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martedì 10 febbraio 2009

Eluana è morta.



De profundis clamavi ad te, Domine: * Domine, exaudi vocem meam:
Fiant aures tuæ intendentes: * in vocem deprecationis meæ.
Si iniquitates observaveris, Domine: * Domine, quis sustinebit?
Quia apud te propitiatio est: * et propter legem tuam sustinui te, Domine.
Sustinuit anima mea in verbo eius: * speravit anima mea in Domino.
A custodia matutina usque ad noctem: * speret Israël in Domino.
Quia apud Dominum misericordia: * et copiosa apud eum redemptio.
Et ipse redimet Israël: * ex omnibus iniquitatibus eius.
Requiem aeternam dona ei Domine, *
et lux perpetua luceat ei.
Requiescat in pace. Amen




12 commenti:

  1. Affidiamo l'anima di Eluana alla misericordia di Dio e alla Sua giustizia tutti coloro che l'hanno uccisa. Poi, almeno per ora, silenzio. Le polemiche politiche riprendano più tardi.

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  2. Rispetto e silenzio, questo dovrebbe essere il "must" per molti. Così non è, ed è qui che si celebra la decadenza della nostra società, non nel sacrosanto diritto di sottrarsi all'ipocrita accanimento su chi è morto da anni. Tanta enfasi mediatica perchè non opprime tutti noi in occasione delle esecuzioni dei condannati a morte di ogni paese? Dov'è lì la difesa del diritto alla vita? E' forse mitigato dal fatto che in quei casi i giudici hanno conannato un reietto? O magari è meno propagandistico schierarsi contro chi vende le sigarette (tra le principali cause di morte in Italia) ai minorenni? Interrogatevi su chi in Parlamento in queste ore accusa di assassinio e poche ore fa (stesse persone) ha approvato una norma che "de facto" (a voi che piace il latino) porta all'emarginazione sociale il clandestino che ha bisogno di cure sanitarie. Dov'è la gente in piazza per fermare questo scempio?

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  3. Englaro ha voluto una morte pubblica, col sigillo dello stato.
    non vedo allora ragioniper cui fare silenzio: è giusto che si parli e si discuta, per fare capire in quale baratro cadrà la nostra civiltà con l'introduzione dell'eutanasia, mascherata da rifiuto dell'accanimento terapeutico. Eluana, l'unica che ha diritto ad essere lasciata in pace in questa vicenda, è ora nella pace eterna, e il nostro dicutere non la disturberà

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  4. A Fabrizio. Tu stesso vedi che tutto si tiene, anche se non tutti colgono questo collegamento. E allora (ti darò una risposta laica, che non si basa su valori religiosi, mettendo da parte anche i casi singoli), sancire il diritto da parte di un tribunale, di una famiglia a stabilire chi è vivo e chi no, non è forse un grande incentivo per quanti invocano il diritto da parte di un tribunale, o della società, a sbarazzare il mondo dagli individui pericolosi eliminadoli per sempre?

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  5. "Interrogatevi su chi in Parlamento in queste ore accusa di assassinio e poche ore fa (stesse persone) ha approvato una norma che "de facto" (a voi che piace il latino) porta all'emarginazione sociale il clandestino che ha bisogno di cure sanitarie"

    E' proprio la Chiesa che si è pronunziata contro questa norma inumana (e controproducente: potrebbe portare alla mancata cura di malattie anche infettive e creare focolai di epidemia).

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  6. Non discuto della necessità impellente di un progetto di legge che governi con attenzione e raziocinio il testamento biologico. La scriteriata reticenza che c'è stata per anni su questo tema, da ogni sorta di espressione e rappresentanza sociale (da quelle laiche a quelle religiose, da quelle politiche a quelle mediatiche), ha prodotto il "caso Englaro" (odio questa espressione visto che si parla di una persona e non di un fatto giuridico). Consentire a tutti di stabilire in vita cosa i medici debbano fare in circostanze come quelle de fatti di questi giorni è cosa ben diversa dal dare ai giudici potere di vita o di morte (e dalla capcità di sindacare su chi ne sia meritevole o meno). A questo punto mi auguro che la discussione si svuoti di questa becera retorica, che finisca la speculazione a fini propagandistici di politi e religiosi e diventi dibattito vero, non legge per salvare Eluana, ma legge per una società civile (come dovrebbe essere). Ed in una società civile, si deve fare ben altro che condannare (come mi è stato sottolineato, ma ne ero informato) una legge discriminatoria, che si movimentino tutti i sedicenti ordini religiosi e scendano i piazza ( o ci restino) gli stessi pronti a salvare Eluana, ma indifferenti davanti agli indesiderati clandestini.

