di Camillo Langone
"Albero che cade dàgli dàgli”, con questo detto popolare e insieme girardiano si può perfettamente circoscrivere l’attività di Vito Mancuso, tarlo della Chiesa cattolica. In un articolo apparso su Repubblica il noto filosofo animista chiede alla Sposa di Cristo di autodistruggersi e lo fa perché la vede debole e indifesa: fosse stata trionfante, avrebbe brigato per diventare cardinale e certo ci sarebbe riuscito, insinuante com’è. Stiamo vivendo un assalto al cristianesimo e sottolineo cristianesimo perché si attacca la Chiesa per negare Cristo, per liberarsi dei dieci comandamenti e pure dell’undicesimo (non c’è traccia di amore in un Mancuso che incoraggia le delazioni), per fare del Vangelo carta da cesso o da libero esame, la medesima cosa. La mia amica commercialista mi dice che i clienti disertano l’otto per mille, facciamoli morire di fame questi pedofili; i magistrati belgi profanano le cattedrali a colpi di martelli pneumatici; i tribunali americani vogliono portare il Papa alla sbarra. Che cosa sarà mai Mancuso di fronte a tutto ciò? Giusto la foglia intellettuale di fico degli ateisti che leggono Repubblica e che, immaginando la Chiesa come Umberto Eco e Dan Brown l’hanno immaginata per loro, fremono di sdegno quando leggono che Benedetto ha “pubblicamente umiliato il cardinale Schönborn” costringendolo “a una conciliazione forzata con il cardinal Sodano”.
Pensate un po’ quale tremenda tortura medievale ha dovuto subire il cardinale in carriera: chiedere scusa a un collega ultraottantenne e pensionato sul quale aveva pubblicamente gettato fango per la gioia dei giornalisti. Al lettore di Mancuso piace ignorare l’anarchia che regna nella Chiesa: i preti si vestono come gli pare e quindi da pastori protestanti (clergyman o peggio), sindacalisti Cisl o animatori di villaggi vacanze a basso costo, impipandosene degli infiniti richiami alla dignità dell’abito ecclesiastico prima wojtyliani ora ratzingeriani; la comunione nella gran maggioranza dei casi continua a essere data alla maniera luterana, ostia in mano, anche qui a dispetto dell’esempio petrino; i seminaristi anziché sui Padri si formano su Erri De Luca (pagina 171 di “Vita da preti” di Carlo Melina, Vallecchi); i vescovi calpestano l’Ordinamento del Messale Romano commissionando nuove chiese senza inginocchiatoi, senza crocefissi e con tabernacoli disassati o peggio nascosti; i frati ad Assisi negano l’esistenza del peccato originale (“la sola parte della teologia cristiana che possa davvero essere provata”) protetti dal lassismo o dalla complicità dei superiori.
Mancuso è rimasto sorpreso per la paterna correzione del Papa nei confronti di Schönborn, sono rimasto sorpreso anch’io, è proprio vero che la Chiesa è sorretta dallo Spirito Santo, altrimenti come potrebbe ottenere qualche minimo risultato un sant’uomo isolato in una curia di fatui, vanesi, ignoranti, rampichini, tifosi juventini, i soggetti meno mistici che si possano immaginare.
All’inizio ho usato l’aggettivo “girardiano” perché Vito Mancuso è una voce della folla in preda a “crisi mimetica”, la gigantesca intuizione di René Girard per descrivere il delirio di imitazione e invidia che periodicamente imbestia i pagani e non soltanto loro se ben due dei dieci comandamenti mosaici sono impegnati a contenere il desiderio: Non desiderare la roba d’altri, non desiderarne la donna. La cosiddetta pedofilia è il pretesto sollevato da plebi dedite alla pedofobia (contraccezione, selezione genetica, aborto) per distruggere la Chiesa la cui bellezza è uno scandalo, la cui origine divina suscita brama di saccheggio e stupro.
Le croci vengano abbattute, le campane tacciano, le cattedrali diventino musei e centri commerciali: qualcosa che dura da duemila anni risulta insopportabile a chi non riesce a camparne cento. La Chiesa è freno e quindi sembra ostacolo, opponendo la legge naturale alla tecnica cieca, incarnando il katechon (per dirla con san Paolo e Carl Schmitt) ovvero la diga che impedisce il dilagare dell’Apocalisse. Dice Emanuele Severino che “un tempo il precetto era: seguire la verità. Oggi non si crede più in essa, resta lo scontro fra le forze”. Quando Mancuso bombarda il magistero è per sostituirlo con la dittatura dei sondaggi, della finanza e dei laboratori scientifici. Quando parla utilizza il linguaggio del linciaggio, il lessico seriale della massa fanatizzata dai media, e non sa far altro che accusare e aizzare. Perché “Satana è l’altro nome della tendenza all’estremo”.
