Post in evidenza

AGGIORNAMENTO del programma del 13º Pellegrinaggio Populus Summorum Pontificum #sumpont2024

Cari amici, a pochi giorni dall ’inizio de l  13º Pellegrinaggio  Populus Summorum Pontificum   a Roma da venerdì 25 a domenica 27 ottobre  ...

mercoledì 30 settembre 2009

"Portami il Messale di Pio V: lo voglio baciare"

Francia, 1987: su richiesta del sacrilego vescovo di Versailles, la Polizia interrompe la
celebrazione di una Santa Messa tradizionale, trascinando il Sacerdote via dall'altare.


" Portami il Messale di Pio V: lo voglio baciare"

Chi mi ha fatto questa richiesta alcuni anni fa ?

Un lefebvriano? NO

Un irriducibile ed ottuso tradizionalista ? NO

Questa tenera e commovente richiesta mi fu fatta, incredibilmente. da un Sacerdote che era stato un irriducibile e fiero persecutore dell’antica liturgia.

Brillante, intelligente e colto, in piena persecuzione bugniniana quel Sacerdote era riuscito, vantandosene, a far trasferire il Rettore di un Santuario austriaco, che non aveva accettato di mettere nella sua Basilica il solito tavolinetto davanti all’Altare, mantenendo persino l’uso dell’antico Messale.

Al ritorno in Italia dalla gita austriaca il Sacerdote denunciò quel Rettore che fu trasferito dopo pochi giorni.

Pur sapendo che era uno dei più terribili avversari della Tradizione io avevo mantenuto un senso di sincera stima generata anche dal fatto che, a differenza di altri, lui era trasparente nelle sue scelte e nei suoi gesti.

Il Signore volle saggiare la fedeltà di quel Sacerdote infliggendogli una terribile malattia che lo portò prematuramente alla morte.

Poco tempo prima di morire chiamò al telefono: “ Portami il Messale di Pio V : lo voglio baciare”!

“ Vedi cosa succede a chi non tiene più uno in casa il Messale Tridentino ! – scherzai io- Tu prete devi chiedere in prestito un Messale a me …”

Per quel Sacerdote, onestissimo intellettualmente e coerente sino alla fine, quella richiesta aveva il sapore della piena riconciliazione con tutto quello che aveva dovuto avversare per anni ed anni.

Ritornerò su questa figura sacerdotale della mia regione, onestamente coerente nella persecuzione contro la Tradizione, se la Redazione di Messainlatino me lo permetterà in futuro [eccome no! siamo interessatissimi]. Vorrei trascrivere infatti alcuni scritti che quel Sacerdote, in polemica con me, quando avevo appena 19 anni, scagliò contro l’antica liturgia quando io feci celebrare la Messa “proibita” nella sua Cattedrale.

Io avevo favorito infatti, giocandomi ogni inserimento nei seminari locali, la celebrazione della Messa antica in una Cattedrale approfittando della presenza del Coro Gregoriano di Una Voce-Roma.

Il Capitolo di quella Cattedrale aveva dato parere favorevole, con entusiasmo… ed i Canonici vollero assistere in rocchetto…

Il Potere fu poi spietato.

L’Arcidiacono del Capitolo venne trasferito nel giro di due settimane in un istituto assistenziale nel Sud Italia, dove poi, in preda ad un esaurimento, procurato dalla spietata reazione del Potere, continuava a dire, alzando inutilmente le mani: “Non ho fatto celebrare una funzione protestante … è la nostra Messa… “.

Quando lo chiamai , alcune volte, al telefono notai con commozione che la sua voce tremava .

“Sorella morte“ lo liberò dopo pochi anni da tante sofferenze spirituali.

Io considero quell’Arcidiacono uno dei tanti martiri della persecuzione post conciliare.

Il quindicinale diocesano commentò, con inaudita ferocia, la scelta liturgica del Capitolo mettendo i Canonici e i Parroci in uno stato di paura permanente…

Al sottoscritto - ero all’inizio della carriera scolastica - non fu rinnovato l’incarico di docente, che pur mi spettava per punteggio, nella locale scuola media… mi fu invece assegnata una sede montana dove mi beccai una bella bronchite… ma anche in quel paese montano riuscii ad organizzare la celebrazione della Messa antica.

Non fu difficile, per la verità, proporre nel territorio montano la messa tradizionale. Nelle feste patronali i bravi “montagnoli” esigevano la Messa in terzo, con diacono e suddiacono.

Nelle feste estive dell’AVIS, all’aperto, i Canonici locali, messo il manipolo, celebravano “Introibo ad altare Dei” …

La Messa tradizionale sopravvisse nelle montagne dell’Appennino marchigiano fino agli anni ’90. Persino i Monsignori di Curia quando tornavano d’estate nei loro paesi d’origine celebravano la Messa antica … ("Qua comando io – gridò un Monsignore in paonazza – e celebro come i miei vecchi Parroci, che nessun mi rompa …" – espressione romanesca che censuro anche nel ricordo).

Ho voluto scrivere questi aneddoti marchigiani nel momento in cui la nuova persecuzione contro coloro che hanno una diversa sensibilità liturgica si sta facendo pesante.

Vorrei sottolineare ai lettori che noi poveracci non trascuriamo mai di assistere, convinti, alla Santa Messa, nella forma ordinaria, aiutando, come doveroso, le nostre Parrocchie di appartenenza.

La frequentazione della Messa domenicale vespertina nell’antico rito è un ulteriore segno di fedeltà, di devozione e di amore nei confronti di Santa Madre Chiesa. Noi siamo veramente i “migranti” liturgici e stiamo dando, con fierezza, una parte del nostro tempo e dei nostri soldi per la “buona causa”.

Questo non viene incredibilmente preso in considerazione da alcuni nostri Pastori le cui primarie preoccupazioni sembrano orientarsi verso l’osservazione critica di tutto quanto facciamo.

Neppure per l’ultima messa servita domenica da Nicolas e da Matteo si è avuta una particolare dimostrazione di affetto e di carità da parte di chi avrebbe dovuto. Nicolas oggi è partito per il Seminario dell’Istituto Buon Pastore in Francia, Matteo per il Nord Italia…

Un amico Sacerdote mi ha chiamato: “ Andrea, sai che il mio vescovo è fortemente contrario alla messa in latino, io debbo pur vivere… non posso venire…”

Il “solito” professore di religione, che aveva annunciato la sua presenza, se n’è scappato in Umbria per non farsi vedere a Campocavallo …

Mi vengono seri dubbi circa altre assenze: ma non vorrei confessarmi nuovamente a causa dei miei cattivi pensieri…

Su una cosa sono convinto che i nostri attuali persecutori prima o poi dovranno presentarsi, come tutti, al Giudizio di Dio. Il Sacerdote di cui ho parlato sopra ha avuto l’onestà intellettuale e la forza spirituale di riconciliarsi con la sana Tradizione prima di morire: “ Portami il Messale di Pio V : lo voglio baciare” !

Noi assicuriamo a tutti, soprattutto ai nostri persecutori. le nostre sincere preghiere e la nostra collaborazione: se siamo meritevoli di essere ripresi e/o censurati aspettiamo in ginocchio che i nostri amati Pastori lo facciano con i mezzi che la Chiesa riserva loro.

Le frasi ad effetto, con riferimenti culinari, non si addicono ai Pastori d’anime !


Andrea Carradori

98 commenti:

  1. Laudato si, mi Signore, per sora nostra Morte corporale, da la quale nullu homo vivente po skappare.

    RispondiElimina
  2. Ringrazio il Prof. Carradori per questa importante testimonianza.
    Per parte mia, mi limito a suggerire, per quanto possibile, di cercare l'aiuto di fedeli non dipendenti in alcun modo dalle gerachie moderniste per la loro attivita' e sostentamento; di controbattere le stesse gerarchie - in spirito di carita' - quando proclamino dottrine lontane dal deposito infallibile della Fede.
    E' infine chiaro che i presuli che aprono le porte a gruppi che praticano liturgie in totale opposizione a quelle espresse dal Messale di S. Pio V saranno scarsamente disposti verso quest'ultimo, per una certa perfida ma elementare coerenza.
    Un punto sensible e' sempre quello delle "sovvenzioni" cui i summenzionati presuli sono storicamente assai sensibili.

    FdS

    RispondiElimina
  3. Ecco un altro limite della riforma liturgica: averla imposta con brutale ferocia, infliggendo sofferenze, incutendo paura, a volte generando terrore. Ieri come oggi; perché dopo il motu propio del 2007 in molti posti le cose non sono cambiate se non in peggio.
    E oggi come ieri l'unica via d'uscita per tanti di noi è una sola: rivolgersi ai preti di mons. Lefebvre.

