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venerdì 30 luglio 2010

Echi tridentini filatelici: S.M.O.M.

Notiziuola semplice, fresca, leggera per distrarci e prenderci una boccata d'aria fresca, in questa estate torrida, e sin troppo ricca di meste notizie.
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Riprendendo una notizia di qualche settimana fa, mostriamo questa bella serie di francobolli emessi per commemorare la chiusura dell'Anno Santo Sacerdotale.
La prima che Vi proponiamo è la serie Magistrale, quella cioè dell'Ordine di Malta, che, nella sua particolare veste di Ordine Religioso riconosciuto come Soggetto di Diritto internazionale, esercita pur con peculiari modalità e realizzazioni, i diritti di Sovranità (e pur senza il requisito della territoriale) tra cui quello di emettere propri francobolli (per le Poste Magistrali).
Scrive il competente Vaccarinews:

"A sorpresa, lo Smom supera il Vaticano: perché anche le Poste magistrali hanno voluto celebrare l' “Anno sacerdotale 2009-2010”, predisponendo una serie attesa il 31 maggio. Ventidue giorni prima, dunque, dell'analoga citazione varata sotto al Cupolone.
Se per quest'ultima ancora non si conoscono i dettagli, dall'Ordine melitense giungono -per quel di competenza- tutte le informazioni.
Tre gli esemplari predisposti, al costo di 85 centesimi, 1,50 e 2,20 euro, confezionati in fogli da dodici per complessive dodicimila serie.
Ancora una volta, nello scegliere i soggetti si è guardato al mondo dell'arte, nel caso specifico individuando una tela del XVIII secolo di cui non si conosce il nome dell'autore. Intitolata “San Nicola fanciullo vede Gesù nell'ostia”, è conservata a Tolentino (Macerata) presso la Basilica intitolata allo stesso santo. Si trova in uno degli armadi presenti nella sacrestia.
Le tre vignette si concentrano su altrettanti particolari dell'opera: l'apparizione di Cristo, san Nicola bambino, l'Elevazione.
Lo stesso giorno, il Sovrano militare arriverà con una seconda serie, questa intitolata “Maestri della pittura” (0,60, 1,40, 2,50 e foglietto con altri due esemplari, da 2,50 e 5,20 euro). "
Nostre riflessioni.
Quel che ci ha piacevolmente colpiti è il soggetto scelto dai Cavalieri di Malta che, con sublime effetto, si presta per celebrare l'anno dedicato alla santificazione dei sacerdoti.
La scena ritratta nel quadro sapientemente scelto per la ricorrenza è uno straordinario compendio di dottrina e di teologia cattoliche. (e forse per questo, ahinoi, relegato in un armadio di una sagrestia della basilica di S. Nicola, a Tolentino).
Esso presenta elementi gli uni strettamente correlati con gli altri. All'epoca della realizzazione dell'opera i paricolari del dipinto essi non erano certo destinati suscitare commozione o riflessione (se non per l'evento miracoloso vissuto dal giovane S.Nicola) ma caso mai a ricordare alcuni dogmi ben noti a tutti!
Ai nostri giorni, invece, la riproposizione di questo bel soggetto, offre lo spunto per ripresentare quegli argomenti dogmatici che non si insegnano più, a detrimento delle nostre anime.
Così facendo, ogni busta affrancata dai bolli SMOM potrebbe diventare un'epitome del catechismo della Chiesa Cattolica:
1. S. Messa tridentina; 2. Celebrazione coram Deo; 3. presenza reale e sacramentale di Nostro Signore Gesù Cristo (tutto intero, sotto ogni specie) in Corpo, Sangue, Anima e Divinità nella Santissima Ostia al momento della transustanziazione; 4. valore sacrificale della celebrazione Eucaristica (anche e soprattutto); 5. stesso e identico Sacrificio (sebbene incruento) della medesima Vittima della Croce, durante la S. Messa, sull'altare, per mezzo del sacerdote, alter Christus; 6. abbondanza delle sante vocazioni sacerdotali e religiose susciate, ora come allora, dalla partecipazione alla S. Messa di San Pio V. 6. apprezzamento delle casule. Ci sia permessa qui una breve divagazione ad utilità di molti sacerdote e vescovi (a noi ben noti): si sappia che la predilizione dei c. d. tradizionalisti per la pianeta NON è dettata da vani sentimenti o da miseri archeologismi (ma da che pulpito!); anche ai "tradizionalisti" è ben noto, infatti, che la casula è più antica. Ma non è certo per gusto gerontofilo che essi preferiscono tout cour le pianete! E' una preferenza circostanziata. Sia chiaro una buona volta: in confronto alle casule moderne -squallidi paludamenti dalla foggia di miseri lenzuoli ellittici, spogli, di materiale acrilico, con buco in mezzo per la testa-, usate con tanta vanità (e pessimo gusto) dai preti moderni, son molto meglio le "vecchie" ma decorose e ornate care pianete, che, se trovate (perchè salvate dal furore degli anni 70) son recuperate dagli armadi polverosi delle sagrestie.
Certamente le pur vecchie pianete, magari rattoppate, ma ornate con croci e ben decorate, son più degne al culto di Dio di misere e anonime casule iridate!!
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FINE DELL'ECO TRIDENTINA
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Ci è venuto spontaneo condurre un confronto con i vallori bollati destinati alle Poste targate S.C.V.
Traiamo dal sito dello Stato della Città del Vaticano l'immagine della serie dei francobolli per la medesima riccorrenza. E presentiamo quanto scritto da Vaccari news.

