Intervista rilasciata da mons. Fellay il 18 ottobre al periodico cileno El Mercurio
-Quale eredità ha ricevuto la Sua congregazione da parte della Chiesa cattolica?
Abbiamo ricevuto tutto ciò che è cattolico. E per questo noi vogliamo rimanere fedeli alla Chiesa del nostro battesimo.
Abbiamo ricevuto tutto ciò che è cattolico. E per questo noi vogliamo rimanere fedeli alla Chiesa del nostro battesimo.
-Secondo lei, che cosa più vi unisce alla Chiesa cattolica?
Abbiamo tutto ciò che è necessario per essere membri della Chiesa cattolica. Prima di tutto, la fede, che abbiamo ricevuto dalla Chiesa e vogliamo mantenere fino alla morte, perché senza fede è impossibile esser graditi a Dio. La seconda, la grazia, la preghiera e la liturgia che ci vengono dalla Chiesa, come molto ben espresso dal Papa nel Motu Proprio quando afferma che l'antico rituale della messa non è mai stato abolito. E, infine, anche se potrebbe sembrare contraddittorio, lo stesso Papa e la gerarchia della Chiesa. Il capo della Chiesa, il Vicario di Cristo è l'autorità che riconosciamo.
Abbiamo tutto ciò che è necessario per essere membri della Chiesa cattolica. Prima di tutto, la fede, che abbiamo ricevuto dalla Chiesa e vogliamo mantenere fino alla morte, perché senza fede è impossibile esser graditi a Dio. La seconda, la grazia, la preghiera e la liturgia che ci vengono dalla Chiesa, come molto ben espresso dal Papa nel Motu Proprio quando afferma che l'antico rituale della messa non è mai stato abolito. E, infine, anche se potrebbe sembrare contraddittorio, lo stesso Papa e la gerarchia della Chiesa. Il capo della Chiesa, il Vicario di Cristo è l'autorità che riconosciamo.
-Questo significa che tra i tradizionalisti e la Chiesa va tutto bene?
No. Ci sono problemi, ma questi problemi non significano che abbiamo perso tale relazione di sottomissione all'autorità del S. Padre.
No. Ci sono problemi, ma questi problemi non significano che abbiamo perso tale relazione di sottomissione all'autorità del S. Padre.
-Si può dire che avete vissuto separati dalla Chiesa?
Mai. Ci sono lotte, come un certo rifiuto di una parte della Chiesa, ma ciò non significa separazione. Non vi è mai stato una dichiarazione di scisma della Chiesa verso di noi. Si è parlato per un certo tempo della scomunica dei vescovi, ma mai di una separazione.
Mai. Ci sono lotte, come un certo rifiuto di una parte della Chiesa, ma ciò non significa separazione. Non vi è mai stato una dichiarazione di scisma della Chiesa verso di noi. Si è parlato per un certo tempo della scomunica dei vescovi, ma mai di una separazione.
-E' necessario questo tipo di separazione?
Il problema non è nostro. Noi, come gruppo, siamo come il sintomo di un problema all'interno della Chiesa. C'è una separazione reale, sebbene non definitiva, tra quelli che noi chiamiamo «progressisti» e i «conservatori». Noi siamo una specie di termometro della situazione, che rivela che esiste un problema serio nella Chiesa. Lo stesso Papa attuale, Benedetto XVI, ha condannato l'opinione che il Concilio Vaticano II e la riforma che ne è seguita costituiscano una rottura con il passato, e che la Chiesa ha dovuto cambiare".
Il problema non è nostro. Noi, come gruppo, siamo come il sintomo di un problema all'interno della Chiesa. C'è una separazione reale, sebbene non definitiva, tra quelli che noi chiamiamo «progressisti» e i «conservatori». Noi siamo una specie di termometro della situazione, che rivela che esiste un problema serio nella Chiesa. Lo stesso Papa attuale, Benedetto XVI, ha condannato l'opinione che il Concilio Vaticano II e la riforma che ne è seguita costituiscano una rottura con il passato, e che la Chiesa ha dovuto cambiare".
