Post in evidenza

Loredo. "Giubileo 2025: esultano le lobby LGBT"

Riceviamo e pubblichiamo. " Nel Giubileo del 2000, Papa Giovanni Paolo II espresse un forte disappunto per lo svolgimento nella Città E...

lunedì 23 novembre 2020

Il presidente dei vescovi tedeschi rinnova la richiesta della intercomunione con i protestanti

E' questa la Chiesa sinodale auspicata dal S. Padre Francesco?
Se fosse così che Dio ci salvi.
Luigi


Il presidente dei vescovi tedeschi rinnova la richiesta della intercomunione con i protestanti, parla di “reciproca ospitalità eucaristica”.
Blog di  Sabino Paciolla, Novembre 10, 2020


Il vescovo Georg Bätzing, presidente della Conferenza episcopale tedesca, ha ribadito domenica la sua opinione che l’intercomunione con i protestanti dovrebbe essere possibile, nonostante le obiezioni del Vaticano.

Ne parla il Catholic News Agency in questo articolo che vi propongo nella mia traduzione. 

Il vescovo Georg Bätzing, presidente della Conferenza episcopale tedesca, ha ribadito domenica la sua opinione che l’intercomunione con i protestanti dovrebbe essere possibile, nonostante le obiezioni del Vaticano.

Ha fatto questo commento in un messaggio dell’8 novembre al Sinodo della Chiesa evangelica in Germania (EKD).

“La comunità nella fede, che è già ecumenicamente visibile in molti modi, mira a un’unità che potrà essere vissuta anche come comunione nell’Eucaristia e nella Cena del Signore”, ha scritto Bätzing nel messaggio.

Ha detto di ritenere “buono” il fatto che un documento prodotto dal Gruppo di studio ecumenico di teologi protestanti e cattolici (ÖAK), intitolato “Insieme alla mensa del Signore”, abbia “riacceso il dibattito sulle questioni ancora aperte sulla strada” verso quella che il documento chiama “reciproca ospitalità eucaristica” tra cattolici e protestanti.

Come ha riferito CNA Deutsch, partner di CNA per le notizie in lingua tedesca, Bätzing ha continuato: “Farò ogni sforzo nella conferenza episcopale e anche nel dialogo con Roma per assicurare che si tenga un intenso discorso su questo tema e che i risultati dei dialoghi ecumenici siano esaminati e messi in pratica”.

La Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF) ha detto in settembre che la proposta fatta in “Insieme alla mensa del Signore”, pubblicata nel settembre 2019, non rendeva giustizia alla comprensione cattolica della Chiesa, dell’Eucaristia e degli Ordini sacri.

Il testo, di 57 pagine, propugnava la “reciproca ospitalità eucaristica” tra cattolici e protestanti, sulla base di precedenti accordi ecumenici sull’Eucaristia e sul ministero. In risposta, la CDF ha emesso una lettera del 18 settembre, firmata dal prefetto della CDF cardinale Luis Ladaria e dal segretario arcivescovo Giacomo Morandi.

La lettera era accompagnata da una nota dottrinale di quattro pagine che sollevava una serie di preoccupazioni teologiche. La CDF ha detto che il cardinale Marc Ouellet, prefetto della Congregazione vaticana per i Vescovi, aveva chiesto una valutazione dottrinale del documento nel mese di maggio. Essa ha fatto notare che i vescovi tedeschi avevano discusso il testo nella loro riunione plenaria di quel mese a Magonza.

La lettera della Cdf diceva: “La questione dell’unità dell’Eucaristia e della Chiesa, in cui l’Eucaristia presuppone e realizza l’unità con la comunione della Chiesa e della sua fede con il papa e i vescovi, è sottovalutata nel documento citato”.

“Approfondimenti teologici essenziali e indispensabili della teologia eucaristica del Concilio Vaticano II, che sono ampiamente condivisi con la tradizione ortodossa, purtroppo non hanno trovato adeguato riscontro nel testo”.

Il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, in un’intervista di settembre ha affermato di ritenere che il Papa abbia appoggiato l’intervento dell’ufficio dottrinale vaticano.

“Ho anche sentito da altre fonti che il papa ha espresso la sua preoccupazione in conversazioni personali”, ha detto Koch, spiegando che non si riferiva semplicemente alla questione dell’intercomunione. 

“Non solo, ma sulla situazione della Chiesa in Germania in generale”, ha detto, osservando che papa Francesco ha indirizzato una lunga lettera ai cattolici tedeschi nel giugno 2019.

CNA Deutsch ha riferito che l’ÖAK ha adottato il documento di intercomunione sotto la copresidenza di Bätzing e del vescovo luterano in pensione Martin Hein.

Ha aggiunto che Bätzing ha recentemente annunciato che le raccomandazioni del testo saranno messe in pratica al Congresso della Chiesa Ecumenica di Francoforte nel maggio 2021.

L’ÖAK è stata fondata nel 1946 per rafforzare i legami ecumenici. È indipendente sia dalla Conferenza episcopale cattolica tedesca che dall’EKD, un’organizzazione che rappresenta 20 gruppi protestanti, ma informa entrambi gli organismi sulle sue deliberazioni.

La congregazione dottrinale (CDF) ha sottolineato che tra protestanti e cattolici permangono notevoli differenze nella comprensione dell’Eucaristia e del ministero.

“Le differenze dottrinali sono ancora così importanti che attualmente escludono la reciproca partecipazione alla Cena del Signore e all’Eucaristia”, ha detto.

“Il documento non può quindi servire da guida per una decisione individuale di coscienza sull’approccio all’Eucaristia”.

La CDF ha aggiunto che il testo dell’ÖAK dovrebbe ispirare ulteriori discussioni teologiche. Ma ha messo in guardia contro qualsiasi passo verso l’intercomunione.

“Tuttavia, un’apertura della Chiesa cattolica verso la comunione eucaristica con le chiese membri dell’EKD nello stato attuale della discussione teologica aprirebbe necessariamente nuove fratture nel dialogo ecumenico con le Chiese ortodosse, non solo in Germania”, ha detto.

2 commenti:

  1. L'intercomunione la fanno già in spirito, visto che celebrano un rito protestante. Anzi, rispetto ad alcuni luterani, li hanno pure superati a sinistra!

    RispondiElimina
  2. sono nato e battezzato come cristiano cattolico romano non voglio morire assistito d aun pastore luterano . Gabriele Ferrandino

    RispondiElimina