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martedì 9 febbraio 2021

Super Bowl: giocatore del Kansas City Chiefs è cattolico tradizionalista e serve Messa nella parrocchia della Fraternità San Pietro FSSP

Si è giocato ieri 7 febbraio 2021, nello stadio R.J. Stadium di Tampa (Florida) il Super Bowl LV, la 55ª edizione del Super Bowl del NFL, tra i Kansas City Chiefs (campioni della AFC, e campioni in carica). e i Tampa Bay Buccaneers (campioni della NFC) che hanno vinto per 31 a 9.

Grazie ad un Tweet degli amici di UnaVoce Siviglia (che ci hanno girato il video qui sotto) abbiamo scoperto che il campione uscente, Harrison Butker, il kicker della squadra del Kansas City Chiefs è un  cattolico tradizionalista e frequenta la parrocchia di San Michele Arcangelo di Leawood, e quella di saint Mary’s a Indipendence (Missouri), la più antica chiesa cattolica della diocesi di Kansas City-St Joseph, ove è parroco don Matthew Bartulica e curata dalla Fraternità di San Pietro (FSSP), dove fa anche il chierichetto/accolito.

Fulgido esempio di testimonianza cattolica e di coraggio granitico, è il fatto che, pur appartenendo all'Olimpo dello sporto statunitense, sul proprio profilo Twitter, la star
del football americano nel proprio bio si dichiara, "catholic husband and father" ancora prima che campione e giocatore. E questo rispecchia quanto il numero 7 Butker ha dichiarato di sè: pur vivendo un sogno, non ha voluto cambiare personalità a seconda degli ambienti in cui si trovasse (che fossero la famiglia, il campo, gli studi televisivi ecc). Non ha voluto compiacere gli altri ma essere se stesso. Quindi un cattolico a cui piace giocare a football.
Ai tempi del liceo il giovane Harrison, pur cresciuto in una famiglia cattolica, aveva iniziato a farsi delle domande sulla fede e sulle altre fedi cristiane diverse dal cattolicesimo, e una volta al College aveva smesso di frequentare e di pregare. Dice che la pratica religiosa avrebbe rallentato un po' i suoi allenamenti e la sua vita da sportivo. Nulla di diverso, ahinoi, da quello che succede a molti giovani occidentali. 
Nonostante fosse diventato una star del football e amato dai tifosi sentiva che al di là dei party, delle feste al College, dei successi sul campo e fuori, le sue emozioni erano comunque vuote. Gli mancava qualcosa. 
Fu allora che grazie al suo compagno di squadra Grant (che giocava con lui nel Georgia Tech), cattolico tradizionalista, che Harrison tornò a farsi domande sulla propria fede e a parlare con lui su quale fosse la vera religione, sulla Verità e su altre domande "metafisiche". Decise allora di farsi guidare da Grant che lo portò a parlare col sacerdote cattolico della propria città, don Joshua Allen, per porgli questione più profonde e soprattutto sulle peculiarità della fede cattolica rispetto le altre religioni cristiane. E fu allora che Harrison conobbe l'insegnamento tradizionale della Chiesa Cattolica e, dice che non fu come i precedente catechisti ma: "fu come se per la prima io conoscessi quella fede". Si confessò ed ecco allora che gli sembrò che tutto avesse senso: decise quindi che egli sì cristiano ma che voleva essere cattolico perchè solo la Chiesa Cattolica era quella vera, istituita da Gesù Cristo. 

Ora Harrison frequenta di nuovo la S. Messa e ogni settimana serve all'altare della parrocchia di S. Michele arcangelo, anche alla Messa in latino che il parroco, don Shaw Shunick celebra ogni lunedì sera. Inoltre è uno degli organizzatori della Messa solenne.  
Della Messa in rito antico anche Harrison apprezza innanzitutto la riverenza che è tributata alla Santissima Eucarestia (la comunione in ginocchio e in bocca, ad esempio), il senso del sacro che si percepisce, la consapevolezza che sull'altare si sta compiendo un sacrificio. 
Come lui tanti altri giovani stanno apprezzando i tesori della liturgia antica che è il fondamento della Chiesa Cattolica. 

La sua ritrovata fede, dopo una conversione profonda, grazie anche alla lettura di Santi come Agostino e Tommaso, gli ha dato la forza, dice, di trovare uno scopo nella vita, che ora vive con la moglie Isabel e il piccolo James Agustin e spera di potere portare attorno a lui la testimonianza della bellezza della fede e di poter far fruttare al meglio i doni che ha ricevuto da Dio per poter rendergli gloria con la propria vita.   

Ed è quello che gli auguriamo anche noi, e ai tanti giovani che si riavvicinano alla fede cattolica grazie alla liturgia tradizionale. 

Roberto

    

 

4 commenti:

  1. Sì, ma nono scriviamo corbellerie! Il chierichetto ok, ma l'accolito è un ordine minore e non se ne può fregiare chiunque.

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  2. Mi piace la FSSP. Sono moderati rispetto alla FSSPX. Se non ho capito male a parte la liturgia in latino e tutti i restanti riti sono come tutte le altre chiese ossia in unione a Bergoglio e al Vaticano II. Sono perfetti

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    1. Moderati significa immischiati col modernismo? Ermeneutici della presunta continuità?

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  3. Tradizione è forza, generosità, stile.

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