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mercoledì 22 maggio 2019

CONTRO SALVINI: DA SPADARO A SEMERARO L’ARMATA DELLA MISERICORDIA


Ringraziamo GIUSEPPE RUSCONI di www.rossoporpora.org per l'ottima raccolta delle ultime dichiarazioni su questa vicenda
Luigi
PS: ricordiamo QUI il Vescovo Mogavero quando affermava che la Chiesa deve riconoscere le coppie gay.....


 21 maggio 2019, Rosso Porpora

Qualche appunto sulle reazioni scomposte di una parte dei vertici della Chiesa (italiana e non solo) al discorso di Matteo Salvini del 18 maggio, pronunciato in piazza Duomo a Milano a una settimana dall’appuntamento elettorale europeo. L’attacco a Salvini vede questa parte di Chiesa ‘misericordiosa’ fianco a fianco dei centri sociali, dei gruppuscoli violenti di sinistra, della stessa sinistra ‘intellettualmente superiore’, dei grillini intolleranti e incattiviti dai sondaggi: è uno spettacolo penoso e rimanda per certi versi al Sessantotto e agli anni di piombo… 

IL DISCORSO DI MATTEO SALVINI IN PIAZZA DUOMO A MILANO

“Rosario sul palco, il mondo cattolico contro Salvini”: così ‘laRepubblica’ online di domenica 20 maggio. E quella cartacea di lunedì 21 ha aperto pagina 2 con un titolo a caratteri cubitali: “La Chiesa contro Salvini”. Proprio così? La Chiesa, tutta la Chiesa italiana (e italo-vaticana) contro Salvini? O solo una parte dei vertici e della base, quella tradizionalmente catto-sinistra e opportunisticamente catto-turiferaria? Vediamo allora di ricapitolare i fatti. Sabato 18 maggio durante il grande comizio leghista in Piazza Duomo (da notare la tanto grave quanto grossolana fake news di Repubblica che ha parlato di piazza semivuota, pubblicizzando una foto scattata ben prima dell’inizio della manifestazione…)

Matteo Salvini ha detto tra l’altro:
. Quello che stiamo facendo lo stiamo facendo per i nostri figli e le nostre figlie. Scriveva Chesterton che Il vero soldato combatte non perché odia quello che c’è davanti a lui, ma perché ama quelli che ci sono dietro di lui. In questa piazza non ci sono razzisti, fasciati o estremisti. Gli altri parlano di passato perché non hanno un’idea di futuro. Qua non c’è l’ultradestra, qua c’è la politica del buon senso. Gli estremisti sono quelli che hanno governato l’Europa per vent’anni nel nome della povertà e della precarietà.

. Qua c’è l’Europa originaria, l’Europa di cui parlava colui che oggi compirebbe 99 anni ed è uno dei più grandi uomini non della storia della Chiesa, ma della storia dell’umanità: e penso a San Giovanni Paolo secondo, che nacque proprio un 18 maggio di tanti anni fa e che parlava di vocazione dell’Europa alla fraternità, alla solidarietà di tutti i popoli che la compongono dall’Atlantico agli Urali, che parlava di nazioni, di popoli, di unità nelle differenze e non parlava della Turchia in Europa perché la Turchia non è e non sarà mai Europa. Parlava di orgoglio”.

. Lo stesso Giovanni Paolo II parlava di vecchia Europa invitandola a ritrovare se stessa, a riscoprire le sue origini e le sue radici. 

. Più mi dicono: Rallenta! più vado avanti come un treno per difendere il mio Paese e per difendere il diritto alla vita di un intero Continente. L’Europa di cui parlava Benedetto XVI, un’Europa che nasce dell’incontro di diverse civiltà e di cui qualcuno ha perfino negato le radici giudaico-cristiane. Chi nega le sue radici è un traditore e non costruisce nessun futuro. Altrimenti rischieremmo di spalancare le porte a quell’Eurabia di cui parlava una grande donna come Oriana Fallaci, una delle madri fondatrici di questa Europa che sta risorgendo e rinascendo. Non possiamo accogliere il diverso se dimentichiamo quello che siamo.

