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giovedì 15 ottobre 2009

La fenomenale Radio Maria. E la Messa straordinaria?

Dal blog di P. Scalese, riprendiamo in estratto questa lettera-riflessione su Radio Maria. Un nostro commento in calce.


[Lettera a P. Scalese] [..] Questa mattina mentre guidavo sono “inciampato”, come spesso mi capita, su Radio Maria. Quella che molti considerano con fastidio solo la “radio dove recitano sempre il rosario” è in realtà una delle stazioni radio piú seguite d’Italia, con una media di quasi 2 milioni di ascoltatori al giorno e punte di 4 milioni. E credimi, non sono solo vecchiette: mi risulta che sia ai primi posti fra i camionisti, gli studenti e i rappresentanti! Per costoro, ha costruito oltre 850 ripetitori sparsi in tutto il territorio nazionale, piú di qualunque altra radio italiana, persino piú della Rai! Nata come una semplice radio parrocchiale in quel di Como, si è dotata subito di identità e carisma particolari, che la rendono lontana dall’essere una delle tante emittenti cattoliche del paese. Leggiamo che cosa scrive di sé: “Pur costituendosi come associazione civile, fece fin dall’inizio una scelta radicale per un palinsesto che fosse completamente di ispirazione religiosa, col fine esplicito di animare la preghiera, di risvegliare la fede e di avvicinare i piú lontani a Dio e alla Chiesa. Questa scelta risultava allora controcorrente anche in rapporto alle altre radio cattoliche, dove le tematiche religiose erano piuttosto marginali nel palinsesto. Il fatto poi di ispirarsi al nome di “Maria” conferiva al progetto una profonda ispirazione mariana. Essa si concretizzata innanzi tutto nella convinzione dei dirigenti, dei conduttori, dei volontari e di gran parte degli ascoltatori che ci si trovasse di fronte a una emittente “dono di Maria” per tutta la Chiesa. Nel corso degli anni infatti è stato l’amore per la Madonna il motore dell’intero progetto, mentre il palinsesto si andava modellando come una forma di annuncio del vangelo sotto la guida di Maria, Madre della Chiesa”. Insomma, al di là di porsi l’etichetta di “cattolico” per poi razzolare un po’ ovunque, Radio Maria “ha scelto la parte migliore” e se la tiene stretta come la peccatrice del Vangelo che non molla i piedi del Signore.

Radio Maria fa tutto questo in modo globale: costituisce, infatti un network internazionale di radio che opera in cinque continenti, facendo capo all’Italia. Dagli Stati Uniti al Canada, dal Messico a Panama, dalle Filippine all’Indonesia, dal Libano alla Russia, dalla Spagna a Papua Nuova Guinea: la Catholica vanta poche opere di comunicazione sociale cosí diffuse e ben inculturate. Radio Maria, infatti, parla spagnolo in Texas, francese e arabo in Medio Oriente, italiano a New York, russo nella Federazione Russa, tagalog nelle Filippine ecc. Veramente, uno sforzo meraviglioso per confermare vieppiú che “tutte le generazioni... chiameranno beata” Maria di Nazareth!

Questa mattina Padre Livio Fanzaga, il padre scolopio che ne è fondatore e direttore, ha parlato in diretta all’assemblea dei dirigenti delle radio sorelle e, per noi che da alcune settimane riflettiamo su cattolicesimo e impresa (o, per dirla col nuovo presidente dello IOR, su “denaro e Paradiso”), ha detto molte cose interessanti. Se togliamo l’aggettivo “commerciale”, Radio Maria è senza dubbio una gran bella impresa, visto che poggia esclusivamente sul lavoro di volontari non salariati e sulle donazioni, tutte quante di piccole dimensioni. Anche se non fa profitti, Radio Maria maneggia denaro, eccome. Il buon parroco comasco parlando al cuore dei sacerdoti che dirigono le radio ha detto qualcosa di istruttivo anche per tutti quegli uomini di Chiesa che disprezzano l’economia e non pensano che la Catholica debba avere a che vedere con l’impresa: lorsignori, forse, si fanno scrupoli quando devono raccogliere fondi per le loro parrocchie e le loro iniziative? Si tirano indietro quando hanno bisogno di donazioni? Certo che no: capiscono benissimo che la Chiesa per i propri progetti ha bisogno di soldi. Prima riflessione ispirata da Padre Livio: i soldi non cambiano odore se passano dalla mano di un imprenditore a quella di un parroco, non transitano da mammona a Dio. Perché allora non capire che l’imprenditore, al di là del fatto di fare donazioni per i poveri o no, può svolgere una grande funzione evangelizzatrice?

[..]

