Siamo lieti di pubblicare la nostra traduzione di alcuni stralci dell'omelia pronunziata ieri, 12 agosto, dal Card. Robert Sarah a Saint Laurent sur Sèvres - in Vandea - in apertura delle celebrazioni per i 700 anni della Diocesi di Luçon.
Il Card. Sarah mentre predica al Brompton Oratory di Londra il 6 luglio 2016 in occasione del Convegno Sacra Liturgia |
Cari fratelli, noi cristiani abbiano bisogno dello spirito dei
Vandeani! Abbiamo bisogno di un tale esempio! Come loro, abbiamo bisogno di
abbandonare le nostre semine, le nostre messi, i solchi tracciati dai nostri
aratri, per combattere, e non a difesa di interessi umani, ma per Dio!
Chi, dunque, si leverà in piedi, oggi, per Dio? Chi oserà
affrontare i moderni persecutori della Chiesa? Chi avrà il coraggio di alzarsi
senza altre armi se non il rosario e il Sacro Cuore, per affrontare le colonne
della morte dei nostri tempi, che sono il relativismo, l’indifferentismo e il
disprezzo di Dio? Chi dirà a questo mondo che la sola libertà per cui valga la
pena di morire è la libertà di credere?
Fratelli, come i nostri fratelli vandeani di un tempo, siamo
oggi chiamati alla testimonianza, vale a dire al martirio!
Oggi in Oriente, in Pakistan, in Africa, i nostri fratelli
cristiani muoiono per la loro fede, schiacciati dalle colonne dell’Islamismo
persecutore. E dunque tu, popolo di Francia, tu, popolo della Vandea, quando
prenderai le armi pacifiche della preghiera e della carità per difendere la tua
fede? Cari amici, il sangue dei martiri scorre nelle vostre vene, siategli
fedeli!
Tutti noi siamo spiritualmente figli della Vandea martire!
Anche noi africani, che abbiamo ricevuto tanti missionari vandeani venuti a
morire tra noi per annunciare il Cristo! Dobbiamo essere fedeli alla loro
eredità!
In questo luogo, ci circonda lo spirito di questi martiri.
Che cosa ci dicono? Che cosa vogliono trasmetterci?
Innanzi tutto il loro coraggio! Quando si tratta di Dio, non
è possibile nessun compromesso! L’onore di Dio non si discute! E ciò deve
iniziare dalla nostra vita personale, di preghiera e d’adorazione. È tempo, fratelli, di
rivoltarci contro l’ateismo pratico che soffoca la nostra vita. Preghiamo in
famiglia, lasciamo a Dio il primo posto! Una famiglia che prega è una famiglia
che vive! Un cristiano che non prega, che non sa lasciare spazio a Dio mediante
il silenzio e l’adorazione, finisce per morire!
Dall’esempio dei Vandeani dobbiamo anche imparare l’amore
del Sacerdozio. È perché i loro “buoni preti” erano minacciati che essi si sono
ribellati. Voi più giovani, se volete essere fedeli all’esempio dei vostri
antenati, amate i vostri sacerdoti, amate il sacerdozio! Dovete chiedervi: sono
anch’io chiamato ad essere prete sulla scia di tutti questi buoni preti
martirizzati dalla Rivoluzione? Avrei anch’io il coraggio di donare tutta la
vita per Cristo e per i miei fratelli?
I martiri della Vandea ci insegnano ancora il senso del
Perdono e della misericordia. Di fronte alla persecuzione, di fronte all’odio,
hanno conservato nel loro cuore la cura della pace e del perdono. Ricordatevi
come il comandante Bonchamps fece rilasciare cinquemila prigionieri pochi minuti
prima di morire. Sappiamo affrontare l’odio senza risentimento e senza animosità.
Siamo l’armata del Cuore di Gesù, come lui vogliamo essere pieni di dolcezza!
Infine, dobbiamo apprendere dai martiri vandeani il senso
della generosità e del dono gratuito.
I vostri avi non si sono battuti per i loro interessi. Non
avevano nulla da guadagnare. Oggi ci danno una lezione d’umanità. Viviamo in un
mondo segnato dalla dittatura del danaro, dell’interesse, della ricchezza. La
gioia del dono gratuito è ovunque disprezzata e schernita. Ebbene: solo l’amore
generoso, il dono disinteressato della propria vita possono sconfiggere l’odio
di Dio e degli uomini, che è l’origine di ogni rivoluzione. I vandeani ci hanno
insegnato a resistere a tutte queste rivoluzioni. Ci hanno mostrato che di
fronte alle colonne infernali, come di fronte ai campi di sterminio nazisti, di
fronte ai gulag comunisti, come di fronte alla barbarie islamista, non c’è che
una sola risposta: il dono di sé, di tutta la propria vita. Solo l’amore è il
vincitore delle potenze di morte!
Ancora oggi, forse oggi più che mai, gli ideologi della
rivoluzione vogliono annientare il luogo naturale del dono di sé, della
generosità gioiosa e dell’amore. Voglio dire la famiglia!
L’ideologia del gender, il disprezzo della fecondità e della
fedeltà sono i nuovi slogan di questa rivoluzione. Le famiglie sono diventate
tante Vandee da sterminare. Si pianifica metodicamente la loro scomparsa, come
un tempo quella della Vandea.
Questi nuovi rivoluzionari si stizziscono davanti alla
generosità delle famiglie numerose. Deridono le famiglie cristiane, perché
incarnano tutto ciò che essi odiano. Sono pronti a lanciare sull’Africa delle
nuove colonne infernali per fare pressione sulle famiglie e imporre
sterilizzazione, aborto e contraccezione. L’Africa resisterà come la Vandea!
Ovunque, le famiglie cristiane devono essere le gioiose avanguardie di una
rivolta contro questa nuova dittatura dell’egoismo!
È ormai nel cuore di ogni famiglia, di ogni cristiano, di ogni uomo di buona volontà, che deve insorgere una Vandea interiore! Ogni cristiano è spiritualmente un Vandeano! Non permettiamo che sia soffocato, in noi, il dono generoso e gratuito. Sappiamo, come i martiri della Vandea, attingere questo dono alla sua fonte: il Cuore di Gesù. Preghiamo perché una possente e gioiosa Vandea interiore si levi nella Chiesa e nel mondo. Amen!
Il testo integrale francese dell'omelia si può trovare qui
È ormai nel cuore di ogni famiglia, di ogni cristiano, di ogni uomo di buona volontà, che deve insorgere una Vandea interiore! Ogni cristiano è spiritualmente un Vandeano! Non permettiamo che sia soffocato, in noi, il dono generoso e gratuito. Sappiamo, come i martiri della Vandea, attingere questo dono alla sua fonte: il Cuore di Gesù. Preghiamo perché una possente e gioiosa Vandea interiore si levi nella Chiesa e nel mondo. Amen!
Il testo integrale francese dell'omelia si può trovare qui