Fonte: Il Foglio, 1° luglio 2010, via Papa Ratzinger blog.
"Albero che cade dàgli dàgli”, con questo detto popolare e insieme girardiano si può perfettamente circoscrivere l’attività di Vito Mancuso, tarlo della Chiesa cattolica. In un articolo apparso su Repubblica il noto filosofo animista chiede alla Sposa di Cristo di autodistruggersi e lo fa perché la vede debole e indifesa: fosse stata trionfante, avrebbe brigato per diventare cardinale e certo ci sarebbe riuscito, insinuante com’è. Stiamo vivendo un assalto al cristianesimo e sottolineo cristianesimo perché si attacca la Chiesa per negare Cristo, per liberarsi dei dieci comandamenti e pure dell’undicesimo (non c’è traccia di amore in un Mancuso che incoraggia le delazioni), per fare del Vangelo carta da cesso o da libero esame, la medesima cosa. La mia amica commercialista mi dice che i clienti disertano l’otto per mille, facciamoli morire di fame questi pedofili; i magistrati belgi profanano le cattedrali a colpi di martelli pneumatici; i tribunali americani vogliono portare il Papa alla sbarra. Che cosa sarà mai Mancuso di fronte a tutto ciò? Giusto la foglia intellettuale di fico degli ateisti che leggono Repubblica e che, immaginando la Chiesa come Umberto Eco e Dan Brown l’hanno immaginata per loro, fremono di sdegno quando leggono che Benedetto ha “pubblicamente umiliato il cardinale Schönborn” costringendolo “a una conciliazione forzata con il cardinal Sodano”.
Pensate un po’ quale tremenda tortura medievale ha dovuto subire il cardinale in carriera: chiedere scusa a un collega ultraottantenne e pensionato sul quale aveva pubblicamente gettato fango per la gioia dei giornalisti. Al lettore di Mancuso piace ignorare l’anarchia che regna nella Chiesa: i preti si vestono come gli pare e quindi da pastori protestanti (clergyman o peggio), sindacalisti Cisl o animatori di villaggi vacanze a basso costo, impipandosene degli infiniti richiami alla dignità dell’abito ecclesiastico prima wojtyliani ora ratzingeriani; la comunione nella gran maggioranza dei casi continua a essere data alla maniera luterana, ostia in mano, anche qui a dispetto dell’esempio petrino; i seminaristi anziché sui Padri si formano su Erri De Luca (pagina 171 di “Vita da preti” di Carlo Melina, Vallecchi); i vescovi calpestano l’Ordinamento del Messale Romano commissionando nuove chiese senza inginocchiatoi, senza crocefissi e con tabernacoli disassati o peggio nascosti; i frati ad Assisi negano l’esistenza del peccato originale (“la sola parte della teologia cristiana che possa davvero essere provata”) protetti dal lassismo o dalla complicità dei superiori.
Mancuso è rimasto sorpreso per la paterna correzione del Papa nei confronti di Schönborn, sono rimasto sorpreso anch’io, è proprio vero che la Chiesa è sorretta dallo Spirito Santo, altrimenti come potrebbe ottenere qualche minimo risultato un sant’uomo isolato in una curia di fatui, vanesi, ignoranti, rampichini, tifosi juventini, i soggetti meno mistici che si possano immaginare.
All’inizio ho usato l’aggettivo “girardiano” perché Vito Mancuso è una voce della folla in preda a “crisi mimetica”, la gigantesca intuizione di René Girard per descrivere il delirio di imitazione e invidia che periodicamente imbestia i pagani e non soltanto loro se ben due dei dieci comandamenti mosaici sono impegnati a contenere il desiderio: Non desiderare la roba d’altri, non desiderarne la donna. La cosiddetta pedofilia è il pretesto sollevato da plebi dedite alla pedofobia (contraccezione, selezione genetica, aborto) per distruggere la Chiesa la cui bellezza è uno scandalo, la cui origine divina suscita brama di saccheggio e stupro.
