Ecco un brano estratto dall'enciclica Caritas in veritate.
12. Il legame tra la Populorum progressio e il Concilio Vaticano II non rappresenta una cesura tra il Magistero sociale di Paolo VI e quello dei Pontefici suoi predecessori, dato che il Concilio costituisce un approfondimento di tale magistero nella continuità della vita della Chiesa [19]. In questo senso, non contribuiscono a fare chiarezza certe astratte suddivisioni della dottrina sociale della Chiesa che applicano all'insegnamento sociale pontificio categorie ad esso estranee. Non ci sono due tipologie di dottrina sociale, una preconciliare e una postconciliare, diverse tra loro, ma un unico insegnamento, coerente e nello stesso tempo sempre nuovo [20]. È giusto rilevare le peculiarità dell'una o dell'altra Enciclica, dell'insegnamento dell'uno o dell'altro Pontefice, mai però perdendo di vista la coerenza dell'intero corpus dottrinale [21]. Coerenza non significa chiusura in un sistema, quanto piuttosto fedeltà dinamica a una luce ricevuta. La dottrina sociale della Chiesa illumina con una luce che non muta i problemi sempre nuovi che emergono [22]. Ciò salvaguarda il carattere sia permanente che storico di questo « patrimonio » dottrinale [23] che, con le sue specifiche caratteristiche, fa parte della Tradizione sempre vitale della Chiesa [24]. La dottrina sociale è costruita sopra il fondamento trasmesso dagli Apostoli ai Padri della Chiesa e poi accolto e approfondito dai grandi Dottori cristiani. Tale dottrina si rifà in definitiva all'Uomo nuovo, all'« ultimo Adamo che divenne spirito datore di vita » (1 Cor 15,45) e che è principio della carità che « non avrà mai fine » (1 Cor 13,8). È testimoniata dai Santi e da quanti hanno dato la vita per Cristo Salvatore nel campo della giustizia e della pace. In essa si esprime il compito profetico dei Sommi Pontefici di guidare apostolicamente la Chiesa di Cristo e di discernere le nuove esigenze dell'evangelizzazione. Per queste ragioni, la Populorum progressio, inserita nella grande corrente della Tradizione, è in grado di parlare ancora a noi, oggi.
Fonte: Vatican.va
Capisco la selezione del pezzo estratto dalla "caritas in veritate".
RispondiEliminaSembra che il resto________________
W IL PAPA!
RispondiEliminaCaro Novelliere,
RispondiEliminaSe permetti questo blog concerne la liturgia e quanto ad essa, pur indirettamente, collegato.
Il resto è interessante, eccome, ma quando uno si specializza... Vedi che in genere e salve eccezioni non parliamo nemmeno di temi morali come la difesa della vita; vuol mica dire che li consideriamo meno importanti della liturgia; anzi!
Altrimenti ribattezzeremmo il sito così: brevicennisull'universo.it
Comunque stasera te ne presentiamo un altro pezzo. Che a te continuerà a sembrare marginale, forse, rispetto al cuore dell'enciclica; e probabilmente lo è. Ma che ha attinenza con i nostri temi.
Forse il trattino è stato male inteso. L'intenzione era far capire: mettiamoci un link al testo della Caritas in veritate, effettivamente manca o io non lo vedo. Si renderebbe un servigio a chi, magari pigro, non la va poi a cercare.
RispondiEliminaComunque effettivamente potevo essere piu chiaro.
Ma certo che c'è, il link. E' in fondo, ultima riga, dove si dice
RispondiEliminaFonte: Vatican.va.
Clicca lì, e magicamente ti s'aprirà la pagina del sito del Vaticano con l'intera enciclica (lo stesso avviene se clicchi su uno dei tanti numerini, che sono le note a piè di pagina del testo).