Riprendiamo con piacere dal sito degli amici del CNSP questo appello, con cui siamo invitati a partecipare con rinnovato entusiasmo all'imminente Pellegrinaggio ad Petri sedem del Populus Summorum Pontificum. Il pellegrinaggio, infatti, specie e proprio in quest'anno così difficile per la vita dei coetus fidelium, si conferma un appuntamento cruciale per tutti coloro che amano la liturgia tradizionale.
Qui sotto il programma.
TUTTI A ROMA!Cari Amici,si avvicina la festa di Cristo Re, che celebreremo il prossimo 31 ottobre, e, con essa, il Pellegrinaggio Internazionale ad Petri Sedem del Populus Summorum Pontificum, che raggiunge così la sua decima edizione. Come sapete, qualche settimana fa il CISP – il comitato promotore – ne ha confermato il programma, che comprende la celebrazione della S. Messa Pontificale nella Basilica di S. Pietro sabato 30 ottobre.
In primo luogo, stiamo ancora attraversando l’emergenza sanitaria. Se l’anno scorso essa ci costrinse alla sostanziale sostituzione del pellegrinaggio vero e proprio con una celebrazione che lo propose quasi simbolicamente, oggi possiamo riprenderlo in pienezza, anche se nel rispetto delle disposizioni precauzionali tuttora in vigore. L’organizzazione ci comunica che nei prossimi giorni verranno fornite tutte le informazioni necessarie in merito: vi invitiamo, pertanto, a tenere sotto controllo il sito ufficiale dell’evento. Sin d’ora, però, possiamo riferire che per partecipare alle funzioni religiose non sarà necessario il green pass (occorrerà rispettare, però, le note norme sul distanziamento e sull’uso dei presidi di protezione personale).Quest’anno, poi – ed è questa la seconda particolarità, ma per noi di primaria importanza – il pellegrinaggio si svolge a pochi mesi dalla promulgazione, lo scorso 16 luglio, del Motu Proprio Traditionis Custodes.Conosciamo bene, e condividiamo, l’apprensione che esso ha ingenerato in tutti i fedeli del Populus Summorum Pontificum. Abbiamo constatato con sollievo che la gran parte dei Vescovi, pur con le inevitabili e dolorose eccezioni, ha sostanzialmente confermato la situazione antecedente, e le celebrazioni della S. Messa tradizionale stanno proseguendo per lo più come prima, conoscendo addirittura, in molti casi, l’incremento del numero dei fedeli che vi assistono.Nello stesso tempo, non sono mancati segnali preoccupanti, e proprio in questi giorni emergono all’attenzione dell’opinione pubblica notizie che lasciano talora sconcertati, e che possono ispirare un senso di smarrimento e di insicurezza.È proprio questo sentimento di sconforto che i nemici della liturgia tradizionale contano di poter suscitare nel nostro animo, ed è a questo tentativo di demoralizzarci che abbiamo tutti il dovere di reagire oggi più prontamente che mai, con l’aiuto dei nostri Santi protettori e, soprattutto, della Beata Vergine Maria, cui rivolgiamo la nostra fervente preghiera, con le parole ispirate di S. Bernardo di Chiaravalle:Memorare, o piissima Virgo María, non esse auditum a sæculo, quemquam ad tua currentem præsedia, tua implorantem auxilia, tua petentem suffragia, esse derelictum.Per questo, oggi più che mai, ci pare attuale l’appello che abbiamo ripetuto con entusiasmo in questi anni:TUTTI A ROMA!Tutti a Roma, anche se ci sono in questi strani tempi difficoltà speciali e inusuali; anche se forse non riusciremo a partecipare proprio a tutti gli eventi del pellegrinaggio; anche se dovremo adattarci alle particolari condizioni imposte dalla situazione. Tutti a Roma, anche per poche ore, anche solo nella giornata di sabato, anche solo per la Messa della festa di Cristo Re: perché ora come non mai il Populus Summorum Pontificum deve dare il segno della sua perseveranza, della sua fede, del suo amore per la liturgia tradizionale, della sua ferma volontà di rimanere ben saldo nella Chiesa, e ben radicato nella sua immutabile Tradizione.A noi, fedeli italiani, cui è dato il dono di una particolare vicinanza, di una contiguità singolare alla tomba dell’Apostolo, tocca in modo speciale la responsabilità di dimostrare che le angustie presenti non ci abbattono e non fanno venir meno il nostro impegno; anzi, lo consolidano e lo rafforzano. Abbiamo il tempo necessario per riempire lo zaino e metterci in cammino. Dunque: tutti a Roma!
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