliminaMa, diceva qualcuno importante, lo Spirito Santo non si serve di "mezzi insufficienti"....... ?
E un Altro non diceva che sceglie ciò che può sembrare stolto e detestabile agli occhi degli uomini?
A ma dimenticavo...... qui abbiamo gli efficientisti del governo della Chiesa!
E la Fede dove sta?
E chi lo sa......
Ballestrero era un sant'uomo e, soprattutto, un mistico. Se a Fossati fosse succeduto Ballestrero a Torino sarebbero stati evitati tanti guai. Invece arrivò Pellegrino...
RispondiEliminaCardinale di transizione. Riposrta l'arca ambrosiana sulla retta via e poi dopo un 8 anni arriva il nuovo condottiero .... Mons. Fisichella!
RispondiEliminaMD
Ricordo che qualcuno importante diceva che lo Spirito Santo si serve di "mezzi insufficienti".........?
RispondiEliminaE chi diceva che Dio sceglie ciò che può sembrare stolto e detestabile agli occhi del mondo?
Ma, certo, qui abbiamo gli efficientisti del governo della Chiesa! A volte lo dimentico!
E la Fede dove l'avete messa? Ah o capito, negli uomini........
diteve nà preghierina che, è meglio.........
RispondiElimina<span> Credo che a Torino i preti si augurino di avere un altro arcivescovo dello stesso calibro del Cardinale Ballestrero.</span>
RispondiEliminaPurchè non abbia lo stesso "amore" per la liturgia tridentina che aveva lui (de relata refero, son troppo giovane).
o invidia... ebbene si, confesso.... :-P
RispondiEliminaah perché? si è sposato? chi è la fortunata alcoolizzata che se lo è preso? :-D
RispondiEliminaDa fedele torinese, se mai potessi rivolgermi direttamente a Sua Santità, lo supplicherei di nominare Vescovo di Torino uno dei (due?cinque?dieci?) sacerdoti diocesani che ancora professano dottrine ortodosse, celebrano liturgie decenti e si vestono da preti. Posso assicurare, per conoscenza diretta, che ne esiste davvero qualcuno.
RispondiEliminaUno venuto da fuori, anche un grosso calibro, si troverà terra bruciata intorno e inevitabilmente vedrà scadere il suo mandato prima di riuscire a capire dove mettere le mani.
Mi piace l'ottimismo di Don Luca, ma a parte il solito Oliveri, dove vede lui in Italia un vescovo "pacelliano" nella fascia 40-50 anni?
<span>Da fedele torinese, se mai potessi rivolgermi direttamente a Sua Santità, lo supplicherei di nominare Vescovo di Torino uno dei (due?cinque?dieci?) giovani sacerdoti diocesani che ancora professano dottrine ortodosse, celebrano liturgie decenti e si vestono da preti. Posso assicurare, per conoscenza diretta, che ne esiste davvero qualcuno.
RispondiEliminaUno venuto da fuori, anche un grosso calibro, si troverà terra bruciata intorno e inevitabilmente vedrà scadere il suo mandato prima di riuscire a capire dove mettere le mani.
Mi piace l'ottimismo di Don Luca, ma a parte il solito Oliveri, dove vede lui in Italia un vescovo "pacelliano" nella fascia 40-50 anni?</span>
Bartimeo, se leggi bene quegli articoli vedi che non c'è proprio NIENTE di concreto contro Oliveri. Solo maldicenze indimostrate, e il resoconto circa un prete (che il vescovo non ha mai coperto o protetto) accusato di pedofilia su una bambina e circa altro prete che avrebbe fatto un complimento pesante a una donna: entrambi comportamenti etero, quindi, a smentire tutte le altre accuse che riporti.
RispondiEliminaComunque, volendo dedicare un post allo squallido attacco, nei prossimi giorni, per favore considerate qui off topic (come in effetti è) l'argomento
Enrico
Ecche è, Tripparolo, tutto 'sto fideismo? Sei un leibnitziano, convinto di vivere nel migliore dei mondi possibili?
RispondiEliminaGuarda che affidarsi senza far nulla (nemmeno ragionarci su) alla Provvidenza, è una tentazione del maligno: ricordi quando il Diavolo chiede a Gesù di buttarsi nel vuoto affidandosi all'intervento degli angeli divini?
Enrico
Bimbi stiamo calmi! Visto che Oliveri non può esser clonato, speriamo possa per lo meno esser imitato... :-D
RispondiEliminati ho mandato 1 mail qualche giorno fa all'ndirizzo di posta che contiene il tuo nome e cognome
RispondiEliminaAvete pensato a mons. Vincenzo di Mauro come arcivescovo cardinale di Torino? Stimatissimo dal Santo Padre che l'ha nominato e fatto lui stesso Vescovo titolere di Arpi e messo come segretario generale della prefettura degli affari economici... tra l'altro non solo gode di buona fama in campo finanziario ma anche pastorale... lui si che starebbe bene come arcivescovo di Torino!!!
RispondiEliminanon ho ricevuto nulla! Ho controllato anche la casella spam. provo a scriverti sull'indirizzo che avevo; altrimenti prova a sindonetradizione@gmail.com
RispondiEliminami scusi la redazione per l'OT
E io le ribadisco che la stampa è ingiuriosa, tendenziosa e orchestrata ad hoc per destabilizzare, infangare e abbattere un grande Vescovo; affermo risolutamente che credere a ciò che si legge su giornali chiaramente anticlericali e massonici senza la minima avvertenza è indegno di qualsiasi intelligenza, tanto più se credente.
RispondiEliminaPotrei ribattere punto su punto a ciò che lei mi dice. Il Sacerdote cui lei fa cenno, unico caso di PRESUNTA pedofilia nella diocesi di Albenga, è in carcere dal 28 dicembre c.a. in ATTESA DI GIUDZIO. Sembra incredibile ma la reclusione è assolutament preventiva. Dunque quel Sacredote è innocente fino a giudizio contrario. Lasciamo stare la vicenda delle presunte molestie VERBALI alla moglie di un Capitano che sono una panzana grande come una casa...le assicuro che se conoscesse da vicino l'accaduto ne riderebbe con me. Libero comunque di non credermi.
Non si tratta di fare "controscandalismo" ma di essere persone serie...dovremmo iniziare a comprendere che i Media sono contro la Chiesa di Cristo!!!!
Vero è invece il fatto che la generosità di Mons. Oliveri, rivolta spesso a seminaristi rigettati dagli altri seminari NON per problemi di morale, bensì per problemi (dei superiori!) di Tradizione, crea molto malumore tra gli altri Vescovi che vedono la loro opera di epurazione andare in fumo.
Se lei, come credo, legge assiduamente questo Blog, non avrà faticato a rendersi conto che molti tra i Sacerdoti di Oliveri operano a favore della Tradizione. Per limitarmi ai posts degli ultimi tempi: il parroco di Laigueglia rimuove 5 tonnellate di altare posticcio e torna a celebrare sull'Altare maggiore, un'altro vola a Siena per portare soccorsi ai "bisognosi della Tradizione", il parroco di Diano Borganzo invita oggi il Vicario generale a celebrare in Rito straordinario la festa patronale...
Lei crede che tutte queste cose non attirino malignità e maldicenza?
P.S. attento ai periodi ipotetici.
La bancarotta della diocesi torinese è spirituale prima che economica; dall'una discende direttamente l'altra (ed entrambe si incrociano nella navata della "chiesa" del Santo Volto: http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_del_Santo_Volto_%28Torino%29)
RispondiElimina<span>La bancarotta della diocesi torinese è spirituale prima che economica; dall'una discende direttamente l'altra (ed entrambe si incrociano nella navata della "chiesa" del Santo Volto: http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_del_Santo_Volto_%28Torino%29 )
RispondiElimina</span>
Bene, bene. Mille grazie.
RispondiEliminaEgregio Enrico,
RispondiEliminala mia risposta, al netto dell'ipocrisia, era su una candidatura di mons. Olivieri a Arcivescovo di torino.