-Molto si è speculato che la fraternità S. Pio X potrebbe essere elevata a prelatura personale come l'Opus dei. Che cosa c'è di certo in tutto questo?
C'è molto di certo. Credo che il Vaticano stia camminando verso tale soluzione canonica.
- Il vescovo Williamson ha escluso alcuni mesi fa, in un'intervista con una tv svedese, la possibilità che sei milioni di ebrei siano morti per mano dei nazisti durante la seconda guerra mondiale e stimato al massimo "tra 200.000 e 300.000 morti nei campi di concentramento, ma nessuno in camere a gas". Che cosa pensa di tutti questo?
Penso che questo è stato un attacco molto ben pianificato, non contro la Fraternità, ma direttamente contro la persona di Papa Benedetto XVI, per offuscare la sua gestione.
Il Papa Benedetto XVI è molto più aperto di alcuni Vescovi della Chiesa cattolica.
Penso che questo è stato un attacco molto ben pianificato, non contro la Fraternità, ma direttamente contro la persona di Papa Benedetto XVI, per offuscare la sua gestione.
Il Papa Benedetto XVI è molto più aperto di alcuni Vescovi della Chiesa cattolica.
"C'è una separazione reale, sebbene non definitiva, tra quelli che noi chiamiamo «progressisti» e i «conservatori». Noi siamo una specie di termometro della situazione, che rivela che esiste un problema serio nella Chiesa." Queste affermazioni rivelano con onestà quella realtà che troppo spesso viene nascosta da giri di parole che alla fine si rifanno al confuso concetto di "varie sensibilità".
RispondiEliminaHo letto e riletto varie volte l'ottima intervista di Gnocchi e Palmaro a mons. Fellay.
RispondiEliminaMi sono convinto che questo si a veramente un uomo di Dio e un Pastore degnissimo. Prego che la Fraternità San Pio X venga prsto reintegrata nel corpo della Chiesa.
Sarà lievito e porterà grandi frutti
A me sembra uno che viene dalla montagna del sapone, ma che pensa che siano tutti ansiosi di fargli posto?
RispondiEliminaAnonimo....anche gli apostoli litigarono per sapere chi doveva sedere alla destra di Dio. Ma sempre nella luce di Dio. Facevano a gara a chi era più umile. Fellay non vuole il posto di nessuno, vuole solo servire la Chiesa!
RispondiEliminaI suoi ragionamenti cintolari non possono che generare post cinofallici!
fellay sarà un ottimo Cardinale! Come lo fu Newman ( pur con storie diverse si intende)!
Matteo Dellanoce
PS i progressisti sono pochi. Con la prelatura personale il mnondo della FSSPX si riempirà di nuovi amici svuptando sempre più le parrocchie! Era ora!
....... secondo lei , che cosa piu vi unisce alla CHIESA CATTOLICA ????????
RispondiEliminaL' intervistatore o è un povero scemo o ci fa o lo fa apposta , o allora fa la domanda , ancora per chiarire quello che anche i cani ormai hanno ben chiaro ......
tutto si può dire della FRATERNITA' meno che essere protagonista ..........
Eh, caro Dellanoce...
RispondiEliminaaspetti a cantar vittoria!
Si dovrà fare prima una mappatura diacronica della (miseranda) situazione di intere regioni dell'Italia centrale e meridionale, ora strette in mano ben salda del potere vescovile modernista!
(e ci vorranno decenni per monitorarle...)
O lei pensa che tanti prelati abbracceranno con immediato entusiasmo questi fratelli fedeli alla Dottrina perenne?
Un po' di realismo protegge dalle disillusioni...
