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Cari amici, a pochi giorni dall ’inizio de l  13º Pellegrinaggio  Populus Summorum Pontificum   a Roma da venerdì 25 a domenica 27 ottobre  ...

domenica 23 agosto 2009

Riforma della riforma

Abbiamo letto con grande interesse le anticipazioni di Tornielli circa ipotesi di riforma del rito di Paolo VI. Dedichiamo quindi al tema una divertente, vecchia vignetta di http://www.creativeminorityreport.com/, che fa il verso ai corn flakes di marca Uncle Ben's. Eccola (cliccate per allargarla):



Per i non angolofoni, una traduzione:

*Nuovo & migliorato*
Ora con il 50% in meno di Bugnini
[giustamente equiparato ad un ingrediente
cancerogeno o ricco di colesterolo]

[Sotto la foto del Papa:]
Privo di deformazioni arbitrarie


PAPA BEN'S
NOVUS ORDO 2.0
sviluppato organicamente


Tutte le riforme che vi piacciono ma senza quel retrogusto spiacevole



DATI NUTRIZIONALI

Quantità: 60 minuti
Razioni quotidiane: 1
Grazia: dipende dalla disposizione
Istruzioni: dire il nero, fare il rosso
[in riferimento al Messale: le parti in nero da dire, quelle in rosso, ossia le rubriche, da eseguire]


Porzione - Percentuale sulla quantità raccomandata giornaliera

Reverenza (*) 100%
Latino 50%
Inginocchiamento 50%
-per ricever la comunione
-per la consacrazione
Ad orientem 25%
Canone romano 100%

Non contiene alcuno dei seguenti elementi:

Applausi 0%
Chitarre 0%
Ministri straordinari 0%
Comunione in mano 0%

(*) Contiene la razione giornaliera raccomandata di canto gregoriano, adorazione in silenzio, rubriche più strette, traduzioni più corrette. Anche se questo prodotto contiene il 50% in meno di Bugnini rispetto all'originale, può ancora dare reazioni allergiche ad alcuni tradizionalisti. Consultare un liturgista prima dell'uso.

60 commenti:

  1. Stupenda, fantastica!!!!!!!! Non ci sono altre parole...sto lacrimando dal ridere!!!

    RispondiElimina
  2. Aveva ragione,una volta tanto,Voltaire:"le ridicule"arriva piu' in profondita',e corrode meglio,del "tragique"!Eugenio

    RispondiElimina
  3. Ma certo, per risollevar l'uomore nero, tra un lamento e l'altro... può giovare, visto che...

    Quid vetat ridentem dicere verum?

    RispondiElimina
  4. razione giornaliera raccomandata di canto gregoriano

    Non credo proprio!

    E come potevamo noi cantare,
    col piede vescovile sopra il cuore?...

    ("Alle fronde dei salici")

    RispondiElimina
  5. relativismo trascendente?23 agosto 2009 alle ore 09:47

    Grazia: dipende dalla disposizione
    !!!!!

    SUBLIME !

    RispondiElimina
  6. "ricetta" o "proposta"?23 agosto 2009 alle ore 09:55

    Consultare un liturgista...
    ------

    Pregasi la ASL spirituale competente per territorio di pubblicare una lista dei LITURGISTI DI BASE a cui fare riferimento, indicante il numero massimo di pazienti consentito
    (e anche il minimo dei richiedenti, che abbiano formato un GRUPPO STABILE PRIMA però di aprire la bocca per formulare richiesta individuale di fare gruppo, mi raccomando! prima il gruppo, poi la richiesta del singolo che forma il gruppo...
    Ah no, scusate, sto sbagliando: questa terapia sarà "obbligatoria" o "proposta a discrezione del paziente e/o del liturgista"?
    Prescrizioni o proposizioni?
    Il dilemma continua!...)

    RispondiElimina
  7. multo amara contemperet risu

    se non ricordo male, ma rende l'idea :)

    RispondiElimina
  8. Tremendamente realistica : con le "migliorie" ( il NO non è migliorabile perchè nasce fallato e imperfetto) obbligheranno i fedeli a seguire quel tipo di celebrazione spacciandola per buona.
    C'è da rovinarsi il resto dei giorni...
    Chissà cosa ne pensa il conciliante Rinascimento Sacro ...
    Augustinus

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  9. Anche questo da prendere come una barzelletta (ridere per non piangere). Leggete come interpreta le indicazioni del Papa l'Osservatore Romano di oggi!
    Da notare. Nessun cenno alla Liturgia e all'Eucaristia che sono al centro di TUTTE le ultime analisi di questi giorni, a partire dagli scoop del giornale e di Libero e dalla presentazione di "Davanti al Protagonista".
    Vicevrsa l'apologia dell "parola"!!!
    E questo -dicono- è il quotidiano del Papa!!!!

