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martedì 29 dicembre 2009

La secolare controversia dei riti cinesi. Inculturazione ante literam

L'8 dicembre 1939, una solenne Istruzione della Congregazione de Propaganda Fide, approvata espressamente da Papa Pio XII, ha definitivamente chiuso la secolare questione dei riti cinesi. Nel XVII secolo, com'è noto, si era aperta una lunga discussione sulla liceità, per i fedeli cattolici, di partecipare ai riti confuciani in onore di Confucio e in memoria degli antenati. Approvata dal Sant'Uffizio nel 1656, grazie alle spiegazioni dettagliate e persuasive del gesuita Martino Martini, tale partecipazione fu successivamente proibita, a seguito di una complicata vicenda su cui influirono anche interferenze provocate dalla politica delle potenze europee in Cina. Nel corso della lunga discussione che si sviluppò, una delle più appassionanti di tutta la storia moderna, vennero affrontate alcune delle più importanti questioni riguardanti il rapporto tra culture diverse, che sono ancora oggi al centro del dibattito internazionale. Vi presero parte gesuiti e domenicani, sovrani europei e imperatori cinesi, nonché noti filosofi come Gottfried Leibniz. Ancora oggi, di essa continuano a parlare studiosi come Olivier Roy, ma ormai, grazie all'Istruzione dell'8 dicembre 1939, tale discussione ha perso il suo carattere conflittuale e controversistico e appare soprattutto una straordinaria anticipazione di tanti tentativi odierni di mettere a fuoco il complesso rapporto tra la fede cristiana e le diverse culture mondiali.
Questa Istruzione di settant'anni fa ha, dunque, rappresentato un momento felice, dietro cui si nasconde un'altrettanto felice convergenza - di uomini, di culture e di fedi - maturata nei decenni precedenti. Non appare infatti casuale che questo documento sia stato approvato con grande convinzione da Pio XII, un Papa che ha pronunciato alcune delle parole più acute e più profonde sull'apprezzamento della Chiesa cattolica per tutte le diverse culture e civiltà. Ma altrettanto significativa appare l'opera dei suoi predecessori, che prepararono il terreno a questa Istruzione, in particolare Benedetto XV e Pio XI, il quale attribuì alla "maledetta questione dei riti" una grave responsabilità nel ritardo dell'evangelizzazione in Cina. E grande rilievo ha avuto l'opera di importanti collaboratori di questi Papi, come Celso Costantini, che fu prima delegato apostolico in Cina e poi segretario di Propaganda Fide, per diventare infine cardinale.
I fili del rapporto tra Santa Sede e Cina avevano iniziato a riannodarsi verso la fine dell'Ottocento, quando, nel declino dell'Impero di Mezzo, illuminati funzionari cinesi si misero alla ricerca di nuove prospettive per il loro Paese e sollecitarono Leone XIII ad aprire relazioni diplomatiche con la Cina. Il Papa fu molto favorevole a questa iniziativa, consapevole che in questo modo - come egli scrisse - l'annuncio del Vangelo avrebbe potuto svincolarsi dalla protezione interessata dei "cannoni" europei. Ma le pressioni francesi furono fortissime e l'allacciamento delle relazioni diplomatiche, sebbene già deciso, fu rinviato sine die. Nel 1904, l'allora monsignor Gasparri riaprì la questione sottolineando che agli occhi della Santa Sede le "nazioni cristiane" - e cioè, in pratica, le potenze coloniali europee - non potevano vantare alcun diritto specifico sui fedeli cattolici in terre extraeuropee e che la Santa Sede aveva la piena libertà di stabilire rapporti diretti con qualunque popolo. Con Benedetto XV, si decise nuovamente di stabilire relazioni diplomatiche dirette, ma per la seconda volta le pressioni francesi sulla Repubblica cinese, nata nel 1912, costrinsero a rinviarne l'attuazione.
In questo contesto, maturò a Roma la decisione di procedere ugualmente, per altre vie, ad avvicinare Chiesa cattolica e popolo cinese, anche sulla spinta delle sollecitazioni che venivano da grandi figure di missionari, come padre Lebbe e padre Cotta. Ne fu espressione anzitutto la lettera apostolica Maximum illud, cui lavorò intensamente il Prefetto di Propaganda, il cardinale Willem van Rossum, pensata specificamente per la Cina. Seguì, subito dopo, la nomina di un delegato apostolico, Celso Costantini, cui si deve una sorta di "rivoluzione" nei rapporti tra Chiesa cattolica e Cina contemporanea. Il delegato si fece subito notare perché scelse di abitare lontano dal quartiere delle ambasciate europee e rifiutò la "protezione" francese. Appena due anni dopo il suo arrivo, convocò il Concilio di Shanghai per affrontare i principali problemi della Chiesa in Cina e nel 1926 accompagnò a Roma sei sacerdoti che Pio XI in persona ordinò vescovi. Costantini, infatti, operò subito con decisione per favorire la formazione di clero e di episcopato locali, perché sostituissero i missionari europei il più rapidamente possibile.
La sua opera si estese anche nella direzione di un impegnativo sforzo di "cinesizzazione" della Chiesa, imperniato sul rispetto e l'apprezzamento della cultura cinese. Non a caso, il Concilio di Shanghai toccò indirettamente la questione, distinguendo tra l'insegnamento di Confucio e pratiche superstiziose legate al confucianesimo. Negli anni precedenti, infatti, era maturata una novità importante all'interno della società cinese: grazie ad un intenso dibattito culturale che aveva riguardato anche i temi religiosi, molti intellettuali affermarono chiaramente che il confucianesimo non aveva carattere religioso. Subito dopo il Concilio di Shanghai, che non aveva voluto affrontare esplicitamente la questione perché di competenza della Santa Sede, monsignor Costantini interpellò riservatamente i padri conciliari sui riti confuciani. Egli infatti avvertiva l'esigenza di risolvere al più presto la questione e i risultati di quell'indagine gli permisero di riproporla a Roma. Nel 1929, poi, compì un gesto clamoroso: trattato come un diplomatico, benché non ne avesse lo status formale, fu invitato ai funerali del fondatore della Repubblica, Sun Yat-sen, cui andò, partecipando così pubblicamente a un rito funebre confuciano, in teoria ancora proibito ai fedeli cattolici.
Tornato a Roma, già prima di diventare Segretario di Propaganda Fide, il 17 dicembre 1935, come consultore della Congregazione egli formulò un parere favorevole alla chiusura della controversia e, divenuto Segretario, ricordò spesso che occorreva risolverla ispirandosi alla nota Istruzione del 1659 rimasta troppo a lungo "lettera morta". È la famosa Istruzione del 1659, ai Vicari Apostolici in Cina e Indocina, definita anche la Magna Charta di Propaganda Fide, in cui si legge tra l'altro: "Che cosa c'è infatti di più assurdo che trapiantare in Cina la Francia, la Spagna, l'Italia o qualche altro paese d'Europa? Non è questo che voi dovete introdurre, ma la fede che non respinge e non lede i riti e le consuetudini di alcun popolo, purché non siano cattivi, ma vuole piuttosto salvaguardarli e consolidarli".
La questione dei riti venne ufficialmente sollevata, una prima volta, nel 1934 da monsignor Augustin Gaspais, vicario apostolico di Kirin, nella Cina Nord Orientale, allora occupata dai giapponesi (il Manzhouguo). Il Prefetto di Propaganda, cardinale Pietro Fumasoni Biondi, rispose con una lettera che incoraggiava a riesaminare la questione, nonostante il divieto del Sant'Uffizio, ormai vecchio di oltre due secoli ma mai ufficialmente abolito. Ottenuta in risposta una documentazione che motivava l'opportunità di permettere ai fedeli cattolici la partecipazione ai riti confuciani, Costantini sottopose a Pio XI la richiesta di concedere tale partecipazione: il Papa approvò in modo convinto, seppure con alcune cautele e restrizioni, e Fumasoni Biondi comunicò ufficialmente il permesso a coloro che lo avevano richiesto. Lo stesso Pio XI si augurò, inoltre, che "questa lettera del secolo" avesse la massima diffusione e il Prefetto di Propaganda diede ordine di pubblicarla sul bollettino ecclesiastico della Chiesa cattolica in Cina. In brevissimo tempo, Costantini fu raggiunto da moltissime richieste delle diocesi cinesi che sollecitavano l'estensione del permesso, ottenendo naturalmente una risposta positiva da parte del Segretario di Propaganda. In questo modo la questione dei riti fu de facto archiviata in tutta la Cina.
Ma a Roma si pensò che era bene anche sancirne in modo esplicito e solenne la definitiva chiusura. Fu così preparato il testo dell'Istruzione che sancisce esplicitamente: "è lecito ai cattolici intervenire agli atti di onore compiuti innanzi all'immagine o tabella di Confucio". Infatti, "nelle regioni dell'Oriente alcune cerimonie, sebbene nei tempi antichi possano essere state legate a riti pagani, hanno - con i cambiamenti dei costumi e della cultura nel corso dei secoli - conservato solamente un significato civile di pietà verso gli antenati o di amore verso la patria o di cortesia verso i vicini". In quel contesto, venne risolto positivamente anche il caso dei riti shintoisti in Giappone. Dopo la Cina, i riti in onore di Confucio e degli antenati vennero permessi anche ai fedeli cattolici in Vietnam, Thailandia, Laos e Cambogia. Una decisione analoga venne presa, contemporaneamente, per i riti malabarici in India. È però evidente che questa svolta complessiva ebbe il suo impatto maggiore in Cina: qui, infatti, è sorta la controversia dei riti e qui, per secoli, tale controversia ha ostacolato i tentativi di inculturazione del cattolicesimo.
A distanza di settant'anni, l'Istruzione del 1939 presenta ancora tratti di forte attualità. Com'è noto, infatti, in Cina si è tornati da tempo a studiare Confucio e le sue opere, nella convinzione che ogni società abbia bisogno di attingere a profonde risorse etiche e spirituali, non solo economiche e materiali, per la propria crescita. Negli ultimi anni, inoltre, il Governo cinese ha scelto il nome di Confucio per i centri culturali che sta aprendo in molti Paesi del mondo, dall'Europa all'Africa, dalle Americhe all'Asia, per diffondere la conoscenza della lingua e della cultura cinesi. Già da settant'anni, come si è visto, la Chiesa cattolica ha pienamente accettato la valenza civile del richiamo a Confucio e negli ultimi anni ha manifestato un apprezzamento crescente per la cultura cinese, come ha mostrato l'accoglienza riservata all'Orchestra sinfonica di Shanghai che, nel maggio 2008, ha suonato in Aula Nervi alla presenza del Santo Padre Benedetto XVI.

