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mercoledì 20 luglio 2022

Il Cardinal Cupich caccia l’Istituto di Cristo Re da Chicago. Ubi solitudinem faciunt pacem appellant

Domenica abbiamo riportato (QUI) l’indiscrezione secondo cui quello stesso giorno il card. Blase Joseph Cupich, Arcivescovo metropolita di Chicago (nonché Gran priore per gli Stati Uniti d’America Centrali dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme), avrebbe annunciato la sua decisione di chiudere l’apostolato di Chicago dell’Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote a far data da lunedì 1º agosto.
Nostre autorevoli fonti ci hanno purtroppo confermato l’indiscrezione, per quanto la notizia non sia ancora stata ufficialmente diffusa: questo ci lascia una flebilissima fiammella di speranza affinché Sue Eminenza possa ancora riconsiderare la sua decisione.
Nel nostro precedente articolo parlavamo di «una realtà sacerdotale feconda, apprezzata e molto radicata nella sua Diocesi» e oggi riportiamo questo bell’affresco di Vik van Brantegem, pubblicato sul quotidiano non profit on line korazym.org, che evidenzia il grande ed importante lavoro svolto – tra tante difficoltà – dall’Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote nella Diocesi di Chicago.
Rimane sempre vivo il nostro invito a continuare a pregare per tutti gli Istituti (già) «Ecclesia Dei» (FSSP, FSVF, SIM, ICRSS, IBP e FSSR) e per i loro fedeli, seminaristi, chierici e sacerdoti, che – soprattutto nell’ultimo anno – sono sottoposti a durissime prove per la loro fedeltà alla Tradizione.

L.V.


Sui social gira da alcuni giorni la notizia che il Cardinale Blaise Cupich – un combattente rigido contro la tradizionale Santa Messa Vetus Ordo – ha comunicato ai membri dell’Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote, che saranno espulso dall’Arcidiocesi di Chicago.

Il Santuario di Cristo Re Sacerdote Sovrano e la sede nazionale per gli USA dell’Istituto di Cristo Re Sacerdote Sovrano a Chicago.

Il Santuario di Cristo Re Sommo Sacerdote è una storica chiesa originalmente costruita dai Carmelitani, in South Woodlawn Avenue a Chicago, un quartiere dove il 98% della popolazione è nera. È andato in declino una volta che i Carmelitani hanno iniziato con l’attivismo sociale.

Anno 1925.

Alla fine degli anni Settanta la chiesa subì un devastante incendio che distrusse l’interno. Tuttavia, l’esterno rimase robusto e l’imponente struttura era ancora tra le più nobili di Chicago. La chiesa era destinata ad essere demolita a cavallo del millennio e non essendosi mai completamente ripresa, la parrocchia era stata chiusa nel 2002. La comunità locale, non volendo vedere che questa gemma della storia di Chicago andasse perduta a causa del sindrome da demolizione, ha presentato una petizione alla città di Chicago per conferire a questa chiesa il prestigioso status di monumento storico. Nel 2004, per assumersi la grande responsabilità, non solo di restaurare questo edificio storico, ma anche di far rivivere la sua vita spirituale e sacramentale come unica chiesa cattolica rimasta a Woodlawn, l’Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote fu invitato dal compianto Cardinale Francis George a riaprire questa chiesa storica.

Poi, il 7 ottobre 2015 la chiesa fu colpita da un altro incendio.

L’interno del Santuario di Cristo Re Sacerdote Sovrano, il 10 ottobre 2015 a seguito dell’incendio del 7 ottobre che ha causato il crollo di tre quarti del tetto (Foto di Karen Callaway/Chicago Catholic).

Il 28 febbraio 2016 l’Arcidiocesi di Chicago ha diffuso un Comunicato Stampa [QUI] (nostra traduzione italiana dall’inglese): «Santuario di Cristo Re da stabilizzare. L’Arcidiocesi cede edificio e terreno all’Istituto di Cristo Re Sovrano Sacerdote».