    "Benedetto XVI lo richiama puntualmente nel suo magistero solenne e ordinario con il quale intende formare cristiani capaci di rendere ragione della propria speranza nel mondo moderno e alla Sacra Scrittura egli attinge ordinariamente per le sue catechesi e omelie.
    La riforma della Chiesa che il Papa va proponendo e spiegando è radicata nella Parola di Dio. [ma il Papa non si sta ostinando a parlare di Liturgia e di Eucaristia, che non è solo la mensa della parola?]Come lo è la sua capacità di leggere i segni dei tempi e di porsi in dialogo con le culture moderne, comprese quelle attraversate dalla rivoluzione informatica. Lo stile di vita cristiana proposto da Benedetto XVI discende dall'ascolto della Parola di Dio.
    Egli non offre una propria riflessione sulla quale apporre una episodica conferma della Sacra Scrittura, ma giustifica la sua attenzione ai diversi aspetti dell'esistenza umana a partire dalle sollecitazioni della Bibbia stessa. [evviva! Sola Scriptura: siamo il popolo del Libro! La Persona alla quale aderiamo e che seguiamo che si fa Presente nell'Eucaristia che fine ha fatto?]

    Il Papa è convinto che la nuova evangelizzazione, strategia unificante di tutta la pastorale di oggi, debba partire da un ritorno alla Parola di Dio. Come del resto lo fu agli inizi della Chiesa.
    "È urgente - scriveva nel 2006 nel suo primo messaggio per la Giornata mondiale della gioventù - che sorga una nuova generazione di apostoli radicati nella parola di Cristo, capaci di rispondere alle sfide del nostro tempo e pronti a diffondere dappertutto il Vangelo".
    E aggiungeva: "Cari giovani, vi esorto ad acquistare dimestichezza con la Bibbia, a tenerla a portata di mano, perché sia per voi come una bussola che indica la strada da seguire. Leggendola, imparerete a conoscere Cristo"."

    RispondiElimina
  10. obbligheranno i fedeli...
    -------
    CHI "obbligherà" i fedeli?
    Si può fornire un soggetto ben definito di questa frase, anzichè uno sottinteso al plurale?
    E "quelli" che obbligheranno, con quale autorità e in nome DI CHI
    lo faranno?
    Paradoxa novatorum.

    RispondiElimina
  11. la Voce e il megafono23 agosto 2009 alle ore 10:37

    come interpreta le indicazioni del Papa l'Osservatore Romano

    Non solo la voce dell'Autorità (che era)suprema risuona meno forte di mille altre prepotenti e contrastanti, ma c'è sempre un "megafono" ufficiale pronto ad
    "interpretarla", molto premuroso affinchè le povere pecore sparse nell'orbe cattolico capiscano bene il vero pensiero del Papa!
    (perchè i megafoni le ritengono pecore senza ragione nè senso critico...o perchè vogliono condurle su un "sentiero" migliore di quello indicato dal Papa?
    Spostando magari i cartelli indicatori, o anche modificandoli...?)

    RispondiElimina
  12. amara lento temperet risu

    adesso ho ricordato giusto!

    Ma non credo ci sia il tempo sufficiente per potersi accontentare di quel lento
    ecco spiegato il lapsus

    RispondiElimina
  13. da notare, sull'articolo dell'Osservatore il miglior stile conciliare: tante belle e dotte parole, enfasi sulla "parola", dialogo col mondo, nessun accenno a Cristo Signore!

    E, guardando più attentamente, esplicita nell'incipit il suo intento, che è proprio quello di mettere l'accento sull'altro pilastro (oltre all'Eucaristia); si dà il caso che il Papa è dell'Eucaristia che sta parlando!

    Notare ancora come si pone l'accento sul "cambiamento di sensibilità nella Chiesa cattolica" non sulle parole e gli atti recenti del Papa!

    "Questa pagina del nostro giornale vuole essere un sostegno a quel cambiamento di sensibilità che, nella Chiesa cattolica, accanto all'Eucaristia pone l'ascolto della Parola di Dio, considerandoli i due pilastri basilari per alimentare la fede cristiana nel nostro tempo."

    RispondiElimina
  14. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  15. Notare ancora come si pone l'accento sul "cambiamento di sensibilità nella Chiesa cattolica" non sulle parole e gli atti recenti del Papa!

    NON E' QUESTO il "cambiamento di sensibilità" che il Papa sta portando avanti. O per lo meno non solo e non in assoluto, come invece indica l'articolo!
    Il "cambiamento di sensibilità" del Papa riguarda esplicitamente e principalmente la Liturgia!

    Assoluta dissonanza!

    RispondiElimina
  16. Ma il megafono...
    non dovrebbe servire solo ad amplificare la voce di Colui che parla?
    Come può modificare i CONTENUTI della sua Parola?
    Chi gli dà questo "potere?

    (non capisco...megafoni prodigiosi?)

    RispondiElimina
  17. "cambiamento di sensibilità" del Papa riguarda esplicitamente e principalmente la Liturgia!

    Ahh...forse comincio a capire!
    Al risuonare di una certa "nota" stridente a "certe orecchie", il megafono si dà da fare per "correggerla" e anzi, coprirla con una bella sordina di feltro!
    Ho indovinato ?
    ...........
    (Megafono "superaccessoriato".....)

    RispondiElimina
  18. (Megafono "superaccessoriato".....)

    purtroppo in mano alla parte "avversa", perché ormai è fin troppo chiaro che nella Chiesa ci sono due "fronti" contreapposti.
    E questo mi sembra molto grave e spero di sbagliarmi e vi prego di correggermi.

    Sono consapevole che nella Chiesa UNA SANTA non ci ci sono fronti contrapposti, Essa è tutta comunione nel Suo Capo e armonia, ovviamente sto parlando di quella visibile! Ma è un dramma da non sottovalutare e spero tanto di sbagliarmi

    RispondiElimina
  19. E, poi, si tratta di un "cambiamento di sensibilità" o di cambiamento delle "essenze", come direbbe Romano Amerio?

    RispondiElimina
  20. L'Osservatore Romano va in controcanto col Pontefice?Si cambia il direttore e/o gli articolisti.Non credo che si sia arrivati al punto di dover temere,pure dentro alle Mura Leonine,l'altola' della Comunita' Israelitica o dei "monaci" di Bose e di Taize'!.Eugenio

    RispondiElimina
  21. Caro Mic,
    dubbio e timore più che fondato...

    Il dramma (contrapposizione, io credo, tra Luce e oscurità, Ordine e caos), purtroppo è reale, visibile e ben udibile quando nell'omelia il celebrante ritiene di poter lanciare invettive celate-ma-non-troppo contro il Motu Proprio (invocando a gran voce la pietra miliare e l'autorità INDISCUTIBILE del Concilio) e fustigando aspramente chi ne chiede l'attuazione, accusandolo di "idolatria" (!), o un parroco parla con disprezzo delle intenzioni restauratrici del Papa (che oggi leggiamo, forse, "dovrebbero" concretizzarsi se la struttura gerarchica fosse ancora fondata sull'Autorità suprema di Pietro...), mostrando la loro ostilità aperta o sottintesa con una barriera compatta contrapposta al Papa, e gettando i fedeli nello sgomento di uno sbandamento di opinioni, direzioni e direttive che offuscano l' unica guida e la vera intenzione del Vicario di Cristo, immergendo il Gregge nella più totale confusione
    confusione !!!

    RispondiElimina
  22. Sembra non vi stia mai bene nulla!

    RispondiElimina
  23. Si cambia il direttore...
    ?
    eh, già...
    il guaio è che se ci fosse questa "volontà politica"
    (come si diceva negli anni '70)
    non staremmo qui a lamentarci dell'autorità crollata e del caos conseguente nella Gerarchia e nella disciplina delle opinioni riguardo alla Verità e alla Dottrina perenne!

    RispondiElimina
  24. Acclamate al Signore,
    voi tutti della terra,
    servite il Signore nella gioia,
    presentatevi a lui con esultanza.
    Acclamate, acclamate,
    acclamate al Signor.

