Quando i preti cattolici arrivano a non capire nemmeno più che cosa sono e che ci stanno a fare, se non per intortare ogni domenica gl'intorpiditi fedeli malcapitati.
Il presepe con moschea e sure coraniche di
per il rinnovamento liturgico della Chiesa, nel solco della Tradizione - a.D. 2008 . - “Multa renascentur quae iam cecidere”
Per tramite del suo segretario diacono Ambrogio Fidato, abbiamo ricevuto la seguente informazione ex Aedibus da S.E.R. Mons. Eleuterio Fave...
<span>"E con qual diritto modernisti negheranno la verità ad una esperienza affermata da un islamita? con qual diritto rivendicheranno esperienze vere pei soli cattolici? <span>Ed infatti i modernisti non negano, concedono anzi, altri velatamente altri apertissimamente, che tutte le religioni son vere</span>. E che non possano sentire altrimenti, è cosa manifesta. Imperocché per qual capo, secondo i loro placiti, potrebbe mai ad una religione, qual che si voglia, attribuirsi la falsità?"</span>
RispondiEliminaSan Pio X - "Pascendi Dominici Gregis" - 1907
sono foto che si commentano da sole. Siamo alla frutta, ma perchè non interviene nessuno?
RispondiEliminaIl pensiero che mi viene in mente è questo: siamo al sincretismo religioso da una parte e dall'altra il potere (non l'autorità che è ben altra cosa) del Clero che si rafforza, ossia: il sacerdote diventa il sacerdote per chiunque, il fedele SENZA NECESSARIAMENTE convertirsi a Cristo(=Chiesa), basta magari ASSOCIARLO alla fede personale, farà parte di un gregge MISTO dove ognuno potrà conservare i propri dogmi.....l'Eucarestia nella Messa farà da catalizzatore per il sincretismo religioso... non c'era infatti anche la discussione del PER TUTTI invece della frase PER MOLTI a riguardo di chi può ricevere o meno l'Eucarestia ?
RispondiEliminaHa ragione Caterina. Io, però, chiamerei tutto questo Apostasia! Tutto ruota intorno a tale problema. Ecco perchè trovo urgente e necessario tornare al Sillabo di Pio IX, senza essere accusato di fascismo. Quanti cattolici adulti ci sono in giro! Ma avranno capito che se non ci faremo bambini non entreremo nel Regno? Testimoniare Cristo al costo di essere derisi o peggio, questo dobbiamo e possiamo fare. Il di più sappiamo da chi viene.
RispondiEliminaSe il Papa tornasse al Sillabo, il giorno dopo sarebbe attaccato e ridicolizzato da tutto il mondo (cattolico e non cattolico). L'unica strada è quella già scelta: motu proprio e "prudentissima" sterzata, con la stessa tecnica usata dai modernisti che trasformarono il CVII in un happening nel giro di qualche anno. Se si accelerasse, si provocherebbe uno scisma, con un piccolo particolare: che ora la Chiesa è occupata (dal Vaticano alle parocchie) dai modernisti. E dovremmo, paradossalmente andarcene noi, lasciandola in mano ai protestanti di fatto (intendo i "cattolici adulti"). Purtroppo non ci sono scorciatoie. Bisogna avere pazienza. E fiducia.
RispondiElimina<span>egr. sarracino, concordo solo in parte. La sua prospettiva è lucida e molto plausibile (nel rischio di scisma): è l'amara realtà, ma non vedo la somiglianza tra la strategia soft usata dal Papa e la bieca imposizione delle falsificazioni conciliari da parte del Potere oggi dominante....tutt'altra "mano" è stata (ed è...) usata al timone della barca!
RispondiEliminaovvero:
<span>contro la forza la ragion non vale</span> !</span>
è necessario che la strada di sterzata prudente scelta dal Papa attuale sia continuata con tenacia e perseveranza dai suoi successori, prevedibilmente per vari decenni, se tutto va bene, senza farsi scoraggiare dalle ribellioni che si ripeteranno...
RispondiEliminaAlla frutta?!?
RispondiEliminaDirei all'ammazzacaffe'!!! :(
<span> perchè non interviene nessuno?</span>
RispondiEliminabella domanda, che si ripete all'infinito...
per quanto tempo e per quante consimili "parate"
Roma starà solo a guardare ?
