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Il canto della Kalenda nella liturgia romana

Nella liturgia romana all’inizio della Messa di mezzanotte si può cantare la cosiddetta « Kalenda », ovvero la solenne proclamazione della n...

venerdì 6 agosto 2010

Giovannino Guareschi: lettera a don Camillo

Bella "lettera": ben costruita, curata, arguta e pungente. A tratti anche seria per susciatare un riflessivo riso amaro.
Si sa: "castigat ridendo mores".
Ma se per qualche minuto si riesce a lascia da parte la serietà dei fatti sottesi a tutti ben noti, si posson passare 9 minuti piacevoli.
Buon ascolto.




ps. 1 Un nostro attento lettore ci segnala su FaceBook un passo particolare ed eloquente: riguardo alla Messa celebrata da don Camillo, Guareschi parla di "messa per il popolo", quando si riferisce alla Messa N.O., parla di "messa per i cattolici" riferendosi a quella "clandestina" in latino col messale di S. Pio V.

ps. 2 fatelo ascoltare ai Vostri amici sacerdoti, per vedere la reazione e sentir cosa ne pensano. Anche se ci immaginiamo già la scena.

Aggiunta

Vi segnaliamo un video che può far da sfondo alla "lettera". E che rappresenta la delicata e disastrosa fase di transizione. Con le note solite tiritere dei preti "moderni" e la valide repliche dei preti doc.

106 commenti:

  1. Complimenti alla Redazione.
    Al presente cogliamo i frutti di quei pontificati del disordine.Riuscire a spegnere l'ultima fiamma di cristianità è ciò che volevano Paolo VI,Lercaro,Suenes,Bugnini e tutti i cardinali e vescovi malvagi del Reno ...ci son quasi riusciti .Solo Il Venerabile mons. Marcel Lefebvre ha tenuto acceso il lumino che oggi è diventato un faro.
    E non illudiamoci... i tristi epigoni di quei malvagi son tutti ancora in Vaticano a dettar legge.

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  2. Caro Sisto VI non so se sa il vangelo; forse lo ascolta sempre in Latino cosiché non é abbastanza sul corrente: ma almeno dovrebbe sapere il famoso "non praevalebunt" - la promessa del Signore che la sua chiesa mai non andrá giú e che nessuna forza sará in grado di distruggerla.È assurdo quello che scrive che sia stato il disobbediente giá-presule Lefebvrea salvare la chiesa minacciata dal Romano Pontefice e dai Cardinali intorno a lui. Infatti Lefbevre fu tutt'altro d'un eroe. Fu piuttosto un uomo duro e assolutamente legato alla tradizione gallicana che da secoli mantiene una distanza verso il Romano Pontefice e va le sue sentieri . Se davvero avesse avuto voglia di servire la chesa fosse rimasto sottomesso al Romano Pontefice, invece ha scelto la seperazione ben sappendo che "ogni regno diviso  sará distrutto" (omne regnum divisum contra se non stabitur...)

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  3. Eran quelli, anni di un entusiasmo strisciante che pian piano contagiò quasi tutti. Col senno di poi si rimane sbalorditi come uomini adulti e "vaccinati" come i Padri conciliari e gli stessi Papi  si siani lasciati sedurre dalle sirene della modernità e abbian rinunciato ad una analisi critica. Sembra quasi che si sia trattato di una sorta di follia collettiva. Tutti vennero presi da una frenesia galoppante. Si lasciarono andare all'entusiasmo, come teenagers  che si innamorano fino alla follia, che si promettono mille volte al giorno amore eterno, che stanno appiccicati giorno e notte, che pensano di aver conquistato la felicità e di non perderla più; ma che dopo qualche mese si son già stancati di tutto, di quell'amore eterno giurato miliardi di volte non resta neppure il ricordo e quella felicità che si pensava fosse stata fatta schiava lascia il posto all'amarezza, al disincanto, a volte al dolore.    

    Quei pochi che restarono con i piedi per terra e la testa sulle spalle (uno per tutti: Lefebvre) non furono ascoltati e trattati come cassandre o "profeti di sventura".

    Eppure la ragione avrebbe dovuto far comprendere che con la fretta, la frenesia e l'entusiasmo non si costruisce nulla di profondo e nulla di duraturo. Propio il grande entusiasmo avrebbe dovuto indurre tutti alla più rigida e rigorosa cautela; ad aspettare, a procedere lentissimamente, a riflettere lungamente e, soprattutto, ad attendere che l'entusiasmo calasse; Ma la ragione, in quegli anni, fu ottenebrata.

    Tutto fu fatto in maniera avventata, precipitosa. Tutto. A cominciare dalla stessa convocazione di un concilio ecumenico (fatta da un papa solo 90 giorni dopo la propia elezione!!!!) fino alla costruzione di una nuova liturgia. Ma ci pensate? Di solito due fidanzati ci pensano anni e anni prima di sposarsi e un papa convoca un concilio solo dopo tre mesi? tre mesi?(e chissà se almeno ci avrà pensato per tutti e singoli quei giorni).  Si dirà: fu ispirato dallo Spirito Santo. Ma se anche così fosse mica lo Spirito Santo gli avrà messo una data di scadenza alla sua ispirazione!
    Nostro Signore prima di iniziare il propio ministero pubblico ci ha riflettuto 30 anni.
    Ecco, se anche papa Giovanni ci avesse riflettuto 30 anni.....
    Se anche Paolo VI prima di dare avvio alle riforme ci avesse riflettuto 30 anni.....

    Un'ottima regola è questa: scrivere una lettera e metterla nel cassetto aspettando qualche giorno prima di rileggerla e prima di spedirla.
    Di solito facendo così raramente quella lettera scritta in un momendo forte (di sdegno o di entusiasmo) resta immutata. Rileggendola a mente fredda si trova sempre qualcosa da correggere.
    E se qualche volta s'è scritto o detto qualcosa di importante senza adeguata riflessione ci si è pentiti di non aver riflettuto e di non aver atteso!

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  4. Caro ospite ma cosa dice! Non è assolutamente vero. Forse Lefebvre non sarà stato l'unico a salvare la Chiesa, e il merito di averla salvata non sarà certo solo di Lefebvre.
    Ma è stato un bene che Lefebvre non si sia adeguato alla riforma sciagurata della Chiesa. della liturgia, della teologia ecc. Ha fatto bene! Se si fosse sottomesso addio! Avremmo perso per sempre la Tradizione della Chiesa!! o forse no. Ma sulla base dei fatti possiamo riconoscergli questo merito: ha tenuto viva la Tradizione millenaria, e ha tenuto accesa su di essa i riflettori della Chiesa. Altrimenti forse si sarebbe sparsa nell'oblio!
    Non giudico poi i mezzi e i metodi. Non è questo il post adatto: qui si parla di "don Camillo".
    La FSSPX ha i suoi meriti ma forse anche i suoi errori. Ne parliamo un'altra volta.
    Quel che è certo è che fu un bene che Lefebvre abbia voluto obbedire alla Tradizione della Chiesa, forte di 1970 anni, piuttosto che alle criticabili decisioni dei vescovi progressisti, decisioni nuove, assurde per certi versi, e troppo giovani (in confronto alla Tradizione millenaria della Chiesa.
    Sulla profezia di NSGC e sul trionfo della Chiesa fino alla consumazione dei tempi son d'accordo con lei. e son certo che strumento di questo trionfo sia anche mons. Lefebvre.

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  5. Piccolo OT:

    Ricordiamoci che oggi inizia la Novena per l'Assunzione della Vergina Maria, un modo in più per onorare la Santa Madre di Dio. 
    Oremus

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  6. Cari Sisto VI e Ospite, non sono questi i toni che si addicono a dei veri cattolici. I vostri sono giudizi affrettati e senza carità sia verso papi e vescovi, facendo di tutte l'erbe un fascio, sia verso mons. Lefebvre, giudicandolo un uomo duro.

    prima di tutto i papi si rispettano, poiché scelti dallo Spirito Santo e, seppur criticabili in ciò che è opinabile non si possono giudicarne le intenzioni, come fai tu Sisto IV, addirittura affermando che volevano distruggere la chiesa. È un giudizio temerario che viola la sacralità della coscienza. Come del resto è temerario affermare che Lefebvre fu un uomo duro che in realtà non voleva servire la chiesa. Anche tu, Ospite, come puoi giudicare l'intenzione di quel vescovo? Mi pare che se avesse voluto solo affermare se stesso e pensare alla carriera, avrebbe scelto la strada del compromesso, che altri prelati hanno scelto per non perdere i propri privilegi, invece ha scelto una fedeltà sofferta al papa e alla chiesa, alla chiesa nella quale è cresciuto come cristiano, come prete e come vescovo e che in quegli anni stava cambiando radicalmente. Ti sembra facile rimanere fedele fino al punto di morire scomunicato (formalmente)?

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  7. Certamente lo stile della lettera è volutamente provocatorio ma questo non toglie nulla all'amarezza di dover constatare quanto di ciò che è detto sia effettivamente rispondente alla realtà dei fatti.
    Una cosa mi ha fatto sorridere: quando Guareschi immagina la distribuzione postale dell'Eucaristia afferma pure che l'Ostia consacrata sarà afferrata dai fedeli attraverso una "pinza consacrata" per evitare il contatto con le dita impure...Evidentemente, anche nel contesto di una caricatura qual'è la presente lettera, era tuttavia inimmaginabile per l'autore ciò che invece divenne 20 anni dopo una tragica realtà, ossia il fatto che sia oggi normale per un laico poter toccare le Specie consacrate.

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  8. Cattolico, e fiero di esserlo.6 agosto 2010 alle ore 11:58

    E il copyright?

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  9. Un sentito ringraziamento alla Redazione!


    Guareschi:scrittore e profeta ,che con cattiveria da parte di intelletuali cattolici e di sinistra,si è cercato di sopprimere e far dimenticare :era troppo "pre-conciliare"!

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  10. Quello che scrive Guareschi è il minimo di quello che sta succedendo al giorno d'oggi nella Chiesa!
    Comunque, ogni nostro giudizio su tutto e su ognuno, <span>non ci è concesso!</span> sarà sempre il Signore a giudicare ognuno di noi, anche e sopratutto gli uomini di Chiesa, saranno giudicati con molta severità, più di ogni altro. Specialmente i sacerdoti appartengono in modo particolare al Signore:Sono suoi ministri. Anche un sacerdote indegno nella sua condotta, al momento della Santa Messa, al momento della confessione e sopratutto al momento della consacrazione del Corpo di nostro Signore Gesù Cristo:" è sempre un rappresentante di Dio stesso".