Da L'Osservatore Romano - 9-10 dicembre 2009)

83 commenti:

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  8. Decisamente la nostra giovane neocatecumenale, è sempre in servizio permanente su questo blog, non sa più come fare e che cosa fare per continuare a disturbare il corso normale della discussione e scaricare il suo grande amore per la Messa Tridentina.
    Incurante del lavoro che dà alla Redazione, che ha senza dubbio ben altro da fare che cancellare i suoi interventi, ha trovato un nuovo stratagemma, interviene per prima, fuori thread, come ieri, quando ha pesantemente insultato una persona, per poi essere prontamente cancellata.
    Fanatismo, esaltazione, quando raggiungono quei livelli, sono l`espressione di una mente totalemente condizionata, il risultato non è bello da vedere.

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  9. chiedo alla REDAZIONE di eliminare subito i primi 7 commenti perchè c'entrano come cavoli a merenda con la questione dei riti cinesi e sono implicitamente offensivi nei confronti del prof. Pastorelli.
    Alessandro

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  10. carissimi...in questi giorni ho avuto diverse possibilita' di visitare diverse chiese....e ho notato..tanto disordine...fai da te...la mensa...io la chiamo cosi...in tante chiese non essiste il crocifisso al centro..ma da parte...e il prete chi guarda? e poi non c'e' nessun segno dei sei candelabri come ci sono sull'altare papale in vaticano.non essiste nessuna regola...e poi..per trovare la ragione di scappare fuori dalla chiesa..ancora tanti preti mostrano il sedere al Santissimo! Auguri.

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  11. per l' ANONIMO ........ il solito !!!!!!......
    che sostiene che l' EUCARESTIA è ANCHE un sacrificio ecc, ecc , ecc. .............

    .....non credo valga ancora la pena di sprecare spazio e inchiostro .. su temi detti e ridetti ... e su cui non vi sara' mai un punto d' incontro .....

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  13. vi è una differenza sostanziale fra la nostra e la civiltà , cultura cinese ....... il DRAGO .....

    come la CROCE ha forgiato , formato la nostra civilta' occidentale , cosi' la cultura cinese è nata sotto l' ombra del DRAGO ......... è una cultura che non ha mai conosciuto la CROCE ....... da sempre ...

    e possiamo tranquillamente affermare che tutta la nostra civilta' ... da sempre , da prima della venuta di CRISTO ,, sia stata una civilta' in devenire per accoglierlo . in un certo senso .........
    il fatto dei riti e specialmente l' inginocchiarsi davanti le TAVOLE degli ANTENATI .. è stata un incomprensione grave e da parte della CHIESA l averne proibito l' uso .......
    l' IMPERATORE KUANG SHU 1662 1722 ........è stato ad un passo dalla conversione ma ha fatto marcia indietro , quando gli fu proibito di venerare gli ANTENATI ...... cosi come per l' IMPERATORE WAN LI 1573 1620 ........