    Antonello

    RispondiElimina
  4. Per Anonimo delle 6,34.
    In linea di massima potrei anche essere d'accordo sulla "politica" da seguire in tempo di persecuzione, specialmente per quanto concerne la mia Regione, le Marche.
    Se la FSSPX dovessere aprire un "centro di Messa" nella mia Regione allora i vescovi cambierebbero musica.
    C'è, tuttavia, in SE ed un MA.
    Perchè dobbiamo precipitarci, noi moderati ed equilibrati, negli abissi, senza fondo, di una specie di integralismo?
    Noi siamo bito e sappiamo discenere, senza vergogna, quanto di buono ci è stato offerto in tutti questi terribili anni post conciliari.
    Abbiamo un sogno " operare la concordia fra due concezioni di vita ecclesiale".
    I miopi Vescovi nostrani non riusciranno ad infrangere il nostro sogno.
    Buona giornata.
    A.C.

    RispondiElimina
  5. Noi siamo BI-RITO e sappiamo discenere, senza vergogna, quanto di buono ci è stato offerto in tutti questi terribili anni post conciliari.

    Scusata ma vado di fretta : la scuola mi attende ( sempre la PRIMA ORA , ore 7,45 - sic !!! - )
    A.C,

    RispondiElimina
  6. Dal racconto sul pentito in extremis si evince, come sempre, che l'ora della morte è quella dell'incontro con la Verità, Cristo Salvatore e Giudice Supremo, per tutti, per tutta la storia.
    Riescono a riflettere ogni tanto su questo, i potenti di tutto il mondo, e gli strapotenti che opprimono gli umili con le loro violenze morali inaudite, anche dentro la Chiesa?
    I Vescovi che da tanto tempo dimostrano il loro superbo attaccamento a un'idea di POTERE
    politico e tirannico che li rende sordi alla voce di Cristo rappresentato dal Papa
    (un povero vecchio svanito e illuso, da lasciar parlare al vento, secondo loro?...),
    credono di sfuggire a quel Giudizio dell'ultima ora?
    E aspettano quell'ora suprema per aprire gli occhi alla Verità che grida oggi dal profondo delle anime, dagli estremi lembi della Chiesa dilaniata, sulla tempesta satanica di confusione che vi regna e sta travolgendo il gregge, pecore e pastori, e tutta la Chiesa di Cristo, ANCHE per la loro responsabilità che favorisce la disgregazione e la dispersione della Fede?
    Pascere gli agnelli ognuno secondo le proprie IDEE, anzichè collaborare col Papa alla riunificazione dei disiecta membra e al risanamento del Corpo piagato?

    Veramente pensano di fare la Volontà di Dio, disobbendendo al Papa, ostacolandolo in modo palese od occulto, favorendo i nemici e falsi amici della Chiesa, e opprimendo e bastondando ovunque le pecore che vogliono seguire il Papa e il Buon Pastore che parla tramite Lui?

    A QUAL FINE mira questo braccio di ferro che si trascina da 41 anni, davanti al Gregge esterrefatto
    e davanti agli occhi di Dio?

    Se il Papa ha scelto ormai LA VERA VIA per ricondurre la Chiesa sbandata a Cristo Signore, essi invece, i (pre)potenti pastori dissenzienti,
    DOVE vogliono condurci?

    Se la pongono mai questa domanda, come ce la poniamo noi, in tanti smarriti fedeli ?

    RispondiElimina
  7. A parte constatare questa nuova o meglio rinnovata violenza che si esercita nella Chiesa cattolica, ad opera dei pastori stessi, contro chi è restato fedele alla Tradizione e al Rito antico, violenza che ho conosciuto quando il NO è stato imposto a noi fedeli che nulla avevamo chiesto,
    a parte sentire salire in me lo sdegno contro questa gerarchia ecclesiastica che sembra aver dimenticato che cosa significa essere "pastore d`anime", che sembra aver dimenticato o peggio ancora rinnega le promesse fatte al momento della loro consacrazione,
    mi ha colpito l`espressione usata da Andrea Corradori " MIGRANTI LITURGICI" ( le maiuscole sono mie).
    Diventare un, una, migrante liturgica, è quello che ho vissuto, è la sorte di chi non può far altro in coscienza se non lasciare la sua parrocchia alla ricerca di una Messa che non sia al minimo sciatta, o uno show permanente, o ancora alla ricerca di una parrocchia che non sia diventata neocatecumenale, so che è ciò che succede in Toscana e a Roma, la Diocesi del Papa, che sta diventando una diocesi neocatecumenale !
    Immagino che Roma non sia un`eccezione, imamgino che questa sia la situazione anche altrove in Italia.
    Qui da me siamo per il momento al riparo da questo ultimo pericolo, non purtroppo delle altre Messe "liturgia fai da te".
    Se non avessi trovato la FSSPX dapprima e la FSSP in seguito, mi sarei di nuovo allontanata, così non è stato, così non è grazie al sostegno spirituale, al nutrimento spirituale che trovo nella Santa Messa Tridentina.

    RispondiElimina
  8. trascinar via dall'altare un sacerdote è sempre un atto che porta con sé una violenza blasfema. Ma io riconosco una violenza blasfema anche nel lasciare che tanti fedeli si abbeverino a sorgenti inquinate e siano formati in celebrazioni che definire sincretistiche è già un eufemismo.
    Comunque questo accanimento -passato e attuale- nei confronti della Tradizione la dice lunga sullo stato spirituale di chi lo ne è preda e lo esercita

    RispondiElimina
  9. Allucinante...vergogna, vegogna, vergogna, vergogna...
    Concilio, Concilio...quanti crimini sono stati effettuati e si effettuano nel tuo nome...
    Il Gregge perseguitato da quelli che dovrebbero essere i Pastori...
    Sapevo della grande iconoclastia che ci fu negli anni '60 e '70, anche nella mia parrocchia, come ho poi saputo da poco, con demolizioni di altari, eliminazione di dipinti, reliquie e immagini, vendita di paramenti e vasi sacri...sapevo di Messe quasi (le Messe!) clandestine...ma addirittura arresti, procedimenti della polizia e procedimenti canonici, intimidazioni, vero e proprio mobbing...non ho parole...e stavolta a intralciare e perseguitare i credenti...sono i fratelli di Fede e chi dovrebbe accrescere questa Fede, i sacerdoti!
    Prima o poi si farà chiarezza, su tutto questo...prima o poi si dovranno fare delle scelte...che Dio ci aiuti...
    Rinnovo la mia solidarietà e la mia stima ai fratelli marchigiani, e in particolar modo al Professor Carradori, e a Nicolas e a Matteo...

    RispondiElimina
  10. un sogno "operare la concordia fra due concezioni di vita ecclesiale".
    ? ? ?

    che sogno sarebbe questo?
    Una Chiesa che era sempre stata UNA e che ora dovrebbe diventare
    "bilingue"...o usare magari (come già da tempo pare accadere in taluni personaggi ed eventi) una "lingua biforcuta"?
    Una nuova forma di MA-ANCHISMO, importato dal teatrino della politica, o APPRESO INSIEME con quello, circa 40 anni fa, alla stessa scuola "inclusivista" della
    "nuova carità" fondata sul seguente
    principio-postulato:

    IL BENE E' BENE...
    e il MALE è UNA DIVERSA FORMA DI BENE...

    (con tutto quel che ne consegue, abolizione totale del DISCERNIMENTO) ? ? ?
    ? ? ? ? ?

    Gradirei che il lettore A.C. spiegasse in profondità il suo pensiero!

    RispondiElimina
  11. Ringrazio il caro Andrea per avermi condiviso questo spaccato di vita ecclesiale che seppur mi ha intristito la giornata, lo accetto e lo accolgo volentieri, pregando oggi il Rosario con l'intenzione che il Papa trovi al più presto dalla sua parte Vescovi e Sacerdoti per il ritorno alla Sacralità Liturgica...

    L'immagine del Sacerdote, in abiti SACRI, trascinato via come un delinquente...è drammatica e non può lasciarci indifferenti, non può NON infliggerci nel cuore le pungenti spine del Cristo Sommo Sacerdote, Egli per primo, proprio in qualità di Sommo Sacerdote, TRASCINATO E PORTATO via in un processo farsa...

    Ma la storia ha parlato attraverso il MP Summorum Pontificum di Benedetto XVI...senza dubbio stiamo pagando i frutti di quelle profanazioni, ma se guardiamo con lo sguardo vincitore del Cristo RE, abbiamo nuove generazioni più forti, più audaci, più preparate alla Buona Battaglia....

    e se Dovstoiesky aveva avvertito:
    "Se Dio non esiste, tutto è permesso".... ciò possiamo serenamente attribuirlo a quegli anni spietati del dopo Concilio quando all'interno della Chiesa si giunse a togliere Gesù Vivo e vero DAGLI ALTARI....

    Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium. Imperet illi Deus, supplices deprecamur: tuque, Princeps militiae caelestis, Satanam aliosque spiritus malignos, qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo, divina virtute in infernum detrude.

    Amen.

    RispondiElimina
  12. Questi tipo di sacerdoti sono quelli che dicono di vedere Cristo in ciascuno di Noi! Sono quelli che spendono parole a favore degli immigrati, dei drogati, degli omicida efferati, in tutti vedono Cristo, anche nei musulmani e nei protestanti meno che in coloro che amano pregare meditando sul Mistero della Transustanziazione, Meditare sulla vita di Cristo, meditare che sull'altare si consuma un sacrificio incruento, ma sempre sacrificio, meditare come operiamo nella nostra vita . Basta con le menzogne volute. Non c'è misericordia senza Giustizia e anche loro dovranno comparire davanti al Supremo!Un vecchio adagio genovese dice: Chi nella vita solo a messa va ed altro bene nopn fa la via dell'inferno aperta ha.