    Riconoscete che il Signore è Dio;
    egli ci ha fatto e noi siamo suoi,
    suo popolo e gregge del suo pascolo.

    Varcate le sue porte con inni di grazie,
    i suoi atri con canti di lode,
    lodatelo, benedite il suo nome.

    Poiché buono è il Signore,
    eterna la sua misericordia,
    la sua fedeltà per ogni generazione.

    Acclamate al Signore,
    voi tutti della terra.

    Acclamate al Signore,
    voi tutti della terra,
    servite il Signore nella gioia,
    presentatevi a lui con esultanza.
    Acclamate, acclamate,
    acclamate al Signor.
    Acclamate al Signor,
    acclamate al Signor!

    RispondiElimina
  25. "Sembra non vi stia mai bene nulla!"

    invece a te va bene tutto! vero, Anonimo?

    RispondiElimina
  26. Poiché buono è il Signore,
    eterna la sua misericordia,
    la sua fedeltà per ogni generazione.


    non è che si smetta di riconoscere e acclamare il Signore e la Sua Bontà solo perché si dedica un po' di tempo a rendersi conto di cosa avviene alla e nella Sua (e nostra) Chiesa.

    Naturalmente il tutto non può che divenire oggetto di preghiera e di supplica e di richiesta di Luce, nella fiducia che Lui ha già vinto... e, insomma, Maranathà!!!

    RispondiElimina
  27. "Dottrina perenne"

    Della Dottrina perenne fa parte anche la fedeltà a Pietro e ai suoi successori. Chi non segue Pietro non segue Cristo. Per questo, anche se per certi (pochi) versi è forse anche un po' comprensibile la posizione della FSSPX essa comunque non è lecita e sbagliata.
    Se il Papa domani decide dunque che la S. Messa va celebrata in dialetto bergamasco, con bonghi e balletti per quanto mi riguarda cercherei di obbedire (anche se con molta fatica).
    Affidiamoci al Papa.

    Ecco cosa diceva San Giovanni Bosco:
    «Io sono col Papa, sono cattolico, obbedisco al Papa ciecamente. Se il Papa dicesse ai piemontesi: Venite a Roma, allora io pure direi: Andate. Se il Papa dice che l'andata dei piemontesi a Roma è un furto, allora io dico lo stesso. Se vogliamo essere cattolici, dobbiamo pensare e credere come pensa il Papa».
    (Don Giovanni Bosco, Storia Ecclesiastica, 1870).

    RispondiElimina
  28. ... e nessuno potrà mai toglierci la gioia del Risorto, anche mentre andiamo seminando nelle lacrime

    RispondiElimina
  29. Si va tutto bene!
    Chi è in comunione, prega e confida in Dio, non teme nulla.
    Vedi i salmi della Liturgia degli ultimi giorni.

    RispondiElimina
  30. Cattolico? chi è costui?

    RispondiElimina
  31. L'Augusto Pontefice Benedetto XVI si sta dimostrando tutt'altro che un conservatore...aspettiamo questa tanto necessaria ''riforma della riforma'' con la preghiera e sosteniamo il Papa a partire dai piccoli gesti. La vera riforma è quella che parte da dentro, da noi stessi come ci insegna Sua Santità. Mentre noi continuamo a sperare però oggi ho visto su raiuno la messa al meeting di rimini...sono rimasto un pò deluso...sembrava una conferenza o un' assemblea o una riunione di amici che curavano particolarmente la scena, lo spettacolo...nessuna traccia di latino, comunione sulla mano e in piedi...insomma niente di ciò che dice e insegna il Papa...voi che ne pensate? Qualcuna l'ha vista?
    ps: la mia non è una critica ma un'impressione, una semplce constatazione e differenza con le liturgie papali...buona domenica a tutti :)

    RispondiElimina
  32. avete scordato la traduzione della nota in basso a destra sull'etichetta:

    " domande o consigli? chiamate il servizio clienti al : 1-800-PRO-MULTIS "

    e anche la scritta in basso a sinistra :

    "Sorce & Summit Inc. ( Fonte & Culmine S.P.A ) Via del Pellegrino 120, Città del Vaticano "

    bellissimo manifesto!