*DONT_KNOW*
Dunque, non si danno sterzate più consistenti per paura di uno scisma? Affermare o riaffermare la Verità, non solo con qualche documento ma anche negli atti - governo della Chiesa - e pretendere la reale comunione di fede e di governo, porta allo scisma? Allora vuol dire che non c'è comunione, non c'è unità nell'essenziale: lo scisma c'è già. Si preferisce non vederlo o non renderlo (più) evidente da parte della Suprema Autorità? Questa preferisce che le anime vengano ingannate e che continuino ad essere ingannate sperando in un futuro migliore? Mah! Io credo che ben meditati atti coraggiosi troverebbero appoggio nei veri cattolici e sarebbero guidati al successo da Nostro Signore e dall'Auxilum cristianorum.
RispondiElimina<span>...e questo sarebbe uno dei tanti bei frutti del Concilio, laddove si proclamò la pari dignità e rispettabilità di tutte le religioni (correggetemi se sbaglio....) ?
RispondiElimina<span><span><span>...è da allora, da quando noi bambini sentimmo quella nuova fascinosa parola: ecumenico, foriera di inaudite novità inclusive di tutto e di più....all'insegna di una vera fratellanza universale, di un abbattimento di tutte le barriere ! ci pareva sorto radioso all'orizzonte del millennio venturo il vero MONDO NUOVO, la vera età dell'oro sognata dagli antichi popoli mitizzanti, </span></span></span>
<span><span><span>...un'era felice che -evidentemente- il Cristianesimo non-ecumenico fino al 1960 non aveva saputo regalare all'umanità...</span></span></span>
<span><span><span> ...è da allora dunque che aspetto di vedere i mitici "buoni frutti" del Concilio 21.mo detto "ecumenico" (la nostra maestra, affascinata dall'evento, non sapeva spiegarcelo, questo aggettivo...sembrò voler dire, a tentoni: "tutti accolti con amoredentro la Chiesa che APRE le sue porte di salvezza a tutti, senza più fare distinzioni di fede o credenza...ma i ricordi sfumano in un sogno lontanto di abbraccio mondiale mai visto, ancora di là da venire, come tutte le UTOPIE, illusioni di tutte le filosofie umane PSEUDO-SALVATRICI, antiche e moderne ! )</span></span></span>
:(
<span><span><span>...e da tempo ho chiesto, in varie sedi di dibattito che si facesse un breve (o lungo?) elenco di tali bei frutti, ma non ho mai ricevuto risposta alcuna....
</span></span></span></span>
<span><span>e anche qui, di fronte all'attuazione della consueta strategia del</span>
RispondiElimina<span>"non alzare la voce per non urtare troppo i (già ) ribelli"...</span>
<span>dopo che si è detto in lungo e in largo (pensando di rassicurare i deboli e i forti) che nella Chiesa c'è posto per tutti, lasciando intendere anche per </span>
<span>ERRORE ACCANTO A VERITA' CON PARI DIGNITA' ecc...</span>
<span>mi tocca constatare il solito esito -scontato- del tanto proclamato e perseguito
"et-et", che si traduce solo in un relativismo pernicioso che soffoca la Verità!
Ricordo di nuovo a tutti </span>
<span>(per contrastare l'azione tenace con cui il Potere effettivo spande sulle masse a-critiche di continuo lo spray narcotizzante dell'OBLIO DI TUTTE LE VERITA' DI FEDE CATTOLICA)</span>
<span>quella dichiarazione del Papa San Felice III (483-492 d.C.):
"Non opporsi ad un errore
vuol dire approvarlo.
Non difendere la Verità
vuol dire sopprimerla."
(oggi purtroppo questo criterio di giudizio e discernimento tra vero e falso, usato fino a 48 anni fa da parte delle autorità ecclesiastiche al buon fine di ORIENTARE il gregge, non è più di moda....)</span></span>
<span>...sarebbe attaccato e ridicolizzato...</span>
RispondiElimina? ! ?
ed è giusto secondo voi che il Papa abbia paura di essere <span>attaccato e ridicolizzato ?...</span>
Non deve forse egli testimoniare la Verità e la volontà di Cristo davanti a tutto il mondo, proprio forte
nel Nome di Colui che ha detto ai suoi amici:
"Ecco, verrà l’ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto proprio e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me. Vi ho detto queste cose perché abbiate pace in me.
Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo!”. (Gv 16,29-33)
Di chi o che cosa il Papa dovrebbe aver paura, se il Signore, che ha vinto il mondo, è alla sua destra ?
...e se lui ha paura, come faremo noi ad avere coraggio ??
Non facciamo confusione "ecumenico" non significa "interreligioso":
RispondiEliminaUn concilio è una riunione di vescovi, locali o internazionali. Un concilio per essere definito "ecumenico" secondo i padri conciliari del secondo concilio di Nicea deve avere le seguenti caratteristiche:
deve avere il papa come collaboratore, o direttamente, tramite la sua presenza, od anche indirettamente, tramite dei rappresentanti, o legati papali; inoltre devono essere presenti i rappresentanti di tutti i Patriarchi della cristianità; deve essere accettato dagli altri Patriarchi della Chiesa, cioè, oltre che da quello di Roma, dai Patriarchi di <span>Costantinopoli</span>, <span>Antiochia</span>, <span>Gerusalemme</span> e <span>Alessandria</span>; deve essere recepito dai fedeli, dalla base; e soprattutto deve essere coerente con i precedenti concili ecumenici, porsi cioè in linea di continuità teologica, morale e disciplinare.
Da quest'ultimo punto bisognerebbe partire nel criticare l'ecumenicità del concilio vaticano II, non assemblando vocaboli secondo i desideri dei modernisti.
concordo: magari si cominciasse a fare chiarezza, su tutto. Infatti sta accadendo da tempo, nella confusione generale, che gli equivoci si sostengono a vicenda.....
RispondiEliminaSta di fatto, che nella coscienza del cattolico mediamente "ignorante" (come me), il CVII, per chi non lo conosce o lo ricorda (pochissimo), è servito, tra le altre aperture, anche ad aprire il mondo cattolico alla comprensione e accettazione delle diverse religioni, così come sono, tralasciando ogni intento e impegno apostolico, per timore di essere invadenti, o irrispettosi: meglio mettere da parte il fatto di essere cattolici, quando ci riuniamo in preghiera con tanti diversamente-credenti...
Magari qualcuno cominciasse a fare chiarezza sull'identità cattolica (per es. come nella foto sopra si chiarisce bene che cos'è un Presepe e che cos'è la fratellanza religiosa.....) !
:(
o si piange, o si sputa, o tutte e due insieme.
RispondiEliminaCome avrei voglia di leggere qualcosa di diverso
<span>Scusi, il mio italioano è cattivissimo, pero io penso che Talleyrand era vescovo di Autun et no di Arras</span>
RispondiEliminapane al pane sei un mito, le parole di papa Felice III sono straordinarie. peccato che l'orizzonte attuale dei successori di Pietro, mi pare che non vada oltre giovanni XXIII, prima.....il nulla. Invece quanta saggezza nelle parole di questo lontano Romano Pontefice. Se solo l'attuale successore di Pietro offrisse un pò più di attenziaone ai suoi lontani predecessori piuttosto che concentrarsi così tanto, per me oltre misura, sui suoi più recenti predecessori primo fra tutti l'un pò ingombrante santo subito.
RispondiEliminacaro che im...
RispondiEliminama che im-porta mai a te e a che ti può servire ciò che di triste o spiacevole si dice da queste parti ?
penso che potresti meglio allietare i tuoi occhi e la tua mente recandoti nel giardino sempreverde del sito vivailconcilio.it...: lì vedrai: è tutto un fiorir di brezza e lieti annunci di primavera intramontabile, gioia indefettibile...che aspetti a correre, lieto volare in quel blu dipinto di blu ?
qui è tempo perso stare...non ti pare ?
:)
Spero fosse ironia...ho guardato il sito...sembra più una vetrina per vendere i libri dei fondatori che una seria interfaccia cattolica sul concilio. Brutto anche esteticamente.
RispondiEliminama laico...io non dicevo a te
RispondiElimina(che accetti e affronti la fatica e il tedio del difficile momento storico attuale...nel confronto-tormento del dialogo a pro della Fede, che spesso a tentoni tra gli spigoli cerca la Verità, in mezzo a mille incertezze e oscurità!)
;)
Certo certo...ora il Papa chiederà consiglio a Lei su chi, cosa e quando citarlo!
