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mercoledì 14 ottobre 2009

Il sondaggio è fatto.

Lo abbiamo già anticipato nei commenti: il sondaggio sull'interesse degli Italiani per la Messa di sempre (e se a qualcuno non piace quest'espressione, ce ne infischiamo) è stato già commissionato alla Doxa.

Ma come? E chi paga? Non potevate aspettare di raccoglier prima tutta la somma occorrente?

Siamo ancora a meno della metà della somma necessaria, anche se già dobbiamo lodare la generosità di coloro che ci hanno consentito di raccogliere un importo così considerevole in poco più di una settimana. Ma era necessario avere i risultati in tempo utile per poterli presentare al convegno sul motu proprio che si terrà a Roma sabato prossimo, il 17. Questo per poter fruire della copertura mediatica di quell'evento onde poter far conoscere al grande pubblico, come speriamo, quei risultati.

Li abbiamo già questi risultati? Ebbene sì, cari lettori; ma comprenderete che non li possiamo ancora diffondere, per non guastare l'interesse che potranno averne i giornali. Vi diciamo solo questo, per ora: ne è valsa la pena!

E' chiaro che il sondaggio va pagato, e per questo facciamo appello alla vostra generosità: non lasciateci in braghe di tela; contiamo su di voi per poter onorare il debito con la Doxa. Sarà anche una notizia nella notizia, il fatto che i tradizionalisti italiani si siano autotassati per raccogliere, e in pochissimo tempo, la somma necessaria per questo sondaggio. Vi chiediamo, nel fare appello alla vostra generosità, di mettere una mano sul cuore (e l'altra sul portafogli) considerando queste cose:

- L'idea di commissionare un sondaggio scientifico e indipendente, e come tale veritiero e incontrovertibile (sia pure nei limiti di quel 2-4% di sicurezza proprio dei sondaggi; ma nel nostro caso è scarto trascurabile: mica dobbiam vincere le elezioni!) ci è subito sembrata ottima allorché ci fu proposta da Paix Liturgique, associazione che in Francia si occupa di aiutare la costituzione di gruppi per la Messa. Il perché è molto semplice: guardate la nostra pagina con l'elenco delle Messe in Italia: intere regioni, e quattro quinti delle diocesi non hanno una Messa domenicale; i due terzi nemmeno una mensile. E allora, i casi sono due: o 'sta Messa non interessa proprio a nessuno o quasi, oppure ci sono fortissime opposizioni ecclesiali contro l'applicazione del motu proprio. Che vanno dal semplice silenzio (quanti sanno che esiste la possibilità di avere la Messa degli avi?), alla dissuasione di chi prova a chiedere al parroco o al vescovo, fino alla vera e propria intimidazione e minaccia, specie verso i giovani preti. Noi sapevamo quale fosse la risposta giusta, ma solo sulla base di esperienza personale, o di aneddoti riferiti. Col sondaggio, quicquid latet apparebit. Perché mettiamo che anche solo l'1% dei cattolici dica che andrebbe volentieri alla Messa di S. Pio V. In una piccola diocesi, con 100.000 cattolici, sono pur sempre 1.000 fedeli. Con che legittimità, allora, non prevedere almeno una messa in ogni diocesi?

- Il sondaggio è anche importante perché tra un anno i vescovi dovranno riferire dell'applicazione del motu proprio, come dispone la lettera di accompagnamento al motu proprio stesso. Sappiamo da fonte sicura che, almeno in certune conferenze episcopali regionali, c'è un accordo nemmeno tacito per soffocare il più possibile il fenomeno, per poter poi scrivere al Papa: "Santità, da noi nessuno vuole la messa preconciliare, salvo pochi esteti decadenti; lasciamo perdere, pensiamo a problemi ben più seri della Chiesa...". Ecco, il sondaggio serve anche a sbarrare il passo a manovre di questo genere.