    RispondiElimina
  33. Sembra che non si riesca a mandar giù nulla, che non sia l'auspicato intento di imporre la forma straordinaria e le elucubrazioni sul Concilio Vaticano II.
    Il Papa si muove diversamente:
    collegialità, coinvolgimento degli episcopati, esempio e non imposizione, e fedeltà al Concilio, apportando le modifiche alla Liturgia secondo quanto previsto dalla Sacrosanctum Concilium, senza "restaurazioni" improbabili.
    Fortunatamente Benedetto procede così!
    Come sarebbe bello da parte vs. un accenno di concordia agli intenti del Papa, senza stare a fare critiche inutili su questo o su quello o su quell'altro, senza vedere nemici e trame dappertutto.
    Imparare ad accontentarsi e a seguire i dettami del Papa e dei vescovi, e non i propri desideri sarebbe auspicabile, e foriero di grazie personali.

    RispondiElimina
  34. esempio e non imposizione,
    ---------

    tot capita tot sententiae ---->
    alla fine chi comanda? e chi obbedisce? ----->

    LEGGE DEL PIU' FORTE

    E' questa la vera Chiesa fondata nel 33 da Gesù Cristo?

    RispondiElimina
  35. dettami del Papa e dei vescovi,

    dettami? CHI DETTA?
    E CHI esegue?
    Se il Papa dice A
    e i vescovi dicono "NON A" !

    i fedeli A CHI DEVONO obbedire

    RispondiElimina
  36. cattolico-annata 33d.C.23 agosto 2009 alle ore 13:53

    ...sono cattolico, obbedisco al Papa ciecamente.

    Bravo cattolico!
    Applausi! Hai dato un'ottima spallata...ma guarda che la porta
    era già aperta!
    E secondo te, i vescovi che remano ostinatamente e prepotentemente da anni contro il Papa, la conoscono questa proclamazione di obbedienza di S. Giovanni Bosco?
    La applicano?

    RispondiElimina
  37. Tutti, anche i Vescovi, devono seguire il Papa. E' un discorso che vale per tutti.

    RispondiElimina
  38. Logos, conosce la scala gerarchica?
    L'obbedienza è per via gerarchica (la Chiesa è anche gerarchia).
    Obbedisca anche se altri danno secondo lei scandalo. Il cambiamento inizia dal profondo di ognuno di noi!
    Si inizia quindi con l'obbedienza al sacerdote della propria parrocchia, poi vescovo diocesano, poi Papa. Non può saltare i ranghi intermedi ed obbedire solo al Papa. Ne sarebbe compromessa l'obbedienza.

    RispondiElimina
  39. Per l'anonimo delle "13.56".

    Non sono d'accordo con quanto lei afferma. Io devo obbedire al Papa. Cristo ha indicato Pietro e non un Parroco. E' ovvio che se il mio Parroco, il Vescovo ecc. sono in Comunione col Papa allora io devo obbedire a loro ma nel caso non lo fossero non sarei più tenuto ad obbedire a loro.

    Cattolico

    RispondiElimina
  40. concordia agli intenti del Papa

    Grazie, gentile maestro: qui non avevamo ancora capito che dobbiamo essere condordi col Papa!
    Dunque se io chiedo la Comunione in ginocchio e alla bocca, e il prete me la rifiuta, con chi devo concordare?

    RispondiElimina
  41. (la Chiesa è anche gerarchia).

    oh...grazie!!!
    Illuminante:
    ANCHE...cioè NON SOLO gerarchia
    MA ANCHE poli-archia, olig-archia
    o ANCHE...
    ANARCHIA?.....

    RispondiElimina
  42. Fino ad oggi ho sempre obbedito ai parroci, ritenendo che tutto ciò che essi disponessero rispecchiasse la volontà del Papa; vorrà dire che continuerò a farlo, senza occuparmi di sapere se il parroco (o il Vescovo sopra di lui) stia obbedendo al Papa o no: ve bene così?
    Dunque, a questo punto, il Papa dovrebbe dare disposizioni direttamente ai Vescovi, solo a loro, e non fare in modo che i piccoli fedeli, "ultimi" nella scala gerarchica, le conoscano:
    tanto, a che gli serve?
    Essi NON DEVONO SAPERE ciò che il Papa dispone: basta che obbediscano ciecamente ai parroci (i quali obbediscono ciecamente ai vescovi, i quali......).
    Ho detto bene?

    Così la macchina dell'obbedienza funzionerà a meraviglia e la Chiesa ne potrà solo guadagnare, siete d'accordo?

