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domenica 13 dicembre 2009

"Gaudete", il nostro anniversario

Nella domenica GAUDETE di un anno fa è nato questo sito-blog. Normalmente gli anniversari servono per un esame retrospettivo dell'attività compiuta e per la programmazione del futuro (e magari per modificare un poco la grafica...).

Iniziamo dal consuntivo. Il risultato più felice del nostro sforzo è quello più nascosto. Ci riferisce il nostro Cappellano che in quest'anno una decina di ragazzi si sono a lui rivolti, tramite l'apposita pagina del nostro sito, per consigli e orientamenti vocazionali. Indirizzati, ça va san dire, verso ordini religiosi o seminari o tradizionali, o trad-friendly. Scusate se per oggi (solo oggi, promesso) siamo un po' megalomani, ma essere contattati in un anno da dieci giovani in ricerca vocazionale (e speriamo che sian rose che fioriranno) è cosa degna d'una diocesi di medie dimensioni (o dell'intero Belgio).

Grazie, poi, a tutti coloro che ci hanno seguito: oltre 400.000 lettori in quest'anno trascorso; nonché a chi ha condiviso i suoi commenti (eccediamo largamente i diecimila), il cui aspetto più notevole è l'alto livello medio di preparazione e approfondimento che da essi traspare. Molti hanno anche contribuito con post che siamo stati lietissimi di pubblicare. E ci scusiamo se spesso sia nella moderazione, sia nella pubblicazione di contributi e comunicati, siamo stati lenti: il compito è ponderoso (anzi, approfittiamo per raccomandare di mandare i comunicati con largo anticipo: i nostri tempi tecnici sono 'dilatati').

E passiamo ai prossimi passi. Lo scopo primario di questo sito è stato quello di aiutare e promuovere l'applicazione del motu proprio in Italia. Nelle pagine fisse del sito (che trovate elencate nella colonna destra, in alto), trovate le istruzioni per costituire gruppi stabili, gli ostacoli che dovete attendervi, le 'armi' (spirituali, pratiche e giuridiche) di cui dovrete fornirvi, e un elenco diocesi per diocesi della situazione.

La nostra pagina con l'elenco delle Messe, infatti, non serve tanto e soltanto a consentire ai turisti di trovare una Messa nel luogo dove viaggiano (scopo, peraltro, utile e commendevole). Per quello, ci sono già altri ottimi elenchi on line (trovate i link nella pagina anzidetta: e raccomandiamo di visitarli all'occorrenza per controllare eventuali aggiornamenti che ci fossero sfuggiti). No: lo scopo primario è dare informazioni diocesi per diocesi della situazione, dell'orientamento del vescovo, dei tentativi fatti o riusciti e, soprattutto, i contatti per i gruppi che si formano.

Signori, in questo primo anno, grazie anche a Paix Liturgique e al generoso contributo dei lettori, abbiamo potuto ottenere gli straordinari e incoraggianti risultati del sondaggio Doxa (tra l'altro: ulteriori approfondimenti ci sono pervenuti, vi riferiremo). Sappiamo ora, con la scientifica dimostrazione statistica (e quindi con un margine d'errore inferiore al 5%) che due terzi dei praticanti sarebbero lieti di avere una Messa tridentina in parrocchia, e parteciparvi (il 40% tutte le settimane, il 23% una volta al mese). Questo nelle intenzioni espresse dagli italiani.

E allora: questo interesse sotterraneo del tutto insospettato ed insperato dev'essere di sprone a tutti noi: diamoci da fare per fornire uno sbocco a questa esigenza spirituale degli Italiani nel senso della Tradizione. Di qui l'appello, che oggi lanciamo e che dev'essere il nostro "chiodo fisso" nei prossimi mesi, affinché in ogni diocesi, anzi in ogni città o cittadina d'Italia, si formi un gruppetto di persone decise, convinte e, all'occorrenza, perseveranti e pugnaci, per costituire il nucleo sufficiente di persone per chiedere ai parroci la Messa di sempre. Ogni interessato, anche se non conosce nessun altro interessato nella sua zona, ci scriva (redazione@messainlatino.it) e ci dia una mail che pubblicheremo sotto la sua diocesi in modo che altri possano contattarlo.

E non temete se i numeri di chi vuole impegnarsi sono scarsi, sulle prime: il sondaggio Doxa ci ha fatto capire che siamo tutt'altro che soli e che la maggioranza silenziosa dei cattolici è in misura schiacciante con noi: vox populi vox Dei.

Quindi: si Deus nobiscum, quis contra nos?

10 commenti:

  1. Quis contra nos?

    Episcopos Dei contra nos!