Come si evince dalla mia risposta non ho accusato di nulla Mons. olivieri rispetto a coperture od altro, ma mi sono limitato a denunciare una certa "generosità" nell'accogliere esterni "rifiutati" generalmente da altre parti. E questo è un dato di fatto.
Cosa che comunque, sembre, sia cessata. Nonostante una ultima sfornata di diaconi ( o penultima) in cui 3 su 4 erano "esterni".
Lungi da me un giudizio ( per questo non ho nulla da vergognarmi) su colui che comunque definisco un Sant'uomo, ma una certa problematicità rispetto ad alcune sue scelte rimane. Come dire? Provo a fare un esempio. I seminari torinesi sono vuoti? Beh! Prendo Oliveri e non preoccuparti lui comunque li riempie degli scarti delle altre parti. Ovviamente questo non è il mio pensiero ma una possibile ed alquanto probabile reazione dei massmedia. Solo questo!
Infine, a titolo esaustivo, non ho citato tutto, ma di cose poco simpatiche sul clero di Albenga ne girano parecchie e non tutte poi così campate in aria. Questa parte finale è O.T. la precedente, vista la proposta di candidatura a torinese di Mons Olivieri, direi che è decisamente inerente.
Chiudo con una mia assoluta partecipazione alla difesa del Mons. in questione qualora qualcuno proditoriamente lo attacchi.
Matteo Dellanoce
Che è mmò sto leibnitziano........
RispondiEliminavabbè. conoscenno a cotesia ddà redazione, ssò certo che nnunnè na parolaccia.
Più che ragionarce sù, al più, pregatece sù, che è meglio.......
Er raggionamento sottrae tempo a preghiera.........
Saluti à redattò.
Tripparolo ... mi sa che stavolta devo dare ragione a Enrico ... dai! Senza il nostro operare come può la Provvidenza entrare nel mondo?
RispondiEliminaMD
P
Comunque sarà un teologo. O al massimo un filosofo. Non di certo un sociologo tutto cariats o solidarietas!
RispondiEliminaMD
Stop!
RispondiEliminaAllora. Qui il post è sul futuro candidato a Arcivescovo di torino.
Qualcuno ha fatto il nome di Mons. Olivieri di cui ho tratteggiato un ritratto esemplare definendolo Santo e limitandomi ha sottolineare l'errore della "generosità" che ha causato una certa critica che lo rende improponibile. Non per demeriti suoi personali ma per scelte ( vogliamo definirle anche coraggiose? facciamolo!) che sono, in quanto opinabili e rischiose, decisamente poco masmediaticamente corrette. Poi ho fatto cronaca ( senza colpevolizzare nessuno. Sono più garantista di Belrusconi) e la cronca dice quello. E dice altro ed ancora di più.
Fine.
Se su circa un 180 sacerdoti 100 sono di fuori ciò significa che di quei cento io non possa sapere proprio tutto e questo è un rischio che al giorno d'oggi, per tanti motivi, non si può correre.
In conclusione.
Mons. Olivieri è ai miei occhi un Santo. ha commesso un errore ( ammesso che lo sia!) nell'essere troppo generoso. Questo ha scatenato una campagna di stampa ( immotivata? e sia) che lo preventivamente condanna. Questo lo rende difficilmente candidabile a Torino.
Detto questo, condividendo sul periodo ipotetico ( mannaggia il non rileggere e la fretta) , non è che tutte le volte si debba riassumere il tread, fare una sintesi dei post precedenti e poi esprimersi! Altrimenti si scrive una divina commedia.
Viva Mons. Olivieri e la tradizione ... alla larga dai tradizionalisti!
Matteo Dellanoce
E alle querele.
RispondiEliminaE' uno straordinario complimento (anche se la Redazione intendeva in realtà darti del "panglossiano").
RispondiEliminaPerchè alle querele? Non ho inventato nulla. Ho solo riportato fatti citati dai giornali. Al massimo deve essere querelato chi ha scritto i giornali. Non io.
RispondiEliminaCosa siamo alle minacce inquisitorie?
MD
Ma possibile che tutte le volte che c'è la vacanza di una diocesi venga fuori questa spazzatura di pettegolezzi e maldicenze di infimo livello, nemmeno più mascherata di unzione spirituale? E poi sempre tra le stesse tre o quattro persone. Se i responsabili dovessero prenderla in considerazione, poveri noi
RispondiEliminaVi prendo in parola...mando il mio curriculum, certamente migliore di quello di Tettamanzi, Poletto ,Lambiasi e ...combriccole varie!
RispondiEliminaPer Torino o Milano vedrei bene S.E. Mons. Luigi Negri, che ne pensate?
RispondiEliminaNon è questo l'unico criterio per giudicare un Vescovo. E poi, all'epoca, la questione non si poneva comunque negli stessi termini di oggi.
RispondiEliminaPer Bartimeo.
RispondiElimina"Poi ho fatto cronaca ( senza colpevolizzare nessuno. Sono più garantista di Belrusconi) e la cronca dice quello. E dice altro ed ancora di più."
.... Non sapevo che la spazztura avesse cambiato nome.
Le chiacchiere le porta via il vento e dare fiato alle trombe della "cronaca" fa male come non mai.
Tanti lettori dovrebbero ricordare la penitenza della gallina di S. Filippo Neri.
Parlar male dei preti e dei vescovi è un peccato grave così come riportare la cronaca: dei sacerdoti - diceva don Bosco - se non si può parlare bene bisogna tacere.
Bellissimo ... parlar male dei preti e dei Vescovi è un peccato grave... e lo dice a me che ho detto che Mons. olivieri è un Santo?
RispondiEliminaMa per piacere!
Resta un fatto. E' in carcere un prete per accusa di pedofilia? sì! Fatto! C'è stata una querela per molestie? fatto. Ci sono su circa 180 sacerdoti 100 esterni. Fatto. Caro mio, queste non sono chiacchiere.-, sono fatti..
Comunque questa del peccato mortale parlar male dei preti me la ricordo.
La redazione ed i soliti noti stanno già bruciando all'inferno!!!!!!! :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D
Adesso lo chiamerò Enrico Malacoda e Sebastinao Lucifero ....
MD
No, l'art. 595 c.p. opera anche nel caso in cui la lesione all'onorabilità del soggetto abbia luogo attraverso la riproposizione di condotte offensive altrui.
RispondiElimina<span>No, l'art. 595 c.p. opera autonomamente anche nel caso in cui la lesione all'onorabilità del soggetto abbia luogo attraverso la riproposizione di condotte offensive altrui, non potendo certo valere quest'ultima circostanza come esimente od attenuante del reato.</span>
RispondiEliminaNoooo, per amor di Dio !
RispondiEliminaPoverino...
RispondiEliminaTolto il fatto chi vi siano due notizie di spazza- cronaca... lei dice che la cronaca dice altro e ancora di più.
Già questo basterebbe.
Seconda cosa: sa che è diverso avere davanti agli occhi un fatto con parlare per voci o cose riferite.
Vi sono un sacerdote ( difeso del resto dal Suo Vescovo, che è un santo - forse per Lei un po' ingenuo, superficiale, sciocco... non saprei) in prigione e una denuncia.... e il resto?
E degli altri 178?
Io che conosco molte realtà di diocesi italiane, tra cui quella di Albenga, non la vedo per nulla il fanalino di coda della penisola.
Ma oltre al riferire vi sono cose che tutti possono e debbono sapere e cose che non tutti possono e debbono sapere: tra queste la presunta moralità - o immoralità - del clero ( si intende sempre infangata senza uno straccio di prova). Il peccato di scandalo, che non lo da solo chi pecca, ma anche chi si compiace nel divulgare il peccato spesso nascosto ( una volta si parlava di delazione) ma forse per lei è passata di moda.
