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lunedì 11 aprile 2022

Mafia di San Gallo in salsa americana. Riunione semi-segreta di prelati e laici progressisti per “capire l’opposizione a papa Francesco”

Un'interessante traduzione di Aldo Maria Valli dei 31 marzo scorso.
Luigi


Un selezionato gruppo di alti prelati statunitensi, insieme al nunzio apostolico e a funzionari della curia vaticana, di recente si sono riuniti in segreto a Chicago per “capire lo spirito di quella che chiamano ‘opposizione’ a papa Francesco” e per promuovere l’ideologia del Vaticano II.

Tra il 25 e il 26 marzo, mentre papa Francesco stava presiedendo l’atto di consacrazione di Russia e Ucraina, si è tenuta alla Loyola University di Chicago una conferenza dal titolo Papa Francesco, il Vaticano II e la via da seguire.

Organizzata dal Boisi Center for Religion and American Public Life del Boston College, insieme all’Hank Center for the Catholic Intellectual Heritage della Loyola University di Chicago e al Center on Religion and Culture di Fordham, la conferenza è stata condotta quasi interamente al di fuori dei radar dei mass media.

Il 25 marzo The Torch ha rivelato che l’evento è stato ideato da padre Mark Massa, SJ – il direttore del Boisi Center – e Michael Sean Winters , caporedattore del National Catholic Reporter.

La conferenza era stata annunciata come un’occasione in cui teologi e chierici avrebbero potuto incontrarsi e discutere, sull’esempio di Common Ground, l’evento iniziato nel 1996 dal cardinale Joseph Bernardin, noto per la sua promozione dell’ecumenismo e le sue presunte tendenze omosessuali.

Padre Massa ha riferito a The Torch che i partecipanti erano stati invitati selettivamente. Erano presenti anche membri dei media cattolici e “vescovi centristi disposti a un confronto”.

Tra i partecipanti c’erano alcuni prelati di alto rango, tra cui due membri del Consiglio dei cardinali e quindi consiglieri di papa Francesco: il cardinale Sean O’Malley e il cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga. C’erano inoltre il nunzio apostolico negli Stati Uniti, l’arcivescovo Christophe Pierre e l’eminente monaca vaticana suor Nathalie Becquart, che svolge un ruolo chiave nel Sinodo sulla sinodalità.

Hanno partecipato anche il cardinale Blaise Cupich di Chicago, insieme al cardinale Joseph Tobin, agli arcivescovi Mitchell Rozanski, John Wester, Charles Thompson e Roberto González Nieves, nonché all’arcivescovo Héctor Miguel Cabrejos Vidarte, presidente della Conferenza episcopale dell’America Latina.

JD Flynn del Pilar ha notato come fossero presenti diversi giornalisti del National Catholic Reporte, oltre al “teologo liberale” Massimo Faggioli e alla professoressa di teologia M. Therese Lysaught, corrispondente della Pontificia accademia per la vita e promotrice dei vaccini Covid contaminati dall’aborto.

In aggiunta alla segretezza, durante l’incontro sono state in vigore le regole della Chatham House, secondo le quali, come ha ricordato padre Massa, “le citazioni possono essere riportate ma senza attribuirle a qualcuno in particolare”.

Parlando con The Torch Massa ha rivelato che l’obiettivo della conferenza era quello di collegare “l’opposizione” a papa Francesco con l’opposizione al Concilio Vaticano II: “Vogliamo mostrare che l’opposizione a papa Francesco, non universalmente, ma in larga misura, è opposizione al Vaticano II. Francesco sta cercando di incassare l’assegno che il Vaticano II ha emesso: la sinodalità è stata la cosa più importante”.

Lodando il tema della sinodalità, Massa ha affermato che scopo e significato della sinodalità è un riorientamento localizzato della Chiesa, in cui “ogni Chiesa nazionale, ogni gruppo di diocesi, dovrebbe avere un sinodo per parlare di cose locali dialogando tra loro”. E ciò “eliminerebbe il processo di appello a Roma”.

Parlando al National Catholic Reporter dopo la conferenza, il cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga, al centro di scandali, ha fatto ulteriore luce sull’incontro, dicendo che si è svolto per “capire lo spirito di quella che chiamano ‘opposizione'”.

“Abbiamo questa che chiamano ‘opposizione’ al Papa”, ha detto Maradiaga. “Sta cercando di costruire muri, andando indietro, guardando alla vecchia liturgia o forse alle cose prima del Vaticano II”.

Maradiaga ha lamentato come “il Vaticano II sia sconosciuto a molte delle giovani generazioni”, aggiungendo che “è necessario tornare e vedere che tutte le riforme di papa Francesco sono radicate nel Vaticano II”.

Tra i titoli delle relazioni tenute al convegno figurano: “Opposizione a Francesco radicata nell’abbandono del Vaticano II come fonte di rinnovamento” di Faggioli; “Reclaiming the Moral and Intellectual Tradition from the Culture Wars” di Lysaught; “Il denaro, i media e le reti che si oppongono a papa Francesco” di padre Massa; “Idee pastorali e teologiche per la collegialità affettiva con papa Francesco e la ricezione del Vaticano II” del teologo del Boston College Hosffman Ospino.

Secondo padre Massa l’incontro di Chicago non sarà un evento isolato, ma dovrebbe diventare “annuale o semestrale” così che “vescovi e teologi possono parlare francamente tra loro di cose importanti che vengono davvero seppellite dalla stampa”.

L’obiettivo, ha affermato Massa, è spostare la Chiesa cattolica in America “da queste guerre culturali tra conservatori e liberali… verso una posizione unita, dove è possibile radunare uno spettro di posizioni ed essere ancora considerati buoni cattolici e non essere insultati da persone che non sono d’accordo con te”.

Tale obiettivo sembra essere stato alla base dell’invito rivolto ai vescovi “centristi”, insieme a membri dei mass media noti per le loro deviazioni dalla tradizione cattolica.

LifeSiteNews ha contattato l’arcidiocesi di Chicago, l’arcidiocesi di Boston e l’Hank Center della Loyola University di Chicago, cercando ulteriori informazioni sulla conferenza, nonché sul motivo per cui i media evitano in generale di parlarne, ma al momento non abbiamo ricevuto risposte.

A fare luce sull’importanza e sull’esito previsto dell’evento è stato Faggioli, che nel giorno di apertura della conferenza ha twittato: “Giorni interessanti oggi e domani per la Chiesa cattolica degli Stati Uniti”, aggiungendo in seguito di essersi sentito “onorato” di parlare a “questa grande conferenza”.

Alcuni cattolici hanno paragonato la conferenza agli incontri della mafia di San Gallo, il gruppo clericale segreto che si pensa sia stato dietro le dimissioni a sorpresa di papa Benedetto XVI.

“Sembra che gli Stati Uniti abbiano il proprio gruppo di Sankt Gallen”, ha scritto in proposito il diacono Nick Donnelly.


Nella foto (Chicago Catholic/Twitter screenshot), il cardinale Cupich celebra la Messa il 25 marzo con altri partecipanti alla conferenza, fra i quali il nunzio Christophe Pierre e il cardinal Tobin.