€ 2.575,00 - Totale precedente (v. qui)
€ 50,00 – Contanti da A.M., Alessandria.
€ 10,00 - Bonifico da Nicola L.
€ 40,00 - Bonifico da Guido di Torino
€ 50,00 - Bonifico da Stefano M.
€ 50,00 - Bonifico da ClaudioLXXXI
€ 50,00 – Bonifico da Roberto P.
€ 50,00 – Bonifico da D.P.
€ 50,00 - Bonifico da G.M.
€ 20,00 - Bonifico da Umberta M.
€ 100,00 - Bonifico da P. Moscatelli
€ 250,00 - Bonifico da Giovanni B.
€ 30,00 - Bonifico da M.A., Salerno
€ 100,00 - Assegno da Giuseppe (?), Venezia
€ 30,00 - Ricarica Poste Pay on line 15/10
€ 100,00 - Ricarica Poste Pay on line 15/10
€ 15,00 - Ricarica Poste Pay da Orvieto.
€ 20,00 - Bonifico da Salam
€ 100,00 - Bonifico da Vittorio P., supplemento
€ 3.560,00 – TOTALE
Ma è estremamente significativo e meritorio, sia detto, che i tradizionalisti italiani, mettendo insieme in quindici giorni una somma così rilevante, abbiano dimostrato col sacrificio economico personale quanto sia importante per loro la causa della Messa di sempre. E non solo: con il sostegno di tante persone e tante offerte, si è dato un segno chiaro, a chi lo sa intendere, della nostra determinazione. E soprattutto, si è rivelato quel che cova sotto la cenere, nonostante 40 anni di disinformazjia postconciliare: che 2 praticanti su 3, potessero scegliere, opterebbero frequentemente per la Santa Messa che per due millenni ha nutrito la Fede cristiana.
Grazie a tutti, per aver reso possibile il sogno di dar voce a chi non ha voce. E ora, tutti al lavoro per rendere effettiva quella possibilità di scelta.
Claudite iam rivos, pueri: sat prata biberunt (Virgilio)
Che dire! Grazie a voi e a Paix Liturgique che avete avuto la felice idea di fare questi sondaggi e così far conoscere il "vero" sentire dei fedeli cattolici. Adesso sarebbe interessante fare un altro sondaggio tra i preti ed i vescovi.
RispondiEliminaDirei una bella testimonianza di concretezza....quando le parole spesso sono troppe e si chiedono i fatti ^__^
RispondiEliminaIn futuro la Redazione potrebbe pensare ad una raccolta simile per fare un dono al Santo Padre?
Magari per la raccolta dell'Obolo di san Pietro del 2010 a chiusura dell'Anno Sacerdotale...non sarebbe affatto male...
^__^
Ottimo lavoro.
RispondiEliminaGrazie a tutti.
Veramente una bella testimonianza di solidarietà.
e sopratutto ,
RispondiElimina....... la cosa più importante , interessante , concreta ,
il SANTO PADRE ha avuto sul tavolo una copia del
sondaggio ........ vi pare poco !!!!!!!
...... e leggo su PAIX LITURGIQUE di stamani ,
RispondiEliminaChe da parte della stampa francese non vi è stato nessuna eco a suo tempo per il sondaggio fatto in FRANCIA al contrario che in ITALIA ...... silenzio da ogni lato .
cosa che non è avvenuta per esempio con il sondaggio fatto con il divorzio ....
anche se da noi non è che si sia dato il risalto che meritava , ma contentiamoci ......
.. e giustamente si sollecita a pregare perche cada questa sorta MURO DI BERLINO che divide ancora la CHIESA
considerate che in FRANCIA . a proposito di sondaggi sulla liturgia , ne sono stati fatti TRE ....
RispondiEliminaLa Chiesa non può essere governata con i sondaggi, non stiamo parlando di una azienda, stiamo parlando della Chiesa di Cristo. Al papa non piacciono i sondaggi, pensa che ognuno si aggiusta le cifre come vuole a seconda delle domande che fa, chi lavora in azienda queste cose le sa e il papa non è Vicario di Cristo non il direttore marketing della Parmalat.
RispondiEliminaSte ben
Pippo Trolley
Se il papa non è Vicario di Cristo???
RispondiEliminaBravo allora se il papa è Vicario di Cristo non lo si può trattare come il direttore marketing di un'azienda, non si può servire Dio e mammona, si danno a Cesare i sondaggi e a Dio la vera Fede.
RispondiEliminaUn saluto
Pippo Trolley
Non mi sembra che qualcuno voglia governare la chiesa con i sondaggi.
RispondiEliminaSicuramente da questo sondaggio si può dire che la liturgia di sempre non è così malvoluta dai fedeli come vogliono farci credere i media iper-progressisti-modernisti e i vari cardinali emeriti in pensione a Gerusalemme.
Con i sondaggi, in azienda, si recepiscono informazioni, tendenze, a cui si può rispondere o meno con una strategia di marketing.
