E' Capodanno, tempo di oroscopi, aruspici e presagi. Tutte truffe ed abuso della credulità popolare, evidentemente. La recente uscita al cinema di un film millenarista ci spinge a pubblicare una nota di Massimo Introvigne (vedi qui) sulle presunte profezie Maya sulla fine del mondo nel 2012, di cui parlano i giornali in queste settimane. Abbiamo aggiunto uno stralcio di resoconto di un'intervista (vedi qui) del regista del film 2012, in queste settimane nelle sale, in cui egli ammette candidamente di non distruggere simboli musulmani per la sua paura di una fatwa! In compenso i simboli della cristianità...non si salvano.
- Libri, trasmissioni televisive e film ci spiegano che il mondo finirà il 21 dicembre 2012. Lo assicura, dicono, una profezia degli antichi Maya. Che cosa c’è di vero?
Per rispondere con una parola sola: nulla. Ammettiamo che gli antichi Maya abbiano davvero previsto la fine del mondo per il 21 dicembre 2012. Questo ci direbbe qualcosa sui Maya, ma nulla sulla fine del mondo. La cultura e le credenze dei Maya non sono “la verità” ed è bizzarro che qualcuno oggi le prenda come guida. Per esempio, i Maya credevano che gli dei avessero bisogno di sacrifici umani, un elemento assolutamente centrale nella loro cultura. Credevano anche che migliaia di sacrifici umani avrebbero reso i loro regni invincibili ed eterni. Non è successo: i regni Maya sono stati spazzati via dalla conquista spagnola.
- Ma i Maya hanno, in effetti, previsto la fine del mondo per il 21 dicembre 2012?
No. Si tratta di una teoria inventata da un teorico del New Age nato in Messico ma cittadino statunitense, José Argüelles, a partire dagli anni 1970 e illustrata particolarmente nel suo volume del 1987 The Mayan Factor (in italiano Il fattore maya. La via al di là della tecnologia, WIP, Bari 1999). Argüelles ha ottenuto un dottorato e ha tenuto corsi in varie università, ma la sua materia è la storia dell’arte, non l’archeologia o la cultura Maya. Inoltre egli ha francamente dichiarato che molte sue teorie derivano da “visioni” che avrebbe avuto sotto l’influsso dell’LSD. Neppure un solo specialista accademico dei Maya ha mai preso sul serio Argüelles o le sue teorie sul 2012 e “ciarlatano” non è neppure la più severa fra le molte espressioni sgradevoli che la comunità accademica ha usato nei suoi confronti.
No. Si tratta di una teoria inventata da un teorico del New Age nato in Messico ma cittadino statunitense, José Argüelles, a partire dagli anni 1970 e illustrata particolarmente nel suo volume del 1987 The Mayan Factor (in italiano Il fattore maya. La via al di là della tecnologia, WIP, Bari 1999). Argüelles ha ottenuto un dottorato e ha tenuto corsi in varie università, ma la sua materia è la storia dell’arte, non l’archeologia o la cultura Maya. Inoltre egli ha francamente dichiarato che molte sue teorie derivano da “visioni” che avrebbe avuto sotto l’influsso dell’LSD. Neppure un solo specialista accademico dei Maya ha mai preso sul serio Argüelles o le sue teorie sul 2012 e “ciarlatano” non è neppure la più severa fra le molte espressioni sgradevoli che la comunità accademica ha usato nei suoi confronti.
- Su che cosa si basa l’idea della profezia Maya sul 2012?