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  11. In proposito vi consiglio il libro: "l'ultimo don Camillo" edito da il Borghese, non so se è ancora possibile trovarlo, li oltre alla lettera da voi citata ci sono altri scritti interessanti. Aveva già predetto tutto. Comunque è bene leggersi anche: "Don Camillo e don Chichi" evitare invece l'epurato "don Camillo e i giovani d'Oggi" dove viene tolto ogni commento al Concilio Vaticano II. Guarteschi lo scrittore italiano più letto nel mondo e tutt'ora letto e riletto è l'unico autore italiano a non venir citato a scuola, molto meglio il pessimista Primo Levi. Bisognerebbe leggere Diario clandestino per disintossicarci dal pessimismo di Levi, per vedere come si può sopravvivere con dignità anche in un lager perchè sostenuti dalla fede.

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  12. Caro Ospite Mons. Lefebvre fu un uomo buono di una dolcezza che neanche immagini.
    Lo sanno quei trecentomila africani che battezzò e portò nella Chiesa di Cristo.
    Amato da Pio XII  e Giovanni XXIIIfu Assistente al soglio Pontificio e odiatto dai modernisti e criptomodernisti che ci han ridotto in questo stato lacrimevole.
    Sta scritto che dobbiamo aver fede nel Signore  ma non nei demolitori della Sua chiesa siano essi vescovi o papi.Studiati comunque la storia della Chiesa ed eviterai di insultare la memoria di un si grande vescovo rimasto sempre fedele al papa e alla roma eterna cosa che altri non han fatto.
    Obbedienti a parole non nei fatti. Se esiste questo bel sito dedicato alla messa in latino  è grazie alla sua lotta altrimenti avresti scritto nel sito di Bugnini.
    La Compagnia di Gesù in Russia e Prussia si rifiutò di obbedire a un ordine ingiusto di Clemente XIV che imponeva la soppressione della medesima perché cio avrebbe comportato la rovina delle anime.Ricordati e studia pure il diritto che nella chiesa  esiste da sempre una legge suprema che nessuno può violare nemmeno il papa ed è la SALVEZZA DELLE ANIME!

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  13. GIà nel1966 si poteva avere una visione chiara del nuovo, si dice che il fedele si comunicherà con una pinza da solo, per evitare le mani impure, invece oggi lo fa proprio con le sue mani. Le tavole calde hanno definitivamente sostituito gli altari, le croci a lato, tutto si è avverato e anzi,le cose sono evolute peggiormente da come Guareschi poteva preconizzare all'epoca. Dice Claudio Villa canta il P. nostrer in latino e tutti lo criticano, oggi il latino è bandito integralmente dalla messa, pensate che da noi non si può cantare neanche il Tantum ergo.

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  14. scusate, ma la storiella della macchinetta per le ostie nel duomo di Ferrara è vera?

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  15. Sbaglio o lo dice Guareschi nella sua lettera?

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  16. =-O - - - -
              >:o           

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  17. <span>se ne parlò anche qui: </span>

    <span>il “Purity communion host dispenser“, consigliato anche per quando la crisi influenzale sarà passata, in quanto riduce del cinquanta per cento “i costi, il tempo e il personale necessario” per distribuire la comunione.</span>
    <span>http://blog.ilgiornale.it/tornielli/2009/11/27/grazie-allinfluenza-sinventano-il-dispenser-per-le-ostie/</span>
    :'(
                      "distribuire"........che cosa  ?

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  18. <span>e quando nega la Resurrezione e altri dogmi, rappresenta pure Dio stesso che parla ? 
         e quando dice "Non date retta al papa" o "non  mi chiedete la Messa VO, che vi rende idolatri", è pure la voce del Signore che parla  ? 
    e non se ne può più di malintesi: sarebbe ora di farla capire ai poveri fedeli, questa storia equivoca, che ogni tanto viene ripetuta qui come stucchevole refrain: che il sacerdote va seguito e obbedito sempre e comunque (=non giudicato ? ma che c'entra il giudicare ?...), qualunque cosa dica !....</span>
    ....O  NO ? !

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  19. Nobis quoque peccatoribus6 agosto 2010 alle ore 17:52

    Bisogna comprendere il mistero dell'iniquita' oltre il paradosso.

    FdS

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  20. Per l' Ospite delle 10.29 :  Sisto VI non ha affermato che la Chiesa è stata distrutta, ma che sono quasi riusciti a distruggerla, realtà che può essere negata solo da coloro che - come gli idoli di cui parla il Salmista - "hanno occhi, ma non vedono, hanno orecchi, ma non sentono".
    Quanto al cosiddetto "disobbediente" Mons. Lefebvre, ricordo che è non solo lecito, ma anzi doveroso resistere a chi oggettivamente (e senza per questo volerne giudicare le intenzioni)  sta distruggendo la Chiesa e perdendo le anime, anche fosse un Papa (Giovanni XXIII, PaoloVI, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI), così come ricorda San Tommaso d'Aquino nella sua Summa Theologica, riferendosi addirittura al primo e più santo Papa:<span><span>Si deve tuttavia sapere </span></span><span><span>che qualora ci fosse imminente pericolo per la fede,<span> i prelati dovrebbero </span><span>essere rimproverati dai sudditi anche pubblicamente</span>. </span></span><span><span>Per cui anche Paolo, che era suddito di Pietro, </span></span><span><span><span>rimproverò pubblicamente  </span><span><span><span>Pietro a causa dell’imminente pericolo di scandalo riguardo alla </span><span>fede</span>; </span></span><span><span>e, come dice il </span></span><span><span>Commento di Agostino </span></span><span><span>(Gal.2), </span></span><span><span>“lo stesso

    Pietro offrì un esempio ai superiori, affinché se avessero per caso in qualche occasione abbandonato la retta via, non disdegnassero di essere rimproverati dagli inferiori”." (II-II q.33, ad IV).<span><span><span></span></span></span>
    </span></span></span></span>

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  21. toh, il portasapone per i cessi dell'autogrill...ecco che fine aveva fatto!

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  22. Sì. Non era nel duomo di Ferrara, come lei riporta, ma nella chiesa di S. Carlo, come dice Guareschi.
    Non è, natralmente, il presidio anti-influenza contemporaneo riportato altrove.

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  23. <span>Non so spiegarmi come i Papi elencati (manca Giovanni Paolo I), assistiti - come crediamo - dallo Spirito Santo, infallibili - come crediamo - su questioni inerenti la fede e la morale, abbiano potuto uno avviare e gli altri proseguire il tentativo - oggi in buona parte compiuto - di smantellamento della Chiesa fondata da Gesù Cristo di cui sono stati i Vicari.  
    Sono d'accordo sul fatto che dovere di ogni cattolico sia quello di conservare e, secondo le sue possibilità e capacità, trasmettere la dottrina cattolica così come gli è stata tramandata senza tener conto delle variazioni, ad essa contrarie, imposte da chicchessia, vescovi o Papi che siano.  
     
    <span></span>  
    <span>Grazie al "sacrificio" di Mons. Lefebvre la vera dottrina cattolica è stata conservata e la demolizione non potrà essere compiuta del tutto.</span>  
    Per questo inviterei certi 'ospiti' a inginocchiarsi e inchinarsi fino a toccare col capo il pavimento (magari sbattendovelo violentemente quattro o cinque volte a scopo penitenziale) prima di nominare il nome di un Vescovo cattolico che, passato questo periodo di tenebre, verrà certamente elevato all'onore degli altari.</span>

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  24. Lo Spirito manda anche certi papi per far vedere anche come NON dovrebbe comportrsi un papa. Sbaglio a citare il Borgia? oppure i papi della "pornocrazia romana"?

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  25. io direi che bisogna solo <span>prender atto,</span> ogni giorno che passa, del mistero d'iniquità che sta <span>al di là</span> ogni umana comprensione ed immaginazione: " essendo incommensurabile e insondabile, supera ogni paradosso.
    Non ne abbiamo ancora toccato il fondo, questo è certo.
    Se esso si avvererà fino al compimento, secondo la profezia di Nostro Signore, ci toccherà assistere all'abolizione totale del Santo Sacrificio dell'Altare, per un periodo che non possiamo precisare (alcuni interpreti dicono che sarà di tre anni e mezzo).
    Forse quel culmine orrendo non sarà ancora toccato in questo quarto di secolo....ma "per il Signore mille anni sono un giorno" e viceversa...
    Di prodromi ne vediamo a iosa, ogni giorno più abominevoli: e siamo costretti anche a farci il callo, in attesa dei prossimi, ogni volta peggiori dei precedenti, che diventano, dopo un po', "fatti ordinari".... !

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  26. La lettera è stata scritta nel 1966: Giovannino Guareschi aveva naso fino.
    La Redazione potrebbe pubblicare pure l'altra lettera a Don Camillo, anch'essa ironicamente intelligente.

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  27. Che poi lo dica Pepito Sbazzeguti....

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  28. Caro Ospite, più passa il tempo e più emerge la grandezza di Mons. Lefebvre ....  mi fa meraviglia come ancora oggi in certi ambienti si giudichi una persona (quale Mons. Lefebvre) con il pressappochismo, la superficialità e i triti e ritriti luoghi comuni che lei adopera. 
    Invece più passa il tempo più Paolo VI appare sempre più piccolo: uno che non ha capito nulla di nulla.....
    Naturalmente è stato Papa, ma non sta scritto da nessuna parte che un Papa è automaticamente santo e infallibile in tutto quello che pensa e fa.....
    W Mons. Lefebvre. 

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  29. <span>Ho avuto la fortuna (meglio ancora, la Grazia) di acquistare e leggere Don Camillo e don Chichi' l'anno scorso al mare...un'autentica benedizione, una vera rivelazione, finito in neanche due giorni...Guareschi aveva capito tutto, gia' 60 anni fa...  
    Anche quando mi dichiaravo ''marxista'' e mi ero allontanato dalla Fede (peccati di gioventu'...ma, per usare una tematica cara ai modernisti, serve tutto, anche l'esperienza, anche quella negativa!), ho sempre ammirato e amato Guareschi, Don Camillo, Peppone (e, secondo me, oggi, il sindaco e il parroco di Brescello sarebbero dalla stessa parte, contro lo sfacelo dello sciagurato mondo di oggi), ne ho sempre ammirato la liberta' e la passione...a maggior ragione, ora, da cattolico, da''riconvertito'' alla Tradizione, li amo ancora di piu'!!  
    Seguo Annarita, e consiglio a tutti di leggersi (o di rileggere) Don Camillo e don Chichi'...una lettura simpatica, avvicente e, nello stesso tempo, impegnativa, a tratti anche triste...chi ha letto gli altri libri del ciclo del parroco di Brescello, capira'...  
    Un caro saluto da Atene! Sono al secondo giorno di vacanza, fin qui tutto bene...al termine di una bella giornata tra scavi e musei, e nonostante il tradimento della macchina fotografica e del limite delle foto che si possono scattare, ho finito in bellezza con un meraviglioso e inaspettato Vespro della Trasfigurazione in una chiesa ortodossa (tranquilli, per Domenica, ho gia' trovato tre chiese cattoliche in cui poter andare e mi sono gia' calcolato i tragitti e gli orari!)...anche se pochi fedeli, torce al Vangelo, incenso, canti sublimi, bei paramenti!! Il gentile parroco e gli accoglienti fedeli mi hanno riconosciuto come ''romano'' per via dele genuflessioni e del segno di Croce latino (anche se conosco e faccio pure quello greco...), ma mi hanno tutti salutato con calore e affetto...forse gli avra' fatto piacere trovare un ''latino'' che li conosce e li apprezza, e che non considera la devozione mariana o la preghiera serale delle ''vecchiette'' robe di cui vergognarsi o disfarsi...  
    In unitate orationis! Buone riposanti e soprattutto sante vacanze a tutti!</span>