La redazione mi pare non entri mai nel merito di questioni così particolari, quanto piuttosto nei fatti evidenti - sempre confermati abitualmente con prove fotografiche - di oscenità e intendo oscenità liturgiche e ancor più dottinali, eresie o follie.
Lei si compiace nel dir male e nel medesimo tempo, per far finta di essere un povero angelo, nel elencare doti ed elogi: Ho detto che Mons. Oliveri è un santo, ma un santo .... sprovveduto che ha distrutto una diocesi e intanto ha detto male della diocesi e dell'operato di Mons. Oliveri.
Per piacere lo dico io...
mons. Vincenzo di Mauro da San Martino in Balsamo????
RispondiElimina:-))))
Ma per favore, avete voglia di scherzare!
<span>Noooo, per amor di Dio ! Il più pedissequo ossequio alla tendenza del momento (indipendentemente dal suo segno), in salsa ciellina ...</span>
RispondiEliminaBene! Verrò querelato per aver detto che Mons. Olivieri è un Santo?
RispondiEliminaMD
PS negli altri post nessun nome e cognome è stato fatto. Querelato da anonimo? Poi! I fatti che ho "cronacato" sono stati smentiti? no ... ergo!
Da ANNO DOMINI di ALMA PREX
RispondiElimina29/01/2010 Nuovo Vescovo a Cesena-Sarsina. Gira il nome di Mons.Luigi Negri. "Troppa grazia per i cesenati" pensiamo noi. La cosa ci potrebbe stare. Diocesi tosta per qualche anno, preparandosi per Venezia quando Scola andrà a Milano.
Ormai è passato un anno ( Cesena è senza Vescovo) e Negri andrà direttamente a Venezia
Ch'el cielin lì lì el voëri no a Milan!
RispondiEliminaCh'el staga a san Marino.
<span>Ch'el cielin lì el voëri no a Milan!
RispondiEliminaCh'el seguita a stàa a San Marin.</span>
<span>O ch'el vaga a fàa dann a Turin!</span>
<span>
RispondiElimina<p><span>Cari fratelli, per dare il colpo di grazia all’Arcidiocesi di Torino rilancio la candidatura del sedicente “amico del Papa”, il “pavone” Mons. Bruno Forte. Che ne pensate?</span>
</p></span>
"Poverino" ... se vuole evitare di trasformare la discussione in rissa, se lo tiene per lei. perchè se lo stile di chi difende Mons. olivieri è questo, allora incomincio a cambiare idea.
RispondiEliminaRibadisco e chiudo. Si parlava della sua candidatura a Torino ed ho spiegato il perchè non è proponibile. Non ho parlato male di mons. olivieri, non ho parlato male della Diocesi, ho solo detto che rispetto a determinati problemi, per una scelta di troppa generosità, i casi che gli si contestano ci sono e sono nelle cronache ( e nessuno mi ha smentito, nemmeno Lei).
poi se vuole metterla sul piano personale lo si può fare! Resta un fatto: dire che uno di cui non si conosce nulla si compiace a dire male è una cosa un tantino poco simpatica su cui invito la redazione ad usare il metro della coerenza.... giusto perchè si parlava di delazione-
Se poi per tutte le questioni ci si deve stracciare le vesti. Beh! Cavoli vostri! detto questo fine della discussione!
Matteo Dellanoce
Lambiasi uhm. uhm. uhm. uhm. uhm. strahm! Troppi preti nudisti sulla spiaggia di Rimini.
RispondiEliminasono un sacerdote della Diocesi di Albenga - Imperia e, senza voler entrare nelle questioni della polemica... vorrei con un esempio molto semplice, fa vedere come le notizie - spesso prese per oro colato - non siano poi vere.
RispondiEliminaDopo aver letto questi interventi mi è venuta voglia di andare a spulciare l'annuario diocesano: su circa 130 ( e non 180) preti DIOCESANI più della metà sono nativi o traferiti da piccoli in questa diocesi. Poi ve ne sono altri che sono di altre diocesi ma accolti prima dell'arrivo di Mons. Oliveri. Poi vi sono quelli accolti da Mons. Oliveri.
Questo non vuole essere in polemica con nessuno, ma i numeri sono numeri.
Stiamo attenti dunque alle cronache che spesso raccontano un mondo che non è.
Tanto varrebbe a questo punto pescare dal clero locale, Don Ciotti e il Mago Sales?
RispondiEliminaE che non mi smentisce comunque!
RispondiEliminaMD
A Lodi che vengono da fuori diocesi non ce ne sono....ciò non impplicano che scandali ce ne siano stati. Qui il problema è la non consocenza diretta degli esterni che può generare con maggior probabilità casi poco simpatici.
Però è stato uno dei pochi Vescovi a scrivere al Papa ringraziandolo per il motu proprio:
RispondiEliminahttp://www.diocesi-sanmarino-montefeltro.it/default.asp?id=472&id_n=837&Pagina=1
Bruno Forte = ermeneutica del nulla
RispondiEliminaMa avete letto l'articolo su Corsera di oggi?..
RispondiEliminaSembra che l'augusta Segreteria di Stato intenda "richiamarlo a Roma".. a motivo di qualche scusa idiota.
Sembra che Sua Eccellenza fino ad ora abbia resistito a motivo di un fratello invalido, che Egli personalmente si fa carico d'assistere... ma ora appare persino un articolo sul CdS.
Della serie.. un pettegolezzo curiale di NESSUN interesse nazionale ( e, nemmeno internazionale giacché il CdS è il quotidiano letto ovunque all'estero e considerato dai media stranieri come una finestra sul "Belpaese"..) elevato all'onore ADDIRITTURA d'un articolone sul quotidiano di via Solferino.
Come si fa a non vedere la mano interessata di qualcuno "che conta".. e che ha il potere di far passare veline alla Redazioen del quotidiano più diffuso in italia?
Sua Eccellenza rischia di abbandonare pure la Sua diocesi.. verrà sostituito col solito "tradizionalista" di facciata, o di "sopportazione".. che si impegnerà a rinsaldare il postconcilio.. e a svuotare il seminario (che come insinua volgarmente l'articolo, accoglie gente "scartata" da altre diocesi.. che cretinata indegna di qualsiasi commento!!!)
Giusto!.. Quindi Bertone: giù le mani.
RispondiEliminaEffettivamente.. non avendo il problema della moglie, nessuno gli impedisce di tener vino in più cantine.
RispondiEliminaBagnasco? Ussignùr.. siamo messi proprio bene.
RispondiEliminaSe penso che al Suo posto sedeva Siri..
..Per questo ci vorrebbe un cambio radicale, un vescovo che riparta da O ( o almeno dal 1962).
RispondiEliminaSenza preoccuparsi "della gente che non c'è". Chissene..
Si preoccupi di quella che c'è. Si preoccupi della Sua Missione, si preoccupi delle domande che, alla Sua morte gli farà Nostro Signore.
Si preoccupi di farsi venire i calli alle ginocchia, piuttosto che slogarsi le mascelle.. E timidamente, col sostegno della Grazia, arriveranno seminaristi.. e suore.. e frati.. e monaci.
Come è successo a Padre Manelli, sant'uomo, che in tempi di secca e burrasca, ha fondato una congregazione che non smette di accoglier vocazioni..
Non c'è gente a Messa..? E che è?.. stai a vedere che adesso siamo noi a fare un piacere al Signore se ci andiamo.. :D
(chiaramente, istriano, non sono critiche al tuo post, assolutamente!.. coglievo solo la palla al balzo per qualche pensiero..)
E' interessante la vicenda: non solo i frequentatori di Messainlatino, anche i "pezzi grossi" di Roma non hanno idee chiare, segno di cose in movimento, e questo è un bene rispetto al 'decisionismo' del passato.
RispondiEliminaBagnasco, 'protettore' di uno come Nosiglia, ci fa una grama figura.
Meno male che la matematica non è un'opinione! Anzi, l'aritmetica. Grazie del suo intervento.
