Ci è giunta notizia che domenica 2 dicembre 2012 (I di Avvento) i fedeli romani che frequentavano la S. Messa, tradizionale nella chiesa dei SS.mi Nomi di Gesù e Maria in via del Corso, troveranno, per la prima volta, quella in portoghese (ne avevamo già parlato qui).
Con l'inizio del nuovo anno liturgico, infatti, gli Agostiniani che reggino la chiesa, procedendo come anticipato, hanno disposto la soppressione della Messa in latino (che da 30 anni veniva celebrata in questa chiesa, e che ogni domenica dal 1992 -e dal 2008 anche ogni I venerdi del mese- era curata e celebrata dall'I.C.R.S.S.).
Per quell'occasione i fedeli romani si sono dati appuntamento per il 2 dicembre davanti alla chiesa per protestare civilmente contro questa decisione inspiegabile, irrazionale e che sa di abuso e ritorsione verso i cattolici legati alla lliturgia antica per allontanarli dal centro (e magari confinarli o sfiancarli).
La perdita di una Santa Messa nella forma extraordinaria sarebbe sicuramente una perdita per l'Urbe, per la Città del Papa e per la Fede Cattolica.
La perdita di una Santa Messa nella forma extraordinaria sarebbe sicuramente una perdita per l'Urbe, per la Città del Papa e per la Fede Cattolica.
Noi di MiL non possiamo che appoggiare questa protesta pacifica, invitando tutti i romani, che pur frequentano altre chiese in cui si celebra la Messa tridentina, a unirsi compatti ai confratelli in via del Corso alle 10:00 per dare una dimostrazione di forza (pacifica) e di unità contro l'ennesimo torto da parte degli oppositori alla liturgia antica a danno dei fedeli tradizionali.
Solo una domanda: ma i RR. PP. Agostiniani a che gioco vogliono giocare?
La Redazione di MiL