. Ovviamente per accogliere chi arriva da lontano dobbiamo poterlo fare. Questo insegna anche il catechismo della Chiesa cattolica e questo dice un grande cardinale, Robert Sarah, un cardinale africano e quindi esperto delle cose di cui stiamo parlando, che ha scritto poco tempo fa : ‘Bisogna fare di tutto perché gli uomini, tutti gli uomini possano restare nel Paese in cui sono nati’. E sono contento con la mia azione di governo nei fatti e non con le parole – De Gasperi diceva: ‘Un politico deve fare non deve parlare’ – anche a sua santità papa Francesco che oggi ha detto che bisogna ridurre i morti nel mar Mediterraneo. La politica di questo governo sta azzerando i morti nel Mediterraneo. Questo stiamo facendo, con orgoglio e spirito cristiano. (Fischi non corali ma comunque ben distinguibili a papa Francesco)

.’’Stiamo salvando vite’: diciamolo con orgoglio domani andando a messa a qualcuno, pochi per fortuna, che fanno politica dal pulpito che l’unico modo per salvare quelle donne e quei bambini è combattere gli scafisti e i trafficanti e aiutare l’Africa a crescere nel suo continente.

. Noi abbiamo fatto scendere malati e neonati, perché mai e mai io dirò a qualcuno: ‘Voltati dall’altra parte’ mentre un bambino rischia la vita. La vita è sacra, la vita è sacra.

. Galileo - che diceva: ‘No, la Terra non è piatta, la Terra è tonda e gira attorno al sole’ – lo incarcerarono, perché era un matto che metteva in discussione l’ordine costituito. Grazie, noi siamo come Galileo, un pacifico esercito di matti, che sta salvando il futuro dei nostri figli”.

. Ci affidiamo a voi, alle donne e agli uomini di buona volontà, ci affidiamo ai sei Patroni di quest’Europa, san Benedetto da Norcia, santa Brigida di Svezia, santa Caterina da Siena, i santi Cirillo e Metodio, santa Teresa Benedetta della Croce: ci affidiamo a loro, affidiamo a loro il destino, il futuro, la pace e la prosperità dei nostri popoli. E io personalmente affido l’Italia, la mia e la vostra vita al Cuore immacolato di Maria che sono sicuro che ci porterà alla vittoria”. Nel mentre pronunciava questa parole conclusive Matteo Salvini ha innalzato il braccio destro stringendo un rosario e baciandolo.

LE REAZIONI DEI ‘MISERICORDIOSI’: AL ROGO, AL ROGO! (SE CE NE FOSSE LA POSSIBILITA’)

Matteo Salvini era stato accolto a Milano anche da manifestazioni ostili. Un’espressione di tale ostilità ha preso la via di alcune decine di finestre e balconi cui sono stati appesi striscioni spesso insultanti verso il Ministro italiano dell’Interno. Uno per tutti, appeso da un gruppo di studenti e studentesse dell’Università Statale di Milano (ricordate cinquant’anni fa Capanna – espulso dalla Cattolica - con i suoi katanghesi?). Lo riproduciamo: “Salvini MUORI. Salvini CREPA. Salvini INFAME. SPARATE a Salvini. Salvini APPESO A TESTA IN GIU’ “

Dilaga un vero e proprio odio contro Salvini e la Lega, in un crescendo impressionante di minacce, attacchi, attentati, addirittura gravi diffamazioni nelle aule scolastiche, come si è verificato con un video in cui si paragonava la legge sulla sicurezza di Salvini alle Leggi razziali, la politica dell’immigrazione di Salvini alle persecuzioni enti-ebraiche (con l’aiuto tra l’altro di prime pagine recenti di Repubblica e della sua ruota di scorta, l’ex-giornale cattolico Avvenire). Il video vergognoso è stato prodotto da allievi di una classe dell’ Iti Vittorio Emanuele III di Palermo, nell’ambito di un lavoro sui ‘diritti ‘umani’ coordinato dalla professoressa di italiano Rosa Maria dell’Aria (giustamente sospesa per 15 giorni).

