Abbiamo ricevuto una lettera accorata, che riguarda alcuni fatti accaduti alla Comunità di San Giacomo di Cavriana (Mn). Ricordiamo che il Vescovo di cui si parla, è quel Mons. Busti che organizzò compiaciuto una veglia di Pentecoste con balli, danze e canti rap... eseguiti in cattedrale durante la funzione.
Speriamo che molti sacerdoti del Mantovano si confermino disponibili ad andare incontro ai fedeli della Frazione di San Giacomo, onde garantire la S. Messa domenicale.
Roberto
Egregio Direttore di MiL,
gli abitanti della frazione San Giacomo di Cavriana (Mn) chiedono ospitalità al Suo sito per segnalare un problema che sta loro a cuore. Nell’aprile 2010,senza addurre chiare motivazioni, il parroco di Cavriana , don Dino Mezzani, ci ha comunicato che la celebrazione dell’unica e molto frequentata S. Messa domenicale, officiata in frazione sin dal XVIII secolo, non potrà più aver luogo, motivando tale decisione con riferimento alla nota 27 febbraio 2010 del Vescovo Mons. Roberto Busti, che ne ha decretata la sospensione. Ricordiamo che non potendo il parroco celebrare anche nelle frazioni, gli abitanti di San Giacomo si sono sempre attivati per poter avere un sacerdote che la domenica celebrasse la S. Messa, negli ultimi vent’anni i Padri Rogazionisti di Desenzano, poi i Canonici Regolari di Montichiari. La comunità, unita dalla celebrazione eucaristica, dalle pratiche devozionali, dal legame con la propria chiesa conservata come una preziosa perla, arricchita da una “Schola Cantorum”, è rimasta sconcertata da tale imposizione, non motivata da alcuna ragione plausibile, poiché la celebrazione della messa domenicale non ha mai costituito intoppi di natura economica ed organizzativa, essendo la comunità in bilancio attivo e in grado di gestirsi autonomamente.
Non solo, la comunità ha contribuito all’acquisto o al restauro di arredi sacri della Chiesa parrocchiale di Cavriana, ha devoluto offerte per interventi umanitari e di solidarietà.
In una lettera al Vescovo inviata dal Parroco don Mezzani egli descrive gli abitanti della sua frazione come “[..] talvolta penso che siano per buona parte, non dei fratelli cristiani ma per lo più un gruppo di amici che si scelgono e si invitano con i quali si sta bene a tavola, […] come li chiamo io, un po per scherzo ma anche con serietà, gli extra-comunitari di San Giacomo (lettera del 09 febbraio 2010)”
Dopo reiterate richieste di ripristino dell’esistente, per lo più disattese in un rimpallo di responsabilità Parroco-Vescovo e dopo essersi rivolta alla stampa per sollecitare un incontro, Mons. Busti, Vescovo di Mantova, il 28 maggio 2011 presso la Parrocchia di Guidizzolo, dopo più di un anno si è degnato di incontrare alcuni nostri rappresentanti. Per addivenire ad un confronto costruttivo, la comunità ha fatto preventivamente pervenire al Vescovo, tramite i sacerdoti dell’Unita Pastorale, diverse proposte articolate per consentire nuovamente la celebrazione eucaristica, tenendo conto anche di eventuali difficoltà di tipo organizzativo. Tali proposte sono state redatte in conformità allo statuto delle Unità Pastorali con l’ausilio di due Docenti di Diritto Canonico (e a tutt’oggi ancora attendono una risposta).
Se dovessimo dare una valutazione dell’incontro potremmo sicuramente definirlo: singolare.
Come premessa, il Vescovo ha posizionato sul tavolo un registratore affinché non gli si attribuissero cose da Lui non dette, coerentemente alla fiducia che il Pastore dovrebbe nutrire nei confronti delle “sue pecorelle”. Dopo un breve preambolo in cui si è dichiarato dispiaciuto per aver dovuto prendere la decisone di sospendere la Messa, dura lex sed lex, definita e condivisa dai Vescovi italiani in base a degli imprecisati motivi, ha continuato il suo monologo affermando sostanzialmente di essere il capo della Chiesa mantovana e che a Lui spetta qualsiasi decisione insindacabile; i fedeli sono un’optional? Neppure dopo aver avuto esplicita dichiarazione che la frazione riconosce e rispetta le prerogative del Suo ruolo, Sua Eccellenza ha continuato su questo tono e si è manifestamente indispettito dal fatto che la Comunità si è rivolta alla stampa e ad alcuni rappresentanti dell’”organizzazione Chiesa”. Nel prosieguo del soliloquio abbiamo anche appreso che la nostra richiesta di ripristino della Messa domenicale “è solo una nostra espressione egoistica, mentre la sua unica preoccupazione è quella dei grandi numeri”. Comprendiamo che quella di Monsignore è giustamente una visione più ampia, non comprendiamo perché se possibile che la messa venga celebrata da un sacerdote non diocesano, il parroco di Cavriana, spalleggiato e difeso ad oltranza anche contro l’evidenza, non ne conceda la delega. Che la salvezza della anime dei “suoi fedeli” sia all’ultimo posto nella scala valoriale di Monsignore è palese; lo confermano affermazioni come: “La preoccupazione della Chiesa non è celebrativa ma quella di annunciare il Vangelo / Avete in mente che la messa sia tutto…la messa andate a cercarla dove c’è/ Voi non sapete cosa è la Chiesa / Il vostro giudizio tenetevelo voi / Avete in mente soltanto quello che volete voi … punto e finito / Ho la conferma dei miei preti … quindi vado avanti così / Se volete stare all’interno della Chiesa Mantovana, se no … / Non avete ancora scoperto chi è Gesù Cristo”.
Di tutte le nostre comunicazioni scritte, sorrette da spirito religioso, Mons. Busti ha fatto riferimento solo al documento da noi divulgato nell’ambito della frazione, in cui invitavamo i cittadini a non devolvere l’otto per mille alla Chiesa Cattolica: la prima preoccupazione del Nostro Pastore è palesemente “la cassa”. Questo si è stato il vero atto di lesa maestà!
Ci conforta il fatto che molti sacerdoti ci hanno dimostrato la loro solidarietà e la loro possibilità di celebrare la Messa non appena il decreto del Vescovo venisse annullato.
La recente istituzione delle Unità Pastorali non ha determinato una soluzione definitiva: don Dino Mezzani si giustifica affermando che “non vuole disubbidire al Vescovo”, Mons Roberto Busti si defila rimandando la questione al Parroco. Il testo normativo attribuisce ai Parroci ampia autonomia organizzativa e decisionale, spetta quindi al Parroco di Cavriana dare il proprio assenso al ripristino della Messa domenicale.
La vicenda suscita lo sconcerto non solo tra i fedeli, per i quali la liturgia eucaristica costituisce momento di fondamentale valore spirituale, ma per tutta la comunità, che attorno alla “nostra Chiesa” ha intessuto rapporti sociali e costruito nel tempo la propria identità.
Il mantenimento della S. Messa domenicale risponde ai bisogni della collettività, non è certo atto di “secessionismo”, partecipiamo attivamente alla vita della comunità parrocchiale cavrianese, la cui figura di riferimento istituzionale è don Mezzani, il quale però “si dimentica” di intervenire alla “Festa del Ringraziamento” in frazione e scrive un articolo sulla celebrazione della XIII Festa Decennale in onore della B.V del Carmelo con un anno di ritardo.
Se le preoccupazioni del Parroco sono di carattere economico, ricordiamo ancora che la Chiesa di San Giacomo è in attivo; se di tipo organizzativo, la comunità stessa è in grado di gestirsi autonomamente.
A tutt’oggi gli abitanti della frazione di san Giacomo alla domenica puntuali di ritrovano da 4 anni alle 9.15 per recitare il Santo Rosario e leggere le letture domenicali sempre accompagnati dalla Schola Cantorum, e circa 2 volte al mese la schola si reca nelle chiese vicine a “cantare messa” portando con la macchina le persone che intendono unirsi a loro e non intendono andare a Cavriana in parrocchia. Il parroco, quando si ricorda, ferialmente celebra una messa alla quale partecipano circa 10 persone (che spesso lui personalmente invita) e quando, per ben 3 volte all’anno celebra la messa festiva nella chiesetta non tralascia di chiamare i fedeli “eretici” o di paragonarli ai “Testimoni di Geova” per la loro caparbietà per non recarsi da lui in parrocchia e , ciliegina sulla torta non si dimentica mai di denigrare il coro che tutti i mercoledì si trova per studiare e per imparare il Canto della Tradizione Cristiana.
Francamente non comprendiamo perché, se un sacerdote su richiesta degli abitanti, tra cui molti anziani, è disposto a celebrare la messa la domenica mattina, non possa farlo. Se la Messa non costituisce un onere per alcuno, perché impedirla? La Chiesa lamenta la crisi dei valori morali e religiosi: è questo il modo per diffondere e rinsaldare la fede ? Perché volere che il “popolo di Dio” si allontani dalla Chiesa? L’unico intento dei fedeli è quello del riottenimento della Santa Messa Festiva.
Calzante è l’aforisma di mons. Tonino Bello: “Se un giorno in un tribunale si dovessero processare i cristiani […], questi sarebbero assolti per insufficienza di prove…e la colpa spesso è di noi preti!”
La Comunità è estremamente grata al sito “Messa in Latino” per aver dato loro voce e speranza e a quanti di tanto in tanto dimostrano a noi solidarietà. A tutti un vivo ricordo nella preghiera!
Lettera firmata
Precisazioni
1. alcuni sacerdoti FORSE sarebbero disposti a rivedere il loro comportamento ostile, ma allo spargersi della voce gli oppositori si accaniscono, tanto che ora si appellano pure alla Soprintendenza Alle Belle Arti che il 13 agosto 2014 ha fatto visita alla Chiesetta e al ritrovo attiuguo per vedere come erano tenuto e mantenuti, stanno facendo l'impossibile per togliere una piccola serra a lato della chiesa che gli amici di san Giacomo usano per fare feste...e a che cosa servono queste feste? A mantenere la Chiesa, visto che il Parroco è solo in grado di portare via le intenzioni delle Messe (le poche che gli rimangono) e porta le bollette da pagare alla gente locale dicendo spesso e ridendo: "La chiesa la volete, manenetevela!"
2. sono emersi pezzi di grande valore strorico che ribadiscono l'importanza della chiesetta che un tempo non lontanissimo era parrocchia (acquasantiera trasformata da un fonte battesimale del 1300, Madonna in Trono tra il 1450 e i primi del 1500 in legno africano di fico, crocefisso del 1600, pianteta in broccato del 1713, ecc...) quello che rimane dopo le vendite del post-concilio!
3. la gente locale è unita ma gli affronti crescono
2. sono emersi pezzi di grande valore strorico che ribadiscono l'importanza della chiesetta che un tempo non lontanissimo era parrocchia (acquasantiera trasformata da un fonte battesimale del 1300, Madonna in Trono tra il 1450 e i primi del 1500 in legno africano di fico, crocefisso del 1600, pianteta in broccato del 1713, ecc...) quello che rimane dopo le vendite del post-concilio!
3. la gente locale è unita ma gli affronti crescono
Grazie davvero TANTO per averci dato voce... e per essere STRUMENTO DI CHI NON HA VOCE!
RispondiEliminaMagari un giorno la messa ritornerà...o peggio ancora se ne andrà assieme a quei valori che essa ha tramandato nel tempo e nella storia, ma che indelebilmente restano scolpiti nel nostro cuore!
Si assicura la preghiera per il Vostro prezioso operato.
Carissimi fedeli di San Giacomo non disperate! Sia per Busti che per il Mezzani il capolinea si avvicina ed il tramonto è ormai all'orizzonte. Entrambi sono in prossimità dei 75 anni e poi le cose a Mantova e Cavriana cambieranno: ECCOME CHE CAMBIERANNO. Non mollate e continuate la vostra battaglia aggrappati alla corona del Rosario. Implorate ogni domenica ed ogni qualvolta avete un attimo di tempo la Vostra amata B.V. del Monte Carmelo e ricordate anche le parole che la mamma celeste ha pronunciato a Mirjiana nel messaggio di Medjugorje il 2 maggio 2005: " Cari figli, sono con Voi per portarvi tutti a mio Figlio. Voglio portarvi tutti alla salvezza. Seguitemi, perchè solo così troverete la vera pace e la vera salvezza. Figlioli miei, venite con me".
RispondiEliminaUn fraterno saluto ed una preghiera a tutti voi
Faccio scrivere questo post da un amico che mi ha appena inviato via fax l'articolo di testata del sito che per altro già conosco!!
RispondiEliminaIo sono la suora per che Voi prega dal momento in cui mi avete edotto della vostra storia e sempre quella che ti tanto in tanto vi manda i Santini scritti a mano (che sul retro recano la riflessione).