Questo sondaggio appare molto come di informazione e non di tentativo di governo. Anche perchè non fa altro che confermare ciò che i nostri occhi vedono quando si partecipa ad una celebrazione in VO.
Se è vero che certi sondaggi, come quelli politici, vengono commissionati ad arte in modo da fargli dire quello che si pensa, non mi sembra questo uno di quei casi.
Mi è apparso che la redazione sia stata molto trasparente nell'approntare le domande, apparendo disposta ad accogliere anche risultati deludenti per le posizioni tradizionaliste.
Il Papa se, come pare, gli ha dato un occhio, saprà valutarlo opportunamente, come fonte di informazione per il governo e la pastorale o semplicemente come carta straccia. Non ci vedo niente di male nel fatto che il Papa legga un sondaggio (ma sarà un mio limite).
Il governo della chiesa spetta al Papa ma noi, da laici, siamo liberi di diffondere l'amore per la liturgia di sempre se necessario anche tramite qualche sondaggio qua e la anche per capire come muoversi perchè questo amore si diffonda e nella chiesa si torni ad avere il senso del sacro.
CARO PIPPO TROLLEY
RispondiElimina...... ci volevi tu , per ricordare che la CHIESA NON SI GOVERNA CON I SONDAGGI E CHE IL PAPA NON E' UN MANAGER ...........
Anonimo ha detto...
RispondiEliminaBravo allora se il papa è Vicario di Cristo non lo si può trattare come il direttore marketing di un'azienda, non si può servire Dio e mammona, si danno a Cesare i sondaggi e a Dio la vera Fede.
Un saluto
Pippo Trolley
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Nè il sondaggio, nè le sue domande, tanto meno le intenzioni intendevano porre il Papa a capo di una azienda...non esageriamo, un sondaggio va trattato per quel è, un sondaggio, punto!
Ma credo che questo lo sapevano e lo sappiamo tutti, lo ha spiegato anche Introvigne...e credo che lo sappiano anche gli ideatori...
Non capisco questo confondere i confini...
Se vogliamo c'è una sorta di sondaggio che Paolo fa nelle sue Lettere^__^ non certo paragonabile a questi di oggi, ma nelle sue Lettere san Paolo tende spesso A VERIFICARE LA FEDE E LA COMUNIONE NELLE COMUNITA' DA LUI FONDATE....lo possiamo leggere ai Galati, ai Tessalonicesi, agli Efesini, ai Corinti....san Paolo CHIEDE A CHE PUNTO E' LA SITUAZIONE...con le sue lettere incoraggia, ammaestra ma fa anche delle verifiche...
Un sondaggio è una VERIFICA...non c'entra nulla il Papa, al Papa è solo stato dato il fascicolo dei risultati, ergo dove sta il problema?
Sarà saggezza del Papa FARE TESORO di quanto c'è scritto e di quanto emerge, ed è ovvio che nessuno pensa che il Papa si farà suggestionare o peggio, che il sondaggio gli serva per governare la Chiesa...
^__^
eh!
Se si commissiona un sondaggio in materia di liturgia si sta solo conducendo un'analisi di tipo conoscitivo. Che il papa proceda senza bisogno di sondaggi è ovvio, e infatti ci ha munificati motu proprio.
RispondiEliminaP.T. è un falso tradizionalista che ripete sempre le stesse cose. La riedizione un po' diabolica di Inopportuno & compagni. Redazione, vedi di mandarlo a spasso una volta per tutte.
Memento, fratelli, MEMENTO DEI VERBUM! Attenzione, il papa cita spesso la DEI VERBUM e, riferendosi all'Enciclica di Pio XII, denominata "DIVINO AFFLANTE SPIRITU" (prodromica alla Dei Verbum) il papa attuale, felicemente regnante, ha scritto:
RispondiElimina« Quell'Enciclica fu davvero un'importante pietra miliare per l'esegesi cattolica »
(Papa Benedetto XVI. Premessa di Gesù di Nazaret (2007), pag. 10.)
I sondaggi NON sono graditi al Signore, soprattutto quando invadono il suo campo. Non fate sì che per un sondaggio martin perse la cappa.
Sta scritto:
2Samuele 24:10 Ma dopo che Davide ebbe fatto il censimento del popolo, si sentì battere il cuore e disse al Signore: «Ho peccato molto per quanto ho fatto; ma ora, Signore, perdona l'iniquità del tuo servo, poiché io ho commesso una grande stoltezza».
E nel Nuovo Testamento Erode uccide i bambini dopo esser stato complice di Augusto nel censimento.
Il motto "memento audere semper" non sta scritto da nessuna parte, è di un vecchio lascivo di nome Gabrile D'Annunzio, è MORTO e non è ancora risorto.
Un caro saluto
Pippo
"Il Signore parò a Moè, nel deserto del Sinai, nel Tabernacolo di convegno, nel primo giorno del secondo mese, nell'anno secondo dell'uscita dall'Egitto, ordinando: 'Fate il computo generale dei figli di Israele secondo le loro famiglie e le loro casate, contando per nome tutti i maschi, uno per uno, dall'età di vent'anni in su...'" (Numeri, 1, 1-2).