Purtroppo tale odio è manifestato anche dal settore ‘misericordioso’ della Chiesa. In prima fila si evidenziano compiaciuti i media catto-fluidi (de facto ex-cattolici) come Avvenire, Famiglia (cosiddetta) cristiana, La Civiltà Cattolica, guidati dai rispettivi Turiferari. Non mancano neppure cardinali, vescovi, sacerdoti, suore, pretesi intellettuali d’area in piena deriva catto-fluida. E, manco a dirlo, sono quasi sempre alfieri della ‘Chiesa aperta’, quella dialogante con tutti, quella che chiama al rispetto delle idee altrui, quella che civetta con l’islam, quella che ‘propone’ e non ‘impone’, quella che si scandalizza per le fake news, quella che chiede rigidi codici di comportamento nell’ambito dell’informazione. La stessa che, nel contempo e senza vergogna, guarda con fastidio e spesso insulta i cattolici non ‘allineati’ al nuovo Verbo. Insomma è una Chiesa rosso-arcobaleno… e delle due tradizioni anti e a-cattoliche ha assimilato con lode lo spirito inquisitorio.

Qualche esempio

Famiglia (cosiddetta) cristiana. Domenica 19 maggio, nell’apertura del sito online, leggiamo un articolo di delirante disprezzo verso Salvini a firma del turiferario Francesco Anfossi, che - come gli studenti della già citata professoressa Rosa Maria dell’Aria – definisce il “cosiddetto ‘decreto sicurezza’” come “una legge così lesiva dei diritti umani che per trovare qualcosa di confrontabile nella storia d’Italia bisogna risalire alle leggi razziali del ‘38”.

Il vescovo di Albano Marcello Semeraro, segretario del famoso Consiglio dei Cardinali (ormai ridotto a sei membri) che coadiuva Jorge Mario Bergoglio nel governo della Chiesa. Su Repubblica di lunedì 20 maggio, a pagina 2, appare un’intervista del Turiferario tremebondo Paolo Rodari a Semeraro, che è anche presidente del Consiglio di amministrazione dell’editrice di Avvenire (ma guarda che felice coincidenza…). Il titolo è di una Misericordia sconfinata: “Semeraro: Niente di più esecrabile dell’uso strumentale di Dio”. Vediamo se il titolo è confermato dalle parole di Semeraro, perché – come i nostri lettori ben sanno – l’ultima intervista di Rodari al card. Parolin aveva un titolo inventato di sana pianta. Sì, stavolta il titolo è confermato. Marcello Semeraro in effetti parla di “un’uscita esecrabile” di Salvini e denuncia: “Ritengo che sia scorretto usare il nome di Dio in questo modo. Ma non soltanto il suo nome, ma anche quello della Vergine. E’ una modalità strumentale dalla quale prendere del tutto le distanze(…) Qui si va oltre ogni limite, oltre la decenza. Ripeto: Dio non ha bisogno di essere difeso da nessuno, né certamente vuole che il suo nome sia utilizzato per terrorizzare la gente”. “Esecrabile”… un aggettivo drastico con cui si intende demonizzare il leader della Lega per il ‘grave delitto’ di aver esibito il rosario…ma l’avete mai sentito il vescovo di Albano levare in tal modo la sua voce per i dirompenti e ricorrenti attacchi (legislativi, concreti) alla vita e alla famiglia?

O povero, povero mons. Semeraro… si prenda per favore una docente che gli faccia ripassare la storia recente d’Italia (non però la professoressa Rosa Maria dell’Aria). Nel 1948 uno slogan (per noi azzeccatissimo) di Guareschi suonava. “Nell’urna Dio ti vede, Stalin no: vota Dc”. E le processioni con la Madonna pellegrina? E poi, per oltre quarant’anni, l’Italia non è stata governata dalla Democrazia cristiana (sì, si diceva “cristiana”), che nello scudo aveva la Croce (il simbolo da solo valeva qualche punto percentuale…)? Il settantunenne mons. Semeraro non ha mai visto o sentito parlare della Democrazia cristiana? E neanche della celebre commedia di Molière che evoca un tubero dal sapore particolare (molto pregiato, come abbiamo constatato con la Stampa estera l’anno scorso, ospiti della Fiera d’Alba)?