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  14. Ripeto il mio suggerimento: visto che l'anonimo troll si diverte, e un sacco di scrive roba che non c'entra niente col post, continuando a portare avanti i suoi argomenti triti e ritriti, io direi di aprire un thread tutto per lui, dove lui scrive tutto quello che ha da scrivere, dove chi ha voglia (ce ne vuole) gli risponde. In fondo si tratta come vedete di dargli lezioni di catechismo.

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  15. errore ...... IMPERATORE KANG SHI 1662 1722

    ... IMPERATORE KUANG SHU ..... 1875 1908 ....

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  16. Le idiozie di un'anonima esaltata non mi toccan molto: semplicemente squalificano il blog in assenza di rapido intervento censorio, specie quando inemici interni dela Chiesa approfittan d'ogni post per impestarlo con le solite diaboliche elucubrazioni.

    La S. Messa, è sacrificio di Lode alla SS. ma Trinità, di soddisfazione, impetrazionme e propiziazione.
    Mai ho mai sostenuto tesi diverse.
    Gl'imbecilli di qualsiasi genere che su questo blog fan la voce grossa - maschi, femmine e trans, laici o preti, - dican pure quel che gli pare.
    I miserabili untorelli non cambieranno la Chiesa, quella vera.

    E CON QUESTA PROFESSIONE DI FEDE CATTOLICA APOSTOLICA ROMANA SALUTO TUTTI. TORNERO' SOLTANTO DOPO CHE LA REDAZIONE AVRA'PROVVEDUTO IN MODO SERIO A CIRCONDARSI DI COLLABORATORI CHE IMMEDIATAMENTE SI ADOPRINO AD INTERVENIRE CON LA MASSIMA TEMPESTIVITA' A SALVAGUARDIA DELLA DIGNITA' DEGLI AMICI.

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  18. BISOGNA AVER PAZIENZA CON GLI IDIOTI IMPERATORI DEL MONDO DI OGGI !!!!!!!!

    i post logorroici e chilometrici , che sono solo un invito a non leggerli ... ( personalmente , passo e chiudo dopo tre parole ) !!!!!! ....... ne denunciano seri problemi interiori .al di la delle proprie convinzioni personali sula '' FEDE ,, !!?!?!?!?!?!?!?!?!

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  19. vede, Ildefonso, temo che il thread dedicato non risolverebbe, perchè lo scopo preciso di questi "folletti" è proprio quello di invadere gli spazi animati da altri temi e bloggers impegnati nello scambio di idee, che essi vogliono disturbare, confondere, impedendo in ogni modo il normale fluire del dibattito, distraendo tutti dal tema iniziale, per attirare l'attenzione solo su di sè e sui propri argomenti, eventualmente catturando nuovi aderenti (inermi perchè, ignari delle loro tecniche di adescamento, incautamente si affannano a rispondere per troppo buona volontà di dialogo!)

    Invasione - espansione - occupazione - persuasione (almeno ci provano...)

    PS da parte dei NC è la stessa strategia che usano per fagocitare le parrocchie: "o ti adegui o te ne vai"

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  21. Capisco perfettamente il professor Pastorelli.
    Mi era sembrato qualche giorno fa che la Redazione avesse scelto di moderare i commenti e me ne ero rallegrata.
    Immagino che è stato solo un test, rapidamente abbandonato.
    Probabilmente perchè la Redazione giudica che la moderazione impedisce lo scorrere fluido della discussione.
    Ebbene mi sembra che il o l`esaltata neocatecumenale riesce purtroppo perfettamente a rendere difficile se non impossibile ogni discussione, impadronendosi del thread, ma di questo abbiamo già parlato.
    Se la Redazione, ciò nonostante mantiene la sua linea, resta unicamente la soluzione di avere uno sguardo permanente sul blog, ad opera di diversi collaboratori, pronti a cancellare immediatamente i commenti inopportuni.

    Vorrei anche dire alla Readazione, che sarebbe veramente triste privarsi dei contributi del professor Pastorelli.
    Non vorrei parlare in termini di vittoria o sconfitta, ma sarebbe purtroppo una vittoria per quel troll neocat i cui intenti sono pù che chiari.

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  22. bisogna anche avere la massima comprensione per il capo-redattore che non può assicurare al blog una sua onnipresenza supervigilante, avendo, tra gli altri, il suo bell'impegno paterno quotidiano con il figlioletto di pochi mesi...(se ricordo bene)

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  23. Troll...che sta senza dubbio sorridendo in questo momento soddisfatto dell`effetto prodotto, troll che, una volta ancora, è riuscito a monopolizzare l`attenzione su di sè, monitor descrive benissimo il meccanismo.
    E non di certo perchè abbiamo reagito, impossibile di tacere vedendo questo blog, "à la merci"di un "folletto" neocat.

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  24. concordo con Luisa. Sarebbe triste privarsi della collaborazione del prof. Pastorelli. Alessandro

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  25. La pazienza ha un limite29 dicembre 2009 alle ore 14:52

    Abbiamo tutti la massima comprensione per gli impegni del capo-redattore, ma se non può avere per il momento l`aiuto necessario e indispensabile per la sorveglianza del blog, è forse saggio, anche solo provvisoriamente, introdurre la moderazione.
    Altrimenti questo blog sarà inquinato da chi interviene non di certo con buone intenzioni.
    Ieri siete intervenuti rapidamente, ma io ho potuto lo stesso leggere i commenti infami di quel troll su una persona che stimiamo, forse non sono la sola.
    Questo è il rischio che corrono siti come questo che sono il bersaglio dei nemici della Santa Messa Tridentina e della Tradizione..

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  26. Lo so che il thread apposito non risolverebbe... era solo una battuta!

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  28. concordo pienamente con la mia omonima, giustamente e precisamente ....limitata!