Bisogna essere realisti, pragmatici come questo papa, al di là di quel che sarà scritto nella costituzione, una breccia è stata allargata, con le prelature personali ognuno farà come gli pare, chi lo nega sembra provenire dalla montagna del sapone. Tra gli stessi legionari di Cristo c’è chi ha avuto moglie e figli, questa “quadra” trovata da Roma mette a posto le cose. L’unità a cui pensiamo noi tradizionalisti non la vuole più nessuno (di fatto nemmeno noi tradizionalisti), la “disciplina” tanto cara ai nostri nonni (la pace sia su di loro) è estinta; se parli di “continenza” a un ragazzo ti rinfaccia di aver votato Berlusconi, che è un anziano lascivo che ama le belle ragazze, che con le sue televisioni fa bella mostra di culi e tette a profusione, e poi si incontra amabilmente a concerti e inaugurazioni con il cardinal Bertone. Un ragazzo poi si è messo a giocare con la rima tra “buffone”, “Bertone” e “sottanone”, facendo un motteggio sincopato. All’inizio mi sono arrabbiato, poi ho pensato che hanno ragione loro; se sono diventati così scemi è colpa nostra. Cerchiamo di tramandare almeno, speranza in Dio e Carità. La Carità cari amici, la Carità, San Paolo diceva che la Carità è più importante della Liturgia, allora via con “un ecumenismo federalista” salverà il salvabile sotto la cupola di un’ unità solo apparente ma non ipocrita: tante prelature personali, un solo battesimo e un solo papa e forse questi ragazzi troveranno una loro strada: “… E PLURIBUS, UNAM SANCTAM, CATHOLICAM, ET APOSTOLICAM…”
RispondiEliminarealtà che troppo spesso viene nascosta da giri di parole che alla fine si rifanno al confuso concetto di "varie sensibilità".
RispondiEliminaben detto, la sensibilità e l'emozione sono prerogativa dei modernisti, a noi "Tradizionali" non mancano di certo, ma dev'essere chiaro a tutti che non si tratta di 'sensibilità diverse', ma di Fedeltà alla Verità e ai principi fondanti la Fede Cattolica Apostolica, nella quale la Traditio implica anche la Successio apostolica che, sola, può garantire la fedeltà della custodia e garanzia dei contenuti della Fede. Se non c'è successione autentica, non c'è neppure tradizione perché viene meno il soggetto che trasmette, mentre spuntano fuori idee e prassi (purtroppo anche liturgiche)secondo la moda del tempo.
E quanto a successione apostolica, nessun appunto può essere fatto alla FSSPX, che non si è mai staccata da Roma, nonostante le divergenze emerse, celebrando "una cum" il pontefice.
Ci sono aspetti giuridici da sanare e aspetti dottrinali ambigui da chiarire (non per responsabilità della FSSPX)
Eh PIPPO...perchè non si firma anche qui invece di restare anonimo ?
RispondiEliminaComunque Pippo da Tornielli ..anonimo qui...lei è tradizionalista come io sono buddista!
la Carità è più importante della Liturgia, allora via con “un ecumenismo federalista” salverà il salvabile sotto la cupola di un’ unità solo apparente ma non ipocrita
RispondiEliminaun'assurdità di questo genere non ha e non avrà mai nulla a che vedere con la FSSPX e, se mai, riguarda altri soggetti molto più osannati da una parte della gerarchia molto sensibile ai numeri e al potere
... ma se davvero la Messa di Sempre rinasce, sarà la Grazia de Signore a vincere sul pressapochismo e la mediocrità di certe mode del momento, che diventano infedeltà
RispondiEliminaCaro Mic, sta scritto in 1Corinzi13,13: "Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità!"