[commento di P. Scalese] Non ho molto da aggiungere a quanto scritto da David. Anch’io, quando sono in Italia e mi trovo a viaggiare in auto, spesso lo faccio in compagnia di Radio Maria. La cosa che mi ha sempre colpito è che essa non è frutto di una pianificazione umana: nessuno ha mai concepito l’idea di mettere su un’impresa come quella di Radio Maria. Come giustamente ricorda David, essa doveva essere una semplice radio parrocchiale dell’Alta Brianza; ed è diventata un network internazionale! Guardate invece che cosa ne è dei grandi “progetti culturali”: Sat2000 e Radio in Blu, mi sapete dire chi le segue? E non mi risulta che esse vadano avanti grazie al volontariato e alle offerte degli ascoltatori. La lezione dovrebbe essere chiara: chi manda avanti la Chiesa non siamo noi, ma il divino Imprenditore. A noi non viene chiesto di elaborare progetti, ma di avere fede ed essere a disposizione per la realizzazione dei progetti del Capo.


Commento nostro: è vero, Radio Maria è un tesoro di Fede e di evangelizzazione. E ha ragione P. Scalese a sottolineare come ciò nasca dal basso, quasi spontaneamente e per iniziativa 'privata', senza grandi e costosi progetti (qui P. Scalese tira una stoccata al progetto culturale del card. Ruini: su quello noi non sapremmo che cosa dire, in favore o contro; ma forse è qui la constatazione peggiore: se non ne sappiamo nulla, neanche noi che pure seguiamo un po' le evoluzioni ecclesiali, vuol dire ch'esso incide ben poco). Tralasciamo, gentili commentatori, la vexata quaestio delle apparizioni di Medjuogorie cui P. Livio spesso si richiama (noi, ad esempio, non ci crediamo: ma non è questione de fide, e non ci risulta che credere a quelle apparizioni causi un allontanamento dalla fede, anzi). Semmai, ci spiace constatare che Radio Maria non abbia mai trasmesso una sola Messa in forma straordinaria. Diremo di più: avevamo invitato Radio Maria a prendere in considerazione di trasmetterne una, cantata (per la quale, quindi, non vi sono silenzi radiofonicamente insostenibili) tenutasi a Sanremo nel dicembre 2007. La cosa più dolorosa è che non ci venne nemmeno una riga di circostanza di risposta negativa. Per contro, è anche vero che Radio Maria ha ospitato dibattiti appassionanti sulla liturgia antica moderati dal Padre Nuara. Forse le cose devono maturare...

E allora, caro Padre Livio, lo vogliamo seguire l'esempio, di EWTN, la televisione di Mother Angelica che più volte ha trasmesso magnifiche Messe e pontificali tridentini? Vogliamo fare un bel regalo al Papa, e ai fedeli che con lui e per lui combattono affinché il suo motu proprio non resti lettera morta? Vogliamo rompere il ghiaccio e trasmettere, anche in Italia, tra le molte che Radio Maria trasmette giorno dopo giorno, una Santa Messa in forma straordinaria? Coraggio, Padre Livio, non deluda i tantissimi fedeli legati all'antico rito, che confidano in Lei. Domenica prossima vi sarà uin pontificale da S. Pietro: non potrebbe essere l'occasione giusta?

45 commenti:

  1. alla REDAZIONE: date tempo al tempo. Anche radio Maria arriverà a trasmettere la Messa V.O.. Non già parola mia ma parola di Maria. Alessandro

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  2. Concordo in pieno col commento, tranne che in un dettaglio: io alle apparizioni di Medjugorie ci credo e ritengo che aiutino la fede.
    Saluti.
    Luigi

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  3. Sarebbe bello che, come ho già proposto più volte, si potesse aprire una petizione on-line per la richiesta di una S. Messa settimanale in forma straordinaria su Radio Maria. A tale petizione potrebbero aderire fedeli da tuttta Italia perchè la Radio si può ascoltare ovunque.
    Se l'apertura di un tale foglio elettronico ha un costo sono disposto a contribuire. L'ho già detto più volte, in privato, alla Redazione.

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  4. Se nn mi sbaglio le S. Messe che si possono ascoltare attraverso Radio Maria sono quelle rese disponibili dai parrocci italiani... e da quanto ne sò dev'esserci una lista d'attesa... quindi non è semplice dire alla parrocchia X 3 giorni prima della diretta " no guarda la diretta non si fa perchè trasmettiamo il pontificale da San Pietro"...
    Insomma ste cose o si organizzano per tempo o diventa difficile anche dire di si ad una Messa Gregoriana...
    Crediate o meno a Medjugorie dovremmo di certo pregare di più e vedrete che la Messa di sempre prenderà sempre più piede!

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  5. Ascolto radio MAria tutti i Santi giorni.
    Non ricordo più in quale occasione ma fu celebrata in latino ( se non ricordo male da San Pietro) una Messa e trasmessa via radio.
    C'è un problema anche di tipo pratico. Partecipare ad una messa cui sei abituato è semplice anche se guidi. In latino, visto che è stata messa in cantina, bisogna avere anche in mano gli strumenti ( ad esempio io la seguo con il messale in mano).
    Non è, come dire, ancora User Fiendly ( purtroppo) la Messa in Latino. Pazienza: sofferenza che porta al godimento partecipato di Dio... arriverà anche la Messa vetus ordo su radio Maria.
    Sulle apparizioni...ad Agosto erano presenti giovani da 60 nazioni...i confessionali lavorano 24 ore al giorno....casi di conversione quotidiana ed a migliaia...il problema del sacerdote sospeso ( dove c'è la Madonna c'è il diavolo)...tanti piccoli segnali che ci potrebbero trasformare dall'apostolo Tommaso pre-piaghe di Cristo a quello post-piaghe di Cristo....accettiamo il MIstero anche quando è ai nostri occhi invisibile!
    Comunque in dubiis libertas!
    Matteo Dellanoce
    PS quante mail riceverà al giorno una Radio con punte di 4 milioni di ascoltatori? Ho scritto al Papa non mi ha risposto, non per questo considero il Papa poco cortese!

