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lunedì 11 ottobre 2021

Dissacrationis Custodes: video provocatorio in cattedrale a Toledo (con la benedizione del decano)

Ormai va di moda prendersi gioco della Chiesa (istituzione) e delle chiese (edificio), stando sempre bene attenti però a non urtare mai altri templi e gruppi religiosi che potrebbero reagire in maniera più fumantina... Riprendiamo da Aleteia  un articolo sul videoclip girato nella cattedrale di Toledo, teatro di danze sensuali con tanto di chierici (attori, naturalmente) in veste di guardoni. Alle danze si unisce l'immancabile piroetta clericale del decano J.M. Ferrer che se la prende con "l'intolleranza", e pur riconoscendo il "linguaggio provocatorio" giustifica a pieno titolo contenuti e intenti del video. Parafrasando un'espressione ormai ben nota, meriterebbe il premio "Dissacrationis Custodes". Fortunatamente, almeno l'arcivescovo prende le distanze mediante una nota che troverete in fondo, subito dopo il video. Buona visione (si fa per dire...).

Stefano


Un video musicale girato nella cattedrale di Toledo fa scoppiare la polemica

di Alvaro Real, 8 ottobre 2021

Il nuovo videoclip di C. Tangana e Nathy Peluso è stato girato all’interno della cattedrale di Toledo (Spagna). 

Il video non lascia indifferente nessuno. Balli sensuali all’interno di una maestosa cattedrale come quella di Toledo e una storia d’amore basata su una presunta conversione: “Io ero ateo, ma ora credo, perché un miracolo come te ha dovuto scendere dal cielo”, dice il ritornello.
Nel videoclip viene anche ridicolizzata l’immagine del sacerdozio e di quello che potrebbe essere identificato come un vescovo.

Il video, e non poteva essere altrimenti trattandosi di C. Tangana, ha suscitato aspettative e polemiche, e il decano della cattedrale di Toledo ha dovuto rapidamente esporre giustificazioni che in alcuni settori della Chiesa toledana, a livello sia di sacerdoti che di laici, sono state definite “insufficienti”. Con una nota scritta, il decano (Deán del Cabildo Primado) Juan Miguel Ferrer ha affrontato le reazioni dicendo che “il video presenta la storia di una conversione mediante l’amore umano. Il testo della canzone è preciso: ‘Io ero ateo, ma ora credo, perché un miracolo come te ha dovuto scendere dal cielo”.

“A certi atteggiamenti di intolleranza”, prosegue il testo, “contrappone la comprensione e l’accoglienza della Chiesa, come si manifesta nelle sequenze finali del video”.
“È vero che il video utilizza un linguaggio provocatorio, ma non intacca la fede”, afferma il decano, che lo giustifica considerando che “è un linguaggio proprio della cultura del nostro tempo e si è pensato al bene che può produrre in chi è lontano”.
“Lamentiamo che alcune persone possano non apprezzarlo. Chiediamo scusa se ha potuto ferire la loro sensibilità. La finalità è stata esclusivamente quella di favorire con la dialogo con la cultura contemporanea, preservando sempre la fede della Chiesa”, conclude il comunicato.

L’arcivescovado di Toledo ha reso pubblica una nota in cui afferma che l’arcivescovo, monsignor Francisco Cerro, non era informato del progetto.
“Il Signor Arcivescovo lamenta profondamente questi fatti e disapprova le immagini girate nel primo tempio dell’arcidiocesi”. Il presule chiede anche perdono per l’accaduto.





2 commenti:

  1. Sono i soliti maiali in forma umana, che approfittano del caos che c'è nella Chiesa per le loro luride performances nei luoghi sacri. Indegno, d'altra parte, il solito balletto per scaricare le responsabilità: "Non sapevo", ha detto il vescovo. E che faceva, dormiva, o era troppo impegnato nel dar la caccia ai 'tradizionalisti' in omaggio a Traditionis custodes? Sono tutti dei traditori e dei buffoni, mi spiace dirlo ma è la realtà.
    Che Gesù, la Madonna e San Giuseppe salvino la santa Chiesa da queste persone indegne!
    don Andrea Mancinella, eremita della Diocesi di Albano

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  2. Il mondo tradizionalista si trova in stato di tristissima riflessione dopo la sconvolgente notizia ivi riportata perchè Mons. Juan Miguel Ferrer, già sottosegretario della Congregazione del Culto Divino è stato sempre sostenitore del modus celebrandi benedettiano e conseguentemente ha appoggiato, rallegrandosene grandemente, il Summorum Pontificum. Cosa sia accaduto nella sua, colta, mente non è possibile saperlo.
    Non è giusto adesso, a scandalo avvenuto, che i gruppi tradizionalisti gli volgano le spalle facendo finta che Mons. Juan Miguel Ferrer sia un prete progressista qualsiasi.
    No! Noi preghiamo e siamo anche solidali con il monsignore, ottimo studioso e liturgista qualificato, e lo circondiamo con la nostra preghiera e il nostro grato affetto umano ricordando, ricordando, ricordando quello che Mons. Juan Miguel Ferrer ha fatto per la buona causa liturgica seguendo e sostenendo la "linea" di Benedetto XVI.
    Comodo essere "amici" solo nei momenti positivi per poi far finta di non conoscerlo quando, a causa dell'umana fragilità, uno scivola nel fango... Un atteggiamento che squalifica il mondo tradizionale...

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