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  30. Tutta la mia solidarietà al Pastorelli.
    In compenso oserei sperare che la neocatecumenale deponga la sua clava da cavernicola (CC) e ci lasci la possibilità di discutere dei riti cinesi. Non capirlo e inserire commenti su questioni totalmente "altre" è segno di ottusità, che evidentemente abbonda presso il suo "movimento ecclesiale". Tòrnatene da Kikuccio tuo, su!
    Nike

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  32. alla REDAZIONE: se la sbornia di Natale è passata, pregasi eliminare SUBITO tutti gli interventi OT del troll rompiballe. Alessandro

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  33. a cretinetti delle 15,05: il prof. Pastorelli è persona a modo, gentile e, soprattutto, ferratissima in teologia. Da lui hai da imparare tutto, pezzo di ignorante. Alessandro

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  34. Incornicio gli ultimi interventi di Alessandro...e che diamine, non se ne può più!! Prima Caterina, ora il professor Pastorelli...e basta!!
    O intervieni pacificamente, in maniera civile, in topic e in rispetto delle idee e soprattutto delle persone che scrivono su questo blog e su altri fora, o altrimenti non potrai che ricevere male parole...
    Adesso dobbiamo privarci di due persone come Caterina e il professore, per colpa di un troll...troll che rompe le scatole da almeno giugno, e cui ho anche io più volte risposto, sia qui che su altri fora...
    Fortuna che ultimamente sono intervenuto poco (e che non ho la preparazione di Caterina o di Dante), qui, altrimenti mi sarei dovuto anche io aspettare una campagna ad personam?
    Lollarda, donConcilio e CelestinoV sparano delle boiate assurde, ma almeno intervengono poco...ora invece, con te, non se ne può più!!
    E c'entra poco il fatto dell'appartenenza al Cammino Neocatecumenale...qui non è questione di NC o FSSP, è questione di rispetto per le persone e per il blog...

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  35. Ma questi neocat -sempre loro!- sono sempre così autoreferenziali?
    bene, visto che ancora siete ripetenti della scuola (materna), vi ricordo una semplice regola di netiquette: non si fanno commenti completamente avulsi dalla notizia inserita nel blog.
    Tradotto in soldoni: qua non è questione di Pastorelli o non Pastorelli; se si sta facendo una discussione sui riti cinesi, è idiota reagire parlando di Eucaristia e CCC.
    Nike

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  36. all'anonima delle 15,09: a parte il Papa, uno in grado di smentirti e di bastonarti teologicamente c'è e si chiama Dante Pastorelli ma tu preferisci le catechesi segrete e le Messe ultra riservate di Kiko. Come mai nel Vs. sito non ci sono gli indirizzi dellle vs. comunità? Cosa avete da temere? Voi temete solo una cosa. che su di voi si dica la verità. Alessandro

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  37. Così tanto documentata che non sai che mesi fa chiarii che sono un maschio.
    Così tanto documentata che parli solo a te stessa, dal momento che intervieni su cose che non c'entrano nulla col post.
    Anche i matti sono liberi in manicomio. E si dà sempre loro ragione. E' inutile convincerli che sbagliano loro.
    Nike

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  38. Alessandro ha ragione. Penso che stiamo sconfinando nel patologico.
    Anche se mi ricordo di certe aspre discussioni da Tornielli, l`anno scorso, il meccanismo era sempre lo stesso, l`offesa, gli insulti e la volgarità ne erano ingredienti ricorrenti.

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  40. teologia vecchia quella di Pastorelli? E che m'importa? L'importante è che sia teologia vera, cattolica. La teologia ha una scadenza come i medicinali? Troll, fai pietà ai sassi e fai venire il latte alle ginocchia. Alessandro

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  41. Esimio Prof. Pastorelli, capisco e condivido il Suo rammarico ma la Redazione non c'entra nulla : sentito telefonicamente uno dei Redattori, raccontandogli l'accaduto.
    Star fuori sede per lavoro rende impossibile occuparsi del blog almeno per qualche ora.
    Questi sono i limiti dei blog.
    Su un forum uno può essere bannato ma su un blog non è possibile.

    Voglia gradire la mia piena solidarietà.
    Auguri carissimi.
    A.C.

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  42. E tu aggiòrnati sul tema del post: "La secolare controversia dei riti cinesi. Inculturazione ante litteram".
    Non ci vedo né Pastorelli né Eucaristia, ma Confucio e riti cinesi.
    Nike

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  43. tutta la mia stima a Dante Pstorelli
    Alessandro

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  44. Mi ri-associo alla solidarietà verso il prof. Pastorelli, Alessandro. Tra l'altro fu praticamente l'unico a considerare la mia presenza in questo sito. Noto che il vezzo, rinvenibile anche tra lefebvriani, di ignorare gli outsiders non troll non si è affievolito in questo blog. Saluti anche a Robdealb91.
    Nike

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  45. Ribadisco anche io...tutta la mia stima al fantastico professor Pastorelli, all'altrettanto fantastica Caterina...al signor Alessandro...a Nike...e a tutti gli altri frequentatori del blog...
    Lo posso dire? Ne ho piene le palle di questo troll!!
    E le ultime idiozie sparate (sulla Bibbia, sulla teologia...), mi stanno facendo arrabbiare ancora di più!

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  46. temete solo una cosa. che su di voi si dica la verità.
    ----------
    esatto, Alessandro, l'hai detto; e per questo odiano i siti dove si afferma la Verità, con voce chiara e forte.
    E per questo fanno di tutto per infangare, esasperare e mandar via dai loro luoghi (web) di riunione e civile confronto e divulgazione di idee le persone che con maggior altezza intellettuale e spirituale ribadiscono e riportano davanti alla coscienza offuscata dei cattolici ultra-confusi di oggi la Dottrina di sempre, la Verità di Cristo, esponendola e ripetendola per farne dono a tutti, con voce chiara e forte, senza SE e senza MA, nello stile di Nostro Signore:

    SI' SI' NO NO.

    E questo suscita in loro odio e avversione, e non hanno pace finchè non riescono a ledere in qualche modo quelle persone, i veri testimoni di Cristo, che li fanno sentire in colpa per le loro menzogne, e tentano in ogni modo di imbavagliarli (così come loro stessi hanno subìto il bavaglio della ragione e come fanno con gli adepti schiavizzati....) e di sopraffarli con la semina di menzogna ed eresia.

    Infatti come sappiamo:
    la Verità genera odio (nei servi della menzogna).

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  48. A proposito: magari possedessimo bibbie dell'età delle guerre puniche! almeno avremmo la prova della vexata quaestio: è più antico il rabbinico Testo masoretico, o la versione dei Settanta?
    Oddio! e chi lo dirà al giudaizzante Kikuccio?
    Nike

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  50. all'anonimo delle 15,36;: anche tu fai pietà ai sassi. W Dante Pastorelli!! Alessandro

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  51. Bene, bravo co-anonimo. Applausi. Ora, iniziamo a parlare di riti cinesi e inculturazione?
    Nike

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  52. Neanche io conosco di persona Caterina o Dante o Alessandro, non conosco di persona il Cammino, verso cui non ho motivi di odio o rancore, non ho neanche io conoscenze di teologia, liturgia, o esegesi...non conosco i motivi della vostra diatriba, e non ci voglio nemmeno entrare più di tanto...ma a me, per la verità, sembra sia stata tu per prima ad attaccare...prima Caterina, ora Dante...e con una ferocia incredibile...
    Ripeto, qui non c'entrano Cammino o Fraternità San Pietro...qui c'entrano il rispetto per le idee e soprattutto per le persone...e non mi pare ci siano mai stati da parte tua...
    Ribadisco tutta la mia solidarietà a Caterina, al professore, ad Alessandro, a tutti...