    RispondiElimina
  13. Certo la foto è scioccante, drammatica, ma di sacerdoti trattati in questo modo e anche peggio ce ne sono stati, basti pensare alla guerra civile in Spagna per fare un esempio, ciò che rende questa immagine scioccante al limite del sopportabile è che sia stato un vecovo a dare quell`ordine.
    È giusto che le nuove generazioni sappiano come sono stati trattati i sacerdoti e i fedeli che in quegli anni hanno voluto restare fedeli a quel rito che non poteva essere soppresso come lo ha ricordato Benedetto XVI.

    RispondiElimina
  14. SOGNI E REALTA'

    Di fronte all'orrida scena narrata da quella foto, che ben mostra QUALE
    CONCEZIONE ECCLESIALE stia all'origine di quella amorevole "pastorale" persecuzione...
    al sognante A.C., che sogna una concordia tra due concezioni ecclesiali (quali?), vorrei chiedere:
    quale concordia si può immaginare tra OPPRESSORE ED OPPRESSO, tra tiranno feroce e suddito perseguitato,
    tra CAINO ed ABELE,
    tra TENEBRE E LUCE?

    RispondiElimina
  15. PER : robdealb91.
    " che c'azzecca " il Concilio per tutti i mali della chiesa ?
    Non sarà stata mica colpa di certi uomini di chiesa le dissacrazioni e la scristianizzazione della società?
    Il Concilio Vaticano II non ha voluto niente di questo ...

    RispondiElimina
  16. Non credo che optare per la FSSPX significhi andare in “una specie di integralismo”. In certi luoghi è una scelta obbligata, se non si vuole andare a messa in una parrocchia neocat, oppure in una parrocchia col parroco showman.

    Caro Andrea, il sogno di una concordia tra due concezioni ecclesiali mi sembra più che altro un'utopia.

    Così, francamente.

    Spero con tutte le forze di sbagliarmi, lo spero propio.

    Antonello

    RispondiElimina
  17. trovo la foto RIVOLTANTE di una drammaticità e violenza senza pari ,

    le immagini della guerra civile in SPAGNA hanno del consimile , ma il sacerdote è stato strappato via dall' ALTARE da uomini al comando di un VESCOVO .......

    E CON TANTO DI ABITI LITURGICI .....

    se ne rendera' conto a DIO e con LUI chi ne era al di sopra ......

    i preti quando ci si mettono sono di una ferocia senza pari ........

    RispondiElimina
  18. magari si potessero avere al piu presto gli

    scritti di questo sacerdote ....... con grande

    impazienza .

    RispondiElimina
  19. E' stato scritto "IL BENE E' BENE...
    e il MALE è UNA DIVERSA FORMA DI BENE...
    (con tutto quel che ne consegue, abolizione totale del DISCERNIMENTO) ? ? ?
    ? ? ? ? ?

    Gradirei che il lettore A.C. spiegasse in profondità il suo pensiero!"

    Caro fratello nella fede, non possiamo vedere come totalmente negativo o peggio ancora come integralmente malefico il "nuovo" corso ecclesiale partorito con forza dal Vaticano II.
    La nouvelle teologie era nascostamente presente nella Chiesa da almeno un secolo prima del Concilio e sarebbe prima o poi esplosa.
    Approfitando di una generale richiesta di rinnovamento della chiesa, che dopo il secondo conflitto mondiale era entrata in una nuova fase storica decisamente di stampo mondialista, le organizzazioni anti cattoliche hanno fiaccato la Liturgia, ridotto l'adorazione a Cristo, Re e supremo punto di riferimento della società civile, generando una rovina e un dileggio generale della Chiesa.
    Ora dobbiamo cercare di trovare un punto di unione e di convergenza fra coloro che hanno accettato alcune forme tipicamente post conciliari con la rinnovata Tradizione della Chiesa, principalmente basata sulla devozione.
    Liturgicamente ci si potrebbe ritrovare tutti d'accordo con la Costituzione Liturgica Conciliare e sul concetto di "actuosa partecipatio" ( oltre che nel messale del '65 ).
    Cerchiamo di salvare, pro bono pacis, quanto il Concilio ha fatto di buono ( anche se in minima parte) cercando di non ignorarci precipromanente ma abbracciandoci con amore e carità sotto il Crocifisso !
    A.C.

    RispondiElimina
  20. ed il sacrilego vescovo ???

    che fine a fatto ????

    RispondiElimina
  21. Caro Vittorio " il sacrilego vescovo " sarà stato promosso ad altri incarichi o sarà stato elevato a Metropolita ...
    Ormai nella Chiesa il tremendo reato di sacrilegio non viene più considerato ... per motivi pastorali!

    RispondiElimina
  22. E oggi come ieri l'unica via d'uscita per tanti di noi è una sola: rivolgersi ai preti di mons. Lefebvre.

    Esistono fraternità CATTOLICHE fedeli alla Tradizione e al Papa (Fraternità San Pietro, Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote, Istituto del Buon Pastore...), non è necessario rivolgersi ai tizi di Econe.

    RispondiElimina
  23. Il paragone con la Guerra di Spagna suggerisce una riflessione:
    sanguinosa, atroce e crudelissima la vile persecuzione sul finire degli anni trenta; trent'anni dopo inizia una persecuzione non così grossolana e truce ma sottile e tremenda. Il nemico esterno dà l'occasione ai cattolici di diventare martiri, il nemico interno impedisce alla Chiesa di vedere il martirio attuale.
    AndreasHofer

    RispondiElimina
  24. Caro A.C.

    il guaio è che quel sacerdote trascinato via (e oggi tutti i preti minacciati e tutti i fedeli terrorizzati e scherniti o impediti con tutti i mezzi di chiedere la Messa Tridentina e di raggrupparsi)
    rappresentano in se stessi proprio
    quel Cristo Crocifisso sottoposto al dileggio dei suoi aguzzini e carnefici...capisci?
    Cristo ucciso che perdona dalla Croce i suoi carnefici... e nient'altro, non è concepicbile una convivenza armoniosa perchè...
    i suoi persecutori continuano ad opprimere credendo di fare cosa buona:
    NON SANNO QUELLO CHE FANNO !

    (o lo sanno?)

    E' esattamente, nel Corpo Mistico,
    quello che accadde nel
    VENERDI' SANTO ANNO 33 !

    RispondiElimina
  25. caro ANONIMO delle 10'42

    lo do per scontato e disposto a tagliarmi la testa del contrario ....... anche se non vorrei stare nei suoi panni ..........

    del vescovo e chi è più in alto di lui

    la misericordia , la misericordia ......

    per la cattiveria manifesta , fatta con la volontà cerebrale , non vi è ne può esservi misericordia .......

    RispondiElimina
  26. anonimo delle 10'44


    e ricominciamo allora ......

    non è necessario rivolgersi ai TIZI di ECONE ......... ed il motivo ?? pur sapendo che esistono anche altre comunita' .....
    ed invece , della banda austiaca e dintorni ...... che sostantivo usi ?? sentiamo ....

    RispondiElimina
  27. Il vescovo di Versailles responsabile di quell`ordine si è ritirato l`anno seguente all`età di 72 anni dopo esser stato vescovo di quella diocesi per 21 anni, è deceduto nel gennaio di quest`anno.

    RispondiElimina
  28. caro ANDREAS

    la persecuzione avvenuta oltre trentanni dopo e stata per cosi dire , ne vvero , piu ovattata ......
    ma privare un sacerdote , orami vecchio , venerabile , un SACERDOTE !!!!! insomma ,

    privarlo della SANTA MESSA di punto in bianco , è stato come ucciderlo nella persona

    ed io ne ho viste e senti tante a suo tempo e ce l' ho tutte legate al dito ........ senza perdono questa volta ..... mi spiace ma è cosi ......

    RispondiElimina
  29. x l'anonimo delle 10,44:

    anche la FSSPX è CATTOLICA.

    Poi, gli altri istituti a cui ti riferisci non vanno in nessuna diocesi senza esserevi invitati dal vesvovo locale.
    Ora, visto che il mio vescovo (e tanti altri) vuole obbligarci ad andare alla messa nuova (in una delle tante salse in cui è condita pure nella nostra diocesi: alla neocat, alla circense, alla yé yé, etc. etc.) e di preti dei vari istituti tradizionali non vuol nemmeno sentir parlare, dimmi tu se la FSSPX non è realmente l'ultima spiaggia.
    Se conosci altre spiaggie ti prego di indicarmele. Perché io alla messa neocat o alla messa yé yé non ci vado: manco morto.
    Antonello.

    RispondiElimina
  30. cara LUISA

    pace all' anima sua ..........

    RispondiElimina
  31. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  32. Caro Vittorio,
    per citare un film di Bud Spencer: Dio perdona (quelle espressioni), noi no.

    RispondiElimina
  33. Se conosci altre spiaggie ti prego di indicarmele. "Perché io alla messa neocat o alla messa yé yé non ci vado: manco morto."