- Infine, vi chiediamo di darci atto che per la liturgia tradizionale ci stiamo dando non poco da fare, in particolare imbarcandoci in questa onerosa avventura del sondaggio, senza neppure averne ancora i soldi. Se apprezzate questo attivismo, questa volontà, perfino arrischiata, di "fare" qualcosa di concreto e produttivo, ringraziate in primo luogo il nostro vescovo, che col suo comportamento inqualificabile ci ha reso così determinati; quindi non abbandonateci a metà del guado e consentiteci di far fronte onorevolmente all'impegno con la Doxa. La cui fattura pubblicheremo, appena disponibile.
Ecco come al solito le modalità di versamento:

1) Assegno: scrivete a redazione@messainlatino.it per avere l'indicazione di come intestarlo e dove inviarlo a mezzo posta.

2) Bonifico: codice IBAN: IT 04 I 03069 67684 5102 19356856, presso IntesaSanPaolo di Sanremo via Matteotti. N.B. Ricordate di indicare nella causale del bonifico: "sondaggio messa in latino" e il vostro nome o nick che volete quale vostro indentificativo per riscontare l'avvenuto bonifico.

3) A mezzo ricarica Postepay: anche in questo caso, scriveteci a redazione@messainlatino.it per avere il numero della carta. La ricarica si può fare via internet per chi ha una carta Postepay; per gli altri, basta recarsi ad un qualsiasi ufficio postale con i contanti e il numero della carta che vi forniamo se ci scrivete: è semplice come pagare un bollettino postale o fare un vaglia (ma costa meno!).

38 commenti:

  1. Bene faceste, redazione. Attendiamo con ansia i risultati! E date conto di come procede la raccolta fondi, ché non sta bene vi accolliate il grosso della spesa. Il sondaggio è l'arma vincente, non c'è dubbio. Il metodo della raccolta di firme parrocchia per parrocchia non funziona. I fedeli amanti della Tradizione sono perlopiù persone timorate, poco avvezze ai gesti plateali, e non si sentono propense alle raccolte, ai ricorsi ai vescovi o a Roma. Questi fedeli - e sono tanti, lo sappiamo bene - chiedono al loro parroco di celebrare la messa tradizionale, il parroco nicchia, spessissimo perché ha ordini superiori in proposito: è difficile che la cosa vada avanti, che si inneschino battaglie contro le strutture ecclesiastiche renitenti. Alla fine chi ha posto i bavagli avrà buon gioco a proclamare, come dite, che l'interesse verso la messa tradizionale è nullo. Con il sondaggio invece si dribblano i filtri locali e si dà conto al vertice sommo di come stanno realmente le cose. Perciò restiamo in fiduciosa attesa.

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  2. La notizia che i media riprenderanno sarà, temo, quella del generoso esborso effettuato dalla Redazione...

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  3. Ancora tutti i mei ringraziamenti a Messa in Latino per aver preso questa iniziativa per l`Italia.
    Son convinta che alla fine arriverete a coprire la spesa, e sono molto curiosa di conoscere i risultati !
    Penso dovrebbe essere chiaro ai più che di fronte all`ostracismo dei vari vescovi e sacerdoti e superiori di ordini religiosi e rettori di seminari, se è indispensabile una paziente e intelligente azione sul terreno ricorrendo all`Ecclesia Dei se necessario, è anche venuto il momento di dare un pò più di voce, di visibilità a chi questo ostracismo lo subisce.
    L`annno scorso, durante il Convegno, monsignor Perl aveva chiaramente parlato delle varie e numerose opposizioni e il suo intervento è stato riportato da certi media, purtroppo penso che se dovesse intervenire oggi, non potrebbe che confermare.
    È ora che si ascolti e si dia la parola ai cattolici, che si ascolti che cosa hanno da dire a chi detiene il potere, anche quello di ostacolare un documento del Papa.
    Fiduciosi che se i media se ne faranno eco la loro voce arriverà fino al Papa, non sarà bloccata nei piani inferiori.

