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martedì 10 agosto 2010

La Speranza è attendere con costanza e perseveranza (Rm 8, 18-25)

E ora, per risollevarci un po', dopo le "batoste" dei post di questi giorni.
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Riteniamo che si possa meglio apprezzare il video seguente se si richiamano alla mente la natura, lo scopo e il presupposto della sacra liturgia.
E per far questo può giovare ricordare il valore sublime della S. Messa (link) e, perché no, anche la lettura di alcune righe della "Lettera aperta al clero" del
Servo di Dio Enrico Medi, lasciando che parlino alla sensibilità personale di ognuno.
Voi sacerdoti (dice Medi) "ogni giorno avete Dio fra le mani. ... C
ome diceva il gran re San Luigi di Francia, avete «nelle vostre mani il re dei Cieli, ai vostri piedi il re della terra».
Ogni giorno avete una potenza che Michele Arcangelo non ha. Con le vostre parole trasformate la sostanza di un pezzo di pane in quella del Corpo di Gesù Cristo in persona.
VOI OBBLIGATE DIO A SCENDERE IN TERRA! SIETE GRANDI! SIETE CREATURE IMMENSE! LE PIU' POTENTI CHE POSSANO ESISTERE. ... Sacerdoti, noi vi vogliamo ai piedi dell'altare.".
San Francesco diceva “L’Uomo deve tremare, il Mondo deve fremere, il Cielo intero deve essere commosso, quando sull’Altare, tra le mani del Sacerdote, appare il Figlio di Dio”.
Davanti a queste toccanti parole del Serafico e del Servo di Dio, che esprimono con ispirata semplicità grandi dogmi e rivelano una grande fede, si capisce meglio la Liturgia antica.
Si comprende come la Liturgia antica riesca ad esprimere e a compiere al meglio la giusta e partecipata adorazione verso N.S.G.C. Si intravede quanto essa si avvicini alla Liturgia celeste.


La Tradizione cattolica è l'avvenire e la Speranza della Chiesa.


.Pensiamo di interpretare il sentimento di molti dei nostri lettori rivolgendo un sincero Grazie a tutti coloro, (Santo Padre in primis) che si sono adoperati e si adoperano in vari modi per la difesa o la rinascita e comunque per la conoscenza e la diffusione della Tradizione (liturgica e teologica) della Chiesa cattolica. Abbiamo da imparare. Tutti.
La loro attività e il loro impegno a più livelli sono segno di fede, di speranza e di carità. Virtù che si concretizzano anche in pie celebrazioni per rendere sublime il momento in cui il Cielo tocca la Terra. In cui Figlio di Dio scende sull'Altare, rinnovando il Suo Sacrificio, per la nostra salvezza.
Tutto l'impegno di chi difende e segue la Tradizione non avrebbe senso se non fosse sostenuta e vissuta con fede e adorazione sincere.
Infatti "Si merita di più ascoltando con divozione una santa Messa che col distribuire ai poveri tutte le proprie sostanze e col girare pellegrinando tutta la terra" (S. Bernardo).

Non c'è altro da aggiungere.
Deo gratias!

Per leggere la magnifica lettera di Enrico Medi, sul vero senso del ministero del Sacerdozio (quello sacramentale, ovviamente!) si legga qui. Ne vale la pena!

1 commento:

  1. Una figura come Scalfari non può essere convinta, perché la sua avversione al cristianesimo è talmente pregiudiziale da lasciare il sospetto che venga espressa su preciso mandato di qualcuno.

    La chiave di lettura di Franco però non è né cervellotica né peregrina. Si tratta di un approccio da considerare seriamente.

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