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  30. Ho omesso il nome di Giovanni Paolo I perchè il suo Sommo Pontificato è durato troppo poco (33 giorni) per poterne trarre un giudizio certo, anche se il nome da lui scelto (segnale della sua volontà di continuare sulla via di Giovanni XXIII e Paolo VI) non era certo di buon auspicio.
    Quanto all'ispirazione dello Spirito Santo, al di fuori dei casi in cui il Papa definisce 'ex cathedra' o ripropone una dottrina costante della Chiesa (casi in cui l'assistenza divina è infallibilmente certa), essa è negli altri casi solo generale . Ciò significa che, in questi ultimi casi, un Papa può anche opporre resistenza all'azione dello Spirito Santo:  p. es. a motivo dei suoi compromessi 'ecumenici' (v. il caso di Papa Liberio), o per la sua negligenza nel difendere la Fede (Papa Onorio I, addirittura scomunicato 'post mortem'), oppure con l'ostinarsi a sostenere idee erronee (Giovanni XXII). Questo vale dunque anche per i Papi del Vaticano II, negligenti nel difendere la Fede e propagatori della gnostica nouvelle théologie di de Lubac &C. , già condannata da Pio XII come un cumulo di "false opinioni che minacciano di sovvertire le fondamenta della dottrina cattolica" (e che oggi puntualmente la stanno distruggendo).   

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  31. Un tempo, le Comunita' Anglicane e Luterane, fornivano se non altro bei canti, bella musica, ottimi esempi di arte cristiana...oggi, ci offrono casule orrende al limite del ridicolo e cesserie come i distributori di pane e vino liturgici...come diceva giustamente Manzoni, non tutto cio' che viene dopo e progresso o miglioramento...

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  32. N.B. : la citazione di Papa Pio XII è tratta dall'Enciclica Humani generis (1950).

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  33. caro "anzianetto" Rob, ma....leggo bene ?
    come sarebbe "peccati di gioventù" ?
    Hai la bellezza di 19 anni, e parli di gioventù...passata ? =-O
    allora diciamo che il Signore ti ha attirato a sè fin dal seggiolone ! ed eri marxista ed ateo alle scuole elementari ?

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  34. <span>Era per dire   :-D
    Il marxismo e l'ateismo (di quelli modaioli e mondani di oggi) li scoprii all'inizio delle Superiori...duro' tutto cio', per vera Grazia di Dio, solo 6 mesi...6 mesi molto brutti...poi sono ritornato (anzi, sono andato, quasi per la prima volta, giacche' la mia famiglia non era e non e' cattolica) alla Fede... 
    Intendiamoci, non sono un cupo ''giovane vecchio''...chi mi conosce di persona, o comunque molto bene via internet (e in questo blog ce ne sono!), sa che le cose non stanno affatto cosi'!! ;) :-D </span>

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  35. caro DON CAMILLO .........


    ha fatto male a replicare ....


    PAROLE INUTILI PER GENTE INUTILE ............... 

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  36. <span>

    <span>Caro don Camillo…</span>
    <span>"So che lei è nei guai…..<span><span>Ero a conoscenza che lei aveva dovuto distruggere il suo altare</span>  </span></span>
    <span>relegando il suo amato Crocifisso in un angolo, vicino alla porta</span> <span>in modo che l' assemblea gli voltasse le spalle</span> <span>....</span>
    <span>ed ero anche a conoscenza che lei,  la domenica, celebrata la Messa del popolo, andava a celebrarne una clandestina, IN LATINO, per i cattolici, nella intatta cappella privata….</span> <span>ora i capoccia della DC le hanno fatto la spia e lei è stato schedato in Curia tra i preti sovversivi… <span><span>lei non ha capito niente:</span>  </span></span>
    <span>è giusto che Cristo non sia più sull'Altare: il Cristo crocifisso è l'immagine dell'estremismo....."</span>
    <span>-------</span>
    <span>SI', è vero  !! FINO a tal punto Dio ha amato il mondo, senza misura ci <span><span>ha amati, tanto da dare suo Figlio per la Salvezza del mondo, permettendo che andasse a morire di una morte ignominiosa: il mysterium iniquitatis che attira tutta la storia a sè per redimerla.</span>  </span></span>
    <span>Ecco, don Camillo, tra un'avventura elettorale e una gara dialettica tra campanile e municipio, tra fans e amici di Peppone schierati torvi dinanzi a lui, ma pronti a mandare i figli piccoli al Catechismo, prima di affidarli al "Partito" che li avrebbe svezzati a dovere dall'oppio del popolo....</span>
    <span>quel prete forte, arguto, ironico e inflessibile difensore della Fede Cattolica, di fronte ai nemici storici, e riferimento sicuro dei parrocchiani in difficoltà (spirituali, sociali o familiari) non dimenticava mai CHI E' IL CENTRO DEL COSMO, della storia, della Chiesa, della Santa Messa, delle fatiche, delle gioie, delle parole, delle azioni, dell'intera avventura umana che chiamiamo cristianamente "storia della Salvezza", a causa e per merito di Nostro Signore.</span>
    <span>Ecco, don Camillo, nei suoi innumerevoli colloqui davanti all'altar maggiore (dove talvolta col randello "risolutivo" nascosto dietro la schiena, si recava a rapporto dal Signore che lo teneva ben d'occhio, scrutandolo nell'anima e inchiodandolo spesso alle sue marachelle, ammonendolo con una punta di mesta ironia....), </span>
    <span>non dimenticava mai la ragion d'essere del suo ministero, della sua vita, della sua Fede, di quella Chiesa il cui volto sembrava che non dovesse mai cambiare, il volto e il cuore DI UNA CHIESA sempre<span><span>  rivolta al suo Signore in Croce, tutto un popolo, sia credenti che atei, così li vedevamo silenziosi e riverenti davanti a quel Crocifisso che ha redento il mondo<span> :</span></span>  </span></span>
     
    http://www.youtube.com/v/mwA3u941trA&feature" type="application/x-shockwave-flash" width="170" height="140

    </span>

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  37. ....e davanti a don Camillo che si ferma, stringendo tra le braccia il suo amato Crocifisso, nella consueta processione, a cui aveva invitato anche Peppone, questi, con i suoi compagni, si ferma interdetto, smorzando per un attimo il suo orgoglio, e dice all'amico-nemico:
              - Non mi scanso per voi, ma per Lui !
              - Allora togliti il cappello !
    E tutti, con rispetto, umilmente, obbediscono. Gli atei.
    ---------------
    Un mondo perduto, dove anche gli atei, in fondo al cuore, credevano che Gesù è il Signore.
    (e facevano il segno di Croce, unendosi all'invocazione per la prosperità materiale).

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  38. Forse ho capito male. L'Italia è un caso unico perché non ha bisogno di rievangelizzazione? Siamo proprio sicuri?

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  39. I racconti sul "mondo piccolo" sono il Manuale di quel "personaggio", l'uso del cui nome si è perso nella nostra epoca : il "galantuomo",il galantuomo con Valori forti e radicati .

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  40. "castigat ridendo mores".7 agosto 2010 alle ore 07:35

    "Ridendo castigo i mori". Invece, per me il flirt con l'anarco-trotzki-tito-hippie-mao-eco-bordighian-liberalismo durò qualche anno. Nonostante tutta la tiritera di cui sopra, salvo per un periodo brevissimo (dovuto più che altro a motivi familiari, anche se allora andavano di moda slogan tipo "Il personale è politico" e"Tutto è politica/la politica è tutto") molto incoerentemente, mi reputava ancora cattolico. Del resto frequentavo anche un prete operaio. Ma non penso che interessi.

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  41. No, non fu amato da Giovanni XXIII il quale davanti ai primi mugugni antimodernisti di Mons. Lefebvre gli fece subito saltare la berretta cardinalizia...diciamo anche che il Papa buono mal sopportava i troppi incarichi di Monsignore che fu quindi costretto a sceglierne uno tra i tanti e meritati che aveva.

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  42. cara annarita concordo sul giudizio che lei da sui due autori tuttavia non sono paragonabili le due prigionie:levi era in un campo di sterminio, guareschi era in un campo di lavoro durissimo dove sicuramente si moriva ma non è certo paragonabile ad auswthiz.cordialmente demetrio

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  43. 13 agosto Festa di Maria Refugium Peccatorum, di Nostra Signora della Buona
    Morte, Sant'Ippolito e Cassiano Martiriri, Santa Radegonda regina, San
    Giovanni Berkmans, Santa Filomena Vergine, Martire & Patrona (Padre Pio ed
    il Curato d'Ars, ne erano devotissimi). Inizio della Novena al Cuore di
    Maria.
    14 agosto, vigilia dell'Assunzione di Maria, festa della Madonna della
    Speranza a Marsico Nuovo, Beati Martiri di Otranto. San Demetrio, e, tra gli
    altri, Sant'Arnolfo, capostipite dei carolingi.
    15 agosto ASSUNZIONE DI MARIA (" Santa Maria Assunta, Regina del Paradiso,
    mostraci dopo questo esilio Gesù ed il tuo bel viso"). XII Domenica dopo
    Pentecoste.
    16 agosto, San Gioacchino confessore, Padre della Santa Vergine. La Madonna
    ha detto spesso, nel corso di molte apparizioni, che è profondamente grata
    a tutti coloro che onoreranno suo padre. ("San Gioacchino, felice Padre
    della
    Madre di DIO, del suoi amore infiammate il cuor mio". "IMMENSAMENTE ESULTA
    CHI GENERò UN GIUSTO" -Proverbi XXXIII,24-). Inoltre San
    Simplicio, San Diomede medico e martire, Santa Serena imperatrice, San
    Rocco di Montepellier, patrono dei pellegrini, invocato contro le epidemie.
    17 agosto, San Giacinto O.P. Sant'Anastasio vescovo, Santa Chiara da
    Montefalco.
    18 agosto Sant'Agapito martire (di 15 anni). San Firmino, invocato contro le
    malattie di fegato, Sant'Elena Imperatrice.
    19 agosto San Giovanni Eudes, apostolo della devozione ai Sacri Cuori,
    fondatore degli eudisti. Santi Mariano & Rufino confessori.