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  4. Ma voi siete pazzi :D. Comunque, a fin di bene... io non posso contribuire, ma troverò il modo di pubblicizzare la cosa ;).

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  5. Avete fatto bene a tenere sotto embargo i risultati. Del resto si tratta di aspettare solo pochi giorni.

    Sono contento che "ne è valsa la pena". Il movimento liturgico tradizionale italiano non è sviluppato come quello francese, dunque avevo qualche timore che i risultati potessero essere deludenti (anche a causa della martellante propaganda modernista). Così non è stato! L'avanzata della Tradizione continua!

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  6. E poi non siamo pessimisti! Anonimo, cosa posson dire i media? Che hanno pagato seimila euro per un sondaggio? E allora?

    Andiamo su, una volta che c'è una buona notizia...

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  7. atto coraggioso il vostro ......... ma non so con

    quali risultati .......

    con tanta gente spudorata e votata a tutto ...........

    proprio ieri alle poste ho avuto il '' PIACERE ,, di parlare con un frate del SACRO CONVENTO sul perchè nella BASILICA del PAPA non si dica almeno una volta al giorno e con un alta presenza quotidiana di turisti , una MESSA in latino .......

    '' non è richiesta ,, questa la risposta scontata , con SORRENTINO che fa da despota in ASSISI , .....

    e a noi non ce ne frega niente di niente di lui , sia chiaro !!!!! .
    ma quelo che mi ha fatto trasecolare è stato ......

    '' ma ha me piace ,, .!!!!!!!!!!!!!!! ........

    come se qualcuno ci da la possibilità di scegliere una messa come su un catalogo .........

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  8. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  9. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  10. Il trincerarsi dietro il classico "tanto non serve a niente" non aiuta di certo, ci son molti modi di azioni, piccoli e grandi, individuali e collettivi, l`importante è agire.

    Da noi di dice "qui ne risque rien, n`a rien", siamo in tanti, su tanti siti, a dire il nostro amore per il Rito Antico, sono in tanti a lamentarsi del comportamento dei vari pastori con il cuore chiuso, a dire la loro impotenza.

    Spesso constatiamo l`astio viscerale di chi con disprezzo, sicurezza e arroganza ci dice che il gesto di Benedetto XVI è stato un gesto di tolleranza per una piccola minoranza, che in realtà non c`è interesse per la Messa Tridentina.
    
Ben venga dunque questo sondaggio, sono, lo ripeto, molto curiosa di leggere i risultati.

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  11. Io ho scritto alla CEI...chissà che qualche vescovone non cacci quattro soldi!
    Matteo Dellanoce

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  12. Le manovre episcopali esistono, sono una realtà innegabile. Portano allo scoraggiamento con dilazioni e trabocchetti.
    Ma queste manovre vanno denunciate, apertamente.

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  13. per MATTEO della NOCE ..........

    ...... mi viene da ridere ......

    ed in ogni caso hai fatto bene ........

    vedremo e vedremo quanto ........ !!!!!! ..

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  14. se non lo si è capito e se il PAPA non si è ancora reso

    conto del tutto .......

    allora c è solo da tagliarsi ................................. la

    testa !!!!!!! ......

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  15. Mando altri soldi.
    Dio vi bebedica!!!
    il Don

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  16. ho promesso e non posso firmarmi.

    Siamo sotto scacco, abbiamo chiesto un'altra Messa Tridentina in un'altra Chiesa e siamo stati messi a tacere con piglio ricattatorio: "piantatela, altrimenti vi sarà tolta anche quella"

    Tutto questo, nella Chiesa di Cristo (è ancora la Sua? parlo di quella visibile ovviamente) CONTRO la volontà espressa dal Papa nel Motu proprio....

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  17. Intanto vediamo che il clero ancheggiante, per usare una bella definizione pastorelliana, ne ha messa a segno un'altra delle sue. Ieri in tivvù il caso Stenico ha fatto bis, nella persona di un francescanotto dalle molte prurigini. Che danni immani sta producendo questa gentaglia! Speriamo che il vento cambi sennò qua...