RispondiEliminaA nulla vale aver dedicato un intero anno ai Padri della Chiesa, aver tenuto udienze sulle figure di San Leone Magno (PAPA) o di San Gregorio Magno (PAPA), l'importante è citare ciò a Lei meglio aggrada.
"Se non hai somma venerazione per lo stato sacerdotale e per lo stato religioso, non è vero che ami la Chiesa di Dio." (San Josèmaria Escrivà de Balaguer)
Mi sembrava anche a me!
RispondiEliminavenerazione sì, idolatria no.
RispondiEliminaIl rispetto per la funzione altissima del papato farà sì che la storia non debba rileggere e dirci esattamente ciò che ad es. ha detto e fatto Paolo VI, a vantaggio o svantaggio della Chiesa ?
Il retto discernimento sarà sicuramente necessario.
Sulla questione di uno scisma, di fatto, già esistente tra cattolici e modernisti non ci sono dubbi. La diversa interpretazione della Messa è già la dimostrazione palese di questa tristezza. Resta però il fatto che viviamo nel mondo reale, nel quale i principi devono a volte fare i conti con condizionamenti "politici" (scusate la parolaccia) che nel mondo dell'eidos non ci sarebbero. Un'accelerata eccessiva, per quanto giusta, provocherebbe una lacerazione che potrebbe lasciare la Chiesa (a partire dallo <span>Stato della Chiesa</span>) ai modernisti ed i cattolici dovrebbero emigrare.
RispondiEliminaVerrebbe sancito un principio sacrosanto, non c'è dubbio, ma verrebbe inibita la possibilità, in futuro, di incidere ancora maggiormente sulle coscienze. Per salvare l'oggi di pochi fortunati (considero una fortuna non un mio merito l'essere cattolico) non si può buttare al macero il futuro di tutti.
Concordo però sul fatto che un po' più di chiarezza (ad es., con riferimento al VO, l'obbligo di una celebrazione domenicale in tutte le parrocchie) farebbe bene al morale ed aiuterebbe.
<span>Sulla questione di uno scisma, di fatto, già esistente tra cattolici e modernisti non ci sono dubbi. La diversa interpretazione della Messa è già la dimostrazione palese di questa tristezza. Resta però il fatto che viviamo nel mondo reale, nel quale i principi devono a volte fare i conti con condizionamenti "politici" (scusate la parolaccia) che nel mondo dell'eidos non ci sarebbero. Un'accelerata eccessiva, per quanto giusta, provocherebbe una lacerazione che potrebbe lasciare la Chiesa (a partire dallo <span>Stato della Chiesa</span>) ai modernisti ed i cattolici dovrebbero emigrare.
RispondiEliminaVerrebbe sancito un principio sacrosanto, non c'è dubbio, ma verrebbe inibita la possibilità, in futuro, di incidere ancora maggiormente sulle coscienze. Per salvare l'oggi di pochi fortunati (considero una fortuna non un mio merito l'essere cattolico) non si può buttare al macero il futuro di tutti.
Concordo però sul fatto che un po' più di chiarezza (ad es., con riferimento al VO, l'obbligo di una celebrazione domenicale in tutte le parrocchie) farebbe bene al morale ed aiuterebbe.</span>
Today, 20.34.09<span><span><span>– </span></span><span>Flag</span></span><span><span><span> – </span></span><span>Mi piace</span></span><span><span><span> – </span></span><span>Reply</span></span><span><span><span> – </span></span><span>Delete</span></span><span><span><span> – </span></span><span>Edit</span></span><span><span><span> – </span></span><span>Moderate</span></span>
E' proprio su queste paure - non cattoliche, perché Cristo mai abbandonerà la Chiesa - che fanno leva i nemici soprattutto interni.
RispondiEliminaConcordio con Eraclio 73: Papa Ratzinger viaggia troppo sulla falsariga dei papi conciliaristi, troppa sintonia di vedute, atti e gesti col santosubito. Non vedo perchè non si possa criticare questo aspetto. Bisogna dire pane al pane e vino al vino!
RispondiEliminaOgnuno nel rispetto della Verità può criticare ciò che vuole. Quanto poi alla distinzione tra papi "conciliaristi" e altri papi, spero sia altrettanto consentita la critica.
