Questa settimana vi proponiamo quello che è, molto probabilmente, la peggiore scelleratezza architettonica pubblicata in più di due anni e mezzo in questa rubrica: la nuova Cappella del Santissimo Sacramento nella Basilica di Santa Maria del Mar dell’arch. Jorge Portal Liaño (anno 2022).
Ringraziamo il nostro lettore Michelangelo per la segnalazione sul sito Infovaticana.
L.V.
Sebbene sia stata aperta al pubblico da qualche tempo, la nuova cappella dedicata al Santissimo Sacramento nella Basilica di Santa Maria del Mar a Barcellona continua a suscitare scalpore per il suo bizzarro design.
Come si può vedere nella fotografia, la decorazione e l’ambiente potrebbero benissimo corrispondere al salotto o alla sala da pranzo di una qualsiasi casa. Ma si tratta della cappella dedicata al Santissimo Sacramento, dove si presume che i fedeli vadano a pregare, anche se il luogo è più simile a un posto dove stendere una tovaglia e mangiare.
L’allarme è stato lanciato sui social network. Un parrocchiano è andato a pregare nella cappella della Basilica di Santa Maria del Mar e ha trovato questa decorazione:
Esta es la nueva capilla del Santísimo Sacramento de Santa María del Mar… pic.twitter.com/YkSXRCsTK4
— Carla Restoy ن (@CarlaRestoy) February 28, 2023
«Entrando ho pensato che fosse la sacrestia… e invece no… ho anche chiesto se fosse temporanea per lavori di ristrutturazione o altro… mi hanno risposto che l’importante non è l’ambiente circostante ma quello che c’è dentro… ho detto loro proprio questo…», ha denunciato Carla sui suoi social network.
A seguito di questa pubblicazione, si è scatenata un’ondata di reazioni che hanno criticato il fatto che questo sia un luogo dignitoso e appropriato per essere considerato una cappella. Il sacerdote di Toledo Francisco J. Delgado ha dichiarato che «non si tratta di un giudizio avventato, ma di una conclusione ovvia: chi è coinvolto in questo non ha fede».
L’architetto di questa «opera» è Jordi Portal. L’azienda che ha eseguito la ristrutturazione dell’illuminazione, Quadrifoli, afferma sul suo sito web che «la Cappella del Santissimo Sacramento è uno spazio di preghiera situato all’interno della Cattedrale di Santa Maria del Mar. L’obiettivo è quello di adattare lo spazio alle esigenze dei parrocchiani, migliorando il comfort e fornendo un’atmosfera piacevole e accogliente. Il progetto propone di raccogliere lo spazio attraverso strutture in tessuto bianco a misura d’uomo. Per enfatizzare la sensazione di calore e misticismo, si combinano illuminazione focale e ambientale, giocando con la trasparenza dei tessuti».
Lo scorso settembre, un sacerdote ha criticato sui social media la nuova disposizione di questa cappella. Il cambiamento da prima ad oggi è abissale.
Me duele mucho ver en lo que han convertido la capilla del Santísimo de una de las iglesias más importantes de Barcelona. pic.twitter.com/lDlG3F6ADJ
— Pablo Jorge, S.F. (@PabloJJD) September 14, 2022
Así era antes de la “reforma”. pic.twitter.com/iZcf8m1F7L
— Pablo Jorge, S.F. (@PabloJJD) November 20, 2022
Informazioni sulla Basilica di Santa Maria del Mar
In stile gotico, la Basilica di Santa Maria del Mar è uno dei gioielli architettonici di Barcellona. La sua costruzione iniziò nel 1329, quando la città di Barcellona divenne una delle principali potenze del Mediterraneo grazie all’espansione marittima della Corona d’Aragona.