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  18. Viator...denunciare il traditore non è venir meno alla promessa..lo ha fatto anche Cristo quando ha intinto il Pane nel Piatto di Giuda.
    Matteo Dellanoce
    Quanto dalla CEI? 0 zero tondo!

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  19. qualcuno di voi potrebbe giustamente dire: non vi contentate, ne avete una!
    No, non ci contentiamo; c'erano tutti i presupposti per anche per l'altra che avrebbe creato anche un altro contesto favorevole.
    E, poi, perché contentarsi? Abbiamo un tesoro, vogliamo che si conosca e condividerlo.
    "Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso"!

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  20. Scrive Dante Pastorelli:

    "Le manovre episcopali esistono, sono una realtà innegabile. Portano allo scoraggiamento con dilazioni e trabocchetti.
    Ma queste manovre vanno denunciate, apertamente."

    Quoto e straquoto.
    Sarebbe un ulteriore passo in avanti se questo sondaggio mostrasse che in realtà l`interesse per la Messa Tridentina è ben più importante di quanto questi vescovi ribelli pretendono.
    Quando penso che i fedeli cattolici son stati privati in modo violento e totale, di quel tesoro che è il Rito Antico, ho il cuore che si stringe.
    Una mia giovane amica mi ha raccontato di essere andata ad Ecône al matrimonio di sua cugina, è stata sconvolta, profondamente toccata dalla Liturgia che NON conosceva, è stata per lei una scoperta sconvolgente, mi ha detto:
    "ma perchè ci hanno detto solo menzogne sulla Messa prima del Concilio, se e quando qualcuno poneva domande?
    Perchè ho sentito le rare volte che se ne parlava solo disprezzo e ironia?"
    Oggi cerco di spiegarle come sono andate le cose e lei sta ricuperando un "sapere" che gli era stato occultato, sta ricucendo i fili strappati, risalendo nella storia recente della nostra Chiesa.

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  21. Viator...denunciare il traditore non è venir meno alla promessa

    mi ripugna dir questo: ma non denunciare, cosa che farei persino nelle piazze (il che non mi è mai stato congeniale), in questo momento significa scegliere responsabilmente e realisticamente il male minore.
    A questo ci hanno ridotto!

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  22. il problema è che temo che tenere un profilo non basso, bassissimo sia la stessa cosa che fa l'Ecclesia Dei!

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  23. infatti, Viator, già siete fortunati che ne avete una... il muro di Berlino è caduto, ma la muraglia cinese dei vescovi modernisti è più salda che mai

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  24. In un certo senso, Viator, vi è andata meglio che ad altri: a quanto capisco, chi è contro la messa tradizionale si è preso la briga di uscire allo scoperto e dirvelo in faccia. Almeno sapete chi sono i vostri avversari. In genere non avviene così: gli avversari agiscono occultamente con metodi prossimi a quelli mafiosi. In pubblico dicono il contrario. "Sarebbe ancora un vantaggio se, per commettere l'iniquità, dovessero confessarla apertamente", dice a Renzo il Padre Cristoforo di ritorno dal colloquio con Don Rodrigo.

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  25. VIATOR, comprendiamo la tua posizione.
    Anche se spesso qui si afferma da parte nostra che è necessario denunciar le malefatte curiali, è ovvio che poi si debba tener presente la realtà, le circostanze, le reazioni ecc.
    Il discorso generale va applicato caso per caso, con la "discrezione" guicciardiniana.
    Purché non si cada nell'indifferenza e nella defezione nell'attesa di tempi migliori e meno pericolosi di là da venire, di un futuro che non si sa quali sorprese potrà riservarci.

    Quanto al numero delle Messe. il Papa, ha scritto il card. Castrillon. le vuole in tutte le chiese. Ma se non "ordina", se non impone e punisce i trasgressori, le parole restan pura accademia.