Le croci vengano abbattute, le campane tacciano, le cattedrali diventino musei e centri commerciali: qualcosa che dura da duemila anni risulta insopportabile a chi non riesce a camparne cento. La Chiesa è freno e quindi sembra ostacolo, opponendo la legge naturale alla tecnica cieca, incarnando il katechon (per dirla con san Paolo e Carl Schmitt) ovvero la diga che impedisce il dilagare dell’Apocalisse. Dice Emanuele Severino che “un tempo il precetto era: seguire la verità. Oggi non si crede più in essa, resta lo scontro fra le forze”. Quando Mancuso bombarda il magistero è per sostituirlo con la dittatura dei sondaggi, della finanza e dei laboratori scientifici. Quando parla utilizza il linguaggio del linciaggio, il lessico seriale della massa fanatizzata dai media, e non sa far altro che accusare e aizzare. Perché “Satana è l’altro nome della tendenza all’estremo”.
Fonte: Il Foglio, 1° luglio 2010, via Papa Ratzinger blog.
Cento di articoli cosi!
RispondiEliminaUno degli articoli più godibili, anche stilisticamente, che su questo particolare registro io abbia mai letto! Un vero spasso (ovviamente per la forma, poiché le amare verità contenute muovono un riso, appunto, amaro).
RispondiEliminaI riferimenti alla porpora che "certamente" avrebbe avuto il nostro filosofo/teologo animista, all'undicesimo comandamento, alla "curia di fatui, vanesi, ignoranti, rampichini, tifosi juventini" sono esilaranti... la realtà descritta, ahimé, lo è molto meno.
Di Vito Mancuso si è opportunamente occupato anche il blog di Rai Vaticano, un intervento da leggere (...come la Pascendi!):
http://raivaticano.blog.rai.it/2010/06/30/vito-mancuso-e-la-pascendi-non-sara-forse-il-caso-di-rileggerla/
Buon pezzo, che parla di malattie antiche. Chi si ricorda quel barbone di Quinzio? Unico appunto: Severino dice che Nietzsche dice. Ma va bene lo stesso.
RispondiEliminaAggiungi anche i saraceni vannno sul palio di Siena. Madonna in un angolino.
RispondiEliminaTutta la questione intorno a questo Palio meriterebbe una riflessione... qualcuno della Redazione se ne è interessato?
RispondiEliminaUna nave alla deriva, papa timoniere(nocchiero) con equipaggio in ammutinamento annoso. Il peccato originale no, il magistero no, la risurrezione della carne no, l'anima nn esiste, la transignificazione eucaristica, l'antropocentrismo, la relativizzazione della verità,in forse la divinità di Cristo, esegesi selvaggia, no al primato petrino, donne preti , preti sposati, vescovi pedofili e liturgia sempre più taroccata. A quando il Giudizio?
RispondiEliminaE' inutile che il blog raivaticano si occupi negativamente di Mancuso, se poi la S. Sede tace, o mormora senza prender la decisione che tutti aspettiamo conro di lui e tutti i suoi amici e seguaci anche cardinali per quanto morenti. Sarebbe, questo sì, un segnale forte. Altro che qualche spostamento e sostituzione di cardinali e vescovi con promozioni invece che con ritiri in monasteri di clausura.
RispondiEliminaA cosa/quale episodio si riferisce il Langone quando scrive che: <span>i frati ad Assisi negano l’esistenza del peccato originale (“la sola parte della teologia cristiana che possa davvero essere provata”) protetti dal lassismo o dalla complicità dei superiori</span>.
RispondiEliminaLa cosa - messa così - è inquietante e mi interessa conoscerne il contesto. Grazie!
<span>A cosa/quale episodio si riferisce il Langone quando scrive che: <span>i frati ad Assisi negano l’esistenza del peccato originale (“la sola parte della teologia cristiana che possa davvero essere provata”), protetti dal lassismo o dalla complicità dei superiori</span>.
RispondiEliminaLa cosa - messa così - è inquietante e mi interessa conoscerne il contesto. Grazie!</span>
http://www.antoniosocci.com/2010/07/la-madre-di-dio-e-il-palio-di-siena/
RispondiEliminahttp://www.antoniosocci.com/2010/07/la-madre-di-dio-e-il-palio-di-siena/
RispondiEliminaStanno preparando il terreno per l'affondo finale, secondo la procedura della c.d. "carachter assassination" (La Chiesa cattolica, il Capo visibile e il capo invisibile, entrambi odiatissimi perchè non benedicono i festini a base di sesso e coca, e l'uccisione preventiva dei fanciulli) ben nota alla stampa.
