Fonte: Orbis Catholicus II
per il rinnovamento liturgico della Chiesa, nel solco della Tradizione - a.D. 2008 . - “Multa renascentur quae iam cecidere”
Cari amici, a pochi giorni dall ’inizio de l 13º Pellegrinaggio Populus Summorum Pontificum a Roma da venerdì 25 a domenica 27 ottobre ...
Immagini stupende.
RispondiEliminaaspettate ad esultare. Guardate qui
RispondiEliminahttp://segnideitempi.blogspot.com/2010/01/il-card-antonio-canizares-porto-san.html
Viator.....quella fu una "cosa" PRIVATA in lingua spagnola....all'interno di un gruppo privato....legittimo NELLA CHIESA che può piacere o non piacere....questo video invece riporta UN EVENTO ECCLESIALE UNIVERSALE in una Basilica Pontificia, un evento che Benedetto XVI desidera che diventi NATURALE E ABITUALE....
RispondiEliminaMolti sacerdoti (con i ruoli che ricoprono come vescovi e cardinali) non sono santi perchè non commettono errori, ma perchè praticano la dottrina Cattolica UNIVERSALE nelle sue proprie virtù...ergo, continuare ad accusare il card. Canizares per un atto PRIVATO ogni qualvolta si parla di lui quando applica il Summorum Pontificum o invita alla riforma liturgica di Benedetto XVI come quando ha parlato a Gubbio, è controproducente e a lungo andare insinua l'odio, l'antipatia, LA DIVISIONE....
Godiamoci questo video e allunghiamo il Te Deum Laudamus, ringraziamo il Signore e lavoriamo affinchè questi eventi non restino una rarità o una eccezione.... ;)
perchè chiamare 'cosa privata' un evento che riguarda una realtà ecclesiale di cui il Papa auspica (purtroppo invano) l'inserimento nella comunione ?
RispondiEliminaperchè il cardinale, in Italia, parla spagnolo (lingua dell'iniziatore, estremamente direttivo e 'trascinatore') ad un pubblico italiano?
è controproducente e a lungo andare insinua l'odio, l'antipatia, LA DIVISIONE....
RispondiEliminada quando in qua la verità insidia odio antipatia divisione? la divisione purtroppo la si sta constatando perchè c'è e non la crea chi la constata... l'odio e l'antipatia non fanno parte della denuncia consapevole e responsabile: chi legge si mette in guardia, conosce cose che non sono note nella chiesa, perchè dovrebbe odiare?
<span>è controproducente e a lungo andare insinua l'odio, l'antipatia, LA DIVISIONE....
RispondiEliminada quando in qua la verità insinua odio antipatia divisione? la divisione purtroppo la si sta constatando perchè c'è e non la crea chi la constata... l'odio e l'antipatia non fanno parte della denuncia consapevole e responsabile: chi legge si mette in guardia, conosce cose che non sono note nella chiesa, perchè dovrebbe odiare? </span>
Che testolina di granito! Ma credi di avere in pugno la Verità? Credi di esserne l'unico depositario? Sei immerso nell'errore fino al collo e non te ne accorgi!
RispondiEliminaCaro Viator, alla tua domanda:
RispondiElimina<span>perchè chiamare 'cosa privata' un evento che riguarda una realtà ecclesiale di cui il Papa auspica (purtroppo invano) l'inserimento nella comunione ?
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ti dai la risposta: la divisione purtroppo la si sta constatando perchè c'è
Tutto ciò che è in forma PRIVATA a lungo andare rischia la divisione...tuttavia la mia sottolineatura non è in una assoluzione di quella funzione privata, quanto di una ELEVAZIONE a ciò che è buono ed ECCLESIALE.... ;)
un ulteriore esempio? leggete qui:
Intervista al cardinale Cañizares. Il culto e la banalizzazione post/conciliare
<span style="color: #476c8e;">http://paparatzinger3-blograffaella.blogspot.com/2010/01/ed-ecco-voi-la-vera-riforma-del-papato.html</span>
dice il cardinale Canizares:
Sarebbe un tradimento e una negazione verso se stessa. Non si può abbandonare l’eredità storica della liturgia ecclesiastica, né volere stabilire tutto ex novo, come alcuni pretenderebbero, senza amputare parti fondamentali della chiesa stessa.
Alcuni intesero la riforma liturgica conciliare come una rottura, e non come uno sviluppo organico della tradizione. In quegli anni del post Concilio il ‘cambiamento’ era una parola quasi magica; bisognava modificare ciò che era stato al punto da dimenticarlo; tutto nuovo; bisognava introdurre novità, in fondo opera e creazione umana.
Non possiamo dimenticare che la riforma liturgica e il post Concilio coincisero con un clima culturale marcato o dominato intensamente da una concezione dell’uomo come ‘creatore’ che difficilmente si accompagna bene a una liturgia che, soprattutto, è azione di Dio e sua priorità, ‘diritto’ di Dio, adorazione di Dio e anche tradizione di ciò che riceviamo e ci è dato una volta e per sempre.
La liturgia non siamo noi a farla, non è opera nostra, ma di Dio.
E come possiamo non credergli?
Se poi lui appoggia e sostiene forme di liturgia PRIVATE nelle quali è un laico ad aver inventato IL MODO DI FARE LA NUOVA MESSA, è un problema che riguarda lui e la sua coscienza e che non siamo tenuti a seguire nè ad obbedire...ma essendo egli il Presidente della Congregazione per il Culto Divino, indubbiamente ciò può suscitare scandalo e allora come superare questo ostacolo? PORTANDO AVANTI CIO' CHE DICE E FA DI CORRETTO E DI ECCLESIALE E DI CATTOLICO, senza pubblicizzare troppo gli errori privati.... ;)
qual è l'errore e qual è la Verità, visto che oggi ognuno ha LA SUA e nella chiesa c'è posto per tutti? chi sei tu che hai una verità più vera della mia?
RispondiElimina<span style=" color: #3a3a3a; line-height: 22px;">qual è l'errore e qual è la Verità, visto che oggi ognuno ha LA SUA e nella Chiesa c'è posto per tutti? </span>
RispondiElimina<span style=" color: #3a3a3a; line-height: 22px;">chi sei tu che hai una verità più vera della mia? con quale criterio decidi che la verità di chi ti sta di fronte si chiama errore ?</span>
interessante questa spiegazione di un compromesso...
RispondiEliminama che cos'è, la riedizione, in versione ecclesially correct, di quel titolo di film:
"Vizi privati, pubbliche virtù"?
(sempre alludendo a certe linee pastorali "inclusive"....)
facile, dice Caterina: per evitare lo scandalo che ne nascerebbe, che si fa? non pubblicizziamo la contraddizione, tanto semplice! (e fa l'occhietto, come dire "facciamo i furbi, no?"....ma questa è strategia mondana o fedeltà integrale?...
dovrei dire: non ho parole, si ammira e loda l'arte del compromesso!
Questa -in tempi antichi di normale moralità- si chiamava semplicemente
ars politica, non saggezza pastorale!
Ma oggi non si dice più "pane al pane, vino al vino", vero, Caterina ?!
(prendo atto e me ne dolgo, che altro dire....?)
:-[ ... :( ... :(