RispondiEliminaMi ripeto, tenetevi i commenti su Oliveri per il post che faremo. Qui si parloa di Torino, e dei candidati indicati da Rodari come possibili. Piuttosto: se qualcuno può farci avere l'articolo del Corriere su Oliveri, grazie.
RispondiEliminaEnrico
E Pangloss non spiegava appunto all'allievo Candide di essere un seguace del filosofo di Lipsia?
RispondiEliminaE comunque, l'espressione "migliore dei mondi possibili" è nei 'Saggi di teodicea' di quest'ultimo, se ricordo bene.
Enrico
Le proporzioni sono una chimera per chi ha la mente obnubilata dalla "cronaca".
RispondiEliminaCaro Sacerdote!
RispondiEliminaSiete una Diocesi meravigliosa, e avete un santo Vescovo.
Purtroppo la battaglia per la Tradizione colpisce anche con armi improprie. Armi di distruzione di Messa.
Non le sarà sconosciuto il fatto che molti Confratelli di Sua Ecc. Rev.ssima non risparmino all'amato Presule grattacapi di ogni genere. In primis, per accogliere (nel modo più canonicamente regolare in assoluto) seminaristi di altre Diocesi, magari pure dimessi per ragioni assurde.
Nei seminari spopolano superliturgisti alla Augé (quelli che si scandalizzavano per le parole del Card. Ratzinger sull'indulto dell'88) e i teologi "giacca-e-cravatta" ( per la maggiore nei seminari e OVUNQUE) che NON vogliono un ritorno alla liturgia Tradizionale, e l'abbiamo appurato: quindi, l'unico modo per evitare questa inversione di marcia è dimettere seminaristi "con sensibilità tradizionale" adducendo motivi psico-affettivi, l'accusa più diffamante (....praticamente Gricigliano dovrebbe essere un distaccamento dell'Arcigay, secondo loro).
Mons. Oliveri non sta a questo gioco.. e s'è ha accettato di esser sommerso di critiche e malignità solo per poter DISCERNERE le vocazioni di questi ragazzi: non ha ordinato MAI senza serio discernimento. Ne ha dimessi pure lui, è risaputo.
Ma voleva dei sacerdoti che fossero FIERI del Credo Cattolico. E non peracottari da messate al campeggio.
Mi raccomando, state vicini a quel Grande, Grande uomo, e santo Vescovo in questi momenti.
<span>Caro Sacerdote!
RispondiEliminaSiete una Diocesi meravigliosa, e avete un santo Vescovo.
Purtroppo la battaglia per la Tradizione colpisce anche con armi improprie. Armi di distruzione di Messa.
Non le sarà sconosciuto il fatto che molti Confratelli di Sua Ecc. Rev.ssima non risparmino all'amato Presule grattacapi di ogni genere. In primis, per accogliere (nel modo più canonicamente regolare in assoluto) seminaristi di altre Diocesi, magari pure dimessi per ragioni assurde.
Nei seminari spopolano superliturgisti alla Augé (quelli che si scandalizzavano per le parole del Card. Ratzinger sull'indulto dell'88) e i teologi "giacca-e-cravatta" ( per la maggiore nei seminari e OVUNQUE) che NON vogliono un ritorno alla liturgia Tradizionale, e l'abbiamo appurato: quindi, l'unico modo per evitare questa inversione di marcia è evitare che sorgano in futuro nuovi preti "tradizionali", dimettendo seminaristi "con sensibilità tradizionale" adducendo motivi psico-affettivi, l'accusa più diffamante (....praticamente Gricigliano dovrebbe essere un distaccamento dell'Arcigay, secondo loro).
Mons. Oliveri non sta a questo gioco.. e ha accettato di esser sommerso di critiche e malignità solo per poter DISCERNERE le vocazioni di questi ragazzi: non ha ordinato MAI senza serio discernimento. Ne ha dimessi pure lui, è risaputo.
Ma voleva dei sacerdoti che fossero FIERI del Credo Cattolico. E non peracottari da messate al campeggio.
Mi raccomando, state vicini a quel Grande, Grande uomo, e santo Vescovo in questi momenti.</span>
Hai ragione.. ma è il cuore che ulula.
RispondiEliminaNon possono attaccarlo frontalmente, quindi alzano un polverone di calunnie per fatti MOLTO inferiori rispetto a quanto già accaduto in altre Diocesi. Finchè chiudono le chiese a noi, passi.. si manda giù.
Ma arrivare a tanto.. non me l'aspettavo..
Non la smentisce semplicemente un commento.
RispondiEliminaE' il senso delle proporzioni, oltre che il Buon Senso e la Logica, a smentirla.
" la non conoscenza di esterni potrebbe dar maggiori problemi/ a lodi non c'è gente che viene da fuori / però scandali ce ne sono lo stesso /comunque se gente viene da fuori c'è maggior probabilità"..
..........non voglio offenderla, ma è cose così si sentono si e no allo sconvolt quiz delle Iene, quando entrano nelle discoteche alle 4 di notte, prendono due o tre e fanno domande tipo "Cos'è il semipresidenzialismo con doppio turno alla francese?".. roba da dissociati.
Continua a usare "la querela" come fatto.. è un fatto si, senza dubbio. Ma se io domani la querelassi per aver molestato mio nipote di 5 anni?.. E la sbattessero sui giornali locali?
Avrebbe voglia lei a smentire.. intanto la notizia c'è, e lei sarebbe macchiato A VITA, peggio: ROVINATO, finito. E questo perchè c'è gente come lei in giro che associa mentalmente una querela con "qualcosa deve aver commesso".
Anche qualora si dimostrasse che è tutto falso, e lei venisse prosciolto da ogni accusa, sarebbe sempre macchiato a fuoco..Tanto poi, si sa, la notizia dell'archiviazione o dell'assoluzione non la da nessuno.. forse un trafiletto in parte alle vendite all'incanto e ai necrologi in sesta pagina.
Vero! Si dice che siano stati 160 i sacerdoti che hanno partecipato all'ultimo incontro e non tutti erano presenti.
RispondiEliminaIl problema non è nei numeri ma nell'individuare come "gestire" i numeri. Se poi gli stracciavestiti vedono in qualsiasi riflessione un attacco neomodernista e massonico. Beh! Fanno LORO un servizio peggiore ed indegno alla Chiesa. Non di certo chi, con i limiti del suo conoscere, si permette di dire:" Mons. Olivieri un Santo a mio parere non può essere a capo della Diocesi di Torino". Il resto! Pregiudizi!
Matteo Dellanoce
Allora incomincio ad avere la certezza che non si sappia leggere! Io parlo del problema "generosa accoglienza" di esterni. Punto! Se poi volete fare gli avvocati difensori di mons. Olive3ri vi garantisco che non gli state facendo un buon servizio!
RispondiEliminaPoi sull'ossessione kikiana cosa volete che vi dica? Ce lo mettete dovunque anche quando non c'entra nulla!
Comunque...lunga vita a Mons. Oliveri...
Matteo Dellanoce
ma anche il "cogito ergo sum" senza leggere è schizzofrenia!
RispondiEliminaMD
Forse Bartimeo non sa che sant'uomo ha un significato ben diverso di uomo santo, come galantuomo non significa uomo galante, e buonuomo non è uomo buono.
RispondiEliminaLe pietre scartate dal costruttore cosa divennero?
RispondiEliminaMi piacerebbe sapere chi, in questa discussione, ha attaccato frontalmente Mons. Oivieri. Al massimo si può dire che chi lo difende ha trasformato una sua difesa ( evitargli rischi maggiori rispetto ad una candidatura torinese) in una prova della sua ( inesistente) colpevolezza. Ma vi rendete conto di quanto vi fate prendere dalle emozioni e di quanto poco pensiate prima di postare?
RispondiEliminaNon state facendo un favore al monsignore. Anzi state starnazzando in maniera decisamente inutile e mettendo il dubbio in chi della questio nulla sapeva!