"La prima e finora unica uscita del 2010 è stata registrata il 5 marzo. Per avere la seconda tranche, occorrerà attendere il 22 giugno. È il dettaglio principale definito in Vaticano, ma non l'unico.
Quattro le serie in calendario, tutte già inserite da tempo nella lista. Sono l'“Anno sacerdotale 2009-
2010”, così da ricordare il secolo e mezzo dalla morte del santo curato d'Ars, ossia Giovanni Maria Vianney; la tappa PostEurop, questa volta dedicata ai libri per bambini; gli omaggi al gesuita Matteo Ricci e al pittore Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, entrambi scomparsi quattro secoli fa.
Perlomeno le ultime tre voci saranno riprese da altre amministrazioni dell'area, sia pure senza alcun progetto condiviso: PostEurop da Italia (7 maggio) e San Marino (17 marzo), Matteo Ricci dallo Smom (20 aprile), Caravaggio ancora da Italia (16 luglio) e San Marino (giugno).
"
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Nostre riflessioni (?)
Che dire?
Come si può notare i soggetti scelti dagli uffici del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, non son parimenti ricchi e densi di riferimenti teologici. Eccezion fatta, naturalmente, per il riferimento al Buon Pastore che difende il proprio gregge dalle insidie dei lupi. E ce n'è tanto bisogno, eccome. Come ricordato anche dal neoeletto Benedetto XVI! E già è detto tutto!
(Apprendendo, però, le ultime notizie sui Vescovi nostrani e d'Oltralpe, potrebbe corrersi l'irriverente rischio di interpretare in chiave " ironica" la difesa dai lupi).
Si può trarre allora qualche utile riflessione dall'immagine dell'ottimo Santo Curato d'Ars? Il Santo protegge col suo manto una rappresentanza dei parroci, di cui è il celeste patrono... Ma qui si trova la nota amara: non si può non ricordare la "silurata" inflitta a S. Giovanni M. Vianney circa il suo patronato sui sacerdoti, bocciato a poche ore dalla proclamazione.
Ma passiamo oltre, altrimenti ci viene il magone misto a rabbia.
Guardiamo le altre figure: i sacerdoti. Essi son ritratti in atteggiamento orante, con il s. rosario in mano (sì sì c'è! piccolo e stilizzato ma si riesce a vedere!). Ottimo. Resta questo piccolo simbolo a ricordare il primo, vero e unico ministero dei sacerdoti: la preghiera. Meglio che niente!
Ma di altro che dire? Ah sì, i preti son raffigurati in talare e cotta... Coi mala tempora che corrono oggidì, prendiamo questo come un buon "segno dei tempi": oltretevere sarebbero stati capaci anche di ritrarli in clergyman, magari senza nemmeno colletto, o in camicioni hawaiani, secondo la moda di Evreux!Ma dopo tutto, oggigiorno si sa che -parafrasamdo p. Lombardi- "vi sono molte altre figure e modelli di abiti che possono essere indossati da coloro che svolgono altre forme di ministero sacerdotale".
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Lo S.C.V.: ma non dovrebbe essere "il più piccolo stato teocratico"?
Meno male che c'è lo S.M.O.M.: pur Sovrano non avrà un proprio territorio, un Regno, ma sicuramente ha più buon senso, più pietas, e sembra più attento al Regno dei Cieli.
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Fonte: vaticanstate.va e vaccari.it 1 e 2