    E come lei tante altre persone, Antonello, ed è così che i cattolici si trasformano in MIGRANTI LITURGICI, alla ricerca di una Messa degna di questo nome e sì, in certi luoghi, approdano solo alla FSSPX o alla FSSP, anche dopo aver fatto ogni domenica decine di chilometri, se poi queste spiaggie non esistono, come lei Antonello, resteranno a casa loro.
    Quando son ritornata alla pratica della fede, mi sono "accrochée", ho resistito, ho migrato a lungo, ho chiuso gli occhi, ma all`uscita della Messa stavo talmente male, che mi stavo allontanando, quando poi.....

    RispondiElimina
  34. Io ho pianto.grazie davvero di cuore, Dio vi benedica e benedica il Santo Padre,un parroco di campagna.

    RispondiElimina
  35. Luisa ha detto...
    Il vescovo di Versailles responsabile di quell`ordine si è ritirato l`anno seguente all`età di 72 anni dopo esser stato vescovo di quella diocesi per 21 anni, è deceduto nel gennaio di quest`anno.


    *****************

    sarà morto di DOLORE per aver veduto firmare il Papa il Summorum Pontificum ^__^
    e avrà detto: "Ora lascia o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola, perchè i miei occhi HAN VISTO ORA LA TUA GIUSTIZIA e dopo anni di tenebre finalmente ho capito...."

    preghiamo anche per lui ^__^

    RispondiElimina
  36. Io mi sono convertita al cattolicesimo solamente 3 anni fa, dopo aver incontrato Cristo nelle chiese di confessione evangelica (e lo dico senza vergognarmene perchè è grazie a loro che ho conosciuto cristiani cambiati totalmente da Cristo).

    Quando ho ricominciato a frequentare la Chiesa Cattolica, perchè sono arrivata grazie a Dio a comprendere la vertià e le nozioni sbagliare che gli evangelici traevano dalla Parola di Dio, è iniziato il mio calvario. Perchè?

    Perchè dovunque vado, trovo persone tiepide, fedeli che frequentano la parrocchia, la Santa Messa, così...più per un fatto personale e culturale che per una Fede radicata in Cristo, fedeli che stanne sedute sulle panche controllando l'orologio, pronte a scappare appena di volta il Sacerdote, senza neppure pensare al Mistero di cui hanno fatto parte, fedeli che ricevono il Corpo di Cristo come una caramellina, senza ringraziamento, senza riverenza, in peccato grave (testimonianze dirette di persone che mi hanno confidato appena finita la Messa di non essere andati in Chiesa per due settimane perchè si era in Sardegna...belli abbronzati ovviamente...ecc ecc), Sacerdoti che ogni domenica nell'Omelia ripetono a pappardella le predicazioni di Padre Cantalamessa...e questo non in una sola Parrocchia, ma in ogni chiesa che ho frequentato perchè anche io mi sento sempre più una MIGRANTE LITURGICA, alla ricerca di una Messa degna di questo nome...e non la trovo.

    Non parliamo poi della situazione dell'Ordine Francescano Secolare, che ho iniziato a frequentare dopo aver conosciuto la spiritualità di San Francesco dalle Fonti...ridotto ormai ad un figlio dei fiori stile "Pace...volemose bene".

    Nessuno in questi 3 anni si è preoccupato di controllare se conoscevo il Catechismo, se avevo nozioni della dottrina della Chiesa...NESSUNO...e potrei benissimo credere che gli asini volano che a nessuno importa.

    Ecco la situazione che ho trovato io nella Chiesa Cattolica, una situazione sconfortante che più volte mi ha portata a riguardare con nostalgia i tempi in cui frequentavo gli evangelici, perchè allora ero circondata da persone che avrebbero dato la vita per Cristo...

    La mia unica fonte di forza è Cristo, l'Eucaristia, San Francesco e questo Papa...oltre che Maria SS.,perchè altrimenti lo sconforto temo che avrebbe la meglio.

    Scusate per questa mia testimonianza lunga...ma l'ho scritto per far capire come ci può trovare una persona convertita da poco nella Chiesa, che ami veramente Cristo non solo a parole.

    RispondiElimina
  37. Ho battuto di corsa...vedo che alcune lettere mi sono rimaste nelle dita...:P

    RispondiElimina
  38. Il Vescovo sacrilego, mons. Thomas,
    per questo suo sacrilegio - ché tale resta anche se la Messa era celebrata da un sacerdote della Fraternità - ebbe limmediata e calorosa solidarietà del "santo subito".

    RispondiElimina
  39. SIG PASTORELLI


    LA ringrazio per avermi ben fatto inquadrare questo rivoltante '' episodio ,, ......

    adesso porta' capire , pur non condividendo , la mia presa di posizione e sostegno verso la FRATERNITA' SPIOX ........

    se ad un certo momento della mia vita se ho deciso per questa decisione definitiva , l' ho fatto anche per un punto preso , perche cosi deve essere , .............. semplicemente !!!!! .........

    RispondiElimina
  40. ...è stato chiarito più recentemente che i cattolici (anche in comunione "piena") possono utilmente frequentare le S. Messe della FSSPX. Dunque se non vi è, nel foro interno, un animo contrario al primato petrino, non ci son problemi, a maggior ragione se non vi sia nelle vicinanze una S. Messa "diocesana" fruibile per la spiritualità di Tradizione.
    E questo non lo dico io.
    Certamente il vescovo di Versailles e quanti lo hanno sostenuto in quel misfatto erano consapevoli che il sacerdote strappato all'altare era validamente consacrato anche se esercitava illecitamente il ministero. Questo però non degradava Ciò che il sacerdote stava celebrando dunque è stato un vero sacrilegio di cui dovranno rispondere di fronte al Tribunale dell'Eterno.
    AndreasHofer

    RispondiElimina
  41. ...immediata e calorosa solidarietà del "santo subito"...
    ?

    E allora...come faranno a procedere alla canonizzazione di quel Papa tanto osannato, anche solo considerando (tra tanti altri motivi di incertezza) la sua approvazione di un tale intervento obbrorioso ?
    Fedele basito

    RispondiElimina
  42. E allora...come faranno a procedere alla canonizzazione di quel Papa tanto osannato, anche solo considerando (tra tanti altri motivi di incertezza) la sua approvazione di un tale intervento obbrorioso

    ...perchè non canonizzarlo significherebbe andare contro a tutta quella massa di popolino che lo acclama come Santo.

    RispondiElimina
  43. Dante è sicuro che sia stato Monsignor Thomas?
    È diventato vescovo di Versailles nel 1988, ma è vero che già era l`assistente di Mons Simonneaux .
    In seguito sembra sia stato abbastanza aperto con la FSSP e anche con un altra comunità che celebra con il messale del 1962.

    http://avecmarielesenfantsprientpourlapaix.com/fr/communaute-saint-charles-borromee-au-chesnay-78

    Ancora per chi legge il francese ecco come Mons.Thomas definisce la Tradizione.

    http://www.fsspx.org/fran/LettrePretres/02/LFP2Dossier.htm

    RispondiElimina
  44. E questo episodio ributtante, messo a raffronto con l'approvazione e "promozione sul campo" (voluta esattamente da chi...? mistero)
    di un movimento ormai notoriamente eretico... che senso ha?
    solo questo:
    MYSTERIUM INIQUITATIS !

    RispondiElimina
  45. Però, figliuoli, permettetemi, siete un po' fragilini: se un monsignore, un vescovo, un arcivescovo alza la voce, minaccia o si comporta da padrone o da padrino, anziché lasciarsi intimidire e rintanarsi in casa per poi rispondere tremanti al telefono, oppure farsi gelare il sangue da un celebrante che profonde apprezzamenti - anzi, disprezzamenti - fuori luogo, bisognerebbe reagire. Ragionevolmente, ma con una certa fermezza, e se necessario anche, per così dire, "manu militari". Ora, non voglio dire che una bella passata di randello fa bene a qualsiasi farabutto, ma, avendolo invece detto, vi invito a tenerne debito conto.

    Sullo

    RispondiElimina
  46. E Thomas è un altro a cui una raddrizzatina alla schiena avrebbe fatto un gran bene.

    S.

    RispondiElimina
  47. @ anonimo delle 10 e 14...
    La mia era una citazione di Luigi XVI, che, a sentire i primi moti sanguinosi della Rivoluzione, disse sconsolato: Libertà, libertà, quanti crimini si commettono nel tuo nome...
    Tengo inoltre a ribadire che riconosco tutti i Papi, da San Pietro a Benedetto XVI...e che riconosco tutti i Concili Ecumenici, da Nicea al Vaticano II...Concilio, quest'ultimo, che aveva tra l'altro ribadito la Liturgia coram Deo e in gregoriano e in latino...

    RispondiElimina
  48. Belle le testimonianze di Francescana e del Parroco di campagna, che ha scritto di essersi commosso.
    Il Signore ci assista tutti !

    RispondiElimina
  49. E Thomas è un altro a cui una raddrizzatina alla schiena avrebbe fatto un gran bene.

    non credo che il Signore andasse in giro a menar manganellate!
    ma neppure credo nella rassegnazione: con equilibrio, seguendo le vie giuste, ma con determinazione, andare avanti!
    E poi speriamo che il Signore intervenga come solo Lui sa fare per gli imminenti colloqui...

    RispondiElimina
  50. Cara LUISA,
    io ricordo quel nome. L'altro no. Ma può darsi che il sacrilegio sia stato commesso da tutt'e due, se il primo era l'ausiliario. Si tratta di letture d'oltre 20 anni fa, e la memoria può ingannarmi. E non ho tempo d'andar a scartabellar tra vecchi fogli di giornali che poi magari sono in campagna.
    Alla Fraternità S. Pio X dovrebbero saperne di più. Chi è più vicino potrebbe informarsi direttamente.

    RispondiElimina
  51. LUISA HAI RAGIONE, e mi scuso con tutti.
    Il Vescovo era Simonneaux,il coadiutore che lo spalleggiava era Thomas.
    Trascrivo la lettera della segreteria di Stato diretta a Simonneaux, prot. 184.862 dell'11 maggio 1987

    "Ecc.za, il Santo Padre è stato informato delle notevoli difficoltà da voi attualmente incontrate e degli ingiusti attacchi di cui siete oggetto insieme con mons. Thomas. Egli deplora vivamente questi fatti.
    Ricevendo i pellegrini francesi venuti per la beatificazione del p. Pierre Fracois Jamet, il Papa ha voluto esprimere pubblicamente la sua solidarietà coi Vescovi di Francia. Desidera anche che voi sappiate personalmente la propria pena nel vedere il Vescovo di Versailles e il suo Coadiutore recentemente nominato chiamati in causa abusivamente.
    Si augura che la situazione possa evolversi verso la pacificazione e che l'unità della Chiesa diocesana no sia compromessa. Vi invia il suo incoraggiamento per il vostro impegno pastorale e chiede a Dio con tutto il cuore di benedire i Pastori che ha dato alla Chiesa di Versailles.
    Nel trasmetterVi il presente messaggio, Vi prego di credere, Ecc.za, alla mia cordial simpatia e ai miei devoti sentimenti.
    E. Martinez
    Sostituto

    (Fonte SI SI NO NO 15 giugno 1987)

    RispondiElimina
  52. Per il Prof. Pastorelli.
    Grazie di aver postato la lettera della Segreteria di Stato con firma di E.Martinez del 1987.
    C'è da rimanere trasecolati : viene commesso un sacrilegio, punito dal CJC,e viene offesa la Santità di Nostro Signore e la sensibilità dei fedeli, quei fedeli nei confronti dei quali si sono scritte pagine e pagine di "pastoralità" e la Santa Sede benedice ed approva l'operato dei sacrileghi e bastonatori dei fedeli ?
    In tanti casi, davvero, pare che l'unica speranza, aimè, sia rappresentata dalla FSSPX ( malgrado il loro brutto carattere...)

    RispondiElimina
  53. Mic...il Vangelo ci insegna che Cristo il bastone lo ha usato per scacciare i mercanti dal tempio...e chi sono i mercanti se non i modernisti 8 o neo che siano?).
    Matteo Dellanoce
    PS penso che il post censurato fosse il mio. Chiedo umilmente perchè? in maniera da non incorrere più nello stesso errore.

    RispondiElimina
  54. Non vorremmo andare fuori tema rispetto alle dolorose riflessioni di Andrea Carradori, anche se la persecuzione in fondo è sempre la stessa, seppure con diverse modalità. Ma visto l'interesse per la fotografia pubblicata, aggiungiamo che il sacerdote trascinato di peso dai poliziotti è il Padre Bruno de Blignières FSSPX (all'epoca). Luogo: Port-Marly.

    Una sottolineatura: nel 1987 i vertici della FSSPX non erano ancora stati scomunicati; il che rende ancor più ingiustificabile l'operato del vescovo. Né il P. Bruno de Blignières era da considerarsi un pericoloso estremista: la prova è che, proprio in conseguenze delle ordinazioni episcopali e delle scomuniche, scelse poi di passare alla Fraternità San Pietro di cui è tuttora membro: per fedeltà a quel Romano Pontefice che, per mano della Segreteria di Stato, aveva pubblicamente lodato i persecutori suoi e della Santa Messa.

    RispondiElimina
  55. A Matteo: non ci risulta proprio di aver censurato alcun post tuo. L'unico che ha subito tale sorte è un post di Vittorio, come immediatamente precisato, perché aveva usato un'espressione insultante verso la nuova Messa.

    RispondiElimina
  56. Mic, hai ragione. Lui si contentava di una "sferza di cordicelle". Ma noi siamo tanto più imperfetti...

    S.

    RispondiElimina
  57. Sullo ha scritto:

    "Però, figliuoli, permettetemi, siete un po' fragilini: se un monsignore, un vescovo, un arcivescovo alza la voce, minaccia o si comporta da padrone o da padrino, anziché lasciarsi intimidire e rintanarsi in casa per poi rispondere tremanti al telefono, oppure farsi gelare il sangue da un celebrante che profonde apprezzamenti - anzi, disprezzamenti - fuori luogo, bisognerebbe reagire. Ragionevolmente, ma con una certa fermezza, e se necessario anche, per così dire, "manu militari". Ora, non voglio dire che una bella passata di randello fa bene a qualsiasi farabutto, ma, avendolo invece detto, vi invito a tenerne debito conto.

    Concordo.
    C'è da quaranta e più anni a questa parte un clericalismo quale forse mai si era visto.
    Basta!
    Se durante una funzione si vede qualcosa che non "quadra" si faccia pubblicamente presente che il celebrante sta commettendo o tollerando un abuso, lo stesso per le decisioni vescovili, utilizzando tutti i mezzi di informazione possibili e denunciando i fatti alle competenti autorità vaticane.
    Non versare più, nel contempo, l'8 x 1000 alla Chiesa Cattolica allo scopo di inviare un chiaro segnale di scontento è doveroso è costituisce, a mio avviso, colpa grave il non farlo.
    Se ciò non dovesse sortire alcun effetto, iniziare a frequentare (e lo si può, grazie a Mons. Lefebvre) esclusivamente comunità ancora cattoliche.

    RispondiElimina
  58. caro SULLO

    non venirmi a dire che sono debolino ............ io che odio il randello e chi ne ha fatto uso , ma il bastone sulla schiena di certa gente lo userei eccome ......... ed anche il SIGNORE , altro che no !!!!! .....

    trovo la lettera pubblicata a proposito dal prof PASTORELLI , ancora piu' rivoltante della foto .....

    RispondiElimina
  59. La giustificazione è che il vescovo fece murare la chiesa di Port Marly dove celebravano i lefebvriani sospesi a divinis, e i preti e i fedeli in processione mossero verso la chiesa, abbatterono il muro e la rioccuparono.
    Furono i vescovi a chiamare la gendarmerie che, evidentemente dietro episcopale mandato, cacciarono con la violenza, anche trascinandoli, per terra fedeli e persino il prete che celebrava.
    Non potevano aspettare almeno la fine della Messa?
    Una pagina veramente nera per la diocesi di Versailles.

    RispondiElimina
  60. Lasciam perdere i randelli. Parlare e denunciare si può. All'occasione, vale a dire spesso, io lo fo.
    Certo se non si ha neppure il coraggio di firmarsi in un blog figuriamoci se poi si osa firmare lettere e denunce sulla stampa (sempre che questa pubblichi).

    RispondiElimina
  61. Beh vedo che siamo d`accordo!
    È quello che ho scritto ieri, che dei sacerdoti non osino firmare con il loro nome sur dei blog, posso anche capirlo, purtropp sappiamo a quali pressioni sono sottoposti, quando non sono minaccie, anche se spero che in sede utile si facciano sentire e protestino, ma che dei laici non osino fare i nomi di sacerdoti o vescovi che si rendono responsabili di atti o parole contrari al Magistero, che in modo palese o più o meno occulto disobbediscono o contestano la volontà del Papa, questo non lo capisco.
    Che dei fedeli restino seduti durante una Messa o continuino ad andare ad una Messa dove vedono e-o ascoltano atti, comportamenti, parole contrari alla fede cattolica, che non reagiscano, che subiscano passivamente, mi riesce difficilmente comprensibile, ma forse sono io che sono troppo intransigente.
    Io non ce l`ho fatta.
    Ne ho parlato a diversi sacerdoti, che mi hanno ascoltato, chi più chi meno, ma senza nessun risultato, una sola parola alla bocca Concilio Vaticano II e il suo corteo....comunione, assemblea, partecipazione...
    Il vescovo? Meglio che stia zitta.

    RispondiElimina
  62. prof, PASTORELLI

    con SAINT NICHOLAS DU CHARDONNET, è andata diversamente .....

    RispondiElimina
  63. questa foto in fondo mi ricorda il tragico giorno in cui COSTANTINOPOLI cadde definitvamente in mano ai turchi . e grazie anche alla nostra '' collaborazione ,, ,
    i conquistatori , entrando in SANTA SOPHIA stipata di fedeli che vi trovarono rifugio e ultima speranza , si fecero largo a colpi di spada fino all ' ALTARE dove il SACERDOTE continuo a dir MESSA finchè non fu interrotto che da un colpo di scimitarra ...........
    non vi trovo grandi differenze ....

