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Cari amici, a pochi giorni dall ’inizio de l  13º Pellegrinaggio  Populus Summorum Pontificum   a Roma da venerdì 25 a domenica 27 ottobre  ...

domenica 27 ottobre 2019

#sumpont2019 -16- S. Messa a Trinità dei a Pellegrini, FOTO e VIDEO

Foto dalla Parrocchia Di Trinità dei Pellegrini, del Pontificale di SER Mons. D. Rey, FSSP e Monaci Benedettini dell’Immacolata























L



Enrico R. e AZ. 

21 commenti:

  1. Vedo queste belle foto dopo aver assistito alla puntata domenicale di "A sua immagine" su Rai 1. La parola che mi è balzata subito in mente è ABISSO. Abisso tra il Cattolicesimo e il raffazzonamento amazzonico-bergogliano strombazzato dalla ognora sorridente e squillante conduttrice e dagli ospiti, tra cui un pretozzo tutto compunto e serioso, ai quali del Summorum Pontificum non gliene può fregare di meno.

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  2. "...dopo aver assistito alla puntata domenicale di "A sua immagine" su Rai 1"

    Ne hai del fegato. Oppure sei masochista.

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    1. Si tratta di fegato (e di stomaco). Conoscere sempre più a fondo il nemico fortifica e agguerrisce. Con queste orde di guastatori appiccicosi e urticanti occorre mantenere alta la guardia e mantenere salda la fede in Cristo UNICO Salvatore. E, ovviamente, nessuna pietà!!!

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    2. Caro Veleno, sono l'anonimo delle 14:57. Spero che immediatamente prima e immediatamente dopo la visione di quel programma tu abbia fatto incetta di belle immagini sacre, per "compensare". Ovviamente concordo: nessuna pietà!

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  3. Dalla decima foto appare chiaramente che S.E. mons. Rey non ha fatto l'ingresso in abito corale come prescritto dal Cerimoniale, bensì in abito piano, c.d. filettata (si intuisce dal tipo di mozzetta, di fascia, e di croce pettorale). Chiaramente questo errore può non essere dovuto agli organizzatori della funzione, ma al vescovo che -come la quasi totalità dei vescovi odierni- non ha ben chiaro cosa sia e perché esista l'abito di coro.

    Però, quando si commettono errori (specialmente se non per colpa propria), bisognerebbe evitare di metterne foto.

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    1. Con il disastro che sta avvenendo forse non è il caso di condannare tali occasionali quisquilie e dare pane per i denti di chi irride la ridondanza del rito tradizionale, sacrosanto si, ma non per l'abito corale che, forse, in quel momento non era disponibile..

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    2. Ma dove vivete? Nella Francia di Luigi XVI?
      Fuori stanno affondando la Chiesa e pensate ai pizzi, merletti e filettati? Uscite dai pizzi e merletti e preparate le armi!

      robe da pazzi...

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    3. Caro Liturgista,
      Lei ha ragione in punto di rubrica, ma non si domanda che forse non era stato possibile rispettare quella dell'abito corale? E cosa si sarebbe dovuto fare: far saltare il pontificale perchè il celebrante non aveva l'abito paonazzo?
      Sono giustamente quisquillie.
      Per rispondere all'anonimo delle 10:57, ma basta con sta storia di pizzi e merletti! C'è tutta una dottrina cattolica che i "tradizionalisti" difendono che va ben oltre alla questione liturgica, banalmente (da lei) intesa. Comunque durante il pellegrinaggio si è anche pregato per il "Sinodo", lo sa? E chi le dice dice che non usciamo anche noi, a tempo debito? Stare in chiesa non vuol dire mettere la testa sotto la sabbia.
      (Poi ovvio che concordiamo con Lei nel ritenere la questione della filettata una banalità, rispetto ad altri più seri problemi).
      Roberto

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    4. ah, Caro Liturigista, deve sapere che in Francia più della metà dei Vescovi veste in clergyman se non addirittura in abiti "laici". E questo anche durante le conferenze episcopali francesi e, addirittura, quando andarono in visita a Papa Benedetto XVI.
      Quindi se Mons. Rey aveva la filettata, non dobbiamo lamentarci! Rispetto ai suoi confratelli francesi, è già ottimo.
      Roberto

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    5. Anonimo 10,57, la Sua osservazione non è del tutto infondata. Però La invito a tenere presente che se oggi abbiamo preti (!?) irriconoscibili, che vestono in maniera pietosa, forse è anche perché l'appropriato abbigliamento ecclesiastico, compreso quello liturgico, è stato gettato alle ortiche. Togli un pizzo qui, togli un merletto là, togli un filettato di sopra, togli una cotta di sotto, ed eccoti il prete sovversivo che pensa come lo scaciato abito che indossa e sproloquia a getto continuo (vedi il "parroco" Santoro che fa politica e da dell'assassino a chi non la pensa come lui). D'altra parte, la forma è sostanza.

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    6. Gli errori capitano sempre e spesso indipendentemente dalla propria volontà (come in questo caso). Non è un dramma. Però è buona norma non mostrarli in foto, altrimenti si potrebbe pensare che gli organizzatori li avallino.

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    7. Inoltre, domando: mons. Rey aveva i sandali e i calzari? So per certo che li aveva al Pontificale in S. Pietro (e questa è già ottima cosa perchè in passato spesso non si sono usati); se anche qui li ha indossati (come presumo visto il servizio generalmente attento della Trinità, nonostante qualche scelta discutibile come le balaustre francesizzate), i miei complimenti.