Mi sono commossa!
Intensificherò ancor di più la mia preghiera e farò pregare ancor più consorelle e vedrete che lo Spirito Santo unito a Maria Madre nostra, venerata a Verona oggi col titolo di MADONNA DEL POPOLO, porterà i frutti da tanto implorati ed attesi!
Ad multos!
Suor Anselma
Anche se sarebbe giusto "audire etiam alteram partem", ce n'è abbastanza per un'infinita tristezza. Se i vescovi sono i primi a spegnere volutamente la Presenza Reale (presenza vera, e presenza del RE e Signore), chi rimarrà a difenderci dal male ?
RispondiEliminaConcordo pienamente: ma chi Le dice che sia stata SOLO S.E . Mons Vescovo a registrare? Le vie del Signore sono infinite e DOCUMENTABILI inconfutabilmente.
EliminaMa meglio tralasciare per non diffondere l'ateismo!
Non riguarda il post, ma lo "spirito" è quello: vi informo che il 7 settembre le Suore Francescane dell'Immacolata hanno lasciato Firenze..........
RispondiEliminache tristezza!!!
M a sono tornate a casa o altro? Disperse definitivamente?
RispondiEliminaResistete e che Dio sia con voi nella lotta contro l'autoritarismo clericale!
RispondiEliminaSono un giovane fedele mantovano. Sebbene non direttamente coinvolto dalla vicenda esprimo la mia piena solidarietà ai parrocchiani di s. Giacomo. Fratelli, questo è il tempo della prova, di fronte alle infedeltà alla dottrina eterna di Nostro Signore, e al più dilagante relativismo, stiamo saldi nella fede, preghiamo per i nostri pastori e perseveriamo fino alla fine, nella certezza che le potenze degli inferi non prevarranno contro di Essa e che Gesù è con noi tutti i giorni, fino alla fine dei tempi. Gloria a te Signore. Amen.
RispondiEliminaLeggendo quanto sopra ricordo il Piano della massoneria per la distruzione della Chiesa Cattolica, in particolare i seguenti punti:
RispondiElimina4 Vietate la Liturgia Latina della Messa, Adorazione e Canti, giacché essi comunicano un sentimento di mistero e di deferenza.
7 Eliminate la musica sacra dell’organo.
25 Cominciate a chiudere le chiese a causa della scarsità di Clero. Definite come buona ed economica tale pratica. Spiegate che Dio ascolta ovunque le preghiere. In tale maniera le chiese diventano stravaganti sprechi di denaro. Chiudete anzitutto le chiese in cui si pratica pietà tradizionale.
Per leggerlo tutto questo è il link : http://www.preghiereagesuemaria.it/sala/il%20piano%20massonico%20per%20la%20distruzione%20della%20chiesa.htm
Stesso identico copione svoltosi nella Diocesi di Arezzo..
RispondiEliminaNon lo nascondo: ho la mia veneranda età e sono di origini mantovane, per ben 3 volte ho celebrato in quella chiesetta ma ora sono incardinato nella Diocesi di San Zeno. Da seminarista e novello prete venivo a confessarmi da Mons. Arrigo Mazzali, santo prete del Duomo di Mantova (famoso per aver confessato pure il Cardinal Wojtyla, e mi pare giusto riportare questo aneddoto a commento.
RispondiElimina[Quando ad una riunione dei Canonici il Vescovo Poma domandò: "Per quanto tempo un sacerdote è giusto che sia a disposizione dei fedeli?" e poi "Quante messe un sacerdote deve celebrare alla festa?" Tutti avevano le più disparate teoria al riguardo ma dall'ultima sedia e come al solito scalpitante si alzo mons. Mazzali dicendo: " Voi fate ciò che volete, ma io sono a disposizione dei fedeli 24 ore al giorno e 365 giorni su 365 perchè il nostro non è un lavoro ma bensì un servizio a Dio e al Prossimo. Cristo ogni volta che si offre mette la scadenza o il tassametro?" Poi aggiunse: "Se le messe sono la salvezza dell'uomo, per cortesia seppellitemi con la stola perchè anche da dove sarò pregherò per chi mi è stato affidato!"
Io ho orientato qui il mio sacerdozio!
Sono amministratore parrocchiale (ma trattato da vescovo) di un piccolo paese sui monti veronesi e finchè il buon Dio mi lascerà l'uso della ragione le mie 5 messe domenicali saranno celebrate con la fede e l'ardore trasmessomi da don Arrigo Mazzali.
Prego per Voi e per chi si oppone a Voi!
Commoventi le sue parole Rev. Sacerdone veronese. Per uno come me che ha perso la fede grazie ad alcuni uomini di Chiesa la ringrazio per la sua testimonianza.
EliminaCarissimo, Grazie!
EliminaLa Fede non si perde mai! E' un dono: dobbiamo solo ricordarci dove l'abbiamo lasciata e capiremo che è stata sempre con noi ed in noi! Questo sito esternalizza le sofferenze di chi appunto l'ha ritrovata e non vuole più perderla o di chi capito il suo enorme valore e non vole lasciarsela rubare. Fede=Fidarsi=Fiducia in Dio, ma potremo mai non aver fiducia di chi ci ha dato la vita? E' il Signore stesso che ci chiede di combattere la buona battaglia e di certo i frutti non si faranno troppo attendere!
ah come inviterei un sacerdote FSSPIOX per una messa in una proprieta privata.e' ora di finirla con il genocidio dei veri credenti.anche se la messa sarebbe in latino.
RispondiEliminaIl problema non è celebrare privatamente (che già è stato fatto tra le derisioni dei paesi vicini) ma evitare che la nostra Chiesa da dove i nostri valori sono partiti (e noi con loro) e dove un giorno ritorneremo per l'estremo saluto, prima che il nostro corpo torni alla terra e l'anima a Dio, non venga dimenticata, magari chiusa (come se fosse un supermarket), ma bensì sia il fulcro ancora oggi (ed in modo particolare per i nostri giovani...) di valori eterni nei quali noi vecchi siamo cresciuti. quindi ben venga la messa sia in latino che in italiano, col vecchio o nuovo ordine ma purchè sia messa (e non una cozzaglia di cose messe assieme, partendo dall'omelia e dai falsi sorrisi) in qualsiasi rito e lingua! Se gli amici della FSSPIOX vorranno venire (riuscendo a convincere Vescovo e Parroco) saltuariamente o costantemente, come al solito le porte sono aperte a tutti, anzi spalancate... e la nostra presenza come sempre (il che ne dicano) folta e devota!
EliminaIl genocidio dei veri credenti è quello che si sta svolgendo in MO, qui si tratta di soprusi e rifiuti,non mischiamo il sacro col profano.....da 'ste parti le messe in latino ci sono, mancano le folle;un grazie al sacerdote, sì, la fede è un dono, costoso da mantenere, il cristianesimo non è credo per debolucci e tiepidi, mi ricordi nelle sue preghiere.Quaesivi et non inveni.
RispondiEliminaE dire che Mantova è la Diocesi in cui fu vescovo, dal 1884 al 1893, monsignor Giuseppe Sarto, ovvero il futuro...Pio X. Ogno epoca ha i presuli che si merita!
RispondiEliminaTommaso Pellegrino - Torino
www.tommasopellegrino.blogspot.com
Prima che qualche "scienziato della fede" chi dica di nuovo che nella nostra chiesetta si svolgono riti para-liturgici voglio raccontarvi (dimostrabile) cosa avviene da noi ogni domenica:
RispondiElimina1. 8.15 suono dell'Ave Maria
2. 8.45 suono delle allegrezze per il segno della preghiera
3. 9.00 suono a distesa
4. 9.10 campanella detta "del richiamo"
5. 9.15 puntuali (raro a Cavriana il termine puntuali) inizio della preghiera
Canto d'accoglienza
O Dio vieni a salvarmi (in canto)
Il commentatore annuncia i Misteri del Santo Rosario e dice il Pater
(ogni decina è recitata da una persona diversa)
al termine di ogni decina: Gloria in Canto
Lodato sempre sia/ Gesù mio
Al termine del 5° mistero Canto del Salve Regina in Latino
Se è Solennità Canto del Gloria a Dio
Lettura dal Lezionario CEI
Canto dell'Alleluja
Recita del Credo (Canto del Credo III se Solennità)
Preghiera dei fedeli
Canto delle Litanie Lauretane in Latino
Orazione Conclusiva del Santo Rosario
Congedo con la formula: "Il Signore ci doni una Santa Giornata nel nome del padre + e del Figlio e dello Spirito Santo"
Canto di Congedo
Il tutto approvato dal Vescovo (le parti in canto sono facoltative) alla presenza del parroco e di 5 testimoni.
A quanto pare le tirate di orecchie da Roma a Busti non sono bastate. Nessun problema. Vedremo di rincarare la dose....
RispondiEliminaSperiamo che Papa Francesco possa presto intervenire ed aiutare i parrocchiani di San Giacomo di Cavriana, e soprattutto che riporti sulla via della fede sia il vescovo che il parroco
RispondiEliminaNon sono un esperto canonista ma se c'è un sacerdote disponibile e una comunità anche piccola che vuole celebrare il Divino Sacrificio, nessuno li più fermare, neppure il Papa perché è di diritto divino.
RispondiEliminaNon voglio divulgare eccessivamente dei documenti indirizzati alla nostra comunità: ma mi creda ESISTE, scritto su carta intastata con tanto di timbro e firma del Vescovo, il DIVIETO ci celebrare festivamente il Divin Sacrificio anche se ci sono dei sacerdoti disponibili. Tanto che, quando qualche sacerdote partecipa pubblicamente alla nostra preghiera resta tra i banchi senza indossare nessun paramento e senza dare la benedizione in Chiesa (poi ovviamente ce la da sul piazzale della Chiesa, ma li non è stato vietato). Ieri si è aperto il Sinodo Diocesano (espressione chiara di una Chiesa in crisi) ma a detta di molti sacerdoti finirà come tutti i Salmi che si recitano, vale a dire :"come era in principio, ora e sempre..." (cioè il volere del Vescovo fatto passare per delle commissioni che cercano di portare consensi a quest'episcopato non di certo tra i più felici. Forse, anzi certamente, qualche messa in più, più tanta voglia di lavorare da parte dei sacerdoti ( molti), molte ore di adorazione Eucaristica e meno protagonismo e voglia di affermarsi riempirebbero le chiese.
EliminaQuella da Lei descritta è una situazione a dir poco scandalosa. Un vescovo non può impedire di celebrare la santa Messa se ci sono sacerdoti disponibili se non per motivi gravi (eresia o scisma...)
EliminaHo l'impressione che il vostro vescovo non conosca la teologia e i fondamenti del diritto canonico. Non vi converrebbe ricorrere alla Congregazione del Culto?
Palazzo delle Congregazioni - Piazza Pio XII 10 - 00193 ROMA
centralino 06-698.84.416 - centralino 06-698.84.318 - centralino 06-698.83.326 -
fax 06-698.83.499
e-mail: cultdiv@ccdds.va
Qui in Toscana è diversa la situazione (diffusa), vale a dire noi preti facciamo il possibile per celebrare anche nelle borgate più sperdute affinchè non veniamo accusati di aver "spezzato la canna incrinata o di aver spento il lucignolo fumigante..." ma spesso è l'indifferenza dei fedeli che ci costringe a chiudere! Ma se il seminatore non getta il seme vana sarà la probabilità di avere un raccolto! Una cosa è certa: le grandi chiese sono sempre più vuote, le sette avanzano, l'indifferenza ci sta uccidendo e noi stiamo perdendo la nostra identità (fatta di preghiera, processioni, canto, forme di pietas popolare ammirevoli...) e non da ultimo alcune piccole chiese, da noi, sono state vendute (dopo che i beni di interesse storico sono stati dati a chiese limitrofe..).
RispondiEliminaTeneteci tanto finchè potete e riuscite: quando un giorno non sentirete più il suono delle campane e troverete la porta chiusa NON datevi ancora per vinti! Anche la chiesa per risorgere dovrà passare attraverso un tristissimo venerdì santo.
Fraternamente in Cristo!
Chi vi scrive è un componente del coro di Casalromano in provincia e diocesi di Mantova(e dall'unica città della Lombardia dove la Cattedrale è sprovvista di Cappella Musicale, in quanto quella che c'era è stata sciolta)! Anche noi siamo stati cacciati dalla chiesa e stiamo seguendo "in toto" il Vostro nobile esempio: cantiamo per case di riposo, ospedali e parrocchie sprovviste di coro in cui non dia fastidio la buona musica sacra e il latino!