RispondiEliminaSciura Luisa, la rispetto e l'ammiro, però bisogna fare i conti con la realtà, stiamo andando incontro al Signore e che lasceremo dopo di noi? Siamo in grado di parlare a questa generazione? Cari saluti a tutti Pippo
Il dott-facilone sig. Pippo
RispondiEliminami ricorda tanto un sacerdote che in una chiesa della mia città, domenica scorsa, a proposito dell'urgenza di trasmettere la vera Fede alle nuove generazioni, e per contrastare il relativismo (?!) che imperversa anche nella Chiesa, ha creduto opportuno esortare i fedeli, prima dicendo "Siate coraggiosi (nel testimoniare di essere veri cristiani)", poi, per chiarire il suo pensiero, ha invitato tutti, al fine di rinsaldare la vera Fede da trasmettere ai figli (?!) ad andare a frequentare le catechesi neocatecumenali, che sono, secondo lui, veramente "formative"!
Quelle sì che salveranno la Chiesa dal relativismo e dal cristianesimo fai-da-te!
! ! ! ! !
Io mi chiedo: in che mani siamo?
Le povere pecore confuse e impreparate sul ciclone che ha travolto la Chiesa, da chi andranno a chiedere lumi e orientamenti certi, se i pastori sono più confusi di loro (o peggio...asserviti al potere dominante, nemico della Verità eterna, non soggetta alle mode?)
Fedele inorridito
TOT CAPITA TOT SENTENTIAE:
RispondiEliminaè questo l'approdo che voleva Nostro Signore per la Sua Chiesa, quando consegnò le chiavi a Pietro?
.......
Federalismo:
elegante satanico nome moderno
da apporre qual gentile
luccicante (per i gonzi)
diadema sulla fronte dell'
A N A R C H I A
!
Non si scaldi tanto, ormai siamo oltre il “relativismo etico”, siamo arrivati al “relativismo semantico”, che cosa sta scritto nel Vangelo quando il giovane Giovanni voleva fulminare i Samaritani che non avevano accolto il Signore?
RispondiEliminaLeggiamo nel Vangelo di Luca, al capitolo 9, dal verso 53:
"...Ma essi non vollero riceverlo, perché era diretto verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?».
Ma Gesù si voltò e li rimproverò..."
Gesù è la Carità e la Carità è paziente, è benigna la carità, non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira.
La carità è quella cosa che ricorda San Paolo nella lettera
1Corinzi13: "Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità!
Ricercate la carità." Se non abbiamo chiaro questo concetto non andiamo da nessuna parte, San Paolo dice che la Carità è più importante della Fede e, quindi, della Liturgia, questa cosa non piace nemmeno a me ma è così che comanda l'Apostolo e bisogna obbedire all'autorità apostolica ed essere realisti.
Amici ci vuole umiltà, più obbedienza al papa, più mitezza.
Un caro saluto, Pippo
Siamo in grado di parlare a questa generazione?
RispondiElimina---------
Ma che razza di quesito è questo?
Chi è questo pseudo-realista che si atteggia a spirito pratico e finge di amare la Tradizione, (esattamente come un lupo può amare un agnello...) ?
Caro signor "realista", lei dimentica una verità enorme: GESU' CRISTO (non noi, uomini di polvere!) è Verbo di Dio incarnato e PARLA a TUTTE LE GENERAZIONI di ieri, oggi e sempre, con la SUA PAROLA che è eterna, e NON PASSA, nè si piega rendendo omaggio ad alcuna MODA UMANA, che è realtà transeunte e mortale !!
E' LUI CHE PARLA, nel Vangelo (integrale, senza cambiare uno iota!) e lungo la storia: peggio per noi -giovani o vecchi- quando NON vogliamo ascoltarlo!!
(Ma a lei che razza di dottrina hanno "trasmesso", scusi...?!)
Pippo, di che religione sei? Testimone di Geova o Pastafariano? Guarda comunque che i tuoi profeti ti hanno informato male, la liturgia è anche amore nei confronti di Dio, quindi carità.