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  6. Il merito di Radio Maria è innegabile; io non la ascolto ma dalle viste agli ammalati mi rendo conto che essa è un aiuto straordinario; posso dire che Radio Maria fa una sorta di supplenza al vuoto lasciato dalla pastorale degli ammalati (vuoto un po causato dalla diminuzione del numero dei preti e molto causato dai numerosi impegni del clero che no ha tempo o ne ha poco per occuparsi dei malati mentre ne ha molto per redigere documenti magari propio sulla pastorale deei malati!!!)

    Onore quindi a Radio Maria.

    Ma vorrei fare anche una piccola riflessione; durante una mia visita a degli ammalati li ho trovati che ascoltavano il rosario di Radio Maria; non so in quale occasione fosse, ma ogni decina era recitata in una lingua diversa! Una decina in italiano, una in francese, una in portoghese, una in inglese e una in spagnolo!!!!

    Ho ascoltato in silenzio e poi ho chiesto agli ammalati (con una ironia che naturalmente non hanno colto): che bello questo rosario multilingue!
    Uno di essi mi ha però risposto: sarà bello ma io non ci ho capito nulla.

    In un'altra occasione era la messa ad essere muyltilingue!
    Un pezzettino in ogni lingua!

    Ecco il punto! Il latino non lo capisce nessuno, mentre tutti devono capire l'inglese, il francese, il tedesco, lo spagnolo, il portoghese, il polacco, il danese e l'ungherese.

    Da Radio Maria una simile cosa non me la sarei mai aspettata. Ma la nebbia è diffusa ovunque.

    Antonello

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  7. Io non conosco Radio Maria perchè non la capto. Prendete dunque il mio commento con le dovute riserve.
    Da que che leggo mi rendo conto della grande infuenza che radio Maria e Padre Livio esercitano potenzialmente sui cattolici visto il numero di chi ascolta.
    Ora mi sembra di aver capito che Padre Livio è un grande ammiratore di Medjugorje, dunque del movimento carismatico e che il cammino neocat ha le sue entrate di favore.
    E come stupirsi che chi vuole prendere il suo posto e conservarlo sulla scena ecclesiale, farsi conoscere, diffondere il proprio messaggio, la porpria visione, sappia quale tasto toccare, a quale porta bussare .
    Comunque se Padre Livio sembra o è molto aperto e sensibile alle realtà ecclesiali postconciliari, ai fenomeni non ancora approvati dalla Chiesa, effettivamente non ho ma letto di qualcuno che avesse scritto che Padre Livio prendeva la difesa della Messa Tridentina... come se ce ne fosse bisogno, ma ahimè nella Chiesa di oggi siamo arrivati al punto di dover difendere un tesoro.....
    Come si è comportato Padre Livio rispetto al Summorum Pontificum?
    Quale è la sua opinione personale?
    Ha dato voce ai cattolici che si vedono confrontati all`ostracismo di sacerdoti e vescovi?
    Hanno pensato i cattolici a rivolgersi a lui, e se sì che accoglienza hanno avuto?
    Conoscendo la sua influenza personale sugli ascoltatori, immagino che potrebbe fare opera utile di informazione oggettiva, dando voce anche a chi nella Chiesa sembra non aver voce.

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  8. a proposito di informazione oggettiva, credo che qui c'entri anche un altro genere di oggettività.

    E' da ieri che mi faccio una domanda.

    Se il concilio ha introdotto il tanto sbandierato concetto di libertà religiosa (treanseamus su modalità e implicazioni) e se questo porta fino a concedere chiese per la preghiera dei misulmani, dato che ovviamente la libertà religiosa include anche la libertà di culto, come mai vescovi et alii non rispettano la libertà di culto -disobbedendo perfino al Papa- solo all'interno della Chiesa?

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  9. Caro Marco,
    questo post può essere un po' come quella petizione.
    Lasciate i vostri commenti, e gireremo il tutto a Padre Livio.

    Quell'accenno a Medjugorie nel post l'abbiamo messo proprio per evitare che i commenti fossero una litania pro/contro la cosa. Lasciamo quindi da parte il discorso sulle apparizioni, e chiediamo a Radio Maria di dare questo importante segnale pro missa tridentina.

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  10. Mic, la risposta alla tua domanda la sai anche tu. Dare una chiesa ai musulmani non intacca il "loro" potere ed è mediatically correct. Rimettere in auge la Tradizione al contrario intacca il loro potere, perché da sovrani indipendenti quali sono da quarant'anni si troverebbero sottoposti a un'autorità reale, non solo quella del papa ma anche quella della Tradizione stessa. Non ce l'hanno tanto con la messa tradizionale in sé, ma con la Tradizione tout court, perché va contro i loro interessi molto concreti. Altra spiegazione non vedo.