RispondiEliminaRicordiamoci sempre che Nostro Signore e Sua Madre non guardano dove eseguiamo i nostri canti, per chi, o come li eseguiamo, ma il cuore che ci mettiamo! Vi siamo vicini!
Forza Ragazzi...continuate così...noi preghiamo e vi aspettiamo presto presto...all'ospedale di Montichiari!!
RispondiEliminaVi stiamo attendendo da maggio...e intanto diciamo il Rosario per la vostra causa!
Ciao! a prestissimo spero!!
Vorrei precisare un concetto.
RispondiEliminaLa "liturgia delle ore" scandisce il tempo!
La messa feriale è postuma e non ha senso che venga paragonata a quella festiva, canonicamente sono 2 coste distinte.
La celebrazione festiva (memoriale del Giorno della resurrezione) è vitale per la Comunità dei credenti.
E' una cosa distinta dalla Messa feriale... che spesso non è nemmeno prevista-obbligata-necessaria. Quindi anche Voi fedeli stessi siete largamente esonerati dal parteciparvi...
"La liturgia delle ore anche se festiva ( e quando avviene per le carenze degli "uomini di chiesa") può degnamente sostituire la Celebrazione del sacrificio" ( Giovanni Paolo II alle chiese dell'est).
Quindi direi che il vostro connubio tra qualche messa festiva (quando seguite il coro) e liturgia domenicale è temporaneamente e canonicamente accettabile! Certo dovrebbe trattarsi di una situazione transitoria, ma ad ognuno sarà poi chiesto il conto delle proprie azioni.
Ho appena letto questa pagina e il link di rimando a quella precedente...
RispondiEliminaDico solo questo:
1. con il malcontento che c'è in città a Mantova dopo la soppressione delle parrocchie
2. con questa vergognosa vicenda...
3. con mille altri problemi della diocesi di sant'Anselmo e San Pio X...
Ci vuole un coraggio da LEONI a pubblicizzare il Sinodo che domani si apre come "Immagine di apertura verso i fedeli" e "democrazia diocesana", quando da quello che si capisce in diocesi la prima cosa che manca è la capacità di ascolto e di venire incontro (non investire e reprimere) alle esigenze dei fedeli! Va bene l'esposizione straordinaria dei Sacri Vasi, la Concelebrazione di domani trasmessa su tv e altri social...ma in pratica??
Forse è meglio tornare alle nostre radici (come ci insegnò San Pio X nell'ultimo Sinodo della Chiesa di Mantova) ...e vedremo che non ci servirà altro. Siate/siamo TESTIMONI CREDIBILI.
(un sacerdote che per ovvi motivi non può firmarsi)
Se penso che il nostro Mirabile Patriarca, San Pio X, come disse la bolla d'elezione: "affidato dalla Chiesa che è in Mantova alla Chiesa che è in Venezia..." ci viene da Mantova..., se aggiungiamo che è passato alla storia come riformatore della chiesa a favore della liturgia...mi vengono i brividi a leggere che succede da Voi a San Giacomo. Da noi il Patriarca, anche se ci sono le unità pastorali, si sforza per assicurare la celebrazione ovunque...con uno sforzo mirabile dei suoi preti eppure Suo! A Mantova il vero riformatore resterà Giuseppe Sarto e non di certo Busti.
RispondiEliminaI Sinodi originano spesso carta che viene semplicemente archiviata se non trovano il seguito della gente...anche se sono convinto che molti...solo per avere cariche onorifiche ed assicurarsi la stima dei prelati stenderanno odi e tappeti rossi. RESISTETE!
Ieri sera siamo stati con Voi in preghiera a Corte Mussolina.
RispondiEliminaSi respirava un'atmosfera d'altri tempi...bello in canto, suggestivo il posto e la preghiera...bello il momento conviviale...bella l'omelia del Parroco.
Continuate così che sicuramente siete sulla strada buona, quella che ci hanno insegnato i nostri padri. Grazie! Bravi ed ancora Bravi!
Vi aspettiamo a Maggio. (Aldo)
Anche noi ieri sera eravamo a Canedole...bravi!
RispondiEliminaNella semplicità del canto lo splendore della fede...
Noi abbiamo conosciuto ieri la Vostra storia, da pochi minuti abbiamo terminato di leggere quanto scritto qui sul video, non commentiamo perchè abbiamo come Parroco il cerimoniere e segretario di Busti, ma anche da noi è un copione che si ripete...tale e quale al vostro!
Restiamo uniti nella preghiera con la speranza di non diventare una minoranza o una "razza da tutelare" come gli Indiani d'America!
(Ester, Adelina con Emilio)
Vi annunzio con "grande gioia" che molto probabilmente la chiusura del Sinodo diocesano sarà nel 2016 in marzo o giugno, ergo il Nostro Caro Vescovo si sta regalando 8 mesi di episcopato in surplus( oltre i canonici 75 anni) ... spero che a Roma capiscano il giochetto...
RispondiEliminaMi sembra che non sia ben chiaro un concetto di diritto: Voi affermate di essere inseriti in un'unità pastorale regolata da Statuto il quale è definito semplicemente una convenzione tra Parroci, in quanto il diritto canonico - ius canonici - non contempla assolutamente tale istituzione (le unità pastorali). Quindi per essere chiari, rimangono validi (anche se con grande confusione ormai) il titolo di Parroco ed i confini geoterritoriali della Parrocchia.
RispondiEliminaRispondendo a Sacerdote Mantova concordo pienamente col giochetto che Busti ha fatto per assicurarsi, forse come premio, qualche mese in più di episcopato. Saranno alcuni mesi in più per fare ulteriori danni che andranno a sommarsi a quelli già fatti. Non vorrei essere nei panni di chi verrà dopo.... Per risolvere tutte queste "grane" ci vorranno decenni!!!! Ammesso e concesso che i musulmani già non abbiano avuto il sopravvento sul cattolicesimo. Vere e sante erano le profezie di S. Padre Pio da Pietrelcina che invito ad andare a leggersi.
Confessandomi in occasione della grande festa liturgica celebrata oggi di San Pio da Pietrelcina, colpita ed amareggiata dal comportamento delle persone di chiesa, essendo mamma di un sacerdote, ho posto la prima pagina di questo blog nell'urna della celebrazione di guarigione che si celebra ogni secondo venerdi del mese nella chiesa di Santa Maria delle Grazie; affinchè cose del genere non si possano più ripetere e si possano presto risolvere col riottenimento della Messa.
RispondiEliminaAnche ai 2 frati a cui ho raccontato la storia lo stupore e la malinconia ha pervaso il loro animo ed uno si è commosso. Spero che San Pio possa prontamente intercedere.
Bello il video delle Vostre 3 campane in Fa#3 presente in internet che rimanda a questa pagina a conoscere questa storia (triste e vergognosa), tipicamente cristiana, perchè di certo Protestanti e Mussulmani non resterebbero passivi alla chiusura di un loro luogo di culto e tanto meno verrebbe chiuso dagli stessi responsabili.
RispondiEliminaTeneteci alla Vostra chiesa...alla Vostra preghiera settimanale...ai valori immortali che essa tramanda nel tempo e nella storia...
Sono un padre di famiglia di 61 anni, ho visto in internet il video delle vostre campane (e anche un poco nostre), io ho partecipato alla grande Processione Votiva del decennale che si tiene da Voi nel 1979 e nel 1989 come ringraziamento alla Regina Decor Carmeli per essere diventato padre per la prima volta di un bel maschietto sano dopo tanto averlo atteso. La malinconia mi ha invaso il cuore e ho preso le foto del 1979 e il filmino del 1989 fatti da me e li ho guardati: vedere una miriade di gente che cantava, pregava e lodava Dio e Sua Mamma mi ha scaldato il cuore, ed ora è il vostro prete a voler eliminare tutto questo??? Nel 1979 da tanta gente che c'era presente il sacerdote fece una prima omelia in chiesetta e la seconda sotto i tigli che originano il viale affinchè potessero sentire anche le persone all'esterno, la Processione del 1979 era tornata alla Chiesetta che la coda doveva ancora partire. E le belle parole del celebrante del 1989 le ho ancora in mente: "questa chiesa è la sorgente a cui ogni cavrianese torna a dissetarsi ogni qualvolta che sente messa in pericolo la propria fede!" Sono allibito e sconcertato che non ci sia più la Messa domenicale, quante volte con colleghi operai in un noto pastificio li vicino venivano a messa... Ma sono sicuro però che un giorno a ciascuno sarà chiesto delle proprie azioni. Custodite la chiesetta...io diffonderò questo sito per cercare solidarietà tra le persone in Vostro favore. Giuseppe Codurri.
RispondiEliminaMi pare giusto e doveroso postare la mia testimonianza.
RispondiEliminaQuesto copione si è tragicamente ripetuto da noi 7 anni fa, qui sull'Appennino tosco-emiliano; il parroco "affumicato" da "zelanti" e modernisti collaboratori ha stravolto comunità radicate nella loro fede e tradizione, sconvolgendo le belle chiese e spogliandole, distruggendo cori, togliendo processioni (pensate che un anno ho sostituito la processione del venerdì Santo con uno spettacolo di ombre cinesi in Chiesa che mimavano la Passione di Cristo), limitato a 45 secondi il suono delle campane e chiuso chiese come va Voi. Ma che è successo poi?
I sobillatori si sono trovati soli tanto che le messe in parrocchia andavano quasi deserte ( 20-30 persone, rispetto le circa 150-200 nelle 3 messe festive) e si recavano in parrocchia solo per i funerali. Spogliando poi le chiese la gente ha visto sradicata la propria unione con "la più bella delle case" (Paolo VI), cioè la chiesa. Oggi dopo 7 anni il parroco letteralmente chiude la parrocchiale e viene da noi (che per sette lunghi anni abbiamo autonomamente recitato rosari, fatto Via Crucis e Cantato Vespri alla domenica pomeriggio) a celebrare la messa altrimenti spesso si ritrova Lui, il Campanaro e la signora che lava la biancheria... Noi siamo diventati quel piccolo seme che deve cercare di riportare in chiesa chi ha perso la fiducia e chi ha "smarrito la via maestra", questo è il compito che Benedetto XVI ha affidato alle piccole comunità.
Preghiamo per Voi. Mantenete saldo il Vostro impegno e camminate insieme verso la speranza che non delude ( non la fiducia nei preti, ma nel Signore Gesù) e i frutti arriveranno in abbondanza e sazietà!
Io ero un mangia-preti di prima categoria (ho ricevuto questo link al termine di un passa parola di amici) e scrivo dalla "dotta" Bologna. La tentazione a commentare quanto scritto nella lunga "lettera firmata" è tanta, ma dopo tre giorni di riflessione e senza scendere nei particolari ho deciso che fosse più utile dimostrare solidarietà alla gente di San Giacomo per il legame che lega me alla Madonna del Monte Carmelo. Sono un giornalista e circa 25 anni fa (direi fatto epocale) fui costretto ad entrare in una Chiesa Bolognese per fare delle foto al Manto e all'abito della Madonna del Carmelo appena restaurato e costato alla comunità parrocchiale i vecchi 16.000.000; ero pronto per dirne di ogni contro il clero e contro chiunque avesse contribuito a tale spesa. Entrato iniziai a fare delle foto al vestito e poi al volto della Madonna, mi sentii pervaso da uno strano senso di bellezza e di pace, l'anziano parroco stava celebrando la messa in latino nei primi vespri della festa liturgica della Madonna. Io non uscii, ma mi sedetti ed ascoltai, si avvicinò una persona e mi invitò a far parte della processione del pomeriggio seguente e per gentilezza accettai, ma era solo una facciata, ma mi sentivo strano, all'uscita da messa avevo un animo gioioso e al sentire il concerto delle campane mi commossi. Dal giorno dopo non ho mai perso una messa e sono diventato un sostenitore e un difensore dei anti Sacerdoti e delle Vere Comunità. In Voi vedo quella persona anziana che salda nei valori della fede combatte e si fa tutto per tutti fino a diventare il prossimo del prossimo. Perciò voi continuate su questa strada perchè non sta ai preti giudicare in che modo il Signore agisce e in quale misura chiama alla conversione, sicuramente voi fate parte di un ben preciso disegno della Divina Provvidenza (come lo è questo ammirevole sito). “Vegliate, dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora” (Mt 25,13) e certamente Gesù voleva dirci che non sapremo neanche ad opera di chi avverà la conversione di un'anima. E quando avverrà questo incontro? Nessuno lo sa, può avvenire in qualsiasi momento. La nostra vita è infatti nelle sue mani. Siamo tutti strumenti nelle sue mani, perciò anche voi che ci date l'esempio di soffrire e combattere per la fede.
RispondiEliminaGRAZIE!!!