RispondiEliminaEcco, bravo leggi cosa dice il Verbo incarnato nei Vangeli, san Matteo ci dice al capitolo 21, al verso 31 che le prostitute ci precedono nel Regno di Dio. Più lo leggo, più mi rendo conto che hanno ragione i nostri ragazzi.
RispondiEliminaLo ripeto con San Paolo, cari amici, ricerchiamo la carità nella verità del Vangelo, come dice il papa. Se non abbiamo chiaro questo concetto non andiamo da nessuna parte, San Paolo dice che la Carità è più importante della Fede e, quindi, della Liturgia, questa cosa non piace nemmeno a me ma è così che comanda l'Apostolo e bisogna obbedire all'autorità apostolica ed essere realisti.
Amici ci vuole umiltà, più obbedienza al papa, più mitezza.
Un caro saluto, Pippo
Ecco, bravo leggi cosa dice il Verbo incarnato nei Vangeli, san Matteo ci dice al capitolo 21, al verso 31 che le prostitute ci precedono nel Regno di Dio. Più lo leggo, più mi rendo conto che hanno ragione i nostri ragazzi.
RispondiEliminaLo ripeto con San Paolo, cari amici, ricerchiamo la carità nella verità del Vangelo, come dice il papa. Se non abbiamo chiaro questo concetto non andiamo da nessuna parte, San Paolo dice che la Carità è più importante della Fede e, quindi, della Liturgia, questa cosa non piace nemmeno a me ma è così che comanda l'Apostolo e bisogna obbedire all'autorità apostolica ed essere realisti.
Amici ci vuole umiltà, più obbedienza al papa, più mitezza.
Un caro saluto, Pippo
"...più obbedienza al papa..."
RispondiEliminaQuando si dice "il colmo della beffa" (è evidente la "stoffa" bronzea dell'interlocutore mellifluo...):
Gliel'ha fatto mai questo richiamo ai Vescovi anti-MP, grandi rivali del Vicario di Cristo?
Ma perchè non va a cianciare altrove, dove ci sarà chi si fa imbambolare da questi viscidi richiami all'obbedienza?
Non mi pare che ci siano tanti utili idioti qui, come lei vorrebbe...
Abbiamo capito...
RispondiEliminaci risiamo con "Le (nuove)avventure del neocat mascherato"!
Armiamoci della pazienza dei Santi: saremo messi a dura prova, finchè durerà il ciclone modernista, che continuerà a spargere polvere negli occhi dei fedeli inermi, perchè non più formati alla Dottrina cattolica di sempre...
I veri e saldi fedeli rimangano vigilanti
(fianchi cinti e lucerne accese): questi utili-sciocchi-servi del potere egemone non molleranno tanto facilmente...
(pietà per loro e per noi è da invocare)
I testimoni di Geova non fanno paura più a nessuno, stanno nei supermercati con i loro banchetti a implorare l'acquisto delle loro cartoccelle, ogni tanto, nella calca, passa qualche ragazzo svampito con il telefonino in mano e inciampando fa cadere i loro banchetti tra le risate generali. Per me la bella Liturgia è un atto di amore, ma i nostri giovani forse sanno più di noi che cos'è l'amore e per questo non sono più disposti ad accettare lezioni sulla Liturgia. San Paolo nella lettera ai Galati, al capitolo 5, al verso 14, scrive che tutte le nostre leggi, anche quelle liturgiche, trovano pienezza in un solo precetto: amerai il prossimo tuo come te stesso. E San Paolo sapeva bene quel che scriveva! E allora ribadisco: “… E PLURIBUS, UNAM SANCTAM, CATHOLICAM, ET APOSTOLICAM…” L'ecumenismo federalista è l'unica risposta possibile al relativismo etico e al caos dilagante, “un ecumenismo federalista” salverà il salvabile sotto la cupola di un’ unità solo apparente ma non ipocrita.
RispondiEliminaBisogna obbedire all'autorità apostolica e lasciar lavorare il papa.