Sul fatto che per i Maya questo mondo è iniziato a una data che può essere calcolata. Varie fonti danno diverse versioni, ma la data più diffusa corrisponde all’anno 3114 a.C. del nostro calendario. Da questa data iniziano cicli di anni chiamati b’ak’tun. Molti testi Maya parlano di venti b’ak’tun, dopo di che finirà questo mondo o ciclo. In una data fra il 21 e il 23 dicembre 2012, sempre secondo la versione più attestata dalle fonti del calendario Maya, finirà il tredicesimo b’ak’tun e inizierà il quattordicesimo. In genere la fine di un b’ak’tun per i Maya è occasione di celebrazioni e feste. Le iscrizioni e altre fonti che parlano di avvenimenti rilevanti in occasione della fine del tredicesimo b’ak’tun, nel dicembre 2012, fanno riferimento appunto a celebrazioni. Argüelles e i suoi sostenitori insistono sul Monumento 6 del sito archeologico Maya di Tortuguero, in Messico, che in corrispondenza della fine del tredicesimo b’ak’tun allude in termini peraltro confusi alla discesa di divinità e al fatto che “verrà il nero”. I commentatori accademici delle iscrizioni di Tortuguero pensano che si faccia riferimento anche qui a future cerimonie. In ogni caso, se si guarda al complesso dei testi di Tortuguero, si trovano riferimenti anche ai b’ak’tun dal quattordicesimo al ventesimo, per cui è certo che i Maya dell’epoca di questi monumenti (secolo VII d.C.) non pensavano che il mondo sarebbe finito nel nostro 2012, cioè alla fine del tredicesimo b’ak’tun. E non è neppure certo che i Maya pensassero a una fine del mondo con la fine del ventesimo b’ak’tun (da cui comunque ci separa qualche millennio) perché prima del nostro mondo ce n’era stato un altro, e potrebbe dunque trattarsi della fine di un mondo e non del mondo. Rimane anche vero che delle credenze dei Maya noi abbiamo un quadro incompleto e frammentario.
Sul fatto che per i Maya questo mondo è iniziato a una data che può essere calcolata. Varie fonti danno diverse versioni, ma la data più diffusa corrisponde all’anno 3114 a.C. del nostro calendario. Da questa data iniziano cicli di anni chiamati b’ak’tun. Molti testi Maya parlano di venti b’ak’tun, dopo di che finirà questo mondo o ciclo. In una data fra il 21 e il 23 dicembre 2012, sempre secondo la versione più attestata dalle fonti del calendario Maya, finirà il tredicesimo b’ak’tun e inizierà il quattordicesimo. In genere la fine di un b’ak’tun per i Maya è occasione di celebrazioni e feste. Le iscrizioni e altre fonti che parlano di avvenimenti rilevanti in occasione della fine del tredicesimo b’ak’tun, nel dicembre 2012, fanno riferimento appunto a celebrazioni. Argüelles e i suoi sostenitori insistono sul Monumento 6 del sito archeologico Maya di Tortuguero, in Messico, che in corrispondenza della fine del tredicesimo b’ak’tun allude in termini peraltro confusi alla discesa di divinità e al fatto che “verrà il nero”. I commentatori accademici delle iscrizioni di Tortuguero pensano che si faccia riferimento anche qui a future cerimonie. In ogni caso, se si guarda al complesso dei testi di Tortuguero, si trovano riferimenti anche ai b’ak’tun dal quattordicesimo al ventesimo, per cui è certo che i Maya dell’epoca di questi monumenti (secolo VII d.C.) non pensavano che il mondo sarebbe finito nel nostro 2012, cioè alla fine del tredicesimo b’ak’tun. E non è neppure certo che i Maya pensassero a una fine del mondo con la fine del ventesimo b’ak’tun (da cui comunque ci separa qualche millennio) perché prima del nostro mondo ce n’era stato un altro, e potrebbe dunque trattarsi della fine di un mondo e non del mondo. Rimane anche vero che delle credenze dei Maya noi abbiamo un quadro incompleto e frammentario.
- I Maya non avevano anche un’astrologia, sulla cui base prevedevano eventi felici oppure catastrofici, e in particolare una catastrofe nel 2012?
In linea concettuale si può dire che il calendario ci dice quando secondo un certo modo di calcolo termina un ciclo: ma che cosa succede alla fine di questo ciclo non ce lo dice l’astronomia ma la religione o l’astrologia. Il problema, però, è che non è neppure certo che i Maya avessero un’astrologia. Tutto quello che si può dire è che è possibile – ma non certo – che alcuni segni trovati in diversi codici (principalmente quello di Parigi – cfr. l’immagine –, acquisito dalla Biblioteca Nazionale della capitale francese nel 1832, ma ce ne sono di meno chiari anche altrove) mettessero in corrispondenza animali e costellazioni, creando una sorta di zodiaco, forse con significato astrologico. Siamo dunque in presenza di una congettura sull'esistenza di tredici simboli che potrebbero formare uno zodiaco e che secondo l'interpretazione più autorevole sono: due tipi diversi di uccelli (ma è difficile identificare quali siano), uno squalo o pesce “xoc”, uno scorpione, una tartaruga, un serpente a sonagli, un serpente più grande ma non identificato quanto alla specie, uno scheletro, un pipistrello, più due animali che corrispondono a zone del codice (di Parigi) troppo danneggiate per un'identificazione certa. Dal momento che non è neppure certo che esistesse un’astrologia Maya, ogni congettura su “previsioni” collegate a questa astrologia è del tutto insensata.