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  54. Bravo Robdealb, fai bene ad essere equilibrato. Fossimo noi "vecchi" ad avere il tuo fair play...
    Nike

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  55. il post offensivo delle 15.36 mi pare abbia superato i limiti del "civile" per passare nell'ambito "penale".
    Non è la prima volta che leggiamo simile fango gettato sul prof. Pastorelli e l'individuo responsabile era stato diffidato al riguardo
    (a neo che non fosse un compagno di merende).
    Penso che sia urgente avvisare chi sia competente in questo campo.

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  56. Con i troll c'è un solo sistema valido: ignorarli. Purtroppo ieri con Dante Pastorelli si è perso il ranno e il sapone (come ama dire lui) per cercare di far ragionare un po' lo scocciatore, ma è fatica sprecata, ne convengo.

    A proposito dei riti cinesi, invece. Be', questo è una conferma illustre di una cosa già sostenuta a suo tempo: anche presso altre credenze ci sono elementi positivi che possono convivere con il cristianesimo. Confucio è un caso particolare, la sua non è esattamente una religione, è più simile a una filosofia o a una morale, ma contiene anche dottrine e rituali di natura religiosa. In sostanza, ben prima del concilio Vaticano II che secondo alcuni sarebbe l'anno 0 dell'apertura verso gli "altri", la Chiesa ha detto autorevolmente che il cristianesimo completa e non nega radicalmente le dottrine di Confucio, e non solo.

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  57. Redazione di messainlatino29 dicembre 2009 alle ore 15:48

    E' anche un pò da vigliacchi aproffittare degli impegni della gente per inscenare attacchi a tappeto utilizzando post di argomento specifico.
    Ma perché non ve la cantate e suonate fra di voi lasciando noi poverini che non han capito niente a nuotare nel nostro brodo ?
    Così come siete sicuri che NOI non potremo cambiare le vostre idee, state pur certi che nemmeno VOI ci riuscirete a cambiare le nostre !!!
    Tanto vale ..............

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  58. @ geovista neocat:
    Pastorelli sei capace solo di minacce,insulti.Vuoi andartene vai?
    Se ti vuoi confrontare con gli altri devi accettare anche il contraddittotrio.Altrimenti mettiti da solo e fai un soliloquio.
    _________________

    Gentile Signorina, con ogni evidenza, oltre a quelli del catechismo Le mancano anche i rudimenti della buona creanza.
    Se ancora non è riuscita a comprenderlo, i Suoi soliloqui demenziali qui non è interessato proprio a nessuno.
    Se non l'educazione, che non possiede, quanto meno l'intuizione dovrebbe comunque suggerirLe di ritornare a tentare di ammannire le Sue elucubrazioni, "more geovidico", presso quei soggetti - cuturalmente e psicologicamente sprovveduti - con i quali, con tutta evidenza viste le Sue modalità argomentative, è solita intrattenersi dialetticamente.

    JUDICA ME, DEUS, ET DISCERNE CAUSAM MEAM DE GENTE NON SANCTA; AB HOMINE INIQUO ET DOLOSO ERUE ME!

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  59. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  60. eppure il sole sorge ad oriente e tramonta a occidente...

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  61. Capisco perfettamente l'atteggiamento di rivalsa della nostra giovane neocatecumenale. Senza entrare nel merito, spero solo che abbia capito che ha sbagliato la maniera, e il luogo.
    Tuttavia qualche dubbio bussa alla mia porta.
    Perché ha voluto far presente al Superiore domenicano di quanto dicesse una persona che credeva essere terziaria? Forse per metterla a tacere con la forza dell'autorità? Era sicura che sarebbe stata esaudita?
    A me sembrano metodi mafiosi...
    Come pure mettere a tacere una persona, in questo caso Pastorelli, colpendolo di sorpresa con interventi decontestualizzati.
    Grazie signorina, se così ha voluto fare, non ho bisogno che qualcun altro mi dica come operano i neocatecumenali: ne sono stato testimone oculare.
    Nike

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  62. Per tornare al tema, la soluzione adottata dalla Chiesa mi appare molto equilibrata; se è vero che soltanto la Chiesa cattolica possiede la pienezza della "morale naturale", brandelli di quest'ultima possono comunque rinvenirsi anche presso popoli pagani e, in quest'ultimo senso, la venerazione per gli antenati altro non apparirebbe costituire, se non una lodevole esplicazione del precetto della pietà verso i defunti.

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  63. Infatti a me stupisce che i cinesi non si siano convertiti al cattolicesimo perché non potevano esplicare i riti per i loro defunti. Come è possibile? nel cattolicesimo esistono da sempre riti per i defunti: messe di suffragio, preghiere, visita ai cimiteri, festività di tutti i morti...
    mi dicono che le tribù indiane dello stato dell'Orissa, quello dove i nostri fratelli di fede vengono periodicamente massacrati, hanno una concezione simile a quella cattolica nei confronti dell'Aldilà e dei morti, e ciò facilita le conversioni al Cattolicesimo.
    Se davvero la questione dei riti cinesi è tanto semplice, perché la Cina non è già in maggioranza cattolica?
    Temo che un barbaglio di risposta venga da un fenomeno parallelo: perché il Giappone non è cattolico?
    Quando i missionari arrivano in Giappone, subito riescono a convertire molti locali. Ma dopo alcuni anni il Potere dice che il Cristianesimo non è religio licita (ricorda qualcos'altro, no?) e da allora, fino al bombardamento di Tokyo nel 1856, il Giappone è rimasto chiuso, e i pochi Kirishitan han dovuto rimanere kakure (nascosti). Credo che persecuzioni simili siano stati presenti anche in Cina. Il problema è che nell'Estremo Oriente non è avvenuto lo scandalo della morte di Socrate, cioé della condanna del giusto. Ciò significa che per la mentalità asiatica il Potere ha sempre ragione, ovvero, che non sbaglia mai. Quindi ha ragione a perseguitare la religione "straniera" ovvero cristiano-cattolica.
    Nike

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  64. Insomma: per essere cristiani, abbiamo prima dovuto diventare greci (ellenistici).
    Senza Socrate (e Augusto), niente Cristo. D'altra parte Lui è venuto quando i tempi erano maturi. Non lo dice la Sacra Scrittura?
    Nike

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  65. Interventi come quelli di Jacopo o di Nike hanno il merito di riportare la questione sul tema del thread. E' un vero peccato che un pugno di disturbatori - pare neocatecumenali - riesca a gettare tanto scompiglio e a impedire un sereno confronto su un tema tanto interessante quale quello dei riti cinesi e più in generale del cristianesimo in Asia.