9 commenti:

  1. Vuoi mettere un francobollo con l'immagine tradizionale piuttosto che questa:

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  2. Complimenti a colui che ha fatto questo bellissimo articolo, che riguarda pure la Basilica di San Nicola nella mia città.
    Pur avendo visto milioni di volte il quadro non sapevo ...
    Grazie !!!

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  3. Invito la Redazione a correggere l'evidente refuso al penultimo rigo del primo capoverso.

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  4. Succede. una correzione per favore all'ultimo rigo  del post Echi trid. Grazie per tutto. Specialmente per la bellissima lettera del Servo di Dio Thomas Tyn

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  5. Redazione di Messainlatino.it30 luglio 2010 alle ore 18:37

    Ho già inoltrato al redattore la segnalazione del refuso. Grazie a tutti.

    Lorenzo

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  6.  Anche negli spot televisivi per l'8 per mille i preti son in talare. Guarda caso.

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  7. Eh, caro Prof Pastorelli: pecunia non olet.

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  8. Lo SMOM...mah! C'è SMOM e SMOM: nei Paesi in cui il Cattolicesimo è insidiato dall'eresia protestante l'Ordine di Malta dimostra di essere molto legato alla Tradizione. Un classico esempio è quello dell'Inghilterra e dei Cavalieri inglesi: sono molto legati al londinese Brompton Oratory dove si celebra la S. Messa di sempre; il precedente Gran Maestro S.A.Em.ma Fra' Andrew Bertie (scozzese) era uno strenuo sostenitore della Messa Tridentina, ma a Roma non l'ha mai fatta celebrare, né al Palazzo Magistrale né in occasioni pubbliche dell'Ordine. Sembra che anche l'attuale Gran Maestro, S.A.Em.ma Fra' Matthew Festing (inglese) ami il Rito Antico, così come uno degli attuali Membri del Sovrano Consiglio (il governo dell'Ordine) S.E. Fra' Duncan Gallie (anch'egli inglese), il quale ha accompagnato il Gan Maestro in visita privata a Gricigliano lo scorso San Giuseppe, ma qui in Italia tutto ciò resta un fatto privato.
    Del resto, il Prelato dell'Ordine (S.E.Rev.ma l'Arcivescovo titolare di Zella Mons. Angelo Acerbi) è indubbiamente progressista e (con il suo dire a metà tra il soporifero e il salottiero, unito al suo fare da diplomatico della peggior specie) ha sempre stroncato ogni tentativo romano di celebrare Messe Tridentine con l'Ordine di Malta. Recentemente la Delegazione di Perugia ha assistito alla S.Messa celebrata dal locale Arcivescovo Metropolita, ma con poca convinzione e ancor meno entusiasmo. La sensibilità dei Cavalieri italiani (e, ancor peggio, della stragrande maggioranza dei Cappellani) su questi (e su altri) temi rasenta lo zero assoluto. Come al solito, l'Italia è il fanalino di coda!!!

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  9. Condivido. Ma a Brompton, m'è giunta voce, che c'è stata una visita apostolica inquisitoria. Che c'è di vero?

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