    OK

    RispondiElimina
  43. Non solo, Cattolico: se l'obbedienza fosse strettamente gerarchica, a che cosa servirebbero le encicliche, lettere circolari destinate a tutta la Chiesa?
    Evidentemente gli ordini "segreti" dati ai vescovi, e come vediamo oggi disattesi, non bastano.
    Per altro, lo stesso san Pio V, la cui bolla Quo primum tempore risulta pure su questo sito bellamente ignorata, sostiene l'indulto perpetuo a celebrare la messa di sempre, contro parroci, vescovi, o financo papi futuri...
    certo la falsa obbedienza, quella che tradisce la Verità per spirito di obbedienza pura, è lo strumento preferito dei novatores contro chi non la pensi come loro. e mi azzardo ad aggiungere: Paolo VI docet...
    Nike

    RispondiElimina
  44. Ma…adesso che ci penso...
    va benissimo così! TUTTO sta andando nel migliore dei modi:
    eh sì, perchè se si fa di tutto (tramite megafoni ben forniti di sordine) per NON FAR SAPERE AI FEDELI ciò che veramente vuole il Papa, solo ALLORA si riuscirà ad ottenere che la macchina dell'obbedienza funzioni ottimamente!
    Non ci voleva molto a capirlo:
    SOLO negli alti gradi della scala devono sapere cio' che il papa ha veramente detto, ma i piccoli fedeli NON DEVONO SAPERE NULLA, ma solo obbedire ciecamente ai diretti superiori, così non ci saranno mai intoppi per chi deve mettere in moto le decisioni...
    Siccome a quanto pare sono fedeli ad intralciare il Papa, basta fare in modo che essi obbediscano non a lui (che è al primo gradino...)
    ma solo ai diretti superiori, e null'altro: la chiave di tutto il buon andamento della Chiesa è

    NON FAR SAPERE NULLA AI FEDELI circa la volontà del Papa!

    Questo già si sta tentando di farlo, da anni (o decenni?) !
    (A medio o breve termine penso che ci si riuscirà egregiamente, con l'opportuna abilità di certa stampa-sordo-megafonica...)
    Dico bene?

    CUI PRODEST?

    RispondiElimina
  45. ...sono i fedeli ad intralciare il Papa...
    (ovviamente!)

    RispondiElimina
  46. E io mi sto chiedendo da due anni:
    il Papa non sapeva che facendo pubblicare il Motu Proprio SP avrebbe indotto tanti fedeli filo-Tradizione a chiedere la Messa antica e
    QUINDI
    a disobbedire ai Vescovi che non la vogliono?
    Il Papa sarà mica un ingenuo come me... o un incosciente sobillatore di fedeli desiderosi di novità'
    (pardon...di "antichità"?)
    Non era meglio, per la "pace" della Chiesa, se avesse bisbigliato il Motu Proprio SOLO alle orecchie dei Vescovi, ordinando di non dire nulla ai sottoposti?
    ? ? ?

    RispondiElimina
  47. visto che i commenti vanno in questa direzione, qualcuno potrebbe farci sapere come è finita la storia del vescovo obbediente di Cagliari? In Vaticano gli hanno per caso battulo le MANI?

    RispondiElimina
  48. Caro ingenuo che senza dubbi tanto ingenuo non lo è , wuando scrive:

    "E io mi sto chiedendo da due anni:
    il Papa non sapeva che facendo pubblicare il Motu Proprio SP avrebbe indotto tanti fedeli filo-Tradizione a chiedere la Messa antica e
    QUINDI
    a disobbedire ai Vescovi che non la vogliono?"

    Sa che la Chiesa non è una democrazia? Sa che chi deve obbedire sono i vescovi al Papa e non il contrario?
    Sa che i vescovi hanno promesso obbedienza al Successore di Pietro?
    Sa che i vescovi non hanno il potere di volere o non volere un documento del Sommo Pontefice ma solo il dovere di obbedire e di rispettarne l`applicazione?
    Sa che chi guida la Chiesa è il Successore di Pietro che conta sulla lealtà e sull`obbedienza dei successori degli Apostoli e non dovrebbe trovarsi confrontato alle conseguenze deleterie della loro ribellione?

    RispondiElimina
  49. Questo thread voleva -e ben a ragione- essere di "alleggerimento" e comunque una geniale dimostrazione di come si possa arrivare in profondità anche ridendo

    Personalmente ho apprezzato moltissimo e neppure ho mancato di divertirmi.