    Sottoscrivibili, direi, in toto le equilibrate riflessioni di Jacopo. Meno, invece, il quadro proposto da Nike, che pure contiene ottimi spunti. Lo scandalo della condanna del giusto non è ingoto all'Estremo Oriente. Quello che è (relativamente) ignoto è il dominio della logica - di cui Socrate fu, per così dire, uno dei massimi profeti e martiri. In Asia domina il principio di autorità - se con "Potere" Nike intende riferirsi a questo, il suo rilievo è corretto - combinato con una fondamentale, e ingenua direi, predisposizione al pragmatismo. Entrambi gli elementi non sono per nulla inconciliabili con certe formulazioni del cristianesimo, che infatti trovarono nei paesi dell'Estremo Oriente terreno straordinariamente fertile.
    Bisogna aggiungere che in Cina - ma anche in Giappone - le persecuzioni non furono (e, in Cina, non sono!) soltanto ai danni dei cattolici. Non sto a tediarvi con i dettagli storici, ma in Cina vi fu un periodo denominato a un dipresso "Bruciare libri e seppellir confuciani", perché un certo imperatore decise che i saggi confuciani ostacolavano la sua azione di governo e pensò bene (cioè male) di sotterrarli vivi e di bruciarne tutti gli scritti (tranne queli di tecnica applicata, e qui riemerge il coté pragmatico della mente asiatica). Altri governanti, a più riprese, chiusero monasteri buddisti e secolarizzarono i relativi monaci (gli ultimi episodi nel Tibet dei nostri giorni). In Giappone subirono persecuzioni, più o meno giustificate dalle ingerenze con le politiche di corte o con la hesuchìa shogunale, gli esponenti di numerose scuole buddiste; il daimyo "cattolico" Oda Nobunaga si fece un bell'arrosto di... monaci Tendai, ecc. ecc. Ce ne sarebbero di vicende da narrare.

    Quel che mi preme, però, è sottolineare che con la battuta d'arresto causata dall'esito della quérelle dei riti cinesi si gettò al vento un'occasione d'oro per procedere a un ritmo decoroso (e forse per procedere tout court) alla cristianizzazione della Cina. Fu un saggio di miopia di proporzioni piuttosto colossali.

    Nei secoli il gesuitismo italiano dei Matteo Ricci, dei Valignano, dei Desideri ha offerto straordinari modelli "inculturazione" (la parola non mi piace, ma oggi è l'espressione maggiormente in uso per definire il fenomeno) missionaria del cristianesimo in terre dal substrato culturale e sapienziale ricco e articolato. Modelli ancora oggi validi ed efficaci.

    P.S. Anche per questo spiace leggere le periodiche contumelie indirizzate alla S.J. da alcuni commentatori di questo blog.

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  66. P.S.2 Il periodo di chiusura all'esterno del Giappone non avvenne nel 1856, ma tra il 1853 e il 1854. Il commodoro americano Perry non "bombardò" Tokyo (gli americani lo avrebbero poi fatto quasi cent'anni dopo, con la loro consueta grazia...). Bastò una piccola sceneggiata dimostrativa per fare capire ai nipponici che le "navi nere" dello straniero avrebbero ridotto le difese shogunali a malpartito.

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  67. Come è possibile? nel cattolicesimo esistono da sempre riti per i defunti: messe di suffragio, preghiere, visita ai cimiteri, festività di tutti i morti..

    amici, miei, è esatto dire da sempre, ma oggi non più?
    quanti, oggi, nella chiesa -soprattutto in certi contesti- fanno celebrare messe di suffragio, ad esempio?

    certo la questione cinese è molto più complessa, ma questa osservazione mi ha fatto riflettere, è comunque un dato tra altri...

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  68. Bene, in Noomos ho trovato un valido conoscitore della storia orientale.
    A tal proposito ricordo che la comunità cattolica giapponese venne in buona parte debellata in due occasioni: la prima è la persecuzione del Seicento; la seconda è stata la bomba atomica sganciata su Nagasaki, dove pare si trovasse circa la metà dei cattolici giapponesi nel 1945.
    Il Potere... sì, di sicuro ha appigli storici, ma chi è cattolico sa ben dare il nome al suo rappresentante "metafisico".
    Perché cito solo i cattolici, e non altre religioni o Chiese? semplicemente, il Cattolicesimo è l'unica religione autocratica, se escludiamo fenomeni moderni come il Mormonismo o il Geovismo (o anche il Cammino Neocatecumenale). Una comunità protestante, una buddhista, sono di solito realtà autonome a livello locale, mentre noi dobbiamo dipendere da Roma.
    Al di là di questi paralipomeni, sta il fatto che i confuciani che erano attratti dal Cattolicesimo non sono stati confortati dai nostri riti per gli antenati. E parliamo del Cattolicesimo pre-conciliare. Come mai?
    Nike

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  69. Imponiamo anche alla cina la Messa tridentina

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  70. Imponiamo? basterebbe che i preti la facessero! e questo vale anche per l'Italia, in troppe diocesi!

    RispondiElimina
  71. Bene, in Noomos ho trovato un valido conoscitore della storia orientale.
    A tal proposito ricordo che la comunità cattolica giapponese venne in buona parte debellata in due occasioni: la prima è la persecuzione del Seicento; la seconda è stata la bomba atomica sganciata su Nagasaki, dove pare si trovasse circa la metà dei cattolici giapponesi nel 1945.
    Il Potere... sì, di sicuro ha appigli storici, ma chi è cattolico sa ben dare il nome al suo rappresentante "metafisico".
    Perché cito solo i cattolici, e non altre religioni o Chiese? semplicemente, il Cattolicesimo è l'unica religione autocratica, se escludiamo fenomeni moderni come il Mormonismo o il Geovismo (o anche il Cammino Neocatecumenale). Una comunità protestante, una buddhista, sono di solito realtà autonome a livello locale, mentre noi dobbiamo dipendere da Roma.
    Al di là di questi paralipomeni, sta il fatto che i confuciani che erano attratti dal Cattolicesimo non sono stati confortati dai nostri riti per gli antenati. E parliamo del Cattolicesimo pre-conciliare. Come mai?
    Nike

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  72. Rafminimi13@libero.it29 dicembre 2009 alle ore 23:01

    Ricevo e rimando (pur non reputando efficace la protesta, ma è male tacere):