Cari amici, un salutone a tutti.
Pippo
e pluribus...?
RispondiEliminaMa chi è l'autore di questo "additivo" al Credo?
Ogni giorno si sveglia un nuovo teologo alla Mancuso, e dobbiamo bere come imbecilli la nuova verità più "aggiornata"? Quando potremo vedere qualche retto Pastore che sparge un bel po' di disinfestante sui pascoli inquinati, magari con la bella forma mentis del card. Biffi, che egregiamente ha detto:
"La prima misericordia di cui abbiamo bisogno è la luce impietosa della Verità"! ?
Quando ci libereranno dal caos dottrinale che ha appestato l'aria in tutti gli angoli della Chiesa
(altro che "qualche spiffero"...!) ?
"E PLURIBUS, UNAm"?
RispondiEliminaMi ricorda il "E PLURIBUS, *UNum*"
dei massonici USA
"Arcistufo", il cardinal Biffi è prossimo a incontrare il Signore, bisogna essere pragmatici o ci schiacceranno, meglio poco che niente, la Verità caro "arcistufo" è Cristo che è l'unico che pronuncia parole di verità, le nostre parole davanti alle Sue sono flatus vocis, su questo hanno ragione i nostri ragazzi se crediamo che Gesù è Dio. è meglio aggiungere un additivo al "Credo" piuttosto che vederlo collassare, il medico pietoso fa la piaga purulenta: “… E PLURIBUS, UNAM SANCTAM, CATHOLICAM, ET APOSTOLICAM…”
RispondiEliminaStai bene,
Pippo
I massoni sono l'unico nemico, perché con i loro soldi pagano chi conta a Roma, e divisi non li possiamo combattere e verremo schiacciati, dobbiamo unirci agli altri cristiani anche i più scemi, carismatici compresi, solo nel FEDERALISMO ECUMENICO potranno coesistere le nostre diversità, tutti uniti al papa contro le porte degli inferi massonico. NON PREVALEBUNT !
RispondiEliminaQuesta demonizzazione della massoneria è esagerata.
RispondiEliminaI massoni brigano sottobanco, ammiccano, tendono trappole ai semplici e i semplici sono quelli che Gesù ama. è vero: non bisogna demonizzare i massoni ma la massoneria sì. Si condanna il peccato e non il peccatore.
RispondiEliminaUn saluto
Pippo
Adesso ci dirai anche che il Grande Mostro degli Spaghetti risolverà tutti i nostri problemi?
RispondiEliminaPer questo anonimo tutti vivono in una montagna di sapone. Ma forse il subocsciente gli suggerisce di lavarsi?
RispondiEliminaQUESTO ANONIMO SAPONIFERO RIPORTA QUI UN COMMENTO IL II, GIA' SCRITTO IN ALTRO THREAD.
RispondiEliminaCHE POVERTà DI MENTE E MANO!
IL III COMMENTO DELL'ANONIMO RIPETE QUELLO CHE IN MODO MOLTO ORIGINALE HA SCRITTO NEI MIEI CONFRONTI IN ALTRO THREAD.
RispondiEliminalA MISERIA AUMENTA.
"Per me la bella Liturgia è un atto di amore, ma i nostri giovani forse sanno più di noi che cos'è l'amore e per questo non sono più disposti ad accettare lezioni sulla Liturgia."
RispondiEliminaPippo ma sa che lei è un gran simpaticone, un gran burlone che sta prendendo chi legge e chi scrive per degli imbecilli !
Suvvia, faccia un gran piacere alla sciura Luisa ...almeno non si dica tradizionalista, non dica di amare la Tradizione, e poi continui, se proprio ci tiene, qui e altrove, a predicare il suo ecumenismo federalista e il suo credo poco cattolico riatualizzato alla salsa pippesca
La ringrazio.
