Sull'aggiornatissimo sito Zenit.it si legge un interessante articolo, che riporta con precisione e scrupolo i molteplici volti di quella che si può definire una strenua difesa in favore del crocefisso.
Quello che tra questi stupisce e commuove di più potrebbe essere la "rivoluzione studentesca all'Istituto "Golgi" di Brescia.
Ma a differenza di quello che si è stati abituati a pensare, questa è pacifica e orientata in senso favorelvole nei confronti del crocefisso.
L'articolo dell'ottimo Antonio Gaspari presenta tante testimonianze di professori, studenti e sindaci: sarebbe ingiusto ridurne il contenuto con una sintesi in questo blog.
Per tale ragione si invita il lettore a leggerlo per intero al link indicato.
Qualcuno forse storcerà il naso, leggendo di questi ragazzi che non "praticano" con assiduità (per non dire mai) i riti della religione che il crocefisso, da loro così strenuamente e lodevolmente difeso, rappresenta.
Ma è comunque un buon segnale il fatto che essi vi siano così affezionati a tal punto da sfidare la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo: ciò signigica che lo sentono parte di loro, della loro vita, della loro cultura, della loro tradizionale e perchè no, anche della loro fede che nella difficile età che è l'adolescenza è però difficile professare davanti ai coetanei.
E' fuor di dubbio che i giovani si muovano per cose in cui credono sinceramente, in maniera disinteressata e per valori per cui ritengano meritevole lottare (gli scontri generazionali precedenti docent). Si presume quindi che il fatto che gli studenti si siano "s-mossi" in difesa del crocefisso, del nostro crocefisso, con tutti i valori e significati che rappresenta e comunica, sicuramente significa che essi credono in ciò che difendono.
C'è da sperare, ma è quasi certo, che dopo queste forti prese di posizione, essi, tra qualche anno, si sentiranno più maturi e, ricordando, praticheranno nella vita gli insegnamenti di Colui che, tempi addietro, avevano così strenuamente difeso e innalzato con orgoglio sui muri delle loro classi.
Sicuramente è lodevole anche l'impegno delle Amministrazioni in tal senso. E non si può che approvarlo.
Ma le iniziative degli studenti forse godono di migliori pregi per merito delle loro peculiari spontaneità, entusiasmo e vigore. E son per questo meritevoli di maggior attenzione, lodi e di incoraggiamento.
Che, infine, si debba essere grati alla sentenza dei Giudice di Strasburgo, per aver fatto rinascere in tutt'Italia l'affetto e l'orgolio verso il Crocefisso e di aver fatto rialzare gli occhi a Nostro Signore Gesù Cristo, che con la sua Croce ha redento il mondo, attirando tutti a Sè?
C'è da rallegrarsi perché Cristo ha un "Volto giovane", quello di tanti ragazzi e ragazze
RispondiEliminaQuasi certamente sarò una voce fuori dal coro ma io questa fissazione di alcuni di vedere il Crocifisso appeso in aule scolastiche ed edifici pubblici (e non scordiamo che solo recentemente è ricomparso sugli altari) proprio non la condivido.
RispondiEliminaCerco di spiegarmi. Avrebbe un senso, a mio avviso, se il Cattolicesimo fosse come una volta era, la religione di Stato, e a questa, come una volta, si ispirassero le leggi e, per quanto riguarda le scuole, l'insegnamento.
Ma allo stato attuale, in scuole nello stato che conosciamo, dove il darwinismo viene spacciato per certezza e non come una teoria che peraltro da tempo ha cominciato a far acqua da tutte le parti, in tribunali dove la "giustizia" viene amministrata a seconda di quale sia lo status di chi ha la ventura di essere sottoposto alle sue attenzioni, in ospedali dove viene abitualmente praticato l'aborto, in parlamento dove sono all'ordine del giorno leggi che, se passassero renderebbero estremamente difficoltoso per un sacerdote illustrare ai fedeli le parole della Sacra Scrittura riguardo a certi connubi, e potrei andare avanti... che senso ha che sui muri di quegli squallidi ambienti sia appeso il Crocifisso?
Ma non la ritenete una presa in giro? Offensiva per giunta?
Vado controcorrente con Cesare. Fa piacere che la difesa del Crocifisso sia stata estesa e diffusa. Attenzione però Cristo non è passato non è memoria nè mera adesione culturale o filosofica è presenza reale. L'equivoco in questo senso è tremendo e purtroppo molto diffuso. Oggi poi che nelle stanze dove lui è esposto si prendono decisioni che vanno contro il suo progetto di salvezza .........
RispondiEliminaA proposito c'era il Crocifisso nell'Ufficio di Chi non ha firmato il DM che consentiva l'alimentazione di Eluana?
Allora visto che in chiesa vanno anche tanti allegri peccatori aboliamo le chiese che è meglio. Praticamente state dicendo questo, mutatis mutandis.
RispondiEliminaE comunque il crocifisso ha anche (anche) il valore di simbolo civile. Dice chi siamo, qual è la nostra storia, da dove trae origine la nostra civiltà, meglio di qualunque altro simbolo. Sfido chiunque a trovarne uno più completo.