Che dire poi del vescovo di Mazara del Vallo? Caro mons. Mogavero, ma che mi combina? Sul sito della sua diocesi campeggia in apertura un grande titolo: “Salvini con il Rosario in mano, il vescovo: Chi è con lui non può dirsi cristiano”. E’ una vera gara tra vescovi a chi spara (non spera, ma spara) più Misericordia. Leggiamo il testo, un vero esempio di amore verso i fratelli: “È ora di finirla. Non possiamo più stare zitti di fronte alle sparate di un sempre più arrogante ministro della Repubblica”. Lo ha detto il Vescovo di Mazara del Vallo, monsignor Domenico Mogavero, dopo che il Ministro dell’Interno Matteo Salvini ha esibito, durante un suo comizio a Milano, il Rosario. “Non possiamo più permettere che ci si appropri dei segni sacri della nostra fede per smerciare le proprie vedute disumane, antistoriche e diametralmente opposte al messaggio evangelico. Chi è con lui non può dirsi cristiano perché ha rinnegato il comandamento dell’amore” ha concluso Mogavero”. Ma, caro monsignore, si ricorda di quel Chi sono io per giudicare? O lo utilizza solo a corrente alternata? Poi: nel suo gregge di Mazara del Vallo non mancano, come si è visto nelle recenti amministrative, le pecorelle leghiste. E se decidessero di non dare più latte all’Azienda a causa delle ‘sparate’ di Misericordia del loro pastore? Vuol proprio ridurre le scorte di pecorino? 

E il cardinale Pietro Parolin? Cara eminenza, pur se con parole felpate, stavolta Lei è entrato a gamba tesa nel dibattito sul discorso di Salvini a Milano. Domenica 20 maggio, a margine della “festa dei popoli” annualmente organizzata a San Giovanni in Laterano, Lei ha osservato: “La politica partitica divide, Dio invece è di tutti. Invocare Dio per se stessi è sempre molto pericoloso”. Salvini quasi ‘scomunicato’ dal Segretario di Stato? Ma allora il Partito popolare fondato da don Sturzo (in via di canonizzazione….) e la successiva Democrazia Cristiana? ‘Scomunicati’ anche loro? Chissà che esultanza a Caltagirone! Commenta compiaciuto Paolo Rodari, Turiferario tremebondo in questi giorni in versione spavalda: “Non è per nulla usuale, al tempo di Bergoglio, che un esponente vaticano si conceda un commento sulle vicende italiane”. Ma dove vive Rodari? In una campana di vetro dentro le Mura vaticane? Mai sentito di ingerenze ripetute di Bergoglio nella politica italiana? Il favore espresso per la ‘grande italiana’ Bonino, i ‘porti aperti’, lo ‘ius soli’, il disprezzo per il Congresso di Verona, ecc… ricordano qualcosa al vaticanista di Repubblica, smemorato a intermittenza? Per non parlare dell’impresa eroica, molto concreta, del card. Kraijewski…

Poteva mancare padre Antonio Spadaro, il Turiferario Prezzemolo direttore della ‘Civiltà Cattolica’? Vien proprio da ammirarlo per la sua eccezionale capacità acrobatica di esprimere la Chiesa della Misericordia, di cui esalta le gesta come i cantori delle Corti rinascimentali: 

. Rosari e crocifissi sono usati come segni dal valore politico, ma in maniera inversa rispetto al passato: se prima si dava a Dio quel che invece sarebbe stato bene restasse nelle mani di Cesare, adesso è Cesare a impugnare e brandire quello che è di Dio (18 maggio, twitter)

. Radici cristiane dei popoli non sono mai da intendere in maniera etnicista. Le nozioni di «radici» e di «identità» non hanno medesimo contenuto per il cattolico e per l’identitario neo-pagano. Etnicismo trionfalista, arrogante e vendicativo è anzi il contrario del cristianesimo" (19 maggio, twitter)

. La coscienza cristiana, a mio avviso, dovrebbe sussultare con sdegno e umiliazione nel vedersi così mercanteggiata e blandita (Facebook, 20 maggio)

LA CONTRO-REAZIONE DI UNA PARTE DEL MONDO CATTOLICO

Tali affermazioni di Spadaro non potevano restare senza risposta da parte di molti dei suoi lettori. Qualche scampolo significativo:

Che pena. Che pena. Parlate di crocefissi e fede solo per contrastare chi li invoca per proteggere l'Europa e l'Italia. Chiedetegli coerenza piuttosto. E ringraziate Dio che qualcuno ancora pubblicamente non si vergogni delle radici cristiane dell'Europa!