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    8. Don Pasquale non ho mai detto che un prete debba vestirsi da laico ed evitare "pizzi e merletti". Sto dicendo che nei tempi oscuri che stiamo vivendo, tra apostasia generale e bestemmie contro Dio, leggere certi commenti basati sul NULLA mi fanno NAUSEARE e avvallano chi dice che i tradizionalisti pensano solo ai "pizzi e merletti" piuttosto che combattere la nefasta battaglia progressista e conciliare!
      Quelli dei salotti della sagrestia degli Istituti Ecclesia Dei che collezionano abiti prezioso e fanno battutacce sul Papa, ipocrisia e vanagloria!

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    9. Anonimo delle 11.05, cui le mie osservazioni disgustano perchè avallerebbero (con una v) le posizioni dei critici della liturgia tradizionale e non combatterebbero la nefasta (setta? schiera? Battaglia ha poco senso messa qui): dei pizzi e dei merletti mi importa francamente poco; m'importa che le rubriche siano correttamente seguite. Ma a chi preferisce una messa bassa purchè ci sia la predica infuocata contro i conciliari queste cose non entrano in testa. Per sua informazione io non colleziono abiti (paramenti?) preziosi e non faccio battute sul Papa (di cui m'importa francamente poco); peraltro non son membro di Istituti ED, e lavoto in università, senza frequentar salotti.

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    10. La V é dovuta al T9.
      I suoi commenti che leggo ogni volta riguardano sempre e soltanto pizzi e merletti su ogni celebrazione.
      Mai un'opinione sul nefasto conciliabolo o sull'attuale occupante della sede petrina molto piú intelligente e interessante.
      Evidentemente la fede per lei si riduce soltanto a Lady Oscar e Maria Antonietta assieme al cardinale Richielieu...

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    11. Posto che lei utilizza "pizzi e merletti" come un'astratta categoria onnicomprensiva (se avessi tempo magari potrei spiegarle che per ragioni storico-simboliche il camice non dovrebbe avere pizzo se non un bordino, ma penso che questo non piaccia a molti "tradizionalisti" che sono, loro sì, "pizzi e merletti"), io commento aspetti di liturgia perché di questo m'intendo (e non sono dettagli: per esempio, lo sa che un vescovo che non porta i calzari durante la liturgia rifiuta la missione di predicare il Vangelo a tutte le genti, di cui i calzari sono il simbolo poiché S. Paolo agli Efesini dice di predicare "calceati pedes calceamentis virtutum"?, cfr. G. DURANDO, Rationale Divinorum Officiorum III, 8).
      Il tifo da stadio sul conciliabolo o su Bergoglio lo può fare chiunque, senza aggiungere un reale contributo alla comprensione della situazione; se ho competenza su una materia preferisco scrivere di quella.

      Infine, sul suo ben poco cristiano modo di insultare la fede altrui, peraltro accostando Maria Antonietta a Richelieu che è vissuto oltre un secolo prima, non voglio nemmeno commentare. Se preferisce una discussione teologica sulla disputa palamita, o una dissertazione sulla spiritualità monastica, mi trova quando vuole; sempre ammesso che sia in grado di sostenere una dissertazione seria e non gettare una serie di slogan, cosa della quale, stanti i suoi interventi sinora pubblicati, mi consenta, dubito.

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    12. Che rottura ... leggere gli inopportuni interventi di un alineato che si firma Liturgista.
      Qualche volta la redazioni operi un salutare taglio degli interventi per leggere quelli vomitevoli che danno disdusto come quello di Liturgista ( un fake ??? un provocatore modernista ??? )

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    13. Qualche volta la redazione eserciti un salutare taglio degli interventi per NON leggere quelli vomitevoli che danno disdusto come quello espresso da Liturgista ( un fake ??? un provocatore modernista ??? )

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    14. Mi sono permesso di commentare qui questa discussione a tratti tragicamente sconcertante: https://traditiomarciana.blogspot.com/2019/11/quei-tradizionalisti-che-odiano-la_3.html

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    15. Ho trovato utili ed interessanti gli interventi, sia di Liturgista che di Unam Sanctam, però non condivido questa idea che pubblicare una foto significhi avallare un errore, fondamentalmente una foto si pubblica per documentare ed è grazie a questo documento che ho potuto informarmi sulla questione.

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  4. Le celebrazioni secondo i riti millenari della Chiesa in queste mirabili chiese monumentali frutto della fede e dell'arte che si deve restituire a Dio, somma bellezza e armonia, che ha elargito all'uomo tanti doni, sostiene la nostra fede in momento di apostasia dilagante che sconfina nella palese eresia. Rimbomba più sonora che mai la grancassa dell'euforico CVII che cercava nuove strade ( !?!) di evangelizzazione, demonizzando come sbagliate quelle millenarie che avevano portato a Cristo tanti popoli. I risultati negativi delle 'nuove strade' che hanno prodotto la scristianizzazione di intere nazioni, e gettato nel dubbio e nell'indifferenza religiosa tanti fedeli e sacerdoti, sono ignorati da una gerarchia ' adeguata', incapace di vedere ciò che si può vedere solo con gli occhi della fede e non con quelli dell'ideologia socio-politica e/o della nuova (!?! )teologia.

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