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domenica 5 gennaio 2014

Appello a Papa Francesco per il ripristino S.Messa in Rito Romano Antico in Santa Maria Maggiore

Ieri 4 gennaio 2014, " ...primo sabato dell'anno, la scure inesorabile si è abbattuta anche sulla celebrazione ( nel venerabile Rito Romano Antico n.d.r.) del primo Sabato del mese presso la Cappella Cesi di Santa Maria Maggiore ... interrompendo una consuetudine di quattordici anni".
Da Chiesa e post Concilio prendiamo l'appello che il Coetus Summorum Romano ha rivolto al Papa per ottenere il ripristino Messa in Rito Romano Antico nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore : bella e devotissima consuetudine, cara a tanti fedeli, Sacerdoti e Religiosi, interrotta improvvisamente dal nuovo Arciprete della Basilica il Cardinale Santos Abril y Castelló. 
Nei momenti che stiamo vivendo, tragici per la Fede e per l'umanità, la devozione dei nostri padri ci suggerisce che bisogna raddoppiare la dose di preghiera alla Santissima Vergine Maria, Salus Populi Romani, soprattutto attraverso la forma liturgica veneranda del " Rito Gregoriano, innestato nel memoriale perenne compiuto dalla Chiesa, ... 
La grandiosità del cosiddetto Rito di San Pio V non deve essere guardata come semplice esteriorità, piuttosto quale atteggiamento adorante dell'anima conscia dì trovarsi al cospetto della Triade Divina.
Per tale ragione - prosegue lo stesso Pontefice- il Beato Giovanni Paolo II n.d.r. – “si comprende come la fede della Chiesa nel Mistero eucaristico si sia espressa nella storia non solo attraverso l'istanza di un interiore atteggiamento di devozione, ma anche attraverso una serie di espressioni esterne, volte ad evocare e sottolineare la. grandezza dell'evento celebrato” (Enc. Ecclesia De Eucharistica,n.48)." . ( Card. Castrillon Hòyos, Omelia Campocavallo 2010). 
Sappiamo che già diversi fratelli romani stanno indirizzando alla Madonna Santissima le loro preghiere per questo santo scopo impetrando la divina clemenza per intercessione di Colei che a Roma viene invocata come Salus Populi Romani e con San Bernardo diciamo fiduciosi: “Ricordati o piissima Vergine Maria che non si è inteso mai al mondo che alcuno ricorrendo al tuo patrocinio, implorando il tuo aiuto e chiedendo la tua protezione, sia rimasto abbandonato”. 
A.C. 

Santo Padre, 
ci rivolgiamo a Lei come Pastore Supremo della Chiesa universale e nostro, per chiedere il Suo autorevole intervento in vicende che recentemente stiamo registrando e subendo con doloroso attonito rammarico. Si tratta della progressiva abolizione di celebrazioni della Santa Messa Antiquior a partire da quelle, che hanno suscitato sorpresa ed emozione nell'intero Orbe cattolico, celebrate dai Francescani del'Immacolata, sulla cui vicenda ovviamente non entriamo, in attesa degli esiti del Commissariamento.
Ci limitiamo tuttavia a sottolineare che, al di là delle vicende interne all'Ordine e con nessun riferimento ad esse, sono state soppresse le celebrazioni garantite in Centri di eccellenza, alcuni ora chiusi altri languenti, i cui animatori sono stati rimossi con la generica motivazione della "missione", mentre la loro missione si svolgeva con grande edificazione dei fedeli a loro affidati, le cui voci dolenti - espresse ufficialmente dal Coordinamento Nazionale Summorum Pontificum - non sono state ascoltate né dal nuovo Superiore né dagli stessi vescovi.
Da ieri, primo sabato dell'anno, la scure inesorabile si è abbattuta anche sulla celebrazione del primo Sabato del mese presso la Cappella Cesi di Santa Maria Maggiore, la Basilica Papale a Lei così cara, interrompendo una consuetudine di quattordici anni.

Non riusciamo a comprendere come la Santa e Divina Liturgia, sdoganata per tutta la Chiesa universale dal Motu proprio del Suo amato predecessore, possa essere oggetto di tale pastorale esclusione. Chiediamo dunque il Suo autorevole intervento affinché venga ripristinato lo ius divinum del Signore al culto a Lui dovuto secondo una Tradizione bimillenaria e quello pastorale dei fedeli che lo custodiscono - una cum Papa nostro - ben lontani da ventilati sospetti di fissismo di tipo museale.
Siamo credenti devoti e uniti nel Signore e nella preghiera al Soglio di Pietro, e ci attendiamo da Lei una parola di condivisione e accoglienza che la sua tenerezza non nega ai più lontani e agli ultimi.
La nostra "periferia" di fedeli, emarginati e spesso addirittura ignorati quando non disprezzati, piange e geme per questi fraintendimenti e queste esclusioni che arrivano tanto più inattese, quanto più riconosciute e sancite dalla Tradizione Apostolica giunta fino a noi e confermata dal ricordato motu proprio di Benedetto XVI. 
Certi della Sua paterna accoglienza, Le chiediamo un segno della Sua tenera premura attraverso il ripristino della nostra Santa Messa mensile in Santa Maria Maggiore, proprio nella Basilica Papale a Lei così cara.
Ricordando che il primo sabato del mese è dedicato alla sentita ed amorosa devozione nei confronti della Santa Vergine in riparazione delle tante offese che purtroppo ogni giorno vengono fatte al suo Cuore Immacolato.
 Con i sensi della nostra profonda devozione, in unione di preghiera in Cristo Signore, attendiamo una Sua parola di paterna conferma. 

Il Coetus Summorum Romano

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