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domenica 28 giugno 2009

Il nuovo Arcivescovo di Westminster promuove l'Adorazione eucaristica



Il nuovo Arcivescovo di Westminster Vincent Nichols ha aperto l’anno sacerdotale (nella foto, un'immagine della cerimonia) invitando i cattolici a dedicare un'ora alla settimana a pregare per i preti davanti al Santissimo Sacramento. Nel corso di un’omelia in Westminster Cathedral ha insistito che ogni parrocchia concentri gli sforzi di quest’anno in un rinnovamento della vita di preghiera, in particolare introducendo la devozione delle Quarantore, con l’Adorazione del SS. Sacramento tenuta continuamente in una serie di diverse chiese.
Ha detto che la pratica "sosterrebbe noi nella nostra vita insieme, ci consentirebbe di pregare Dio con tutto il cuore" e sarebbe fonte di nuove vocazioni.
Nella sua omelia, l’arcivescovo ha detto che l’anno sacerdotale è un anno in cui, come Chiesa, "noi diciamo che siamo orgogliosi dei nostri preti, che li amiamo, li onoriamo e riconosciamo con gratitudine la testimonianza delle loro vite e la generosità del loro lavoro pastorale".
Ha aggiunto che non c’era giorno migliore per iniziare l’anno sacerdotale della Festa del S. Cuore di Gesù. Il Sacro Cuore, ha detto, è un simbolo dell’amore del Signore che dona tutto se stesso, cosa che i preti cercano di imitare nelle loro vite.
Ha anche osservato che la sua immagine favorita per descrivere il prete è quella di strumento nelle mani di Dio, una matita, penna o biro forse, con cui il Signore può scrivere tutto ciò che il Padre Gli dice. E ciò che scrive, se noi Glielo permettiamo, sarà sicuramente una storia di amore indefettibile. Ha aggiunto che i preti sono chiaramente strumenti di Cristo soprattutto quando celebrano Messa e quando assolvono i peccati, "il grande tesoro e privilegio del sacerdozio".

Si ritiene in generale che la preghiera davanti al SS. Sacramento sia diventata molto più comune con i pontificati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, dopo un declino della pratica dopo il Vaticano II.
Fr Peter Newby, parroco a St Mary Moorfields nella City di Londra, ha detto di aver visto un cambiamento negli ultimi 10-15 anni e è sorpreso da quante chiese hanno ora qualche forma di Adorazione settimanale. Ha aggiunto che la vita della sua parrocchia è stata "profondamente toccata" dalla Adorazione perpetua: "consente alla gente di andare e venire senza dover incontrare nessuno e di avere solo una conversazione privata con Dio".
Fr Newby ha anche detto che ha avuto un potente effetto sulle vocazioni. "Aiuta a coltivare un gran numero di cattolici profondamente impegnati. Alimenta un’intensità".
Fr Alexander Sherbrooke, parroco a St Patrick's, Soho, Londra, che pure ha l'Adorazione quotidiana, concorda che sembra avere un forte impatto sulle vocazioni: "Dove c’è stata Adorazione eucaristica, molte vocazioni sono arrivate". E ancora: "L’Adorazione è un invito all’umiltà, un appello a inginocchiarsi e implorare il Signore per il Suo aiuto. E’ anche un invito [per i preti] ad essere più incentrati sulla celebrazione della S. Messa: la Messa è il centro dell’essere prete".
Fr Tim Finigan, parroco di Blackfen, Kent, ha detto che l’iniziativa dell’Arcivescovo Nichols è "molto rincuorante" e che è "una grande consolazione per i preti sapere che la loro gente prega per loro".



7 commenti:

  1. Il problema dell’uomo è il problema dell’adorazione e tutto il resto è fatto per portarvi luce e sostanza.
    Romano Amerio, Di un bisogno dei contemporanei, «Pagine nostre», giugno 1926

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  2. Una buona notizia di mattina rende più gioiosa la giornata intera, quali che siano le vicende che ci attendono.
    Se tristi, saranno rasserenate.

    Come si vede, quando si vuole, si riesce a nominare vescovi integralmente cattolici.
    Tramontata l'era indegna del Murphy O' Connor e delle sue strampalate dottrine, Londra riparte alla grande sulla strada della retta Fede. E d'onde partire se non dall'Eucaristia? La testimonianza dei sacerdoti che c'informano dell'aumento della fede e delle vocazioni quale frutto dell'Adorazione Eucaristica, sono consolanti e mi ricordano un'omelia, proprio qui in campagna, dell'anno scorso.

    Parlava, il prete, dell'Eucaristia, un po' a modo suo, e ad un tratto disse: "Ma che ci fa questo pane nel tabernacolo? niente. Dev'esser mangiato. Lì non serve a nessuno".
    Quindi è inutile andare in chiesa a inginocchiarsi davanti alla riserva eucaristica, al SS.mo, a lodarlo, a impetrarlo perché diventiamo migliori, perché ci rendiamo più degni d'esser amati, d'esser aiutati nella fatica della vita. No, quel "pane" lì non ci sta a far nulla. Forse per questo quella chiesa è sempre vuota.

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  3. Questo nuovo Arcivescovo comincia a piacermi davvero tanto!
    Avanti così, Eccellenza!
    Una domanda...per caso, qualcuno di voi sa qualcosa della questione della Traditional Anglican Communion e degli altri Anglocattolici e Anglicani Tradizionali che sarebbero dovuti rientrare in piena unità?
    Io non ho saputo più nulla...e dispiace anche...
    Comunque davvero un'ottima notizia...

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  4. Piccolo OT...dopo un periodo di (felice) silenzio, l'UAAR (Unione Analfabeti alla Ribalta) è tornata ad occuparsi di noi...guardate un po'...
    http://www.uaar.it/news/2009/06/27/benedetto-xvi-nemesi-del-latino/
    insopportabili...

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  5. Scusate l'OT ma bisogna segnalare l'omelia del Papa di questa sera ai Vespri; è davvero splendida!

    Antonio

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  6. Un OT certo migliore del mio ;-)
    Appoggio la richiesta :-)

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  7. Spero di non fare cosa sgadita se posto un indirizzo in cui si può leggere l'Omelia per i vespri(il testo non è ancora disponibile sul sito della Santa Sede):

    http://www.zenit.org/article-18791?l=italian


    Antonio

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