RispondiEliminaGià il fatto di nominare Giovanni Paolo II come "santosubito" è sintomo di poco rispetto verso la memoria del Vicario che ha governato per oltre 25 anni la Chiesa di Cristo. Lasciandomi constatare, purtroppo, che l'amore per la Sede di Pietro è poco presente anche tra coloro che si fregiano di "tradizionalismo".
I grandi santi vissuti in contemporanea con i peggiori papi della storia (lussuriosi, truffatori, assetati di potere) non si rivolsero mai in termini così critici verso il "dolce Cristo in terra". Non siamo santi, va bene, ma cerchiamo di limitare la manifestazione delle nostre mancanze.
Hai proprio ragione, caro Laico! Se i "tradizionalisti" in un commento si e in un altro pure criticano il Papa, ironizzano attribuendo loro nomignoli. e non perdono occasione per insegnarGli il mestiere", abbiamo toccato proprio il fondo. E' la vecchia storia degli opposti estremismi che coincidono. I cattomodernisti e i cattoultratradizionalisti vedono il Concilio come una rottura col passato, non perdono occasione per criticare il Sommo Pontefice, e purtroppo ignorano la maggior parte degli articoli del Catechismo della Chiesa Cattolica.
RispondiEliminaMa una buona volta perché non dimostrate, invece di recitare la solita litania della continuità, dove questa continuità si manifesti in modo chiaro ed a tutti evidente? Anche coloro, come il Maestro ed amico Gherardini, che per decenni si sono sforzati di leggere ed insegnare il Vat. II alla luce della Tradizione, oggi confessano d'essersi arrampicati sugli specchi senza riuscire a convincersi e convincere. Il Vaticano II, se si vuole davvero riportare unità della Chiesa, dev'esser considerato un concilio solamente pastorale che ormai fa parte della storia minore e non felice della Chiesa: una pagina da girare per ricollegarsi alla Tradizione dottrinale infallibile. La quadratura del cerchio: chi è in grado di trovar la chiave per risolvere il problema?
RispondiEliminaNon amo le ironie ed i nomignoli dati ai Papi: ma certe decisioni pontificie non godono dell'infallibilità, e spesso quelle che sembran critiche sono soltanto invocazioni di cuori amanti della Chiesa, e di cuori feriti, come nel mio caso, che, avviandosi alla fine, vorrebbero con sicureza morire nella Chiesa (ancora) Cattolica.
Una cosa è discutere sull'interpretazione del Concilio, su cui noto che la maggior parte, tanto tra i tradizionalisti tanto tra i modernisti, diano una lettura di "rottura" diversamente da come la vede l'attuale pontefice. Su questo non ho i mezzi per ribattere a Lei o ad altri, mi limito ad apprendere nozioni dall'una e dall'altra sponda.
RispondiEliminaAltra cosa, completamente diversa, è pararsi dietro una simile discussione per insegnare al Papa come muoversi, chi citare, dove andare e dove non andare, chiamare un papa "santosubito" ed un'altro "pastore tedesco".
Questo non mi sta bene e non mi starà mai bene. Che senso ha, quando ci si propone in tal modo, predicare verso i modernisti di non avere più il senso dell'autorità? Se trattiamo così il Santo Padre perchè ha compiuto un atto da noi giudicato sbagliato, quale sarà il comportamento che avremo con un nostro pari o addirittura con un "inferiore", come dicevano un tempo?
Siamo troppo lontani da quanto diceva S. Francesco d'Assisi sui sacerdoti: "<span><span><span><span><span><span><span><span><span><span><span><span><span><span><span>...in essi non voglio considerare il peccato, perché sono miei Signori!"</span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span>
E' vero: correggiamo. Grazie
RispondiEliminaBen detto, Laico
RispondiEliminaCaro Prof. Pastorelli, capisco confidare in Dio ed avere speranza cristiana, ma la Chiesa va governata con realismo. Le conseguenze per le anime in caso di scisma (i modernisti sono oggi la maggioranza assoluta del clero) sarebbero peggiori di quello che possiamo immaginare, la Chiesa si ridurrebbe a poca cosa. E' molto meglio cercare di far maturare i tempi: noi dovremo ingoiare ancora molti rospi e non vedremo (né io né lei) l'alba. Restiamo comunque vigili, come sentinelle in attesa dell'aurora.