RispondiEliminaUh, trollaccio, dopo l'ottavo adesso ti fai beffe anche del secondo comandamento... Attento, attento: marca male...
@ Caterina63
RispondiEliminaDi raccolte per l'Obolo di S.Pietro ne riparliamo magari quando il Papa celebrerà non "una tantum" ma frequentemente e pubblicamente la S.Messa di SEMPRE.
Che ne dici?
Intanto, rifacendomi al motto dannunziano ricordato in un post di questa discussione dal simpatico troll, MEMENTO: mai più, stante l'attuale situazione, l'8x1000 alla CEI. E perché non arrivi NULLA, né a loro né ad altri, devolverlo allo Stato.
Hai scritto bene: "il Signore parlò a Mosé...", quello fu un sondaggio voluto da Dio! (Numeri1: 1,2).
RispondiEliminaADESSO LEGGITI QUESTO:
Discorso di oggi del S.Padre sulla Sacra Scrittura e sul ruolo della Tradizione (http://www.vatican.va/news_services/or/or_quo/text.html#4)
Riporto qui giusto un paio di frasi che si riferiscono agli ultimi post:
“Essendo la Scrittura una cosa sola a partire dall’unico popolo di Dio, che ne è stato il portatore attraverso la storia, conseguentemente leggere la Scrittura come un’unità significa leggerla a partire dal Popolo di Dio, dalla Chiesa come dal suo luogo vitale e ritenere la fede della Chiesa come la vera chiave d’interpretazione. Se l’esegesi vuole essere anche teologia, deve riconoscere che la fede della Chiesa è quella forma di “sim-patia” senza la quale la Bibbia resta un libro sigillato: la Tradizione non chiude l’accesso alla Scrittura, ma piuttosto lo apre; d’altro canto, spetta alla Chiesa, nei suoi organismi istituzionali, la parola decisiva nell’interpretazione della Scrittura. È alla Chiesa, infatti, che è affidato l’ufficio di interpretare autenticamente la parola di Dio scritta e trasmessa, esercitando la sua autorità nel nome di Gesù Cristo (cfr. DEI VERBUM, 10) ”
Mio nipote ti avrebbe fatto una pernacchia, io sono un gentiluomo, non spreco neanche una risata.
Oggi ti è andata male, due a zero per Pippo Trolley.
Scherzi a parte un caro saluto a tutti
Pippo
Ma va là, trollone, che l'autogol l'hai fatto tu. Se c'è uno che vuole interpretare creativamente la parola di Dio e trovarci il divieto di fare sondaggi sei proprio tu. Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. Te lo regalo, ho visto che ti piacciono i proverbi.
RispondiEliminaSolo quelli di re Salomone e non quelli della superstizione popolarmassonica
RispondiElimina:-D)))
Tre a zero per Pippo Trolley
Scherzi a parte: un conto sono i sondaggi ordinati da Dio, un conto sono le iniziative degli uomini.
E i post precedenti confermano che il papa è molto sensibile ai contenuti della Dei Verbum e dell'Enciclica di Pio XII, denominata "DIVINO AFFLANTE SPIRITU" (prodromica alla Dei Verbum)
Un saluto
Pippo Trolley
Per me, come ho detto, dalle citazioni a casaccio che fa e dalla falsa interpretazione delle Scritture
RispondiEliminazse ne terae che c'è qualcosa che non funcziona nel troll(ey)
Cosa c'emtri Mammona con il
sondaggio poi, proprio non so.
Siamo davvero a livello del fanatismo e dell'inconcludenza geoviana.
Il Papa ha ora in mano i dati del sondaggio che, pur coi suoi ovvii limiti, gli fa tastare il polso che i vescovi diocono non battere.
RispondiEliminaQuindi si attendono decisioni.
Il merito va riconosciuto alla REDAZIONE
A Redazio' e lliberace da sto Pippa Trolley: non se ne po' piue!
RispondiEliminaDANTE PASTORELLI ha scritto:
RispondiEliminaIl Papa ha ora in mano i dati del sondaggio che, pur coi suoi ovvii limiti, gli fa tastare il polso che i vescovi diocono non battere.
Quindi si attendono decisioni.
Il merito va riconosciuto alla REDAZIONE
Grazie alla REDAZIONE.
Il sondaggio della DOXA non offre, peraltro, il fianco all'accusa di essere - in qualche modo - "pilotato", basta leggere le domande.
Il S.Padre è quindi adesso a conoscenza dell'orientamento della maggioranza dei fedeli.
Lo ritengo utile perché non credo, sinceramente, che sia stata finora Sua intenzione ristabilire la celebrazione della S.Messa di SEMPRE in ogni parrocchia e questo a prescindere dalla incontestabile attuale impreparazione di gran parte della compagine sacerdotale.
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