Il Santo Padre ha dispensato il Rev.do Mons. Gerhard Wagner dall’accettare l’ufficio di Vescovo Ausiliare di Linz (Austria).
La nostra opinione in merito è leggibile in questo post.
per il rinnovamento liturgico della Chiesa, nel solco della Tradizione - a.D. 2008 . - “Multa renascentur quae iam cecidere”
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Il Santo Padre ha dispensato il Rev.do Mons. Gerhard Wagner dall’accettare l’ufficio di Vescovo Ausiliare di Linz (Austria).
E' una notizia TREMENDA...Tremenda
RispondiEliminaAttenzione, il comunicato non dice che il Papa ha accettato le dimissioni di Mons. Wagner, dice soltanto che lo dispensa dall'accettare la nomina. Questo significa che c'è ancora qualche speranza che Mons. Wagner cambi idea.
RispondiEliminaAn. delle 15.22
RispondiEliminaA questo punto un ripensamento non sarebbe serio.
Sempre che non ci sia sotto qualche altra manovra per ora indecifrabile.
Ma troppe dietrologie fan male.
Sarebbe meglio chiudere la partita ed aspettar per Wagner altro momento opportuno.
Comunque farà il S. Padre.
Comunque vada a finire codesto caso (probabilmente con la dispensa papale è stata detta l'ultima parola), la conferenza episcopale austriaca e il vescovo di Linz sono vincitori solo apparentemente. Un caso del genere costituisce anche una lezione per Roma: bisogna rimettere ordine nell'episcopato austriaco come fece Giovanni Paolo II con quello olandese all'inizio degli anni '80. In che modo? O erigendo qualche nuova diocesi o nominando dei coadiutori assolutamente affidabili. Alessandro
RispondiEliminaHo appreso che il vescovo di Linz è un salesiiano. Mi chiedo se su di lui nulla abbia potuto la moral suasion del cardinale segretario di stato, salesiano anch'egli. Alessandro
RispondiEliminaSenza una spiegazione chiarificatrice della Santa Sede, io, semplice fedele, e con me i cattolici austriaci, potranno solo dedurne che il Papa ha ceduto alle pressioni di quei gruppi progressisti e contestatori sistematici del Successore di Pietro e alla pressione mediatica.
RispondiEliminaPossiamo solo immaginare le reazioni trionfanti di chi ha agito contro Mons. Wagner, è facile prevedere come questa rinunzia sarà da loro strumentalizzata e interpretata .
Un pessimo messaggio inviato alla Chiesa in assenza di una decisione chiarificatrice che indicherà la volontà del Papa .
E saprà imporla.
Nessuno può essere costretto ad accettare un ufficio ecclesiastico contro la sua volontà ma il precedente che si è creato è pericolosissimo per Roma: basteranno in ogni diocesi che quattro cani sciolti inscenino una qualche forma di protesta (la consueta campagna di disinformazione)contro il designato da Roma e questa sarà costretta a rimangiarsi la nomina (?). No, Roma doveva tener duro anche a costo di ...
RispondiEliminaQuando il capitolo della Cattedrale di Colonia (che aveva un privilegio) nel 1988 (o 1989) cassò il nome del card. Meisner Roma tenne duro. Alessandro
Cari Amici,
RispondiEliminami permetto di segnalarvi il mio post di ieri sull' argomento:
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Ultimi colpi di coda dei progressisti Cattolici
Prosegue la pulizia di Sua Santità Benedetto XVI nei confronti del progressismo Cattolico, già contrastato da Giovanni Paolo II Magno che più volte condannò le derive criptomarxiste della cosiddetta "Teologia della Liberazione"; progressismo duramente sconfitto nel memorabile Concistorio dell' Ottobre 2003, e batostato con l' elezione a Vescovo di Roma del Cardinale Ratzinger. Ma si sa, i Draghi quando cadono, muovono oltre al polverone, anche la coda.
Il polverone è quello intorno alla riammissione nella Chiesa dei Fratelli separati della San Pio X, alimentato ad arte da protestanti svedesi e militanti gay, come nell' articolo del Riformista che ho pubblicato nel precedente Post. Polverone nel quale i Miei Fratelli della San Pio X avrebbero dovuto mostrare doti Cristiane come Pazienza e Prudenza, lasciando lavorare il Vaticano in pace in questa vera e propria Controriforma Papale.
I colpi di coda sono le recenti starnazzate di Hans Küng, che sembrava sparito dalle scene, e subito riportate con clamore dalla stampa laicista e cattofoba. O certi articoli di Famiglia Cristiana.
In Inghilterra il Cardinale Cormac Murphy-O’Connor, arcivescovo di Westminster (dove, peraltro, mi segnalano che, durante la Santa Messa a volte si salti la Comunione...)e presidente della Conferenza Episcopale d’Inghilterra, in predicato di pensionamento per età, noto anti-tradizionalista, non solo recentemente ha vietato la celebrazione della Santa Messa annuale in Rito Tridentino della Latin Mass Society d'Inghilterra e Galles a Monsignor Burke, neo-Prefetto della Segnatura Apostolica (e l'anno scorso tale Messa era stata celebrata in Westminster dal Card. Castrillòn Hoyos ed il padrone di casa non si era nemmeno fatto vedere, né aveva presenziato alcuno dei vescovi inglesi: il che, per una Messa solennemente celebrata da un Cardinale in visita, equivale ad uno schiaffo...); ma una volta pensionato probabilmente deciderà di accettare la nomina a Lord entrando in una Camera soggetta all' obbedienza della Regina piuttosto che al Papa, in stile anglicano. E questo mentre invece il mondo degli Anglicani Tradizionalisti è in fermento, e si parla di una loro conversione al Cattolicesimo Romano.
Ed in Austria, in una specie di scisma progressista, è stata impedita la nomina del Reverendo Gerhard Maria Wagner a Vescovo di Linz, sempre grazie alla stampa laicista.
Ma Benedetto XVI va avanti, prosegue spedito nella Sua Buona Battaglia contro chi, stravolgendo lo stesso spirito del Concilio Vaticano II, ha portato il Cattolicesimo ad allontanarsi dal pensiero salvifico e misterico che è la base della Nostra Fede, misurandosi come un partito politico vero e proprio col Mondo, senza tener conto delle denunce fatte da Cristo contro il Mondo e contenute nel Vangelo. Avanti, Santità: NON PREVALEBUNT !
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a questo punto dobbiamo rimettere tutto alla Saggezza della Sede Apostolica.
RispondiEliminaun atteggiamento alla Vittore I (eccessivamente rigoroso), per quanto suggestivo, forse potrebbe risultare la classica cura che uccide il malato (la Chiesa in Austria, oramai ben poco cattolica). Forse nel caso concreto sono auspicabili soluzioni alternative (non penso alla creazione di nuove diocesi in un paese non certo particolarmente esteso), che possano nel medio periodo ripristinare una situazione accettabile.
Certo in questo pregevole blog abbiamo avuto modo di leggere recentemente da un aparte le persecuzioni nei confronti di un Vescovo teologicamente ortodosso, ma storicamente eretico, e dall'altra l'indifferenza nei confronti di un episcopato concretamente apostata, e storicamente politically correct...
rimane l'amaro in bocca.
Scusate: il mio Blog dove ho scritto è:
RispondiEliminahttp://santosepolcro.splinder.com/
Austria,un tempo il cuore cattolico d'Europa,e'divenuto un covo d'iniquita'.Conosco un pastore protestante che fa parte della Tavola Valdese.Un tipo tutto d'un pezzo.Reduce da un viaggio in Austria aveva gli occhi fuori dalle orbite e mi disse:"Ma che fine ha fatto la vostra Chiesa?Un tempo tutto si poteva dire della Chiesa Romana,ma giammai di essere divenuta una colossale bestemmia alla Trinita'".E pensare che a Vienna c'e' un cardinale(?)domenicano(?)per sovrappiu' amico del Ratzinger(?).S.Pio V si stara' rivoltando nella tomba.
RispondiEliminaS.Pio V si stara' rivoltando nella tomba.
RispondiEliminaGià. Lo sta facendo da tempo...purtropppo per noi...