    ----- Original Message -----
    From: Peppe (Libero)
    To: Peppe (Libero) ;
    Sent: Tuesday, December 29, 2009 3:30 PM
    Subject: Re: protesta
    Vi ricordo di inviare un messagggio di protesta a Mons Bagbasco sul sito dell'Arcidiocesi di Ganova al link
    http://www.diocesi.genova.it/documenti.php?realta=75&azione=scrivi
    Don Farinella, oltre ad aver preso le distanze dalla Chiesa sul caso Englaro, a scrivere su Micromega e a rimproverare la Chiesa dalle pagine di Repubblica perchè non abbastanza "antiberlusconiana",lo scorso mercoledi 23 dicembre a radio 24 ha fatto le afferazioni eretiche di cui sotto.
    Protesate protestate protestate
    Facciamoci sentire!!!!
    Di seguto la mail che ho inviato a Mons. Bagnasco sul sito della Arcidiocesi di Genova.
    Datemi una mano e protestate anche Voi.
    Eminenza,
    prima di tutto voglio farLe i miei migliori Auguri per il Santo Natale appena passato che possa portare i suoi frutti in ognuno di noi.
    Mi permetto di scriverle per esprimere il turbamento provato qualche sera fa, ascoltando a Radio24 l'intervento di un parroco della Didcesi di Genova, certo Don Farinalla.
    Non nuovo ad invettive di carattere politico il cui tono poco si sposa col suo status di religioso, martedi sera alla trasmissione "La Zanzara" condotto da Giuseppe Cruciani, si è lasciato andare ad affermazioni di carattere religioso se non eretiche, per lo meno blasfeme.
    Ebbene tra le altre cose, Don Farinella ha affermato che nella sua parrocchia la notte di Natale, la Vergine avrebbe avuto un parto quadrigemino: un bambino nero, un cinese, un ebreo ed un palestinese.
    Non pago dell'idea rivoluzionaria (!?) ha cocluso con un "Se io fossi il Papa abolirei il Natale".
    Credo che ogni commento sia superfluo e che certi personaggi che, evidentemente, hanno seri dubbi sulla natura della loro fede, facciano bene a ritirarsi nel silenzio della meditazione piuttosto che infondere dubbi nel sempre più sparuto gregge dei fedeli.
    Confidando in un Suo intervento,
    ancora Auguri per il Santo Natale ed il nuovo anno.
    Giuseppe Nuzzo

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  73. Al "poeta" amante delle rime interne delle 21,23. Qui non si impone nulla, si propone la fede di sempre pregando con la Messa di sempre. I provocatori cercano di farci passare da stupidi, quando ne hanno davanti agli occhi un esempio: loro stessi allo specchio!

    RispondiElimina
  74. Rafminimi13@libero.it29 dicembre 2009 alle ore 23:41

    Si ritorna a parlare dei riti cinesi. Ecco ciò che ricevetti al riguardo
    nel 2005
    ----- Original Message -----
    Sunday, October 30, 2005 7:09 PM
    Subject: la controversia dei Riti Cinesi


    > Vorrei saperne qualche cosa in piu'. In particolare, non vorrei
    sbagliarmi,
    > ma mi sembra di ricordare che, nel XX Secolo, Pio XI riprese in mano la
    > materia e, finalmente, concesse i permessi desiderati da Matteo Ricci. Ne
    > conseguirebbe, quindi, che a Formosa (scusatemi, ma io Taiwan mi sono
    > abituato ad indicarla cosi' durante gli studi geografici dell'infanzia) e
    > nella diaspora, i cattolici cinesi avrebbero il premesso di frequentare i
    > riti in onore di Confucio e degli antenati?
    > Cosa ne sapete?
    > Nota curiosa. Un amico mi ha detto che, dei suoi conoscenti a Londra,
    hanno
    > sempre avuto la Messa Tridentina, percche' andavano dai preti della Chiesa
    > Patriottica Cinese
    > Salutissimi
    > A.
    Questa e' l'interessante risposta che ho avuto

    La Congregazione «de Propaganda Fide» e lo sviluppo delle
    missioni cattoliche (ss. XVIII al XX)
    di Josef METZLE

    cap.3
    La questione dei riti cinesi e la sua soluzione

    La «querelle dei riti» è stata una vera e propria tragedia
    della storia missionaria.
    È scoppiata nonostante le chiare direttive della
    Congregazione
    che aveva dato ai suoi Missionari nell'Estremo Oriente,
    inculcando loro con parole inequivocabili il
    rispetto per la cultura dei popoli, la stima per i loro
    costumi, comprensione per
    la loro mentalità, come necessarie e insostituibili
    premesse
    di una sana ed efficace evangelizzazione di quei popoli.
    La «maledetta
    questione dei riti cinesi ha ritardato di due secoli
    l'evangelizzazione della
    Cina», ha detto Pio XI.
    Di che cosa si trattava allora?
    (continua- se interessa-)

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  75. Sa, Nike, il sospetto che l'atomica su Nagasaki sia stata sganciata anche in funzione anticattolica ogni tanto viene anche a me: l'ipocentro è così vicino alla cattedrale... Manca però il conforto delle fonti documentarie, dalle quali risulta che Nagasaki fu una "seconda scelta". La prima era Kokura, sempre nel sud dell'Arcipelago, che fu scartata a causa del maltempo nel corso della missione. Di più, le testimonianze dei piloti riferiscono che anche Nagasaki, su cui il bombardiere passò di ritorno alla base, fu trovata coperta da una fitta nuvolaglia; l'aereo era a corto di carburante e il comandande del volo stava per decretare il definitivo rientro, quando d'un tratto, si aprì un varco tra le nubi, che rese visibile una piccola porzione della città: quella sulla cattedrale di Urakami. Dunque pare trattarsi di una tragica "fatalità". Come sia andata realmente lo sa il Padre Eterno, e certamente lo sa Nostra Signora di Nagasaki, il cui volto, testimone di quell'esplosione, veglia su tutti noi dalla bella cappella a lei dedicata nella cattedrale ricostruita. Un confronto con l'inutile e sciocca statua degli Stimmatini, dice assai più di tante parole:

    http://farm2.static.flickr.com/1430/1248412687_48654043ae_o.jpg

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  76. Gli obiettivi delle atomiche del 1945 furono scelti dagli stessi scienziati atomici che indicarono due criteri inderogabili: le città non dovevano avere subito in precedenza pesanti bombardamenti (in modo da poter misurare con la maggior precisione possibile gli effetti dell'atomica) e non dovevano essere interamente costruite in legno. Nagasaki purtroppo possedeva i due requisiti. Come ben fa notare Noonomos, fu un obiettivo di riserva. Agli scienziati la religione degli abitanti interessava di certo poco, anche se potremmo notare che basterebbe questa circostanza per smentire chi nega che la scienza abbia i suoi scheletri nell'armadio. E che scheletri!