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  44. <span>caro Rafminimi, 
      visto che le succede ancora, come altre volte, questa involontaria e fastidiosa  triplicazione di ogni commento da lei postato, le consiglio di provare ad usare il browser Firefox: glielo propongo per esperienza personale, mi pare infatti che esso non provochi quell'inconveniente, di cui lei già si è lamentato, e che le impedisce pure di usare il tasto "delete" ! 
    provare non costa nulla....  :)
    </span>

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  45. Ma come faceva Guareschi a prevedere già nel 1966 quale sarebbe stato lo sviluppo del NOV? La Redazione può rispondere?

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  46. "Ridendo castigo i mori27 agosto 2010 alle ore 08:38

    Egregio Demetrio, se potesse avere accesso alla prime edizioni dei testi di Levi,(in particolare de "La tregua") e leggerle senza pregiudizi, le differenze tra le due situazioni,  le sembreranno sbiadire. Non dico di più, perché potrei essere vittima dello stesso ostracismo (per usare un blando eufemismo) che ha colpito Mons. Williamson.

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  47. <span>caro Pastorelli,  
    mi par di capire che qualcuno (ottimista) lo ritiene un caso unico nel senso che tutte le altre Chiese locali sono quasi arrivate in fondo alla china discendente dell'apostasia, mentre l'Italia, da sola si trova....qualche metro indietro alle altre (ma ben intenzionata a raggiunger le concorrenti più veloci....); l'ipotetico ottimista osservatore dei preti italiani vorrebbe dire: "Beati monoculi in terra caecorum" (finchè l'unico occhio resiste alla cataratta che incombe !....)  
    senonchè....il motivo per cui il prete italiano formato dopo il Concilio non può capire la situazione, secondo me è tutt'altro, ben più grave dell'avere un occhio solo! 
    </span>

    RispondiElimina
  48. da noi lo cantiamo in italiano :'(  (io effettivamente sto zitta e lo dico fra me in latinno)

    RispondiElimina
  49. Consiglio di leggere durante le vacanze  il libro di Papa Benedetto XVI Gesù di Nazareth.E' bellissimo: ci conforta sapere che al timone della barca di Pietro ci sta un papa che veramente ama Cristo e la sua Chiesa.
    Lasciamo che i gorghi del Tevere trascinino le teorie moderniste fautrici di tanto male.
    La Tradizione non è stata annientata,la Santa Messa di Gregorio Magno è risorta. Il Vicario di Cristo, a differenza di qualche suo predecessore, ci ama.Questo ci basta.

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  50. non ci voleva mica tanto ad immaginare la degenerazione del Santo Sacrificio in Cena simil-protestante: bastava avere la sensibilità, la Fede profonda e il buon senso di tanti cattolici devoti alla Tradizione, quali furono coloro che scrissero il Breve esame critico del NOM : cattolici (laici e clero) che conoscevano bene la storia della Chiesa, e ciò che Lutero stesso aveva immaginato come effetto nefasto<span> inevitabile</span> dello scardinamento delle fondamenta del Divino Edificio: il cuore stesso della Divina Liturgia, la formula Divina della Consacrazione, rimaneggiata con arbitrio inconcepibile da qualsiasi Papa della storia di 19 secoli e mezzo !
    E bastava anche tener conto di tutti gli avvisi di Pio XII e della sua santa prudenza, che gli impedì di convocare un Concilio, pieno di gravisssimi rischi e incognite ricadute sulla Fede, in quell'epoca così pericolosa, in cui i lupi modernisti erano in agguato in tutta Europa e in Italia, pronti a dare l'assalto alle fondamenta, come hanno messo a fuoco benissmo Antonello ed Amicus.

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  51. sì, il Papa ci ama, però....dovrebbe dimostrare con più chiarezza il suo amore tutelando il Gregge mediante l'uso pieno della sua <span>autorità</span>, che comporta anche l'uso del bastone per tenere in riga i lupi che insidiano sia lui che il Gregge, e non lasciar proliferare le eresie, come lui stesso ha dichiarato in un suo recente discorso !

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  52. ma ....
    mi rendo conto che in quest'epoca di collegialismo trionfante, esito delle disposizioni conciliari (rileggendo la memorabile Allocuzione di Paolo VI che sottolinea l'"obbedienza ai Vescovi", come dato nuovo di una grave mutazione della Chiesa) dobbiamo accogliere il Motu Proprio, se anche non fosse seguito da conferme e sostegni pratici attuativi, come enorme gesto d'amore verso la Tradizione, la Chiesa, il suo passato da difendere -come disse Pio XII-, un dono insperato del Cielo offerto al Gregge tramite il Papa attuale, che ne ha avvertito i tempi maturi per manifestarlo.
    Più si va avanti, più ho l'impressione che la "riforma della riforma" sarà attuata "dal basso": che possa svelarsi solo attraverso lo sforzo e il sacrificio dei piccoli fedeli e piccoli obbedienti sacerdoti di buona volontà che rendono concreta la rinascita della Messa di sempre, la sua ri-affermazione, lenta e sicura, il ritorno, per mezzo di essa alla Fede di sempre, il risorgere dell'Antico Edificio, forse senza contro-riforme dichiarate dall'alto con importanti nuovi pronunciamenti, ma solo grazie alla misteriosa Mano di Dio che soccorre il suo popolo gemente, impegnato nella Ricostruzione, e a suo tempo, manifesterà il compimento del soccorso divino, mostrando i frutti dell'umile faticoso lavoro dei suoi operai che hanno corrisposto fedelmente all'invito del Vicario di Cristo, operaio nella Vigna, in mezzo agli altri, nascosto in miti sembianze (non impositive o potenti), a somiglianza di quel Figlio che il Padrone della Vigna mandò a coltivarla per un nuovo raccolto, e che fu anche bastonato dai vignaioli perfidi...
    Forse si può immaginare con questa similitudine la situazione attuale di un'"autorità mitigata" che propone il buon esempio e non lo impone con la forza di leggi cogenti e relative sanzioni.

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  53. Non vogliatemene se considero solo Pio XII e Benedetto XVI grandi papi...

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  54. Bè, peccati di gioventù li facciamo tutti direi...io a tonnellate!! L'importante è riuscire a pentirsi e ricominciare...prima o poi si uscirà dalla gioventù...
    Per Rodealb: io spesso mi sento molto più in comunione con gli ortodossi che con certi nostri vescovi...con tutto il rispetto per gli ortodossi che con certi nostri vescovi non vorrebbero proprio essere paragonati... L'ultima volta che ho partecipato alla Divina Liturgia russa non mi sono comunicato solo perchè non ero in stato di grazia... colpa di peccati di gioventù :)

    RispondiElimina
  55. Aver tutt'e due gli occhi della mente opacizzati dalla cateratta dell'ateismo cristiano.

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  56. Guarda quante montagne di ostacoli vengon frapposti alla beatificazione di Pio XII, figuriamoci se eleveranno all'onor degli altari Lefebvre. Forse fra mille anni. Sarebbe già tanto se la S. Sede dichiarasse che la scomunica  fu comminata in un momento di ansiosa tensione che impedì di valutare serenamente la mancanza di volontà, da parte di Lefebvre, come lui stesso dichiarò, di volersi separare da Roma e creare una chiesa parallela.

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  57. Li manda anche per mettere alla prova la nostra fedeltà alla Chiesa.

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  58. Confermo: ringrazio chi a suo tempo qui me l'ha suggerito.

    RispondiElimina
  59. La mano di Dio può tutto. Però il Vicario di Cristo è a Roma e a lui tocca agire.

    RispondiElimina
  60. C'è di OT che comunque la Novena non riguarda Guareschi...

    RispondiElimina
  61. Una domanda, ma secondo Lei, Benedetto XVI, come si colloca in tutta questa analisi?

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  62. Uh..!
    http://www.youtube.com/v/gOKaD_l9hvw" type="application/x-shockwave-flash" width="170" height="140
    ..i ribelli morono sempre a vent'anni.. pure quando non morono!..
    E poi.. non esistono santi senza un passato, e non esistono peccatori senza un futuro.

    RispondiElimina
  63. grazie per aver esposto ampiamente il pensiero recondito che avevo lasciato implicito !
    (ahimè, le cose stanno così....)

    RispondiElimina
  64. Guarda, se non fosse per l'Immacolata... La voce di Pio IX è troppo forte, la Grotta di Massabielle è un richiamo continuo. L'Immacolata mi tiene più del primato petrino, da Paolo VI in poi..
    Anche io ho partecipato a diverse Divine Liturgie..commuoventi, meravigliose, immense. E' una sofferenza tremenda esser lì, e pensare a cosa hanno fatto alle nostre liturgie..Pensare che "se fossero stati in comunione" pure loro, quelle divine liturgie oggi sarebbero scomparse e avversate. Ci sarebbe un "novus ordo" pure per quelle.. Loro sono stati "più bravi" a conservare..
    La comunione non la faccio comunque, "perchè NO", nemmeno in stato di grazia..
    Certo, uno si chiede: come restare nella chiesa del post-concilio per questioni dogmatiche sulla Beata Vergine, squisitamente "preconciliari", nel momento in cui tutto viene banalizzato in una poltiglia gnostica, un po' cristiana, un po' new age..
    Sarà che credo che la Chiesa Trionfante di Pio IX è nei cieli, e ci attende. E il nostro amatissimo rito deve essere difeso e diffuso contro i mons. cinghiali. Se non lo credessi più, avrei già salutato tutti quanti. Chiaramente, sperando che "l'ecumenismo" non faccia sbarcare l'opera devastatrice di qualche Bugninovskij pure al Patriarcato di Mosca..

    RispondiElimina
  65. ammazzà che rovina

    fiji belli
    annateve a senti nà Messa
    che gliè meglio

    RispondiElimina
  66. Se ne dovrebbe dedurre che il Papa è stato conquistato dalla chiesa di Satana da lui benedetta, come han fatto i predecessori immediati? Papa, vescovi e preti son consapevoli d'esser strumenti demoniaci e, non ribellandosi, son complici, oppure son vittime inconsapevolii?
    Si sta entrando in un campo minato da cui mi ritraggo, mi ritraggo dalla prospettiva d'una Chiesa guidata da Satana. Preferisco restar convintamente nel mio orticello e da qui mi tengo stretto al Papa, anche se spesso devo tirargli la talare bianca perché sorvegli meglio le pecore e gli agnelli e affibbi qualche bastonata agl'ignavi pastori.

    RispondiElimina
  67. <span><span><span><span>Se non sbaglio dall'etimologia di satana non esce il termine SEPARAZIONE? o simonimo del termine tanto in voga <span>di discontinuità</span>?</span></span></span></span>

    Ovviamente si capisce che per digerire il tutto non basta solo un po' di acqua calda con il limone

    RispondiElimina
  68. ma siamo in tanti a dovergli tirare la talare, siamo piccoli e grandi che lo invocano di tutelare il Gregge....ma lui non alza la voce contro i lupi; anzi, talvolta pare che i lupi siano più forti di lui !
    La falsa obbedienza di cui si sta parlando è un'amara realtà che vediamo in tante parrocchie: i fedeli sono strabici e sgomenti, non sapendo più a chi obbedire ! sembra un brutto sogno, ma è realtà, caro Pastorelli !