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  11. io mi sto riconvertendo al cristianesimo grazie a radio maria. E' l'unica radio autenticamente evangelizzante nel panorama attuale; Le manca solo uno slancio verso la messa di sempre, spero che la Regina della Pace lo faccia capire anche allo strepitoso Padre Livio.
    ciao enzo

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  12. Il dare le Chiesa non c'entra niente con la libertà religiosa espressa dal VII. E' il solito spirito postconciliare.
    PAdre Livio è stato chiaro: la radio segue il MAGISTERO dei PAPI. Chi non lo fa non solo non entra nel palinsesto ma coloro che erano dentro ed hanno esposto opinioni non conformi al Magistero sono stati estromessi. Maria è la Protettrice e l'ispiratrice della Radio ( che se non fosse così sarebbe rimasta un giochino per pochi intimi)ed il Papa la guida fedele che Padre Livio con le spalle volte al popolo segue.
    Matteo Dellanoce
    PS potremmo dire che Padre Livio pur gestendo una radio non fa chiacchiere mentre i vescovoni ( o vescoVILI) ne fanno in abbondanza!

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  13. Dimenticavo...il rosario in multilingue e la Messa succedono raramente e sono trasmesse dall'estero in occasioni di raduni o particolari ricorrenze del network radiofonico. Sono una eccezione!
    Matteo Dellanoce
    Ascolto la radio quotidianamente!

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  14. Subito dopo l'uscita del Motu Proprio, feci firmare una richiesta per una Messa in forma straordinaria a molti malati allora ricoverati nell'ospedale di Albano (RM) (su loro richiesta).
    Mandai questa lettera, con tutte le firme, sia a Radio Maria che alla RAI (per la Messa che trasmettono la Domenica).
    Mai ricevuto una risposta.

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  15. SUL FRONTE MUSICALE Radio Maria, purtroppo, è assai spesso cattiva maestra. Anzi, colgo l'occasione per lanciare un S.O.S. A PADRE LIVIO:

    Padre, non svilisca la pregevole opera della sua Radio con gli intermezzi musicali a base di chitarre e canti che non rientrano nella grande tradizione della musica sacra e che, anzi, per l'insulsaggine dei testi e l'inanità della scrittura (?) musicale sembrano atti di vilipendio - magari inconsapevole, per carità - delle verità di fede. Proprio perché la Sua è una Radio tanto ascoltata, colga l'occasione per diffondere il CANTO GREGORIANO, la polifonia sacra, i grandi capolavori organistici e orchestrali!

    Sullo

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  16. Don Abbonio esternò:"Dice bene Lui(il cardinale Borromeo), ma se uno il coraggio non cel'la non se lo può dare. Intelligenti pauca

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  17. P.S. Purtroppo anche EWTN trasmette a volte canti che paiono diaboliche parodie del Sacro. E' un peccato, in tutti i sensi.

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  18. Oltre che a Radio Maria sarebbe cosa buona chiedere a Benedetto XVI, di celebrare secondo il Vetus Ordo. Infatti, proprio Lui che ha promulgato la Summorum Pontificum poi non ne fa di niente, come tale motu proprio non esistesse(allineandosi alla stragrande maggioranza dei vescovi e preti). Facciamo una petizione, a Lui, che qualcuno ha definito primo parroco e primo vescovo del mondo, affichè voglia celebrare in San Pietro il Vecchio Rito. Vedremmo la Basilica vaticana stracolma. Forse , dopo tale esempio, anche il povero padre Livio troverebbe un pò di coraggio.Peter

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  19. La redazione nn crede a Medjugorie. Avrete i vs. motivi, oggettivi, e personalmente nn ci credo nemmeno io.

    Non posso pero' tollerare che milioni di cattolici e fedeli credano a qualcosa di inesistente.

    Mi sembra un dramma.

    Il cattolicesimo e' anche logica e razionalita', non fideismo che si possa "accettare" in cambio di qualche messa in latino.

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  20. NOn c'entra molto con Radio Maria. Ma vi prego di leggere con attenzione quanto potrete trovare al seguente indirizzo.

    http://insidethevatican.com/newsflash/2009/newsflash-oct-14-09.htm

    Dopo un pezzo dedicato a Milingo (sic ....) l'odierna newsletter di Inside the Vatican affronta il tema della riforma di Bugnini con una testimonianza davvero sconvolgente (se confermata) su un dialogo fra Paolo VI ed uno dei membri della commissione incaricata della riforma liturgica.
    GR

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  21. ma allora Bugnini era nello stesso tempo burattino e burattinaio? Burattinaio di Paolo VI, su questo non dovrebbero esserci dubbi alla luce di quanto ha scritto il defunto card. Antonelli O.F.M. e mons. Gherardini nel suo ultimo libro. Burattino in mano a chi ? A qualche massone protestante? E' solo una mia ipotesi che va presa con ampio beneficio d'inventario poichè gli archivi relativi al pontificato di Paolo VI saranno aperti solo fra 40/50 anni. Alessandro

