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sabato 18 febbraio 2023

Il patrimonio di Ratzinger. Vero motivo dello scontro tra Papa e padre Georg? #benedettoxvi


Alcuni possibili ipotesi sulle ultime vicende di Mons. Georg Gänswein.
Luigi


Vaticano, l'udienza di padre Georg da Papa Francesco. Le cose non dette.
Dopo un mese dal faccia a faccia tra Papa Francesco e il segretario di Ratzinger padre Georg, emergono dei retroscena inediti su quel colloquio in Vaticano, un'udienza - si legge su Libero - definita non solo "tesissima", ma dal tenore "marcatamente ricattatorio". Man mano che i giorni passano non si placano le schermaglie tra le due fazioni ecclesiastiche. Eppure c'è chi coraggiosamente parla - anche se sub secreto - e lo fa con un unico scopo: "Il bene della Chiesa". Una fonte di Libero svela la sua verità su quel famoso incontro del 9 gennaio scorso. Il motivo dell'udienza, infatti, non era legato tanto al libro scritto da Ganswein in cui venivano svelati dettagli sul rapporto tra Francesco e il Papa emerito, ma padre Georg era stato convocato per l'eredità di Benedetto XVI.
Chi conosce le cose vaticane, infatti, - prosegue Libero - sa che tutto quello che il Papa riceve in dono durante l'esercizio del suo Ministero, dai monili agli oggetti sacri ai quadri, non sono cose di sua proprietà, ma appartengono alla Santa Sede. E nel patrimonio di questa devono confluire al momento della sua morte e vale anche per Benedetto XVI. Poi c'è la sterminata biblioteca di Ratzinger, che è poca cosa rispetto alle somme ricavate negli anni dai diritti dei suoi numerosi libri, alcuni dei quali hanno venduto milioni di copie. Di questo, il papa emerito, se ne era occupato, istituendo la Fondazione Ratzinger per far confluire lì tutti i guadagni e mantenere la prosecuzione culturale della stessa. Papa Francesco - racconta la fonte - avrebbe quindi detto a padre Georg che quel patrimonio appartiene alla Chiesa e non all'unico erede designato, vale a dire proprio padre Georg, e sulle rivelazioni fatte snel suo libro relative a fatti avvenuti durante il Conclave del 2013, lo avrebbe avvertito del rischio di "scomunica" per la rivelazione di segreti della Chiesa. Da lì in poi padre Georg non ha più parlato.