MD
Può farlo anche senza il nostro contributo. E che, mettiamo limiti?
RispondiEliminaProf. Pastorelli, Lei è sempre IL MIGLIORE.
RispondiEliminaNon andrebbe bene Enzo Bianchi, osannato ed acclamato scrittore ipermodernista dalla barbetta mefistofelica?
RispondiEliminaSarebbe il colpo di grazia per una diocesi gia' con la maschera dell'ossigeno...
Dimenticavo! Enzo Bianchi non e' prete... peccato! :-D :-D :-D
Che fine ha fatto il suo seminario?
RispondiEliminaE chi ha messo in dubbio questo? CHI? posto che si sappia leggere?
RispondiEliminaMD
<span>parlo del problema "generosa accoglienza" di esterni.</span>
RispondiEliminaLei non solo pretende si sappia leggere ciò che scrive, bensì ci ritiene capaci di leggerle nella mente per poter decifrare allusioni virgolettate dalla portata tanto vaga quanto indefinita.
Non è alludiamo certo a lei, Bertimeo, quando parliamo ( e parlo) di attacchi a Mons. Oliveri.
RispondiEliminaSi rassereni.
A meno che non sia Vescovo o Cardinale, o ispiri articoli al Corsera.
<span>Non è alludiamo certo a lei, Bertimeo, quando parliamo ( e parlo) di attacchi a Mons. Oliveri.
RispondiEliminaSi rassereni, non la crediamo così influente.
A meno che non sia Vescovo o Cardinale, o ispiri articoli al Corsera.</span>
Nemmeno ce la prendiamo con la sua personale opinione sull'opportunità di quello o di quell'altro alla Cattedra di Torino.
La sua quanto la mia valgono entrambe un asso di briscola.
E' quello che ha detto su S. Eccellenza che non ci è andato giù. E non dica che "sono fatti"..è un utile paravento, lo so.. ma i fatti vanno letti in un contesto preciso..
Lei dimostra di non volere offendere ma di riuscirci. Nell'incoerente silenzio della redazione.
RispondiEliminaMi sarebbe piaciuto per ogni prete accusato di pedofilia che ci fosse stato lo stesso "stracciarsi le vesti". A partire magari da Don Pezzini. ma non è stato fatto.
Qui il problema non sono io che denuncio qualcuno per qualcosa. Ma il problema è inverso. Io dico che qualcuno denuncia !qualcosa! e che questo qualcosa ( che non è stato smentito prontamente...anzi ha trovato linfa) può essere usato nel futuro contro un Sant'uomo ( sfido chiunque a dire che ho parlato male di Mons. Oliveiri e della diocesi da lui guidata). Poi andate avanti a comportarvi così ... se fossi in Mons. oliveri mi farei dare il vostro indirizzo e verrei personalmente a prendervi a calcetti nel popo'!
Lo state macchiando ... a vita! e pensare che Lui vi ha dettato la via; ma è inutile! Quando qualcuno non riesce a vedere altro che "pizzi e merletti" non riesce più a comprendere quanto sia dannoso il non andare nel profondo!
MD
Adesso LEI SI RILEGGE I MIEI POST E MI DICE ( senza decontestualizzare alla protestante) COSA IO AVREI DETTO CONTRO SUA ECCELLENZA!
RispondiEliminaSe tira fuori qualcosa di offensivo o denigratorio allora io chiedo scusa! Altrimenti chideo alla redazione il permesso di mandarla ...
MD
Con una differenza. mentre io, nell'attesa della coerenza della redazione, non ho offeso nessuno Lei ed altri continuano ad offendere!
RispondiEliminaMD
guardi che schizofrenia si scrive con una sola z : < verbo greco <span>scizein = <span>dividere, scindere</span></span>
RispondiElimina<span></span>
Nel contempo redazione se intervieni per evitare insulti. O devo pensare che insultare è lecito a qualcuno e non a qualcun altro?
RispondiEliminaSolo per capire! Visto che sono stato bannato per problemi di forma vorrei sapere se la quetione vale per tutti e non per alcuni!
MD
A proposito di saper leggere: non mi riferisco certo a lei quando parlo di attacchi. Gli attacchi al Vescovo vengono da ambienti di Curia, da Confratelli infastiditi, teologi e liturgisti di un certo stampo. Gente che ha il potere di far passare articoli (che altrimenti sarebbero di scarso interesse, se non direttamente NULLO) addirittura al Corsera. Quindi, non mi riferisco di certo a lei.
RispondiEliminaAh, a proposito: nessuno sta criticando la sua preferenza o meno per Torino.. solo alcune allusioni (leggittime, ma a quanto pare, non gradite) sul Vescovo.
Come le ha già fatto notare qualcuno:
"<span>Lei si compiace nel dir male e nel medesimo tempo, per far finta di essere un povero angelo, nel elencare doti ed elogi: Ho detto che Mons. Oliveri è un santo, ma un santo .... sprovveduto che ha distrutto una diocesi e intanto ha detto male della diocesi e dell'operato di Mons. Oliveri."</span>
O scrive quel che intende, o non pretenda che altri intendano ciò che vuol scrivere.
Ma se nei primi commenti ha scritto ciò che intendeva.. beh, lei libero di scriverlo, io libero di non esser d'accordo. Anche in modo "focoso".
<span>guardi che schizofrenia si scrive con una sola z : < verbo greco <span>scizein = <span>dividere, scindere</span></span> </span>
RispondiElimina( cfr. > it. scisma; ingl. scissors.... )
Si! ma senza il nostro operare che motivo avrebbe la provvidenza di intervenire. E la nostra libertà! Ma è islamico o cattolico Prof!?
RispondiEliminaUna è divenuta Pietro ... le altre' Boh! bisogna vedere quanto hanno obbedito!
RispondiEliminaMD
Le oche traslucide lamentano i topi che russano il pianoforte a coda mozza: ragazzate subito quel consegnato.
RispondiEliminadirle che non è influente come un Cardinale è un'offesa?!!? Muhahaha.. si offende facilmente.
RispondiEliminaBartimeo sa anche quanto le ciance non aiutano nessuno se non i professori ad ingrassarsi!
RispondiEliminaMD
Dire che è un'opinione da dissociati non significa darle del dissociato.
RispondiEliminaIo posso avere (e ne ho a iosa) opinioni che altri, pur confermando la loro stima nella mia intelligenza, considerano "idiote".
opinione / persona.
C'è una differenza.
Visto che ci invita a legger meglio.
una è divenuta Padre Livio Fanzaga.. un'altra, Faustina Kowalska.. un'altra Giovanni Maria Vianney..un'altra Rita da Cascia.. e così via.
RispondiEliminaCajetan quanto si denigra comportandosi così! Spero se ne renda conto!
RispondiEliminaMD
Attendo smentite... o non ne è capace e come i "soliti noti" sa solo sbattere il mostro in prima pagina'
RispondiEliminaMD
ah si? intende senza il suo personale quello di Bartimeo e del prof Pastorelli?
RispondiEliminaCi sono 6 miliardi di uomini sulla terra, sa?
E chi ha detto di fare tutto ciò che ci è dato..e alla fine, considerarci servi inutili chi era? Maometto?
Peccato che lo stesso ragionamento lo ho fatto io ... Olivieri Santo/ diverso da problemi clero ... In effetti la dissociazione schizzofrenica è di difficile comprensione soprattutto per chi la denuncia negli altri. Che si parli allo specchio?!
RispondiEliminaComunque ho di meglio da fare! Auguri ....
MD
Vero ... ma di fronte a certe obiezioni le z divengono due....
RispondiEliminaMD
Che piccolezza!
RispondiEliminaMD
Rivoglio Saldarini!!! Un vero pastore, cos' pieno di amore da donare a tutti...
RispondiEliminaSempre più inutile ...! Mi speighi Lei come fa la Provvidenza ad intervenire nel mondo senza l'operare dell'uomo!?
RispondiEliminaChe tristezza! Con tutto quello che avete letto e studiato!