    RispondiElimina
  64. ADANTE PASTORELLI ha scritto:

    Lasciam perdere i randelli. Parlare e denunciare si può. All'occasione, vale a dire spesso, io lo fo.
    Certo se non si ha neppure il coraggio di firmarsi in un blog figuriamoci se poi si osa firmare lettere e denunce sulla stampa (sempre che questa pubblichi).


    A chi si riferisce prof. Pastorelli? A me che ho esortato a contestare in loco eventuali abusi perpetrati o tollerati dal celebrante o dai suoi diretti superiori, denunciandone comunque le malefatte attraverso ogni possibile mezzo di informazione?
    Sappia che non ho alcuna difficoltà, all'occorrenza o a richiesta, a declinare qui le mie generalità che a suo tempo ho già reso note sull'internet

    RispondiElimina
  65. Caro Vittorio, naturalmente non mi riferivo a te, che sei molto opportunamente battagliero, ma al profilo un po' querulo della narrazione delle (indi)gesta che vedono protagonisti alcuni monsignori marchigiani.

    Quanto alle nerbate, naturalmente si parla di nerbate metaforiche. Quelle vere hanno diversi difetti, tra cui quella di trasformare in martiri i gaglioffi, in ispecie se trattasi di vescovi, e quella di fissarli ancor più nei loro disdicevoli vizi.

    A tale riguardo conosco un sacerdote francese che a suo tempo qualche randellata dai falangisti della tradizione - così ama presentarli - la prese sul serio.A giudicare dalle messe da lui celebrate che mi è capitato di vedere, nonché dalla caparbietà delle sue posizioni contro la messa antica, l'incursione non mi riesce del tutto incomprensibile (in merito alla sorda testardaggine troviamo simpatici suggerimenti nella famosa lettera 96 del normalmente placido Plinio il Giovane). Ma per quante legnate si assesstino sul suo groppone, un asino non diventerà mai un purosangue. Così il nostro prete francese ha finito per cedere alla causa dei novatori acrobatici anche gli ultimi residui della sua "integrità tridentina".

    Le mazzate da assestare sono altre. Più fini ed efficaci, come ad esempio quelle che leggiamo ogni tanto nei post e nei commenti del nostro blog. Molto importante anche la reazione, civile ma ferma e visibile, agli eventuali abusi di cui si sia testimoni, come ben dice, qui sopra, Cesare.

    Circa l'anonimato internetico, infine, un blog è un blog, un giornale è un giornale, il mondo reale è il mondo reale. Ciascuna di queste sfere legittima, se non postula, procedure e atteggiamenti diversi. Non è affatto detto che chi contribuisce in forma anonima alla vita di un blog non contribuisca anche con nome, cognome ed eventuali annessi a promuovere identiche istanze nella carta stampata o nella vita civile. Scommetto, tanto per esemplificare, che nella vita di tutti i giorni Jacopo si occupa ex professo di letteratura e non ha certo timori a manifestare apertamente la propria identità di letterato cattolico tradizionalista.

    Sullo

    RispondiElimina
  66. caro SULLO per l' AMOR DI DIO no creiamo martiri ..... e specie chi non lo merita .
    auguro di cuore invece a questi SIGNORI , di crepare di salute ......... le bastonate le prenderanno altrove e saranno cavoli amari .........

    RispondiElimina
  67. Non mi riferisco a te in particolare.
    Mi fa sorridere il diffuso partir lancia in resta sempre nell'anonimato. Tutto qui.
    Come i novelli vandeani fiorentini, che non posson venir alla Messa perché la celebrazione alle 10.30 (e dal 4 ottobre alle 10) comporta una levataccia...

    RispondiElimina
  68. VITTORIO, a S. NICHOLAS è prevalsa la forza dei numeri e fore anche il timore dei vescovi di creare ulteriori occupazioni.

    RispondiElimina
  69. Se durante una funzione si vede qualcosa che non "quadra" si faccia pubblicamente presente che il celebrante sta commettendo o tollerando un abuso, lo stesso per le decisioni vescovili,

    Bene. Ma c'è un'altra faccia della medaglia.
    Che fai se in una parrocchia per 30 anni i fedeli sono stati (dis)educati dal tuo predecessore sessantenne a tutto quello che si può immaginare ("siamo noi la chiesa", la messa cenetta, canzonette varie....etc...) ed ora alla minima inversione di tendenza che cerchi di fare ti fanno presente.....che non va...che non gli scende?

    La Croce c'è!

    RispondiElimina
  70. "Come i novelli vandeani fiorentini, che non posson venir alla Messa perché la celebrazione alle 10.30"

    per favore mi dite dov'è la celebrazione di Firenze?

    RispondiElimina
  71. Ad Alina...non sono di Firenze, tuttavia ti fornisco gli indirizzi e gli orari delle celebrazioni nel capoluogo toscano (del solo capoluogo...ci sono poi altre località nella provincia)

    - Chiesa di San Francesco al Poverino

    Piazza Santissima Annunziata, Firenze
    Tous les dimanche et fêtes, confessions à partir de 9h45 et Messe à 10h30.
    ICRSP

    - Chiesa dei San Michele e Gaetano

    Piazza degli Antinori, Firenze
    Ogni domenica, ore 18.
    Per informazioni: 055 - 830 96 22 - 836 30 68 - info@icrsp.com
    ICRSP - Summorum Pontificum

    - Chiesa parrocchiale di S. Salvatore in Ognissanti

    Via Borgognissanti 42, Firenze
    Ogni domenica e festa di precetto alle 12
    Info +39 055 2398700
    Diocesi - Summorum Pontificum

    Fornisco comunque questi link utili

    http://honneurs.free.fr/Wikini/wakka.php?wiki=ItaliE

    http://www.messainlatino.it/pag3_sito.htm#_Massa_Carrara-Pontremoli:

    http://www.unavox.it/messa.htm#TOSCANA

    RispondiElimina
  72. Anonimo DANTE PASTORELLI ha scritto:

    Non mi riferisco a te in particolare.
    Mi fa sorridere il diffuso partir lancia in resta sempre nell'anonimato. Tutto qui.
    Come i novelli vandeani fiorentini, che non posson venir alla Messa perché la celebrazione alle 10.30 (e dal 4 ottobre alle 10) comporta una levataccia...


    Professore, abito in un paese facente parte della diocesi di Bologna (sono fortunato). Se volessi assistere però alla S.Messa domenicale che viene celebrata alle ore 18.00 dovrei o avvalermi di una corriera e successivamente di due autobus o di una autovettura e sempre dei due mezzi pubblici (andata e ritorno). I kilometri da percorrere, in ogni caso sono circa 70. Tempi, considerati gli orari dei mezzi pubblici: dalle 16.30 alle 21.30 circa.
    CINQUE ORE!
    Non sempre mi è possibile.
    Mi chiedo, visto che lo stesso Papa ha dichiarato che il rito di sempre non era mai stato abrogato né avrebbe potuto esserlo, perché non sia stato ORDINATO di celebrare la S,Messa secondo il Messale di S.Pio V (e quindi non quello stravolto dalle modifiche bugniniane avviate già sotto il pontificato di S.S. Pio XII, ma l'edizione del 1952) presso ogni parrocchia sia nei giorni feriali che festivi in modo da permettere a chiunque di partecipare alla funzione.
    Perché a chi vuole assistere a una S.Messa secondo il rito di sempre deve essere richiesto un particolare sacrificio (anche economico)?

    RispondiElimina
  73. caro CESARE

    non lamentarti ....

    ed io che vivo in ASSISI !?!?!
    se voglio andare a trovare ristoro devo andare a NORCIA ..... sono fortunato infondo , è un bel posto anche se non ho potuto ancora farlo
    .... ma , ci fosse carenza di CHIESE qui da me , con due BASILICHE PATRIARCALI PONTIFICIE E CON UN' ALTA PRESENZA INTERNAZIONALE TURISTICA ........

    RispondiElimina
  74. Una decina di anni fa, se non erro, dei sacerdoti della FSSPX mi raccontarono che un sacerdote della lora fraternità, stava celebrando la messa su uno degli altari minori della Basilica di San Pietro, quando uno dei custodi lo fermò togliendogli il calice. Non so nemmeno se abbiano interrotto la celebrazione, semplicemente perchè celebrava col Messale Romano( di San Pio V). Non credo potessero sapere, a vista, se appartenesse o meno ad una congregazione canonicamente riconosciuta. Quindi non meravigliamoci della solidarietà manifestata da Roma al vescovo di Versailles.