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  2. "Episcopi Dei", vorrai dire.

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  3. Tantissimi auguri alla redazione e che il Signore continui a riversare sui di voi tutte le grazie necessarie affinché possiate continuare con questa splendida opera che fa tanto bene a moltissime anime come a quella della sottoscritta.
    Un abbraccio!

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  4. Siete molto cattolici!Buon Natale

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  5. cattolicissimi, anzicheno!
    tanti auguri ancora, buon lavoro e grazie.

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  6. Carissimi, tanti auguri!
    E' un po' che vi seguo: il sito è interessante, mi spiace che vi sia molte volte una certa rigidità...io sono un "utilizzatore" del novus ordo ma sono andato due volte alla parrocchia dlla Trinità dei Pellegrini a Roma. Troverei interessante ci fosse una sezione dove si discutesse anche di come rendere anche il novus ordo più aderente alla tradizione e soprattutto più aderente all'originale latino o, ancora meglio, alle varie antiche preghiere che sono state utilizzate per comporlo: le più terribili "bugninate" sono state nel filtro di mentalità moderna e anni '60 con cui tutto è stato interpretato, riscritto ed infine tradotto, perdendo molto dell'antico cui ci si voleva richiamare...(tralasciando le preghiere "svizzere", dei fanciulli, ecc. che andrebbero semplicemente eliminate...)
    Non sparate sempre a zero sugli usi moderni, nella mia esperienza moltissimii fedeli fanno la comunione sulla mano e credono fermamente nella presenza reale di Gesù (anche io!) ed oggi, alla messa dove sono andato, pur essendo celebrata da due sacerdoti di fede sicuramente ortodossa (li conosco!) l'unico che ha distribuito correttamente la comunione (levando l'ostia agli occhi del fedele mentre diceva "Il corpo di Cristo") era il laico ministro straordinario....e non è la prima volta che noto questo...
    In più vi ricordo che un ritorno ad un corretto rigore ed un riaggancio del novus ordo alla tradizione sarebbe per tutti e non solo per una minoranza. PS anche il recupero della celebrazione ad orientem così centrale nella liturgia straordinaria dovrebbe essere recuperata...
    Ancora auguri
    Falvio, Torino

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  7. Caro Falvio Il tuo è un animo semplice che traspare da quello che dici e da come lo dici. Penso tu sia giovane e questo mi fa essere indulgente nel darti qualche risposta. Non è questione di essere a volte rigidi nel riaffermare l'allontanamento del NO dallateologia cattolica della Messa. Infatti il punto focale si è spostato dal SACRIFICIO alla CENA DEL SIGNORE, da questo ne discende la diminuizione del rispetto nei confronti della Eucarestia , che infatti viene amministrata anche da laici e sulla mano, mentre nel Vecchio Rito sempre dal sacerdote e sulla lingua. Da questo ne discende tutto il resto che fa del Novus ordo un qualcosa di irrecuperabile per chi veramente crede nella Santa Messa così come codificata dal concilio di Trento. O si è pienamente cattolici o non lo si è. Quindi non credo che il NO possa essere riagganciato alla tradizione a meno che non si inserisca un vero Offertorio, perchè senza offertorio non vi è Vittima e senza Vittima non vi è SACRIFICIO (propiziatorio per i vivi ed i defunti). Mentre nella nuova messa questo concetto deve essere stemperato, messo in ombra per venire incontro ai protestanti che non credono nella presenza reale di NSGC nel pane e nel vino consacrati. E' per questo che si è fatta una nuova messa , a tavolino, perchè la scusa che la gente non comprendeva più il latino non regge in quanto, dal '65 al '69 l'Antica Messa era tradotta nelle lingue volgari, ma , per i novatori, era troppo cattolica. Un'altra cosa: inizia a comunicarti con la bocca, avrai così più rispetto verso il CVorpo di Nostro Signore. Per stanotte basta. Se vuoi potremo riprendere l'argomento in seguito. Auguri alla Redazione per il primo anniversario del sito Peter

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  8. Nella mia Parrocchia c'è una buona Messa NO; amo però andare alla Messa VO almeno una volta al mese. Voglio però segnalare che sono stato a Roma alla Messa NO in latino celebrata nella Cappella dell'Opus Dei: una liturgia bellissima e con la Comunione fatta in ginocchio. Se fossero tutte così le Messe NO...
    Auguri per l'anniversario

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  9. In riferimento ai primi due commenti:

    Accusativo o nominativo che sia è una triste e trista realtà che siano i nostri Vescovi ad essere "contra nos".

    Ma sia noi che i nostri Vescovi passiamo, il rito antico resta!

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