Sono un membro di una delle commissioni sinodali, che per ovvie ragioni preferisce mantenere l'anonimato. A Mantova è stato aperto il Sinodo, già si discute sui genti che la gente si attende dai sacerdoti e dai membri della commissione; bhe questo mi pare che sia un gesto atteso, combattuto e sperato, esempio di una comunità che vuole restare viva nonostante le difficoltà che il XXI secolo fa gravare sui suoi figli. Non c'è bisogno di un atto in "pompa magna" del Vescovo, ma bensì di un SI detto col cuore dal Parroco alla celebrazione con l'unica condizione (che certamente avverrà) che la Chiesetta venga ogni domenica frequentata pena la chiusura definitiva! Si scrivono quintali di carta su come ci si deve avvicinare alle comunità in difficoltà e quando se ne ha l'occasione ci si tira indietro? E' facile fare numero nelle grandi celebrazioni ed ossequiare le autorità ma servono i fatti o si sta parlando ancora una volta di "aria fritta". Un timido segnale sarebbe anche concedere la messa solo nelle solennità liturgiche ed una nei tempi forti di avvento e quaresima e vedere come la gente reagisce... Secondo me questa è un'opportunità da prendere in seria considerazione.
RispondiEliminaPer fortuna si sono visti i bei manifesti della Vostra Festa del Ringraziamento!
RispondiEliminaAlmeno vi fanno ancora la Messa per quello!
Mi ricordo quando tutte le domeniche mi recavo da Voi ed eravamo in tanti...
speriamo che presto si possa riprendere a rivederci di domenica alla Mensa del Signore!
Grazie, che nella sera di sabato siete venuti a cantare nella cappella dell'ospedale di Montichiari! Bello il canto e grazie per il vostro sacrificio nel venire fino qui e in una chiesetta così piccola! Noi saremo pure anziani, ma attendevamo il vostro arrivo e, come avete visto, la voglia di cantare con voi era tanta! Grazie e venite più spesso. (Noi continuiamo a dire il Rosario perchè ridicano la messa da voi).
RispondiEliminaLa Comunità dei fedeli che è in San Giacomo VIVAMENTE RINGRAZIA l'artista che ha voluto generosamente fare dono alla Chiesetta dell'ECCE HOMO, di pregevole fattura, scolpito interamente a mano nel 1991, che doveva essere regalato per la visita pastorale di S.S. Giovanni Paolo II a Mantova nel 1991 e mai consegnato per una serie di disguidi pratici, conservato gelosamente fino ad oggi e, conosciuta la nostra storia ha deciso che il posto migliore fosse non un museo o una sacrestia, ma una chiesa conservata gelosamente dai suoi abitanti. La Comunità assicura il ricordo certo nella preghiera e non ha parole per Ringraziare per il grande gesto di attenzione ricevuto.
RispondiEliminaCiao a tutti, scrivo da Caravaggio, località famosa per il suo bel Santuario!
RispondiEliminaIl nostro gruppo di preghiera ha conosciuto la storia singolare di questa bella località del mantovano, terra di grandi santi, vi assicuriamo la nostra preghiera ai piedi della nostra Madonna, che tutto vede e tutto esaudisce prima ancora che noi osiamo chiedere. Non commento per non essere sgarbato nei confronti dei preti che hanno fatto ciò, ma mi compiaccio con i sacerdoti che coraggiosamente vi sostengono. Speriamo tutti che presto la messa ritorni nel vostro paesello.
Sono un diacono, un futuro sacerdote di una Diocesi della Lombardia: che triste vicenda! Voi con il vostro lodevole operato state dando lustro alle nostre radici cattoliche e con il vostro bel coro (che in pieno rispetto a quando scritto nel suo libro da Papa Benedetto XVI avete chiamato Schola Cantorum) rendete attuali le parole di Sant'Agostino: "Cantare amantis est!" (Cantare è proprio di chi ama). Papa Benedetto bene ci ha detto: "La musica è nata col primo sogno dell’uomo era solito affermare Giuseppe Verdi, mentre il Papa San Gregorio Magno dice: “La musica, e quindi anche la sua storia, è una marcia dall’ombra al sole, dall’istinto alla coscienza, dall’indeterminato alla forma, dal sentimento all’idea concreta, da Dio all’uomo, dall’armonia infinita alla melodia infinita”, quindi cari amici continuate nella vostra del bene per voi e per la vostra comunità usando lo strumento più bello che Dio abbia dato all'uomo: la Musica.
RispondiEliminaVi porterò con me nel giorno della mia ordinazione sacerdotale e per voi prego.
In questi giorni in cui all'Università abbiamo riletto i brani del Nostro Beato Arcivescovo Paolo VI, alla luce della ricerca commissionata ad alcuni miei studenti, dei risultati conferiti a me (tra cui anche la vostra vicenda molto popolare sul web e molto facile da rintracciare...); a voi abitanti di questa frazione della terra di Virgilio calza a pennello la frase profetica pronunciata al termine della Missione cittadina dal beato: "Se continuiamo a vivere la nostra fede per semplice inerzia diventeremo minoranza... e solo quando queste minoranze avranno interiorizzato il significato puro della Nostra Fede nel Cristo Risorto potranno coraggiosamente combattere la buona battaglia! Mi rivolgo ora a Voi presbiteri e a Voi laici: ma dobbiamo diventare minoranza per combattere per la nostra fede? Cristo ha combattuto la morte e il peccato per noi e noi lo ripaghiamo così? Vergogniamoci al solo pensiero che non si possa liberamente celebrare la fede nel Risorto e ancor di più quando questo avviene per causa nostra! Quindi anche nelle più piccole chiese la liturgia risplenda e NON manchi MAI la Celebrazione Eucaristica o un giorno ne risponderemo davanti a Dio e a tutti gli Uomini di Buona Volontà!" [cit. Paolo VI]
RispondiEliminaVoi incarnate questa realtà e queste parole lungimiranti! Se, come dice la liturgia "ogni Chiesa, piccola o grande che sia, è l'immagine di Cristo" in Voi questa risplende....su qualcun'altro .... decisamente meno!!
Anche mio figlio, di Cavriana, dopo la Cresima ha smesso di frequentare: ma ci credo, se il prete non fa altro che lamentarsi, non lasciare un mino di respiro a loro e ai relativi genitori (quante riunioni ci ha fatto fare per dire cosa: niente...sempre la stessa cosa), chiedendo cose e spesso denaro, se gli parli è sempre evasivo e spesso si dimentica quello che gli dici...Tornate a fare i preti e non i manager! Magari portando anche l'abito che vi contraddistingue!
RispondiEliminaSpero che da grande possa riavvicinarsi al mondo della Fede autentica.
Domani la Diocesi presenta il libro su G. Sarto, San Pio X (colui che istituì le scuole di musica e liturgia vicariali, ridiede decoro alla celebrazioni e al capitolo della Cattedrale , ecc...) riformatore della Diocesi di Sant'Anselmo in Mantova. Chissà che direbbe alla luce dell'ondata di modernismo che sta invadendo Mantova, partita con la soppressione della centenaria Processione alla Madonna Incoronata (dal 1648 ) e passante per la spogliazione delle chiese e la soppressione delle parrocchie urbane e la chiusura di molte chiese extra-muros. Per non parlare dei 1790 cantori che domenica in Concattedrale hanno cantato in latino per ricordare San Pio X, di certo il vescovo Busti che ha presieduto sarà stato contentissimo...mmmm...immaginatevi quanto!!
RispondiEliminaFacciamo nostre le parole di Papa Francesco :" Dio non ha niente a che vedere con i soldi, e la Chiesa non può essere "affarista". "Ci sono due cose che il popolo di Dio non può perdonare: un prete attaccato ai soldi e un prete che maltratta la gente". E il Papa chiede anche ai "laici" il coraggio di denunciare "in faccia al parroco" il traffico di soldi in parrocchia. Papa Bergoglio lo ha detto nella omelia della messa a Santa Marta, commentando il brano del vangelo in cui Gesù caccia i mercanti dal Tempio. Stralci della omelia sono pubblicati dalla Radiovaticana." E cari amici di San Giacomo di Cavriana che in me confidate da molto tempo per voi risultano profetiche le parole pronunciate dal Pontefice che bene ha letto le vostre commuoventi lettere e in cui nell'omelia a Santa Marta troverete un ampio stralcio! Provate a confrontarle e mi direte!
RispondiEliminaDobbiamo denunciare senza timore chi tratta male i fedeli ( vedi cosa c'è scritto in questo blog), chi sopprime la loro voglia di credere in Dio che gratuitamente ha donato e che tanto merita dai suoi fedeli. Il Papa ci dice che un prete non deve essere un surrogato di una ditta di restauri, di una banca o di un'agenzia di viaggi ma ci spiega di confidare solo nell'amore di Dio e nella Divina Provvidenza che a tutto provvedono prima ancora che noi osiamo chiedere, a patto che sia sostenuta da una fede genuina.
Continuate a chiedere a gran voce la riapertura festiva della Vostra adorata Chiesa e trovatevi tutte le domeniche nel nome di Cristo Unico Salvatore e di Maria Corredentrice di salvezza.
Dall'omelia di Oggi a Casa Santa Marta, il Papa dice a gran voce: "Io penso allo scandalo che possiamo fare alla gente con il nostro atteggiamento - ha sottolineato - con le nostre abitudini non sacerdotali nel Tempio: lo scandalo del commercio, lo scandalo delle mondanità. Quante volte vediamo che entrando in una chiesa, ancora oggi, c'è lì la lista dei prezzi ( o il parroco ce la propone oralmente al termine della funzione)" per il battesimo, la benedizione, le intenzioni per la Messa (quante e troppi nomi per una Messa). "E il popolo si scandalizza". Ma leggendo l'omelia di Papa Bergoglio che puntualmente mi arriva sulla mail grazie ad un sacerdote illuminato che mi segue, pare che il Sommo Pontefice sia stato a Cavriana nel periodo proprio di Cristo Re dove si passa dall'adorazione del Santissimo alla raccolta delle buste per la Chiesa (spesso anche non ben gestiti: si veda il discorso campane, cinema Vittoria...m l'elenco degli sprechi sarebbe lunghissimo). Il Papa continua che spesso sono i sacerdoti a dimenticarsi di dare il buon esempio peccando di scandalo (come capitò a due sposini quando lui era un novello prete!), vivono in regge e lasciano andare in rovina la casa di Dio, disperdono il popolo a loro affidato (la migrazione nelle chiese e santuari confinanti), chiudendo chiese e deridendo chi chiede a gran voce che il prete torni a fare il prete e non (come accade da noi) il distributore di benedizioni che ogni 2 anni scadono (le case), il cantore della santa notte, l'agente di viaggio, l'imprenditore, il banchiere (colui che amministra denaro). Il Papa conclude dicendo che la gente avverte tutto ciò anche senza vedere il comportamento del prete, ma nel modo in cui si ferma ad ascoltare le persone e nel modo in cui si fa "tutto per tutti". Aggiungo io che San Luigi Gonzaga ci ha insegnato: "Col poco di ciascuno il tanto di tutti!", ritorniamo a far nostro questo insegnamento. (un fedele che per i sopra esposti motivi non frequenta la chiesa di Cavriana da almeno 12 anni). Speriamo in tempi nuovi!
RispondiEliminaSono un sacerdote mantovano che di tanto in tanto leggo questo blog!
RispondiEliminaIo porto solo la mia esperienza (parliamo in lire per capirci meglio):
nella mia parrocchia ho eseguito lavori di restauro esattamente per 5.737.000 di lire senza chiedere mai uno sponsor e tutto con l'aiuto dei miei fedeli (chi mi risponde che erano altri tempi posso solo dire che è vero in parte perchè le difficoltà anche prima dell'euro non mancavano)!
Devo anche dar atto che spesso io ero timoroso nelle spese per non continuare a chiedere ma spesso erano i fedeli a dirmi: "Arciprete, perchè non sistemiamo anche....." E così lavoro dopo lavoro siamo arrivati a questa cifra memorabile. Io sono fermamente convinto che ogni qual volta la gente possa toccare con mano dove le offerte elargite vanno a finire, queste, una volta impiegate, torneranno più copiose al parroco.
So che voi state mantenendo la vostra chiesetta, questo vi fa onore!
Anche io prego per voi e chiedo che almeno nel giorno di san Pietro anche voi preghiate per me! Grazie.
errata corrige:
Eliminala cifra corretta è di 5.737.000.000
Un sacerdote ieri sera ci ha raccontato la vostra storia fatta di battaglie, di rosari, di canti e di speranza.
RispondiEliminaQui anche per voi e per tutte le persone che vi sostengono abbiamo pregato.
(Gruppo di fedeli da Bs)
Pure a Lourdes si parla di S.Giacomo di Cavriana.... proprio una bella pubblicità per il parroco ed il vescovo. Avanti cosi!!!!!