RispondiEliminaFdS
Se ne è occupato Cantuale, con un post favorevole al palio in questione: http://feedproxy.google.com/~r/CantualeAntonianum/~3/4OObRovA9Zc/il-palio-dipinto-da-ali-hassoun-non.html
RispondiEliminac'è da pregare anche che non si avveri (tra le tante profezie inquietanti ) il presagio di S. Pio X,
RispondiEliminariportato da tanti siti, dove si riferisce circa
<span>"una visione che sembra abbia avuto Pio X, (</span><span>riportata da Stephen Skinner nel suo Millenium Prophecies).</span><span> Nel 1909, nel corso di un’udienza, Pio X cadde improvvisamente in uno stato molto simile alla trance. Ridestandosi da questo stato disse profondamente turbato: "Ciò che ho veduto è terribile! Sarò io o un mio successore? Ho visto il Papa fuggire dal Vaticano camminando tra i cadaveri dei suoi preti. Si rifugerà da qualche parte, in incognito, e dopo una breve pausa morrà di morte violenta".</span>
Questo presagio concorda con la visione dei pastorelli di Fatima, nella parte del 3. segreto che fu svelata dal Vaticano nell'anno 2000 con quel racconto:
"Un Vescovo vestito di Bianco: <span><span>dissero i pastorelli</span></span> "abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre ". [furono visti da loro] vari altri Vescovi , Sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c'era una grande Croce di tronchi grezzi come se fosse sughero con la corteccia.<span> Il Santo Padre </span>, prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in rovina e mezzo tremulo con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce <span>venne ucciso da un gruppo </span><span>di</span><span> soldat</span>i che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i Vescovi Sacerdoti, religiosi e religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della Croce c'erano due Angeli ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio."
a Tuy- 3- 1 - 1944 (scritto a mano da suor Lucia).
Preghiamo che Dio allontani da noi questa sciagura, che trova i suoi prodromi nei feroci attacchi alla Chiesa dai nemici esterni e nelle sataniche ribellioni all'interno, che trovano largo seguito, dato che il Papa di continuo propone con belle parole e toni miti i giusti indirizzi, ma gran parte del clero fa il comodo suo, e molti lupi nell'ombra lo detestano cordialmente, tramano contro di lui ostacolando quasi tutte le sue iniziative , soprattutto il MP e tutto ciò che dovrebbe raddrizzare la rotta, .....e aspettando con ansia che scompaia dalla scena (terrena ed ecclesiale ) !
<span>c'è da pregare anche che non si avveri (tra le tante profezie inquietanti ) il presagio di S. Pio X,
RispondiEliminariportato da tanti siti, dove si riferisce circa
<span>"una visione che sembra abbia avuto Pio X, (</span><span>riportata da Stephen Skinner nel suo Millenium Prophecies).</span><span> Nel 1909, nel corso di un’udienza, Pio X cadde improvvisamente in uno stato molto simile alla trance. Ridestandosi da questo stato disse profondamente turbato: "Ciò che ho veduto è terribile! Sarò io o un mio successore? Ho visto il Papa fuggire dal Vaticano camminando tra i cadaveri dei suoi preti. Si rifugerà da qualche parte, in incognito, e dopo una breve pausa morrà di morte violenta".</span>
Questo presagio concorda con la visione dei pastorelli di Fatima, nella parte del 3. segreto che fu svelata dal Vaticano nell'anno 2000 con quel racconto:
"Un Vescovo vestito di Bianco:<span> </span><span><span>[dissero i pastorelli] </span></span>"abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre ". [furono visti da loro] vari altri Vescovi , Sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c'era una grande Croce di tronchi grezzi come se fosse sughero con la corteccia.<span> Il Santo Padre </span>, prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in rovina e mezzo tremulo con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce<span>venne ucciso da un gruppo </span><span>di</span><span> soldat</span>i che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i Vescovi Sacerdoti, religiosi e religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della Croce c'erano due Angeli ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio."
a Tuy- 3- 1 - 1944 (scritto a mano da suor Lucia).