Certo in questo pregevole blog abbiamo avuto modo di leggere recentemente da un aparte le persecuzioni nei confronti di un Vescovo teologicamente ortodosso, ma storicamente eretico, e dall'altra l'indifferenza nei confronti di un episcopato concretamente apostata, e storicamente politically correct...
RispondiEliminarimane l'amaro in bocca.
Parole SACROSANTE
Certo in questo pregevole blog abbiamo avuto modo di leggere recentemente da un aparte le persecuzioni nei confronti di un Vescovo teologicamente ortodosso, ma storicamente eretico, e dall'altra l'indifferenza nei confronti di un episcopato concretamente apostata, e storicamente politically correct...
RispondiEliminarimane l'amaro in bocca.
Sì parole sacrosante e purtroppo se le cose restano così e cioè se la prossima nomina in Austria sarà polically correct, ciò sarà un segno di una grande debolezza della Santa Sede e un pessimo messaggio, mi ripeto, inviato alla Chiesa tutta.
Sospendo comunque il mio giudizio in attesa della parola del Santo Padre, di una sua decisione che spero taglierà l`erba sotto i piedi a chi pensa potere oggi cantare vittoria.
Cara Luisa,usiamo ogni tanto la logica,anch'essa dono di Dio,e non scomodiamo sempre lo Spirito Santo(come certi peccatori che scomodano Satana per le loro scelte...)!Se un collegio di cardinali,tutti di nomina voitiliana,ti scelgono papa un ex capo della CDF-che sa gli affari di tutti perche' da circa vent'anni gestisce dossiers di ogni tipo-per giunta con simpatie verso la tradizione,ha un perche',come tutte le cose di questo mondo.Che tutti quei porporati fossero improvvisamente diventati tradizionalisti lo escludo,anche alla luce del poi;che avessero l'intenzione masochistica di mettersi sopra un padrone troppo potente lo escludo in modo categorico,alla luce di tutta la storia della Chiesa e sapendo che "vecchie volpi"sono.E allora?Ma e' semplice.Lo sfascio totale della baracca a loro non interessa-su questo non ci piove-ma fino ad un certo punto:lo sfascio non deve arrivare al punto di far crollare tutto addosso anche a loro.Quindi hanno individuato un personaggio competente,abbastanza a"destra" ma sostanzialmente con vecchi crediti a "sinistra"(fu una delle punte del Concilio...),che desse garanzia di dare una piccola sistemata (cioe' un contentino,di facciata, a quella base cattolica di sempre che prende bastonate da qualche decennio,ma che e' l'unica che va a messa,da oboli ed offerte,e mantiene la baracca in vita,ma e' sul punto di non poterne piu'....).Siccome stimo troppo i Cardinali di SRC(come uomo,perche' come fedele e' meglio tacere)non posso credere che,conoscendo a fondo Ratzinger,non si siano tenuti nella manica una carta la cui sola esistenza(ovviamente R.lo sa benissimo,altrimenti la cosa non funzionerebbe)costituisca idoneo deterrente ad azioni troppo incisive del pontefice.Quindi,finche' si tratta di pizzi e merletti,di cambio di pastorale,di qualche pezzo di frase in latino,va tutto bene.Lo lasciano "giocare".Anzi tutto rientra ,fin qui,nelle "regole d'ingaggio".Ma quando si tratta della scelta dei vescovi e di cose serie,beh!,e' tutta un'altra storia.Forse la mia analisi e' troppo cinica.Ma la storia della Chiesa,anche quand'era molto meno sbracata di adesso,ci da l'esempio,in tema di conclavi, di questo ed altro.La strana dinamica dei fatti-specie quel passo in avanti,silenzio,botte,silenzio,un passo indietro con mille scuse e giustificazioni-pare proprio darmi ragione.Come mi da ragione la desolante solitudine in cui e' lasciato il Pontefice,specie all'indomani di ogni sua iniziativa di un certo spessore.
RispondiEliminaAnonimo delle 11.37, condivido il tuo pensiero, ma un'altra volta usa meno abbreviazioni... Ognuna mi è costata varie decine di secondi per scioglierla... Costa molto scrivere Congregazione Dottrina della Fede e Santa Romana Chiesa?
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