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venerdì 1 febbraio 2019

Un sacerdote scrive...

Riceviamo questa lettera da parte di un sacerdote, originariamente indirizzata ad un suo compagno di seminario.

Crediamo sia significativa nel senso che testimonia la progressiva presa di coscienza, anche da parte del clero, che c'è qualcosa che non va per il verso giusto.

A quando l'inversione di marcia?
AZ



Caro……………. [un mio compagno di seminario],

sapendo che sai leggere, scrivere e fare di conto, mi rivolgo a te per chiederti qualche dilucidazione.

+ Mia riflessione: chi lavora per i poveri, gli ammalati, le missioni, gli immigrati…. è degno della massima stima. Ma un giovane può dire: “Se voglio lavorare per i poveri vado direttamente alla Caritas, per i lebbrosi vado al Centro Missionario, per i giovani vado alla Azione Cattolica …: allora, che bisogno c’è che diventi anche prete? Se divento prete, voglio fare una cosa che nessun altro può fare: celebrare la Messa, confessare, sostenere i laici affinchè si dedichino alle opere buone.”


+ Per puro caso mi sono imbattuto nella conoscenza di un tipo di sacerdoti che si sono staccati dai lefevriani e sono stati accolti a Wigratzbad (Baviera) dai vescovi Stimpfle (focolarino), Ratzinger e, mi sembra, dal cardinale Castillon. In poche parole: sono approvatissimi dalla chiesa di Roma.

C’è un particolare: i seminaristi partecipano alla Messa in latino (con il rito della Summorum Pontificum), breviario in latino, studi severi di teologia, esami, disciplina interna molto forte, veste talare sempre portata senza eccezioni; eccetera.

Domanda: come mai ci sono tanti seminaristi? E’ solo perché provengono da molte parti? Allora, perchè diocesi come Monaco (5 o 6 milioni di cattolici) non ha avuto nessun nuovo ingresso in seminario e diocesi come Vicenza (che ha sempre avuto moltissime ordinazioni) non ha nessuna ordinazione sacerdotale né quest’anno né l’anno prossimo?

Se fosse un seminario “lassista” , potrei anche capirlo ma tutto fa intendere che siano molto severi sulla disciplina, sulla morale e la ottemperanza alle regole della chiesa di Roma. [Togliti la curiosità e vai a vedere il sito: www.fsspwigratzbad.blogspot.com]

Mi hanno detto che questo tipo di seminaristi presenti in Francia sono, da soli, la metà del totale di tutti i seminaristi della chiesa francese.

Tu cosa dici? Dobbiamo aspettare che scoppino e vadano tutti a casa? Possiamo dire che sono fanatici e noi, che viviamo nel mondo, siamo aperti? Ti assicuro che non ho voglia di proporre la ripetizione della loro esperienza (io prego molto meno di loro e non indosso la talare) ma mi domando perché non facciamo una analisi seria su come si spiega questo fenomeno.

Io celebro la Messa in latino ogni domenica e ci sono moltissimi giovani che pregano e frequentano i sacramenti con una assiduità incredibile: sono loro che sono fanatici o sono io che trovo tutte le scuse per pregare il meno possibile?

Ecco perché mi rivolgo a te che hai studiato: cosa si può imparare da loro (che sono stati approvati dalla Chiesa di Roma e quindi sono nostri fratelli) per vedere come mettere a frutto anche per noi la loro esperienza? Mah! Deus scit. A te l’ardua sentenza.


Lettera firmata
(onde evitare le solite ripercussioni...)