RispondiEliminaIeri sera in Santa Teresa, in una chiesa gremitissima, avete dato il meglio di voi! Avete fatto cantare la grande folla presente in chiesa come raramente succede...Bello il canto a più voci che nulla ha tolto al potenziale espressivo dell'assemblea, anzi ne ha esaltato il ruolo! Sentir cantare Nome dolcissimo e dell'Aurora tu sorgi più bella ha invogliato a cantare anche i più stonati e sembrava un'assemblea da cattedrale! Stupendo il nostro Padre Fortunato con la sua bella voce baritonale che ha coronato la celebrazione! Un canto gioioso ma sicuro, scorrevole e accattivante che ci ha tenuti fermi al banco fino all'ultimo canto di congedo: manca solo l'Ave Maris Stella che voi eseguiti benissimo e che siete rimasti in pochi ancora ad eseguire! Che dire: vi aspettiamo trepidanti alla notte di Natale! Grazie davvero anche perchè ho saputo che alla mattina avete fatto servizio nella vostra bella e ancora chiusa chiesetta! Chissà che una sola di quelle note, per l'intercessione anche di Santa Cecilia sia salita all'Immacolata e vi aiuti nell'intento di riavere la messa domenicale festiva! Grazie!!
RispondiEliminaChe delusione ieri sera...
RispondiEliminaVi aggiorno velocemente. Ecco cosa, in sintesi è successo, dopo la convocazione ieri sera a San Giacomo di Cavriana (Mn).
Ps. Il prete è il solito don Dino Mezzani
1.chiesa piena ieri sera (circa 80 persone, i capo-famiglia) erano presenti
2.il don ne ha approfittato della chiesa piena (quando alla messa feriale sono in 3-4 persone) per fare la preghiera di novena al natale, peccato che abbia fatto il primo giorno e non il secondo (senza nemmeno tutto l'armamentario che serve solo col camicione...)
3.poi ha fatto una premessa: il vescovo ed io possiamo concedervi una o max 2 messe in più all’anno (Natale e Pasqua) in cambio i san giacomesi: cambiano l’ora del rosario portandolo alle 16.30 del pomeriggio (così non viene nessuno) , smettiamo di diffondere la storia su blog e prelati vari (messaggio subliminale più volte ripetuto), si scioglie il clima di ostilità e guerra fredda tra San giacomo-curia e don
4.il don ha detto: “la condizione indispensabile per celebrare è la fraternità o si commette peccato mortale” alle parole che lui stesso in omelia ci ha chiamato eretici..ecc.. ha dapprima negato, quando poi ha rischiato grosso... ha ammesso ed una signora di veneranda età ha detto: “ma allora se anche lei non era in pace con il suo prossimo (noi) la messa che abbiamo celebrato è stata un affronto a Dio visto che lei ha offeso noi...”
5.insomma tutta una contraddizione di frasi sue e del vescovo ( a detta sua perchè noi l'abbiamo visto solo una volta in un duro scontro) che cambiavano di minuto in minuto, ma alla frase di uno dei porta voce: “Don Dino di balle ne ha dette troppe: adesso vado a casa e mettiamo in filo-diffusione la registrazione di come Lei e il Vescovo ci avete trattato...poi vediamo chi racconta balle!” Tutto si è placato in un gelido silenzio da parte del prelato
RispondiElimina6. praticamente ha offerto la carota prima di dare la bastonata
7. non ti dico le ire delle persone presenti che gravemente si sono sentite offese, tradite nella fiducia (fede=fidarsi=fiducia)
8. persone di oltre 80 anni che gli hanno detto: “Lei non è un prete, lei è falso, lei sta diffondendo l’apostasia e facilita che i fedeli lascino la chiesa” lui di tutta risposta ha detto “che il nostro rosario di tutte le domeniche con le letture ci rende in peccato comunque” ed altri anno risposto “ si ma per colpa di chi”"? Anche se noi la messa andiamo a cercarcela dai preti che ci ospitano mentre la sua chiesa parrocchiale è sempre più vuota, si veda la migrazione dei fedeli (documentabile) nelle vicine parrocchie di Pozzolengo, Castellaro Lagusello, Guidizzolo e Santuario del Frassino
9. la gente che diceva “Spero di morire ancora da cattolico e senza di lui al mio funerale!”
10. un continuo ribadire da parte del don che anche in Burundi la messa feriale vale come quella festiva, quindi può andare bene anche a noi
11. lui alla domenica dice già 2-3 messe e sono fin troppe e nessun altro prete vuole in parrocchia (teme la concorrenza)
12. la gente deve spostarsi per cercare la messa (ed è quindi valida) ed un altro sacerdote non può venire a celebrarla: mi pare una palese contraddizione o forse "un atto di lesa maestà" nei confronti del parroco che teme che la chiesa ritorni ad essere gremita come un tempo
RispondiElimina13. alla frase: "Papa Francesco dice di riaprire tutte le chiese e celebrare la messa.." Lui imbarazzato dapprima evade la risposta e poi borbotta: "Il Papa è a Roma e poi io ubbidisco al Vescovo"
Sconcerto, vergogna, fieri di essere cresciuti con dei Valori Cristiani che non interessano più nemmeno a certi preti. La nostra volontà di certo non si ferma qui! E' a questo punto senir parlare di Sinodo, vicinanza ai più lontani, accoglienza, quando di predica una cosa dai pulpiti ed al momento di applicarla risulta scomodo. Vedere, dopo che il prete se ne è andato, persone adulte ferme, con la voce rotta, scuotere la testa, commuoversi ed alcune piangere, penso che questo valga molto di più di una serie di lezioni di catechismo e di mille omelie dotte.
Sono convinto che ad ognuno un giorno verrà chiesto di risponderne!
Vedo che già si stanno diffondendo le mail con il resoconto dell'incandescente serata del 18-12-14, altro "Die Horribilis" per il Mezzani!
RispondiEliminaBhe dai vi ha ricordato che cosa pensa di Voi (nel caso ve lo foste dimenticati), di quanto crede a quello che fa, della sua fedeltà al Vescovo (dimenticandosi del Papa)! Che volete di più lui è magnanimo: vi ha concesso n.°2 messe in più: Natale e Pasqua! Avanti di questo passo, se almeno la matematica non è diventata (come per alcuni preti la fede) fra circa 50-70 anni avrete tutte le messe come una volta o la chiesetta sarà diventata una moschea...che magari farebbe piacere a molti! In quest'ultimo caso vedrete che non verrà mai più chiusa!
Madre Teresa ci ha insegnato: "Signore sono uno strumento nelle tue mani, ma nel momento in cui sarò di scandalo anche solo all'ultimo dei miei fratelli ti prego chiamami a Te!"
Le apparizioni della Madonna a Fontanelle parlano "della terza spada" (Cioè l'apostasia del clero dovuta anche in gran parte (come diceva pure San Pio da Pietrelcina) anche alla retribuzione costante dei sacerdoti e alla voglia di imporre le loro personali idee come giuste ed insindacabili!
Ubi Maior....Palazzo delle Congregazioni - Piazza Pio XII 10 - 00193 ROMA
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Incontro del 17 dicembre tra il Dino Mezzani (si omette volontariamente il titolo di Don) e la comunità di S.Giacomo. Incontro che lo stesso Dino Mezzani ha richiesto con la comunità al fine di discutere sul problema delle celebrazioni. Che dire? sole poche parole: Dino si VERGOGNI!!!!
RispondiEliminaE a Guidizzolo oggi non si parla altro di come vi hanno trattato ieri sera!!
RispondiEliminaBravo don...in nome della carità cristiana! Dell'importanza del Sacrificio Eucaristico!
Il vostro don pare più preoccupato di andare in giro col carretto a cantare la Santa Notte che a celebrarvi l'Eucarestia!
Meglio andare al Frassino! Cavrianesi svegliatevi!!
Piccola precisazione. don ripassi il diritto canonico: la messa feriale non è equiparabile a quella festiva, quindi la sua "coscienza" non è a posto celebrando un mercoledì al mese per uno sparuto manipolo di persone.
Ma non vorrei sembrare pesante.
RispondiEliminaSono un semplicissimo allevatore di mucche da latte e ne sono fiero.
Non solo a Guidizzolo ne parlano, stamane al mercato agro-zootecnico di Montichiari (Bs) e poi pure alle Fontanelle parlavano della storia del prete di Cavriana che non vuole dir messa ai contadini di San Giacomo. E addirittura alla Messa a Fontanelle vi hanno ricordato nella preghiera dei fedeli! Che pena...e poi si lamentano (certi arcipreti) perchè hanno le chiese sempre più vuote! Mario B.
Permettete che Vi dia qualche consiglio relazione a fronte di questa pagine riccamente frequentata e della precedente postata sempre su questo sito.
RispondiEliminaPremesso che:
a. Voi non riconoscete più il suo "valore di pastore" ma lo percepite solo come parroco-padrone
b. la fiducia nei confronti del prelato si è via via persa
c. che le bugie del sacerdote siete in grado di smascherarle attraverso una fitta rete di "amici" che vi sostengono
d. che a Voi preme una cosa nella quale più nemmeno lui crede
Consigli:
1. dimostratevi sempre coerenti alle vostre idee riducendo al nulla le proposte del prete
2. restate uniti (dividi et imperat è la filosofia ecclesiale)
3. smascherate ogni bugia detta nei vostri confronti con tutti i mezzi a vostra disposizione
4. mantenete viva la chiacchiera e la notizia di ciò che accade (blog, stampa locale, voci di paese, pettegolezzo coi preti amici); questo da molto fastidio agli uomini di chiesa che vi ostacolano e prima di farvi un torto ben ci penseranno
5. siate autonomi (in tutto compreso il modo di pensare)
6. mai accettare compromessi, offese, e mai sminuire ciò che fate
Quindi: sarà Lui a venire a cercare Voi!
io posso semplicemente portarvi alcuni esempi accaduti qui nella terra di san Prospero.
RispondiEliminaCon il precedente vescovo, mons. Caprioli, la diocesi emiliana si dirigeva spedita verso un modernismo che prevedeva le unità pastorali, chiusura delle chiese più piccole e lo stravolgimento della nostra bellissima Cattedrale. Nella mia borgata di 193 abitanti dal 1648, dopo la grande peste, la comunità celebrava la messa ogni festa!
Il precedente vescovo l'ha chiusa...dando motivazioni alle quali forse nemmeno lui credeva. E il parroco, come il vostro, lo difendeva a spada tratta. E' passato il vescovo Caprioli,, è arrivato il grande vescovo attuale il parroco l'anno dopo è stato trasferito in una sede più idonea (retrocesso), tre anni fa la notte di natale ha riaperto la chiesetta (anche noi abbiamo il nostro coro) ed ora possiamo programmare addirittura il restauro e l'abbellimento della chiesa. Tutto questo perchè? Perchè il nuovo vescovo si è accorto che mantenendo la linea del predecessore in chiesa c'erano più banchi che fedeli, le sette religiose avanzavano ed altre religioni si imponevano in casa nostra! Quando nella visita pastorale il Cardinale di Bologna ci ha chiesto: "Perchè non vi siete ribellati?" Noi abbiamo risposto: "Come...andare contro ad un prete?" E lui per contro ci ha risposto "Quello che dice un prete o un vescovo non è vangelo, anche i preti compiono errori e dicono fesserie, ma a queste non dobbiamo di certo crederci!" Tenete duro...ho visto sull'annuario on-line che i tempi dei due soggetti vostri sono risicati!
Mi pare sia giunto il momento, in nome anche della decenza e del rispetto di quei cristiani che ancora ci credono, di bypassare parroco e vescovo e di chiedere ai Sensi del Motu Proprio la Celebrazione della Messa in Latino secondo il "vetusto ordo!"
RispondiEliminaMa non solo a Guidizzolo che vedo essere un piccolo paese confinante con Cavriana si parla d'altro. Pure qui nel cagliaritano, isola staccata dal Continente, non si parla che di questa deplorevole situazione che state vivendo. Ci uniamo alla Vostra preghiera invocando l'intercessione della nostra Madonna di Bonaria, tanto cara a noi cagliaritani. Oggi, pù che mai, abbiamo bisogno i preti VERI, che credano nella propria vocazione e nel proprio ministero. Purtroppo però la realtà ci evidenzia tutt'altro. Sembra quasi che fare sacerdote sia diventata una professione come tante a scopo di lucro. No cari Sacerdoti: la vostra non è una professione ma una missione. Se non vi sentite più all'altezza lasciate stare evitando di far perdere la fede a molti fedeli. Cari fratelli di San Giacomo vi abbraccio caramente e vi affido alla Madre Celeste.
RispondiElimina"Il mondo potrebbe stare anche senza sole, ma non può stare senza la santa messa". (San Pio da Pietrelcina)
RispondiEliminaTanti cari Auguri agli amici di San Giacomo di Cavriana. Ricordatevi di noi!