In linea concettuale si può dire che il calendario ci dice quando secondo un certo modo di calcolo termina un ciclo: ma che cosa succede alla fine di questo ciclo non ce lo dice l’astronomia ma la religione o l’astrologia. Il problema, però, è che non è neppure certo che i Maya avessero un’astrologia. Tutto quello che si può dire è che è possibile – ma non certo – che alcuni segni trovati in diversi codici (principalmente quello di Parigi – cfr. l’immagine –, acquisito dalla Biblioteca Nazionale della capitale francese nel 1832, ma ce ne sono di meno chiari anche altrove) mettessero in corrispondenza animali e costellazioni, creando una sorta di zodiaco, forse con significato astrologico. Siamo dunque in presenza di una congettura sull'esistenza di tredici simboli che potrebbero formare uno zodiaco e che secondo l'interpretazione più autorevole sono: due tipi diversi di uccelli (ma è difficile identificare quali siano), uno squalo o pesce “xoc”, uno scorpione, una tartaruga, un serpente a sonagli, un serpente più grande ma non identificato quanto alla specie, uno scheletro, un pipistrello, più due animali che corrispondono a zone del codice (di Parigi) troppo danneggiate per un'identificazione certa. Dal momento che non è neppure certo che esistesse un’astrologia Maya, ogni congettura su “previsioni” collegate a questa astrologia è del tutto insensata.
- Ma gli attuali indios discendenti dei Maya prevedono la fine del mondo nel 2012?
Assolutamente no. Vari studi di antropologi ed etnologi mostrano che non attendono nulla di particolare per questo anno, anzi non hanno mai sentito parlare di presunte profezie.
Assolutamente no. Vari studi di antropologi ed etnologi mostrano che non attendono nulla di particolare per questo anno, anzi non hanno mai sentito parlare di presunte profezie.
- Se si tratta di una bufala, perché è così diffusa?
Diversi studiosi dei Maya, piuttosto infastiditi, hanno parlato di una pura speculazione commerciale. È servita a lanciare diversi film, alcuni dei quali dal punto di vista meramente cinematografico sono anche ben fatti e gradevoli, purché li si consideri appunto dei semplici film e non si pretenda di ricavarne profezie autentiche. Da un punto di vista sociologico, forse si possono dire due cose in più. La prima riguarda l’enorme impatto della popular culture – romanzi, film, televisione – su un’opinione pubblica dove ormai è la vita a imitare l’arte e non viceversa e la fiction è considerata fonte d’informazioni sulla realtà (Il Codice da Vinci insegna). L’ultima puntata, del 2002, della popolarissima serie televisiva X-Files annunciava l’invasione degli alieni per il 21 dicembre 2012. Serie TV e film hanno una grandissima influenza su un pubblico “postmoderno”, dove i confini fra finzione e realtà si sono fatti davvero molto labili. La seconda osservazione parte da un fatto: l’idea della profezia Maya lanciata da Argüelles era parte integrante del New Age. Oggi il New Age è in crisi, ma ci sono molti che – per le più svariate ragioni – hanno interesse a rilanciarlo. La diffusione della presunta profezia sul 2012 è stata ed è una grande occasione di rilancio del New Age.