MD
Senta, mi ero ripromesso di tacere ma le sue risposte rasentano il limite del sopportabile. Lei afferma di non aver parlato male di Mons. Oliveri.
RispondiEliminaMa chi ha scritto le seguenti righe?!?
"Ohibò! Mons. olivieri sant'uomo ... ma ha riempito i seminari degli scarti di altri luoghi ... e di problemi il clero ne ha creati tra pedofilia, preti diventati papà e preti un pochino troppo amanti dell'uomo ... ops! degli uomini!
Meglio Mons. Moraglia! Decisamente meglio. Per Milano già deciso Card. Scola!
MD"
Questo le sembra parlar bene? Questo le pare non emettere giudizi?
Prima definisce oliveri (sic) un "sant'uomo" con puntini di sospensione il che non è certo neutrale. Forse nessuno glielo ha mai detto, ma i puntini di sospensione indicano reticenza, del tipo "vorri dire ma meglio che lascio perdere" oppure "santo si fa per dire".
Poi passa alla descrizione di vent'anni di episcopato mettendoli in relazione a pedofilia, libertinaggio, omosessualiutà, sia pure del clero; ma si può colpire il presbiterio di una diocesi senza colpirne il capo?
Per concludere, fa una graduatoria di Vescovi in cui Mons. Moragli viene definito "decisamente meglio".
Ma ci prende in giro? oppure soffre di dissociazione mentale?
Per carità... Bagnasco, n'altro de bon
RispondiEliminaScola ha già prenotato il soglio, ragazzi miei.
RispondiEliminaso per certo che i vescovi piemontesi guidati da Poletto hanno deciso di scorragiare in tutti i modi il motu proprio e hanno redatto un documento in proposito tenuto riservato. Al rettore del seminario di Torino che voleva che i seminaristi imparassero acelebrare il V.O. il cardinale ha detto che i vescovi piemontesi hanno deciso che il S.P. "non li riguarda"...Sempre più l'attegiamento vferso il motu proprio è il criterio per giudicare un vescovo.Coraggi amici del blog...
RispondiEliminaFermo restando che la sua prima reazione è stata quella di accusarmi di calunnie ( anche io so leggere!) mi voglio ripetere.
RispondiEliminaLa discussione è sul nuovo arcivescovo di Torino. Qualcuno dice. Mons. olivieri. Bene. io dico: Mons. Olivieri è un sant'uomo ... ( senza pregiudizio vuol dire : è inutile stare a ricapitolare perchè è un Sant'uomo- I puntini di sospensione stanno a tagliare corto un discorso per evitare, viste le 5000 battute di fare delle divine commedie!) tuttavia rispetto alla questione Torino c'è questo problema ... ( puntini di sospensione significano: lo ho già descritto almeno 6 volte! Basta!).
Detto questo e mi ripeto. mons. Oliveri è un Sant'uomo che ha commesso un errore ( ammesso che lo sia) di troppa generosità ( il che equivale a dire che la Diocesi di Albenga è un'oasi) preferisco Mons. Moraglia! In che cosa consosterebbe la dissociazione mentale? io poteri dire che Lei accusa di qualcosa Mons. moraglia!
Ma è sicuro di essere così schierato dalla parte di mons. olivieri.? Mi sembra che stia decisamente prendendo una cantonata. Se ne rende conto?
Come dire? Allora io attacco il vescovo di evereux e, siccome lo faccio, aqttacco anche il Sacerdote che da lui è stato " scomunicato"? Ma dai! Siamo seri!
Voi potete dire: Mons. Oliveri ha tutte le carte in regole per rettitudine personale per guidare la diocesi di torino. io sono d'accordo con voi ma vi ricordo che, nel caso saltasse fuori un qualsiasi problema, non avrebbe le spalle coperte ( ingiustamente? sono con voi) per poter contrataccare!
Poi! Dite, fate, testimoniate quello che volete ... ma prima di accusare gli altri di "nefandezza" pensate alle conseguebze delle vostre parole!
In sostanza. L'articolo di rodari è il contesto all'interno del quale leggere i post! Quindi chi legge i post al di fuori del contesto in qiestione è in malafede .... na enorme nmalafede!
detto questo! Mons. oliveri mi stava simpatico ... adesso molto meno!
MD
Perchè non vi prendete Cresenzio Sepe, ci fareste un grosso favore! :-D
RispondiEliminaL'espressione viene dagli Essais, ma a farne una taccia da appioppare tra lo stolto e il faceto fu appunto il Voltaire del Candide. Ad ogni buon conto, tripparolo, se davvero la Redazione ha inteso darti del leibniziano, si è trattato indubbiamente di un complimento, di quelli da esserne più che lusingati (poi salterà fuori il solito don di turno a spalare letame sul grande pensatore di Lipsia: ma, credimi, se tali spalatori avessero nel loro angusto cranio un millesimo del genio di Leibniz, più che in un blog ci troveremmo nell'Accademia di Prussia degli anni d'oro).
RispondiEliminaL'espressione viene dagli Essais, ma a farne una taccia da appioppare tra lo stolto e il faceto fu appunto il Voltaire del Candide. Ad ogni buon conto, tripparolo, se davvero la Redazione ha inteso darti del leibniziano, si è trattato indubbiamente di un complimento, di quelli da esserne più che lusingati (poi salterà fuori il solito don di turno a spalare letame sul grande pensatore di Lipsia: ma, credimi, se tali spalatori avessero nel loro angusto cranio un millesimo del genio di Leibniz, più che in un blog ci troveremmo nell'Accademia di Prussia degli anni d'oro).
RispondiEliminadetto questo! Mons. oliveri mi stava simpatico ... adesso molto meno!
RispondiEliminaBene. Domani mattina glielo dico, così piangerà amare lacrime!
Dopo aver letto questi 118 interventi (compresi queli OT sulle questioni ingaune...) provo a dire la mia. E' vero che in Piemonte c'è una conventio ad excludentum nei confronti del SP, almeno nei fatti; se poi veramente ci sia un "documento segreto" di divieto non saprei.
RispondiEliminaIn realtà c'è una gran confusione.
Mi è capitato di parlare con un "addetto ai lavori" laico perfettamente integrato con la dirigenza conciliare di una diocesi, fan della Comunità di Bose, che eppure è un gran estimatore della musica liturgica gregoriana e mi ha deto apertamente che di messe vetus ordo dovrebbe essercene almeno una in ogni diocesi per far conoscere come è bella e spirituale.
Ci sono pure preti, anziani e no, che hanno letteralmente paura di rendersi disponibili a celebrazioni tridentine.
Comunque ritengo che mai come in questa nomina LO SCOGLIO e la discriminante che blocca la scelta sia proprio la disponibilità al motu proprio.
Mi spiego meglio: una parte di chi ha voce in capitolo a Roma vorrebbe qualcuno che operi un chiarissimo cambio di direzione principalmente proprio sulla celebrazione VO ed in generale sugli aspetti liturgici; una chiara "depellegrinizzazione".
Di converso i progressisti stanno facendo le barricate fino allo stremo su questa nomina. Se "cade" Torino (che dal 1965 è un simbolo per i "discontinuisti") segue un processo a catena in tutta Italia.
Inoltre la difficoltà oggettiva di trovare la persona giusta e garante di certi equilibri di potere (e di sistemare un po' di questioncelle ecoomiche) rallenta ulteriormente la scelta.
La mia opinione di ultima ruota del carro è che la scelta cadrà su qualche esponente del clero regolare pittosto che di quello secolare. S.E. Ballestrero fu carmelitano, S.E. Saldarini è gesuita.
Se veramente il Papa avocherà a sé la scelta potrebbe proprio essere scelto un "non vescovo".
E probabilmente sarà, se non piemontese, del nord-ovest. Il prossimo Arcivescovo avrà anche troppe grane coi suoi sottoposti per non doverci anche aggiungere la diffidenza per un "forestiero" che cova sempre a Torino.