Vi aspettiamo presto, anzi prestissimo!!
Ho preso coraggio e ho scritto pure io su questo blog.
RispondiEliminaSono una professoressa di lettere in pensione ormai da 6 anni.
Voglio attestarVi tutta la mia Cristiana Solidarietà.
Pensate che da quando vado in chiesa (oltre 70 anni) non si è mai sentito che ci fossero le chiese chiuse a Mantova città la notte di Natale. Alla Mezzanotte celebra il Vescovo e un solo altro prete, in alcune parrocchie nessuna messa nella Santa Notte! VERGOGNATEVI!! Il vescovo vole tutti ai suoi piedi! Io verrò alle 23 in Santa Teresa! E con oggi mai più andrò ad una celebrazione in cattedrale !
Fate benissimo a custodire la Vostra Chiesa, siete Voi a dare l'esempio ai preti senza fede!
Grazie!
Dimenticavo, ho una proposta liturgia: "Ma perchè dopo la Veglia rap in Sant'Andrea (che non ha pochi ha causato mal di stomaco per più giorni) per Natale o per Sant'Anselmo (visto l'età media dei partecipanti alle celebrazioni) non invitate l'orchestra di Raul Casadei? Almeno riusciremo a ballare...
RispondiEliminaChiedo venia...merito 4 bello pieno per le dimenticanze ortografiche!
EliminaMa quando mi toccano la fede...che gelosamente custodisco e cerco miseramente di mantenere in buono stato per l'ultimo giorno...Non capisco più niente!
Come disse Benedetto XVI: "Nella fede non ci sono compromessi!" I preti sono pochi, dicono loro, ed io aggiungo: anche gli insegnanti nelle scuole sono pochi, come pure i medici negli ospedali, le forse dell'ordine in città e l'elenco sarebbe infinito, ma che fanno questi signori: "Lavorano di più!"
Avevo già in precedenza scritto, sono di Trento! Un grandissimo augurio di un Buon Santo Natale e speriamo che il nuovo anno anche per Voi sia ricco di grazia su grazia. Chiaramente per un credente la grazia più grande è la celebrazione della messa che ha un valore immenso. Mi dispiace davvero che siate ancora nella medesima situazione e che gli uomini di chiesa non si siano ravveduto, ma ce lo ha spiegato pure ieri il Papa nella sua omelia feriale! Buone feste!
RispondiEliminaA chiunque si racconti questa storia...
RispondiEliminaA chi si da questo link per poter postare la propria disponibilità...
A chiunque si chiede una preghiera affinchè la situazione si possa presto sanare...
La risposta che viene data è unanime: sconcerto, tristezza, amarezza e pronta voglia di dire la loro su questa triste e vergognosa vicenda. Tanti auguri di buone feste dalla vicina Brescia. Io ascolterò i consigli di sociologo. Diffondere....diffondere .... per difendere!
Noi di San Giacomo ci siamo sentiti traditi ancor prima che offesi da una persona nella quale fino a 5 anni fa si riponeva il massimo rispetto, trattato da vescovo e non da parroco ed accontentato in ogni sua richiesta...
RispondiEliminaLe parole pesanti nei nostri confronti sono state ribadite anche ultimamente..segno che quello che pensa nei confronti della nostra piccola comunità non è cambiato. Siamo 147 abitanti e nel 2009 per la Festa votiva del decennale, per accontentarlo, abbiamo speso oltre 28.000 euro frutto dei nostri sacrifici....solo per accontentarlo. Ora basta... "Si raccoglie ciò che si è seminato..." Ma ricordi che "La superbia e l'arroganza partono sempre a cavallo e tornano in ginocchio" (libro dei Proverbi). Se oggi barattiamo le messe, un giorno con cosa baratteremo la nostra anima? Lassù in Paradiso verremo ancora divisi per unità pastorali (visto che un prete fuori unità, anche se disponibile, per noi non può celebrare)? Lo sconcerto è tanto e credo che a Natale non andrò a Messa, anzi sto valutando che la mia prossima messa (spero il più lontano possibile a Dio piacendo) che ascolterò sarà quella del mio funerale, visto che il funerale dei cattolici lo stiamo già celebrando ogni domenica!
Tutte per Persone che frequentano ordinariamente la Chiesetta per le funzioni domenicali (autogestite) VOGLIONO RINGRAZIARE innanzitutto questo sito, tutte le persone che da ogni parte d'Italia attestano la loro solidarietà, i sacerdoti che ci sostengono. Non è una questione di caparbietà e tanto meno di gloria "Nos autem gloriari oportet in Cruce Domini Nostri Jesu Chriti!", ma solo di rimanere ancorati a quei valori che hanno caratterizzato la nostra vita. A Tutti porgiamo i Migliori Auguri di un Buon Santo Natale e Propizio Anno Nuovo con le parole che spesso il nostro Coro ci ricorda:" Grati all'amore del padre, proclamiamo la nostra Dignità, noi siamo Figli di Dio, siamo il tempio della Santa Trinità!"
RispondiEliminaAssicuriamo la nostra costante preghiera!
È davvero una vergogna. Non c'è proprio più religione, come si è soliti dire ed in questo caso è LETTERALMENTE così. Non sono credente ma rispetto chi frequenta la chiesa e sono doppiamente dispiaciuto leggendo quanto accade in questa vostra comunità. Non mollate : non siete voi ad essere in torto! Qualcuno lo sa. E sicuramente farà qualcosa.
RispondiEliminaTanti Auguri dagli Amici di Santa Teresa!
RispondiEliminaStasera so che vi sentiremo cantare...ma ho saputo pure che verrete Voi a cantare per il collegamento con Radio Maria in Euro-udizione il 3 gennaio p.v.
Ottimo direi, alla faccia di chi spera che vi stanchiate, qui vi sentiranno Davvero in tanti. Buone Feste ancora! Grazie per il Vostro servizio e la Vostra testimonianza.
Avete cantato veramente bene! Ci volevano dei bei canti della tradizione che sono ormai stati messi "in soffitta" da molti sacerdoti dimenticandosi l'inestimabile valore del canto sacro tradizionale (antico), come se si volesse dare una rinfrescata ri-tinteggiando la Cappella Sistina in nome della modernità! Si è usciti da Santa Teresa con l'animo felice di essere stati a Messa e avete tenuto la gente ferma al banco fino all'ultimo canto! Per non parlare poi del canto del Credo che conferisce enorme solennità alla celebrazione! Anche se siete stati facilitati, perchè ho saputo dalle suore che all'organo avete ex-organista della Cattedrale! Bravi...Bravi! Continuate così! Io di certo tornerò a sentirvi! Buona Fine e Buon Principio!
RispondiEliminaCome non apprezzare la scelta dei canti della Notte di Natale da Voi ben eseguiti! Invece di ridurre la chiesa ad un "minestrone di canzoni profane" avete deciso di FARCI PREGARE con questi bei canti! Grazie Dio ve ne renderà di certo merito. La gente in chiesa ha apprezzato la Vostra scelta tanto che ha partecipato festante ai vostri canti, accompagnati dall'organo e tratti dalla più nobile tradizione (non canti tratti da melodia cabarettistiche) ! Bravi. Se poi teniamo conto che siete solo in quindici...doppiamente bravi! Ora vi aspettiamo su Radio Maria il 3 gennaio! Grazie del Vostro sacrificio che fate per Noi!
RispondiEliminaAllora il 3 gennaio vi aspettiamo in Santa Teresa per il collegamento con
RispondiEliminaRadio Maria! Grazie ancora. Saremo felicissimi di cantare con Voi!
"L'uomo perverso, anche quando è vinto dall'evidenza della verità, non cede e si ostina senza ragione, per dispetto, per ira, e per reazione interna. Non discute più, perché è sconfitto, ma non vuole cedere, perché la verità e l'evidenza più lo accendono d'ira!" Mi pare che questa frase contenuta nelle Sacre scritture pare sia il commento migliore alla Vostra pietosa situazione. Ma anche queste possono fare riflettere: "I peccati dei popoli in generale dipendono in gran parte dai loro pastori. Quando un capo vive veramente di Dio, quando confida totalmente in Dio, quando prega, attrae un'immensa quantità di grazie sul popolo. La prevaricazione di un popolo può essere arrestata dalla vita interiore e santa dei suoi capi spirituali.La Messa è un tesoro ineffabile, più grande mille volte di tutta la creazione [...] Non vi è un apostolato più bello di una Messa celebrata bene e santamente. La rovina del mondo è dovuta principalmente alla Messa celebrata male! E' un orrore che non distrugge l'essenza della Messa, ma ne devasta la fioritura. Si stampano su riviste cattoliche e da Sacerdoti, errori, veri errori contro la Madonna e le cose più sante delle tradizioni della Chiesa. Si parla di aggiornamento ai tempi, ma c'è in realtà un aggiornamento al mondo ed allo spirito satanico. Non cooperate alla demolizione di quello che fa del vostro Ordine uno dei più belli della Chiesa. Rimanete puntello della Chiesa in questi tempi così pericolosi. Occorrono le parole che disse Pio XII ai Gesuiti: « O rimanete quali siete, nello spirito del fondatore, o è meglio che non siate più ». Parole di grande attualità per tutti gli Ordini religiosi. " Buon Anno Nuovo!
RispondiEliminaPremetto che questa lettura mi è stata proposta da una mail informativa.
RispondiEliminaIo appartengo alla Diocesi di Verona. Non riesco a capire bene il problema: ma perchè se da noi il Vescovo ha fatto riaprire tutte le chiese ed i preti fanno salti mortali per celebrare (movimentando pure i frati dei Conventi) li da Voi non è possibile? Non credete troppo che sia colpa del Vostro Vescovo, spesso i Pastori prendono per "oro colato" quello che dicono i preti e Papa Francesco ci ha ben detto che esistono anche le "demenze della fede!" Nella mia borgata di ben e dico ben 110 abitanti sono tornati ( a dire il vero da 4 anni) a dire la Messa (dapprima solo nelle Solennità e da un anno TUTTE LE DOMENICHE) e la gente invece di stufarsi cresce di numero tanto che in questo periodo invernale siamo tutti in piedi fin quasi contro l'altare e per fare più spazio il parroco ha tolto la predella ingombrante e l'altare verso il popolo ritornando a celebrare "girato al popolo!" Auguro anche a Voi la medesima cosa! Buon 2015!
sono un fedele della diocesi mantovana e per rispetto dei miei compaesani e di altre persone non cito da dove scrivo.
RispondiEliminaDopo due anni di unità pastorali (un fallimento, visto che i fedeli scappano dove vengono trattati meglio, nelle parrocchie del cremonese e noi vicine, per intenderci), il parroco mio caparbio come il vostro, quest'anno ha detto alla nostra piccola comunità: "Va bhe dai...in via sperimentale riapriamo la chiesetta e per tutto il periodo invernale celebriamo per la comunità, poi ne parleremo, ma che non lo sappia il vescovo!" Allora io dico: "Non sarà che ha ri-aperto la nostra chiesetta perchè la chiesa parrocchiale era ormai quasi vuota e riscaldarla (visto le bollette dei precedenti anni) costava troppo??" Sempre il dio soldo!! Vedremo che succede con l'arrivo della bella stagione e spero che il don non abbia comperato la fiducia nostra come compera il gasolio per la parrocchiale!! State attenti anche voi ai tranelli!!
Buon Anno!
Carissimi fratelli di S.Giacomo di Cavriana mi sono subito sintonizzata stamattina su Radio Maria perchè sapevo che c'eravate voi a cantare ed allietare il Santo Rosario, le Lodi e la Celebrazioni Eucaristica nella mia cara chiesa di S. Teresa. Purtroppo avrei voluto essere presente ma ho la febbre e non me la sono sentita di uscire. Sto sgranando con voi la corona del Santo Rosario e sento con quanta supplica, sincerità e devozione invocate la Madre Celeste. Sicuramente il vostro prezioso servizio che ogni tanto svolgete in questa chiesa non verrà assecondato da Maria, Madre Nostra. Spero che il vostro parroco ed il vescovo di Mantova, sentendovi, abbia un sussulto al cuore e finalmente possa fare un passo indietro e riconcedervi la Santa Messa domenicale della vostra bellissima chiesetta di S.Giacomo che amorevolmente custodite come un tesoro prezioso. Lo sguardo di quel bambino nella culla che in questi giorni veneriamo, nostro Salvatore e Verbo che si è fatto carne per venire ad abitare in mezzo a noi aiuti tutti ad essere cristiani ed a sconfiggere asti, discordie ed invidie, riportando serenità e PACE. Prego con voi e commossa con le lacrime agli occhi vi abbraccio forte
RispondiEliminaIn tutto il mondo hanno sentito stamattina la vostra preghiera che con tanto amore e fervore avete innalzato al cielo. Mi sono unito spiritualmente a voi attraverso il servizio offerto da radio Maria. Bravi amici di S. Giacomo di Cavriana; bravi per non esservi arresi dinanzi alle ingiustizie di alcuni uomini di Chiesa; bravi perchè chi canta prega due volte. Il Salmo 141,2 recita: "come profumo d'incenso salga a te la mia preghiera". Io nel vostro caso direi:"come profumo del buon canto salga a te, Padre mio, la mia e vostra preghiera". Continuate a custodire gelosamente la vostra chiesetta e ad invocare la BVM del Monte Carmelo. Vedete che le vostre preghiere non saranno vane. Il vostro grido di supplica per riavere una messa domenicale (non chiedete chissà cosa), prima o poi verrà raccolto e porterà molti frutti. Mai disperare ma al contrario SPERARE. Cari amici di San Giacomo rimanete uniti, non separatevi mai e vedrete che la Vergine Maria volgerà su di voi il suo sguardo materno e vi ricompenserà di abbondanti grazie per quello che fate.