    RispondiElimina
  69. Definisco l'Ortodossia il mio ''sogno proibito'' :-D
    Scherzi a parte, penso che gli unici che si possano davvero definire fratelli anche se non sono in piena comunione e con cui fare ecumenismo serio, siano proprio gli ortodossi...stranamente, fino a quando non ho riscoperto la Tradizione, pensavo sempre all'ecumenismo solo come il dialogo con i protestanti (che poi abbiamo visto come e' stato e come viene fatto, e cosa e dove ha portato...)...molto probabilmente, le icone, la devozione mariana, la Liturgia, il monachesimo, non sono stati considerati al passo coi tempi da una parte, e gli ortodossi dall'altra non vi avrebbero mai rinunciato, ne' l'hanno fatto...non e' un caso che Lefebvre ricevette ammirazione e supporto da parte ortodossa, ne' e' un mistero la sincera approvazione di Alessio II, Cirillo I, Bartolomeo I verso le catechesi patristiche e il MP di Papa Benedetto...
    Quando alcuni anni fa, vivente ancora Alessio II, si pensava di fare una (minima) riforma liturgica, un vasto movimento di clero e fedeli scongiuro' il Patriarca di recedere dai suoi propositi (cosa che poi avvenne)...avevano in mente la ''nostra'' (mala) riforma liturgica...come dargli torto!!
    Un ultimo appunto sull'Immacolata...e' pur vero che gli Ortodossi non ne riconoscono il dogma (ma, secondo me, per via di cattiva comunicazione tra Oriente e Occidente, piuttosto che per via della sostanza del dogma stesso), ma e' altrettanto vero che molti sono i fedeli ortodossi che si recano in visita ai santuari mariani occidentali, e che le antifone e gli inni ortodossi non mancano mai di definire Maria ''Tutta Pura'', ''Tutta Santa'', ''Piu' che Benedetta'' e...''Immacolata''!!
    Cercate su youtube l'Agni Parthene...e' un meraviglioso Inno ortodosso dedicato alla Vergine Immacolata...il testo si trova su internet in greco, inglese e (sul bel blog Nati dallo Spirito) italiano...

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  70. Definisco l'Ortodossia il mio ''sogno proibito'' :-D
    Scherzi a parte, penso che gli unici che si possano davvero definire fratelli anche se non sono in piena comunione e con cui fare ecumenismo serio, siano proprio gli ortodossi...stranamente, fino a quando non ho riscoperto la Tradizione, pensavo sempre all'ecumenismo solo come il dialogo con i protestanti (che poi abbiamo visto come e' stato e come viene fatto, e cosa e dove ha portato...)...molto probabilmente, le icone, la devozione mariana, la Liturgia, il monachesimo, non sono stati considerati al passo coi tempi da una parte, e gli ortodossi dall'altra non vi avrebbero mai rinunciato, ne' l'hanno fatto...non e' un caso che Lefebvre ricevette ammirazione e supporto da parte ortodossa, ne' e' un mistero la sincera approvazione di Alessio II, Cirillo I, Bartolomeo I verso le catechesi patristiche e il MP di Papa Benedetto...
    Quando alcuni anni fa, vivente ancora Alessio II, si pensava di fare una (minima) riforma liturgica, un vasto movimento di clero e fedeli scongiuro' il Patriarca di recedere dai suoi propositi (cosa che poi avvenne)...avevano in mente la ''nostra'' (mala) riforma liturgica...come dargli torto!!
    Un ultimo appunto sull'Immacolata...e' pur vero che gli Ortodossi non ne riconoscono il dogma (ma, secondo me, per via di cattiva comunicazione tra Oriente e Occidente, piuttosto che per via della sostanza del dogma stesso), ma e' altrettanto vero che molti sono i fedeli ortodossi che si recano in visita ai santuari mariani occidentali, e che le antifone e gli inni ortodossi non mancano mai di definire Maria ''Tutta Pura'', ''Tutta Santa'', ''Piu' che Benedetta'' e...''Immacolata''!!
    Cercate su youtube l'Agni Parthene...e' un meraviglioso Inno ortodosso dedicato alla Vergine Immacolata...il testo si trova su internet in greco, inglese e (sul bel blog Nati dallo Spirito) italiano...

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  71. l'avviso soprannaturale su TUTTO CIO' che sta accadendo ci fu dato da Maria SS.ma: "Satana riuscirà a introdursi alle sommità della Chiesa", e non era una boutade: ne vediamo le manifestazioni, le insidie quotidiane a TUTTI QUELLI che lavorano nella Vigna del Signore, cominciando dal Papa, che pare costretto a fidarsi di parecchi lupi che ha intorno a sè; ma perchè non li ammonisce ? perchè non li depone, quando è necessario ? perchè spesso fa nomine incomprensibili ? perchè approva e benedice tutti, anche se pervicacemente devianti dalla retta Dottrina e dal Magistero immutabile ?
    certo, è duro capirlo.....chi può spiegarlo, lo faccia.
    Vediamo che tutti gli  avvisi materni di Maria SS.ma non furono ascoltati, soprattutto quello di NON DEMOLIRE il Divino Edificio della Liturgia: come possiamo dimenticare questa realtà accaduta davanti ai nostri occhi da 45 anni a questa parte ? è un forse un accadimento voluto dallo Spirito Santo, l'abbattimento di quell'Edificio ?
    Io credo che Pio XII, se fosse vissuto più a lungo non avrebbe mai permesso lo scempio della Divina Liturgia che adesso leggo  spesso Messa riformata, come definizione normale....
    La Chiesa piange sul latte versato, ma non riesce a riconoscere apertamente tutti gli errori commessi da 50 anni: non sembra averne preso coscienza a vasto raggio, non pare che i fedeli di qualsiasi grado di cultura siano consapevoli della situazione in cui vivono; e forse talvolta qui ci chiediamo (io, fedele qualunque) mi chiedo) se  SIA MEGLIO ritornare anche noi a dormire, non voler sapere, non voler sentire tutto quello che accade - come vedere quel repellente DISPENSER per ostie consacrate- cose che mai avremmo immaginato ai tempi di Pio XII, e fino a qualche anno dopo....
    E' forse il Signore che ha voluto questa china discendente che la Chiesa percorre ?
    Allora, dobbiamo accettare che tutto è normale, man mano che ci avviamo a cose peggiori  ?
    Certo, sarebbe, di nuovo, un buon anestetico quello evocato così :
                 Caro m'è 'l sonno e più l'esser di sasso
                       mentre che il danno e la  vergogna dura....
    ....ma è stato il Motu Proprio, come Dio volle, ispirando il Papa, a darci la sveglia !
    e come si fa, ora a voler dormire di nuovo, fingendo che tutto sia normale, qualunque cosa accada ?

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  72. Ne abbiamo il diritto e il dovere. Ma da qui a parlare di Papi conquistati dalla chiesa di Satana ce ne corre. La Chiesa è in ogni suo momento storico sempre stata oggetto degli assalti di Satana. C'è chi, anche al vertice, ha saputo resistere meglio e chi meno. Ci sono  stati anche errori di sottovalutazione di certi fenomeni (Leone X a proposito di Lutero parlava di beghe tra frati) ma questi sono gli effetti della natura fragile dell'uomo. Ma arriva l'ora in cui il Papa opera e parla da Papa (tanto per restar a Leone X, l'Exsurge Domine) e il demonio se la deve dare a gambe. E' a questo Papa che dobiamo restar aggrappati senza paura, sostenerlo, richiamarlo ove occorra, valutare ed anche criticar comportmenti che non si confanno con la Tradizione, perché sia sempre meno Simone e sempre più Pietro. Ma se si parte dalla convinzione che è stato conquistato da Satana non bastan tutti gli esorcisti del mondo.
    Mi dispiace, ma su questo terreno non seguo nessuno.

    RispondiElimina
  73. e se dobbiamo ritenere che tutto diventi normale, che le profanazioni che ieri chiamavamo EMPIETA', SACRIILEGI, e le storture gravissime inferte alla Dottrina, ERESIE, senza eufemismi ipocriti del tipo "diversamente credente" ecc....
    se TUTTO CIO' che ieri era storto OGGI dobbiamo chiamarlo DIRITTO per obbedienza (a chi?.....)
    allora non c'è rimedio all'ASSURDO INSANABILE:
    non si riuscirà mai più a capire (e io non riesco a capire)  il cosiddetto <span>STATO DI NECESSITA' che tormentava S E. Mons. Lefebvre.  </span>
    Che problema c'era, che motivo c'è di tormentarsi, se tutto ciò che accade ha una sua incomprensibile ragione oscura, e noi tutti dobbiamo stare contenti AL QUIA ?
    Stiamo contenti e dormiamo tranquilli: e forse anche mons. Lefebvre doveva dormire tranquillo,  attenersi alla pena di ogni giorno, senza pensare al futuro, che non gli apparteneva !
    Si è tormentato inutilmente, invano si è appellato a quello <span>STATO DI NECESSITA'  di cui stiamo discutendo dal 1988, e ancor più dall'anno 2007.</span>
    .... e forse, chissà, anche questo benedetto Motu Proprio, ha voluto provocare un risveglio non opportuno di tutti coloro che dormivano il sonno dell'obbedienza ritenuta giusta...... o no ?
    :(

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  74. concordo : ma speriamo che arrivi presto l'ora in cui il Papa recuperi appieno la sua autorità per raddrizzare tutto ciò che è storto. L'attesa si protrae da non poco tempo !

    RispondiElimina
  75. San Tommaso d'Aquino, nel passo della Summa theologica che ho riportato più sopra, ci indica la giusta via da seguire in situazioni come quella di oggi. Il riferimento è al famoso episodio di Antiochia di Siria narrato nella Lettera ai Galati, in cui San Paolo si oppose "a viso aperto" ai cedimenti filo-giudaizzanti del primo Papa, perchè San Pietro, in quel caso, "evidentemente aveva torto" (Gal. 2, 11 ss.).  Se l'Apostolo Paolo non si fosse opposto apertamente al Papa di allora, convincendolo a desistere dai suoi compromessi 'ecumenici' con i giudaizzanti, la Chiesa sarebbe morta sul nascere, e sarebbe stata ridotta ad una delle tante correnti del Giudaismo di allora, come il fariseismo e l'essenismo,  il Sacrificio di Cristo sarebbe stato vanificato.  Se oggi siamo cattolici, lo dobbiamo a questa opposizione "a viso aperto" di San Paolo.  Ecco perché San Tommaso d'Aquino parla di dovere - pur sempre sgradevole - di rimproverare i Superiori, e quindi anche i Papi, nel caso in cui la Fede fosse in pericolo. 