    RispondiElimina
  75. Ho scritto che dal 4 ottobre p.v. la Messa a S. FRANCESCO POVERINO è alle ore

    RispondiElimina
  76. CESARE, ancora una volta non mi riferivo a te, ma ai vandeani fiorentini e l'ho scritto chiaramente, almeno mi sembra.
    Cosa posso sapere di te, del luogo in cui abiti, delle tue difficoltà ecc.?
    Il mio discorso non è ad personam, bensì ad personas. Soprattutto quelle che per andare al mare, anche da Bologna, come da Firenze, il tempo lo trovano. Il mare può esser lontano, come la discoteca, la messa è più comoda sotto casa. "Mi piacerebbe tanto venire, ma mi spezza la giornata": quante volte mi son sentito far questo discorso.
    Il boicottaggio della messa mi sembra di non averlo mai sottovalutato: è un problena reale e grave. Ma io amo la coerenza.
    Cinque ore per una Messa? Tante, son d'accordo. E comprendo che sei presoper il collo. Come me: quando io sono in campagna e devo aprir la chiesa parto alle 6 e torno alle 2 ed i km sono almeno 120. Due ore di treno e un'ora e mezza, quando non c'è traffico, in macchina. Ma lo fo perché sento di doverlo fare e quando non posso mi prendo le ferie anche dalla ...messa e chiudo la chiesa. Chi vuol Cristo se lo preghi: se altri non son disponibili ad assumersi un po' di responsabilità e a muovere il deretano, non posso esser sempre io a pensar all'anima altrui: ho quasi 71 anni e dwevo provvedere a tutto il necessario, comprese le pulizie.
    Comunque io parlavo dei fiorentini, quelli che morivano perché non avevan la messa antica ed in chiesa non ci son quasi mai venuti ed ora non vengon proprio mai e poi fanno i controrivoluzionari da operetta, i borbonici, i nostalgici di Civitella, i Viva Maria, mettono i lumini a Cecco Beppe ecc.
    E' vero che adesso, da pochissimo tempo, vi son tre messe a Firenze e 4 con Gricigliano, ma neppure lì li vedono. Anche ad una messa di sera - che ora sarà spostata al mattino (S. Gaetano) c'è il vuoto.
    E poi ci sono i giovani che abitano in zone che son raggiungibili in autobus al massimo in dieci minuti soprattutto la domenica mattina. Ma il sabato sera escono e la domenica mattina hanno sonno, poverini. E se poi impiegassero mezz'ora?
    Ognuno fa quel che vuole, è ovvio, ma non mi vengano da me a fare i vandeani che i 100 e passa km li facevano a piedi per andar alla messa di qualche prete non assermenté.
    Da noi vengon, quando possono, persone dai dintorni, anche da Pistoia e Livorno. I concittadini, anche molto giovani, comodi no.
    Ricordo una vecchia insegnante lefebvriana, ora defunta, che tutte le domeniche prendeva il treno per andare alla messa in quel di Bologna. Partiva alle 7.30 e tornava verso le due. Questa era coerenza.

    RispondiElimina
  77. Credo che quel sacerdote in S. Pietro si recasse all'altare vestito tradizionalmente e col calice velato. Fu fermato prima di arrivare.

    RispondiElimina
  78. Apprezzo e condivido in toto il penultimo post del professor Pastorelli!

    RispondiElimina
  79. ....anch'io son d'accordo con lo sfogo del prof. Pastorelli: chi ama veramente la S. Messa di sempre non teme di spostarsi, si prende tutti gli anticipi necessari sacrificando tutto il resto.
    Chi non è disposto a fare neppure un piccolo sacrificio non ha interesse, è chiaro. Purtroppo attorno alla Tradizione girano tante cose "originali".
    Di recente ho usato un po' acidamente la vis polemica con un amico che risiede a circa 12 km. da Livorno e che pur professando di amare smisuratamente il Rito di Tradizione aspetta che glielo celebri il parroco davanti casa sua; e per giunta protestava pure per le scarse risorse di cui disponiamo.
    Ma poi mi sono poi pentito: forse la piena consapevolezza arriverà con un po' di maturità, quel dono che a me è pervenuto dopo vari disguidi di consegna....
    AndreasHofer

    RispondiElimina
  80. Cara Francescana,il tuo scritto mi ha commosso.Mi dispiace che gli illustri,per tanti versi,commentatori del blog,occupati sul tema della liceita' o meno del manganello e sulla questione delle esatte generalita' di un tizio che fu presule di Versailles anni addietro,non abbiano preso spunto alcuno dal tuo dire.Tu hai detto tutto,ma proprio tutto sulla nostra santissima e al contempo disgraziatissima(per grazia di Dio,sempre) Religione.Dal tuo scritto si potrebbe ricavare un'opera piu' monumentale che l'Itinerarium di San Bonaventura.E mi sono anche vergognato.Sei entrata nel Cattolicesimo con tante aspettative ed hai trovato una situazione cosi' atrocemente deludente...Eppure ti invito a credere,fermamente,che Esso e' luogo eletto di Grazia:ne devi restar convinta soprattutto in questi anni di tribolate vicende.Tutto,purtroppo,sembra sotto influssi negativi(diabolici)ma cio' ti riveli l'altissima posta in gioco:ti pare che,se non ne valesse veramente la pena, Satana provocherebbe tutto questo concentrato chiaramente soprannaturale di confusione?Nell'ipotesi cioe' che non si trattasse della Vera ed Unica Chiesa?Perdonami il tono apologetico(a tanto,lo vedi?,siam giunti!)e permettimi un consiglio:se il frequentare un terz'ordine o quant'altro ti crea spirituale disagio,lascia perdere,pel bene dell'anima tua!Io pure,se avessi continuato con un certo Ordine,sarei diventato ateo da un pezzo.Ignazio di Loyola ha scritto pagine di diamante(Esercizi)su queste verita'(discernimento degli spiriti).Pagato il "debito" dell'osservanza ai precetti della legge divina ed ecclesiastica,fidati SOLO di cio' che ti dice il TUO interiore.Per evitare ospiti indesiderati,"diversi" dal Paraclito,sta' in Grazia ed affidati a Maria con il Rosario: tutto andra' per il meglio.Vedrai anche ,con occhio lucido ma disincantato, le troppe cose storte che ci sono nella Chiesa,ma nulla,alla fin fine,ti turbera'.Mi impegno a pregare,proprio perche' indegno,per le tue intenzioni.Con affetto.Eugenio

    RispondiElimina
  81. Al sempre caro e stimatissimo Pastorelli.Ella ha ragione in termini di principio,ma,in una Chiesa poi con tanti traballanti presuli e congreghe,nonche' assonnatissimi ed assonnanti pastori,non si puo' pretendere,da semplici pecorelle del gregge,pur auspicandola di cuore(in cio' Le son vicino),una virtu' eroica simile o pari a quella che spinse il pio Francesco Saverio nei mari del Sud.La pretesa(non l'auspicio)e' insensatamente anticattolica,essendo fondante ininterrotta tradizione,di sempre e d'ovunque,il facilior usus in re sacramentali.La cosa mi prude alle narici un tantinello giansenistica(non se n'abbia pel mio naso,che' non ne ha colpa).Con stima ed affetto.Eugenio

    RispondiElimina
  82. Nel mio post delle 23.30 di ieri è saltata l'ora della Messa: 10.

    RispondiElimina
  83. Non credo che i vandeani fossero giansenisti. E certamente non lo sono io. Sono i novelli vandeani ad esser cocchi di mamma che non possono alzarsi mezz'ora o un'ora prima per venir più azzimati alla Messa.
    Io uscivo di casa alle 9.15 quando la Messa era alle 10.30. Ora ch'è anticipata alle 10 devo uscir al massimo alle 8.45 - 9, ma nei giorni precedenti devo andar a sistemar la chiesa, tradurre le prediche dei preti francesi e inglesi che vengon a celebrare. E alla fine della Messa con un amico si deve rimetter tutto a posto. Tornerò a casa un po' prima, mai però prima di mezzogiorno.

    In linea di principio anch'io vorrei che in tutte le parrocchie
    ci fosse una Messa antica. Questo non è. Allora, se ci si tien tanto, se davvero si ritiene che la Messa di Pio V è insostituibile per la propria santificazione, si vada nelle chiese dove vien celebrata e non si faccia i martiri del nulla.

    I vecchi, i malati, o anche i giovani che han troppe difficoltà, come il giovane dei dintorni di Bologna, hanno la mia piena comprensionne; gli altri no.

    RispondiElimina
  84. Caro Pastorelli, ciò che dice a proposito di coloro che andrebbero volentieri alla messa tradizionale ma, caspita, hanno tante cose da fare e non ci riescono, vale anche per il novus ordo. Anche per quella abbondando i superimpegnati che parteciperebbero volentieri ma proprio non ce la fanno. E per giunta la messa loro ce l'hanno sotto casa.

    RispondiElimina
  85. E' vero, IACOPO, ma i fedeli parrocchiani più o meno comodoni, non s'atteggian a salvatori della vera Fede: la differenza è tutta qui.

    RispondiElimina
  86. per FILIPPO per il PROF PASTORELLI

    a proposito di S PIETRO


    ahi ahi ahi .....

    questa poi non avrei MAI dovuto saperla ..... e in che data di grazia ..........

    il MOTU PROPRIO è come la neve ... allo sciogliersi ci rivela quello che c' è sotto ........

    RispondiElimina
  87. Buono e giusto intervento, la risposta di Eugenio a Francescana. E' proprio vero, tra una battuta sull'identità del monsignore francese, una sugli strumenti di contenzione e rieducazione e una sull'eroica virtù di chi ardisce firmarsi per intero, il post di Francescana era sfuggito anche a me.