IV COMMENTO DELL'ANONIMO:
RispondiEliminaun'altra lezione di carità non richiesta. Ed inutile, perché stiamo dimostrando molta pazienza la quale è la prima manifestazione della carità.
V COMMENTO DELL'ANONIMO.
RispondiEliminaConosciamo discretamente il Vangelo.
Le prosititute che ti precederanno saranno molte, se pentite.
Cafarnao rifiutò la parola di Cristo e n'ebbe una condanna: Sodoma e Gomorra saranno punite meno severamente di te.
Cafarnao è chiunque neghi Cristo, anche se cita il Vangelo, ma rifiuta la sua incarnazione che è la Chiesa Una, Santa, Cattolica, Apostolica.
VI COMMENTO DELL'ANONIMO: DISCO ROTTO.
RispondiEliminaVI COMMENTO DELL'ANONIMO:
RispondiEliminaLA CHIESA PLURALISTA E' IMMAGINE DELLA CHIESA MASSONICA.
Non sarai tu a salvar la Chiesa, ma Cristo, presuntuoso.
SCUSATE ERA IL SETTIMO... HO PERDUTO IL CONTO.
RispondiEliminamI RACCOMANDO: si scrive prAEvalebunt
RispondiEliminaPurtroppo vedo che anche l'egr. prof. Pastorelli si è fatto rovinare il fegato dal troll neocat-filomassone che gode un mondo a dire ai veri cattolici: "Rassegnatevi alla federazione" e osa anche citare il Vangelo a sostegno delle sue tesi, deliranti a dir poco.
RispondiEliminaEgli rispecchia magnificamente quella mentalità di deriva non solo a-cattolica, ma a-religiosa e a-morale tout-court che di solito spinge i laicisti -radicali in testa- ad avanzare in Parlamento le seguenti proposte:
- Siccome c'è tanta criminalità, prendiamone atto e DEPENALIZZIAMO I REATI !
- Poichè la droga dilaga, depenalizziamo il consumo e lo spaccio!
...e quindi:
Visto che nella Chiesa regna il caos liturgico e dottrinale
(nobilitato già 20 anni fa col nome forbito di PLURALISMO), tanto vale che
rendiamo il caos istituzionale e lo santifichiamo col nome luccicante (per i poveri gonzi di fioca fede)
di FEDERALISMO, null'altro, dicevo, che il diadema sulla fronte dell'
A N A R C H I A
!
(e il colmo è che questo viscido manipolatore del Vangelo, come tutti i suoi malfidati compagni di sventura, osa ritenersi cristiano e far lezioni a chi segue la vera Fede e la Dottrina perenne, quella che non cambia uno iota al Vangelo!)
Penso che questa di +Fellay sia una mossa tattica. Non vuole certo una prelatura personale come l'Opus Dei. L'Opus Dei deve chiedere permesso all'ordinario locale per insediarsi in una diocesi. Ve li immaginate quei vescovi che ora impediscono l'applicazione di Summorum Pontificum accogliere la SSPX? No. Quel che ci vuole e` una ammistrazione apostolica come quella di Campos in Brasile con un proprio ordinario che dipenda direttamente dal Papa, ma che non abbia limiti territoriali e che consenta alla SSPX di insediarsi in ogni diocesi.
RispondiEliminaQualcosa di simile a quello che daranno ai tradizionalisti anglicani.
Mi chiedo il perchè di tutti questi calcoli e progetti umani.
RispondiEliminaChe fine ha fatto l'abbandonarsi alla provvidenza?
Mha!
PASTORELLI ha il fegato sanissimo e nessuno può rovinarglielo. Semplicemnte ogni tanto bisogna che mi diverta con qualche bamboccione.
RispondiEliminaNell'intervista di mons. Fellay non vedo niente di nuovo rispetto alle precedenti.
Apertura, disponibilità, riaffermazione della propria cattolicità, rifiuto dell'accusa di scisma, e le solite richieste: chiarezza dottrinale sui punti controversi del concilio e delle interpretazioni post-conciliari.