Preghiamo che Dio allontani da noi questa sciagura, che trova i suoi prodromi nei feroci attacchi alla Chiesa dai nemici esterni e nelle sataniche ribellioni all'interno, che trovano largo seguito, dato che il Papa di continuo propone con belle parole e toni miti i giusti indirizzi, ma gran parte del clero fa il comodo suo, e molti lupi nell'ombra lo detestano cordialmente, tramano contro di lui ostacolando quasi tutte le sue iniziative , soprattutto il MP e tutto ciò che dovrebbe raddrizzare la rotta, .....e aspettando con ansia che scompaia dalla scena (terrena ed ecclesiale ) !</span>
<span>c'è da pregare anche che non si avveri (tra le tante profezie inquietanti ) il presagio di S. Pio X,
RispondiEliminariportato da tanti siti, dove si riferisce circa
<span>"una visione che sembra abbia avuto Pio X,</span> (riportata da Stephen Skinner nel suo Millenium Prophecies). <span>Nel 1909, nel corso di un’udienza</span>, Pio X cadde improvvisamente in uno stato molto simile alla trance. Ridestandosi da questo stato disse profondamente turbato: "Ciò che ho veduto è terribile!<span> Sarò io o un mio successore? Ho visto il Papa fuggire dal Vaticano camminando tra i cadaveri dei suoi preti. </span>Si rifugerà da qualche parte, in incognito, e dopo una breve pausa morrà di morte violenta".
Questo presagio concorda con la visione dei pastorelli di Fatima, nella parte del 3. segreto che fu svelata dal Vaticano nell'anno 2000 con quel racconto:
"Un Vescovo vestito di Bianco:<span> </span><span><span>[dissero i pastorelli] </span></span>"abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre ". [furono visti da loro] vari altri Vescovi , Sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c'era una grande Croce di tronchi grezzi come se fosse sughero con la corteccia.<span> Il Santo Padre </span>, prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in rovina e mezzo tremulo con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce <span>venne ucciso da un gruppo </span><span>di</span><span> soldat</span>i che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i Vescovi Sacerdoti, religiosi e religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della Croce c'erano due Angeli ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio."
a Tuy- 3- 1 - 1944 (scritto a mano da suor Lucia).
Preghiamo che Dio allontani da noi questa sciagura, che trova i suoi prodromi nei feroci attacchi alla Chiesa dai nemici esterni e nelle sataniche ribellioni all'interno, che trovano largo seguito, dato che il Papa di continuo propone con belle parole e toni miti i giusti indirizzi, ma gran parte del clero fa il comodo suo, e molti lupi nell'ombra lo detestano cordialmente, tramano contro di lui ostacolando quasi tutte le sue iniziative , soprattutto il MP e tutto ciò che dovrebbe raddrizzare la rotta, .....e aspettando con ansia che scompaia dalla scena (terrena ed ecclesiale ) !</span>
<p><span><span><span>Ma il nostro Vito Mancuso – che, con il pretesto della questione Sodano-Schoenborn, dalle colonne (infami) di Repubblica, ha innescato, ‛more solito’, una critica totale alla Chiesa-istituzione e, naturalmente, al Pontefice regnante –<span> </span>pensa realmente che se B-XVI fosse davvero il grande inquisitore, il castigatore (eh magari!) che mette a tacere chiunque osi esprimere dissenso, potrebbe ancora starnazzare le proprie eresie liberamente continuando ad albergare sotto la comoda etichetta di “teologo cattolico”? </span></span></span>
RispondiElimina</p><p><span><span><span>Mi sembra che il nostro Vito Manc’uso della logica sappia fare…</span></span></span></p>
Strano che non sia ancora saltato fuori l'imbecille di turno a dire che questo articolo non può essere veramente cattolico perché pubblicato in un quotidiano diretto da un ateo, per di più vicino a Berlusconi e vaneggiare su fantomatiche strategia degli atei contro la Tradizione dando spazio ad autori vicino a Essa.
RispondiEliminaHo atteso qualche giorno prima di commentare Cantuale che non mi trovava assolutamente d'accordo.
RispondiEliminaVi segnalo la posizione del Vescovo di Siena, arrivata un po' in ritardo, ma finalmente rispondente ad una analisi VERA del Palio.
Non è fingendo che i simboli non abbiano significato che si opera l'integrazione con i musulmani. La Madonna è Madre di Dio, e non un soggetto artistico qualunque.
http://www.asca.it/news-PALIO_SIENA__ARCIVESCOVO__DRAPPELLONE_HASSOUN_NON_RAPPRESENTA_MADONNA-929152-ORA-.html