    Interessante il percorso di Francescana. Ottima la risposta di Eugenio.

    A Francescana vorrei dire di non lasciarsi prendere dallo scoramento. Di chiese in cui la liturgia è officiata e in cui i comuni fedeli sono seri, consapevoli e motivati, ce ne sono. Credo però che alla dimensione del "gruppo" non debba essere dato eccessivo peso. Quel che fa il nostro prossimo, l'atteggiamento (non la reale condizione della sua coscienza, quella non la possiamo vedere) con cui si accosta all'Eucaristia, le sue inopportune dichiarazioni sulle vacanze e la messa, il suo contegno, le competenze dottrinali che ha o non ha, ecc. ecc., tutto questo può essere, sì, un indicatore, ma non è decisivo. Il richiamo di Eugenio alla voce della TUA interiorità potrà apparire... protestantico? modernista?... ma è invece pertinentissimo, questo sì decisivo.

    Molti di noi, credo hanno alle spalle "militanze" più o meno appassionate in qualche sottogregge del gran gregge di Cristo. Molti stentano a riconoscersi nella Chiesa Universale senza passare per il filtro di questo o quel clan, fosse anche solo il "gruppo liturgico" della propria parrocchia. E' comprensibile, e in Italia, più che altrove, ma a volte dannoso. E tutti noi, credo, ci siamo a tratti sentiti isolati a causa della nostra percezione e/o concezione della liturgia. E isolati per molti aspetti sono coloro che oggi - profeticamente direi - non si dannano né per lo "spirito del Vaticano II" né per il "pacchetto sillabico". Nondimeno, siamo qui, vivi, vegeti, più operanti che mai. Le contingenze che tanto ci preoccupano, infine, possono essere un intralcio al progresso spirituale o un'occasione per maturare una vita interiore più ricca e compiuta. Dipende da noi.

    Quanto al Terz'Ordine, se le è motivo di scandalo, lo tagli via senza troppi patemi (pensi, magari, che l'espressione "di terz'ordine" viene da lì). Ricavi da quell'esperienza tutto il beneficio che può, magari per contrasto, e vada oltre senza tornarci sopra.

    E tenga quanto qui sopra scritto come la semplice opinione di

    Sullo

    RispondiElimina
  88. Vi ringrazio di cuore per i vostri consigli.

    Ho avuto mesi fa un periodo di tentazione vera, e credo che se caparbiamente non avessi continuato a frequentare la Santa Messa, sicuramente avrei capitolato, ma ho voluto fidarmi del Signore e di quello che ha operato in me nel passato per tornare nella Chiesa Cattolica...e così sicuramente ho vinto la mia tentazione di guardare dietro di me come la moglie di Lot.

    Il problema dell'Ordine Francescano Secolare invece rimane.

    Ho pensato di tagliare i ponti e di continuare la mia vita da laica in modo più sereno e pacato, ma quando ci si sente chiamati a vivere secondo l'esempio di un Santo, quando ci si rende conto che Gesù stesso si è fatto mia Via attraverso San Francesco, come ignorare la cosa?

    Oltretutto mi sono resa conto che io nelle Fonti trovo un San Francesco profondamente diverso da quello che invece la maggior parte dei fedeli conosce...

    Grazie comunque per quello che avete scritto.

    RispondiElimina
  89. CARA FRANCESCANA

    hai fatto benissimo a tagliare i ponti , vivi la tua spiritualità da sola .....

    un pò di sofferenza non potrà che giovarci ......

    non far parte di nessuna congrega , piuttosto sta in guardia .
    una amica di mia sorella fattasi suora anni fa ed entrata con sua sorella nell' ordine delle SUORE DEL GIGLIO , cosi le chiamiamo in ASSISI , chirurgo , è dovuta uscirne per la cattiverie subite ...... erano i begli anni postconciliari !!!!!! ......

    RispondiElimina
  90. ...No, l'"outing" (termine molto di moda recentemente) di Francescana non era passato indifferente; tutt'altro. E' che riguarda dei processi molto personali e mi sembrava irrispettoso commentare. Ci ha dato una bella testimonianza e parecchie riflessioni da fare. Una delle mie è che anche noi siamo dei "convertiti"; se ripenso al catechismo che mi hanno fatto fare, alle messe che ho seguito ogni domenica con sciattezza e senso di disinteresse; e ricordo la prima S. Messa, il sacerdote che la celebrò. Dunque chi passa da una cosa a un'altra compie uno sforzo; e se lo fa vuol dire che ha ben compreso, ben valutato, ben elaborato... Molti convertiti hanno imboccato direttamente la via della santità: è ciò che auguro per ciascuno di noi!
    AndreasHofer

    RispondiElimina
  91. vittorio ha scritto:

    "caro CESARE

    non lamentarti ....

    ed io che vivo in ASSISI !?!?!
    se voglio andare a trovare ristoro devo andare a NORCIA ..... sono fortunato infondo , è un bel posto anche se non ho potuto ancora farlo
    .... ma , ci fosse carenza di CHIESE qui da me , con due BASILICHE PATRIARCALI PONTIFICIE E CON UN' ALTA PRESENZA INTERNAZIONALE TURISTICA ........


    Caro Vittorio, io non mi lamento, ho pure scritto di ritenermi - rispetto a tanti altri - fortunato.
    Tra l'altro la Chiesa di Santa Maria della Pietà a Bologna è molto bella e facilmente raggiungibile utilizzando i mezzi pubblici da chiunque abiti a Bologna.
    Io, da fuori Bologna, ho qualche difficoltà ma riconosco che hanno ragione quanti dicono che chi sceglie di rimanere veramente fedele alla Tradizione, stante l'attuale situazione, non deve lamentarsi se ciò gli costa qualche piccolo sacrificio.
    Riflettendo stamattina su quanto scritto in risposta al mio post dal prof. Pastorelli, ho ricordato le tante persone allora anziane che nel '70, di punto in bianco, si trovarono private della S.Messa che sempre avevano seguito e il dolore che ciò comportò per tante di loro. Dolore che io all'epoca ventenne non compresi appieno.
    Dopodomani parteciperò al pellegrinaggio alla B.V. di S.Luca. e tra le grazie che chiederò alla Madonna, la prima riguarderà la S.Messa di sempre.

    RispondiElimina
  92. Ancora un sacerdote della sezione tedesca della Fraternita San Pio X ha celebrato in San Pietro.
    La notizia in tedesco:

    http://www.kreuz.net/article.9919.html

    Angel

    RispondiElimina
  93. Per evitare ospiti indesiderati,"diversi" dal Paraclito,sta' in Grazia ed affidati a Maria con il Rosario: tutto andra' per il meglio.Vedrai anche ,con occhio lucido ma disincantato, le troppe cose storte che ci sono nella Chiesa,ma nulla,alla fin fine,ti turbera'.Mi impegno a pregare,proprio perche' indegno,per le tue intenzioni.Con affetto.Eugenio

    condivido in tutto il tuo intervento, Eugenio, A francescana avevo già risposto sul nostro blog, dandole il benvenuto e agganciandomi al fatto che avevo letto, e mi aveva colpito, il suo intervento qui.
    Ripropongo la conclusione del post di Eugenio perché, oggi, in certe situazioni è l'unica cosa che ci salva

    RispondiElimina
  94. Una cosa...io non ho tagliato i ponti con l'OFS, perchè sento (e il mio direttore spirituale me lo ha confermato) la vocazione francescana secolare...quindi non me la sento di dire di NO alla chiamata che Dio mi ha proposto...ma è l'OFS che è pieno di persone che sono entrate e hanno vestito il saio senza una vocazione, pensando che l'OFS fosse un piacevole gruppo di cristiani pensionati con cui passare il tempo e beandosi della vista di qualche frate...

    RispondiElimina
  95. Ciao Francescana,

    se avverti il desiderio di continuare la tua esperienza nell'ordine secolare franescano, a mio modesto avviso continua pure senza paure: se è desiderio di Dio è bene farlo.

    Certo, magari potresti contattare anche le sorelle francescane dell'Immacolata che appartengono a pieno titolo alla famiglia di San Francesco d'Assisi ma avendo, in più, una fortissima attenzione alla Tradizione e alla Santa Messa Gregoriana.

    Forse esiste una sorta di terz'ordine anche per esse.

    Un salutone,
    Basemarom.

    RispondiElimina
  96. Caro Mic,se sapessimo solo lontanamente quanto e' potente il Ss. Rosario!E' come un'azione di valore nominale infinito comprata alla Borsa del Cielo.Padre Pio ce lo ha lasciato per testamento.Eppoi e' raro, rarissimo(a me non e' mai capitato!)incontrare rosarianti eretici (in specie modernisti).Lo stesso GPII che di eresie materiali(non formali ,tranquilla la Redazione ed i nicodemisti!) ne colleziono' alquante,fu in sostanza un ottimo cattolico non perche' papa(figuriamoci!)ma perche' rosariante.Lo dico in coscienza,con buonissima pace di coloro che troveranno bizzarra questa mia osservazione.Dio sia con loro.Saluti.Eugenio

    RispondiElimina