Proponiamo tre diverse riflessioni sulla recente approvazione nello Stato di New York, a guida democratica, della "legge" che consente di abortire fino al nono mese. Preghiamo perchè il Signore infonda nei Suoi Consacrati lo spirito di fortezza e di timore per il Signore per scongiurare "... un’ulteriore scandalosa abnegazione della Chiesa attuale dal suo dovere di confermare la verità è difendere la giustizia. Una legge che chiaramente sancisce la libertà di assassinio è un crimine contro l’umanità di un potere che a barbarie non ha niente da invidiare al regime nazista."
Come mai infatti nessuna Autorità Ecclesiastica, nemmeno la Suprema, ha alzato la voce per condannare questa abominevole legge firmata da un "cattolico"?
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"Quello che mi lascia stupito è il sostanziale silenzio della Chiesa (salvo sporadiche prese di posizione) sull’aberrazione dell’aborto fino al nono mese di gravidanza, la cui legge è stata recentemente approvata dallo Stato di New York negli USA (qui).
La Chiesa è così attenta ai diritti degli immigrati, anche quando questi diritti non hanno alcun fondamento, ma pare davvero disinteressarsi della vita e di come questa venga calpestata da simili leggi aberranti." (Cfr. Il Petulante QUI )
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Da un ammonimento così, se non accolto, un tempo si arrivava alla scomunica, la misura estrema per richiamare l’anima alla necessità di convertirsi. Per carità, a proposito di bene da (ri)trasmettere, sarebbe il caso di ripristinarne l’uso.
Invece... Daniel Burke portavoce politicamente "corretto" del Cardinale Dolan ha replicato al Vescovo Mons. Edward Scharfenberger con un tweet : (la scomunica) “non è una risposta appropriata a un politico che supporta o vota una legislazione che promuove l’aborto” e che “non dovrebbe essere usata come un’arma” per “rabbia o frustrazione”. (Sic!!! N.d.R.)
Replica Il Timone "Come accennato alla fine dell’articolo, l’uso proprio della scomunica non è quello riferito dal portavoce: è invece, propriamente, un’opera di misericordia spirituale (ammonire i peccatori) volta a richiamare l’anima – evidentemente a rischio per i suoi atti pubblici e che non ha mostrato segni di pentimento – alla conversione, possibile finché è in terra. Allo stesso tempo è un’opera di misericordia verso tutto il gregge in cui si è diffuso lo scandalo, che viene confermato nella fede e messo in guardia su ciò che è un peccato gravissimo, come in questo caso il via libera alla soppressione della vita innocente"
( Da Il Timone )
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New York, si scrive aborto al nono mese. Si legge infanticidio
Lo Stato di New York ha approvato una legge che in pratica consente l’aborto fino al nono mese di gravidanza, l’infanticidio in parole povere.
Lo Stato di New York ha approvato una legge che in pratica consente l’aborto fino al nono mese di gravidanza, l’infanticidio in parole povere.
Ovviamente mica lo chiamano così, dopotutto i giochi di parole sono una specialità dell’abortismo, che in Italia da decenni ha fatto evaporare la soppressione prenatale
nell’algido acronimo Ivg; non lo dicono, dunque, ma la sostanza di una norma che permette l’eliminazione di un essere umano a pochi giorni dal parto è palesemente infanticida.
Sfido chiunque a dimostrare il contrario.
Come mai questa follia newyorkese?
Ma perché si tratta di una terra da decenni avanguardia del peggio (l’aborto fu introdotto fin dal 1970, prima della mortifera sentenza Roe contro Wade) e dove il buon senso, quindi il cattolicesimo, è in ritirata, come prova il fatto che, già cinque anni fa, l’arcidiocesi annunciasse la chiusura di 50 chiese.
In compenso è in espansione il male, e cioè il progressismo, non a caso in questo Stato, nel novembre 2016, Killary Clinton stracciò Donald Trump (58,8% versus 37,5%).
Tutto, insomma, torna alla grande.
Foto: Alessandro Tiberi: Angelo caduto dal cielo QUI