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domenica 14 giugno 2020

Don Alfredo Morselli: "Riflessioni sul Concilio Vaticano II". Una nota

Riceviamo e pubblichiamo.
(Post ripreso da Marco Tosatti il 14.7.2020)
Luigi

RIFLESSIONI SUL VATICANO II
Eravamo abituati alle critiche al Vaticano II da parte soprattutto della Fraternità S. Pio X e da pochi altri, che fin dagli anni '60-'70 si erano opposti all'Assise conciliare.
Con questo Pontificato, dietro la bandiera dell'anticonciliarismo (e quindi anche dell'anti-Benedetto XVI, la cui "ermeneutica della riforma e continuità" viene declassata a pia illusione e vano tentativo) si sta radunando una schiera, composta da prelati, giornalisti, youtubers etc, ben più nutrita della roccaforte di Écône.

Anche questa nuova nutrita schiera pone - in modo contrario ma non contraddittorio con il neo-modernismo - una netta divisione tra prima e dopo il Concilio: al "prima tutto male, dopo tutto bene" viene contrapposto un "prima tutto bene, dopo tutto male".
Ritengo questa visione parziale e quindi pericolosa, perché una mezza-verità è sostanzialmente un errore.
Vorrei spiegare meglio, con queste righe, le ragioni per le quali non imputo al Vaticano II tutta la colpa della crisi attuale, pur non negando la sua funzione di detonatore (che senza esplosivo non combina nulla). E non nego neppure che alcune espressioni della lettera del Concilio non siano servite da grimaldello per violare il Sacro Deposito della Rivelazione e alterare la Sacra Liturgia Cattolica.
Ma c'è un "ma".
Le strategie di marketing si dividono in strategie push  (spingere) e pull (tirare); cioè una ditta, per vendere un prodotto, può cercare di crearne il bisogno e spingere una cosa di cui non c'è reale necessità. Oppure può - dopo indagini di mercato - capire che un'ampia fetta di potenziali clienti sentono la necessità di un certo prodotto. Le due strategie spesso si combinano.
Qual è l'analisi "commerciale" pre-Vaticano II? Il termometro di una buona parte del clero e intellighenzia cattolica segnava corruzione morale, tiepidezza, paura, orgoglio, carrierismo, desiderio di schiodarsi dalla Croce e di venire a patti con il mondo.
La pentola scoperchiata da Viganò bolliva già da molto tempo.
A titolo di esempio, il primo pseudo matrimonio tra due omosessuali è stato "celebrato" in Olanda, con il Vescovo che giustificò l'officiante, nel 1968. Ma chi aveva ordinato quel Vescovo? Dove aveva studiato? Con che Messa era cresciuto?
San Paolo diceva che sarebbero venuti tempi in cui gli uomini si sarebbero circondati di maestri secondo le loro voglie, maestri che avessero assecondato e reso possibile chiamare bene il male e viceversa (Cf. 2 Tim 4:3)
I maestri secondo le voglie del mondo capirono che era giunto il momento di presentarsi al mondo stesso e vendere a buon mercato il loro prodotto. S. Giovanni XXIII ne fornì loro l'occasione su un piatto d'argento.
Quello che dico, è che se non fosse stato recettivo il mercato, il prodotto non sarebbe stato lanciato.
Dopo la morte di S. Pio X gli uomini hanno continuato a peccare, la lotta al modernismo si fece evanescente, il modernismo ricrebbe a tal punto che Pio XII, Garrigou Lagrange, Cordovani non riuscirono a scalfire la Nouvelle Théologie che andava occupando tutte le cattedre. La massoneria collocava i ricattabili più immondi nei posti chiavi e i buoni (in realtà non veramente buoni) furono tanti don Abbondio.
Il tumore diffondeva metastasi ovunque e in ultimo Paolo VI, San Giovanni Paolo II, Benedetto XVI non poterono che somministrare palliativi.
Qualcuno critica anche i suddetti pontefici, ma forse erano il meglio di cui il Padre Eterno potesse disporre.
Oppure misteriosamente il buon Dio lasciava che andasse a formarsi un provvidenziale "male della pena", certamente terapeutico e misericodioso a lungo termine.
[Il "male della pena" è costituito dalle inevitabili conseguenze dolorose del peccato che il peccatore ovviamente non vuole, mentre ha voluto fortemente il "male della colpa", per lui dilettevole].
E nel frattempo la "provetta" con un pontefice in vitro ad hoc [come preannunciato dagli illuminati del '7-'800, secondo i documenti raccolti da Mons. Delassus] era custodita nei laboratori dei modernisti, ben prima di San Gallo.
Ora il malato è all'hospice, appeso al duplice filo del "non praevalebunt" e delle promesse di Fatima.
E anche alla gran quantità di Sangue della terza parte del segreto.

In Corde Matris

Sac. Alfredo M. Morselli

9 commenti:

  1. finalmente ci siete arrivati !

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  2. Da don Alfedo ci si potrebbe aspettare qualcosina in più.

    Il problema non sono gli uomini (si potrebbe perfino, per pura ipotesi, ipotizzare che il 100% del clero ante Concilio fosse immorale) ma il Deposito (ipotizzando la moralità del 100% del clero).

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  3. Attenzione! Il pacchetto va preso per intero. Non dimentichiamo il novud ordo di Paolo VI che non è sembrato proprio un "palliativo". Anzi.

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  4. “Il sacro Concilio si propone di far crescere ogni giorno più la vita cristiana tra i fedeli; di meglio adattare alle esigenze del nostro tempo quelle istituzioni che sono soggette a mutamenti; di favorire ciò che può contribuire all’unione di tutti i credenti in Cristo; di rinvigorire ciò che giova a chiamare tutti nel seno della Chiesa. Ritiene quindi di doversi occupare in modo speciale anche della riforma e della promozione della liturgia” (Sacros. Conc.1).
    Beh, si sono visti i risultati. Particolarmente insidioso quel "riforma e promozione della liturgia".

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  5. ancora a disquisire sul concilio vat2. una cantonata. ripartiamo da prima e poi ci si conta, forse rimarrà quel piccolo resto. oppure no. ma facciamolo. damoce un taglio.

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  6. Articolo di una pochezza sconcertante...

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    1. Figuriamoci la tua "grandezza" che vieni qui a leggerlo...

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  7. ancora da qui andiamo? stiamo ai verbi direttivi. dovete anna' alla fraternita' di San Pio X . non avete capito ancora niente? fate presto che e' tardi.

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  8. Non c'è niente da riflettere! Ancora a riflettere...il concilio e tutto quello che ha prodotto è semplicemente da dare alle fiamme e dimenticare. Per chi è refrattario, c'è la pedata verso i luterani (che, per certi versi, sono più seri dei modernisti).

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La Redazione