    RispondiElimina
  76. <p><span>se si constata da anni che</span>
    </p><p><span><span> montagne di ostacoli vengon frapposti alla beatificazione di Pio XII ,</span></span>
    </p><p>(sopratutto quando un rabbino si permette di protestare con veemenza contro la S. Sede, appena vede che essa ricomincia a procedere speditamente verso la beatificazione....e la S. Sede "si adegua" alle sue proteste, quindi accantona l'idea "disturbante" per gli Ebrei, per altri decenni, come si intuisce leggendo questi commenti e notizie...),
    </p><p><span> questo fenomeno palesa con evidenza che la questione ebraica  sta alla radice di tutti i mali del pre e post Concilio, a causa della posizione della Chiesa verso il giudaismo, nuova, a partire dal 1962, e in contrasto con quella  della Tradizione, mi pare.</span>
    </p>

    RispondiElimina
  77. <span><span>ancora una conferma di questa nuova linea <span> </span>ce la dà un sito comunista e anticattolico, dove si rileva il fatto nuovo, come svolta decisa rispetto alla Tradizione:</span>  </span>
    <span>
    <span><span>"Giovanni Paolo II nell' occasione del giubileo del </span></span><span><span>2000 ha</span></span><span><span> chiesto perdono per i peccati della Chiesa contri i fratelli ebrei, e non c’è dubbio che fino al concilio vaticano II la chiesa cattolica non era certo aperta al dialogo con gli ebrei, visti come ostinati negatori della divinità di Gesù."</span></span>  </span>

    RispondiElimina
  78. Gli ostacoli alla beatificazione di Pio XII non vengon certo soltanto da parte ebraica (da una parte delle influenti lobbies ebraiche: ci son altri gruppi ed altri rabbini che parezzano l'operato del nostro Pio XII), ma anhe da parte di storici, e di chierici e laici, cattolici. Ma l'accuratezza degli studi sta facendo pulizia di accuse infami. E la figura del santo Papa via via sta emergendo in una luminosità più splendente. Contrario al "santo subito", di chiunque si tratti, gli ostacoli frapposti  diventano uno strumento per pervenire ad una beatificazione, e successiva canonizzazione, limpida e priva di quei dubbi che ancora accompagnano altre recenti beatificazioni e canonizzazioni.
    Che i problemi della Chiesa derivin dalla questione ebraica mi pare un'affermazione estremamente semplicistica e scontata.

    RispondiElimina
  79. Anonimo don Camillo - ah, questi preti che non hann'il coraggio di combattere a viso aperto! -
    mi sembra che tu stia andando troppo oltre. Un po' di controllo almeno nel linguaggio, così aggresivo, proprio no?

    RispondiElimina
  80. <span>

    <span>per quanto semplicistica sia la mia constatazione,</span>
    <span>osservo che la stragrande maggioranza dei cattolici (e parlo sempre dei fedeli di scarsa o nulla informazione e formazione dottrinale, delle 2 ultime generazioni)  NON NE E' affatto al corrente, e nessuno si prende la briga di informarla. Non solo: ma dilagano -sul web e nella società- pesanti mistificazioni di fatti e parole, con annesso malcostume di insultare CHI SOLTANTO OSA parlare dell'argomento con la minima intenzione di ricostruzione storica, alla luce della ragione e del buonsenso, brandendo con violenza la PAROLA-CLAVA:   "Sei un ANTISEMITA !",</span>
    <span>davanti alla cui minacciosa consistenza (falsa), l'interlocutore, 99 volte su 100 si ritira, impaurito, pensando che: 1)o tale questione sia un argomento intoccabile, 2) o gli Ebrei non abbiano niente a che fare col Concilio e con le gravi mutazioni della Chiesa, dal '</span><span>62 in</span><span> poi.</span>
    <span>Quindi, non c'è niente di scontato e semplicistico ad affermarlo<span> </span>in questa sede, o altrove, visto che, caro Pastorelli, lei è una persona più unica che rara (per la sua erudizione ed altre doti), ma ahimè, non dimentichi che l'IGNORANZA REGNA E IMPERA SOVRANA incontrastata nel mondo attuale, -proprio da 45 anni- e nelle coscienze dei fedeli, popolo di Dio trasformato sempre più in popolo-bue, che <span>non deve sapere</span>  come si sono sono svolti tanti fatti della storia, e non deve mai chiedersi COME E PERCHE' siamo arrivati fin qui.</span>
    <span>Quando lei era giovane, caro professore, non si rendeva omaggio al regno dell'ignoranza, nè ci si inchinava alla censura della Verità, che apre la porta alle sorelle Menzogna ed Eresia, sedute OGGI, nei posti d'onore ai lati della regina summenzionata.</span>
    <span>Io son dovuto arrivare dopo lunghi percorsi fino a questo blog, che, con alcuni altri simili, <span> </span>mi ha aperto gli occhi, MA chi altro me li avrebbe aperti ? in parrocchia, forse ?  non siamo più così stupidi da crederlo!</span>
    <span>ma quanti oggi riescono a fare lo stesso percorso, con approdo alla verità ? Provi a chiederselo, caro professore, provi a fare una piccola statistica, e non dia per scontato ciò che lei (con pochi altri) sa già da un'intera vita !</span>
    <span>...altrimenti, perchè si parla di urgente ri-evangelizzazione ? MA anche di urgente istruzione vera e profonda di un intero popolo, in<span> </span>qualità e quantità del sapere,<span> </span>credo !....  </span>
    </span>

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  81. L'impressione che ho è che, per i fedeli "normali" che non hanno tempo di approfondire la propria fede, quelli che si accontentano della Messa domenicale con i battimani e le canzoncine light, va tutto bene nella Chiesa. Come ben dice risveglio: il popolo-bue. Sì, è meglio che non sappia ch'è in atto un'apostasia dilagante che loro non possono vedere perché i falsi pastori fanno di tutto per nasconderla e coprirla con delle Messe-divertimento ed altre superficialità!

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  82. brava Miserere : proprio come gli imperatori romani che davano al popolo panem et circenses !
    infatti:
    <span><span>                                  "Basta che lo fai divertì, </span><span> </span><span>il popolo è tuo..."</span></span>
    così dice il Nerone messo in scena da Petrolini !

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  83. <span><span><span>Partendo dalla triste esperienza fatta nella mia parrocchia, ed in molte altre della mia città, e visto che -almeno qui sul blog- tutti hanno preso atto della realtà, (cioè che da 45 anni subiamo il lavaggio del cervello) </span><span> io vorrei aggiungere questo:</span>    
    <span></span><span>la situazione della massima parte delle parrocchie, su tutto quel che riguarda la Chiesa post-concilio è ben ritratta da quel metodo di "aggiogamento" delle masse plasmate dal potere </span><span>con opportuno pre-lavaggio </span><span>: </span>    
    <span>"Ignoranza e censura forgiano lo schiavo perfetto: quello che non sa di esserlo". Faccio presente all'esimio prof. Pastorelli che tale metodo è usato costantemente con successo soprattutto quando si tocca (SE si riesce a sfiorare....) l'argomento MP. Lui mi perdonerà se mi permetto di ricordarglielo: ma ...si sa come va il mondo: è facile dire "mi tengo stretto al Papa"; bisogna vedere se te lo permettono!  o se invece intere parrocchie e diocesi, con le  masse di fedeli obbedienti e sottomessi al vescovo (l'autorità prossima, che governa i parroci e li istruisce sul da farsi), intendo i singoli fedeli che <span>ci provano un attimo</span> ad informarsi sulla volontà del Papa, e vorrebbero tenersi stretti a Lui, come dice Pastorelli, vengono impediti dal farlo, e sono costretti, volere o volare, A CAPIRE che chi comanda è il Vescovo, caro professore! </span></span>  
    <span><span>e dunque, lei mi perdonerà se parlo sì da persona ignorante, che nulla sapevo di questi retroscena "politici" (non so come definirli) che gravano sull'attuazione del MP, ma le devo pur sempre mostrare la realtà che si vive nei bassi strati della Chiesa, dove vige potente quel metodo che le dicevo sopra, e che serve di fatto ai veri potenti, che si fanno obbedire dai fedeli, mettendo loro la benda sugli occhi, in modo che non SAPPIANO neanche che cosa vuol dire "tenersi stretti  al Papa"!</span>    
    Mi scusi tanto, professore, ma questa è la realtà.    
    Io sono semi-incolta , non ho mai studiato molta storia sui libri, ...ma da qualche anno osservo quel che accade (età matura, non più ingenua....), ricollego con fatti passati, strani e oscuri, poi rifletto e descrivo ciò che vedo, e<span> subisco impotente: </span>le parrocchie sono tenute lontane e staccate da ciò che il Papa dice e vuol fare a pro della Tradizione; impossibile <span>materialmente</span> tenersi stretti a lui.    
    (idealmente, con la preghiera, quello sì....)</span></span>

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  84. questa è la realtà terribile che ci tiene tutti "incastrati" in ginocchio davanti al Concilio, senza che si possano avere i sospirati "chiarimenti dei punti oscuri" (e mi sa che non li avremo MAI: il Concilio è stato fabbricato ambiguo perchè serviva ad instaurare un potere, quello che comanda ora nella Chiesa).
    La Chiesa non può fare mea culpa di 50 anni di deviazione dal retto sentiero del SI' SI'  NO  NO:
    mi pare che abbia proprio scelto la strada dell'ambiguità, denominata anche "et-et": il dialogo con cui va bene tutto e il contrario di tutto.
    Ma questo relativismo va a danneggiare direttamente la Tradizione e, ovviamente, i suoi seguaci, che siano o non siano membri della FSSPX ! perchè la Tradizione segue e ascolta ciò Gesù ha detto:
    "Chi non è con Me è contro di Me!"
    (su questa Parola invece, la Chiesa post-conciliare, non è seguace chiara e integrale, in nome del fatidico dialogo.....e ci si mostra altalenante: a volte sì, a volte no...ahimè....)

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  85. è l'amara realtà:
    solo fino a Pio XII la Chiesa aveva il santo coraggio di condannare gli errori anti-cristiani e anti-cristici, e usava parole chiare, forti e risolute, inequivocabili!
    Dal Concilio in poi NON HA VOLUTO farlo più: deliberatamente ha detto "Non più rigore", (all'apertura del Concilio, come programma di un NUOVO CORSO) e così ha aperto la porta a tutti gli errori, in nome della misericordia !
    ...ma non si è chiesta se quella era vera o falsa misericordia, non gradita a Dio, dato che "il medico pietoso fa la piaga cancrenosa", e Dio invece vuole sempre guarire, con ammonimenti e castighi, purificazioni, quando pecchiamo, e vuole tenerci lontani dal peccato e dall'errore, proprio perchè ci ama ?  questa è l'incredibile deviazione della Chiesa dalla retta misericordia, a partire dal '62 sostituita dal BUONISMO lassista e distruttivo per le sue fondamenta stesse !