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  77. Non so di quale parte dell'Italia siate, ma qui al Nord i nostri cari alleati americani bombardavano le chiese -cattoliche- perché erano convinti (!) che dentro vi fossero i tedeschi. Naturalmente lasciavano intatti i campanili, che in realtà avrebbero un ruolo strategico maggiore di un edificio di culto dalle finestre scarse e irraggiungibili da eventuali cecchini. Come dimenticare poi l'inutile bombardamento di Montecassino? Finché il monastero restò in piedi, i soldati tedeschi non vi entrarono, e gli americani lo sapevano benissimo; quando rimasero solo le rovine, i germanici vi si insediarono. Tra gli amici americani bombardatori, vi era anche tal Walter M. Miller jr. futuro scrittore di fantascienza, agnostico, il quale rimase scosso pensando che i monasteri nella storia erano stati distrutti solo dai barbari, e che quindi lo erano anche loro. Tale episodio lo portò ad una sorta di conversione al Cattolicesimo, testimoniata dal romanzo di fantascienza "Un cantico per Leibowitz"; comunque il nostro terminò i suoi giorni col suicidio, confermando quanto fosse particolare la sua conversione.
    Chiusa la parentesi di Miller, abbiamo che:
    - nel nord Italia vennero bombardate le chiese cattoliche;
    - il duomo di Colonia, Germania, venne pure bombardato;
    - Montecassino non fece una fine migliore;
    - Nagasaki era la città più cattolica del Giappone...
    naturalmente sono tutti semplici casi!

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  78. L'episodio scellerato di Montecassino è indifendibile sotto tutti gli aspetti, Nike. In generale bisogna però notare che nella stragrande maggioranza dei casi i bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale erano notturni e quindi, con le tecnologie dell'epoca, fortemente imprecisi: colpire un obiettivo ben determinato come una chiesa sarebbe stato impossibile anche volendolo, in quelle condizioni. Le chiese - cattoliche e anche protestanti, in Germania - furono distrutte perché le città furono rase al suolo o comunque pesantemente colpite. Montecassino è un caso diverso, fu un bombardamento diurno di precisione e lì si volle scientemente colpire un bersaglio determinato. Va infine notato che, almeno per quanto riguarda l'Italia, i bombardamenti Alleati non furono in genere mossi da desiderio di distruzione e di punizione, altrimenti Firenze, Venezia e Roma sarebbero state le prime città colpite, e invece furono risparmiate.

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  79. Ci sono anche casi come quello del capitano inglese Clarke, che decise di non cannoneggiare San Sepolcro perché si ricordò che ospitava il capolavoro di Piero della Francesca (si ricordò dello scritto in cui Huxley definiva la Resurrezione di Piero "the greatest painting in the world"). No, nei bombardamenti subiti dall'Italia o dalla Germania non vi furono, se non, forse, in casi eccezionali, pregiudizi anticattolici. E' vero, diverse chiese andarono distrutte, ma anche scuole, teatri, ponti, e molto altro. Se concludessimo che il duomo di Colonia e molte altre chiese furono distrutti in odio al cristianesimo dovremmo concludere che La Scala e molti altri teatri furono distrutti in odio alla musica lirica.

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  80. Bisogna però aggiungere che all'arrivo di Clarke da Sansepolcro i tedeschi si erano già ritirati. Il caso di Cassino è diverso (ha più a che fare con la vocazione americana a usare il bazooka per uccidere un moscerino).

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  81. Be' per Ferrara, la mia città, posso dire che:
    -a parte una bella bombetta che uccise mille persone nel centro (appena a sud del duomo), il resto della città rimase intatto; altro che bombardamento a tappeto.
    - tuttavia una bomba colpì la sagrestia del duomo stesso. grazie a Dio si infilò esattamente tra il bel campanile di marmo e il duomo senza fare ulteriori danni; la ferita è tutt'ora visibile.
    - una seconda bomba inglese distrusse il campanile della Certosa, che era già all'epoca un cimitero esteso e lontano dal centro della città;
    -una terza bomba distrusse la chiesa di san Benedetto con tutti i fedeli dentro; della chiesa rimase, possiamo dire, solo l'intelaiatura; in compenso il campanile (pendente) è ancora in piedi, così come i chiostri accanto.
    Castello Estense, Municipio, snodo ferroviario, ospedali non sono stati toccati.
    Per quanto riguarda Bologna, conosco bene un caso: venne bombardata la chiesa del Corpus Domini, quella di santa Caterina Vegri, allora e ora abitato da sanguinarie monache clarisse. Le case attorno rimasero intatte.
    Per Padova conosco il caso del bombardamento della chiesa dove confessava san Leopoldo Mandic, mentre la città è per lo più intatta. Se non sbaglio fu toccata anche la Basilica del Santo.
    Il duomo di Colonia l'ho visto da vicino; devo dire che averlo bombardarlo principalmente perché le città venivano rase al suolo, è un po' troppo semplificatorio: tutt'ora è una delle componenti più importanti dello skyline della città. Diciamo che era un bersaglio bello grosso?
    D'altra parte i comandi alleati erano consci del problema religione: prova ne sia che per bombardare il quartiere di San Lorenzo a Roma scelsero avieri agnostici: i protestanti si sarebbero spinti verso il Vaticano, quelli cattolici neanche avrebbero bombardato. Insomma, qualcosa di più c'era... e centrare delle chiese (e non dei quartieri!) nella mia zona è un bell'indizio.

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  82. A Ferrara non è esatto dire che la città non fu toccata. Quando andai a visitare la casa di Ariosto mi stupii che sorgesse in un anonimo quartiere di villette e casette anni Cinquanta: mi spiegarono che l'area era stata bombardata pesantemente durante la seconda guerra mondiale. Ma torno a dire, Nike, che per gli standard tecnologici della seconda guerra mondiale era considerato un successo se una bomba cadeva a cinque chilometri dall'obbiettivo inquadrato. Per essere sicuri di colpire un obbiettivo preciso, e in buone condizioni di visibilità, bisognava procedere a un bombardamento a tappeto che distruggesse tutto nel raggio di qualche chilometro. Le bombe "intelligenti" e guidate a distanza sono invenzioni recenti.

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  83. Condivido con Noonomos la stima per la Compagnia di Gesù e la riconoscenza per quanto ha compiuto con la sua azione missionaria in Oriente, in America Latina e non solo. Resta però il fatto che oggi molte delle posizioni teologiche più stravaganti sono elaborate da studiosi gesuiti. Non è un caso che la maggior parte delle pur rarissime censure della Congregazione per la Dottrina della Fede siano indirizzate a teologi gesuiti. Personalmente durante i miei studi teologici ho incontrato diversi professori gesuiti, e mi è sembrato che molti di loro volessero farsi "perdonare" il giuramento di fedeltà al Papa portando avanti insegnamenti quasi sempre alternativi al Magistero. Queste sbandate attuali naturalmente, nulla tolgono al valore insostituibile delle missioni della Compagnia di Gesù.
    Sui bombardamenti degli americani, da cagliaritano avrei molto da dire, ma ho già scritto troppo e non voglio annoiare nessuno.

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