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domenica 14 agosto 2022

Il Sinodo di Lussemburgo chiede alla Chiesa cattolica di “aprirsi” al “matrimonio” omosessuale

La Chiesa al disastro.
Preghiamo perchè Gesù, addormentato sulla barca del lago di Tiberiade, si svegli e faccia giustizia.
Luigi

Di Sabino Paciolla Luglio 28, 2022

Anche i partecipanti al Sinodo sulla sinodalità in Lussemburgo hanno espresso che “la Chiesa deve riconoscere i suoi errori e mettersi in discussione”.

Di seguito vi propongo un articolo scritto da Kennedy Hall e pubblicato su Lifesitenews. Eccolo nella mia traduzione.

La Chiesa cattolica dovrebbe essere aperta al “matrimonio” omosessuale e alle predicatrici, secondo i partecipanti alla fase diocesana del Sinodo sulla sinodalità nell’arcidiocesi di Lussemburgo.
I risultati di un sondaggio a livello diocesano contenente suggerimenti su ciò che la Chiesa dovrebbe fare secondo migliaia di cattolici lussemburghesi sono stati resi noti il 5 luglio in un rapporto di 37 pagine. Circa 4.590 dei 439.000 cattolici stimati in Lussemburgo hanno partecipato al processo sinodale.
Il rapporto è stato preparato da un’équipe di due persone ed è stato notato che non molti partecipanti hanno espresso convinzioni “contro l’accettazione dei divorziati e dei risposati… l’accettazione dell’omosessualità e l’abolizione del celibato sacerdotale”.

Il documento è organizzato in sezioni intitolate “Comunione”, “Partecipazione” e “Missione”, con ogni sezione contenente tre sottosezioni intitolate “Verso il futuro”, “Diocesi” e “Chiesa universale”.

Nella sottosezione “Chiesa universale” della sezione “Comunione”, i documenti affermano che: “La Chiesa ha bisogno di un cambiamento di visione sull’omosessualità, per aprirsi al matrimonio per tutti”.

Inoltre, la stessa sezione aggiunge che anche “l’obbligo del celibato per i sacerdoti” deve essere cambiato.

Gli intervistati hanno espresso la loro preoccupazione per il ruolo delle donne nella Chiesa e hanno suggerito che il “servizio di predicazione” sia aperto a laici donne e uomini.

È stato anche scritto che “la Chiesa deve riconoscere i suoi errori e mettersi in discussione”.

Alcuni partecipanti hanno affermato che “i dogmi e alcune tradizioni possono contribuire a una perdita di spiritualità”.

Per quanto riguarda la partecipazione, alcuni cattolici lussemburghesi hanno affermato che è necessario “superare una rigidità… affinché la liturgia diventi più viva”.

L’arcivescovo di Lussemburgo è il cardinale Jean-Claude Hollerich, SJ, un prelato che avrà un ruolo significativo quando i vescovi si riuniranno a Roma per il culmine del Sinodo sulla sinodalità nell’ottobre 2023.

Hollerich, relatore generale del Sinodo sulla sinodalità, ha dichiarato che l’insegnamento della Chiesa sull’omosessualità è “falso” e che “il fondamento di questo insegnamento non è più corretto”.

In passato il cardinale ha espresso un “grande rispetto” per il “cammino sinodale” tedesco, che è stato in parte rimproverato dal Vaticano per il timore che il processo tedesco portasse a uno scisma formale con Roma.

In un’intervista rilasciata il 25 luglio a un media lussemburghese, Hollerich ha dichiarato: “Siamo in un enorme cambiamento di civiltà. E tutta la nostra teologia, tutto ciò che è caro e sacro per noi, nel cristianesimo e nella Chiesa cattolica, è legato a una civiltà che sta per scomparire. La gente non capisce più quello che diciamo o quello che diciamo nelle riunioni teologiche. E ci saranno molti cambiamenti”.

Foto: cardinale Jean-Claude Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo