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martedì 1 ottobre 2013

“In memoriam” di Mons. Silvano Montevecchi

La Diocesi di Ascoli Piceno si accinge a celebrare le esequie di S.Ecc.za Mons. Silvano Montevecchi dal 1997 Vescovo dell’antica chiesa ascolana che “ si stringe in preghiera in questo momento di dolore invocando il Signore risorto affinché accolga il nostro Pastore che ha amato e servito la sua Chiesa con dedizione e con tutte le sue forze”.
Anche i fedeli che frequentano la Santa Messa in rito romano antico nella chiesa della Santissima Trinità ai Pellegrini di Roma si uniscono nella preghiera di suffragio per l’anima del Vescovo di Ascoli  che il 26 gennaio 2013 ha conferito nel Duomo di Sant’Emidio l’ordine presbiterale al giovane don Riccardo Patalano, seminarista locale di origine romana assai legato a quella Parrocchia della Capitale. 
Sul volto del Vescovo Silvano, durante l'ordinazione sacerdotale di don Riccardo, si poteva leggere la compiaciuta contentezza per la bellezza di quella celebrazione  in perfetto “ stile liturgico benedettiano ”. ( QUI il racconto della cerimonia ). 
Il Sacerdozio è  sempre all’ombra della Croce - Padre Pio diceva che " la Messa è il ripercorrere il Calvario di Nostro Signore " -   al novello presbitero, per gravi motivi familiari, la Provvidenza ha riservato di iniziare il ministero sacerdotale a Roma in alternanza  fra ospedale e Parrocchia della Trinità dei Pellegrini.
La notizia della morte di Mons. Montevecchi ha raggiunto  don Riccardo mentre si trovava quella veneranda chiesa : per questo  ha potuto celebrare  alcune Sante Messe di Requiem in suffragio del suo Vescovo che gli ha donato la grazia dell’ordine sacerdotale. 
Il Vescovo Silvano continuerà certamente a sorridere a quel suo giovane prete  missionario della Liturgia e del Catechismo :  capisaldi per il restauro della civiltà cristiana. 
Benedetto XVI aveva sottolineato che : « Dietro ai modi diversi di concepire la liturgia ci sono modi diversi di concepire la Chiesa, dunque Dio e i rapporti dell'uomo con Lui. 
Sono convinto che la crisi ecclesiale, in cui oggi ci troviamo, dipenda in gran parte dal crollo della liturgia ». 
Abbiamo appreso che in una popolosa parrocchia di periferia di una città del centro-Italia un giovane Parroco per il quarto anno consecutivo celebra per i suoi parrocchiani una Santa Messa d’orario ( festiva e feriale ) nell’antico rito della Chiesa : questo fervore missionario-liturgico si è potuto avere grazie all'insegnamento del grande Papa Benedetto XVI .
L'armonico alternarsi dei riti ha portato, fra l'altro, alla crescita del coro parrocchiale, che finalmente si è potuto dedicare pià incisivamente al canto gregoriano e alla polifonia ed alla salutare ripresa di alcune sane devozioni popolari che si erano perse. 
Lo smarrimento della memoria cattolica in Europa, aveva evidenziato il Beato Giovanni Paolo II alla vigilia del Grande Giubileo del 2000, è stato causato anche dalla mancanza del "sacro" : “ Alcuni sintomi rivelano un affievolimento del senso del mistero nelle stesse celebrazioni liturgiche, che ad esso dovrebbero introdurre. 
È, quindi, urgente che nella Chiesa si ravvivi l'autentico senso della liturgia ”.
Alla sola lode di Dio , per la salvezza delle anime ! 

A.C.

1 commento:

  1. Lo si ricorda con le medesime parole anche su Croce-via. Grazie Andrea.

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