Diversi studiosi dei Maya, piuttosto infastiditi, hanno parlato di una pura speculazione commerciale. È servita a lanciare diversi film, alcuni dei quali dal punto di vista meramente cinematografico sono anche ben fatti e gradevoli, purché li si consideri appunto dei semplici film e non si pretenda di ricavarne profezie autentiche. Da un punto di vista sociologico, forse si possono dire due cose in più. La prima riguarda l’enorme impatto della popular culture – romanzi, film, televisione – su un’opinione pubblica dove ormai è la vita a imitare l’arte e non viceversa e la fiction è considerata fonte d’informazioni sulla realtà (Il Codice da Vinci insegna). L’ultima puntata, del 2002, della popolarissima serie televisiva X-Files annunciava l’invasione degli alieni per il 21 dicembre 2012. Serie TV e film hanno una grandissima influenza su un pubblico “postmoderno”, dove i confini fra finzione e realtà si sono fatti davvero molto labili. La seconda osservazione parte da un fatto: l’idea della profezia Maya lanciata da Argüelles era parte integrante del New Age. Oggi il New Age è in crisi, ma ci sono molti che – per le più svariate ragioni – hanno interesse a rilanciarlo. La diffusione della presunta profezia sul 2012 è stata ed è una grande occasione di rilancio del New Age.
- Ma della fine del mondo non parlano anche i cristiani?
Sì. Anzi, Papa Benedetto XVI nell’enciclica del 2007 Spe salvi lamenta che non se ne parli abbastanza, perché la prospettiva della fine del mondo e del Giudizio Universale, dove i sacrifici dei buoni e la malizia dei malvagi emergeranno agli occhi di tutti e saranno definitivamente giudicati, illumina l’intera storia umana. La Chiesa, però, ha sempre condannato il millenarismo, che pretende di detenere un sapere dettagliato, che va oltre la Sacra Scrittura e l’insegnamento del Magistero, sul “come” della fine del mondo e di poterne determinare anche il “quando”. La Chiesa annuncia la parola del Vangelo di Matteo (25, 13): “Non sapete né il giorno né l’ora”. E chi afferma di saperli s’inganna, e inganna chi gli presta fede.
Sì. Anzi, Papa Benedetto XVI nell’enciclica del 2007 Spe salvi lamenta che non se ne parli abbastanza, perché la prospettiva della fine del mondo e del Giudizio Universale, dove i sacrifici dei buoni e la malizia dei malvagi emergeranno agli occhi di tutti e saranno definitivamente giudicati, illumina l’intera storia umana. La Chiesa, però, ha sempre condannato il millenarismo, che pretende di detenere un sapere dettagliato, che va oltre la Sacra Scrittura e l’insegnamento del Magistero, sul “come” della fine del mondo e di poterne determinare anche il “quando”. La Chiesa annuncia la parola del Vangelo di Matteo (25, 13): “Non sapete né il giorno né l’ora”. E chi afferma di saperli s’inganna, e inganna chi gli presta fede.
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EMMERICH, IN "2012" NON DISTRUGGO SIMBOLI ARABI PER PAURA DI UNA FATWA
(di ANDREA CAUTI) (13 novembre)
"Nel mio film sulla fine del mondo volevo distruggere anche la Kaaba, l'edificio a forma di cubo sacro per i musulmani alla Mecca, ma me l'hanno sconsigliato dicendomi: chi te lo fa fare di beccarti una fatwa (giudizio espresso da un tribunale islamico che puo' comportare anche la condanna a morte, ndr) per un film? E credo che avessero ragione. Cosi' non l'ho fatto". Lo racconta, in un'intervista esclusiva al sito SciFi Wire il regista Roland Emmerich, autore di "2012", il film sulla fine del mondo da oggi in circa 600 sale italiane e in migliaia sparse in tutto il globo, il 'disaster movie' che si annuncia come l'evento cinematografico di fine anno. Nel film, Emmerich, specializzato in pellicole catastrofiche (in "Independence Day" distrugge l'Empire State Building e la Casa Bianca, in "Godzilla" il centro di Manhattan, in "The day after tomorrow" simboli storici di Los Angeles e New York), distrugge con un'abbondanza di effetti speciali, il Vaticano, il Cristo di Rio de Janeiro, la Casa Bianca e altri simboli dell'umanita'. Nulla che tocchi la sensibilita' islamica, pero'. "Confesso che lo volevo fare - spiega il regista, confermando l'intenzione di inserire tra i simboli distrutti anche la Kaaba - ma il mio co-sceneggiatore Harald Kloser mi ha detto che non era il caso di ricevere una fatwa sulla testa a causa di un film. E aveva ragione.... Cosi' la pensiamo noi occidentali: i simboli cristiani infatti si possono distruggere, ma se lo fai con quelli arabi ti becchi una fatwa e questo da' un po' il senso del mondo in cui viviamo. In ogni caso non mi sembrava una scena poi cosi' importante e ho evitato di girarla". Roland Emmerich parte da una profezia maya secondo la quale il mondo finira' il 21 dicembre 2012 e racconta la catastrofe ambientale del nostro pianeta dovuta all'instabilita' del clima e alla follia dell'intera umanita' rispetto all'ambiente.
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speriamo anche che non si avveri la profezia di S. Malachia: per quanto fosse un santo, poteva anche sbagliare! :)
RispondiEliminaMagari il mondo finisse davvero nel 2012!!!! Mi sentirei molto sollevato se fosse realmente così. Putroppo è solo una delle tante boiate millenariste sfruttate a fini commerciali. Siccome il 21 dicembre del 2012 non accadrà un emerito piffero, gli pseudo-profeti catastrofisti, diranno che in realtà i calcoli fatti fin'ora sono errati, e che i Maya avevano predetto che la fine del mondo avverrà nel 2022........E così via...
RispondiEliminaIn realtà è estremamente improbabile che l'umanità scompaia in un sol botto. Nemmeno se scoppiasse una guerra nucleare mondiale. In realtà su 7 miliardi circa di essere umani, almeno qualche migliaio, da qualche parte, sopravviverebbe a qualunque cataclisma planetario o pandemia, e ridarrebbe inizio ad una nuova civiltà.
Buon 2010 a tutti.
Caro Ospite delle 18:42:
RispondiElimina"De gloria olivae", cioè "La gloria dell'ulivo". Questo è il motto del presunto Malachia per l'attuale Pontefice. Direi che possiamo stare tranquilli, le attribuzioni sono molto improbabili.
Certo che se al posto di Joseph Ratzinger fosse stato eletto Papa Romano Prodi, avremmo dovuto cominciare a preoccuparci (per molti motivi :'( ).
Beh per "la gloria dell`ulivo", per riferirsi a Benedetto XVI , c`è chi ha collegato l`ulivo con gli Olivetani, "une branche" dei Benedettini....per Giovanni Paolo II, se non vado errata, c`entrava il Sole che si leva all`est o qualcosa del genere...poi c`è Nostradamus che ha previsto l`invasione islamica...
RispondiEliminaSe distruggi simboli cristiani, non ci sono problemi, se invece distruggi simboli musulmani, son vendette! Naturalmente qualche indottrinato ammirerà la pugnacità di arabi & co e bollerà di smidollaggine la poca reattività dei cristiani. Ma invece c'è poco da ammirare: il fatto è che alcune religioni hanno prodotto civiltà, altre sono rimaste a uno stadio di brutalità più che primitivo.
RispondiEliminaEd ecco, dopo la guerra preveniva di bushiana memoria,la paura preventiva dell'ospite delle 20.19. Boia deh! Quanto alla civiltà, l'hanno costruita i nostri antenati. Che, a nostra differenza, erano Cristiani veramente, con la spada in mano e un gran coraggio fisico, oltre che "intellettuale". E che non "imparavano il mondo" dai servizi televisivi ma dall'esperienza diretta.
RispondiEliminaLa paura di un certo tipo di ospite non è preventiva. Semmai tardiva. Chi vive nella banlieu lo sa, per esperienza diretta.
RispondiEliminaBush era un pirla americano e ce lo siamo finalmente levato dai cogli..i, anche se al suo posto c'è una specie di clone.
il mondo non finirà mai
RispondiElimina@Franco: Eppure NOSGC ha detto il contrario...
RispondiElimina...non si capisce donde il sig. Franco abbia tratto la sua certezza che il mondo non finirà:
RispondiEliminala scienza afferma e conferma che l'universo è materia, che ha avuto un inizio ed avrà una fine;
Gesù stesso nel Vangelo ci avvisa ichiaramente nel passo seguente:
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<span><span style="color: #004080;">"Vi </span></span>saranno segni nel sole<span><span style="color: black; background: #FFFF66; mso-bidi-font-weight: bold;"> </span><span style="color: #004080;">nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con potenza e gloria grande.<span style="color: #000000; font-style: normal;"><span><span style="color: #004080;">Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina". "State bene attenti che i vostri cuore non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezza e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso; come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo".</span></span></span></span></span>
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<span style="font-family: Arial; color: #004080; font-weight: bold;">Luca (21,25-28.34-36)</span>
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Il sig. Franco non ha letto o ha dimenticato queste parole? (o pensa di essere più informato di Gesù Cristo?)
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Forse Franco non è cristiano. Tutti hanno la possibilità di scrivere su questo blog. Quindi non bisogna dare per scontato che chi lascia un proprio commento, lo debba necessariamente fare in conformità alla Divina Rivelazione.
RispondiEliminaInoltre, molti fanno confusione tra "fine del Mondo" ( inteso come pianeta Terra) e fine dell'Umanità.
RispondiEliminaLa Scienza può avanzare delle serie teorie sulla data approssimativa in cui la Terra non esisterà più, ma non può dimostrare che l'umanità scomparirà prima di tale evento. In teoria alcuni essere umani potrebbero sopravvivere alla fine della Terra rifugiandosi, per un certo periodo di tempo, a bordo di astronavi o sulla Luna.
Ma poi il Mondo è solo la Terra o l'Umanità o è invece il Cosmo o, ancora, l'Essere manifestato. In questo ultimo caso forse Franco ha ragione.
RispondiEliminaLe solite "Balle Islamicamente Corrette!!!"
RispondiEliminaLa differenza tra Gesù, Maometto, Buddha, Zoroastro, Confucio, "Quelli della nascita da vergine-miracoli-morte-resurrezione dai morti" tipo il Dio Egizio Horus, Mitra dei persiani, Khrishna degli Indù, Dionisio per i greci... che oggi vanno tanto Di moda... e che Gesù fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, fu sepolto e risuscitò il terzo giorno secondo le Scritture, salì al cielo, si sedette alla destra del Padre; verrà nuovamente nella gloria per giudicare i vivi e i morti !!! Maometto, Buddha, Zoroastro, Confucio, Horus, Mitra, Khrishna, Dionisio e noi compresi...
Gesù Cristo è l'Alfa e l'Omega, 'il Principio e la Fine' di ogni cosa. [...]. Egli è il solo maestro che deve istruirci, il solo Signore dal quale dipendiamo, il solo capo al quale dobbiamo essere uniti, il solo modello cui dobbiamo rassomigliare, il solo medico che ci deve guarire, il solo pastore che ci deve nutrire, la sola via che ci deve condurre, la sola verità che dobbiamo credere, la sola vita che deve vivificarci, il solo tutto che ci deve bastare in ogni cosa. [...]. Ogni fedele che non è unito a Cristo come il tralcio alla vite cade, secca e serve solo ad essere gettato nel fuoco. Se invece siamo in Gesù Cristo e Gesù Cristo in noi, non c'è più nessuna condanna da temere. Né gli angeli del cielo, né gli uomini della terra, né i demoni dell'inferno, né alcun'altra creatura potrà farci del male, perché non potrà mai separarci dall'amore di Dio, in Gesù Cristo.
Tutto possiamo per Cristo, con Cristo e in Cristo; possiamo rendere ogni onore e gloria al Padre nell'unità dello Spirito Santo; possiamo diventare perfetti ed essere profumo di vita eterna per il prossimo"
Tutto il resto è noia...
In Cristo... Vince
CIAO FILIPPO.PERCHè DICI CHE VUOI CHE SI AVVERI LA PROFEZIA MAYA?NON TI PIACE QUESTO MONDO IN QUI VIVI?
RispondiEliminama sono tutte delle gran minkiate solo kuando dio vorra far esplodere il mondo kuesto akkadra. ma nn e ke se un santo dice la fine del mondo avvera nel 2012 sara kosi!!!!!!!!! io sono un musulmano e per noi solo kuando il penultimo profeta kundi jesu prima cendera da celo accadra la grane katastrofe l'apocalisse
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