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  7. Ma ben venga anche il testamento biologico se questo esercizio darà un po' di quiete a qualche anima in pena! Comunque, invece di giocare al piccolo rianimatore e predisporre procedure da attuare su di me, preferisco aver fiducia nel fatto che la scienza medica progredirà e sarà presto in grado di affrontare problematiche che ora sembrano insolubili. Memorare novissima tua, ad ogni modo...

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  8. A Fabrizio. 1) Alludi che su Eluana ci sia stato accanimento su di una morta. Falso sia scientificamente sia moralmente. Credo che tu non sappia cosa sia uno stato vegetativo. 2)L'enfasi mediatica l'abbiamo non cercata ma subita per una precisa scelta del padre e dei supporter radicali 3)se ti preoccupi dei nostri giudizi sulle condanne a morte vuol dire che ammetti che quella di Eluana sia stata una esecuzione. Su questo siamo d'accordo.

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  9. Per Redazione di Messainlatino. 1)A proposito del parlamento. In parlamento qulacuno meno ipocrita degli altri ha detto la verità dei fatti: Eluana non è morta di morte naturale ma è stata ammazzata di fame e di sete. Questo è il fatto. Se poi a voi va bene così questo è un altro argomento. 2) a proposito degli immigrati: cosa c'entra con Eluana? e allora gli ecoincentivi negati alla Fiat dove gli vogliamo mettere?

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  10. A Fabrizio di nuovo a proposito del Testamento Biologico. E' un argomento complesso su cui conviene un po' informarsi meglio prima di lanciarsi a anciare accuse strampalate. Il TB è lo strumento per inserire il diritto di eutanasia per chi la chiede (omicidio del consenziente) e per chi non la chiede (omicidio).

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  11. Cari amici, io nella vicenda di Eluana avrei rilevato una contraddizione, magari qualcun altro c'era già arrivato ma comunque vorrei esprimerla lo stesso. Gli stessi che sostengono con veemenza (quante volte li abbiamo sentiti?) che la famiglia è da abolire, che è un fomite di violenze, di soprusi e di sopraffazioni, che è molto meglio una libera unione da sciogliersi appena non va più, eccetera eccetera, adesso di colpo hanno sciolto inni alla famiglia: solo la famiglia sa, solo la famiglia può decidere, lasciate fare alla famiglia, viva la famiglia... Che abbiano le idee un po' confuse?

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  12. Ora che Eluana è stata sepolta, posso rompere il silenzio.
    Pur con tutto il rispetto, non posso che giudicar deplorevole il comportamento del padre. Non sto qui a disquisir se sia o meno un assassino, tanto le mie idee son note: l'eutanasia, come l'aborto, è un omicidio. Dico semplicemente che ha voluto far dello strazio della figlia una bandiera per le sue battaglie radicaloidi. E questa è stata la molla di tutta la tragica vicenda, che avrebbe potuto esser vissuta nella dignità e nel silenzio che onora tante altre famiglie afflitte dallo stesso dolore.
    Ancor oggi leggo sulla stampa:"Ho deciso di non esserci al funerale perché sarei stato al centro dell'attenzione. Invece è il giorno di Eluana. Oggi Eluana ha vinto". Ed invece proprio per la sua assenza è stato lui al centro dell'attenzione mediatica: ed era quello che voleva. La bara della povera Eluana ha raccolto amore, lui no, perché la sua assenza è l'emblema del suo egocentrismo. Eluana ha vinto? Ancora il sig. Beppino argomenta con termini di battaglia, di vittoria e di sconfitta. Ma lo sconfitto è lui, che non lascia dietro di sé, come direbbe il Foscolo, eredità d'affetti, ma solo il ricordo di una disumana superbia e d'una ripugnante sfida a Dio.

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