DEL SACRILEGO PROTOCOLLO
GOVERNO-CEI dd. 7.5.2020
TRIESTE 23 MAGGIO
Piazza Sant’Antonio
Ore 17.00
COMUNICATO
Come laici cattolici abbiamo vissuto la privazione della S. Messa impostaci dal Presidente del Consiglio dei Ministri come una insopportabile ingiustizia. I dpcm in oggetto, laddove imponevano la sospensione delle Messe cum populo e dei funerali e delle altre celebrazioni cattoliche, violavano palesemente la Costituzione e il Concordato. Abbiamo
inoltre ritenuto gravemente conculcato il nostro diritto costituzionale alla libertà di culto.
Dopo due mesi di gravissime violazioni del diritto, speravamo finalmente di vedere ristabilita la giustizia rispetto ai diritti della Chiesa e nostri, di cittadini italiani fedeli cattolici. Invece ancora una volta il Governo della Repubblica (nelle persone del Presidente del Consiglio e del Ministro degli Interni) ha preteso, palesemente contro la norma costituzionale e concordataria, regolare persino le modalità di svolgimento della Liturgia Eucaristica subordinando a tali norme la possibilità di celebrare la S. Messa.
E' inaccettabile, e costituisce un intollerabile abuso che il Governo pretenda di normare Messe, Sacramenti e Liturgia.
Ragione e fede concorrono nel dichiarare inaccettabili le follie normative imposte dal Governo sulla Messa cattolica.
Con forza sottolineiamo come il contenuto delle norme sia palesmente sacrilego ove:
a) impone al Sacerdote di toccare Gesù Eucaristia con i guanti di plastica;
b) impone al fedele di ricevere la SS. Eucarestia sulla mano.
L'Ostia Consacrata non è un pezzo di pane con qualche significato simbolico, è Gesù Cristo stesso realmente presente, in Corpo, Anima e Divinità, ragion per cui la Chiesa, da sempre insegna, che il modo legittimo di ricevere la SS. Eucaristia è in ginocchio e sulla lingua.
In ogni caso mai è consentito toccare Gesù Eucaristia con dei guanti di plastica, non vi è mai stata, e mai vi potrà essere una norma liturgica che consenta una simile pratica.
Del pari, si impone ai fedeli la Comunione sulla mano così vìolando la legge universale della Chiesa che prevede la Comunione sulla lingua ed in ginocchio quale forma ordinaria e quale diritto per il fedele. (Memoriali Domini, Redemptionis Sacramentum, 92).
Il Governo italiano, purtroppo con l'avvallo della C.E.I., impone a Sacerdoti e fedeli di compiere dei veri e propri abusi liturgici sacrileghi.
Come fedeli cattolici ci rifiutiamo di renderci complici di simili sacrilegi ed anzi invitiamo Vescovi, Sacerdoti e laici all'obiezione di coscienza e alla disobbedienza civile, a non piegarsi ad una norma ingiusta e illegittima restando invece fedeli alle sacrosante norme della Liturgia cattolica!
L'Eucaristia si celebra e si riceve come Dio comanda e non come comanda il Governo!
Per quanto premesso ne consegue che per tutta la durata della vigenza della normativa, ci troviamo costretti a non poter ricevere la Comunione.
Trieste 20 maggio 2020
Comitato spontaneo di laici cattolici
“beato Francesco BONIFACIO”
per la difesa della SS. Eucarestia
Voi avete ragione ma io ho bisogno dell' eucaristia come la ricevo ricevo!
RispondiEliminaEh no, se veramente ha bisogno della Santa Eucarestia, non può essere indifferente a chi e come la somministri...
EliminaTalmente bisogno che si è disposti a commettere un sacrilegio (andare ad un rito non cattolico) seguito da un altro sacrilegio (ricevere un sacramento dubbio)? Roba da matti!
EliminaBravi... è indegno ricevere la Santa Eucarestia nelle mani e per giunta con i guanti e con il sacerdote che la distribuisce con i guanti. Aggiungo una riflessione in più...Qualcuno dei vescovi CEI ricorda cosa sono le reliquie per contatto? Glielo spiego... quando un oggetto entra in contatto con il corpo di un santo... ebbene che fine fanno cari Vescovi i guanti che toccano la Santa Eucarestia che è Corpo Sangue Anima e Divinità di Nostro Signore Gesù ? Buttati nella spazzatura ... ecco dove finiscono... ogni giorno continui sacrilegi ... per non parlare di altro. Posso solo dire vergogna.
RispondiEliminaI nostri mitrati, adeguati alle ideologie relativiste e antiicattoliche bergogliane,sgridati, hanno abbandonato supinamente i fedeli nelle mani di un regime laicista e relativista forte come mai in Italia, senza accoggersi, distratti da proclami socio-politici, che la Chiesa corre il serio pericolo di essere nnullata con una specie di 'Costituzione civile del Clero' di memoria giacobina e di attualmente cinese.
RispondiElimina"Ideologie relativiste e antiicattoliche bergogliane". Non solo bergogliane. Andiamo indietro nel tempo, fino al vaticano II, hai voglia ha trovare ideologie relatovoste e anticattoliche! Jorge è un disastro ma farne il capro espiatorio per questa chiesa pacifista mondialista ridotta a organizzazione assistenziale è troppo.
EliminaBergoglio,7.12, ha dichiarato apertamente quello che gli approfittatori del CVII avevano in tasca come programma ( la famigerata minoranza!). Nessuno dei papi successivi ha dichiarato di essere apertamente anticattolico; hanno difeso la dottina e morale cattolica, mentre oggi ci troviamo di fronte a Colui che bestemmiando,ha assimilato il Crocifisso ai pupazzi dell'dolatria e condanna l'evangelizzazione. La differenza è troppo grossa. Certo, si può dire che non ci fosse stato il CVII, i sovversivi, cresciuti alla grande, non avrebbero osato tanto; hanno trovato il terreno favorevole.
EliminaForse la morale sì, ma la dottrina proprio no! E i risultati si vedono. Bergoglio è il successore NATURALE di Roncalli, Montini, Woitila e Ratzinger che di sfondoni dottrinali ne hanno detti a iosa. Il terreno a bergoglio glielo hanno preparato loro.
EliminaBisogna distribuirLa e riceverLa correttamente e non in maniera ssacrilega sennò vi faranno abituare alle Ostie preconfezionate o prese dall'erogatore. Svegliatevi ed alzate le chiappe per testimoniare pubblicamente il vostro dissenso verso misure barbare fatte in sfregio al SS. Sacramento.
RispondiEliminaIl protocollo del governo è più sacrilego della nuova "messa"? Non esageriamo. Lo stato si è preso solo solo il posto che i modernisti gli hanno lasciato.
RispondiEliminaRicordo che il beato Francesco Bonifacio era un giovane sacerdote istriano, infoibato in odium fidei nel 1946. In una sua lettera scrisse che "chi non è disposto a morire per la propria fede è indegno di professarla".
RispondiEliminaGrazie per il ricordo. Reciterò una preghiera per Francesco Bonifacio.
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