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  26. Con tutte le denunce che sono state fatte qui ai nostri amici di Messainlatino su questi personaggi che stanno facendo di tutto per soffocare la Santa Messa di sempre sarebbe bello raccoglierle in un dossier da inviare in Vaticano. Fare tutti i nomi e cognomi! So che per il Papa sarà un'ulteriore sofferenza sapere quanti di quelli che si dicevano amici e fedeli sono in realtà i suoi nemici!

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  27. Poi Miserere bisogna ancora che quel dossier arrivi fino a Benedetto XVI e non sia bloccato e chiuso in un tiretto a doppia chiave da uno zelante curiale .
    È anche per questo che se il sondaggio, e anticipo senza saperlo un risultato positivo, è ripreso dai media, siamo più sicuri che il Papa lo legga!
    Vedo male un collaboratore munirsi di forbici per sopprimere la pagina non gradita!
    Il Papa, immagino, legge l`OR, Avvenire...vedremo .

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  28. Luisa, sei così ingenua da pensare che L'Osservatore Romano o Avvenire parleranno del sondaggio?

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  29. E perchè no?
    Non si tratta di stampa cattolica?

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  30. E poi ...dimenticavo, Famiglia cristiana...

    Ma chissà, se i risultati mostrano che i cattolici italiani se ne infischiano della Messa tridentina, forse allora il sondaggio troverà spazio nei media "cattolici"!

    Vedremo, io sono fiduciosa e sui risultati del sondaggio e sulla sua diffusione!

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  31. Sinceramente, Luisa, i giornali che citi tu sono gli ultimi da cui aspettarsi notizie sul sondaggio. O, al massimo, una lettura dei sondaggi il più possibile negativa.

    Comunque, vedremo: sarà un bel saggio per verificare l'obbiettività dei giornalisti.

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  32. Poi ci sono sempre i vaticanisti...e alcuni di loro sono eccellenti!
    Sursum corda!

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  33. A meno che qualcuno non glielo porti direttamente, il risultato del sondaggio il Papa non lo vedrà mai.
    Non mi risulta, ad es., che il Papa abbia dato risposta alla Supplica di mons. Gherardini. Sarà arrivata al Pontefice?. Ho fondai dubbi.

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  34. Grande è la responsabilità di chi filtra le informazioni che devono arrivare al Papa, tenendo conto di chi è in Segreteria di Stato, è sicuro che tutte le testimonianze e informazioni che non vanno nel senso delle simpatie, chiamiamole così, di chi ha quel potere, non arriveranno fino al Papa.
    È vergognoso e non vorrei essere quella persona, che si è consacrata a Cristo, quando la sera, il mattino, si guarda in uno specchio, lo specchio della sua coscienza.

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  35. Detto questo, io sono, più che fiduciosa, sono sicura, che il Santo Padre, leggerà il sondaggio.
    Non so attraverso quale canale, ma lo leggerà.

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  36. E sì, Luisa, il dossier sarebbe il caso di consegnarlo nelle proprie mani del Papa, magari dopo un'udienza generale, quando lui esce in papamobile. Basta trovarsi in prima fila, settore sinistro della piazza.

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  37. Buone notizie questa sera, appena tornato da Roma.
    Neanche a farlo a posta stamane ho celebrato (la messa "nostra") indisturbato [chi lo immaginava fino a qualche anno fa?] nella basilica di S. Maria Maggiore [con i bravi francescani di P. Manelli]e al memento dei vivi ho ricordato al Padre questo sito, la redazione, i lettori e.....il famoso e tanto atteso sondaggio.
    Deve essere diffuso! Soprattutto su Vita pastorale e Jesus. Rivista liturgica, come per il "pro multis" dirà la sua...
    Per arrivare al Santo Padre? Un po' difficile senza la complicità di qualche amico o amica del segretario personale. A buon intenditore....
    Redazione: all'opera!
    ...e ai curiali ancheggianti e - aggiungo - claudicanti...: pace!

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