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  22. Credo che tutte le ipotesi restino aperte... Certo, se il dialogo si fosse effettivamente svolto come riportato, getterebbe nuova luce anche sul repentino allontanamento di Bugnini, nominato a sorpresa pro-nunzio in Iran
    GR

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  23. Cari amici, io conosco bene radio Maria e posso dire con certezza che radio Maria non è progressista, anzi.
    E' vero che padre Livio crede a Medjugorie ma esso interpreta queste apparizioni in senso tradizionale. Se ascoltiamo la spiegazione che padre Livio fa dei messaggi della Gospa ci accorgiamo che egli non dice nulla di nuovo,anzi, ci invita alla preghiera, al digiuno e alla penitenza.
    Per quel che riguarda i canti,padre Livio una volta ha detto che per lui i canti migliori per la Messa sono quelli in latino ma su radio Maria non c'è solo la Messa.Su radio Maria vengono trasmesse anche le catechesi ed altri programmi che, se pur religiosi, non fanno parte della liturgia, in questi casi si possono trasmettere anche altri tipi di canti (che comunque devono essere di tipo religioso).
    Riguardo alla Messa tridentina, invece, una volta gli ho chiesto perchè non viene trasmessa. Egli mi ha risposto facendomi capire il motivo che riassumo cosi:
    La Messa N.O essendo in italiano la si comprende e vi si partecipa anche soltanto ascoltando la voce via radio. La Messa V.O è in latino (lingua che solo in pochi conoscono)e se non vi si partecipa personalmente, o almeno guardando le immagini,difficilmente si riesce a capire quello che sta avvenendo.
    Per quel che riguarda i neocatecumenali lui ha detto che la radio segue il Magistero della Chiesa e che se il Cammino è stato accettato dalla Chiesa lui si conforma a questa volontà(per questo ci sono anche i canti del cammino).
    In tutte le catechesi radio Maria è sempre fedele al Magistero e al catechismo della Chiesa Cattolica e, per quel che sò io, non è mai stato scelto un neocatecumenale per fare le catechesi.

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  24. Padre Livio avrà una sensibilità forse dalla nostra, ma è sicuramente ortodosso, fedele al magistero e non metterebbe in discussione nulla di ciò che dice il Papa (Summorum Pontificum compreso).
    Non credo dunque che avrebbe problemi a promuovere la Messa tridentina.

    Piuttosto vedo un problema tecnico (che non si pone invece per la trasmissione televisiva): mentre la Messa paolina è tutta parlata (anche troppo) quella tridentina prevede molti momenti di silenzio: come fai a trasmettere il silenzio del Canone via radio?
    Comunque anche senza trasmettere la celebrazione della Messa, Radio Maria potrebbe farsi carico di questa buona battaglia con catechesi, conferenze e informazione su questa forma straordinaria del rito romano che viene tenuta accuratamente nascosta. Evitando naturalmente l'ingenuità di invitare Manlio Sodi o altri "antipatizzanti" del motuproprio pontificio, così come qualche tempo fa avrebbero fatto meglio ad evitare la cronaca della Settimana Liturgica Nazionale, noto covo di nostalgici di quella "ermeneutica della rottura" criticata da Benedetto XVI

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  25. Cara La gioia cattolica,
    la buona musica a tema sacro, però, esiste anche fuori dal contesto della messa. Perché privare il popolo cristiano dell'occasione di ascoltare un bel corale per organo o un bel brano di qualche oratorio o di qualche cantata sacra. Ce ne sono a bizzeffe di capolavori non creati a scopo liturgico. La musica pop, che - sia chiaro - di sacro non ha nulla, è possibile sentirla su qualsiasi radio. Ma oggi una persona normale, che non abbia la fortuna di essere nata in una famiglia sensibile alla buona musica, ha ben poche occasioni di ascoltare qualcosa di alto, di bello, di profondo. Ecco, io credo che Radio Maria, proprio per la sua straordinaria capillarità dovrebbe cogliere questa straordinaria occasione per arricchire - e non impoverire - la sua missione. Sono convinto che il popolo dei suoi ascoltatori gliene sarebbe riconoscente.

    Sullo

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  26. Provo ad osare: io non la ricordo, ovviamente, ma prima della riforma liturgica come veniva trasmessa la S. Messa dalla Radio Vaticana? Veramente non lo so, ma non è possibile che si udisse, magari fiocamente, il Sacerdote? Se così era, così potrebbe ancora essere!
    Lo dico perché mi rendo conto che alla radio dei lunghi silenzi non siano possibili e sia comunque necessaria quella actuosa partecipatio di cui parla non solo l'ultimo concilio.
    Forse la strada televisiva, specialmente con una regia attenta e "mistica", potrebbe essere più agevole e Telepace, che ha una certa diffusione nazionale, mi sembra una possibile soluzione anche perché don Guido Todeschini segue tutte le visite papali all'estero e potrebbe - anche solo una tantum - trasmettere una messa in forma straordinaria, secondo la volontà del Pontefice. Preghiamo perché divenga reale quel che il nostro amore per la Divina Liturgia di sempre ci spinge a desiderare.