Insomma, loro non sono il problema, sono il sintomo dei gravi problemi della Chiesa, il termometro. La malattia la può guarire solo la Chiesa.
Ad un certo punto Fellay parla di lotta tra la Fraternità e la Chiesa. Ho l'impressione che il temine lotta derivi da una traduzione inesatta. Forse il significato è contrasto forte su alcuni problemi. Lotta, che presuppone inimicizia, sarebbe un termine pesante ed improprio.
La Provvidenza si serve degli uomini che fanno i loro calcoli. Ma questi non è detto che poi tornino.
RispondiEliminaSalve Sig. Pastorelli.
RispondiEliminaQuello che dicevo, non era legato all'intervista, ma ai commenti.
Capisco i calcoli del vescovo della fraternità che è parte in causa.
Non capisco assolutamente quelli dei commentatori.
I commentatori sono parte in causa: da cattolici auspicano la riconciliazione di cui la Chiesa tutta ha bisogno.
RispondiEliminaBuona intervista del sempre ottimo Mons. Fellay, anche se obiettivamente non aggiunge nulla a quanto già sappiamo.
RispondiEliminaSciura Luisa, non so quanto è tradizionalista lei, quanto a me in biblioteca ho tutti i volumi dei padri: San Gregorio di Nazianzo, San Giovanni Crisostomo, Simeone il Nuovo Teologo, San Giovanni Climaco, San Basilio, ecc... se vuole ci incontriamo a Bormio, con l'occasione si fa anche una vacanza alle terme, per favore non mi faccia la battuta: "se li legga i suoi libri" chè è battuta un po' scontata. Piuttosto lei ha letto i Padri della Chiesa o legge solo quel che scrive Pastorelli sul diritto canonico?
RispondiEliminaStia bene e si affidi alla Provvidenza
Pippo
Si possono aver anche tanti libri sullo scaffale, ma se li si legge senza capire non servon a niente, neppure ad apprender un po' di buona educazione.
RispondiEliminaE Pippo Pippo non lo sa...
Ben venga Pastorelli a discutere sul grande Gregorio di Nazianzo e non su esegeti del 900 sconfessabili da qualsiasi modernista. I Padri sono i Padri neanche i modernisti possono metterli in discussione; forse sono l'unica dottrina che tramanderemo ai nostri figli quando le nostre ossa saranno polvere dietro una lastra di marmo.
RispondiEliminaStia bene, in fondo so che lei è una brava persona.
Un saluto
Pippo
Come direbbero i tifosi del Milan
RispondiElimina"Pippo tutta il giorno"
Lei però forse signor Pippo ha esagerato con la sostanza stupefacente.
Lasciamo queste sostanze alla politica caro amico, nutriamoci di cose buone, ricordando che non di solo pane vive l'uomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
RispondiEliminaUn caro saluto
Pippo
Come se i Padri non potessero esser diversamente interpretati. O l'interprete unico e probato è Pippo?
RispondiEliminaSe i modernisti stravolgono perfino La Sacra Scrittura!
Gli esegesi da me citati, Lagrange e Ricciotti, ma ne potrei citare tanti altri, son pietre miliari. Non c'è Martini o Ravasi che li possa minimamente scalfire.
Non dimenticare Spadafora!
RispondiEliminaNon lo dimentico affatto: semplicemente citavo quei due Maestri, ed anche RE, per tagliar, metaforicamente, la lingua all' esegeta ignorante di turno.
RispondiEliminaPurtroppo Ravasi con la sua nuova Bibbia CEI ha riproposto un lavoro fatto male che non piace né ai tradizionalisti, né ai proCRASSISTI ma questo vuole il papa, noi tradizionalisti continueremo a leggere la Vulgata. Un Saluto
RispondiEliminaPippo
Prima dovresti imparar a leggere.
RispondiElimina