Vi riporto la rubrica "Preghiera" di Camillo Langone (che il Signore lo conservi!) su IlFoglio.it dell'8 novembre scorso:
RispondiElimina"Europei pallidi, flebili lettori, andate e affollate la mostra sui Santi Patroni d’Europa (Roma, Palazzo Venezia, da oggi fino al 10 gennaio). Nei quadri dei grandi maestri e dei sorprendenti minori vedrete croci di ogni misura e foggia raffigurate sulle corazze e sugli altari, sui paramenti e sulle bandiere, e insieme alle croci vedrete lame non meno evangeliche (“Chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una”, Luca 22, 36), e quindi vedrete aste, vedrete lance, vedrete durlindane, nelle mani di Sant’Olav di Norvegia vedrete perfino un’ascia. Vedrete legioni di santi combattere draghi, mostri, diavoli, pagani e maomettani, vedrete pale più attuali di un telegiornale. Stanchi europei, lettori esausti, chiedete protezione a Benedetto e a Brigida, a Cirillo e a Metodio, a Francesco e a Caterina, ne avete bisogno, poi però assumetevi la responsabilità di imitare Boris e Gleb, santi molto completi: nell’icona stringono la croce nella destra e la spada nella sinistra. Su fondo oro."
Pardon, ho scordato il link alla rubrica di cui sopra:
RispondiEliminahttp://www.ilfoglio.it/preghiera/305
Riguardo al post di "Cesare".
RispondiEliminaQuello che Cesare dice in parte è vero, cioè è una contraddizione che molti non cattolici difendano il crocifisso e poi ammettano la liceità di atti intrinsecamente malvagi o ne "fiancheggiano" la loro diffusione. E' vero che Cristo in Croce inorridirebbe ad ascoltare quello che in molte aule scolastiche viene insegnato ai nostri ragazzi in sua "presenza". E' altresì fuorviante e subdola la logica che sta sotto a molti ragionamenti che (seppur apprezzabili in quanto vengono da gente magari non praticante) vengono addotti in difesa del crocifisso: esso deve stare nelle aule (e ci mancherebbe!) non tanto in quanto simbolo religioso, ma quanto simbolo culturale. Cioè mi sembra che questo tipo di logica riconosca certamente il profondo significato valoriale del crocifisso, ma implicitamente lo slega dalla sua natura divina e religiosa. Così ricadiamo dunque nell'errore, tipico delle teorie "socialiste" di coloro che riconoscono in Gesù un grande uomo, un illuminato profeta. Ma non il Figlio di Dio.
A mio modesto parere la sentenza ha cercato sicuramente di favorire lo sradicamento della storia cristiana dalla coscienza di un popolo, ma facendo questo ha avuto il merito (o meglio di demerito...) di andare al nocciolo della questione: Cristo va cacciato dai luoghi pubblici perchè è proclamato Figlio di Dio. E il Figlio di Dio non deve più avere posto su questa terra. A me dunque oltre che terribile sembra una sentenza satanica. Proprio perchè più che colpire una cultura abbia voluto mirare a Colui che ha generato LA cultura. Spero di essemi fatto capire. Matteo
e come quando vedo davanti tante scuole preparare il presepe...in anticipo quasi un mese da Natale!!!Mi fanno ridere.....e chi insegna che primaviene l' Avvento? E poi li senti parlare di radici cristiane...ma per favore!
RispondiEliminaMa un prete della diocesi di Catania ha disapprovato la scelta del Sovrintendente del Teatro Bellini per avere affisso un Crocefisso all'interno dello stesso Teatro.
RispondiEliminaA questo punto, se i preti chiedono la rimozione dei crocifissi è la volta che gli atei ne reclameranno la sistemazione a ogni angolo di strada...
RispondiElimina@ Filippo Burighel (18.47 - 10/11)
RispondiEliminaMa contro di "chi" ci si dovrebbe armare imitando i tanti santi citati?
Chi è che oggi cerca di portare a compimento, l'attacco finalizzato alla disgregazione della Chiesa Cattolica fondata da Gesù Cristo?
Il novello Pietro l'eremita non lo dice, ma si può intuire considerando i contenuti della testata per la quale scrive.
Non mi piace questa gente, né questo estimatore di durlindane, spadoni a doppio taglio e armi bianche varie, né il direttore del giornale sul quale scrive, guarda caso un "ateo devoto",un altro difensore di radici.
Ma facciano il piacere...
-------
@ Matteo (11:14 - 10/11)
Sono d'accordo con te. Hai espresso meglio di quanto sia stato capace io,il concetto che intendevoo esprimere.
-------
@ Anonimo (10:02 - 11/11)
Siamo sempre lì... bisognerebbe dare (come probabilmente ha fatto quel sacerdote) una scorsa al programma delle opere che quest'anno saranno rappresentate in quel teatro.
in questi giorni ho conosciuto molti,anzi moltissimi studenti che hanno preso le difese del Crocifisso!!!con uno spirito giovane che mi ha davvero lasciato senza parole!!!in senso positivo ovviamente!! e preti,se cosi si possono chiamare!!...dichiararsi a favore della sentenza di strasburgo!...preti questi che x giustificare in qualche modo le loro idee dicono che Gesu va prima di tutto accolto nel cuore[sempre la solita tiritera!!] e che i simboli esteriori non servono a niente!..ora io mi chiedo,accolgono Gesu' nel loro cuore questi sacerdoti quando si dichiarano favorevoli all aborto,al divorzio,alle coppie di fatto,addirittura ai matrimoni tra invertiti,vale a dire gay,e che sproloquiano letteralmente contro il Papa auspicandone addirittura una rapida dipartita? ne conosco in particolare uno di questi individui! arrogante,stafottente e antipatico fino al vomito! e il peggio e`che con queste sue eresie daneggia i giovani e le famiglie{poche..e sceme x fortuna} che gli girano intorno e che gli fanno quadrato! gia perche sti individui sono come i mafiosi!..si creano il loro groppuscolo di fedelissimi al quale fanno una sorta di lavaggio del cervello, e gli altri che vadano pure a quel paese!..e' questo il loro modo di essere tolleranti ed equidistanti dai loro parrocchiani!!una bella immagine di prete,o frate! ideale x l'anno sacerdotale,non trovate?
RispondiElimina