In breve tempo, la vecchia chiesa parrocchiale, un modesto edificio romanico chiamato Santa Maria de les Arenes, era diventata troppo piccola e, grazie al sostegno delle autorità ecclesiastiche, si decise di sostituirla con una più grande. La nuova chiesa doveva rappresentare lo splendore commerciale dell’epoca e ospitare le continue donazioni e fondazioni di altari che la pietà del periodo richiedeva. Il progetto per la costruzione di Santa Maria del Mar era già realtà e sarebbe stato guidato dai capomastri Berenguer de Montagut e Ramon Despuig.
Durante i suoi quasi settecento anni di storia, Santa Maria del Mar ha subito numerosi episodi che l’hanno messa in pericolo. Una delle distruzioni più importanti avvenne all’inizio della guerra civile spagnola, quando la basilica bruciò in seguito all’incendio appiccato da un gruppo di anarchici. Parte dell’altare barocco, alcune vetrate, numerosi mobili e una parte importante degli archivi scomparvero sotto le fiamme.
Come era:
Dal sito della società Quadrifoli Projectes S.L.:
Questo sì che è davvero un orrore, anzi è un abuso liturgico... Direi peggio ancora, è un abisso più che un abuso! È l'abisso in cui si finisce a lasciare andare tutto ciò che è tradizionale. Innovare non è sminuire e qui la presenza reale di Gesù è più che sminuita in quella sistemazione che non ha più niente di degno. Almeno fosse stato messo nel posto d'onore Gesù! Invece è in un angolino come se fosse un servo da lasciare nella penombra. La cosa triste è che su quel tavolo viene anche celebrata l'Eucaristia come si evince da una delle foto in cui il "tavolo" ha sopra i vasi sacri o meglio... le stoviglie! Consoliamoci col fatto che nella stessa foto c'è un uomo in ginocchio che prega. Non tutto è perduto, coraggio!
RispondiEliminaQuale sarebbe, di grazia, l’abuso?
EliminaL'abuso è che il tabernacolo è in un angolino e non in un posto raccolto ma prominente, l'abuso è che il tabernacolo deve essere di materia solida e sicura (e qui mi pare che una luce faccia vedere la pisside quindi tutto è meno che sicuro), l'abuso è che l'altare non può scimmiottare un tavolo di una casa qualsiasi, l'abuso è che le sedi del sacerdote, dei ministri e del popolo dovrebbero avere un loro posto specifico, l'abuso è che i vasi sacri devono essere decorosi e non di coccio, l'abuso è che certe installazioni messe lì in contesti che non sono adatti diventano un pugno in un occhio.
EliminaIl tabernacolo sembra di pietra…più sicuro di quello!
EliminaIl resto vedo che sono solo lagnanze estetiche.
Trafugano le ostie anche da tradizionalissimi tabernacoli a muro. E quelli dovrebbero essere fatti di materia solida…eppure…
EliminaPenso che ormai non manca molto al trattamento sanitario obbligatorio... che Dio ci aiuti!
RispondiEliminaHo letto di recente un articolo apparso sul blog di Andrea Cionci in cui si pubblica la rivelazione di un ex prete massone ripresa da "Rivista Teologica" (ed.Segno) numero di marzo/aprile 1998. In particolare il prete denuncia una trentina di punti per distruggere la Chiesa. Al punto 10 si legge: 10 Rimuovete tutte le reliquie dei Santi dagli Altari e in seguito anche gli Altari stessi. Sostituiteli con tavole pagane prive di Consacrazione che possono venir usate per offrire sacrifici umani nel corso di messe sataniche. Eliminate la legge Ecclesiastica che vuole la celebrazione della Santa Messa soltanto su Altari contenenti Reliquie.
RispondiEliminaLa normativa vigente continua a prevedere l'inserimento delle reliquie negli altari fissi, salvo il caso che non sia possibile procurarsene una di sicura autenticità o di dimensioni sufficienti.