    Mi sono poi quasi subito imbattuta nell'articolo dell'Osservatore e mi è venuto spontaneo condividerne le 'impressioni' ed è venuto fuori un discorso meno divertente, ma abbastanza 'sostanzioso', direi.

    Non è da trascurare -e magari farne oggetto di un nuovo thread- l'approfondimento sui due (forse anche più) "fronti" contrapposti che sperimentiamo nella Chiesa.

    Non possiamo non ricollegarci al discorso sulle due ecclesiologie recentemente prefigurate da P. Augé, rimanendo da stabilire se le nuove ecclesiologia e teologia imperanti siano diretto frutto del concilio oppure spiritodelconciliodipendenti. E' un tema complesso e impegnativo, ma non possiamo ignorarlo.

    Alla prossima!

    RispondiElimina
  50. I frutti del Vaticano II? Spono sotto gli occhi di tutti ...dall'irenismo si è passati al panteismo o meglio al più commerciale supermercato delle fedi.
    Spero davvero che papa Benedetto inverta questa tendenza distruttiva...perché l'alternativa è il declino.
    Non credo che i frutti siano tutti avvelenati ma...buona parte si.

    RispondiElimina
  51. E' stupefacente dover leggere commenti del genere: il fedele deve obbedire per via gerarchica al parroco, questi al vescovo, ecc., senza preoccuparsi se il parroco è a sua volta obbediente al vescovo o questo al Papa...

    Ma che cos'è la Chiesa, il Regio Esercito?? E sarebbe questa la nuova ecclesiologia conciliare di comunione, non più piramidale?

    A questi commentatori afflitti da caporalismo, ci limitiamo a ricordare le parole di San Paolo (un vescovo, appunto!) nella lettera ai Galati (1, 8):

    "Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema!".

    Altro che obbedienza cieca al parroco o al vescovo modernista di passaggio...

    RispondiElimina
  52. Io spero solo una cosa; dopo tanti anni che aspettavamo la liberalizzazione della S. Messa di San Pio V, che non ce la sfilino di nuovo da sotto il naso proponendo una terza forma... mi vengono i brividi a leggere le varie proposte.
    A volte penso di mettere nel testamento che voglio il funerale civile, nel timore che mi facciano il funerale con la chitarra... ci manca anche il rischio della terza via...
    Secoli di Tradizione attestano la bontà della Messa di San Pio V, senza che adesso vengano a mettere il vino nell'uva.
    BASTA! INTROIBO AD ALTARE DEI e non se ne parli più. Saranno i fatti a dare ragione alla Verità: implosione per incapacità riproduttiva del progressismo e sopravvivenza dei veri cattolici, il tutto non senza ancora tanti anni di persecuzioni e sofferenze. Ave Maria!

    RispondiElimina
  53. In merito all'Osservatore romano, è giusto rilevare che l'intervento sulla "Parola" si inserisce nell'ambito della celebrazione dei40 anni della Federazione biblica cattolica.

    E' arduo quindi vedervi un intento 'correttivo' delle intenzioni liturgiche del Papa; né si può dire che l'Osservatore dovesse comunque entrare nel merito del dibattito liturgico sul punto, poiché questo è nato non da effettivi provvedimenti papali, ma da semplici indiscrezioni giornalistiche di Tornielli.

    RispondiElimina
  54. Ben detto, rev. Morselli!
    Pare proprio che vogliano mettere il vino nell'uva...o la farina nel grano, chissà.
    A me, poi, quest'inizio di "bis-riforma" dà l'impressione di quei governi italiani (anni '70) alquanto precari che nascevano da velleitari rimpasti al fine di scongiurare le crisi imminenti...
    Spero che si torni alla forma antica della Messa, degno culto a Dio, senza tanti ibridismi di passaggio, pensati magari per rallentare quello che sarebbe, secondo me, il doveroso e urgentissimo raddrizzamento di un treno paurosamente deragliato: questo infatti è assurdo che lo si rimetta sui binari in modo "parzialmente reintegrato", sarebbe come riassestare una ruota sì e una no, forse per evitare bruschi cambiamenti (?solo per accontentare chi, pur stando nel treno, preferisce rimanere "fuori" dei binari?) :
    che senso avvrebbe?