RispondiEliminaChe emozione stamane aver cantato nuovamente insieme a voi nella chiesa di S. Teresa e S. Giuseppe nella festa del Santissimo Nome di Gesù!!! Se penso che i canti tradizionali che caratterizzano la diocesi di S. Anselmo (Dio ti salvi o Maria e l'Inno all'Incoronata Regina di Mantova) sono risuonati in tutta Europa grazie a Radio Maria ed al Vostro coro di S.Giacomo di Cavriana, sono orgogliosa di essere una fedele mantovana! A quanti costantemente vi ostacolano l'esempio che la piccola comunità con il suo coro offre a noi ed a tanti altri, dimostra che tutto quello raccontato su di voi (parroco in primis) sono menzogne che allontanano i fedeli dalla chiesa invece di avvicinarli! Reverendo parroco di Cavriana: dove ha lasciato la carità cristiana? Forse l'ha dimenticata in Sant'Andrea il giorno della sua ordinazione? A voi amici nella fede assicuro costante preghiera e diffusione di questa vergognosa storia.
RispondiEliminaGrazie di cuore e che Dio ve ne renda merito.
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RispondiEliminaEgregio Padre esorcista, non ho alcuna preparazione culturale per dibattere con Lei sulla questione teologica dell'esistenza del maligno, che secondo l'accezione laica , più diffusa e popolare del termine identifico nell'antitesi del bene, nella negatività di comportamenti, atteggiamenti, intenzioni contrarie a tutti i valori morali, umani e nello specifico religiosi. Muoviamo da concezioni diverse, ma concordo con Lei nella valutazione del Mezzani, come persona e come uomo di Chiesa. Prepotenza, arroganza, grettezza, soprattutto interessi materiali di varia natura ne guidano sicuramente le scelte e l'operato. Altre risposte non ce ne sono.
EliminaHo assistito all'incontro del 17 dicembre: surreale. Il Mezzani stesso l' ha sollecitato per ribadire la posizione che mantiene da più di quattro anni : niente Messa domenicale, per particolare concessione la Messa di Natale. Ma perché, conoscendo la posizione della comunità di San Giacomo, ha nuovamente voluto scontrarsi con essa? E qui faccio appello alle sue competenze di psicologo:é un bisogno di autoflagellazione per mondarsi dalle colpe commesse? è masochismo liberatorio? Come sempre, Mezzani ha ribadito le solite scuse, non veritiere, scaricando su altri ogni resposabilità.Conosciamo il nostro "interlocutore"!
Io sono di San Giacomo da sempre!
EliminaPosso solo dire due cose che tutti crediamo:
1. il bene viene da Dio Padre e NOI siamo grati a tutti coloro che c'è ne faranno sempre!
2. Chi ci ostacola, anche in nome di Dio, di certo non è portatore di tutte quelle belle parole che troviamo nell'Evangelo, ma da qualche parte tutto questo male arriverà..io non so dire da dove!
Ultima considerazione che fa riflettere: anche un nostro caro SACERDOTE che per molti anni ha celebrato a San Giacomo (don Pio Pottenghi, ricordato pure in chiesa con una lapide a destra dell'altare) e teneva tanto alla nostra comunità era un Esorcista...strane coincidenze?? Non resta che pregare!
Sarò ignorante ma io non capisco proprio questa situazione. Leggo che in questa piccola borgata da secoli si è sempre celebrata la messa domenicale e che il sostentamento di questa chiesetta è sempre stato a carico degli stessi abitanti, senza pesare in alcun modo sotto il profilo economico, alla parrocchiale. Perchè, di punto in bianco togliere la messa allora? Qual'è la verità che ancor oggi rimane nascosta? Il parroco accusa il Vescovo ed il Vescovo accusa il parroco. Si parla che l'ordine di sospensione sia arrivato nel febbraio 2010 tramite un decreto vescovile? Ma che ci stà scritto in questo decreto? Voi abitanti di San Giacomo l'avete mai visto? Come mai tanto odio nei vostri confronti? Come mai il parroco è così testardo e non vuole fare un passo indietro? Io non voglio esprimermi ne a favore ne contro nessuno ma è indiscutibile il fatto che molti sono i misteri che avvolgono questa storia; voi fedeli sicuramente non avete alcuna colpa ma in cuor mio mi sento solo di dire che il fatto che un parroco ed un vescovo neghino una messa domenicale, questo è veramente grave. Io sono sempre stato cristiano cattolico praticante ma confesso che stò veramente pensando di allontanarmi dalla Chiesa cattolica per seguire altre fedi. Grazie sacerdoti; grazie Vescovi; grazie Cardinali e grazie Santità!!!!
RispondiEliminaPensate a fare del bene e lasciatevi alle spalle ogni cosa!
RispondiEliminaLa vostra testimonianza è ormai famosa in tutto il Bel Paese e spesso venite citati ad esempio e questo ve ne rende merito, ma non cercate il merito davanti agli uomini ma solo davanti a Dio! certo, chi vi sta ostacolando non sta facendo il bene della chiesa, ma a ciascuno le proprie responsabilità! Non lasciatevi nemmeno spaventare da quanto scritto nel post del Padre esorcista, a lui e alla Chiesa di Dio il giudizio, ma d'altra parte il grande Papa Francesco parla di male dilagante dentro e fuori la chiesa e di certo da qualche parte deve pure giungere.
Pregate, come ci ricorda la Bibbia: "La sola preghiera è in grado di piegare il metallo più rigido e di scaldare l'animo più freddo!"
Quando precedentemente esposto viene anche confermato dal Vostro Sito dove in generale si parla di rovina della Chiesa ( http://blog.messainlatino.it/2015/01/lattuale-situazione-ecclesiale-mi.html) che in larga misura sta colpendo questa comunità del mantovano con lo scopo di farla morire! Certo i segnali di decadenza sono molteplici, sta a noi saperli interpretare!
RispondiEliminaProposta per tutte le persone coinvolte in questa lunga e spiacevole situazione che ogni tanto riaffiora nei discorsi di noi religiosi e che sta a cuore a moltissimi laici: "Congregavit nos in unum christi amor!" Prendo a prestito un'idea del nostro amato cardinale Antonio Poma (anche Vostro Vescovo illustre), anche da noi vennero chiuse negli anni '70 delle piccole comunità cristiane, ma loro erano più tenaci degli uomini di chiesa e continuavano a ritrovarsi per pregare con gli strumenti che la provvidenza gli affidava, in primis il Santo Rosario (proprio come Voi). Il cardinale 4-5 anni dopo la chiusura riconobbe lo sbaglio e partendo proprio dalla centralità della Eucarestia (qui da noi a Bologna siamo famosi per le Decennali Eucaristiche e i Congressi Eucaristici) il Cardinale stesso con una solenne ed affollatissima processione alla Vigilia della Solennità del Corpus Domini in un bel mercoledì sera, riconcesse la celebrazione della Messa domenicale con l'unico vincolo che la Chiesetta fosse frequentata altrimenti sarebbe stata chiusa per sempre (ma penso che Voi non abbiate problema a riguardo). La sua dotta omelia iniziò con le parole "congregavit nos in unum christi amor" che vennero persino incise su una lapide in marmo a lato del presbiterio a ricordo della riapertura della Chiesa. Quindi anche da Voi, come sarebbe bello che con una grande processione Eucaristica riappacificasse e colmasse le distanze tra popolo e clero proprio come l'incipit dell'omelia bolognese, la fede DEVE UNIRE e MAI DIVIDERE!
RispondiEliminaUna sentita preghiera per Voi e per tutti i Vostri cari che portate nel cuore!
Ma con insegnamenti simili il parroco ed il vescovo rimangono ancora impassibili? E' questo il male della Chiesa ed è proprio su questo aspetto che l'islam affonda le proprie radici nel nostro paese. Gli uomini di Chiesa non credono più e loro stessi si mettono contro gli insegnamenti della dottrina cristiana lasciando così terreno fertile agli islamici di conquistare il territorio. Diamoci una mossa ragazzi altrimenti, come diceva S. Padre Pio nelle sue profezie, non saremo più padroni in casa nostra!!!! Reagiamo difronte a questa violenza posta in essere da alcuni pazzi riaprendo le chiese, dicendo messe a non finire, facendo processioni con l'eucaristia ecc ecc. Solo così riusciremo a sconfiggere il male. Aprite le orecchie cari preti e cari vescovi!!
RispondiEliminaSi cita quanto riportato sul notiziario parrocchiale settimanale di domenica 11 gennaio 2015 - Parrocchia di San Biagio Cavriana (MN):
RispondiEliminatra i vari appuntamenti spicca quello organizzato per mercoledi 14 gennaio ore 20.30 nella saletta - Consiglio Pastorale allargato dal seguente tema: "la credibilità di una parrocchia dipende dalla sua fraternità". La nostra realtà in paese e le possibili proposte.
Mi viene spontaneo, conoscendo bene la situazione di S.Giacomo di Cavriana, il chiacchiericcio di paese e tutta la triste vicenda che vi accompagna citare il versetto tratto dalla Lettera di San Giacomo Apostolo 2,18 "Tu hai la fede ed io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, ed io con le mie opere ti mostrerò la mia fede".
E questo basterebbe a sanare questa triste vicenda ed a far zittire quanti si sentono giudici confondendo spesso la fede con il "pettegolezzo e bigottismo (omelie feriali di Papa Francesco)". La proposta che giunge da San Giacomo (comunità che crede ancora nella centralità della eucarestia festiva) è sempre quella di avere un pronto e rapido ripristino della messa domenicale; ma ignote ragione o forse meglio, citando ancora Papa Francesco:" durezza del cuore, demenza della fede, voglia di mettersi al posto di Dio che è il solo giudice, invidie...." impediscono tutto ciò. Come poter consigliare qualcosa ad una persona che non ne vuole sentire? Se il Parroco dopo quasi 5 anni, come un disco rotto, ripete sempre la stessa sinfonia. Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Un plauso al gesto compiuto dal Card. Poma a Bologna che dimostra che dimostra INTELLIGENZA di fede e lungimiranza
Bhe se il tema dato dal parroco alla riunione del 14-01 p.v. non è l'immagine di una chiesa in crisi, cosa altro può essere? Certo i preti son sempre bravi a trovare delle scuse per ciò che a loro fa comodo, ma spesso questo non s'incontra con i bisogni dei fedeli e con quanto scritto nel Vangelo. Qui da noi nel post-concilio ringraziando anche il card. Lercaro si sono tolte processioni, benedizioni e forme di devozione popolare dicendo che venivano scambiate per forme di superstizione, ed in cambio che si è ottenuto? CHIESE VUOTE. Questo sarà quello che in breve tempo succederà anche in quelli di Mantova...i preti ed i vescovi si cambiano, ma prima di riparare agli errori da loro commessi in pochi anni spesso servono decenni. Capisco la vostra situazione, mi occuperò di darne voce e risalto come posso e pregherò per Voi!
EliminaPiena solidarietà a questa Comunità che ci sta dando un esempio di Ri-Evangelizzazione del Vecchio Continente. Ho trovato da qualche giorno questo indirizzo tra le intenzioni di preghiera esposte in una chiesa di Venezia e mi sono documentato. Ma il grande cardinale scola non dice niente? Da noi era molto attento alle minoranze (cattoliche comprese).
RispondiEliminaLa preghiera per voi, da oggi, è assicurata. F.L.