Se vale a Cesare quel che è di Cesare, perché l’elemosiniere si è immischiato di Cesare e ha riattaccato la luce? Che indaghi a questo punto la magistratura

Da quando un cattolico che chiede la protezione dei santi "impugna o brandisce quello che è di Dio". Non ha detto "Dio lo vuole". Ha detto "Maria protegga me e l'Italia". Perchè vi fa tanto scandalo?

Sono un cristiano cattolico. Stamattina sono stato a messa, le rispondo così: dati dei morti in mare dal 2015 ad oggi forniti dall'UNHCR: 2015: 3.771 2016: 5.096 2017: 3.139 2018: 2.277 2019: 402 Si merita che mostri il Santo Rosario.

Mi scusi, ma lei si è accorto che fino all'altro ieri, Cesare ha approvato in successione leggi su aborto, divorzio, unioni civili, eutanasia, DAT, ecc. senza che la maggior parte di chiesa e cristiani si sia stracciate le vesti come oggi ... ma dove eravate tutti: dormivate???

A me da cattolico praticante fa piacere vedere un politico a richiamare le radici cristiane d'Europa, i suoi Santi fondatori e la Madonna, poi della sua condotta personale risponderà lui al Padreterno. Voi più a vostro agio con atei pro aborto nozze gay gender.. 

Grazie a Dio...mai piu' 8%1000 alla Chiesa Cattolica

Per fortuna ci sono quelli che la Religione Cattolica non la strumentalizzano perché di politica italiana il #PapaFrancesco non ne sa nulla.

Un sacco di sacerdoti e cattolici democratici sono più indignati per un Rosario sventolato in piazza piuttosto che per la imminente esecuzione per fame e per sete di #VincentLambert al quale non hanno dedicato nemmeno un tweet.

Beh... in effetti... sembra che tutti possano fare tutto tranne Salvini.

Di padre Antonio Spadaro vogliamo ancora ricordare un tweet degno dell’immortalità, quello relativo all’impresa eroica del card. Kraijewski nell’edificio occupato di via Santa Croce in Gerusalemme: “Con una sola mossa Kraijewski nel tombino cambia l’immaginario collettivo del cardinale: non l’uomo degli arcana imperii, elegante ed equilibrista, anziano e irraggiungibile, ma un militante della disobbedienza civile, un luddista del XXI secolo, vangelo e tuta da operaio”. Fatelo, come minimo, Papa (sperando che si accontenti). 

LA REPLICA DEL MINISTRO DELL’INTERNO

“Non commento le parole dei cardinali o di Di Maio (NdR: il grillino di intolleranza direttamente proporzionale all’ignoranza culturale aveva criticato il discorso di Salvini). Sono l'ultimo dei buoni cristiani, sono divorziato e peccatore, dico le parolacce, vado a messa tre volte all'anno ma difendo la nostra storia e difendo l'esistenza delle scuole cattoliche, del volontariato, dell'associazionismo". Se invoco la protezione di Maria dà fastidio a qualcuno? Chiedo la protezione di Dio per i nostri giovani, i nostri figli perché Europa ci sta preparando un futuro di disoccupazione e precarietà". (durante la tramissione televisiva ‘Non è l’Arena’, TV La 7, domenica 19 maggio 2019).

(dopo le esternazioni di padre Antonio Spadaro, 20 maggio 2019):.”L'Europa che nega le proprie radici non ha futuro. Io sono credente, mio dovere è salvare vite e svegliare coscienze. Il confronto con le altre culture è possibile solo riscoprendo la nostra storia e riscoprendo i nostri valori, come peraltro detto negli ultimi decenni da tutti i Santi Padri. Sono orgoglioso di testimoniare, con azioni concrete e con gesti simbolici, la mia volontà di un'Italia più sicura e accogliente, ma nel rispetto di limiti e regole". (…) "Frati, suore, missionari, vescovi, cardinali mi scrivono dicendo: ‘Mi raccomando, Salvini, tenete duro’. Ho il telefonino zeppo di messaggi, ovviamente riservati che finiscono tutti con la stessa frase: 'Matteo non dirlo'. “