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  86. E voi in Italia, avete il Papa in casa, bene o male i giornali ne parlano, diverse voci possono farsi sentire, pensate a noi all`estero, se vuoi tenerti stretta al Papa hai la prghiera e... internet! 
    Il Magistero del Santo Padre è in generale ignorato se non contestato.
    Poche ma lodevoli sono le eccezioni.

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  87. Sarcasmo fuori luogo e indegno d'un prete, benché molto coraggioso, a quanto pare, nell'ombra dell'anonimato.
    Quanto all'implicita approvazione del comunismo da parte del Concilio, la mancata condanna (condanna che pure era stata richiesta da un nutrito gruppo di padri) fu per me un errore, provocato da motivi di rapporti ecumenici, ma la precedente condanna non fu certo revocata. E la condanna resta. Cerchiamo di non manipolare le coscienze.
    Ridurre ad un'opera di lucidatura e ripulitura l'impegno di grandi storici tesi a dimostrar la verità sull'azione di Pio XII, anche per volontà del pontefice regnante, è estremamente banale. Poiché, certamente ad arte, sono state gettate infami ombre, è bene che queste siano fugate nel modo più convincente possibile: su di un santo non ci devon esser ombre del genere. Ed io, che a queste ombre mai ho creduto e che da sempre onsidero Pio XII il "mio" Papa, non mi inquieto per gli esami sempre più approfonditi. Giosco, invece, quando altri documenti "positivi" vengono alla luce.
    La beatificazione di Pio XII significherà il riconoscimento della santità della sua vita e l'importanza del suo magistero: senza il quale, come senza l'assistenza dello Spirito Santo, il concilio pastorale avrebbe potuto deragliare veramente nell'eresia.
    Pio XII ha lasciato tracce profonde in materia di costruzione di una società cristiana. Ma la politica nazionale ed internazionale seguono loro strade. Dalla beatificazione si potran trarre ulteriori insegnamenti.
    Che questo pontificato, cioè Benedetto XVI, come si insinua in modo chiarissimo, voglia opporsi per motivi politici alla dichiarazione della santità di Pio XII è maliziosa illazione.

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  88. <span><span>su di un santo non ci devon esser ombre del genere.</span></span><span><span> </span></span><span><span> </span></span><span>
    <span>Giustissimo !</span><span> </span><span> </span>
    <span>Così avevamo sempre saputo fino a 40 anni fa (e parlo, caro professore, a nome di quei poveri fedeli</span><span> </span><span>ignoranti come me,</span><span> </span><span>e all'oscuro di tante curiose e inspiegabili modifiche fatte nella Chiesa dopo il Concilio,</span><span> </span><span>che hanno scoperto tante stranezze della Chiesa solo da pochi anni, grazie ad INTERNET E grazie a questo pontificato che almeno ci ha aiutati ad aprire gli occhi con quella FATIDICA DICHIARAZIONE del 2007, cioè che la Messa di S. Pio V NON ERA MAI STATA ABROGATA: questo ritengo che sia il</span><span> </span><span>“che l’inse”</span><span> </span><span>lanciato contro la consegna quarantennale del SILENZIO, gesto di enorme coraggio compiuto da un un umile operaio nella Vigna del Signore, chiamato a sedere sul soglio di Pietro, col nome di Papa Benedetto)….</span><span> </span><span> </span>
    <span>...dicevo, era risaputo che per elevare all'onore degli altari un qualunque santo, laico o papa che sia, è necessario un lungo e approfondito processo, che prevede ANCHE l’avvocato del diavolo,</span><span> </span><span>che dica le ragioni contrarie (se ci sono) alla proclamazione della santità di quella persona !</span><span> </span><span> </span>
    <span>Così era sempre stato: ora, mi sa dire, caro Pastorelli,</span><span> </span><span>da chi è stato abolito</span><span> </span><span>l’avvocato del diavolo, e soprattutto PERCHE’ ?</span><span> </span></span>

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  89. Paolo ntimidì Pietro?  Quest'espressione, ma posso sbagliare, mi risulta nuova.  
    Spesso, anch'io, ricorriamo all'episodio di Antiochia per ricordar che, come Paolo rimproverò Pietro, così anche i cattolici posson rimproverar i superiori nella gerarchia del “popolo di Dio” se metton in pericolo la fede o se pericoloso è il loro comportamento.
    Però un chiarimento credo sia necessario per non usar a vanvera anche la parola del Signore.
    Ad Antiochia, dove si trovava Pietro, c'erano state conversioni dal paganesimo e Pietro prendeva regolarmente con loro i pasti, senza minimamente preoccuparsi degli antichi costumi giudaici. Quando ad Antiochia vennero convertiti dal giudaismo, ancora legati alle vecchie usanze legali, Pietro si unì a loro, e con lui altri, separandosi dai convertiti dal paganesimo. Paolo rimproverò Pietro. Ma per qual motivo? Qual era l'errore di Pietro? Non era un errore dottrinale.  
    Lo stesso Paolo in Galati, 2, 14-16 riconosce a Pietro la consapevolezza che la legge mosaica non era più necessaria alla salvezza: “Ora quando vidi che non si comportavano rettamente secondo la verità del vangelo, dissi a Cefa in presenza di tutti: "Se tu, che sei Giudeo, vivi come i pagani e non alla maniera dei Giudei, come puoi costringere i pagani a vivere alla maniera dei Giudei? Noi che per nascita siamo Giudei e non pagani peccatori, sapendo tuttavia che l'uomo non è giustificato dalle opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Gesù Cristo, abbiamo creduto anche noi in Gesù Cristo per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge; poiché dalle opere della legge non verrà mai giustificato nessuno".  
    <span>Dunque, Pietro sapeva benissimo che la vecchia legge non aveva valore, ma per eccesso di prudenza, poiché i neo-convertiti dal giudaismo non eran pronti ad una nuova legge, voleva evitare che si scandalizzassero. Voleva, cioè, evitar turbamenti in quelle coscienze. Non lo fece per rispetto della sua coscienza, ma, in buona fede, per quella altrui. Insomma Paolo non gl'imputava un errore dottrinale, ma una simulazione, perché Pietro andava contro la sua stessa coscienza per rispettar quella degli altri (I Cor. 10,29). In sostanza Pietro agiva in buona fede, ma non s'accorgeva che la sua eccessiva prudenza poteva indurre in errore. E a fargli comprender questo mirava il rimprovero di Paolo.  </span>

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  90. La condanna del comunismo, al di là di quanto codificato dal CIC, risale almeno alla Qui pluribus, ed è stata più recentemente ripresa da Libertatis Nuntius, contro la teologia della liberazione e dalla Spe salvi. L'ideologia comunista, intrinsecamente perversa, è incompaitibile con la dottrina cattolica e tale è stata dichiarata in modo inequivoco anche dalla Divini Redemptoris. Non è questione di condanna penale, ma di condanna di un'ideologia che è in contrasto e nemica della Chiesa. Del resto la scomunica ai comunisti atei - cioè gli aderenti consapevoli e volontari ad un'ideologia atea - fu un atto del S.Uffizio. Quale documento ha abrogato la condanna di questa ideologia?

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  91. <span>Il chi si sa, il perché lo lascio a chi lo sa con precisione. Si volevano snellire i processi, ma è mia personale opinione che non inficia la canonizzazione di alcuno. Le commissioni, storiche e teologiche, comunque, lavorano e come, ed in esse ci son favorevoli e contrari. Che poi a me piacesse la figura dell'avvocato del diavolo non lo nego. L'importante è che i processi siano seri, approfonditi e non affrettati per motivi di vario genere.</span>

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  92. Completando le giuste osservazioni del prof. Pastorelli sull'episodio di Antiochia, bisogna precisare che anche la semplice ambiguità adoperata da San Pietro in quell'occasione era più che sufficente a distruggere la Chiesa, certo in modo indiretto, ma comunque esiziale. Rendere vano il Sacrificio di Cristo non è poco (ovvio che San Pietro non volesse questo, ma di fatto questa sarebbe stata la conseguenza pratica della sua simulazione).  Per questo motivo San Tommaso d'Aquino parla dell'obbligo di opporsi ai Prelati che mettono in pericolo la Fede , senza reputare necessario precisare né il modo con cui questi ultimi lo fanno (direttamente o indirettamente) né la loro coscienza (in buona o cattiva fede).   Anche Mons. Lefebvre seguì, e giustamente, questa regola perfettamente cattolica ricordata dal Doctor angelicus.  

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  93. invito tutti a leggere un ritratto del Concilio, molto interessante, e delle sue conseguenze (ritenute tutte positive) proposto da un vaticanista Luigi Accattoli, con cui io non condivido quasi nessuna delle opinioni espresse, ma che mi sembra interessante per avere un'idea di come è percepito il Concilio da larghi strati della popolazione italiana, così mi pare.

    Accattoli elenca una serie di 9 immagini del Concilio, corrispondenti ad altrettante conquiste e positive trasformazioni, tutte da apprezzare, secondo la sua prospettiva, che considera piuttosto distaccata.
    Ad es.:
    <span>"9. Ultima immagine di cambiamento: la più difficile a descrivere e anche quella meno riuscita. <span>Il Concilio ha promosso partecipazione e concertazione all’interno della Chiesa</span>. Questo è stato realizzato abbastanza: sono nati consigli, conferenze episcopali, sinodi, convegni, comitati. È come se la convocazione del Concilio fatta da Giovanni XXIII non fosse mai cessata, come se la Chiesa fosse rimasta in stato di concilio permanente...."</span>
    [questa immagine in un certo senso è comprensibile....lo vediamo, non ancora si è interpretato e divulgato alla massa dei fedeli!]
    ........................
    E' cambiata l'immagine del Papa:
    <span>"Si è andati all’essenza: il papa oggi si comporta come un vescovo. ..."
    [meno pari tra i pari, mi sembra....] poi continua:</span>
     "<span> Il papa è sceso dal suo trono e non si torna indietro. Papa Ratzinger è molto diverso da papa Wojtyla, ma come papa Wojtyla esprime le sue opinioni. Si muove da Joseph Ratzinger, non diventa completamente Benedetto XVI come invece i papi facevano nella tradizione prima del Concilio. Se non ci fosse stato il Vaticano II questo nonsarebbe stato possibile: è stata la valorizzazione della figura episcopale operata dal Vaticano II ed è stata la scelta di papa Montini di firmare i documenti conciliari con la dicitura “vescovo di Roma...."</span>
    -------
    ecc. ecc. comunque è notevole la percezione comune, di pietra miliare, qualunque cosa ne sia scaturita:

    <span>  <span>  "I</span><span>l papa è sceso </span><span>dal</span><span> suo trono e </span><span>non</span><span> </span><span>si </span><span>torna</span><span> </span><span>indietro</span><span>. "</span></span>

    http://www.luigiaccattoli.it/blog/?page_id=1061
    :(

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  94. Per un motivo semplicissimo che un prete dovrebbe conoscere. Appena uscito il nuovo CIC soprattutto da parte massonica e catto-massonica si cominciò a sostener con giubilo che la massoneria non era più condannata. Io stesso da catto-massoni fui contattato per iscrivermi, tanto la scomunica era stata abrogata, si insisteva vanamente. La Chiesa così credette opportuno richiamar la precedente condanna spiegando che non s'era fatto il nome di massoneria perché quell'associazione rientrava in categorie più vaste secondo i motivi redazionali del CIC. Infatti il can. 1374 recita: "Chi dà il nome ad una associazione, che complotta contro la Chiesa, sia punito con una giusta pena; chi poi tale associazione promuove o dirige sia punito con l'interdetto". Ma già in uno dei canoni precedenti si parla di sanzioni a chi propaga dottrine condannate dalla Chiesa.
    Dunque in questi canoni rientra anche il comunismo e come ideologia notoriamente atea e materialista e le associazioni o partiti che lo propagandano o lo vogliono attuare in ordinamenti socialii.
    Ma c'è proprio bisogno di star a ricondannar tutti i giorni un'ideologia intrinsecamente perversa e come tale riegettata e sanzionata? Lo sappiamo o no? Se poi la Chiesa lo fa a me sta pure bene.
    So benissimo, don Camillo, il valore delle pene stabilite dalla Chiesa: non c'è bisogno che me lo spieghi o che me lo ricordi.

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  95. Per un motivo semplicissimo che un prete dovrebbe conoscere. Appena uscito il nuovo CIC soprattutto da parte massonica e catto-massonica si cominciò a sostener con giubilo che la massoneria non era più condannata. Io stesso da catto-massoni fui contattato per iscrivermi, tanto la scomunica era stata abrogata, si insisteva vanamente. La Chiesa così credette opportuno richiamar la precedente condanna spiegando che non s'era fatto il nome di massoneria perché quell'associazione rientrava in categorie più vaste secondo i motivi redazionali del CIC. Infatti il can. 1374 recita: "Chi dà il nome ad una associazione, che complotta contro la Chiesa, sia punito con una giusta pena; chi poi tale associazione promuove o dirige sia punito con l'interdetto". Ma già in uno dei canoni precedenti si parla di sanzioni a chi propaga dottrine condannate dalla Chiesa.
    Dunque in questi canoni rientra anche il comunismo e come ideologia notoriamente atea e materialista e le associazioni o partiti che lo propagandano o lo vogliono attuare in ordinamenti socialii.
    Ma c'è proprio bisogno di star a ricondannar tutti i giorni un'ideologia intrinsecamente perversa e come tale riegettata e sanzionata? Lo sappiamo o no? Se poi la Chiesa lo fa a me sta pure bene.
    So benissimo, don Camillo, il valore delle pene stabilite dalla Chiesa: non c'è bisogno che me lo spieghi o che me lo ricordi.

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  96. <span>Ma tu pensi che io, ch'ero giovane nel periodo del concilio (fa' il conto, son del '39 e il concilio si svolse dal '62 al '65), in un momento storico gravido di grandi mutamenti e d'incognite non solo nella Chiesa, non abbia incontrato le tue difficoltà? Direi che quelli della mia generazione, salvo coloro che sempre si son bevuti tutto ciò che gli è stato porto, han vissuto dubbi, traumi e drammi, lacerazioni, momenti di totale smarrimento, magari anche di abbandono della Chiesa. Avevamo avuto basi forti, eppure quegli stessi che ce le avevan fornite ora c'indicavan nuove strade da percorrere e nuovi atteggiamenti da tenere se non proprio nuove dottrine (taluni anche questo). Poi abbiamo studiato, abbiamo cercato risposte, abbiamo confrontato posizioni, ci siamo scontrati coi preti, siamo stati emarginati in parrocchia o ci han chiesto di non farci più vedere ecc. ecc. Ma questo non ci ha scoraggiato, salvo, ripeto, momenti delicati che via via posson sempre, ancor oggi, sopravvenire, e siamo andati avanti. Abbiamo trovato qualche santo sacerdote che ci ha confortato, ci siamo avvicinati ad associazioni che avevano già previsto - e prima di Guareschi - i pericoli di deriva, abbiamo lavorato, abbiamo combattuto nell'isolamento, nell'incomprensione e nell'ostracismo, ma siamo ancora qui. La speranza non ci ha abbandonato, la Chiesa è rimasta la nostra Madre, anche sallorché in  molti suoi "gerarchi" assumeva il volto della matrigna cerbera.  
    Il problema degli ebrei è molto delicato e non si può liquidar in poche parole. Io non son quel che tu pensi, una specie di grande erudito ed una persona ricca chissà di quali doti: sono un semplice fedele che si pone interrogativi e cerca risposte. Penso, tuttavia, che non sono stati gli ebrei a far prendere al concilio le strade, spesso tortuose, che conosciamo. Non che non l'abbian tentato, ma le cause sono molteplici, e di provenienza più interna che esterna alla Chiesa eran le spinte. Non addossiamo agli ebrei anche colpe che non hanno. Comunque, in internet ti consiglio di leggere il saggio di mons. Gherardini, forse l'ultimo esponente della gloriosa scuola teologica romana: Sugli Ebrei, così serenamente.  
    Non credere, infine ch'io non capisca la tua situazione e la situazione di tanti altri giovani cresciuti in epoca post-conciliare già avanzata. Ma dei buoni sacerdoti si trovavano ieri e si trovan oggi. E la circostanza che tanti giovani cerchino come punto di riferimento il Rito Antico della S. Messa, come espressione totale della nostra Fede, è un segno che la rinascita è iniziata. Ma la rinascita non può avvenire nel veleno, nel rancore, nell'invettiva, nella  condanna generalizzata. E' questo che m'inquieta, m'amareggia: veder tralignar le buone intenzioni. Eppure io non son certo molto tenero con gli orientamenti e le stesse persone che dovrebbero guidarci e non ci guidano o causano i nostri sbandamenti.  
    Allora, ti dico, sforziamoci di amar il più possibile la Chiesa, preghiamo per la Gerarchia ed in primis per il Papa. Parliamo quando è il momento di parlare, denunciamo quel che non va ed anche chi non va, compiamo prima di tutto il nostro dovere, e cerchiamo di vivere la nostra fede nella fiducia che non Satana la guida: Satana la scuote, sì, ma Pietro, nonostante ondeggiamenti più o meno frequenti, saprà raddrizzar la rotta perché così è stato promesso. Che avvenga domani o doman l'altro non possiamo saperlo. I piani di Dio li conosce solo Lui. 
    </span>

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  97. <span>Zia Rina (ho una cugina con tal nome), qui nessuno è un sapiente, o almeno io non lo sono, sono uno come te e tanti altri, semplicemente ognuno di noi ha la sua storia e la sua esperienza. Ciò che tu lamenti tanti amici ed io  l'abbiam vissuto sulla nostra pelle. Non veniamo da Marte, ma dall'interno della Chiesa in cui eravamo ed in cui siamo e vogliamo rimanere.  
    Conosco bene le difficoltà che incontra l'applicazione del Motu Proprio, come ho vissuto le difficoltà dell'applicazione degl'indulti. Proprio qui, dove son ora sino a fine agosto, in Lucchesia, con un amico abbiam combattuto battaglie epiche contro i vescovi che negavano l'indulto, anche sulla stampa, e contro qualche giornalista che sui fogli locali ridicolizzava in modo spregevole la S. Messa celebrata dai sacerdoti della S. Pio X che avevano aperto una cappella a Lucca.  
    Quel che dici sull'ignoranza in cui vengon tenuti i fedeli è vero. Era vero, e credo che sia vero ancor oggi, anche nelle scuole, quando, da preside, ero costretto ad andar per le classi per toccar con mano gl'insegnamenti dei prof. di religione, per cui m'attaccavo al telefono e, al responsabile della pastorale scolastica chiedevo di mandarmi professori cattolici, in caso contrario avrei invitato gli alunni a non avvalersi dello studio della religione.  
    Ognuno nel nostro ambiente porti quel che può portare, a cominciar dalla testimonianza di vita e di fede. Ciò ch'è costruito sulla sabbia, prima o poi crollerà.</span>

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  98. <span>Più che distrugger la Chiesa nascente, il comportamento di Pietro, a parer di Paolo, avrebbe creato sconcerto e perplessità tra i pagani convertiti che si sarebbero sentiti in qualche modo rifiutati da Pietro (qualcosa vi ricorda?) che pure come si legge in Atti, capp.10,11 e 15 ai gentili era aperto. Ma tutto si aggiustò non con l'invettiva, ma con la correzione fraterna. E nel concilio di Gerusalemme Pietro parlò per primo, e Paolo lo chiamerà sempre Cefa.</span>

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  99. <span></span>
    <span>Indietro si torna. Intanto il Papa è Papa in quanto vescovo di Roma, successore di Pietro. Dunque il Papa si deve comportare come un vescovo, ma un vescovo particolare, il vescovo dell'Urbe che ha ereditato per volontà di Cristo il primato petrino. A questo vescovo devono obbedire tutti gli altri. 
    Certo, gli ultimi Papi han troppo caratterizzato con la loro personalità precedente l'elezione al pontificato la loro opera. Quando io spesso, e mi spiace ripetermi, scrivo che i Papi è bene che parlino da papi e non da dottori privati (da dr Ratzinger scrittore, ad es.) proprio questo problema voglio metter in risalto.</span>

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  100. Se peccati ci sono stati contro gli ebrei non sono stati della Chiesa, ma degli uomini di Chiesa. La Chiesa è santa.

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  101. Ma tu, Luisa, sai come mantenerti fedele ed offri la tua testimonianza che val più di cento prediche.

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  102. Terzo rigo: PAREZZANO, leggasi apprezzano.

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  103. Infatti nella storia ci sono stati Papi, che umanamente lasciavano desiderare, ma che quando parlavano da Papi rappresentavano a pieno il Cristo in terra. Oggi abbiamo Papi umanissimi, ma che parlano come Gandi e non come Cristo. L'autorità è stata messa da parte e non si sente più la voce di Gesù. Non solo la società ha eliminato Dio dal proprio pensiero, ha eliminato Gesù dalle proprie leggi, come se non dovesse esser Lui a regnare, ma anche "la Chiesa" l'ha zittito. Per quanto riguarda il libro di Razinger sulla vita di Gesù, è di un peso incredibile, l'ho regalato via quasi subito, molto meglio la Vita di Gesù del Riciotti o la Passione di Cristo di Luis della Palma. Almeno per me.

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