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  27. Anch'io concordo sui meriti di Radio Maria.
    La ascolto in auto, e si sentono tante cose interessanti, non solo la Messa o il Rosario (e sarebbe già tanto).
    La devozione di Padre Livio alla Madonna e la sua adesione al Magistero sono encomiabili: a volte è un po' ripetitivo, ma... repetita iuvant.
    Sulle apparizioni non ho un'opinione: le rivelazioni private non sono materia di fede. Però i messaggi non contengono apparentemente nulla di eterodosso, e i tanti inviti alla conversione mi sembrano quanto mai opportuni.
    Sul rito straordinario via radio anch'io penso che per il momento ci siano difficoltà: dalla conoscenza del rito alle stesse esigenze di celebrarlo (il Canone a bassa voce, l'importanza della gestualità, ecc.). Magari sarebbe utile, come "lancio" pubblicitario, se così ci si può esprimere, qualche messa cantata, che epsrime anche al di là del dato visivo la bellezza della celebrazione. E' questa infatti, a mio avviso, la massima espressione del rito straordinario.
    Perché la redazione (magari con una raccolta di firme) non riprova a sollecitare padre Livio, magari proprio in occasione di qualche solennità con un Proprio adatto, a trasmettere almeno una messa cantata?

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  28. Beh se Padre Livio è fedele al Magistero, tutto il Magistero, e non lo metto in dubbio dal momento che siete in molti a dirlo, se è fedele al Papa, perchè non dà spazio alla Liturgia Tridentina, a catechesi, informazioni sulla forma diventata straordinaria, ad esempio indicando dove i fedeli possono trovare sante Messe, perchè non diffonde canti sacri, perchè non dà voce ai fedeli o sacerdoti legati alla Tradizione, perchè non risponde alla redazione di Messa in Latino, a Gabriella, perchè dà voce a chi contesta il Summorum Pontificum, mi sembrano messaggi indiretti, per omissione, che indicano chiaramente dove sia la sensibilità di Padre Livio e verso chi vanno le sue simpatie.
    O mi sbaglio?

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  29. Carissima Luisa, scusami l'espressione ma ti sbagli di grosso. Che io sappia a radio Maria non si è mai parlato male della messa Tridentina, padre Livio non lo permetterebbe mai.
    A radio Maria non c'è solo la musica dei vari movimenti a volte si possono ascoltare anche i canti gregoriani o comunque canti in latino.
    Padre Vincenzo Nuora a parlato in radio della bellezza della Messa tridentina e nel suo programma si sentivano solo canti gregoriani.
    Forse a volte in radio sono stati invitati persone che sono contrari alla messa tridentina ma essi non hanno parlato della messa ma di altri argomenti sui quali son in perfetto accordo con il Magistero.

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  30. Cara Luisa,
    guarda cosa scriveva P. Zoffoli al Direttore di Radio Maria: il documento è stato riprodotto dall'originale dattiloscritto in nostro possesso. Le maiuscole sono nell'originale...

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  31. Carissimo mic,il punto sta nel fatto che padre Livio ha un ubbidienza totale al papa e alla Chiesa. Se la Chiesa ha accettato gli statuti del cammino e il cammino stesso, lui si conforma a questa linea.
    Padre Livio non ascolta la voce di questi o di quelli ma si affida totalmente sulle decisioni della Chiesa e su di esse non discute mai.

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  32. Ho letto il testo mic che non conoscevo, purtroppo il contenuto non mi stupisce affatto.
    Apparentemente ieri come oggi importa poco a chi ha responsabilità nella Chiesa che ci sia chi evangelizza, catechizza con dei testi segreti, non pubblicati. Un fatto unico e totalmente anomalo.

    Gioia cattolica, come l` ho detto io non ascolto Radio Maria, la conosco per quello che posso leggere, ma mi sembra di poter dire che certi silenzi di Padre Livio, certe assenze di risposta, sono segni che non parlano in favore di una sua "simpatia" per i fedeli legati alla Tradizione.
    Ma non domando meglio che di essere smentita dai fatti.

    RispondiElimina
  33. Se la Chiesa ha accettato gli statuti del cammino e il cammino stesso, lui si conforma a questa linea

    libero lui di conformarsi, liberi laici e sacerdoti che hanno a cuore l'integrità della Chiesa di continuare a porsi domande e rimanere in atteggiamento critico più che motivato e documentato, anche perché non si tratta di un dogma di fede

    RispondiElimina
  34. Ritengo alquanto fondati i timori e la diffidenza di Luisa riguardo alla presunta (come qui vedo, da parte di molti ottimisti non informati...) buona disposizione di Padre Livio verso il rito VO.
    Diffidenza che condivido, e che trova ancor più gravi motivi nel testo riportato da Mic:
    nient'altro che sconcertante!
    Non dovremmo coltivare troppe illusioni su Padre Livio.
    (Consiglio agli ottimisti a oltranza di leggere attentamente anche la discussione circa Medjugorie condotta sul blog di Marco Corvaglia:
    www.marcocorvaglia.blog.lastampa.it

    che potrebbe aiutare a capire con un certo disincanto anche le svariate posizioni e opinioni di P. Livio, viste da angolazioni meno entusiastiche di quelle dei fans di Radio Maria...)