E per finire, visto che tutti si divertono a fare nomi in questo totopronostici, ne farò due anche io:
Don Paolo Ripa di Meana, il numero tre dell'arcidiocesi (anche il due e mezzo da quando Mons. Fiandino è stato parcheggiato alla parrocchia della Crocetta), vicario episcopale per la vita consacrata e soprattutto... SDB!
Sacerdote della diocesi di Albenga.
RispondiEliminaMi permetto due riflessioni:
1) ma sto bartimeo ci è o ci fa?
possibile che tutti si capisca male!?
2) signor bartimeo noto che lei ha molto tempo da dedicare al sito: non avrebbe anche un po' più di tempo per pregare e smettere di essere la goccia di veleno nel barattolo di miele?
Poi mi permetto notare che alla tre giorni del clero sono invitati anche i diaconi permanenti e i religiosi e con quello si alza il numero dei partecipanti.
ma lei, caro bartimeo, ha sempre voglia di parlare ed avere ragione su tutto?
può essere leggermente più umile e meno pieno di sé?
Scusate l'interruzione...
RispondiEliminaDel secondo non farò il nome, ma dirò solo che è un religioso O.C. di cui propongo fra i tanti il seguente pensiero sull' Adorazione Eucaristica:
"Sappiamo che l'Eucarestia che rimane in mezzo a noi, ci è data da adorare, ma non per restare passivi e semiaddormentati o lagnosi davanti ad essa, ma per portarci velocissimamente nel cuore del mondo dove Dio agisce, attraverso la nostra opera e ancor più vastamente attraverso la nostra preghiera. Stare lì, in adorazione, è una missione immensa, un viaggio che ci porta lontano dal nostro comodo, dalle nostre sicurezze personali. Ci pone nel cuore del fuoco che coinvolge nella sua dinamica tutto ciò che incontra. Adorare l'Eucarestia è vivere la missione del Cristo, Pane spezzato per la salvezza del mondo; non si può stare con Lui senza andare con Lui."
Ok. Per questa notte può bastare.
Pelagiano?
RispondiEliminaScusate tanto ma vi do una mia versione dei fatti:
RispondiElimina1- Non ho visto la questione "oliveriana" sul corriere bensi sul secolo e vi garantisco...le indiscrezioni saltano tutte fuori da li e questo ve lo do per certo
2- Il secolo sta adottando una tattica ben precisa...e vi posso dire che è da parecchio che la teniamo sott'occhio. Basta farsi qualche ricerca e capirete di cosa sto parlando
3- Il fulcro principale della tattica di cui sopra è spargere una serie di cavolate non verificabili su una diocesi o in differita di qualche giorno o in contemporanea ma su pagina nazionale per coprire un altra diocesi in cui si parla di fatti ben più gravi e facilmente verificabili e argomentabili ma chissà perchè usciti tutti sulle pagine locali.
In parole povere: ci sono due lavandaie al fiume. Una grida che la vicina è stata cornificata...l'altra dice sottovoce che la sua vicina invece è stata sfrattata con regolare provvedimento del tribunale.
Se uno passa di li chi sentirà? e soprattutto troverà più interessante la cornificazione di una (pettegolezzo) o lo sfratto regolare dell'altra(fatto verificabile)? considerate la media dei lettori affaturati da veline e grandi fratelli vari e il gioco è fatto.
E questo sempre con la regia dei soliti noti....
Il suo post la dice lunga sulla qualità del suo essere prete!
RispondiEliminasul mio tempo ... sono cavoli miei!
MD
sacerdote di Albenga.
RispondiEliminaGrazie signor bartimeo. Le sue risposte non si smentiscono mai.
La cosa che mi preoccupa non è tanto il fatto che Lei scriva cose cattive, e glielo dico con sincera carità, ma il fatto che di fronte a tanti che le dicono che forse c'è da rivedere qualcosa (perchè non mi sento l'unico ad averLe detto ciò - forse la mia colpa è di essere stato più esplicito e diretto di altri -) lei difende ad oltranza le sue posizioni senza porsi il minimo dubbio di poter sbagliare .... ovvero Lei ha sempre ragione.
Ringraziando il cielo la mia qualità di essere prete non sarà giudicata da Lei, ma dal Signore e dai miei parrocchiani.
Quanto al Suo tempo .... beh si cavoli suoi... io userò di più el mio per pregare per lei... o anche questo le suona a offesa?
Sono in attesa di confutazione.
RispondiEliminaGrazie per le preghiere. QUelle non guastano mai. Farò lo stesso per Lei ... sempre ammesso che le preghiere di uno che Lei giudica come lo giudica, le possa ritenere utili.
Spero di non sbagliarmi stavolta!
UIOGD
MD
http://www.ilsecoloxix.it/p/savona/2010/09/22/AMXCNe4D-modello_vescovo_incubo.shtml
RispondiEliminaNon ho capito perchè questo post con riferimento all'articolo di cui si parlava è stato censurato!
MD
Scola a Milano è una baggianata...è stato allontanato dal seminario ambrosiano proprio perché CL, ora non lo accetterebbero mai proprio perché CL, è poi è vecchio...non ha senso!
RispondiEliminaCurioso ciò che scrive Rodari: "I grandi santi sociali fioriscono quando la dialettica con la Curia non è esasperata"....dimostra di non conoscere la storia della diatriba tra l'Arcivescovo Gastaldi e Don Bosco, il quale dovette rivolgersi al Papa!
RispondiEliminaRispondo a Francesco. Il documento dei vescovi piemontesi c'è mi creda e non è nient'altro che la trasposizione di quello elaborato in senso ultrarestrittivo dai professori di liturgia dopo l'uscita del motu proprio e presentato in Cei da mons. Di Molfetta e poi bloccato da Ruini. I vescovi piemontesi lo hanno adottato come modus operandi. Sono d'accordo sull'analisi circa la scelta di Roma. Il tentativo di invertire la rotta a Torino fu fatto con Saldarini (che non era regolare ma del clero di Milano) ma la Provvidenza nei Suoi disegni diversamente dispose. Preghiamo per il cardianel Saldarini uomo di grande fede che vive oggi un calvario di sofferenza nella malattia. Fu lui, ricordiamolo sempre, a conceder l'indulto nonostante l'pposizione dell'ufficio liturgico. I fedeli legatri alla tradizione liturgica gli debbono molto.
RispondiEliminaErrata corrige: Saldarini è del clero secolare di Milano, non un gesuita
RispondiEliminaSe posso perorare la causa di Lambiasi arcivescovo di Torino...
RispondiEliminaecco di chi stiamo parlando:
http://www.youtube.com/watch?v=ac2dDrk8Nv4
una intensa spiegazione teologica che meriterebbe un post a parte... sl perchè Don Benzi è morto il 2 novembre.
Buona catechesi.
che umiltà........
RispondiEliminaChi stima Oliveri non deve nascondere la verità. L'utente che si firma Bartimeo potrà (secondo te) essersi espresso male, ma ha detto il vero.
RispondiEliminaOliveri è di buon cuore e perciò ha accolto vocazioni che altri vescovi hanno scartato: Oliveri presumeva la buona fede del perseguitato, mentre i vescovi italiani nel migliore dei casi mostrano cinismo e ipocrisia: «per direttiva della CEI non prendo seminaristi provenienti da altre diocesi». In altri casi accolgono una vocazione rifiutata altrove ma fanno in modo da togliersela dai piedi in due o tre anni anni (dopotutto basta una parola del responsabile vocazioni, o del rettore di seminario, o di uno dei parroci cui è stato affidato per la vita pastorale, o dell'equipe di formazione del seminario...qando si tratta di dimettere un seminarista c'è solo l'imbarazzo della scelta: per accedere al sacerdozio occorre accontentare tutta quella pletora di funzionari ancor prima che il vescovo stesso).
Albenga è stato un porto di mare, un rifugio per tante vocazioni dimesse da altre diocesi, proprio a causa dell'accoglienza di Oliveri che però per eccessiva bontà non ha fermato alcune pessime vocazioni. Non è un'opinione ma una costatazione di chiunque conosca il clero di Albenga-Imperia. Per esempio: è in parte anche colpa sua se una quarantina di sacerdoti della sua diocesi hanno marcate tendenze oppure (Dio non voglia) comportamenti omosessuali. Anche tra i tradizionalisti. Capisco che questo blog consideri invariabilmente virtuosi i preti che dicono messa in latino e uno dei vescovi italiani più sensibili alla tradizione, ma non si può gridare «tu insulti» a chi sta dicendo l'amara e verificabile verità.
Come la cammicia di Aldo Giovanni e Giacomo, insomma.. che essendo di flanella, è più pesante e quindi "raddoppia" la "m".
RispondiElimina<span> "Per esempio: è in parte anche colpa sua se una quarantina di sacerdoti della sua diocesi hanno marcate tendenze oppure (Dio non voglia) comportamenti omosessuali. Anche tra i tradizionalisti." </span>
RispondiEliminaNon sono Italiana e non conosco bene i vostri vescovi, seguo questo scambio di opinioni e trovo particolarmente "odiosa" l`affermazione di qui sopra. Odiosa e vergognosa, spero che la REDAZIONE interverrà e non lascerà passare certe insinuazioni vomitevoli e certi commenti altrettanto vomitevoli.
Successore di Togliatti?
RispondiEliminaNon è l'unico, ma è uno dei criteri. All'epoca c'era chi il problema lo soffriva e lo poneva all'attenzione di chi rigettava le preghiere dei figli.
RispondiEliminaDio deve operare attraverso la Provvidenza chiedendo il permesso a Bartimeo. Anzi, prima lo deve spinger ad operare e poi chieder il permesso.
RispondiEliminaCome in schizzato.
RispondiEliminaL`articolo linkato qui sopra è un straccio disgustoso giusto buono ad avvolgere il pesce e ancora penso che il pesce merita di meglio.
RispondiEliminae buon riposo.
RispondiElimina<span>L`articolo linkato qui sopra è uno straccio disgustoso giusto buono ad avvolgere il pesce e ancora penso che il pesce merita di meglio.</span>
RispondiEliminaAncor più vomitevoli perché provenienti da chi agisce nell'ombra come i sicari.
RispondiEliminaInsinuazioni vomitevoli che si basano su un articolo più che vomitevole.
RispondiEliminaNon so chi sarà il prossimo vescovo di Torino, ma mi sembra di capire che è in atto una sporca e vile campagna denigratoria contro monsignor Oliveri, una campagna di cui abbiamo avuto qualche rigurgito nauseabondo su questo thread.
RispondiEliminaNon è difficile capire chi ne siano i mandanti, da dove provengano quegli attacchi, quali ne siano le motivazioni e gli intenti.
La REDAZIONE ci ha avvertito che consacrerà un thread a questo argomento, penso che ciò che si sta preparando contro Mons. Oliveri, che assomiglia furiosamente ad un plotone di esecuzione, lo meriti ampiamente.
Tu sei un maestro nel simulare e dissimulare.
RispondiEliminail mio vescovo (piemontese) non ha fraposto alcun genere di ostacoli
RispondiEliminaMi permetto un chiosa fuori tema (il successore di Poletto) al post del Sacerdote di Albenga, che saluto caramente!
RispondiEliminaAnche io ho molti rapporti con la diocesi ed il suo seminario.
Molti parlano perche' leggono quanto propinato dai giornali. La realta' e' ben diversa:
1)l'innocente (secondo la legge italiana e...secondo me) accusato di pedofilia e' indigeno della diocesi e non e' un profugo da fuori.
2)Il prete accusato di molestie sessuali nei confronti della moglie di un comandante di capitaneria di porto (denuncia sporta dal comandante e non dalla moglie... si commenta da se') e' indigeno della diocesi.
3) I preti accusati di avere figli in giro sarebbero tutti indigeni della diocesi (vista l'eta' dubito che ci si riferisca agli ordinati negli ultimi anni)
Mette male dire che oggetto di tali accuse (e ripeto solo accuse e tuttora nulla vi e' di provato) sono i "foresti"!
Caro Fatti non foste a viver come tifosi,
RispondiEliminaMa Lei come fa a sapere per certo che una quarantina "marcate tendenze oppure (Dio non voglia) comportamenti omosessuali"?
Non voglio scadere nel volgare e trattengo per me la domanda per Lei che mi sgorgherebbe dal cuore a questo punto... Cambio discorso.
Quali sarebbero le pessime vocazioni? E soprattutto ne ha curato Lei la formazione? Quali titoli ha e chi l'ha costituita giudice per giudicare l'operato, il discernimento e le valutazioni dei docenti del Seminario Vescovile, dei Rettori del Seminario di Albenga e dei Vicari Generali che in questi anni si sono susseguiti?
Mi permetto di ricordarLe che le opere si vedono dai frutti: si ha certezza di una vocazione al sacerdozio solo ed esclusivamente nel momento in cui l'iter formativo giunge a conclusione con l'Ordinazione Presbiterale. Dunque la vocazione o c'e' o non c'e', non e' dato che possa essere buona o pessima.
Ancora un'ultima domanda: Perche' dobbiamo sempre dare per certo che sia stato Oliveri a sbagliarsi su quei candidati e mai i rettori e/o i Vescovi che li hanno dimessi? Forse che l'uno gode del dogma della perfetta fallibilita' mentre gli altri sono equiparabili al Sommo Pontefice quando parla ex cathedra in materia di fede e morale?
Una correzione necessaria: Cesare Nosiglia e' nato a Rossiglione (prov. Genova) Oliveri e' nato a Campo Ligure (Prov. Genova), paese confinante con Rossiglione. Entrambi i paesei sono in Diocesi di Acqui Terme dove entrambi hanno studiato, sono stati ordinati (insieme - 29 giungo 1968), erano incardinati e da dove entrambi sono partiti per Roma.
RispondiEliminaAcqui appartiene alla Regione ecclesiastica Piemontese, dunque. Quindi direi che sono da ritenrsi entrambi "ecclesiasticamente" piemontesi e non liguri.
Da diocesano acquese, aggiungo a latere che anche mons. Nosiglia, per quanto nato nella contigua Rossiglione per via della guerra, è cresciuto a Campo Ligure da madre campese (anch'ella - ironia dell'onomastica - Oliveri). Entrambi i presuli, da ragazzi, furono i beniamini del locale arciprete, il leggendario mons. Pietro Grillo (1882-1971), tradizionalista battagliero. A vegliare sulle sorti della Diocesi, allora, stava mons. Giuseppe Dell'Omo (1901-1995): prediletto dal cardinale Siri, si meritò il titolo di Lefebvre del Piemonte. E, non a caso, fu dimissionato d'ufficio dalla S. Sede, che gl'impose un coadiutore sede plena: mons. Aldo Del Monte, futuro vescovo di Novara.
RispondiEliminaScrivo per la prima volta un post qui...leggendo di cio' che accade in diocesi di Torino e per la Successione di Sua Eccellenza reverendissima il Signor Cardinale Severino Poletto, Principe di Santa Romana Chiesa. Che di disastri ne abbia fatti sia indubbio...io propongo una via di mezzo, un illustre teologo, un pensatore, ma anche un pastore, un sacerdote le cui doti personali, affettive sono eccezionali, visto che l'ho conosciuto come mio parroco. Sto parlando di MOnsignor Nazzareno Marconi, Rettore del Seminario Maggiore Umbro di Assisi. E' giovani, dovrebbe avere sui 56 anni, non è piemontese, è un pastore perchè è stato per anni a contatto con i fedeli, con la parrocchia, sa come stare tra di "noi", ed è, non da poco, un insigne biblista, apprezzatissimo in Curia...spero ne tengano conto!!
RispondiElimina