EliminaEgualmente il rito della consacrazione di un altare prevede l'inserimento di una reliquia
Poi si sa che si celebra anche su altari non consacrati, spesso mobili o improvvisati, ma non è comunque la norma
Il punto sembra comunque un prodotto della triste epoca del Panico Satanico, in cui la gente si convinse che l'orbe universo era pieno di satanisti pedofili che facevano sacrifici umani
Caro Gsimy, magari il demonio fosse così evidente. In realtà è molto subdolo ed agisce soprattutto quando pensiamo di fare il bene. Le corna, le croci rovesciate o le teste di caprone fanno tanto carnevale, ma il succo è altrove.
EliminaHa tutta l'aria di spingersi sempre più oltre nella provocazione, di sfregiare in modo sempre più arrogante e implicitamente blasfemo ciò che prima, anche negli aspetti marginali dell'ambiente dedicato alla preghiera più intima, era finalizzato a sottolineare la Maestà Divina del Santissimo Sacramento. Ma chi è che commissiona e approva queste nefandezze?
RispondiEliminaCosa ci vedi di blasfemo? Dove sarebbe la provocazione? Per quel poco che si capisce dalle foto, l’ambiente è raccolto e con una luce neutra e soffusa che invita alla meditazione.
EliminaPer tanti secoli, la regalità di Cristo si è esaltata scimmiottando la regalità umana, con tanto di barocchismi, ori e pietre preziose. Ma Gesù rifiutò sempre questo tipo di onori. Anzi, entrò in contatto con gli uomini nei vari momenti della loro vita. Si fece abbracciare e baciare, entrò nelle loro case, mangiò con loro e, almeno una volta, cucinò per gli apostoli sfiduciati.
Nell’istituire l’Eucaristia, si servì di un tavolo e di un momento conviviale.
Non vedo assolutamente nessuna mancanza di rispetto in questa cappella. Spero di poterla visitare se un giorno dovessi trovarmi a Barcellona.
Vedo un tavolo circondato da sedie, come all'osteria, dove non è previsto inginocchiarsi. L'adorazione, come anche la preghiera, si fa in ginocchio. A quel tavolo, circondato da sedie, si prevedono persone sedute che voltano le spalle al tabernacolo. Ecco cosa ci vedo di blasfemo. Ma perché bisogna sempre strafare, cosa si vuole dimostrare?
EliminaIo mi inginocchio tranquillamente per terra. Sto molto più comodo che sugli inginocchiatoi tanto cari ai tradizionalisti.
EliminaLì mi pare che il pavimento non manchi.
Le sedie non credo siano inchiodate. Se uno vuol sedersi verso il tabernacolo, semplicemente gira la sedia. Si intravedono anche (ma è proprio difficile fare una foto chiara del contesto totale?) delle altre sedie disposte a file.
Dov’è il problema? Forse nell’accecamento che vi causa l’odio verso chissà cosa.
Più avanti negli anni scoprirai di non trovare più così agevole inginocchiarsi per terra e che gli inginocchiatoi non sono stati inventati per coloro che, con tanto amore, qualifichi in senso negativo come tradizionalisti.
EliminaNon sono un ragazzino, ma per ora non ho problemi.
EliminaPer quanto riguarda l’amore, ricambio con quello che ho ricevuto.
Con le migliaia di chiese con un’estetica simile, qualcuno si azzarda ad offrire una lettura diversa…apriti cielo!
RispondiEliminaCome non apprezzare questa forma d'arte, dove la Liturgia Sacra assume i toni di tavolata di polenta? Ironia a parte, ed a prescindere dal carattere teologicamente dubbio dell'altare - forse anche in violazione del Codice di Diritto Canonico - resta il fatto che il tutto ha un'aria scialba e deprimente. Persino un'osteria ha il buon gusto di decorare le pareti, qui invece si ritiene che sia edificante imbianchire il tutto, rimuovere ovviamente il Cristo Crocifisso, e rilegare il Santissimo Sacramento ad un vergognoso angolino. Che tristezza.
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