Ecco i contributi pervenuti fino ad ieri.
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Nei post precedenti abbiamo indicato la prima e la seconda delle cinque domande del sondaggio. Erano le prime domande, le meno interessanti, ma necessarie per scriminare il campione; la prima, se uno si considera cattolico, per escludere dal resto del sondaggio coloro che cattolici non si ritengono; la seconda per definire quanto l’appartenenza confessionale si traduca in rispetto del precetto domenicale.
Nei post precedenti abbiamo indicato la prima e la seconda delle cinque domande del sondaggio. Erano le prime domande, le meno interessanti, ma necessarie per scriminare il campione; la prima, se uno si considera cattolico, per escludere dal resto del sondaggio coloro che cattolici non si ritengono; la seconda per definire quanto l’appartenenza confessionale si traduca in rispetto del precetto domenicale.
Ora, con la terza domanda sulla conoscenza del motu proprio, il sondaggio si rende interessante. E’ significativo verificare se i media e le organizzazioni ecclesiali abbiano trasmesso il messaggio di questa riforma liturgica di Papa Benedetto. E’ chiaro che una percentuale significativa di ignoranza tra i cattolici (ricordiamo che queste domande, dopo la prima, riguardano solo i sedicenti cattolici) non torna a lode della Chiesa italiana, che avrebbe dovuto, come minimo gesto di apertura e rispetto al Papa, almeno portare a conoscenza dei fedeli questa importante apertura liturgica. Va da sé che l’applicazione concreta del motu proprio non può avvenire senza la previa ampia conoscenza della sua esistenza. Chi vuol far previsioni?
TERZA DOMANDA
Nel luglio 2007 Papa Benedetto XVI ha ribadito che la Messa può essere celebrata sia in forma moderna detta "ordinaria" o di Paolo VI – cioè in italiano, il sacerdote è rivolto ai fedeli e la comunione si riceve in piedi – sia sotto la sua forma tradizionale detta "straordinaria" o di "Giovanni XXIII" – cioè in latino e gregoriano, con il sacerdote rivolto all’altare e la comunione in ginocchio. Lei ne ha sentito parlare?
- Sì
- No
Il motto del giorno
Io ho quel che ho donato (G. D’Annunzio)
Scommetto che la maggioranza dei cattolici non ha mai sentito parlare del Motu Proprio!
RispondiEliminaNon saprei! La domanda specifica già che cos'è il motu proprio e sono sicura che qualcosina l'abbiano sentita ma non hanno capito bene di cosa si trattasse.
RispondiEliminaMi azzardo a dare una previsione
si 4o%
no 60%
5
no
forma tradizionale detta "straordinaria" o di "Giovanni XXIII"
RispondiEliminaMa non era la "Messa di San Pio V"?
Non mi è chiara una cosa: il testo delle domanda lo propone la redazione di nessainlatino o la società icarcicata dell'indagione?
RispondiEliminaProporrei "cioè, fra l'altro caratterizzata da ...", visto che non è solo la lingua, l'orientamento e il modo di ricevere la comunione che distinguono i due "usi", non so se mi spiego?
RispondiEliminaPeter M
il blog langue, chi lo sa perchè?
RispondiEliminaforse perchè si è toccato il tasto 'soldini'?
Sono tutti impegnati a versar quattrini e non hanno tempo per scrivere
RispondiEliminaIl blog langue? A me non risulta che avere oltre 1.500 visite giornaliere sia un sintomo di agonia. Questo è uno dei blog cattolici più letti in Italia.
RispondiEliminaEr blogge nun langue! Che state a ddì? So i comenti che languono!
RispondiElimina