per il rinnovamento liturgico della Chiesa, nel solco della Tradizione - a.D. 2008 . - “Multa renascentur quae iam cecidere”
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sabato 1 maggio 2010
Festa di San Pio V
Mercoledì 5 maggio 2010 alle ore 15,30 nella festa liturgica di San Pio V papa, nella Patriarcale Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma, all'Altare della Cappella dedicata alla SS. Madre di Dio "Salus Populi Romani", verrà celebrata la S. Messa nell'Usus Antiquior del Rito Romano, in unione alla preghiera corale di tutti i fedeli Cattolici per il SOMMO PONTEFICE PAPA BENEDETTO XVI, Vicario di Cristo, Servo dei Servi di Dio e per la Chiesa Universale.
Celebrante: P. Vincenzo M. Nuara O.P., presidente onorario dell'Associazione "Giovani e Tradizione".
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salve mi chiamo fabio vi chiedo scusa volevo porvi alcune domande sulla messa in latino e vi chiedo ma il fedele può seguire la messa con delle traduzioni in italiano per conoscere le letture e se la messa fosse rimasta come era con il rito antico ma solamente tradotta nelle varie lingue vi sareste opposti oppure no ? vi ringrazio e mi scuso di nuovo, potete rispondermi ,grazie
RispondiEliminaCaro Fabio, esistono i messalini con la traduzione a fronte per seguire la messa. Ne trovi uno pubblicizzato proprio su questo sito.
RispondiEliminaPer quanto riguarda l'altra domanda, io ti dico che personalmente mi sarei opposto in quanto l'unità della Chiesa si manifesta meglio con l'unità dell lingua.
Caro fratello fabio, come sai la Mess dopo il concilio era esattamente come la descrivi. Nel 1965 nelle varie lingue uscirono dei messali che contenevano la Messa del 1962, con qualche ritocco rituale, in latino e in traduzione approvata per la liturgia. Da quello che so, anche il buon mons. Lefebvre, con qualche dispiacere, aveva comunque accettato questa sistemazione. Che era d'altronde in piena rispondenza con le richieste di Sacrosanctum Concilium. Poi però vennero le novità del 1969, e la storia cambiò. Io lo dico sempre: bisogna tornare a studiare la prima riforma, quella del 1965...
RispondiElimina15 e 30, che comodo orario.....
RispondiEliminasalve sono sempre fabio vi posso chiedere perchè tanta diffidenza verso di voi perchè molti vescovi hanno ostlità verso la messa di sempre e perchè nella chiesa cattolica ci sono riti tanti diversi come quello orientale o caldeo e non ci può essere di rito latino e questa commissione ecclesia dei perchè ci impiega tanto
RispondiEliminaLa Messa del 1962 è irrimediabilmente corrotta dallo spirito modernista di Bugnini. Si legga lo studio del Carusi, per rendersi conto di come la liturgia abbia subito già con la riforma della settimana santa, le spinte disgregatrici ed eretiche condannate da Mediator Dei. Sacrosanctum Concilium dice e non dice, ma se si ha un briciolo di onestà, non si può pretendere che l'optimum liturgico sia una Messa pasticciata da persone che avevano l'intenzione di distruggere il culto sacrificale, per favorire una ecclesiologia non più cattolica, basata sul concetto di "cena pasquale-lode", giudaico-protestante.
RispondiEliminaIl rito del 1965 è una via di mezzo tra la verità e l'errore, così come il rito del 1962 (così fortemente difeso ed osannato). Ed è bene precisare che ciò che è "mezzo vero", non è vero, ma è falso.
Caro Fabio, la Messa di sempre mette al centro il Sacrificio di Nostro Signore che per molti Vescovi così come per satana è intollerabile. Non ho capito la domanda sull'Ecclesia Dei. Ci impiega tanto a fare cosa?
RispondiEliminasalve la domanda riguardo all ecclesia dei riguarda a quando la piena unità fra tradizionalisti e la chiesa cattolica ,che riguarda il concilio vaticano secondo e mi sembra anche un accettazione da parte della fraternità
RispondiEliminaLa Fraternità fa già parte della Chiesa Cattolica in quanto non se ne è mai voluta separare. La Fraternità accetta il Concilio in alcune sue parti e lo rigetta in altre. La "riconciliazione" avverrà nel momento in cui Roma accetterà che alcune parti del CVII sono in contrasto con la Tradizione.
RispondiEliminace ne fossero!
RispondiElimina> 5 MAGGIO
RispondiElimina>
> SAN PIO V, PAPA E CONFESSORE
Che, quando la presente crisi sarà finita, ne sono più certo, la sua
ricorrenza, cioè la festa di oggi, sarà proclamata Doppio Maggiore di Prima
Classe con ottava privilegiata. Per capirci, di dignità, rilievo e forza
liturgico-spirituale uguale all'Epifania nel rito ambrosiano (o, se
preferite, ma è lo stesso, seconda solo a Pasqua in quello romano)
DIO ci benedica
vostro
UomochenonfuMAI