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  55. un indulto che permette, su richiesta degli episcopati, di distribuire l’ostia anche sul palmo della mano,
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    E questo, che sarebbe, la solita eccezione, che prima conferma la regola, poi, col tempo, diventa ESSA la norma?
    Come dire: "La legge è uguale per tutti, ma ci sono alcuni PIU' UGUALI degli altri"?
    Ma non era iniziato tutto proprio così, con la concessione fatta da Paolo VI agli olandesi?
    Allora...corsi e ricorsi storici:
    ma questo rischia di diventare un girotondo senza fine, mentre ci si illude di "riformare"!
    (Infatti, secondo me, già la definizione "riforma della riforma" suona buffa come un cerchio chiuso che gira gira, ma dal quale non si esce...)

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  56. "La messa al Meeting di Rimini...sono rimasto un pò deluso...sembrava una conferenza o un' assemblea o una riunione di amici che curavano particolarmente la scena, lo spettacolo...nessuna traccia di latino, comunione sulla mano e in piedi."

    Era una messa NO normale, quindi
    molto "manageriale" e "razionale", in linea con lo stile ciellino degli organizzatori e lo stile esegetico del celebrante (noto biblista)
    ma cmq sobria e senza particolari abusi liturgici (la comunione sulla mano, per quanto surrettizia in origine e criticabilissima oggi, non è certo un "abuso", ma un "uso").

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  57. Certo, pare che ci dobbiamo accontentare di piccoli passi graduali verso un ristabilimento della retta Dottrina e Liturgia: come quando un corpo colpito da infortunio procede verso il pieno recupero dei movimenti e dell'energia solo con una fisio-terapia lenta e costante.
    Ma, d'altra parte, se è vero che la Liturgia è fonte e culmine della fede cattolica, più immediato sarà il ripristino di quella sana, più rapida la guarigione di tutto l’organismo vivente-Chiesa,
    ridotto a una Fede asfittica!
    Ma solo se ci si crede veramente –e concordemente- a questa realtà,
    si sentirà l’urgenza di tornare alla Liturgia di sempre, che farebbe respirare la Chiesa
    a pieni polmoni, dopo 40 anni di apnea:
    ma così, a vedere da queste curiose “manovre” graduali, non mi pare che tutti gli alti responsabili siano uniformemente convinti dell’urgenza di un risanamento: la gradualità messa in atto con quelle “proposizioni”
    addirittura messe a votazione come in un'assemblea di condominio,
    mi lascia un po' perplesso.
    Filippo

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  58. "E' arduo quindi vedervi un intento 'correttivo' delle intenzioni liturgiche del Papa; né si può dire che l'Osservatore dovesse comunque entrare nel merito del dibattito liturgico sul punto, poiché questo è nato non da effettivi provvedimenti papali, ma da semplici indiscrezioni giornalistiche di Tornielli."

    non è così arduo, perché per il riferimento all'evento segnalato c'era il lungo autorevole commento di Mons. Paglia.
    Sta di fatto che, più che un vero e proprio correttivo delle intenzioni liturgiche del Papa, è stata sottolineata la "sensibilità della Chiesa" sul pilastro della Parola in un momento in cui tutti stanno parlando del "pilastro" dell'Eucaristia che esprime la "sensibilità del Papa", ben sapendo inoltre come i progressisti "enfatizzino" la "parola" al di sopra di tutto.

    Quanto a Tornielli, ha dato una "notizia e non ha espresso opinioni personali. E' noto anche quando oltre alla notizia ci sono dei "rumors", questi provengano sempre dai Sacri Palazzi e si siano dimostrati attendibili, e di solito riferiti ad una certa "parte"

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  59. già...
    infatti, quella considerazione:
    ...calare semplicemente direttive dall’alto, con il rischio che poi rimangano lettera morta.

    appare quanto mai rivelatrice di voci "di corridoio", che nel loro sussurro senza volto nè nome fanno però capire chiaramente da quale fonte "realistica" e ben informata esse provengano,
    quasi a mettere in guardia i fedeli speranzosi "che non si illudano troppo", prendendo atto che sarebbe inutile (?) un atto di imperio da parte del Papa,
    tanto poi, "lo sapete come vanno le cose oggi -sembrano voler dire- chi gli darebbe retta"?

    (Impressioni "a pelle" di un semplice passante che tende l'orecchio o legge "tra le righe")

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