«Ebbene, cari amici, qui sulle rive del Mare finisce la nostra compagnia nella Terra di Mezzo. Andate in pace! Non dirò: “Non piangete”, perché non tutte le lacrime sono un male». (J. R. R. Tolkien, Il Signore degli anelli, libro VI, capitolo 9 - I rifugi oscuri)
Nei confronti di Giovanni Cantoni (1938-2020) ho un grande debito di riconoscenza: la mia formazione cattolica e il mio metodo di ragionamento (anche, paradossalmente, nell'ambito lavorativo) deve molto a lui. E, insieme a me, anche alcuni amici parmigiani che, dopo un lungo percorso accidentato di vita ribelle e dottrina, tra Evola, Guénon, Khomeyni e Codreanu, siamo "tornati a casa".
Mi ha aiutato, mi ha formato e mi ha fatto conoscere il mio vero "maestro" cattolico: Plinio Corréa de Oliveira.
Mi ha aiutato, mi ha formato e mi ha fatto conoscere il mio vero "maestro" cattolico: Plinio Corréa de Oliveira.
Per chiunque lo abbia conosciuto – anche solo attraverso i suoi saggi –, il fondatore di Alleanza Cattolica rimarrà sempre un gigante del pensiero contro-rivoluzionario, uno studioso profondo e rigoroso, un maestro inflessibile e lungimirante, un militante appassionato ed esemplare.
Ma soprattutto un cattolico, sempre fedele alla Santa Chiesa, cattolica, apostolica e romana.
«Preghiera Azione Sacrificio»: uno stile di vita quantomai attuale, del quale è stato testimone per tutta la vita.
Non sempre capivo le sue lunghe frasi, piene di coordinate e subordinate (probabilmente perchè ero già decenni fa un povero blogger cattolico), ma capivo la sua "direzione di marcia", intelligente e aperta (Cfr, Qoelet, 11,3 "Quando le nubi sono piene, rovesciano la pioggia sulla terra; e se un albero cade, a sud o a nord che cada, là dove cade resta").
Non ho condiviso sempre tutto di lui - e le nostre strade ad un certo punto si sono separate -, ma senza Giovanni Cantoni oggi non conosceremmo Plinio Corrêa de Oliveira, Donoso Cortès, Gonzague de Reynold, Nicolás Gómez Dávila e tanti altri. Ma soprattutto non conosceremmo il testo cattolico che mi ha più formato e aiutato a capire il mondo in cui ci muoviamo, il capolavoro di Plinio, Rivoluzione e ControRivoluzione.
E mi ha aiutato, moralmente e con la sua amicizia, anche se ci siamo dati del "lei" per tutti questi anni.
Lo vidi l'ultima volta l'anno scorso durante il suo lunghissimo ricovero in ospedale: ridemmo per un'ora, malgrado le sue critiche condizioni fisiche.
A Dio signor Gianni. A Dio!
I suoi funerali saranno a Piacenza, domani 20 gennaio, nella chiesa di S. Antonino alle ore15.
Luigi