Chartres sonne, Chartres t'appelle!
Gloire, honneur au Christ-Roi!
Al grido squillante di questo glorioso inno, sabato 19 maggio, al termine della Santa Messa solenne, i pellegrini uscivano dalla Cattedrale di Notre Dame di Paris incammindandosi alla volta della omonima Cattedrale di Chartres.
Oltre 12 mila pellegrini, 100 chilomentri a piedi, 3 giorni di cammino, 2 soste notturne ai bivacchi di Ferté Choisel e di Gas, 1 sola fede ad accumunare i partecipanti.
25 i paesi di provenienza dei pellegrini, europei ed extra: significativi di menzione, per la lontananza e per la diversità culturale, i capitoli giunti dalla Russia, dall'Australia, dagli USA, dal Canada, dal Vietnam e dalla Malesia.
In defintiva il più partecipato dei 36 pellegrinaggi organizzati a partire dal 1983. Secondo i dati ufficiali, nel tempo si è registrato un costante crescendo di presenze, poi "esploso", quasi duplicato, negli ultimi anni. Basti solo dire che nel 2010 i pellegrini erano appena 5-6 mila.
La macchina organizzativa è stata perfetta e, grazie ai numerosi volontari, ha saputo gestire ogni singolo aspetto: dal traffico stradale al corretto dispiegarsi del corteo, dalla preparazione dei bivacchi ai soccorsi per i pellegrini bisognosi di cure mediche o di trasporto alla tappa successiva, dalla erezione degli altari e delle cappelle mobili ai sussidi per pregare e cantare.
Immancabile e degna di nota la partecipazione del clero e dei religiosi, i quali tutti indossavano ininterrottamente e con disinvoltura il proprio abito talare nonostante il caldo, la fatica e le innegabili difficoltà pratiche. Gli organizzatori, da bravi cattolici, hanno riservato loro degli equi privilegi: barrette al cioccolato durante il tragitto, brande militari per passare la notte, pasti già pronti e serviti al tavolo in occasione delle soste e dei bivacchi notturni.
Quest'anno il gruppo italiano, che marciava sotto il nome di Capitolo Immaculata Corredemptrix, era decisamente numeroso, 27 persone fra cui anche un ragazzino appena dodicenne.
Coordinati da Alessandro, assistiti da fra Ambrogio (dei Fratelli di San Francesco e dell'Immacolata) e dal chierico don Francisco ICRSS, i pellegrini italiani hanno contribuito ad arricchire il folto numero deiChapitres Etrangers.
Le confessioni e l'assistenza spirituale sono state prestate, a turno, da padre Serafino Lanzetta FI, dal canonico Pierre-Emmanuel Poullain ICRSS e da don Carlo Cecchin del clero di Parigi.
Giova, infine, una considerazione: non è da credere che il pellegrinaggio Notre Dame de Chrétienté sia cosa esclusiva dei "tradì", come in Francia vengono chiamati i fedeli legati alla Tradizione. Si poteva facilmente constatare, infatti, come fossero numerosi i fedeli e gli scout nonchè i parroci e i sacerdoti che, pur non provenendo da ambienti esclusivamente tradizionali, partecipavano al pellegrinaggio senza pregiudizi e con notevole rispetto e ammirazione (a volte anche curiosità) per i riti celebrati secondo l'usus antiquior. Qual mirabile esempio dovrebbe essere questo per l'Italia! Questi i proficui risultati del Summorum Pontificum!
L'appuntamento è dunque per sabato 8 giugno 2019, ore 6.00 sul sagrato di Notre Dame de Paris per ricominciare di nuovo la bella avventura, tutta volta alla maggior gloria di Dio e di Notre Dame e all'amore per la Tradizione della Chiesa.
AZ
A questo link potete trovare la traduzione italiana della splendida omelia del Card. Sarah, pubblicata dal blog Romualdica.
"Non è una discarica ma il recupero finale degli zaini!" (AZ)
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