    Adriana

    RispondiElimina
  35. Ho scrtto più volte a P. Livio, affinché trasmettesse una Messa in forma straordinaria. Ma a questa richiesta è rimasto sempre indifferente!!!

    RispondiElimina
  36. Ho scritto più volte a P.Livio pregandolo di trasmettere una Messa in forma straordinaria, ma a questa richiesta è rimasto sempre indifferente!

    RispondiElimina
  37. Proviamo a riassumere...

    1) Dalla nascita ad oggi, Radio Maria non si è degnata di trasmettere almeno una (dicesi una) santa Messa tradizionale. Questo atteggiamento contiene evidentemente un giudizio già espresso, visto che il motu proprio è in vigore da due anni abbondanti.

    2) Il fatto che padre Livio elogi il motu proprio e la liturgia tradizionale non toglie le perplessità, ma addirittura le aumenta. Se la santa Messa tradizionale è buona, perché non darle lo spazio che merita? Spero che padre Livio non sia tra quei sacerdoti che la elogiano ma non la celebrano, né si adoperano per conoscerla...

    3) Sarebbe possibile dimostrare l'inesistenza di un nesso tra quel silenzio sulla santa Messa tradizionale e quel forte sostegno di Radio Maria alle cosiddette apparizioni private di Medjugorje?

    b.T.

    RispondiElimina
  38. Sono di Erba, citta' dalla quale radio Maria trasmette.
    Potrei parlare di tante cose circa la fondazione, estromissione del sacerdote fondatore ect.
    Vicende, che hanno diviso anche la gente del posto. Ma nn e' importante. Personalmente credo che la radio abbia dei meriti ma insieme ai meriti ha il demerito di martellare su una apparizione nella quale le ombre sono minacciose. I vescovi croati si sono espressi chiaramente.
    Purtroppo la gente vive una grande inquietudine e si agrappa a tutto.
    Un cattolicesimo sano, e ripeto sano, non ha bisogno di queste cose. Pensate a quanta buona fede rubata......
    Detto questo mi pare inutile forzare la mano ad un Direttore che nn ha la minima sensibilita' in merito. Dire come fa' lui che se una cosa e' approvata dal Papa va sempre bene e' un insulto alla ragione ai nostri tempi.... Prova ne sia il cammino di cui se ne parla e la vicenda della vecchia messa. Per'altro e anche una autostrada comodissima..

    La strada maestra e' quella che sta' portando avanti la fraternita' San Pio X. Evitare il concetto di obbedienza a tutti i costi anche quando porta allo snaturamento del cattolicesimo, colloquii dottrinali... per loro e per tutta la cattolicita'.

    A cosa serve un sacerdote che un giorno mette il disco della vecchia Messa e il giorno dopo continua con il disco piu' orecchiabile di quella nuova....?

    A nulla....... effimero trionfo magari con diretta radio.....

    Ma e' questo quello che si cerca????

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  39. Padre Livio ha parlato più volte, e in maniera assolutamente favorevole, del Motu Proprio. Soprattutto all'uscita del documento, ma anche recentemente.
    Il MP è stato spiegato, anche nei dettagli, da Marco Invernizzi durante le trasmissioni "La voce del Magistero" del martedì alle 22.45. Più volte padre Nuara, Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro - collaboratori abituali di Radio Maria (Gnocchi e Nuara sono anche tra gli organizzatori del convegno sul MP di Roma di questo fine settimana), ne hanno parlato.

    Sul Rosario: spesso a mezzanotte - ma anche in altri orari - viene fatto in latino; rarissimamente in varie lingue. Idem per l'Angelus.

    Capisco anche le difficoltà di una S. Messa IN RADIO con le caratteristiche della nostra amata Messa di sempre: i silenzi, la lingua etc. Vedremo se e come si potranno trovare delle soluzione a ciò. E continuiamo a scrivere per fare pressione.

    Qualsiasi relatore NON obbediende al Papa viebne CACCIATO: ho segnalato io stesso negli anni scorsi qualche svarione (anche due mesi fa) a cui padre Livio ha immediatamente preso provvedimenti. Ieri l'altro, al convegno mondiale di Radio Maria, Pade Livio ha raccontato di avere appeno cacciato un direttore di una Radio Maria estera perche difendeva, e solo in parte, alcune tesi moderniste e non in linea con il Papa. Cosa vogliamo di più?

    La musica, è vero, spesso fa "schifo", ma ricordiamoci che Radio Maria, e vale anche per i conduttori delle trasmissioni, vuole parlare a tutti i cattolici e non solo ad una fascia.

    Su Medjiugorje: in dubbis libertas.

    Stiamo vicino a questa Radio che ha convertito molte persone e sta vicino a vecchi e malati.

    Scriviamo a p. Livio , CON CARITA' però, dandogli suggerimenti e facendo vedere che anche molti tradizionalisti sono suoi ascoltatori.

    Pensiamo infine a tutto il bene che fa e "copriamo" le piccole machevolezze della Radio.
    AMDG
    Luigi C

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  40. è vero........se p. livio parla bene del motu proprio.....e poi non ha mai fatto passare una messa in latino su RADIO MARIA...... allora è come uno che dice: quant'è buono il salame quant'è buono il prosciutto ma io e i miei ascoltatori vogliamo essere vegetariani!!!!!!





    ......o magari la GOSPA ha proibito la messa in latino!?!?!??!??

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  41. Sono andato a leggere il blog di Marco Corvaglia. Una sua recente pubblicazione stroncante le presunte apparizioni di Medjugorie, ha avuto il plauso del Vescvo di Mostar (e' il secondo che per competenza si esprime negativamente).
    Mi pare un po' pericoloso continuare a parlare di dubbi. ma secondo voi una Madonna lancia 35.000 messaggi?????
    La stessa Radio Maria, ora e' costretta a sminuire il rapporto del frate oggetto delle sanzioni disciplinari dalla Santa Sede, in relazione alla guida spirituale dei veggenti.
    Cosa non si deve fare......
    Altro campanello di allarme...

    Padre Livio, penso fa' una battaglia vigorosa per un cattolicesimo identitario, usando una vicenda discutibile. Mischiando il tutto. E la prudenza????? Perche' il cattolicesimo di oggi, e' cosi' intriso di soggettivismo?????

    Se lo si ascolta si capisce che la questione della Messa Antica, non lo sfiora minimamente.

    Penso sia un sacerdote cresciuto benissimo in epoca post- conciliare.
    Non si puo' pretendere di sensibilizzarli.

    Tempo perso.

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  42. Io mi sono convertita anche grazie a Radio Maria. Padre Livio è stato il primo che mi ha avvicinata alla tradizione.
    Stasera in radio c'è la catechesi giovanile, ascoltatela e poi ditemi cos'ha di progressista.
    Potete ascoltare le catechesi anche nel sito di radio Maria.

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  43. Penso che la fede non sia fideismo e che sia davvero pericoloso insistere con una vicenda che dopo 25 anni e' ancora nebulosa.

    Radio Maria ha i suoi meriti, popolari, in senso nobile, ma e' inaccettabile questo suo legame con la vicenda delle apparizioni.
    Lo vedo come fatto assolutamente negativo. Un limite grosso, perche' si rischia sulla pelle e il bisogno di credere di troppe persone...
    Un buon senso di responsabilita' imporrebbe un passo indietro.... che tra l'altro aiuterebbe anche la santa sede a decisioni definitive.

    Credo che esista in potenza anche la possibilita' di pregare la Madonna e basta senza insistenze particolari, seguendo il gia' ricco calendario liturgico... o
    le feste dei vari santuari regionali o italiani, insomma cammminare con i piedi per terra.
    Un po' di sana saggezza contadina. I nostri nonni andavano forse in Bosnia a pregare la Madonna o al vicino Santuario...?????

    Padre Livio credo stia bene come sta', come e' cresciuto. Il suo centro esistenziale e' la vicenda delle apparizioni, la Messa in latino e' alla periferia.

    Capire gli uomini e' anche cercare di capire la loro psicologia. La sua struttura e' fatta cosi'.

    Difficilmente cambiera'.

    Sano realismo.

    Per me e' molto piu' moderno un Mons. Fellay. Ha capito che il tentativo di coniugare liberalismo e cattolicesimo e' fallito... e che la societa' agonizza xche' rifiuta la regalita' di Gesu' Cristo.....

    E' piu' avanti di altri...

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  44. Speriamo che p.Livio si decida presto!
    Radio Maria é molto seguita anche negli ospedali,case di ripoo ecc,tanti anziani ne sarebbero felici.
    Ma siccome tantissimi giovani amano Radio Maria,non le mancherbe il pubblico che già ora,quando permesso,segue la messa in latino.
    La S.Vergine ne sarebbe molto contenta,forse qualhe monsignore un po' meno..Bella l'idea della petizione,e si puo' anche inviare a Radio Maria un'email,una lefonata,un ccp..forza e coraggio!si,sarebbe bellissimo se già si potesse fare per la messa a S Pietro!
    Grazie per tutti questi bellissimi commenti;sono d'accordo anch'io che p Livio insiste troppo su Medjugorie,visto che la chiesa locale si é espressa negativamente,ci vorrebbe piu' prudenza..Aspetto canti tradizionali e S Messa, quando possibile!

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  45. Per la REDAZIONE:

    Radio Maria è come Berlusconi: basta farne il nome, che subito compaiono stuoli di commentatori favorevoli e contrari.

    Che naturalmente non hanno affrontato il tema: "la fenomenale Radio Maria. E la Messa straordinaria?"

    Proporrei dunque di eliminare da questa pagina tutti i commenti che non sono attinenti al tema.

    b.T.

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