Cara Comunità di San Giacomo, seguo da tempo le vostre vicissitudini attraverso questo blog. Cosa dirvi? Tutto é già statto detto : uomini di Chiesa, esegeti, dottori delle Sacre Scritture hanno espresso la loro solidarietà alla vostra causa. Cosa ne é sortito? Un nulla di fatto: parole, inviti a pregare per chi compie errori od omissioni, nel caso particolare il vostro emerito parroco! Ma finiamola, smettiamola di fare "i gesuiti ", gli ipocriti! Cosa può interessare alla " casta " un gruppo sparuto di fedeli che chiede la Messa domenicale? Il mio non é un invito a demordere dai vostri obiettivi, anzi , un convinto appello a non mollare, senza far affidamento alcuno agli " specchi per le allodole". Bisogna credere in ciò che si fa, bisogna contare solo sulle proprie forze e su Dio. C'é o non c'é il principio del libero arbitrio? Che il Signore vi assista e vi accompagni sempre:
RispondiEliminaDall’iniziativa del Vescovo Roberto “apPOSTA PER TE” relativa al Sinodo della Chiesa Mantovana. “Camminiamo insieme per rinnovare la missione di donare Gesù a chiunque lo attende e lo cerca”. Il Sinodo ha come tema: “Vogliamo vedere Gesù!”
RispondiEliminaIl Vescovo chiede collaborazione anche a te per trovare una risposta adeguata. Scrivi in poche righe che cosa devono fare i cristiani per aiutare tutti a vedere Gesù”.Quale è la tua proposta/esigenza?
La Comunità di San Giacomo di Cavriana è a ribadire che per essa è essenziale il ripristino delle celebrazione eucaristica festiva nella chiesetta locale, a tal fine, passando di casa in casa da amici e conoscenti sono state compilate 157 cartoline sinodali (distribuite nelle parrocchie dalla curia stessa) ed imbucate nelle apposite urne… Arriverà mai una risposta?
Chi di dovere si degnerà mai di passare a trovare la piccola comunità mantovana della Beata Vergine del Carmelo, magari per pregare assieme, passare del tempo in fraternità e poi vedere se sarebbe il caso di rivedere la pietosa situazione? La nostra preghiera continua ogni domenica.
Se questi sono i frutti di tutte le riunioni sinodali...meglio forse dedicarsi alla gastronomia! Sono stato in città a Mantova...per carità...gran belle chiese...ma spoglie che non ti invitano a restarci e cosa peggiore, di domenica pomeriggio, moltissime chiuse perchè con stè unità pastorali a messa si va dove vogliono i preti e all'ora stabilita, poi in chiesa non ci si reca nemmeno per accendere una candela! Porte sbarrate! Bravi gli abitanti di San Giacomo che curano il loro tempietto con tutte le loro forze dimostrando ancora di crederci!
RispondiEliminaBravi gli amici di San Giacomo che non si danno per vinti! Stavo leggendo, comoda sul divano, una nota rivista cattolica e... vedo ben tre pagine con tanto di fotografie (molto belle devo dire), di intervista al vostro porta-voce e di qualche mancata verità da parte del vostro amato parroco.
RispondiEliminaQuando ho letto che vi ammira...quasi mi sganascio a forza di ridere! Mantenete viva la questione. Bravi...i frutti arriveranno!
Ho letto sul settimanale di informazione cattolica " Miracoli " un articolo riguardante la sospensione della santa Messa domenicale nella frazione di San Giacomo: da un lato le richieste ormai note della comunità, attraverso la voce di un suo rappresentante, dall'altro quanto affermato da Mezzani , intervistato dallo stesso giornalista per obiettività e correttezza nella informazione. Il nostro caro parroco é addolorato, gli "piange il cuore per aver dovuto ubbidire al vescovo Caporello" che, secondo la sua versione e più di venti anni fa, gli ha intimato di non celebrare e di non far celebrare la Messa in frazione. Non solo, apprezza gli abitanti di San Giacomo! Ma non si ricorda di averci chiamato extracomunitari, "compagni di merende, più che fedeli" ( questo in una lettera all'attuale vescovo di Mantova ), Testimoni di Geova, eretici d'Oltralpe? Che ipocrisia " gesuitica ", nel senso negativo del termine! Non interroga mai la sua coscienza?
RispondiEliminaHo letto il l'articolo pubblicato sul giornale settimanale M.
RispondiEliminaE' bello notare come vi prodigate per cercare di non lasciar andare "in cantina" la vostra vicenda, si vede come ci tenete...ma ancor più interessare è stato notare come il mio confratello si sia comportato! Ha dato, ancora una volta, conferma del suo carattere e, a noi mantovani che conosciamo bene la vicenda di San Giacomo, abbiamo potuto notare le falsità e le ipocrisie dette in questo articolo in modo particolare dal reverendo...quando poi vi dice che "vi ammira???!!??" sarebbe stato più bello ed edificante per tutti aver detto: "Invitate a San Giacomo il Vescovo e parlatene di persona"...e non trincerarsi inutilmente dietro a frasi fatte che sono anche stomachevoli (il cuore...la ragione....)
Io ora, leggo, mi informo ... ma grazie ad una situazione simile alla vostra e con un sacerdote che "ricalca" la sagoma del vostro ho deciso di andare a messa solo 3 volte l'anno: Natale, Pasqua e la festa di Sant'Antonio abate nostro patrono. Io chiedo solo risposta ad una domanda: "Ma perchè far di tutto per allontanare la gente dalla chiesa predicando perfino contro gli insegnamenti che ci sono stati inculcati da quando eravamo fanciulli? Perchè si rivolta il Vangelo come "una frittata" in base alla comodità del parroco di turno? Se qualcuno mi vorrà rispondere gliene sarò grato ma vi prego non fatelo con frasi ecclesiastiche preconfezionate perchè di quelle se ho sentite ( e lette anche in questo articolo) troppe! Noi poveri peccatori dobbiamo assumerci le nostre responsabilità (ci dicono i preti)..e il clero si assume le sue? N.B.
RispondiEliminaIo sono uno degli ultimi decoratori della scuola del guidizzolese maestro Dal Prato, cosa leggo tra le righe di queste pagine:
RispondiElimina1. l'entusiasmo dei tempi (per sfortuna andati) dei nostri nonni e padri per il mantenimento, l'abbellimento e la conservazione delle chiese, intese non come museo sterile ed arido ma come Casa delle Case (diceva Paolo VI) che deve eccellere ber perfezione e bellezza, tutto in funzione di portare l'animo a Dio anche con uno solo sguardo,
2. quello che succede in molte parti d'Italia e che ultimamente sta interessando non solo il mantovano (chiese spoglie, sciatte, che non ti invogliano a restarci a pregare....preti che con il loro esempio non incoraggiano ma favoriscono l'allontanamento
3. sta sparendo il legame Chiesa-territorio-comunità (voluto spesso dagli stessi preti) e sostituito da surrogati pseudo-istituzionali...
Perciò chiese sempre più vuote e desolazione totale.
Cito questo esempio che mi pare il migliore visto anche che io l'ho vissuto sulla mia pelle: ai tempi del Maestro Dal Prato solo i migliori alunni venivano portati da lui a decorare le Chiese, noi ragazzi facevamo a gara per poter parteciparvi...oggi forse si troveranno bravi decoratori di moschee, ma il corso di restauro e decorazione edifici sacri è ridotto ad uno sparuto numero di persone che spesso non lo fanno con amore, ma semplicemente perchè è il corso che si accede con più facilità data la scarsità degli iscritti.
Voi amici di San Giacomo siete l'immagine lampante di questa società, diremo quasi dei "sindacalisti della fede!"
Non lo nascondo, la mia passione è andarmene a spasso per le città europee appena posso e, chiaramente, conoscendo poco le lingue, quando cerco una messa la cerco in latino per poter capire quello che il prete "straniero" sta dicendo. Voglio brevemente raccontare questo spettacolo orribile che mi ha messo in crisi al quale ho assistito proprio domenica scorsa. Mi trovavo in Belgio (dove dicono che le unità pastorali funzionino benissimo) in una delle poche chiese aperte cattoliche: grande scampanata, chiesa ben tenuta (messa in lingua locale), ma in chiesa eravamo in 11 persone; il sacerdote vestito da messa con il camicie bianco gironzolava in attesa di fedeli, dopo quasi 30 minuti di ritardo va al microfono e dice in 2 lingue: ci trasferiamo nella chiesa di un'altra comunità perchè qui siamo in pochi, là invece c'è una comunità più viva. Entriamo in questa chiesetta e cosa noto: QUESTO ARTICOLO esposto in bacheca in lingua italiana e mi informo del perchè e della situazione locale. Stessa cosa vostra e successa a questa comunità del Belgio, li il parroco locale vi si reca solo quando "mancano i clienti dall'altra parte..." ci dice il campanaro, ma ecco si suonano le campane, si accendono le candele e in meno di 30 minuti la chiesetta (150 posti circa) si riempie e il RITO INIZIA IN LINGUA LATINA. Il campanaro spiega a mia moglie che la comunità viene "usata" solo quando fa comodo al parroco e si trova solo da altre parti..ma I FEDELI NON MOLLANO:
RispondiEliminaE io mi dico: MA QUANTO SIAMO CADUTI IN BASSO!! E in bacheca campeggia questo articolo dove pure la pregano per Voi!
E' da un po' di tempo che sto seguendo questa vicenda e ammiro gli abitanti di San Giacomo per la loro coerenza nel volere la Santa Messa, anche perché l'avete avuta da sempre e non vi é stata sicuramente tolta per mancanza di preti.Ho conosciuto uno dei sacerdoti che veniva a celebrare da voi, mi ha detto che per lui era un piacere officiare nella vostra chiesetta, vedere una comunità così unita, così partecipe. Sicuramente a qualcuno tutto questo ha dato molto fastidio. Complimenti a don Mezzani e mons. Busti, fedeli interpreti di "una nuova linea di cristianesimo"! Ma non c'é nessuno che si muove "ai piani alti"? Misteri non della fede , ma dell'istituzione chiesa. Tenete duro, qualcosa prima o poi si muoverà!
RispondiEliminaForza ragazzi resistete tra massimo un anno si cambia Vescovo e Parroco...
RispondiEliminaRestate saldi nel vostro intento tanto nobile ed indicateci che, anche se i preti (alcuni) non ci tengono più la fede è cosa anche di noi laici! Bella la propaganda che si trova pure in google! Avanti con i Rosari...che porteranno di certo il frutto sperato! (ex fedeli della parrocchia di Cavriana)
Ma sono vere le voci che si stanno diffondendo che per il giorno del Patrono, storicamente il 01 maggio ci saranno ben due messe???
RispondiEliminaUna alle 10:00 ed una alle 18:00 (non celebrata dal Parroco)??
Si certo preceduta dal Santo Rosario alle ore 17.30.
EliminaA tutti gli appuntamenti liturgici sarà presente la Schola Cantorum di San Giacomo.
VI ATTENDIAMO NUMEROSI!!
Leggo ora tutte questi tristi vicende. Inorridisco!!
RispondiEliminaConsiglio liturgico: bene fate a celebrare alla festa la Liturgia della Parola e il Santo Rosario con la correttissima prassi che qui ho letto! Ma perchè non togliete quel tavolo che funge da mensa post-conciliare e per i 15 minuti della liturgia Eucaristica (quando vi viene celebrata) non usate l'altare antico. La chiesetta ne acquisterebbe in splendore e prospettiva. Pensateci! L'altare fronte popolo (dove non è fisso, vale a dire in marmo ed ancorato al suolo) non è obbligatorio!! Gatantisco preghiere e celebrazione di messe per la Vostra Comunità e per chi portate nel Cuore! Grazie per la testimonianza offerta alla Santa Chiesa di Dio! mons. L. A.
Anche con la nuova vicenda della costruzione di una moderna vasca battesimale nella Basilica di Sant'Andrea (Patrimonio UNESCO) si ha la riprova che il mantovano sta ancora vivendo in pieno gli anni del '68 (invece di mettere a dimora le stupende balaustre che giacciono nei sotterranei si rovina la chiesa con altare, ambone, cattedra e fonte battesimale nuovo, già che c'erano potevano dare pure una bella asfaltatina e farci le righe per il parcheggio...) . Mentre la seconda campana della Basilica giace silenziosa!! Chiese ( se pur restaurate e belle) ma tenute in modo così sciatto e squallido si vedono in modo particolare nel mantovano. Cari fedeli, che sia ora di svegliarsi ( e anche cari preti)? Che è questa mania di spogliare la casa che "deve risplendere per dignità e bellezza" (Concilio V.II.)? Si mette in Croce questa povera Comunità (ma non siete gli unici credetemi) solo perchè chiede una Messa... e se chiedeste una moschea? E poi ho letto che vi mantenete la chiesa.... bhe ogni commento è inutile... ogni chiesa come si sa dovrebbe godere dei fondi del 8x1000 e dei lasciti immobiliari che di certo ci sono..... Sono Sconcertato.
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