Nel testo si legge: «L’Arcidiocesi di Chicago ha annunciato oggi di aver ceduto il Santuario di Cristo Re a Woodlawn e il terreno su cui sorge all’Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote. I membri dell’istituto apostolico hanno confermato di aver ricevuto fondi sufficienti per l’immediata stabilizzazione dell’edificio storico del Santuario, devastato da un incendio nell’ottobre 2015 e che è stato giudicato in condizioni pericolose. L’Istituto si è impegnato a porre tempestivamente rimedio alla pericolosa condizione creata dall’incendio per poi procedere al completo restauro dell’edificio.
“Esprimiamo la nostra profonda gratitudine a tutte le persone e le organizzazioni le cui donazioni più generose e tempestive hanno contribuito a portarci a questo momento. Siamo consapevoli delle pericolose condizioni del Santuario e inizieremo immediatamente la stabilizzazione con i fondi già raccolti”, ha affermato il Rev. Canonico Matthew L. Talarico, Superiore provinciale dell’Istituto negli Stati Uniti. “Siamo grati all’Arcidiocesi per la sua collaborazione durante il nostro ministero a Woodlawn, specialmente in questo momento difficile. Dal giorno dell’incendio la collaborazione con l’Arcidiocesi è stata notevole: comunicazioni frequenti, lavoro duro e preghiera”».

Il testo conclude: «L’Arcidiocesi di Chicago sostiene gli sforzi dell’Istituto per mantenere la sua presenza nella comunità di Woodlawn e continuare il suo ministero lì. L’Arcidiocesi augura ogni successo all’Istituto».

Il sito è stata sede di proteste contro i provvedimenti del Cardinal Cupich contro la Santa Messa tradizionale in rigida applicazione del Motu proprio Traditionis custodes di Papa Francesco.

L’Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote è una Società di Vita apostolica di Diritto pontificio. Il fine dell’Istituto è la gloria di Dio e la santificazione dei sacerdoti al servizio della Chiesa e delle anime attraverso la formazione dottrinale e spirituale. L’Istituto che segue il Rito romano tradizionale Vetus Ordo, Mons. Gilles Wach avendo ricevuto dalla Commissione Ecclesia Dei il permesso di utilizzare i libri liturgici secondo l’Edizione Tipica Vaticana del 1962, anno di fondazione dell’Istituto, co-fondatori Mons. Wach e il Rev. Philippe Mora. Nel 2004 è stata costituita una comunità di religiose che sostiene l’opera dei sacerdoti dell’Istituto attraverso la preghiera, le Suore Adoratrici del Cuore Regale di Gesù.

7 commenti:

  1. Si sarà stufato delle loro rutilanti messe (in scena). Onestamente, non lo biasimo.
    Oltretutto, nell’articolo si specifica (non capisco per quale motivo) come il 98% degli abitanti del quartiere sia nero, ma, nella foto di una normale celebrazione tenuta dalle fasce azzurre, di neri nell’assemblea non se ne vede neanche uno. Dà quasi l’impressione di essere il solito magnete per fissati fondamentalisti tradizionali completamente staccato dalla realtà sociale locale, che richiama gente un po’ dappertutto, ma che non riesce a fare presa con chi vive di fronte. Sarà anche per le idee politiche di chi, abitudinariamente, frequenta certe cerimonie? Sapete, a pensar male si fa peccato, ma di solito si indovina.

    Ah, penso anche che fare di un luogo di preghiera uno spazio per manifestazioni di protesta contro il Papa e un legittimo vescovo diocesano sia più parte del problema che parte della soluzione.
    Buon viaggio ai medagliati e speriamo nell’arrivo di qualcuno che possa davvero farsi prossimo alla comunità locale.

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  2. VERGOGNA, VERGOGNA, VERGOGNA, VERGOGNA, VERGOGNA!

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  3. Da Anonimo cone lei. Si va tutto bene, perfetto. Noi però abbiamo le chiese piene, voi no. Che Dio vi benedica.

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    1. Ah beh, certo…l’importante sono le chiese piene! Guarda che non siamo in campagna elettorale eh. Non è che conta quanti voti si prendono.
      “Chiese” in cui si insegna l’odio e la discriminazione, piene di bigotti baciapile scollati dalla società e con idee politiche da cui stare lontano mille chilometri…sì sì, riempitele pure le chiese, così è più facile identificare dove non andare.

      Ma poi, ancora con questa storia delle chiese vuote? A me non sembra proprio, ma se tu in chiesa non ci vai, come fai a saperlo?
      Parli a buzzo tuo, come tutti i tuoi amici saputelli.

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  4. Dopo Francesco I potremmo già avere l' erede : Francesco secondo.....A DIO piacendo......

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  5. La sola idea che un cardinale possa "stufarsi" delle Messe basta a qualificare l' intervento anonimo delle 8.56: un anonimo molto attivo negli ultimi giorni, tra l'altro.

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    1. Quindi? Dà fastidio che ci sia qualcuno che non la pensa come te?

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