RispondiEliminaInfatti, caro Dante, anche questo Papa ha parlato di "scisma silenzioso" proprio in riferimento alla distanza di tanti laici cattolici (e di buona parte del clero, anche ad alti livelli) dal Magistero della Chiesa.
RispondiEliminaRiguardo al governare la Chiesa, la teologia medioevale ha spesso parlato delle "due spade" che Cristo ha affidato alla Chiesa, banalmente identificate che le due potestà spirituale e temporale. Più propriamente, il Magistero ha tutti gli strumenti, sia di guida morale che di autorità impositiva, per governare la Chiesa, ma essi vanno usati con prudenza e nei modi e nei tempi opportuni.
Qualcuno nei confronti di questo Papa dubita che ricorra anche all'autorità impositiva e che si limiti solo a una benevola guida morale. Ma non è forse autorità impositiva il motu proprio sulla forma straordinaria del rito romano? Non sono forse atti di autorità impositiva le nomine di vescovi apertamente in contrasto con l'indirizzo della maggioranza dei loro confratelli nelle medesime Chiese locali?
A chi invoca la spada dello scisma chiedo: sarebbe cosa buona per la Chiesa agire di forza, spezzando le già fragili reni del Corpo mistico di Cristo su questa terra, quando invece si possono ottenere risultati migliori senza dare pretesti a tutti coloro che aspettano solo la prima occasione per fare uno strappo che rischierebbe di essere insanabile? Se come dicono tanti vescovi progressisti, le nuove leve del clero sono molto più tradizionaliste di loro e la loro stagione sembra essere alla fine, sarebbe cosa saggia offrire ai progressisti l'opportunità di un perfido colpo di coda finale?
Io penso che non sarebbe per niente buono, né saggio. E che il Santo Padre agisca bene e nei modi più opportuni ce lo testimoniano anche le molte reazioni piccate di tanti progressisti. Avanti così che siamo sulla strada giusta.
Per la cronaca, il principio di San Felice III Papa si applica anche nel caso in cui agire platealmente d'autorità farebbe più danni che agire di fino poco per volta, sopportando nel frattempo qualche boccone amaro?
RispondiEliminaAPOSTATI!
RispondiEliminaChiedo scusa alla redazione di Messainlatino se approfitto di questo spazio per una comunicazione che esula dal tema principale.Prometto che è l'ultimo mio intervento su questo blog.Prego la redazione di non cancellare il mio intervento.
RispondiEliminaVorrei comunicare che il blog da me aperto"Chi sono gli Osservatori del Cammino Neocatecumenale"è stato chiuso per mia autonoma e libera volontà.Non ho ricevuto alcuna pressione da parte di Kiko Arguello o di altro catechista del Cammino Neocatecumenale.Nè l'ho chiuso per le minacce di querela ricevute da MIC.
Aggiungo poi che vorrei informare Caterina63 e gli altri amici del blog "Osservatorio sul Cammino Neocatecumenale secondo Verità"che la Cong.per il Culto Divino ha comunicato agli iniziatori del Cammino Neocatecumenale che la Lettera del 2005 detta di Arinze è da considerarsi <span>ufficialmente abrogata o meglio è decaduta</span> nel momento stesso della approvazione definitiva dello Statuto.Lo Statuto infatti ha maggior peso ed ha forza di norma canonica.Le celebrazioni del Cammino quindi dovranno svolgersi secondo quando previsto dall'art 13 dello Statuto con tutte le concessioni previste dalla Santa Sede.<span>Monizioni,risonanze,scambio della pace anticipato,comunione sotto le due specie con pane azzimo e restando a posto invece che processionalmente</span>.Questo è quanto viene stabilito dalla Santa Sede.
Comunico inoltre quanto già detto sul Direttorio Catechetico.Cioè che è stato approvato definitivamente dalla Cong.per la Dottrina della Fede nel 2003.
La nostra amica Caterina 63 e gli altri amici del blog di MIC si tranquillizzino la prassi del Cammino è del tutto autorizzata dalla Santa Sede e dal Papa quindi sia coerente con l'amore verso la Chiesa che dice di avere e ubbidisca al Papa.Lo stesso invito è rivolto a MIC e tutti partecipanti al blog "Osservatorio sul Cammino Neocatecumenale secondo verità".
Saluto tutti questo è il mio ultimo messaggio!!Grazie